Giulio Romano: differenze tra le versioni

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[[ImmagineFile:Content - 2023-11-25T115315.540.jpg|miniatura|Giulio Romano]][[File:Titian - Portrait of Giulio Romano - WGA22947.jpg|thumb|right|230px|[[Tiziano Vecellio]], ''[[Ritratto di Giulio Romano]]'', [[Mantova]], collezioni provinciali, [[1536]]]]
[[File:Giulio Romano - Design for a Saltcellar - Google Art Project.jpg|thumb|Disegno per una saliera in argento]]
[[File:Giulio Romano.jpg|thumb|right|230px|''Madonna col Bambino'', 1522-1523, [[Roma]], [[Palazzo Barberini]], Galleria Nazionale di Arte Antica.]]
[[Immagine:Palazzo Te Mantova 1.jpg|thumb|right|230px|[[Palazzo Te]] a [[Mantova]].]]
[[Immagine:Mantova Palazzo Ducale.jpg|thumb|right|230px|Il [[cortile della Cavallerizza]] nel [[Palazzo Ducale (Mantova)|Palazzo Ducale]] di Mantova]]
{{Bio
|Nome = Giulio
|Cognome = Pippi de' Jannuzzi
|PostCognomeVirgola = o '''Giannuzzi''', detto ''' Giulio Romano'''
|ForzaOrdinamento = Romano, Giulio
|Sesso = M
|LuogoNascita = Roma
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1492 o 1499
|NoteNascita = <ref>Secondo quanto riportato da Vasari, che lo conobbe, laGiulio datasarebbe morto all'età di nascitacinquantaquattro dovrebbeanni, esserementre anticipatail intornomeno alattendibile 1495:necrologio G.Vasari,romano ''Legliene Viteattribuisce quarantasette. Cfr..'' {{DBI|giulio-romano|Giulio Romano|autore= Enrico Parlato |volume= 57 |anno= 2001 }}</ref>
|LuogoMorte = Mantova
|GiornoMeseMorte = 1º novembre
|AnnoMorte = 1546
|Attività = architetto
|Attività2 = pittore
|Epoca = 1500
|Attività = pittore
|Attività2 = architetto
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , importante e versatile personalità del [[Rinascimento]] e del [[Manierismo]]
|ForzaOrdinamento = Romano, Giulio
}}
Fu un artista completo, come era normale per un artista di corte che doveva occuparsi di ogni aspetto legato alla residenza e alla vita di rappresentanza del proprio signore, dovendo anche fornire modelli grafici per arazzi, opere scultoree e oggetti in argento,<ref>{{cita web|url=https://www.academia.edu/236620/Invenzione_e_committenza_nella_produzione_degli_argenti_di_Giulio_Romano|titolo= Giulio Romano e la produzione di argenti per Ferrante ed Ercole Gonzaga|autore=Guido Rebecchini |accesso=16 marzo 2016}}</ref> coordinando collaboratori e artigiani.
 
== Biografia ==
[[File:Giulio Romano autoportrait.jpg|thumb|left|upright=0.7|Autoritratto]]
Fin da giovane fu tra i principali collaboratori e l'allievo più dotato<ref>G. Vasari, ''Le Vite...''</ref> di [[Raffaello Sanzio]] all'interno dell'affollata bottega. Collaborò con il maestro nelle sue grandi imprese pittoriche come gli affreschi della [[villa Farnesina]], delle [[Logge Vaticane|Logge]] e delle [[Stanze Vaticane]].
La data di nascita è poco nota e controversa: nell'atto di morte del 1546 gli si attribuisce un'età di 46 anni, e pertanto si è ritenuto fosse nato intorno al 1499 o 1500 nell'[[Roma|Urbe]]; tuttavia [[Giorgio Vasari|Vasari]], che lo conosceva personalmente, lo dice morto a 54 anni, anticipandone di conseguenza la nascita intorno al 1492, più consona all'inizio della collaborazione con [[Raffaello Sanzio|Raffaello]] intorno al 1515.<ref>{{Cita libro |autore=[[Renato Barilli]] |titolo=Maniera moderna e manierismo |editore=Feltrinelli |anno=2004 |pagina=118}}</ref> Nato da padre commerciante, crebbe in una condizione familiare agiata. La dimora paterna di Giulio sorgeva in via Macel de' Corvi, vicino alla casa di Michelangelo, nei paraggi del [[Foro Romano]] e di [[piazza del Campidoglio]], nell'area dove oggi sorge l'[[Vittoriano|Altare della Patria]].
Dati i complessi rapporti stilistici all'interno della bottega, non risulta facile distinguere gli apporti personali di Giulio Romano in tali opere, tanto che esiste un corpus di pitture e disegni di discussa attribuzione con Raffaello, tra cui, per esempio, il ''[[Ritratto di Dona Isabel de Requesens]]''.
 
