Ansaldo: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|la società Ansaldo STS|Ansaldo STS}}
{{nota disambigua}}
{{Azienda
|nome =Ansaldo
|logo = Logo Ansaldo.gifpng
|forma societaria =
|logo_dimensione =
|data fondazione = 1853
|tipo =Società per azioni
|forza cat anno =
|borse =[[Borsa di Milano]]
|luogo fondazione =[[Sampierdarena]]
|data_fondazione = 1853
|fondatori =
|luogo_fondazione =[[Sampierdarena]],<br> [[Genova]]
|data chiusura = [[1993]]
|fondatori =[[Giovanni Ansaldo (imprenditore)|Giovanni Ansaldo]]
|causa chiusura = (confluita in [[Leonardo (azienda)|Finmeccanica]])
|data_chiusura =
|nazione = ITA
|gruppo =
|nazioni = [[Immagine:Flag of Europe.svg|20px]] [[Unione europea|UE]]
|controllate =
|sede =Via Paolo Mantovani 3-5, <br> [[Genova]]
|persone chiave =
|gruppo =[[Finmeccanica]]
|settore = metalmeccanica
|filiali =Filiali in [[Italia]]: [[Gioia del Colle]], [[Milano]], [[Montebello Vicentino]], [[Monfalcone]], [[Napoli]], [[Piossasco]], [[Tito (Italia)|Tito]], [[Pistoia]], [[Reggio Calabria]], [[Palermo]]
|prodotti =Siderurgia, Automotive, Ascensori, Metropolitane, Treni, Sottomarini, Navi, Componenti meccanici
|persone_chiave =*[[Alessandro Pansa]], presidente
|industria =
|prodotti =Siderurgia, Automotive, Ascensori, Metropolitane, Treni, Sottomarini, Navi, Componenti meccanici
|fatturato =
|anno_fatturato =
|margine d'intermediazione =118 milioni
|anno_margine d'intermediazione =2008
|risultato operativo =1.106 milioni di euro
|anno_risultato operativo =2008
|utile netto =77,6 milioni
|anno_utile netto =2008
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|anno_dipendenti =2009
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|note =
|sito =www.ansaldo.it
}}
 
'''Ansaldo''' è una società industriale, sorta a [[Sampierdarena]] (quartiere di [[Genova]]) nel [[1853]] con la ragione sociale di '''Gio. Ansaldo & C.''' [[società in accomandita semplice]].
'''Ansaldo''' era una società industriale, sorta a [[Sampierdarena]] (oggi quartiere di [[Genova]]) nel [[1853]] con la ragione sociale di '''Gio. Ansaldo & C.''' [[società in accomandita semplice]]. Nel 1993 confluì nel gruppo Finmeccanica (ora [[Leonardo (azienda)|Leonardo]]).<ref>{{Cita web|url=http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2016/04/28/finmeccanica-ok-a-nuovo-nome-leonardo_a08f831b-0b09-44ba-b76c-af4def81375a.html|titolo=Finmeccanica: ok a nuovo nome 'Leonardo'|autore=Ansa|editore=|data=28 aprile 2016|accesso=}}</ref>
 
==Storia della società==
[[File:FSGiovanni Ansaldo 113.jpg|thumb|left|250pxupright=0.8|[[LocomotivaGiovanni FSAnsaldo 113(imprenditore)|LocomotivaGiovanni SampierdarenaAnsaldo]] nel 1853]]
[[File:FS 113.jpg|thumb|left|[[Locomotiva FS 113|Locomotiva Sampierdarena]]]]
 
[[File:Sestri Ponente - Launch of Giulio Cesare.jpg|thumb||270pxupright=1.2|Il varo della corazzata [[Giulio Cesare (nave da battaglia)|Giulio Cesare]] a [[Cantiere navale di Sestri Ponente#Cantiere Ansaldo|Sestri Ponente]] il 15 ottobre 1911]]
[[File:Ansaldo SVA 5 2009-06-06.jpg|thumb|right|270pxupright=1.2|Ansaldo SVA 5 conservato presso il [[Museo storico dell'Aeronautica Militare]] di [[Vigna di Valle]]]]
===La Taylor & Prandi===
L'azienda nacque per interessamento del governo sabaudo, con lo scopo di sviluppare un'industria nazionale per la produzione di [[Locomotiva a vapore|locomotive a vapore]] e materiale ferroviario, settore allora completamente dipendente da importazioni straniere. L'operazione fu fatta sulle macerie delle strutture della [[Taylor & Prandi]], azienda meccanica fondata nel [[1846]], nata anch'essa grazie a finanziamenti dello [[Regno di Sardegna (1720-1861)|stato piemontese]]: le condizioni finanziarie dettate dal governo furono tuttavia molto rigide e penalizzanti. A ciò peraltro non seguirono ordinazioni del governo adeguate a sostenere lo sviluppo dello stabilimento: la decisione di non intervenire a favore dell'economia locale rientrava nella più ampia politica liberista piemontese, al contrario invece di quanto accadeva in molti altri stati che favorivano con massicce ordinazioni le industrie nazionali. Queste ragioni, assieme ad una serie di divergenze dei due fondatori portarono alla chiusura dello stabilimento, che lasciò oltretutto un pesante debito verso lo stato<ref>{{Cita|Storia dell'Ansaldo|pp. 34-35}}.</ref>.
 
===L'era Bombrini===
L'azienda nacque per interessamento del [[Camillo Benso|conte di Cavour]], fermamente intenzionato a dar vita ad una industria piemontese per la produzione di [[locomotive a vapore]] e materiale ferroviario, in modo da ridurre le costose importazioni dei macchinari dall'[[Inghilterra]]. L'operazione fu fatta sulle "macerie" delle strutture della [[Taylor & Prandi]], sfortunata azienda meccanica fondata nel [[1846]] per la costruzione di [[Nave a vapore|piroscafi]] in ferro che, a causa di sopravvenute difficoltà finanziarie, aveva chiesto l'intervento dello [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Stato]].
Nel [[1852]] il ministro Cavour favorì la nascita di una solida compagine imprenditoriale genovese, composta dal banchiere [[Carlo Bombrini]], dall'armatore [[Raffaele Rubattino]] e dal finanziere [[Giacomo Filippo Penco]], alla quale promise commesse statali. La direzione fu affidata dai soci al giovane e brillante ingegnere meccanico [[Giovanni Ansaldo (imprenditore)|Giovanni Ansaldo]], docente dell'[[Università di Genova]]. Alla fondazione la compagnia aveva capitale sociale di 1&nbsp;110&nbsp;000 lire, di cui 300&nbsp;000 sarebbero stati versati in contanti, mentre 810&nbsp;000 erano rappresentati dalla valutazione di capannoni, terreni e attrezzature, corrispondenti peraltro con il debito della Taylor & Prandi con lo stato<ref>{{Cita|Storia dell'Ansaldo|p. 36}}.</ref>.
 
