Ipomoea batatas: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m r2.7.1) (Bot: Aggiungo hu:Édesburgonya |
formattazione numeri |
||
(178 versioni intermedie di 89 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{Nota disambigua|la cucurbitacea nota anch'essa come patata americana|
{{Tassobox
|nome = Patata dolce
|statocons =
|immagine = Sweet_Potato_Leaf,_Taichung,_Taiwan_02.jpg
|didascalia
<!-- CLASSIFICAZIONE: -->|dominio = [[Eukaryota]]
|
|divisione = [[Magnoliophyta]]
|classe = [[Magnoliopsida]]
|ordine = [[Solanales]]
|famiglia = [[Convolvulaceae]]
|
|specie = '''I. batatas'''
<!-- CLASSIFICAZIONE APG -->|FIL? = x
|regnoFIL = [[Plantae]]
|clade1 = [[Angiosperme]]
|clade2 = [[Mesangiosperme]]
|clade3 = [[Eudicotiledoni]]
|clade4 = [[Eudicotiledoni centrali]]
|clade5 = [[Superasteridi]]
|clade6 = [[Asteridi]]
|clade7 = [[Euasteridi]]
|
|ordineFIL = [[Solanales]]
|famigliaFIL = [[Convolvulaceae]]
|sottofamigliaFIL =
|tribùFIL =
|sottotribùFIL =
|genereFIL = [[Ipomoea]]
|specieFIL = '''I. batatas'''
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: -->|biautore = ([[Linneo|L.]]) [[Jean-Baptiste Lamarck|Lam.]]
|binome = Ipomoea batatas
|bidata = <!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: -->
|triautore =
|trinome =
|tridata = <!-- ALTRO: -->
|sinonimi =
|nomicomuni = Patata dolce<br>Patata americana<br>Batata
|suddivisione =
|suddivisione_testo =
}}
La '''patata dolce''' o '''batata''' ('''''Ipomoea batatas''''' <small>([[Linneo|L.]]) [[Jean-Baptiste Lamarck|Lam.]]</small>, conosciuta anche come '''patata americana''' e '''kumara'''<ref>dal [[Lingua rapanui|rapanui]] e poi [[Lingua māori|māori]]: kūmara, in [[Lingua tahitiana|tahitiano]]: ʻūmara, in [[Lingua hawaiana|hawaiano]]: ʻuwala</ref>) è una pianta erbacea perenne [[Magnoliophyta|angiosperma]] [[eudicotiledoni|dicotiledone]] della [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] delle [[Convolvulaceae|Convolvulacee]] utilizzata come alimento<ref name=POWO>{{cita web |lingua=en |titolo=Ipomoea batatas |sito=Plants of the World Online |editore=Royal Botanic Gardens, Kew |url=https://powo.science.kew.org/taxon/urn:lsid:ipni.org:names:1101088-2 |accesso=11 marzo 2024}}</ref><ref>{{Cita libro|cognome=Woolfe|nome=Jennifer A.|titolo=Sweet potato : an untapped food resource|anno=1992|url=https://archive.org/details/sweetpotatountap0000wool|lingua=en|data=1992|editore=Cambridge University Press|oclc=23215388|isbn=0-521-40295-6}}</ref>.
La specie è nativa dell'[[ecozona neotropicale]], la sua attuale distribuzione corrisponde a tutte le zone tropicali e subtropicali e alla zona mediterranea. È coltivata per il consumo dei suoi [[Rizotubero|rizotuberi]], formati da un ispessimento delle [[Radice (botanica)|radici]] avventizie ricche di [[amido]]. In alcuni paesi, come la [[Cina]], metà circa della produzione è trasformata in mangime.<br/>
La batata è una pianta molto plastica dal punto di vista [[Ecologia|ecologico]]: viene coltivata in tutto il mondo dal 40°N al 32°S, fino a {{M|2500|u=m s.l.m}}. Per la sua crescita ottimale, è necessaria una temperatura di almeno 24 °C, mentre una [[piovosità]] annuale di 750-{{M|1000|u=mm}} è considerata la migliore.
Più del 95% della produzione origina nei [[paesi in via di sviluppo]]. Nel 2020, 47 paesi hanno prodotto 89,5 milioni di tonnellate di radici su 7,5 milioni di ettari.
Le patate dolci possono essere coltivate su una grande varietà di [[terreni]], ma preferiscono quelli profondi, leggeri, ben drenati e ragionevolmente ricchi di [[sostanza organica]]. Coltura sfruttante, ma anche miglioratrice della struttura del terreno, è poco esigente in [[azoto]], ma molto in [[potassio]]. Si adatta a quasi tutti i tipi di rotazioni e sequenze di colture, è spesso coltivata in consociazione con leguminose e cereali ed è completamente meccanizzabile. È sensibile a parecchi [[parassiti]], malattie virali, fungine e batteriche e, talvolta, infestata da [[nematodi]].
Il breve ciclo di crescita consente tempi di semina e raccolta flessibili nelle regioni ad alta piovosità o, in aree più asciutte o soggette a siccità o inondazioni, permette una produzione rapida in quattro - cinque mesi. È una specie coltivata prevalentemente da piccoli agricoltori con scarse risorse, che apprezzano vantaggi agronomici quali una buona copertura del suolo, la disponibilità di biomassa in eccedenza dei tralci per l'alimentazione degli animali e la possibilità di utilizzare, per i nuovi impianti, materiale vegetativo di produzione propria, dunque non costoso. Coltura a limitato impiego di manodopera, a basso costo e a basso rischio, è suscettibile di fornire un reddito interessante, oltre a garantire sicurezza alimentare di sussistenza. Inoltre, con la rapida [[urbanizzazione]], sono prevedibili cambiamenti del sistema alimentare che porteranno a un aumento della domanda di prodotti freschi e lavorati a base di patate dolci.
