Tullio Dandolo: differenze tra le versioni

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Opere: Vicende memorabili dal 1789 al 1801, NON "dal 1659 al 1501" (sic?!): altro erroraccio da copia-incolla!
 
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|GiornoMeseMorte = 16 aprile
|AnnoMorte = 1870
|Epoca = 1800
|Attività = scrittore
|Attività2 = storico
|Attività3 = filosofo
|AttivitàAltre = {{sp}} e patriota
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = {{sp}} aderente al movimento del [[neoguelfismo]]
}}
 
== Biografia ==
Dandolo nacque a [[Varese]] il 2 settembre 1801 da Mariana Grossi, ile padredallo era lo scenziatoscienziato e patriota [[Vincenzo Dandolo]] (1758-1819). QuestoQuesti, nel 1797, era esponente della [[Municipalità provvisoria di [[Venezia]], ma dopo il [[trattato di CampoformidoCampoformio]], con il quale si sancì la fine della Repubblica, dovette esulare in [[Francia]]. Venne in seguito nominato da [[Napoleone]] senatore del [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno italico]] e conte. Dal 1806 al 1809 fu anche governatore civile della [[Dalmazia]]. Il piccolo Tullio passò quindi un'infanzia assai agitata; fu cresciuto da una "cameriera disattenta" (<ref>''Ricordi, primo e secondo periodo'', (1801/1823) , 2 voll., Assisi 1868)</ref> e poi sballottato per variivari collegi.
A 19 anni si laureò all'università[[Università degli Studi di [[Pavia]] in diritto[[Diritto civile]] e [[Diritto canonico|canonico]] ([[In utroque iure|utroque iure]]).
 
Dopo la morte del padre nel 1819, passò alcuni anni (dal 1821 al '23) girando per l'Europa e conducendo una vita mondana. In questo periodo venne a contatto con evincentiillustri personalità culturali politiche dell'epoca. Venne tuttaviasospettato ritenutodal sospettogoverno austriaco di aver partecipato alle congiure dei precedentidegli anni dal governo austriacoprecedenti, e per questo fatto rientrare in modo coatto in italiaItalia (senza tuttavia essere perseguitato).
In Italia, dopo essersi dedicato ampiamente a studi letterari e storici, sposò Giulietta, sorella di [[Gaetano Bargnani]]; uno dei futuri cospiratori mazziniani.
In Italia, dopo essersi dedicato ampiamente a studi letterari e storici, sposò Giulietta, sorella di [[Gaetano Bargnani]]; uno dei futuri cospiratori [[Giuseppe Mazzini|mazziniani]]. Dalla moglie ebbe due figli, [[Enrico Dandolo (patriota)|Enrico]] ed [[Emilio Dandolo|Emilio]]. Nel 1835 rimase vedovo e affidò ad un amico di famiglia i figli, pur intervenendo continuamente nella loro formazione.
 
Nel 1835 rimase vedovo e affidò ad un amico di famiglia i figli, pur intervenendo continuamente nella loro formazione.
Nel 1844 presesi disposò nuovoin moglie,seconde nozze con la contessa Ermellina Maselli, da cui ebbe altri due figli, Maria (1848-1871) e Enrico II (1850-1904).
I primi due, Enrico ed Emilio presero parte alle [[Cinque giornate]] e ad altre operazioni belliche e lo stesso Tullio fu nel '48 uno dei principali autori della rivoluzione[[Primavera (dei popoli|rivoluzione]]<ref>''La Fama''; giornale periodico, 3 apr. 1848)</ref> e capo della rivolta varesina di marzo (scoppiata in concomitanza con quella di Milano), ma nel '49 a Roma, durante la difesa della [[Repubblica Romana (1849)|repubblica di [[Mazzini]], Enrico morì ed Emilio rimase gravemente ferito. Questo evento toccò molto Tullio che tuttavia, pur dovendosi prendere cure molto onerose del superstite, avrebbe continuato comunque i suoi studi letterari. Sui due figli (di cui il secondo morì poco più tardi), raccolse un gran numero di documenti, memorie e storie per poi pubblicarle nel libro "''Lo spirito della imitazione di Gesù Cristo esposto e raccomandato da un padre ai suoi figliadolescentifigli adolescenti (corrisp. di lettere famigliari). Ricordi biografici dell'adolescenza d'Enrico e d'Emilio Dandolo''", Milano 1862.
 