La ''[[Locomotiva FS 113|Sampierdarena]]'', prima locomotiva a vapore costruita nel regno di Sardegna e di progettazione interamente italiana, uscì dalle officine dell'Ansaldo nel [[1854]], per essere collaudata personalmente da Giovanni Ansaldo. Tra il [[1854]] e il [[1860]] le officine producono 18 locomotive, di cui 14 per le ferrovie dell'Italia settentrionale e 2 per quelle dell'Italia centrale<ref>{{cita web|lingua=fr|autore=Michèle Merger|titolo=L'Industrie italienne de locomotives, reflet d'une industrialisation tardive et difficile (1850-1914) in lien Histoire, économie et société, volume 8, n. 8-3, p. 338|anno=1989|url=http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/hes_0752-5702_1989_num_8_3_1530|accesso=11 settembre 2015}}</ref> , aggiungendosi ai fornitori esteri coi quali riuscivano a gareggiare in mancanza di un regime protezionistico grazie a tempi di consegna leggermente più brevi ed un minor costo della manodopera<ref name=SA94>{{Cita|Storia dell'Ansaldo|p. 94}}.</ref>
Nel [[1852]], il ministro Cavour riuscì a coalizzare una solida compagine imprenditoriale, composta dal banchiere [[Carlo Bombrini]], dall'armatore [[Raffaele Rubattino]] e dal finanziere [[Giacomo Filippo Penco]], alla quale impose, promettendo commesse statali, la direzione del giovane e brillante ingegnere meccanico [[Giovanni Ansaldo (imprenditore)|Giovanni Ansaldo]], scelto tra i docenti dell'[[Università degli Studi di Torino|ateneo torinese]].
 
Nel [[1859]] venne nominato direttore generale [[Luigi Orlando]] su suggerimento dello stesso [[Camillo Cavour|Cavour]]<ref name=Doria>Giorgio Doria, ''Investimenti e sviluppo economico a Genova alla vigilia della Prima Guerra Mondiale'', Milano, Giuffré, 1969, vol. I, pag. 139</ref>.
La ''[[Locomotiva FS 113|Sampierdarena]]'', prima locomotiva a vapore costruita nel regno di Sardegna, uscì dalle officine dell'Ansaldo nel [[1854]], per essere collaudata personalmente da Giovanni Ansaldo.
Nel [[1860]] il gruppo Ansaldo inizia la sua attività cantieristica, facendo il salto di qualità in tale attività nel [[1886]] con l'acquisizione del [[Cantiere navale di Sestri Ponente#Origini|cantiere Cadenaccio]] trasferendo a Sestri Ponente il suo stabilimento meccanico inaugurando la stagione della navi a vapore con gli scafi in ferro. Inserita nella struttura del cantiere Ansaldo c'era anche l'[[Officine Allestimenti Riparazioni Navali|Officina Allestimento Navi]], sorta nella zona ampliata del porto per una scelta industriale precisa, quella di varare gli scafi nudi per poi allestire le navi in banchina, con una scelta innovativa che sgomberava rapidamente gli scali che restavano così a disposizione delle nuove costruzioni.
 
Negli anni 1860-61 il numero del personale impiegato arriva a circa 1&nbsp;000 persone<ref>{{Cita|Storia dell'Ansaldo|p. 93}}.</ref>: all'esposizione industriale di Firenze del [[1861]] l'Ansaldo può mettere in mostra la macchina a vapore più potente dell'esposizione<ref name=SA94/>, mentre la qualità delle lavorazioni delle officine viene lodata da tutto l'ambiente tecnico italiano, in particolare dall'ingegnere [[Giuseppe Colombo (ingegnere)|Giuseppe Colombo]], che però lamenta uno scarso impegno dello stato Sabaudo nel creare commesse per l'industria nazionale di entità sufficiente a farla accrescere<ref>{{Cita|Storia dell'Ansaldo|pp. 118-119}}.</ref>.
Prima del [[1860]], l’Ansaldo contava la metà degli operai del "Real Opificio Borbonico di [[Pietrarsa]]" (una relazione governativa del luglio 1861 segnalava un eccesso di personale per lo stabilimento di Pietrarsa<ref>vedi pag 19 di Ferrovie dello Stato, Il museo nazionale di Pietrarsa</ref>) che raddoppiarono già nel [[1862]] quando vi furono indirizzate anche tutte le commesse fino a quel momento di appannaggio dell'opificio napoletano.
Con l'[[unità d'Italia]], l'Ansaldo vede ulteriormente aumentare la concorrenza nel settore ferroviario, già prima elevata per via delle politiche liberiste piemontesi: grazie ad un decreto del [[1863]] viene assegnato il monopolio della fornitura di materiale ferroviario delle ferrovie meridionali alle [[Officine di Pietrarsa]], escludendo di fatto l'Ansaldo dal mercato dell'ex Regno delle Due Sicilie<ref>{{Cita|Storia dell'Ansaldo|p. 169}}.</ref>. In quegli anni l'Ansaldo amplia il suo mercato, specializzandosi sotto la direzione di [[Luigi Orlando]] nella produzione bellica di [[Cannone|cannoni]] e nella produzione di motori navali grazie alle ricerche di [[Eugenio Barsanti]]<ref name=SA94/>.
Nel 1871 cessò, tuttavia, la produzione di locomotive, dopo averne prodotte ottanta esemplari<ref>Giorgio Doria, ''Investimenti e sviluppo economico a Genova alla vigilia della Prima Guerra Mondiale'', Milano, Giuffré, 1969, vol. I, pag. 318</ref>.
 
{{Chiarire|Tornata nelle mani|chi ne era stato il padrone nel periodo intermedio?}} di [[Carlo Bombrini]], l'azienda espande ulteriormente la produzione navale, un settore divenuto strategico.
Orientata fino alla fine del secolo alla costruzione ed alla riparazione di materiale ferroviario, sotto la direzione di [[Luigi Orlando]] (1814 - 1896) l'industria volse la propria attività verso la produzione bellica di [[Cannone|cannoni]] per poi passare alla produzione di motori a scoppio grazie alle ricerche di [[Eugenio Barsanti]].
Furono aperti nuovi [[Cantiere navale|cantieri]] e nuovi stabilimenti a [[Sampierdarena]], [[Acciaieria|acciaierie]], [[Fonderia|fonderie]] ed officine elettriche che partivano dalla sede originaria per giungere fino a [[Campi (Genova)|Campi]], [[Cornigliano]] e [[Sestri Ponente]]. In breve Ansaldo divenne un'industria con oltre 10&nbsp;000 dipendenti ripartiti in sette stabilimenti.
 
Bombrini era anche (e soprattutto) il direttore della ''[[Banca Nazionale negli Stati Sardi]]''. Perciò il fatto che la ''Banca Nazionale'' facesse prestiti all{{'}}''Ansaldo'' configurava un conflitto d'interessi<ref name=Colajanni/>.
Tornata nelle mani di [[Carlo Bombrini]], l'azienda iniziò ad operare nella produzione navale, un settore divenuto strategico. <br />
Furono aperti nuovi [[Cantiere navale|cantieri]] e nuovi stabilimenti a [[Sampierdarena]], [[Acciaieria|acciaierie]], [[Fonderia|fonderie]] ed officine elettriche che partivano dalla sede originaria per giungere fino a [[Campi (quartiere di Genova)|Campi]], [[Cornigliano]] e [[Sestri Ponente]]. In breve Ansaldo divenne un'industria con oltre 10&#160;000 dipendenti in ben sette stabilimenti.
 