== Storia ==
[[File:Leiden University Library - Seikei Zusetsu vol. 20, page 014 - 度奴久和宇藷 - Ipomoea batatas (L.) Lam. - 赤藷, 白藷 - idem., 1804.jpg|miniatura|Pagina dell'enciclopedia agricola giapponese Seikei Zusetsu raffigurante ''Ipomoea batatas''|sinistra]]
La specie è nativa delle aree tropicali del Messico. In America centrale la coltivazione era già praticata almeno {{formatnum:5000}} anni fa<ref>{{Cita web|url=http://www.cgiar.org/impact/research/sweetpotato.html|sito=cgiar.org|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050207230303/http://www.cgiar.org/impact/research/sweetpotato.html|titolo=CGIAR: Research & Impact: Areas of Research: Sweet Potato|urlmorto=sì|data=7 febbraio 2005|accesso=12 maggio 2020|lingua=en}}</ref>. Si diffuse in modo rapido in tutta la regione, [[Caraibi]] inclusi. Importata dopo la colonizzazione delle Americhe, si diffuse in [[Europa]] e in [[Asia]], dove la sua presenza in [[Cina]] era documentata già nel tardo [[XVI secolo]]. Portata in [[Africa]] dai commercianti portoghesi nel XVI secolo, fu probabilmente introdotta sia sulla costa orientale che su quella occidentale (forse [[Angola]] e [[Mozambico]]), per poi diffondersi nell'entroterra. Ulteriori introduzioni dall'[[India]] all'Africa orientale avvennero in seguito sotto l'influenza coloniale britannica. La patata dolce era già ampiamente coltivata da [[Zanzibar]] all'[[Egitto]] negli anni '60 dell'Ottocento<ref name="Sweetpotato Knowledge Portal">{{Cita web|url=https://www.sweetpotatoknowledge.org/topics/crop-management/|titolo=Crop Management|sito=Sweetpotato Knowledge Portal|lingua=en|accesso=15 aprile 2022}}</ref>. Le patate dolci furono introdotte in [[Giappone]] dai portoghesi durante il l [[Regno delle Ryūkyū]], nei primi anni del 1600<ref>{{Cita libro|nome=Grant K.|cognome=Goodman|titolo=Japan and the Dutch 1600-1853|url=https://www.taylorfrancis.com/books/9781315028064|accesso=12 maggio 2020|edizione=1|data=4 luglio 2013|editore=Routledge|città=London|lingua=en|isbn=978-1-315-02806-4|doi=10.4324/9781315028064}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Patricia J.|cognome=O'Brien|data=giugno 1972|titolo=The Sweet Potato: Its Origin and Dispersal|rivista=American Anthropologist|volume=74|numero=3|pp=342-365|lingua=en|accesso=12 maggio 2020|doi=10.1525/aa.1972.74.3.02a00070|url=http://doi.wiley.com/10.1525/aa.1972.74.3.02a00070}}</ref>. Le patate dolci sono diventate un [[alimento di base]] in Giappone perché erano importanti nel prevenire la carestia quando i raccolti di riso erano scarsi<ref>{{Cita web|url=https://www.japantimes.co.jp/life/2017/04/22/food/storied-history-potato-japanese-cooking/|titolo=The storied history of the potato in Japanese cooking|autore=Makiko Itoh|sito=The Japan Times|data=22 aprile 2017|lingua=en|accesso=12 maggio 2020}}</ref>. Le patate dolci furono anche piantate nel giardino privato dello Shōgun [[Tokugawa Yoshimune]]<ref>{{Cita libro|nome=Yosaburō Takekoshi [竹越, 與三郎] (1865-1950)|titolo=The economic aspects of the history of the civilization of Japan|anno=1999|url=https://archive.org/details/whyhistoryethics00jenk|lingua=en|data=2004|editore=Routledge|città=London|oclc=52782947|isbn=0-415-32378-9}}</ref>. Fu anche introdotta in [[Corea]] nel 1764 e arrivò in Europa con il cosiddetto [[scambio colombiano]]. Come esattamente la specie sia arrivata sino in [[Oceania]] è oggetto di un vivace dibattito che coinvolge [[metodo scientifico|osservazioni]] [[archeologia|archeologiche]], [[linguistica|linguistiche]] e [[genetica|genetiche]]<ref>{{cita web|url=http://www.cgiar.org/impact/research/sweetpotato.html|titolo=Consultative Group on International Agricultural Research: Sweet Potato|accesso=3 gennaio 2008|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050207230303/http://www.cgiar.org/impact/research/sweetpotato.html}}</ref>.
Uno studio condotto da ricercatori dell'[[Università di Washington]], [[Seattle]] (USA) e pubblicato sulla prestigiosa rivista ''PNAS''<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|nome=Tina|cognome=Kyndt|data=5 maggio 2015|titolo=The genome of cultivated sweet potato contains Agrobacterium T-DNAs with expressed genes: An example of a naturally transgenic food crop|rivista=Proceedings of the National Academy of Sciences|volume=112|numero=18|pp=5844-5849|lingua=en|accesso=12 maggio 2020|doi=10.1073/pnas.1419685112|url=http://www.pnas.org/lookup/doi/10.1073/pnas.1419685112|nome2=Dora|cognome2=Quispe|nome3=Hong|cognome3=Zhai}}</ref>, ha scoperto che tutte le patate dolci coltivate contengono [[DNA]] di origine batterica (una sequenza di T-DNA di ''[[Agrobacterium]]'') con alcuni [[Gene|geni]] attivamente espressi dalla pianta.
I [[Transgene|transgeni]] sono stati osservati sia in parenti selvatici strettamente legati alla patata dolce, sia in specie selvatiche filogeneticamente più lontane tra loro. Gli studi hanno indicato che il genoma della patata dolce si è evoluto nel corso dei millenni e che la [[domesticazione]] della coltura ha tratto vantaggio da modificazioni genetiche naturali<ref name=":0" />. Infatti i batteri del genere ''Agrobacterium'' sono patogeni delle piante che hanno la capacità di traslocare frammenti del proprio DNA all'interno del DNA delle piante, "costringendole" a produrre proteine utili al batterio stesso. Questo meccanismo naturale è del tutto simile a quello usato dai biotecnologi per inserire nel DNA delle piante geni utili all'agricoltura producendo così organismi transgenici.
Dal momento che è stato un evento naturale ad aver generato questo trasferimento genetico orizzontale, le patate dolci vengono considerate il primo esempio noto di coltura alimentare transgenica naturale<ref>{{Cita web|url=https://www.genengnews.com/news/sweet-potato-is-a-natural-gmo/|titolo=Sweet Potato Is a Natural GMO|sito=GEN - Genetic Engineering and Biotechnology News|data=22 aprile 2015|lingua=en|accesso=12 maggio 2020}}</ref>.