Morì ad [[Urbino]] il 16 aprile 1870.
 
== Attività letteraria ==
Dandolo venne sempre ignorato dai letterati, all'epoca come oggi, tanto da non apparire nel dizionario''Dizionario del Risorgimento''<ref>''[http://www.dizionariorosi.it/dizionario.php Il Dizionario Rosi] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130823112638/http://dizionariorosi.it/dizionario.php |data=23 agosto 2013 }}'', di Roberto Guerri, direttore delle Civiche raccolte storiche di Milano.</ref> di [[Michele Rosi]] e neanche nella dura critica di [[Benedetto Croce]] agli "sviati della scuola cattolico liberale" ossia i [[neoguelfismo|neoguelfi]] di cui faceva parte. Un letterato che fece delle critiche alla sua attività fu [[Niccolò Tommaseo]], ma risultò essere piuttosto duro ed aspro, tanto da scrivere: "''Tullio ... fin da giovane scarabocchiò librettucci compilati o piuttosto arruffati: né di quelli che scrisse dal venticinque al cinquantacinque sapresti quale sia il più decrepito e il più puerile. Ma fece due ozereopere buone, un figliolo che morì valentemente in Roma assediata da Galli vendicatori delle oche; e un altro che scrisse la storia, e direi quasi la vita della Legione Lombarda capitanata da Luciano Manara, libro di senno virile e d'affetto pio..."'' (".<ref>''Colloqui col Manzoni'', a cura di T,. Lodi, Firenze 1929).</ref>
 
I suoi scritti trattano gli argometiargomenti più variivari: dalla [[pedagogia]] all'[[autobiografia]], da quelli di carattere storico a quelli religiosi. Molti di essi sono schizzi letterari e filosofici o riguardano descrizioni di viaggi, città e munomentimonumenti.
Inoltre, scrisse molto intorno alla [[storia antica]], alla [[Origini del Cristianesimo|nascita del [[cristianesimoCristianesimo]], al [[Medioevo]] e al [[Rinascimento]], pubblicando anche molti discorsi e documenti inediti. Più che ad un contributo critico, mirava a dare un'informazione non faziosa per una migliore conoscenza del passato.
Questi suoi scritti storici sono molto diversi fra di loro: in alcuni predilige uno stile aulico, mentre in altri un tono popolare e facile; trattando ora gli argomenti con approssimazione ed ora dando al racconto la coinvolgenza di un romanzo.
 