===L'era Perrone===
Nel [[1902]] il controllo dell'azienda passò a [[Ferdinando Maria Perrone]]<ref name=Colajanni>Napoleone Colajanni, ''Storia della banca italiana'', Roma, Newton Compton, 1995</ref> e l'attività cantieristica venne orientata alla produzione militare<ref>{{cita web|url=http://spazioinwind.libero.it/riccardoge/unastoriaindustriale.htm|titolo=Una storia industriale }}</ref> e nel 1903 l'Ansaldo si accordò con la [[Armstrong Whitworth|W. G. Armstrong Whitworth & C. Ltd.]], proprietaria dello [[Stabilimenti meccanici di Pozzuoli|stabilimento di artiglieria]] di [[Pozzuoli]], dando vita alla Società Gio Ansaldo Armstrong & Co., un complesso industriale con una capacità di impiego di 16.000 operai. Perrone nel [[1884]] si era trasferito in [[Argentina]] dove si era affermato come imprenditore e aveva svolto il ruolo di rappresentante dell'Ansaldo, per la quale nel [[1895]] aveva venduto l'[[incrociatore corazzato]] "[[ARA Garibaldi|Garibaldi]]" alla [[Armada Argentina]].
[[File:Giuseppe Palanti - Pubblicità Ansaldo 1918.jpg|thumb|Pubblicità Ansaldo del 1918 opera di [[Giuseppe Palanti]]]]
Nel 1904 [[Ferdinando Maria Perrone]] divenne proprietario dell'Ansaldo e, con i figli Mario e Pio, legò il nome Perrone alla storia della società. Durante il primo ventennio del [[XX secolo]] Ferdinando Maria lavorò per realizzare una completa autonomia produttiva per l'Ansaldo sia nel campo [[Siderurgia|siderurgico]], sia in quello degli armamenti, meccanico e marittimo, grazie ad una forte integrazione verticale e grazie alla congiuntura bellica. Gli stabilimenti salirono a dieci, con 17&#160;000 dipendenti.
 
Nel [[1912]] l'accordo stipulato con la Armstrong venne sciolto e l'Ansaldo riassunse la precedente ragione sociale.
Nel 1904 [[Ferdinando Maria Perrone]] diventa proprietario dell'Ansaldo e, con i figli Mario e Pio, lega il nome Perrone alla storia della società. Durante il primo ventennio del [[XX secolo]] Ferdinando Maria lavora per realizzare una completa autonomia produttiva per l'Ansaldo sia nel campo [[Siderurgia|siderurgico]], sia in quello degli armamenti, meccanico e marittimo, grazie ad una forte integrazione verticale e grazie alla congiuntura bellica. Gli stabilimenti salirono a dieci, con 17&#160;000 dipendenti.
 
Tra le realizzazioni di quel periodo della [[Cantiere navale di Sestri Ponente#Cantiere Ansaldo|cantieristica Ansaldo]] la costruzione di alcuni [[incrociatore corazzato|incrociatori corazzati]] della [[classe Giuseppe Garibaldi|classe Garibaldi]] e della [[corazzata]] [[Giulio Cesare (nave da battaglia)|Giulio Cesare]].
Nel [[1914]] il [[Capitale sociale (diritto)|capitale sociale]] è di 30 milioni di [[Lira italiana|lire]], nel [[1918]] arriva a 500 milioni di lire, grazie ai ricavi ottenuti dalla produzione del 46% di tutta l'artiglieria costruita in Italia durante la guerra, 3&nbsp;000 aerei, 1&nbsp;574 [[motore aeronautico|motori aeronautici]], 96 navi da guerra, 200&nbsp;000 t di naviglio mercantile e 10 milioni di munizioni.
 
In questi anni l'Ansaldo si legò strettamente agli ambienti nazionalisti e irredentisti, e conseguentemente si avvicinò all'apparato militare, diplomatico e finanziario francese<ref>Giorgio Doria, ''Investimenti e sviluppo economico a Genova alla vigilia della Prima Guerra Mondiale'', Milano, Giuffré, 1973, pag. 538</ref>. In particolare ricorreva massicciamente al finanziamento della [[Banca Italiana di Sconto]]<ref name=Colajanni/>, nella quale era rilevante il capitale francese<ref>Giorgio Doria, ''Investimenti e sviluppo economico a Genova alla vigilia della Prima Guerra Mondiale'', Milano, Giuffré, 1973, pag. 520</ref>.
Nel 1918 l'Ansaldo arriva a impiegare 80&#160;000 addetti, in decine di stabilimenti e società controllate tra le quali: [[A. Cerpelli & C.]], [[Banca Industriale Italiana]], [[Cantieri Officine Savoia]], [[Dinamite Nobel]], [[Gio.Fossati & C.]], [[Lloyd Italico]], [[Nazionale di Navigazione]], [[Fabbrica Aeroplani Ing. O. Pomilio]], [[Società Idroelettrica Negri]], S.P.A., [[Transatlantica Italiana]], [[Ansaldo (automobili)]]. Nel 1921, con le dimissioni dall'Ansaldo, i Perrone cessano ogni impegno in campo industriale continuando, soprattutto, nell'attività editoriale.
 
Nel [[1914]] il [[capitale sociale (economia)|capitale sociale]] è di 30 milioni di [[Lira italiana|lire]], nel [[1918]] arriva a 500 milioni di lire, grazie ai ricavi ottenuti dalla produzione del 46% di tutta l'artiglieria costruita in Italia durante la guerra, 3&nbsp;000 aerei, 1&nbsp;574 [[motore aeronautico|motori aeronautici]], 96 navi da guerra, 200&nbsp;000 t di naviglio mercantile e 10 milioni di munizioni. In questo momento l'Ansaldo era la più grande impresa italiana<ref name=Colajanni/>.
===Il fallimento===
In seguito alla [[grande depressione]] che penalizzò fortemente l'economia mondiale nella prima metà degli [[anni 1930|anni trenta]] e all'incapacità dell'azienda di riconvertire la propria produzione bellica a quella civile, l'Ansaldo non si poté sottrarre al fallimento nel [[1932]].
 
Nel 1918 l'Ansaldo arriva a impiegare 80&#160;000 addetti, in decine di stabilimenti e società controllate tra le quali: [[A. Cerpelli & C.]], [[Banca Industriale Italiana]], [[Cantieri Officine Savoia]] per motori diesel<ref>{{Cita web|url=http://www.storiaindustria.it/fonti_documenti/archivio_digitale/appl/client/ricerca_dettagliata.php?ti=3046&ap=19827&tr=d|titolo=Centro on line di Storia e Cultura dell'Industria - Fonti e documenti - Archivio digitale - Risultati ricerca documenti|accesso=6 giugno 2019}}</ref> di [[Cornigliano]], [[Dinamite Nobel]], [[Gio.Fossati & C.]], [[Lloyd Italico]], [[Nazionale di Navigazione]], [[Fabbrica Aeroplani Ing. O. Pomilio]], [[Società Idroelettrica Negri]], [[Società Piemontese Automobili|S.P.A.]], [[Transatlantica Italiana]], [[S.A. Ansaldo]].
L'azienda dopo la conclusione del primo conflitto mondiale aveva provato a produrre materiale ferroviario, aeroplani e persino automobili aprendo il suo mercato verso il [[Messico]] e la [[Polonia]], paesi che sfortunatamente dopo pochi mesi precipitarono in una crisi di insolvenza e portarono in breve tempo al declino l'impresa italiana, coinvolgendo nel suo fallimento anche la [[Banca Italiana di Sconto]] (BIS).
 