La patata dolce è consumata dall'uomo da almeno {{formatnum:8000}} anni ed è uno degli [[Alimento di base|alimenti di base]] più consumati al mondo (dati FAO)<ref>{{Cita web|url=http://www.airicerca.org/blog/2015/11/05/la-patata-dolce-naturalmente-transgenica/|titolo=La patata dolce, naturalmente transgenica|autore=Damiano Martignago|sito=AIRIcerca|data=5 novembre 2015|accesso=16 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190416094601/http://www.airicerca.org/blog/2015/11/05/la-patata-dolce-naturalmente-transgenica/|urlmorto=sì}}</ref>.
La sua attuale distribuzione corrisponde a tutte le zone tropicali e subtropicali e alla zona mediterranea<ref name="Mémento de l'agronome 2009">{{Cita libro|via=''doc-developpement-durable.org''|url=https://www.doc-developpement-durable.org/file/Culture/Agriculture/Memento-de-l-Agronome_CIRAD.pdf|formato=PDF|titolo=Mémento de l'agronome|data=15 luglio 2009|p=849|editore=Editions du GRET, Editions du CIRAD, Ministère français des Affaires étrangères|lingua=fr|accesso=15 aprile 2022}}</ref>.
== Descrizione ==
[[File:Sweet Potato Flower in Full bloom.jpg|sinistra|miniatura|Fiore di batata]]
[[File:Ipomoea batatas 006.JPG|sinistra|miniatura|Tuberi di batata]]
La patata dolce è una pianta erbacea lianosa [[perenne]] coltivata come annuale; ne esistono diverse centinaia di [[cultivar]], con forti differenze anche per il ciclo vegetativo (da tre a nove mesi ed oltre). Le più comuni sono quelle con [[stelo|steli]] lunghi (fino a 4,5 m), di spessore da sottile a moderato e [[Foglia|foglie]] da moderatamente ad ampiamente distanziate. Le foglie, a [[fillotassi]] alterna, possono essere intere, dentate, profondamente fessurate o variamente lobate. Anche la pigmentazione è variabile, dal verde al viola intenso.
I [[fiori]], campanulati, raramente fertili, sono raggruppati in ombrelle ascellari, sono gamopetali, di medie dimensioni, ermafroditi, attinomorfi, con calice e corolla generalmente pentameri. Gli stami sono inseriti alla base della corolla. Hanno colore variabile dal bianco al viola.
Il frutto è una [[Capsula batterica|capsula]] deiscente di 5-{{M|8|u=mm}} di diametro contenente 2-4 [[semi]] spigolosi, di colore brunastro.
I [[Rizotubero|rizotuberi]] sono formati da un ispessimento delle [[Radice (botanica)|radici]] avventizie. Una pianta ne può produrre 40 - 50, con variazioni notevoli per dimensioni, forma, colore, conservazione, caratteristiche nutrizionali e di lavorazione. I tuberi possono variare da pochi centimetri a oltre {{M|30|u=cm}} di lunghezza e possono essere affusolati o quasi sferici. Il loro peso varia tra 0,5 e 3,0 chilogrammi. Il loro colore varia dal rosso al viola, dal marrone al bianco a seconda della varietà; così come la polpa che varia dal bianco al giallo, all'arancio o al viola. Essi costituiscono la principale parte edibile della pianta, sono poveri di [[proteine]], ma contengono [[carboidrati]], che conferiscono loro un sapore dolce. Hanno un gusto intermedio tra la [[patata]] e la [[castagna]]<ref>{{Cita libro|url=https://horizon.documentation.ird.fr/exl-doc/pleins_textes/divers20-08/34646.pdf|formato=PDF|titolo=Mémento de l'agronome|edizione=4|via=''horizon.documentation.ird.fr''|collana=Collection cc Techniques rurales en Afrique|editore=Ministère de la Coopération et du Développement|anno=1991|lingua=fr|accesso=15 aprile 2022}}</ref><ref name="Root crops">{{Cita web|url=http://www.nzdl.org/cgi-bin/library.cgi?e=d-00000-00---off-0hdl--00-0----0-10-0---0---0direct-10---4-------0-0l--11-en-50---20-about---00-0-1-00-0-0-11-1-0utfZz-8-00&a=d&c=hdl&cl=CL3.37&d=HASH017e5342c4df6794537cc5ed.30|sito=ndzl.org|titolo=Root crops - Sweet potato (Ipomaea batatas)|autore =Daisy E. Kay|altri=revisione di E. G. B. Gooding|editore=Tropical Development and Research Institute|lingua=en|accesso = 15 aprile 2022}}</ref>. La patata dolce è una pianta molto plastica dal punto di vista [[Ecologia|ecologico]]: viene coltivata in tutto il mondo dal 40°N al 32°S, fino a {{M|2500|u=m s.l.m.}}. Per una crescita ottimale è necessaria una temperatura di almeno 24 °C, con abbondante soleggiamento e notti calde, con un minimo di tempo nuvoloso fresco. La crescita è limitata dalle basse temperature, dannose quando scendono sotto i 10 °C.
Una [[piovosità]] annuale di 750-{{M|1000|u=mm}} è considerata la migliore. Possono tollerare lunghi periodi di siccità, ma le rese sono molto ridotte, se si verifica una carenza d'acqua 50-60 giorni dopo la semina, quando è inizia l'accumulo di amido nelle radici. La coltura risponde bene all'[[irrigazione]]. Le patate dolci possono essere coltivate su una grande varietà di [[terreni]], ma i quelli profondi oltre 25-{{M|30|u=cm}}, leggeri, ben drenati e ragionevolmente ricchi di [[sostanza organica]], sono l'ideale. Non amano i suoli [[alcalini]] e salini; le [[Resa agricola|rese]] sono generalmente migliori su terreni con un [[pH]] compreso tra 5,6 e 6,6. La coltura valorizza le concimazioni organiche, mentre la risposta ai [[fertilizzanti]] chimici non sempre soddisfa le aspettative. Per la fioritura, è necessaria una durata del giorno di 11-12 ore<ref name="Root crops" />.
