Jean-Claude Duvalier: differenze tra le versioni
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{{Carica pubblica
|nome = Jean-Claude Duvalier
|immagine =
|didascalia = Jean-Claude Duvalier
|carica = [[Capi di Stato di Haiti|Presidente di Haiti]]
|partito = [[Partito
|mandatoinizio = 21 aprile [[1971]]
|
|predecessore = [[François Duvalier]]
|successore = [[Henri Namphy]]
|firma =
}}
{{Bio
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|GiornoMeseNascita = 3 luglio
|AnnoNascita = 1951
|LuogoMorte = Port-au-Prince
|GiornoMeseMorte = 4 ottobre
|AnnoMorte = 2014
|NoteMorte = <ref>[http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/ESTERI/haiti_douvalier_baby_doc_president_dittatore_presidente_dittatore/notizie/937979.shtml Haiti, è morto Baby Doc Douvalier, l'ex dittatore diventato presidente a 19 anni]</ref>
|Attività = politico
▲|Secolo = XX
|Nazionalità = haitiano
|PostNazionalità = , figlio di [[François Duvalier]], detto ''Papa Doc'', fu presidente dittatore di [[Haiti]] dalla morte del padre, nell'aprile del [[1971]], al [[1986]]▼
▲|Categorie=no
}}
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==Biografia==
===Primi anni===
Nato nella capitale del paese, visse in un'infanzia agiatissima ma isolata sotto la protezione paterna. Frequentò scuole cattoliche e, al momento della morte del padre, stava studiando [[giurisprudenza]] all'università di Haiti. Quando iniziò la sua esperienza governativa, non aveva ancora compiuto vent'anni (era il più giovane [[Capo di Stato]] dell'epoca<ref>Shaw, Karl (2005) [2004] (in Czech). Power Mad! [Šílenství mocných]. Praha: Metafora. p. 52. ISBN 80-7359-002-6.</ref>) e pertanto si dimostrò abbastanza inesperto. La sua presidenza fu marcata, nei primi anni, da una volontà di distensione e di risanamento. "Baby Doc" diede qualche segnale di buona volontà democratica: egli ristabilì infatti le relazioni del suo paese con gli [[Stati Uniti d'America|USA]] e la [[Repubblica Dominicana]] e il suo mandato conobbe la ripresa dell'aiuto internazionale verso Haiti.
Pare che inizialmente egli fosse contrario a ricevere la nomina presidenziale, preferendo che essa fosse concessa alla sorella maggiore Marie-Denise Duvalier. Di conseguenza fu ben contento nel lasciare molti degli affari di stato nelle mani della madre [[Simone Ovide]] e del gerarca [[Luckner Cambronne]], ministro dell'Interno nel precedente esecutivo. Per molto tempo, Duvalier jr. si accontentò semplicemente di presenziare alle cerimonie ufficiali, mentre nel privato conduceva una vita da [[Playboy (sociologia)|playboy]]<ref name="Abbott">Abbott, Elizabeth. Haiti: The Duvaliers and Their Legacy, McGraw-Hill, New York, 1988, ISBN 0-07-046029-9</ref>.
Nonostante la propaganda governativa affermasse il contrario, la costituzione del paese garantiva a Duvalier un potere assoluto; inizialmente egli fece qualche riforma liberale, come la scarcerazione di alcuni nemici politici e l'allentamento della censura dei mass-media, ma la base del regime non venne smantellata: l'opposizione continuava a non essere tollerata, così come [[La Stampa|la stampa]] indipendente.
Duvalier divenne estremamente ricco grazie soprattutto alla ''Régie du Tabac'' (Amministrazione del [[Tabacco]]), un'azienda che sotto la sua presidenza godette di numerosi privilegi quali l'esenzione al pagamento delle tasse e il monopolio del tabacco. Successivamente l'azienda riuscì a controllare anche altri settori della produzione haitiana e si venne poi a scoprire che il dittatore aveva in essa dei [[fondi neri]], cosa facile da nascondere visto che i bilanci della Régie du Tabac non erano pubblici<ref name="Metz">Metz, Helen Chapin, Dominican Republic and Haiti
A poco a poco emerse nel paese una cricca di sostenitori della dittatura duvalieriana chiamati "dinosauri" che sperperavano insieme al presidente denaro pubblico. Nonostante ciò il gabinetto di "Baby Doc" ricevette un'accoglienza internazionale migliore rispetto a quello del padre e già nel corso del 1971 gli Stati Uniti reintrodussero il programma di aiuti economici ad Haiti<ref name=Metz/> (aiuti che poi, tra l'altro, finivano quasi esclusivamente nelle tasche degli esponenti più in vista del regime).
===Il matrimonio===
Il
La cerimonia
Il matrimonio ebbe anche l'effetto di allontanare dal potere i vecchi duvalieristi cari a Papa Doc in favore di una generazione più giovane e spregiudicata di tecnocrati fedeli a Baby Doc: tra di essi ricevettero molte prebende Jean-Marie Chanoine, Fritz Merceron, Frantz-Robert Monde e Theo Achille. Il leader spirituale della famiglia, ossia la madre di Jean-Claude, Simone Ovide Duvalier, fu infine espulsa da Haiti presumibilmente su richiesta di Michèle Duvalier. Con la coniuge Bébé Doc ebbe due figli: François Nicolas e Anya<ref name="Time">
===La caduta===
Verso la fine degli [[anni 1970|anni settanta]] Duvalier adottò, seguendo la scia paterna, metodi di governo repressivi e mise sotto controllo la stampa. Nel [[1985]], dietro pressione della comunità internazionale, concesse una nuova costituzione che istituiva la carica di [[primo ministro]]. Nel febbraio del [[1986]], a causa della sua politica autoritaria e delle difficoltà economiche del paese, scoppiò una rivolta popolare che lo costrinse alla fuga. Si stabilì in [[Francia]], anche se non ottenne mai ufficialmente l'[[Diritto di asilo|asilo politico]].
Pare che il divorzio gli sia costato una grande parte della sua ricchezza, anche se le voci che si sia veramente impoverito sono prive di fondamento. Nel [[2004]]
▲Pare che il divorzio gli sia costato una grande parte della sua ricchezza, anche se le voci che si sia veramente impoverito sono prive di fondamento. Nel [[2004]], annunciò la sua intenzione di rientrare ad Haiti e di presentarsi alle elezioni presidenziali, ma l'annuncio è rimasto senza seguito.
== Note ==
<references/>
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
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