Nel [[1920]] circa inizia il sodalizio con la ditta [[Berta Autotrasporti]] di [[Cornigliano]], società che si rivelerà vitale per l'esistenza dell'Ansaldo, avendo trasportato forse la maggior parte dei prodotti provenienti e destinati a quest'ultima in qualsiasi parte d'[[Italia]] per quasi un [[secolo]].
===Nell'IRI e collaborazione con Fiat===
L'azienda venne in seguito risollevata dall'intervento di un consorzio di salvataggio, promosso dalla [[Banca d'Italia]], che porterà l'azienda sotto il controllo dell'[[IRI]], la cui gestione e riarmo permettono ad Ansaldo nuova vita e crescita.
 
Dopo la disfatta di Caporetto, in cui l'esercito italiano aveva perso una parte importante delle proprie artiglierie, l'Ansaldo inviò immediatamente i cannoni disponibili sulla linea del Piave, prima ancora che vi arrivassero le truppe in ritirata, per organizzare la linea di resistenza<ref>{{Cita web |url=http://espresso.repubblica.it/grandeguerra/index.php?page=estratto&id=110&refresh_ce |titolo=Matteo Mario Costa, ''Cammino a ritroso'' |accesso=10 novembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181110200230/http://espresso.repubblica.it/grandeguerra/index.php?page=estratto&id=110&refresh_ce |urlmorto=sì }}</ref>. L'episodio fu ampiamente utilizzato a scopo di propaganda aziendale<ref>{{cita testo|url=http://www.educational.rai.it/lezionididesign/designers/LOMBARDOD.htm|titolo=Dott. Lombardo su RaiEducational}}</ref>.
La figura principale di questa rinascita e l'artefice della ridefinizione strutturale-organizzativa è l'ing. [[Agostino Rocca]], [[amministratore delegato]] della società dal [[1935]] alla fine della guerra. I cantieri navali varano [[Corazzata|corazzate]] da 35&#160;000 [[Tonnellata|tonnellate]], mentre i tecnici, in collaborazione con [[FIAT]] realizzano dal [[1935]] i primi prototipi di [[Carro armato|carri armati]] italiani (sulla base dei trattori già prodotti) nello ''Stabilimento artiglierie'' di Genova, ([[L40]] e [[Semovente 75/18]]), e aerei ([[Fiat-Ansaldo A.S.1]] e [[Fiat-Ansaldo A.120]]). Ansaldo presso l'arsenale di Napoli produsse anche cannoni come l'[[75/32 Mod. 1937]].
La guerra aveva reso ancora più stretti i rapporti fra Ansaldo e Banca di Sconto, entrambe controllate dalla famiglia Perrone. La fine della guerra, intanto, aveva creato il problema della riconversione dell'industria bellica in industria di pace, riconversione che richiedeva notevoli capitali. Il Banco di Sconto non aveva tutti i capitali necessari, allora i Perrone tentarono la scalata alla [[Banca Commerciale Italiana]]. Tuttavia la COMIT resistette all'assalto e il tentativo di creare un complesso industrial-finanziario dei Perrone fallì nel 1920. Il crollo della Banca di Sconto nel dicembre 1921, dopo alcune operazioni disperate e poco limpide, lasciò l'Ansaldo senza finanziamenti e anch'essa in crisi. Il direttore della [[Banca d'Italia]] [[Bonaldo Stringher]], sulla base dei documenti contabili della Banca di Sconto, pretese le dimissioni dei fratelli Pio e Mario Perrone anche dall'Ansaldo<ref name=Colajanni/>. Nel 1921, con le dimissioni dall'Ansaldo, i Perrone cessarono ogni impegno in campo industriale continuando, soprattutto, nell'attività editoriale.
 
===Gli anni venti===
Grazie alle commesse belliche la società registra un'enorme crescita: nel [[1939]] Ansaldo conta 22&#160;000 dipendenti, nel [[1943]] ben 35&#160;000 ma alla fine della [[seconda guerra mondiale]] si riproporranno i gravi problemi della riconversione. <br />
L'Ansaldo fu rilevata dal [[IRI#Il Consorzio Sovvenzioni|Consorzio Sovvenzioni]], promosso dalla [[Banca d'Italia]] e poi trasformato in [[IRI#L'Istituto di Liquidazioni|Istituto di Liquidazioni]]<ref name=Colajanni/>.
 
In seguito alla [[grande depressione]] del [[1929]] che penalizzò fortemente l'economia mondiale nella prima metà degli [[anni 1930|anni trenta]] e all'incapacità dell'azienda di riconvertire la propria produzione bellica a quella civile, {{senza fonte|l'Ansaldo non si poté sottrarre al fallimento nel [[1932]].}}
===In Finmeccanica===
L'IRI nel [[1948]] affida la gestione delle società Ansaldo alla società finanziaria Meccanica, [[Finmeccanica]]; con un decreto legge vengono scorporati dall'azienda il siderurgico, l'elettrotecnico e il ferroviario e vengono accorpati i cantieri di [[Cantiere navale del Muggiano|Muggiano]] e [[Cantiere navale fratelli Orlando#Cantiere Ansaldo|Livorno]].
 
L'azienda dopo la conclusione del primo conflitto mondiale aveva provato a produrre materiale ferroviario, aeroplani e persino automobili aprendo il suo mercato verso il [[Messico]] e la [[Polonia]], paesi che sfortunatamente dopo pochi mesi precipitarono in una crisi di insolvenza {{senza fonte|e portarono in breve tempo al declino l'impresa italiana, coinvolgendo nel suo fallimento anche la [[Banca Italiana di Sconto]] (BIS).}}
Nel corso degli [[Anni 1950|anni cinquanta]] e [[Anni 1960|sessanta]] saranno operati da Finmeccanica numerosi interventi riorganizzativi, tra cui, nel [[1966]], il trasferimento delle attività navali all'[[Italcantieri]] di [[Trieste]].
 
=== La gestione IRI ===
Dal [[1966]], l'impresa viene ristrutturata completamente da Finmeccanica. <br />
[[File:Ansaldo, insegna e stabilimento, Genova.jpg|thumb|Insegna nello stabilimento di Genova dell'Ansaldo]]
Nel [[1977]] le aziende rimaste vengono raggruppate sotto la dizione raggruppamento Ansaldo, che comprendeva, oltre al meccanico-nucleare e l'[[Asgen]] di [[Genova]], l'[[Italtrafo]], la [[SIMEP]], la [[Breda termomeccanica]] e la [[Tecnosud]].
Nel 1933 l'Istituto di Liquidazioni fu assorbito dal neonato [[IRI|Istituto per la Ricostruzione Industriale]]<ref name=Colajanni/> e così l'Ansaldo entrò nell'orbita dell'IRI, la cui gestione e riarmo permisero all'industria nuova vita e crescita.
 
La figura principale di questa rinascita e l'artefice della ridefinizione strutturale-organizzativa fu l'ing. [[Agostino Rocca]], [[amministratore delegato]] della società dal 1935 alla fine della guerra. I cantieri navali varano [[Corazzata|corazzate]] da {{formatnum:35000}} [[Tonnellata|tonnellate]], mentre i tecnici, in collaborazione con la [[FIAT]] realizzarono dal 1935 i primi prototipi di [[Carro armato|carri armati]] italiani (sulla base dei trattori già prodotti) nello ''Stabilimento artiglierie'' di Genova, ([[L40]] e [[75/18 (semovente)|75/18]]), e aerei ([[Fiat AS.1]] e [[Fiat-Ansaldo A.120]]). Ansaldo presso l'arsenale di Napoli produsse anche cannoni come il [[75/32 Mod. 1937]].
Nel [[1980]] viene costituito il principale gruppo termo-elettromeccanico italiano, il più grande in [[Italia]] con i suoi 16&#160;000 dipendenti, ma che rappresentava anche l'abbandono del colosso industriale alla città di Genova.
 