== Nutrienti contenuti ==
Le patate dolci cotte (con la buccia) contengono il 76% di acqua, il 21% di [[carboidrati]], il 2% di [[proteine]] e una quantità trascurabile di grassi. Nei 100 grammi di riferimento, le patate dolci cotte forniscono 90 [[calorie]] e il 20% o più del fabbisogno giornaliero di [[vitamina A]] (120% DV<ref name=dayv>DV = Daily Value, ovvero valore giornaliero</ref>), di [[vitamina C]] (24% DV<ref name=dayv/>), di [[manganese]] (24% DV<ref name=dayv/>) e di [[vitamina B6]] (20% DV<ref name=dayv/>).
Sono una moderata fonte (10-19% DV<ref name=dayv/>) di alcune [[vitamine B]] e di [[potassio]].
Le patate dolci con pasta color arancione scuro contengono più [[beta-carotene]] (convertito in un maggior contenuto di vitamina A una volta digerite) di quelle con pasta di colore più chiaro e la loro coltivazione viene ora incoraggiata in Africa, dove la deficienza di vitamina A è un serio problema di salute.<ref name="Neela">{{cita pubblicazione | cognome1=Neela | nome1=Satheesh | cognome2=Fanta | nome2=Solomon W. | titolo=Review on nutritional composition of orange‐fleshed sweet potato and its role in management of vitamin A deficiency (Review)|pubblicazione=Food Science and Nutrition | volume=7 | numero=6 | data=17 maggio 2019 | issn=2048-7177 | pmid=31289641 | pmc=6593376 | doi=10.1002/fsn3.1063 | pp=1920-1945|lingua=en}}</ref> Le foglie delle patate dolci sono edibili e possono essere preparate come gli [[spinaci]] o le [[rapa|rape]].<ref>{{cita web |cognome=Dyer |nome=Mary H. |serie=Potato vine plant leaves |titolo=Are sweet potato leaves edible? |url=https://www.gardeningknowhow.com/edible/vegetables/sweet-potato/are-sweet-potato-leaves-edible.htm |sito=Gardening Know How |accesso=23 aprile 2018}}</ref>
== Coltivazione ==
[[File:.Ipomoea batatas flowers.jpg|thumb|Coltivazione di patate dolci in fioritura]]
La batata si adatta a quasi tutti i tipi di rotazioni e sequenze di colture<ref>L'avvicendamento o rotazione colturale prevede l'alternanza, sullo stesso appezzamento di terreno, di diverse specie agrarie (o maggese) con l'obiettivo di riequilibrare le proprietà biologiche, chimiche e fisiche del suolo coltivato e controllare le erbe infestanti, i parassiti e le malattie.</ref><ref>La coltivazione sequenziale prevede la coltivazione di due colture nello stesso appezzamento, una dopo l'altra nello stesso anno. È possibile quando la stagione delle piogge è sufficientemente lunga per coltivare due colture, se vi sono due stagioni piovose o se nel terreno è rimasta abbastanza umidità per ottenere un secondo raccolto.</ref> con cereali o leguminose (mais, fagioli, soia e arachidi), ma non è consigliabile che segua altre colture di radici e tuberi, in particolare, la manioca, a causa del loro fabbisogno nutritivo simile e dovrebbe essere coltivata solo una volta ogni tre anni sullo stesso terreno. La patata dolce può precedere o seguire il maggese. Come prima coltura, lascia il terreno facile da preparare per il raccolto successivo<ref name="Everything You Ever Wanted to Know about Sweetpotato">{{Cita libro|url=https://cgspace.cgiar.org/bitstream/handle/10568/98336/CIP_SP_T4_NutritionandOrangefleshedSweetpotato_v40.pdf?sequence=10&isAllowed=y|formato=PDF|titolo=Everything You Ever Wanted to Know about Sweetpotato: Topic 4. Nutrition and Orange-fleshed Sweetpotato|autore1=T. Stathers|autore2=E. Carey|autore3=R. Mwanga|autore4=J. Njoku|autore5=J. Malinga|autore6=A. Njoku|autore7=R. Gibson|autore8=S. Namanda|data=ottobre 2018 (2013)|editore = International Potato Center|città=Nairobi|volume=vol.4|lingua=en|accesso=24 giugno 2022}}</ref>.
Molto spesso è coltivata in consociazione<ref>Coltivazione di due o più colture contemporaneamente sullo stesso campo.</ref> con fagioli, soia, pisello, mais, canna da zucchero e tra filari di manioca o alberi o arbusti agroforestali, preferibilmente di specie leguminose a rapida crescita<ref name="Everything You Ever Wanted to Know about Sweetpotato"/> e protegge il terreno dall'erosione. Essa, inoltre, offre il vantaggio di essere completamente meccanizzabile.
La selezione delle cultivar per la coltivazione è diversa a seconda che si tratti di rizotuberi destinati all'alimentazione umana (gusto, precocità, contenuto vitaminico, polpa soda o tenera) o all'alimentazione animale (resa, conservazione della qualità, tenore di amido). In generale si distingue tra cultivar con rizotuberi bianchi, gialli o rossi.
La moltiplicazione della patata dolce è essenzialmente vegetativa. Le [[talee]], che si possono ricavare da piantagioni esistenti o produrre in [[Vivaismo|vivaio]], sono lunghe da 20 a {{M|40|u=cm}}, con tre a quattro [[gemma (botanica)|gemme]]. In coltura pura, le densità variano da {{M|30000}} a {{M|60000|u=talee/ha}}. Si piantano da una a tre talee, prelevate da piante sane (esenti da [[virosi]]) e possibilmente disinfettate, in file singole o doppie a seconda della larghezza della porca. Sulla linea, la distanza è di circa {{M|30|u=cm}}. La distanza tra le file dipende dal tipo di terreno: se è necessario un notevole [[Drenaggio (idraulica)|drenaggio]], le porche o le creste possono raggiungere i {{M|40|u=cm}} di altezza. Negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], generalmente, si piantano a 30-{{M|40|u=cm}} sulla fila, le file sono distanti tra loro da {{M|90|u=cm}} a {{M|1,0|u=m}} per terreni ben drenati e {{M|1,20|u=m}} per terreni più pesanti.