== BibliografiaOpere ==
Tra le molte opere si segnalano:
*''Lettere su Roma e Napoli'', Milano 1826;
*''Lettere su Firenze'', ibid. 1827 e Torino 1830;
*''Saggio di lettere sulla Svizzera. Il Cantone de' Grigioni'', Milano 1829;
*''Prospetto della Svizzera, ossia ragionamenti da servire d'introduzione alle lettere sulla Svizzera'', ibid. 1832, voll. 2;
*''La Svizzera considerata nelle sue vaghezze pittoresche, nella storia, nelle leggi e ne' costumi. Lettere, ibid. 1829-1834, voll. 10'';
*''Lettere su Venezia'', 2edizione2 edizioni, ibid. 1834;
*''Studii sul secolo di Pericle'', ibid. 1836, voll. 2;
*''Schizzi di costumi'', ibid. 1836;
*''Studii sul secolo d'Augusto'', ibid. 1837;
*''Semplicità o rapidi cenni sulla letteratura e sulle arti, in Album storico poetico morale'', compilato per cura di V. de Castro, Padova 1837, I, pp. 1-15&nbsp;1–15;
*''Reminiscenze e fantasie. Schizzi letterari, Peregrinazioni. Schizzi artistici e filosofici'', Torino 1841, voll. 3;
*''Roma e l'Impero sino a Marco Aurelio. Studi'', Milano 1842-1843, voll. 6;
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*''La Svizzera pittoresca, o corse per le Alpi e pel Jura a commentario del Medio Evo elvetico'', ibid. 1846;
*''I secoli dei due sommi italiani Dante e Colombo'', ibid. 1852;
*''Il Settentrione dell'Europa e dell'America nel secolo passato sin 1789'', ibid. 1853, voll. 2;
*''L'Italia nel secolo passato sin 1789'', ibid. 1853;
*''Il Cristianesimo nascente'', ibid. 1854;
*''La Signora di Monza. Le streghe del Tirolo. Processi famosi del secolo decimosettimo per la prima volta cavati dalle filze originali'', ibid. 1855 (rist. anast., Milano 1967);
*''Il pensiero pagano ai giorni dell'Impero. Studii'', ibid. 1855, voll. 2;
*''Il pensiero cristiano ai giorni dell'Impero. Studii'', ibid. 1855;
*''Il pensiero pagano e cristiano ai giorni dell'Impero. Studii'', ibid. 1855, vol. 3;
*''Monachesimo e leggende. Saggi storici'', ibid. 1856, voll. 2;
*''Roma e i papi. Studi storici, filosofici, letterari ed artistici'', ibid. 1857, voll. 5;
*''Il secolo di Leone Decimo. Studii'', ibid. 1861, voll. 4;
*''Lo spirito della imitazione di Gesù Cristo esposto e raccomandato da un padre ai suoi figliadolescentifigli adolescenti (corrisp. di lettere famigliari). Ricordi biografici dell'adolescenza d'Enrico e d'Emilio Dandolo'', Milano 1862;
*''La Francia nel secolo passato'', ibid. 1862, voll. 2;
*''Corse estive nel Golfo della Spezia'', ibid. 1863;
*''Il secolo decimosettimo'', ibid. 1864, voll. 4;
*''Ragionamenti preliminari ed indici ragionati degli studi del conte Tullio Dandolo su Roma pagana e Roma cristiana pubblicati ad annunzio e prospetto dell'opera'', Assisi 1865 (estr. da Stella dell'Umbria, s. d.);
*''Ricordi di Tullio Dandolo, secondo periodo. 1521-23. Lettera a D. Sensi. Indice della materia'', Assisi 1867;
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*''Ricordi inediti di G. Morone gran cancelliere dell'ultimo duca di Milano..., 1520-30'', a cura del D., Milano 1855 (2 ed., ibid. 1859);
*''Alcuni brani delle storie patrie di Giuseppe Ripamonti per la prima volta tradotti dall'originale latino dal conte T. Dandolo'', ibid. 1856;
* {{Cita libro|autore=Antoine François Félix Roselly de Lorgues|titolo=Cristoforo Colombo. Storia della sua vita e dei suoi viaggi sull'appoggio di documenti autentici raccolti in Ispagna ed in Italia|url=https://archive.org/details/cristoforocolomb01roseiala/page/n5/mode/2up|traduttore=Tullio Dandolo|volume=2 voll.|città=Milano|editore=presso Volpato e comp. editori|anno=1857|annooriginale=1856}}
*''Il potere politico cristiano. Discorsi pronunciati dal Ventura diRaulicadi Raulica P. R. P., a cura del Dandolo'', Milano 1858;
*''Vicende memorabili dal 1659 al 1501 narrate da Alessandro Verri precedute da una vita del medesimo di G. A. Maggi'', a cura del D., ibid. 1858; [A. F.] Roselly de Lorgues.
* {{Cita libro|autore=[[Alessandro Verri]]|titolo=Vicende memorabili dal 1789 al 1801|url=https://archive.org/details/bub_gb_My8fgEXhktYC/page/n7/mode/2up|curatore=Tullio Dandolo|altri=precedute da una Vita del medesimo di Giovanni Antonio Maggi|città=Milano|editore=Tipografia Guglielmini|anno=1858}}
 
== Note ==
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== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
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