Grazie alle commesse belliche la società registrò un'enorme crescita: nel [[1939]] Ansaldo contava 22&#160;000 dipendenti, nel [[1943]] ben 35&#160;000 ma alla fine della [[seconda guerra mondiale]] si riproposero i gravi problemi della riconversione.
Nel [[1993]] viene assorbita completamente in [[Finmeccanica]] S.p.A.
 
L'IRI nel [[1948]] affidò la gestione delle società Ansaldo alla Società Finanziaria Meccanica (Finmeccanica) e con un decreto legge vennero scorporati dall'azienda il siderurgico, l'elettrotecnico e il ferroviario, mentre vennero accorpati i cantieri di [[Cantiere navale del Muggiano|Muggiano]] e [[Cantiere navale fratelli Orlando#Cantiere Ansaldo|Livorno]].
Gli archivi si sono salvati in quanto affidati alla [[Fondazione Ansaldo]].
 
Nel corso degli [[Anni 1950|anni cinquanta]] e [[Anni 1960|sessanta]] saranno operati dalla Finmeccanica numerosi interventi riorganizzativi, tra cui, nel [[1966]], il trasferimento delle attività navali all'[[Italcantieri]] di [[Trieste]].
==Aziende Ansaldo==
 
Dal [[1966]], l'impresa venne ristrutturata completamente dalla Finmeccanica.<br />
Nel [[1977]] le aziende rimaste vennero raggruppate sotto la dizione ''Raggruppamento Ansaldo'', che comprendeva, oltre al meccanico-nucleare e l'[[Asgen]] di [[Genova]], l'[[Italtrafo]], la [[SIMEP]], la [[Breda termomeccanica]] e la [[Tecnosud]].
 
A partire dalla fine degli anni [[1970|Settanta]], Ansaldo iniziò a promuovere un pionieristico dialogo tra arte e tecnologia per rinnovare l'immagine della società. Affidandosi al [[pittore]] e [[progettista]] ligure [[Rino Valido]], instaurò una collaborazione estesa nel tempo che portò alla realizzazione di installazioni, pubblicazioni, cartellonistica e altre opere creative per le divisioni di [[Ansaldo Energia]], [[Ansaldo Trasporti]], Ansaldo Industria e l’Archivio Storico Ansaldo (oggi [[Fondazione Ansaldo]]).<ref>Marco Vinetti e Rino Valido, ''Rino Valido, Il tempo e le opere'', Il Geko Edizioni, 2024, ISBN 9788831244923, pp. 159-160</ref><ref>{{Cita web|lingua=it-it|autore=|url=https://www.fondazioneansaldo.it/index.php/rino-valido-il-tempo-e-le-opere|titolo=Rino Valido. Il tempo e le opere|sito=Fondazione Ansaldo|accesso=2024-12-26}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://palazzoducale.genova.it/mostra/rino-valido/|titolo=Rino Valido|sito=Genova Palazzo Ducale - Fondazione per la cultura|accesso=2024-12-26}}</ref>
 
Nel [[1980]] venne costituito il principale gruppo termo-elettromeccanico italiano, il più grande in [[Italia]] con i suoi 16&#160;000 dipendenti.
 
Nel [[1993]] l'Ansaldo venne assorbita completamente nella Finmeccanica, che nel 2016 prenderà il nome di [[Leonardo (azienda)|Leonardo-Finmeccanica]],
 
Gli archivi si sono salvati in quanto affidati alla [[Fondazione Ansaldo]].
 