La patata dolce è considerata una coltura sfruttante, ma anche miglioratrice della struttura del terreno. Poco esigente in [[azoto]], ma molto in [[potassio]], è capace di valorizzare gli apporti di sostanza organica. L'azoto se presente in concentrazioni troppo elevate può provocare un'abbondante crescita parte aerea, ma uno scarso sviluppo delle radici.
Le eventuali concimazioni si effettuano all'inizio del ciclo ed in occasione delle due-tre [[Sarchiatura|sarchiature]] durante il primo e il secondo mese di coltivazione. Il [[diserbo]] (meccanico o chimico) deve essere effettuato finché la chioma non copre il terreno. L'irrigazione è necessaria quando l'[[umidità]] del suolo scende al di sotto della capacità utilizzabile. In irriguo, si consigliano da quattro a otto irrigazioni che forniscono fino a 600-{{M|700|u=mm}} di acqua per ciclo<ref name="Mémento de l'agronome 2009"/>.
La patata dolce è sensibile a parecchi [[parassiti]], malattie virali, fungine e batteriche. Tra gli [[insetti]] sotterranei, i [[tonchi]] sono i più dannosi. Dannosa anche la piralide dello stelo ([[Omphisa anastomolis]]), comune anche nel [[Pacifico]] e nel sud-est asiatico. Le radici sono talvolta infestate da [[nematodi]], contro cui sono utili le trappole a [[feromoni]]. In terreni vergini o sani, la patata dolce può essere coltivata per tre o quattro anni consecutivi senza problemi sanitari. Per il controllo, sono particolarmente importanti le tecniche colturali, compresa la rotazione delle colture. Malattie virali si osservano su rizotuberi e fogliame, in particolare negli Stati Uniti e in [[Sudafrica]]; esse provocano un arresto della crescita degli steli, macchie sul fogliame e crepe sui rizotuberi. L'unico mezzo di controllo è l'uso di cultivar resistenti e l'impiego di talee sane. Alcuni [[funghi]] attaccano steli e rizotuberi: il [[marciume]] nero e il [[fusarium]] sono abbastanza diffusi. La lotta si basa sull'uso di materiale vegetativo sano, trattato con fungicidi.
Le patate dolci, sebbene perenni, sono normalmente coltivate come annuali e il prodotto viene raccolto 3 - 8 mesi dopo la semina, a seconda della cultivar e delle condizioni climatiche. In altitudine, con clima fresco e con un buon approvvigionamento idrico, la raccolta può essere differita fino a un anno. La coltura è pronta per la raccolta quando le foglie ingialliscono e iniziano a cadere, generalmente circa quattro mesi dopo la semina. Nei sistemi agricoli tradizionali, dove il raccolto è destinato principalmente all'autoconsumo, la raccolta può essere ripartita su più mesi. In molte zone, le radici vengono scavate a mano secondo necessità, mentre nella produzione su larga scala, come negli Stati Uniti o in [[Giappone]], le piante vengono tagliate e le radici raccolte mediante [[aratura]] o [[dissodamento]]. A meno che non si presti molta attenzione per evitare danni meccanici, è possibile incorrere in pesanti perdite ed è per questo motivo che le raccoglitrici meccaniche efficienti si sono rivelate difficili da progettare e utilizzare in modo efficace. Tuttavia, sono disponibili macchine che scavano i rizotuberi, li staccano dai fusti e le caricano su un [[rimorchio]]. Le rese variano notevolmente a seconda delle cultivar, delle condizioni climatiche locali e delle tecniche di coltivazione. Le rese medie sono comprese tra 5 e 13 t/ha nei principali paesi produttori tropicali; [[Israele]], che pratica coltivazioni molto intensive, ottiene in media 40 t/ha. Le patate dolci sono altamente deperibili e, ai tropici, non vengono conservate per lunghi periodi, a causa degli attacchi di vari marciumi, anche gravi<ref name="Root crops"/>.
=== Agricoltura tradizionale ===
I coltivatori su piccola scala ricorrono raramente alla meccanizzazione, salvo l'impiego del traino animale per la preparazione del letto di semina, e non impiegano agrochimici se non in piccole quantità per colture più o meno marginali la cui produzione è destinata al mercato. In situazioni particolari, si verifica il ricorso ad irrigazioni di soccorso. In coltura manuale, dalla semina al raccolto di un ettaro sono necessari circa 100 giornate di lavoro<ref name="MECHANISATION POSSIBILITIES">{{Cita conferenza|url=https://www.researchgate.net/publication/282059680_MECHANISATION_POSSIBILITIES_FOR_SWEETPOTATO_PRODUCTION|titolo= Mechanisation Possibilities for Sweetpotato Production|autore1=H. Md. Akhir|autore2=S.L.Tan|conferenza=International Symposium on Machinery and Mechatronics for Agricultural and Bioproduction Systems (ISMAB)|data=3-7 novembre 2002|città=Taiwan|lingua=en|accesso=15 aprile 2022}}</ref>.
In Africa, la produzione di patate dolci è leggermente dominata dagli uomini. Questi prevalgono nella preparazione del terreno e nella semina, le donne nel controllo delle erbe infestanti, nell'applicazione di fertilizzanti, nella raccolta e nella commercializzazione del prodotto<ref name=" Gender Analysis of Sweet Potato ">{{Cita pubblicazione|url= https://www.idosi.org/aejsr/11(1)16/3.pdf|titolo=Gender Analysis of Sweet Potato Production in Ghana|autore1=E.N. Amengor|autore2=Harriet Yeboah|autore3=Eric Fordjour|autore4=P.P. Acheampong|autore5=J. Osei Adu|autore6=N.B. Frimpong|autore7=K. Adofo|autore8=R. Sagoe|rivista= American-Eurasian Journal of Scientific Research|volume=11|numero=1|editore=IDOSI Publications|lingua=en|accesso=24 giugno maggio 2022}}</ref>.
=== Agricoltura moderna ===
Per la coltivazione meccanizzata di un ettaro, dalla preparazione del letto di semina (aratura, affinatura e creazione delle porche), taglio delle talee e trapianto, fertilizzazione (concime complesso e pollina), irrigazione, diserbo e trattamenti antiparassitari, alla raccolta (taglio della parte aerea, scavo e carico delle radici) sarebbero necessarie tra le dieci e le dodici ore oltre a una decina di giornate di lavoro manuale<ref name="MECHANISATION POSSIBILITIES"/>.
La fertilizzazione varia moltissimo a seconda delle caratteristiche terreno (fertilità naturale, struttura), del precedente colturale, delle disponibilità idriche e delle piante infestanti. Orientativamente, in condizioni medie di suolo e di acqua, la rimozione stimata di nutrienti di una coltura di batata con una produzione di una quindicina di tonnellate per ettaro in coltura pura, è di {{M|70|u=kg}} di [[azoto]] (N), {{M|20|u=kg}} di [[anidride fosforica]] (P<sub>2</sub>O<sub>5</sub>) e {{M|110|u=kg}} di [[ossido di potassio]] (K<sub>2</sub>O). Tutto il [[fosforo]] può essere applicato al trapianto insieme a 20-{{M|30|u=kg}} di azoto e {{M|50|u=kg}} di potassio. Il restante azoto e potassio dovrebbero essere distribuiti a 4-6 settimane e a 10-12 settimane dalla semina<ref name="Everything You Ever Wanted to Know about Sweetpotato"/><ref>{{Cita conferenza|url=https://www.fao.org/3/t0554e/T0554E14.htm#ch14|titolo=Cultivation harvesting and storage of sweet potato products - Roots, tubers, plantains and bananas in animal feeding|conferenza=Proceedings of the FAO Expert Consultation held|città=CIAT, Cali, Colombia|data=21-25 gennaio 1991|autore=G. Paneque Ramirez|organizzazione=[[FAO|Food and Agriculture Organization of the United Nations]]|lingua=en|accesso=15 aprile 2022}}</ref>.
== Servizi di appoggio alla produzione ==
[[File:Sweet-potato-field,katori-city,japan.JPG|thumb|Campo di patate dolci]]
L'importanza della coltura a livello mondiale ha determinato la creazione di numerosi istituti - collegati tra loro a formare una preziosa rete - orientati alla ricerca e/o allo sviluppo della coltura nei vari continenti. Di seguito se ne citano alcuni.
Il Centro Internazionale della Patata (CIP), basato a [[Lima (Perù)|Lima]] (Perù), è un'organizzazione di ricerca per lo sviluppo focalizzata su patate, patate dolci e radici e rizotuberi andini. È presente in più di 20 paesi in Africa, [[Asia]] e America Latina. Mantiene una delle più grandi banche genetiche di patate dolci coltivate al mondo, con oltre {{formatnum:5500}} accessi mantenuti in vitro.
Il Natural Resources Institute (NRI) è un'organizzazione specializzata in [[ricerca]], sviluppo e [[formazione]] dell'Università di Greenwich, nel [[Regno Unito]], con focus su cibo, agricoltura, ambiente e mezzi di sussistenza sostenibili. La ricerca si concentra principalmente sulle economie in via di sviluppo ed emergenti.
Il Central Tuber Crops Research Institute (ICAR-CTCRI), basato a [[Kerala]] (India) ha come mandato principale la ricerca sulle colture di rizotuberi tropicali. L'istituto conserva una vasta collezione di [[germoplasma]] di {{formatnum:1923}} cultivar di [[manioca]], {{formatnum:1472}} di patate dolci, {{formatnum:1151}} di [[igname]], {{formatnum:1098}} di [[Araceae|aroidi]] e 407 accessioni di colture di rizotuberi minori.
Lo Sweet Potato Research Institute (SPRI) dell'Accademia cinese delle scienze agrarie (CAAS) di [[Pechino]] (Cina), dispone di oltre {{formatnum:1500}} acri nel campo della ricerca scientifica agraria di alto livello e nove laboratori di ogni tipo. Ha raccolto e conservato più di {{formatnum:1200}} germoplasmi di patata dolce e dei suoi parenti selvatici e ha allevato più di 30 cultivar di patata dolce.
La Empresa Brasileira de Pesquisa Agropecuária (Embrapa), legata al Ministério da Agricultura, Pecuária e Abastecimento a [[Brasilia]] ([[Brasile]]) si occupa di miglioramento genetico e divulgazione di tecniche per la coltivazione sostenibile di varie colture tra cui la patata dolce.
Negli [[Stati Uniti d'America]], diverse istituzioni conducono studi ed attività di ricerca, miglioramento genetico, divulgazione e sviluppo delle capacità umane nel campo della produzione delle radici e dei rizotuberi. Tra queste la [[Oklahoma State University]] di [[Stillwater (Oklahoma)|Stillwater]] e la [[North Carolina State University]] di [[Raleigh (Carolina del Nord)|Raleigh]].
== Produzione ==
Nelle tabelle che seguono sono riassunti i dati di produzione relativi al 2020, l'anno più recente per il quale la FAO mette a disposizione i dati sulla produzione agricola mondiale. Quest'anno, 47 paesi hanno prodotto 89,5 milioni di tonnellate di batata su 7,5 milioni di ettari, con una resa per ettaro di 12,1 tonnellate. Cina, Malawi, Tanzania, Nigeria e Angola contribuiscono per oltre 70% della produzione. Nell'ultimo quarto di secolo, nel complesso, sono diminuite la produzione, la superficie coltivata e le rese. Nonostante la forte contrazione (-57%), l'Asia rimane la regione con la produzione più significativa (62,7%).
Più del 95% della produzione origina nei [[paesi in via di sviluppo]], dove rappresenta il quinto [[alimento di base]]<ref>{{cita web|url=http://www.cipotato.org/sweetpotato/|titolo=Centro Internacional de la Papa|accesso=3 gennaio 2008|lingua=es}}</ref>.