Le==Aziende aziende che oggi portanocon il nome Ansaldo sono:==
Il nome "Ansaldo" permane presente nella ragione sociale di molte aziende costituite per scorporo o nelle quali è confluito qualche settore produttivo:
*[[Ansaldo Energia]] - Azienda specializzata nella progettazione e costruzione di [[Centrale elettrica|centrali elettriche]] chiavi in mano, nella costruzione di [[Turbina a gas|turbine a gas]], [[Turbina a vapore|turbine a vapore]] e [[Alternatore|alternatori]] per impieghi civili. Ha sede a [[Genova]].<ref>[http://www.ansaldoenergia.com/ Sito web di Ansaldo Energia]</ref>
*[[Ansaldo Energia]] - Azienda specializzata nella costruzione di [[Gruppo turbogas|turbine a gas]], [[Turbina a vapore|turbine a vapore]] e [[Alternatore|alternatori]] per impieghi civili. È anche attiva nella progettazione e costruzione di [[Centrale elettrica|centrali elettriche]] chiavi in mano. Ha sede a [[Genova]].<ref>{{cita testo|url=http://www.ansaldoenergia.com/|titolo=Sito web di Ansaldo Energia}}.</ref>
*[[Ansaldo Ricerche]] - Società nata nel [[1987]] dal raggruppamento di diversi enti di ricerca dell'Ansaldo e dalla NIRA ([[Nucleare Italiana Reattori Avanzati]]), si occupa di progetti di ricerca per conto delle società Ansaldo ed è impegnata in numerosi progetti di ricerca nazionali ed europei è componente del progetto Internazionale [[ITER]] ([[International Thermonuclear Experimental Reactor]]) sulla [[fusione nucleare]].<ref>[http://www.ansaldoricerche.it/ Sito web di Ansaldo Ricerche]</ref>
*[[Ansaldo Ricerche]] - Società nata nel [[1987]] dal raggruppamento di diversi enti di ricerca dell'Ansaldo e dalla NIRA ([[Nucleare Italiana Reattori Avanzati]]), si occupa di progetti di ricerca per conto delle società Ansaldo ed è impegnata in numerosi progetti di ricerca nazionali ed europei è componente del progetto Internazionale [[ITER]] (International Thermonuclear Experimental Reactor) sulla [[fusione nucleare]].<ref>{{cita testo|url=http://www.ansaldoricerche.it/|titolo=Sito web di Ansaldo Ricerche|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180116084907/http://www.ansaldoricerche.it/ }}.</ref>
*[[Ansaldo Fuel Cells]] - Creata nel [[2003]] da uno ''spin-off'' di Ansaldo Ricerche e partecipata da [[Iritech]], si occupa di [[celle a combustibile]].<ref>[http://www.ansaldofuelcells.com/sito-giorgio/index.htm Sito web di Ansaldo Fuel Cells]</ref>
*[[Ansaldo Fuel Cells]] - Creata nel [[2003]] da uno ''spin-off'' di Ansaldo Ricerche e partecipata da [[Iritech]], si occupa di [[celle a combustibile]]<ref>{{cita testo|url=http://www.ansaldofuelcells.com/sito-giorgio/index.htm|titolo=Sito web di Ansaldo Fuel Cells|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070928075608/http://www.ansaldofuelcells.com/sito-giorgio/index.htm }}.</ref> con focus sulla tecnologia delle [[Cella a combustibile a carbonati fusi]]. Ha interrotto le attività nel 2009.
*[[Ansaldo Nucleare]] - Creata nel [[1989]] dalle società [[Ansaldo Meccanico Nucleare]] e [[Nucleare Italiana Reattori Avanzati|NIRA]], nel [[1999]] è stata incorporata in [[Ansaldo Energia]] e nel [[2005]] è diventata una società separata controllata al 100% da Ansaldo Energia. Ha sede a [[Genova]] ed uffici a [[Mosca]] e a [[Bucarest]].<ref>[http://www.ansaldonucleare.it/ Sito web di Ansaldo Nucleare]</ref>
*[[Ansaldo Nucleare]] - Creata nel [[1989]] dalle società [[Ansaldo Meccanico Nucleare]] e [[Nucleare Italiana Reattori Avanzati|NIRA]], nel [[1999]] è stata incorporata in [[Ansaldo Energia]] e nel [[2005]] è diventata una società separata controllata al 100% da Ansaldo Energia. Ha sede a [[Genova]] ed uffici a [[Mosca (Russia)|Mosca]] e a [[Bucarest]].<ref>{{cita testo|url=http://www.ansaldonucleare.it/|titolo=Sito web di Ansaldo Nucleare|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060508172300/http://www.ansaldonucleare.it/ }}.</ref>
*[[AnsaldoBreda]] - Nata dalla fusione di [[Ansaldo Trasporti]] e [[Breda Costruzioni Ferroviarie]]; ha sedi a [[Napoli]], [[Pistoia]], [[Reggio Calabria]] e [[Palermo]].<ref>[http://www.ansaldobreda.it/ Sito web di AnsaldoBreda]</ref>
*Ansaldo Green Tech - Ansaldo Green Tech nasce nel 2021 con focus sul business delle energie rinnovabili e la produzione di microturbine da 100 KW.
*[[Ansaldo STS]] - ha sedi a [[Genova]], [[Napoli]], [[Piossasco]] e [[Tito (Italia)|Tito]].<ref>[http://www.ansaldo-sts.com/it/index Sito web di Ansaldo STS]</ref>
*[[AnsaldoBreda]] - Nata dalla fusione di [[Ansaldo Trasporti]] e [[Breda Costruzioni Ferroviarie]]; ha sedi a [[Napoli]], [[Pistoia]], [[Reggio Calabria]] e [[Palermo]].<ref>{{cita testo|url=http://www.ansaldobreda.it/|titolo=Sito web di AnsaldoBreda|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140324201125/http://www.ansaldobreda.it/ }}.</ref>
*[[Ansaldo Sistemi Industriali]] - Ex società Finmeccanica ceduta al gruppo giapponese Nidec, porta ancora il nome Ansaldo anche se non più parte del gruppo industriale italiano. L'azienda è impegnata nella progettazione e costruzione di sistemi elettrici e di automazione, elettronica di potenza, motori e generatori per numerose applicazioni industriali. Con sede legale a [[Milano]], l'azienda è presente anche a [[Genova]], [[Montebello Vicentino]], [[Monfalcone]]; mentre le sedi all'estero sono situate in Cina, Francia, Germania, Romania, Russia, Thailandia, Vietnam, USA.<ref>[http://www.asiansaldo.com/ Sito web di Ansaldo Sistemi Industriali]</ref>
*Hitachi Rail STS S.p.A. - ex [[Ansaldo STS]] - Società per azioni costituita nel 1995, operativa con l'attuale denominazione e struttura dal 2006 ed avente come attività quella di holding finanziaria a capo di un gruppo di società operanti nel settore dei sistemi di trasporto ferroviari e metropolitani. Ha sedi a [[Genova]], [[Napoli]], [[Piossasco]] e [[Tito (Italia)|Tito]].<ref>{{cita testo|url=http://www.ansaldo-sts.com/it/index|titolo=Sito web di Ansaldo STS|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121025172418/http://www.ansaldo-sts.com/it/index }}.</ref> Nel 2013 Ansaldo STS, [[Salini Impregilo]], [[Bombardier]], Nesma e Larsen & Toubro si sono aggiudicati una commessa dal valore di sei miliardi di euro per la realizzazione della Linea 3 della [[Metropolitana di Riyad]]: è la più grande commessa affidata a imprese italiane<ref>{{Cita news |url=http://www.corriere.it/economia/13_luglio_29/Impregilo-Ansaldo-commessa-Ryiad_cafaa78c-f829-11e2-a59e-96a502746665.shtml |data=29 luglio 2013 |titolo=Ad Ansaldo Sts e Salini-Impregilo maxi-commessa per la metropolitana di Riyad |pubblicazione=[[Corriere della Sera]]}}</ref><ref>{{Cita news |url=http://www.unita.it/economia/commessa-arabia-saudita-ansaldo-salini-impregilo-finmeccanica-metropolitana-1.513433 |titolo=Maxi commessa in Arabia Saudita per Ansaldo Sts e Salini-Impregilo |data=29 luglio 2013 |pubblicazione=[[L'Unità]] |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150224135016/http://www.unita.it/economia/commessa-arabia-saudita-ansaldo-salini-impregilo-finmeccanica-metropolitana-1.513433 }}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/economia/2013/07/29/news/finmeccanica_impregilo_commessa-63905763/ |titolo=Maxi commessa in Arabia Saudita
*[[Ansaldo Caldaie]] con sede a [[Gioia del Colle]] ([[provincia di Bari|Ba]]), produzione di generatori di vapore e centro ricerca combustione.<ref>[http://www.ansaldoboiler.it/ Sito web di Ansaldo Caldaie]</ref>
per Ansaldo Sts e Salini-Impregilo |data=29 luglio 2013 |pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]}}</ref>.
* [[Nidec ASI|Nidec ASI S.p.A.]] (ex Ansaldo Sistemi Industriali) - Ex società Leonardo-Finmeccanica (prima Finmeccanica) ceduta al gruppo giapponese Nidec, oggi porta il nome di Nidec ASI S.p.A. L'azienda è impegnata nella progettazione e costruzione di sistemi elettrici e di automazione, elettronica di potenza, motori e generatori per numerose applicazioni industriali. Con sede legale a [[Milano]], l'azienda è presente anche a [[Genova]], [[Montebello Vicentino]], [[Monfalcone]]; mentre le sedi all'estero sono situate in Cina, Francia, Germania, Romania, Russia, USA, Giappone e Singapore.<ref>{{cita testo|url=http://www.nidec-asi.com/|titolo=Sito web di Nidec ASI S.p.A}}.</ref>
*[[Ansaldo Caldaie]] con sede a [[Gioia del Colle]] ([[provincia di Bari|Ba]]), produzione di generatori di vapore e centro ricerca combustione.<ref>{{cita testo|url=http://www.ansaldoboiler.it/|titolo=Sito web di Ansaldo Caldaie}}.</ref>
 
==Produzione==
[[File:120 mm Mod. 1926 - officine Ansaldo.JPG|thumb|Cannone da [[120/50 Mod. 1926]] nelle officine di Genova.]]
===Aerei===
* [[Ansaldo A.1]]
Riga 107 ⟶ 122:
* [[Fiat AS.1|Fiat-Ansaldo A.S.1]]
* [[Fiat-Ansaldo A.120]]
 