'''Tabella 1 - I 10 maggiori produttori di patata dolce nel 2020'''<ref name="FAOSTAT">{{Cita web|url=https://www.fao.org/faostat/en/#data/QCL|sito=FAOSTAT|editore=Food And Agriculture Organization|lingua=en|accesso=25 aprile 2022|titolo=Crops and livestock products}}</ref>
{|class="wikitable"
!align=center|Paese!!align=center|Superficie!!align=center|Resa||align=center|Produzione!! align=center|Peso
|-
|| ||align=center|Milioni di ha||align=center|Tonn./ha||align=center|Milioni di tonnellate||align=center|%
|-
||{{CHN}} ||align=right| {{formatnum:2250}} ||align=right| 21,9||align=right|{{formatnum:49196}} ||align=right|55,0
|-
||{{MWI}}||align=right| 303 ||align=right|22,8 ||align=right|{{formatnum:6918}} ||align=right|7,7
|-
||{{TZA}} || align=right| 612 ||align=right|7,2 ||align=right| {{formatnum:4435}} ||align=right|5,0
|-
||{{NGA}} ||align=right|{{formatnum:1511}} ||align=right|2,6 ||align=right|{{formatnum:3868}} ||align=right|4,3
|-
||{{AGO}} ||align=right|183 ||align=right|9,5||align=right|{{formatnum:1728}} ||align=right|1,9
|-
||{{ETH}} ||align=right|62 ||align=right|35,7 ||align=right|{{formatnum:1599}} ||
|-
||{{USA}}||align=right|63 ||align=right|24,6 ||align=right|{{formatnum:1558}} ||
|-
||{{UGA}} ||align=right|366 ||align=right|42, ||align=right|{{formatnum:1536}} ||
|-
||{{IDN}} ||align=right|79 ||align=right|21,2 ||align=right|{{formatnum:1487}} ||
|-
||{{VNM}} ||align=right|110 ||align=right|12,5 ||align=right|{{formatnum:1373}} ||
|-
|'''Mondo'''||align=right| {{formatnum:7400}}||align=right|12,1 ||align=right|{{formatnum:89488}} ||align=right|100,0
|-
|}
'''Tabella 2 - Produzione di patata dolce nel mondo nel 2020'''<ref name="FAOSTAT"/>
{|class="wikitable"
!align=center|Paese!!align=center|Superficie!!align=center|Resa||align=center|Produzione!! align=center|Peso
|-
|| ||align=center|Milioni di ha||align=center|Tonn./ha||align=center|Milioni di tonnellate||align=center|%
|-
||Africa||align=right| {{formatnum:4214}} ||align=right| 6,8||align=right|{{formatnum:28798}} ||align=right|32,2
|-
||Americhe||align=right|253 ||align=right|15,1||align=right|{{formatnum:3808}} ||align=right|4,3
|-
||Asia||align=right| {{formatnum:2785}} ||align=right|20,1||align=right|{{formatnum:55980}} ||align=right|62,7
|-
||[[Oceania]]||align=right|148 ||align=right|6,1 ||align=right|902||align=right| 1,0
|-
|'''Mondo'''||align=right| {{formatnum:7400}}||align=right|12,1 ||align=right|{{formatnum:89488}} ||align=right|100,0
|-
|}
== Usi ==
[[File:Moniato de guarnició, restaurant a la plaça de l'Arquebisbe, València.jpg|miniatura|Patate dolci fritte]]
Le patate dolci sono utilizzate principalmente come alimento umano. Ai tropici, la maggior parte del raccolto viene consumata direttamente come verdura, bollita, cotta al forno o fritta. Negli Stati Uniti, circa il 60-70% del raccolto viene utilizzato per l'alimentazione umana, fresco, in scatola, congelato o disidratato. Grandi quantità di patate dolci sono utilizzate negli Stati Uniti e in altri paesi come la Cina, dove metà circa della produzione è trasformata in mangime ad alto contenuto di carboidrati per bovini, suini e pollame. Le patate dolci possono essere utilizzate nell'industria manifatturiera tessile, cartaria, cosmetica e alimentare e per la preparazione di adesivi e [[glucosio]], [[Alcoli|alcol]], [[acetone]], [[acido lattico]], [[aceto]] e [[lievito]]. In [[America meridionale|Sud America]] il succo delle patate dolci di colore rosso combinato con il succo di ''[[Citrus aurantiifolia|lime]]'' viene impiegato come colorante per i tessuti. Le parti tenere dei tralci vengono talvolta consumate come ortaggio. In molte parti dei tropici, i tralci si utilizzano come [[foraggio]], spesso insilato. Il loro valore nutritivo è paragonabile a quello del fieno di [[erba medica]]<ref name="Root crops"/>. La patata dolce viene anche utilizzata [[Pianta ornamentale|a scopo ornamentale]].
In alcuni Paesi del sud-est asiatico le patate dolci arrosto sono popolari cibi di strada consumati durante la stagione autunnale e invernale.<ref name=AW>{{cita news|pubblicazione=Hawaii Tribune Herald|autore=Audrey Wilson|url=http://hawaiitribune-herald.com/news/features/let-s-talk-food-there-difference-between-sweet-potatoes-and-yams|titolo=Let's Talk Food: Is there a difference between sweet potatoes and yams?|data=15 novembre 2016|accesso=11 febbraio 2021|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171021164333/http://hawaiitribune-herald.com/news/features/let-s-talk-food-there-difference-between-sweet-potatoes-and-yams|urlmorto=sì}}</ref> In Cina e Corea, i tuberi vengono cotti in particolari cilindri metallici,<ref name=AW/><ref>{{cita web|url=http://usatoday30.usatoday.com/news/world/2011-07-25-north-korea-food-shortage_n.htm|titolo=North Korea food shortage worst in years, despite farms|sito=[[USA Today|USATODAY.com]]|accesso=11 febbraio 2021|lingua=en}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|url=http://koreascience.or.kr/journal/view.jsp?kj=HJRGB8&py=2011&vnc=v27n2&sp=73|titolo=Physical Properties and Preference of a Steamed Sweet Potato Slab after Mild Hot Air Drying|accesso=24 giugno 2022|rivista=Korean journal of food and cookery science (한국식품조리과학회지)|volume=27|numero=2|pp=73-81|data=30 aprile 2011|lingua=en|autore1=Shin Mi-Young|autore2=Lee Won-Yung}}</ref> mentre in Giappone vengono preparate le ''ishi yaki-imo'', patate dolci cotte su pietre roventi<ref>{{cita news|url=https://www.forbes.com/sites/peterlyon/2016/12/22/these-japanese-food-trucks-are-delicious-but-could-be-deadly/|titolo=These Japanese Hot Potato Trucks Are Delicious But Could Be Deadly|accesso=11 febbraio 2021|sito=[[Forbes]]|autore=Peter Lyon|data=22 dicembre 2016|lingua=en}}</ref>.