===Sommergibili===
===Materiale ferroviario===
* [[N 1 (sommergibile)]]
Significative furono le realizzazioni dell'Ansaldo in ambito ferroviario. Le voci sui rotabili ferroviari costruiti nel corso degli anni negli stabilimenti Ansaldo possono essere consultati nelle categorie di seguito elencate.
* [[N 2 (sommergibile)]]
{{Vedi categoria|Automotrici costruite dall'Ansaldo|Locomotive costruite dall'Ansaldo|Tram costruiti dall'Ansaldo}}
* [[N 3 (sommergibile)]]
 
* [[N 4 (sommergibile)]]
===Navi===
Di seguito solo elencate alcune tra le più importanti navi varate nel corso degli anni dai cantieri dell'Ansaldo.
{{Vedi categoria|Navi costruite dall'Ansaldo}}
{| class="toccolours" style="margin: 0;background:#ffffff;"
|- bgcolor="#AAAAFF"
! width="151px" |Foto
! width="200px" |Nome
! width="120px" |Tipo
! width="120px" |Varo
! width="120px" |Committente
|- align="center" bgcolor="#D2D2D2"
||[[File:ARA Garibaldi.jpg|150px]]||'''''[[ARA Garibaldi]]'''''||Incrociatore|| [[1895]] || [[Armada de la República Argentina]]
|- align="center" bgcolor="#D2D2D2"
||[[File:Cristobal-colon h63229.jpg|150px]]||'''''[[Cristóbal Colón (incrociatore)|Cristóbal Colón]]'''''||Incrociatore|| [[1896]] || [[Armada Española]]
|- align="center" bgcolor="#D2D2D2"
||[[File:Pueyrredon.jpg|150px]]||'''''[[ARA Pueyrredón]]'''''||Incrociatore|| [[1898]] || [[Armada de la República Argentina]]
|- align="center" bgcolor="#D2D2D2"
||[[File:Incrociatore corazzato Garibaldi.jpg|150px]]||'''''[[Giuseppe Garibaldi (incrociatore 1899)|Giuseppe Garibaldi]]''''' ||Incrociatore|| [[1899]] || [[Regia Marina]]
|- align="center" bgcolor="#D2D2D2"
||[[File:IJN Kasuga at Sasebo in 1905.jpg|150px]]||'''''[[Kasuga (incrociatore)|Kasuga]]'''''||Incrociatore|| [[1902]]|| [[Marina imperiale giapponese]]
|- align="center" bgcolor="#D2D2D2"
||[[File:IJN Nisshin at Malta with U-boat.jpg|150px]]||'''''[[Nisshin (incrociatore)|Nisshin]]''''' ||Incrociatore|| [[1903]] || [[Marina imperiale giapponese]]
|- align="center" bgcolor="#D2D2D2"
||[[File:Bersagliere1.jpg|150px]]||'''''[[Bersagliere (cacciatorpediniere 1907)|Bersagliere]]'''''||Cacciatorpediniere|| [[1906]]|| [[Regia Marina]]
|- align="center" bgcolor="#D2D2D2"
||[[File:RN Artigliere1907.jpg|150px]]||'''''[[Artigliere (cacciatorpediniere 1907)|Artigliere]]''''' ||Cacciatorpediniere|| [[1907]] || [[Regia Marina]]
|- align="center" bgcolor="#D2D2D2"
||[[File:RN Giulio Cesare 1917.jpg|150px]]||'''''[[Giulio Cesare (nave da battaglia)|Giulio Cesare]]'''''||Nave da battaglia|| [[1911]]|| [[Regia Marina]]
|- align="center" bgcolor="#D2D2D2"
||[[File:Rossarol.jpg|150px]]||'''''[[Cesare Rossarol (esploratore)|Cesare Rossarol]]''''' ||Esploratore|| [[1914]] || [[Regia Marina]]
|- align="center" bgcolor="#D2D2D2"
||[[File:Duilio-4.jpg|150px]]||'''''[[Duilio (transatlantico)|Duilio]]'''''||Transatlantico|| [[1914]]|| [[Navigazione Generale Italiana]]
|- align="center" bgcolor="#D2D2D2"
||[[File:Augustus.jpg|150px]]||'''''[[Augustus (transatlantico 1926)|Augustus]]''''' ||Transatlantico|| [[1926]] || [[Navigazione Generale Italiana]]
|- align="center" bgcolor="#D2D2D2"
||[[File:Transatlantico ROMA.gif|150px]]||'''''[[Roma (transatlantico)|Roma]]'''''||Transatlantico|| [[1926]]|| [[Navigazione Generale Italiana]]
|- align="center" bgcolor="#D2D2D2"
||[[File:Espero 1.jpg|150px]]||'''''[[Espero (cacciatorpediniere 1927)|Espero]]''''' ||Cacciatorpediniere|| [[1927]] || [[Regia Marina]]
|- align="center" bgcolor="#D2D2D2"
||[[File:RN Zeffiro1927 1.jpg|150px]]||'''''[[Zeffiro (cacciatorpediniere 1928)|Zeffiro]]'''''||Cacciatorpediniere|| [[1927]]|| [[Regia Marina]]
|- align="center" bgcolor="#D2D2D2"
||[[File:RN Ostro1.jpg|150px]]||'''''[[Ostro (cacciatorpediniere 1928)|Ostro]]''''' ||Cacciatorpediniere|| [[1928]] || [[Regia Marina]]
|- align="center" bgcolor="#D2D2D2"
||[[File:Incrociatore Alberico da Barbiano.jpg|150px]]||'''''[[Alberico da Barbiano (incrociatore)|Alberico da Barbiano]]'''''||Incrociatore|| [[1930]]|| [[Regia Marina]]
|- align="center" bgcolor="#D2D2D2"
||[[File:RN Alberto da Giussano.jpg|150px]]||'''''[[Alberto di Giussano]]''''' ||Incrociatore|| [[1930]] || [[Regia Marina]]
|- align="center" bgcolor="#D2D2D2"
||[[File:Incrociatore Bartolomeo Colleoni a Venezia.jpg|150px]]||'''''[[Bartolomeo Colleoni (incrociatore)|Bartolomeo Colleoni]]'''''||Incrociatore|| [[1930]]|| [[Regia Marina]]
|- align="center" bgcolor="#D2D2D2"
||[[File:B-17s flyby Rex.jpg|150px]]||'''''[[Rex (transatlantico)|Rex]]''''' ||Transatlantico|| [[1931]] || [[Navigazione Generale Italiana]]
|- align="center" bgcolor="#D2D2D2"
||[[File:Bolzano - foto ufficiale.jpg|150px]]||'''''[[Bolzano (incrociatore)|Bolzano]]'''''||Incrociatore|| [[1932]]|| [[Regia Marina]]
|- align="center" bgcolor="#D2D2D2"
||[[File:Incrociatore Eugenio di Savoia.jpg|150px]]||'''''[[Eugenio di Savoia (incrociatore)|Eugenio di Savoia]]''''' ||Incrociatore|| [[1933]] || [[Regia Marina]]
|- align="center" bgcolor="#D2D2D2"
||[[File:Inc Montecuccoli.jpg|150px]]||'''''[[Raimondo Montecuccoli (incrociatore)|Raimondo Montecuccoli]]'''''||Incrociatore|| [[1934]]|| [[Regia Marina]]
|- align="center" bgcolor="#D2D2D2"
||[[File:Littorio 4.jpg|150px]]||'''''[[Littorio (nave da battaglia)|Littorio]]''''' ||Nave da battaglia|| [[1937]] || [[Regia Marina]]
|- align="center" bgcolor="#D2D2D2"
||[[File:Portaerei Aquila.jpg|150px]]||'''''[[Aquila (portaerei)|Aquila]]'''''||Portaerei|| - || [[Regia Marina]]
|- align="center" bgcolor="#D2D2D2"
||[[File:Andrea Doria x.jpg|150px]]||'''''[[Andrea Doria (transatlantico)|Andrea Doria]]''''' ||Transatlantico|| [[1951]] || [[Italia - Società di Navigazione]]
|- align="center" bgcolor="#D2D2D2"
||[[File:Cristoforo Colombo.jpg|150px]]||'''''[[Cristoforo Colombo (transatlantico)|Cristoforo Colombo]]'''''||Transatlantico|| [[1953]]|| [[Italia - Società di Navigazione]]
|- align="center" bgcolor="#D2D2D2"
||[[File:MN Leonardo da Vinci (1960).jpg|150px]]||'''''[[Leonardo da Vinci (transatlantico)|Leonardo da Vinci]]''''' ||Transatlantico|| [[1958]] || [[Italia - Società di Navigazione]]
|- align="center" bgcolor="#D2D2D2"
||[[File:Michelangelo-viaggio_inaugurale.jpg|150px]]||'''''[[Michelangelo (transatlantico)|Michelangelo]]'''''||Transatlantico|| [[1962]]|| [[Italia - Società di Navigazione]]
|}
 