== Sicurezza alimentare ==
Le patate dolci forniscono una fonte di reddito affidabile nei paesi in via di sviluppo, in particolare dove le condizioni climatiche estreme causano sempre più il fallimento di altre colture. Più di un miliardo di persone se ne nutrono regolarmente, creando opportunità di sostentamento equo e inclusivo di genere per agricoltori, commercianti, trasformatori di alimenti e altri. Le radici di patate dolci sono un alimento salutare: tutte le ''cultivar'' hanno alti livelli di [[vitamine]] [[vitamina C|C]] ed [[vitamina E|E]], diverse vitamine del gruppo [[Vitamina B|B]], ferro, zinco, potassio e fibre. Le ''cultivar'' a polpa di colore arancio sono molto ricche di pro-vitamina A o [[beta-carotene]], che una volta consumato viene convertito in [[vitamina A]].
Il breve ciclo di crescita consente tempi di semina e raccolta flessibili nelle regioni ad alta piovosità o, in aree più asciutte o soggette a siccità o inondazioni, consente una produzione rapida in 4 - 5 mesi. Gli agricoltori apprezzano ulteriori vantaggi agronomici come una buona copertura del suolo, la disponibilità di biomassa in eccedenza dei tralci per l'alimentazione degli animali e la possibilità di utilizzare materiale vegetativo di produzione propria, dunque non costoso. È una coltura a basso impiego di manodopera, a basso costo e a basso rischio. È una specie coltivata prevalentemente da piccoli agricoltori con scarse risorse, in particolare donne.
Man mano che l'agricoltura diventa più orientata al mercato, la patata dolce è una delle colture suscettibili di fornire un reddito interessante oltre a garantire sicurezza alimentare di sussistenza. Con la rapida [[urbanizzazione]], è prevedibile prevedere cambiamenti del sistema alimentare che porteranno probabilmente a un aumento della domanda di prodotti freschi e lavorati a base di patate dolci. La sua versatilità permette agli agricoltori di diversificare i loro redditi. Dati i molti modi in cui questi prodotti possono essere preparati o trasformati, i coltivatori hanno più opzioni: possono vendere le loro colture direttamente su mercati formali o informali o ad aziende alimentari che producono pane, biscotti, ecc. Tali usi si traducono in catene del valore che generano opportunità di lavoro per uomini e donne nelle aree rurali e urbane. Migliorare il potenziale della patata dolce come [[coltura da reddito]] può aiutare a sostenere le economie rurali, riducendo la necessità per le persone di migrare da zone in cui l'agricoltura non è più praticabile verso aree urbane dove l'unica opzione di reddito è spesso il mercato del lavoro informale<ref name="Sweetpotato Knowledge Portal"/><ref>{{Cita web|url=https://cipotato.org/inclusive-growth/|titolo=Case for investment: Inclusive growth|sito=International Potato Center (CIP)|lingua=en|accesso=24 giugno 2022}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.nri.org/development-programmes/root-and-tuber-crops-in-development/overview|titolo=Root and Tuber Crops in Development|sito=Natural Resources Institute (NRI)|lingua=en|accesso=15 aprile 2022}}</ref>.
== In Italia ==
[[File:PatataAnguillaraVenetaDeCo.jpg|miniatura|verticale|Patata Americana De.Co. di Anguillara Veneta (Padova) appena raccolta.]]
Introdotta in Italia nel 1630 dal Granduca [[Ferdinando II de' Medici]], è restata confinata negli orti botanici fino a fine Ottocento, quando il conte Antonio Donà dalle Rose ne iniziò la coltivazione in provincia di [[Rovigo]]. Da qui la coltura si estese in territorio padovano, particolarmente nella zona di [[Anguillara Veneta|Anguillara]] e di Stroppare, frazione di [[Pozzonovo]]. È oggi un prodotto di nicchia, coltivato su 600 ettari, con una produzione annuale di {{formatnum:13000}} tonnellate, in [[Veneto]] e in [[Puglia]] ed è riconosciuta come [[prodotto agroalimentare tradizionale]].
L'80% circa è coltivato in Veneto, tra le province di [[Treviso]], di [[Padova]] e di [[Venezia]]. Una delle zone di coltura caratteristiche è quella attorno a [[Zero Branco]], dove si è diffusa dal secondo dopoguerra, grazie al clima e ai terreni particolarmente adatti.
Nel Salento leccese si coltivano le varietà rossa e bianca. I tuberi hanno forma irregolare, ovale o allungata, di colore rosso-porpora-ocra a seconda della varietà; la polpa va dal bianco al giallo. Nel leccese la coltivazione è limitata alla fascia costiera, nelle zone di [[Frigole]], [[Surbo]], [[Squinzano]] e [[Trepuzzi]].
A settembre, si tengono le sagre della Patata Americana di Anguillara Veneta e della Patata Zuccherina di Frigole. È riconosciuta come prodotto agroalimentare tradizionale:
* in Veneto: patata americana [[Denominazione comunale d'origine|De.Co.]] di [[Anguillara Veneta]] e [[Pozzonovo|Stroppare]] (batata) a pasta chiara e patata americana di [[Zero Branco]];
* in Puglia: patata dell'agro leccese, patata dolce, patata zuccherina, patana, tartufulu.
== Note ==
Riga 109 ⟶ 203:
== Voci correlate ==
*[[Piante da radici e da tubero]]
*
== Altri progetti ==
{{interprogetto|
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* ''[https://web.archive.org/web/20121026100811/http://www.ars-grin.gov/cgi-bin/npgs/html/taxon.pl?20142 ''Ipomoea batatas'']'' GRIN Database
*
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|agricoltura|botanica|cucina}}
[[Categoria:Convolvulaceae]]
[[Categoria:Patata dolce| ]]
[[Categoria:Taxa classificati da Linneo]]
[[Categoria:Cucina salentina]]
|