====Sommergibili====
* [[N 1 (sommergibile)|N 1]]
* [[N 2 (sommergibile)|N 2]]
* [[N 3 (sommergibile)|N 3]]
* [[N 4 (sommergibile)|N 4]]
 
== Archivio ==
La documentazione relativa all'attività dell'Ansaldo dalla sua fondazione nel 1853 fino al 2002 è conservata presso la [[Fondazione Ansaldo]] - Archivio economico delle imprese liguri, nel fondo ''Ansaldo''<ref>{{Cita web|url=http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=comparc&Chiave=339474|titolo=Ansaldo|sito=Sistema informativo unificato delle Soprintendenze archivistiche}}</ref>, che raccoglie la documentazione dell'omonima azienda e di quelle ad essa in vario modo collegate.
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==
*{{cita libro | nome= Paride | cognome= Rugafiori | titolo= Ferdinando Maria Perrone da Casa Savoia all'Ansaldo | anno= 1992 | editore= UTET | città= Torino}}
* Ferrovie dello Stato, ''Il Museo nazionale di Pietrasa'' [http://www.fsitaliane.it/cms-file/allegati/il-gruppo/Il-museo-nazionale_di_Pietrarsa.pdf online]
*{{cita libro | nome= Valerio | cognome= Castronovo | titolo= Storia dell'Ansaldo, vol. 1, Le origini. 1853 - 1882 | anno= 1994 | editore= Laterza | città= Roma | ISBN= 88-420-4557-8 }}
*{{cita libro | nome= Giorgio | cognome= Mori | titolo= Storia dell'Ansaldo, vol. 2, La costruzione di una grande impresa (1883-1902). | anno= 1995 | editore= Laterza | città= Roma }}
*{{cita libro | nome= Peter | cognome= Hertner | titolo= Storia dell'Ansaldo. Vol. 3 Dai Bombrini ai Perrone (1903-1914) | anno= 1996 | editore= Laterza | città= Bari-Roma }}
*{{cita libro | nome= Valerio | cognome= Castronovo | titolo= Vol. 4 L'Ansaldo e la Grande Guerra (1915-1918) | anno= 1997 | editore= Laterza | città= Bari-Roma }}
*{{cita libro | nome= Gabriele | cognome= De Rosa | titolo= Vol. 5 Dal crollo alla ricostruzione (1919-1929) | anno= 1998 | editore= Laterza | città= Bari-Roma }}
*{{cita libro | nome= Gabriele | cognome= De Rosa | titolo= Storia dell'Ansaldo. Vol. 6 Dall'IRI alla guerra. | anno= 1999 | editore= Laterza | città= Bari-Roma }}
*{{cita libro | nome= Giorgio | cognome= Mori | titolo= Storia dell'Ansaldo, vol. 7, Dal dopoguerra al miracolo economico (1945-1962). | anno= 2000 | editore= Laterza | città= Roma }}
*{{cita libro | nome= Valerio | cognome= Castronovo | titolo= Storia dell'Ansaldo. Vol. 8 Una grande industria elettromeccanica | anno= 2002 | editore= Laterza | città= Bari-Roma }}
*{{cita libro | nome= Valerio | cognome=Castronovo (a cura di)| titolo= Storia dell'Ansaldo,vol. 9, Un secolo e mezzo. 1853-2003 | anno= 2003 | editore= Laterza | città= Roma | ISBN= 97-888-420-6781-8 }}
*{{cita libro | nome= Amedeo | cognome= Benedetti | titolo= La Fondazione Ansaldo | pubblicazione= Biblioteche Oggi, vol. XXX (2012), n. 4, pp. 48–54 }}
*{{cita libro | nome= Bruno | cognome= Giontoni e Franca Balletti | titolo= Alle origini di una citta' industriale, Genova e i Comuni del Ponente dalla meta dell'Ottocento agli anni Trenta | anno= 2021 | editore= Erga Edizioni | città= Genova }}
*{{cita libro | titolo= Guida Fondazione Ansaldo | editore= Fondazione Ansaldo Editore | città= Genova }}
 
==Voci correlate==
*[[Giovanni Ansaldo (imprenditore)]]
*[[Fondazione Ansaldo]]
*[[Taylor & Prandi]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Ansaldo}}
 
==Collegamenti esterni==
*{{Cita web|url=http://www.imprese.san.beniculturali.it/web/imprese/percorsi/scheda-dossier?p_p_id=56_INSTANCE_0Coy&articleId=34681&p_p_lifecycle=1&p_p_state=normal&groupId=18701&viewMode=normal|titolo=Ansaldo|sito=SAN - Portale degli archivi d'impresa.}}
*[http://www.ansaldo.it/ Sito web della Ansaldo]
*{{cita web|url=http://www.leonardocompany.com/|titolo=Sito Web di Leonardo-Finmeccanica}}
*[http://www.fondazioneansaldo.it Fondazioneansaldo.it]
*{{cita web|url=http://www.stedo.it/sampierdarena/samp6.htm|titolo=Approfondimento storico}}
*[http://www.finmeccanica.it/ Sito web di Finmeccanica]
*{{cita web|url=http://www.rinodistefano.com/it/articoli/ansaldo.php|titolo=Ansaldo, 140 anni all’insegna dell’innovazione}}
*[http://www.stedo.it/sampierdarena/samp6.htm Approfondimento storico]
*{{cita web|url=http://www.impresaoggi.com/it2/1275-giovanni_ansaldo_fondatore_del_gruppo_ansaldo/|titolo=Giovanni Ansaldo. Fondatore del gruppo Ansaldo}}
 
{{Portale|Aziende|economia|Genova}}
 
{{Controllo di autorità}}
[[categoria:Ansaldo| ]]
{{Portale|aziende|Genova|meccanica|ingegneria|elettrotecnica|trasporti}}
[[Categoria:AnsaldoBreda]]
 
[[daCategoria:Ansaldo| ]]
[[de:Ansaldo STS]]
[[en:Gio. Ansaldo & C.]]
[[es:Ansaldo]]
[[fr:Ansaldo]]
[[ja:アンサルド]]