=== Roma ===
Alla prematura morte di Raffaello nel [[1520]] ne ereditò, per testamento, la bottega e le commissioni già avviate, assieme al collega [[Giovan Francesco Penni]] con il quale collaborò a lungo. In tale periodo si occupò di coordinare gli affreschi di [[Villa Madama]] e di completare la [[sala di Costantino]] nelle [[stanze Vaticane]] in cui gli viene riconosciuta l'esecuzione di alcune scene come la ''[[Visione della croce]]'' e la ''[[Battaglia di Costantino contro Massenzio|battaglia di ponte Milvio]]'' ([[1520]]-[[1524]]).
Fin da giovane fu l'allievo più dotato<ref>{{cita|Vasari|p. 87|cidVasari}}.</ref> e uno tra i principali collaboratori di [[Raffaello Sanzio]] all'interno dell'affollata bottega. Collaborò con il maestro nelle sue grandi imprese pittoriche come gli affreschi della [[villa Farnesina]], delle [[Logge Vaticane|Logge]] e delle [[Stanze Vaticane]]. Già nel 1513-1514 la mano di Giulio è riconoscibile in alcuni affreschi eseguiti da Raffaello nella [[Stanza dell'Incendio di Borgo]] quali l{{'}}''[[Incendio di Borgo]]'', in particolare nelle [[Erma (scultura)|erme]] a monocromo incoronate da foglie di alloro che reggono il [[cartiglio]] sopra il capo degli imperatori, affrescate nel prospetto inferiore delle pareti. Nel periodo intorno al 1518 sono documentati i suoi primi disegni di architettura, in particolare di studi di angoli per il [[Palazzo Branconio dell'Aquila]] che Raffaello progettò per farne dono a un amico lasciando allo stesso Giulio la piena libertà nella creazione del cortile interno.
 
Dati i complessi rapporti stilistici all'interno della bottega, non risulta facile distinguere gli apporti personali di Giulio Romano in tali opere, tanto che esiste un corpus di dipinti e disegni di discussa attribuzione tra lui e Raffaello, tra cui, per esempio, il ''[[Ritratto di Dona Isabel de Requesens]]''.
Come narra Vasari, tra i suoi viaggi di lavoro e culturali visitò [[Pozzuoli]], [[Napoli]] e [[Campagna (comune)|Campagna]] nel regno di Napoli, al seguito di dignitari pontifici originari di quella terra, ma poté contemporaneamente attingere ai modelli classici della cultura greca e latina da cui fu molto influenzato.<ref>*M. Ulino, ''L'Età barocca dei Grimaldi di Monaco nel loro Marchesato di Campagna'', Giannini Editore, Napoli 2008.</ref>
In altre opere di Raffaello, la critica ha riconosciuto la mano di Giulio Romano nei particolari di ambientazione.
 
Alla prematura morte di Raffaello nel 1520 ne ereditò, per testamento, la bottega e le commissioni già avviate, assieme al collega [[Giovan Francesco Penni]] con il quale collaborò a lungo. In tale periodo si occupò di coordinare gli affreschi di [[Villa Madama]] e di completare la [[sala di Costantino]] nelle [[stanze Vaticane]], in cui gli viene riconosciuta l'esecuzione di alcune scene come la ''[[Visione della croce]]'' e la ''[[Battaglia di Costantino contro Massenzio|battaglia di ponte Milvio]]'' (1520-1524).
Dopo aver collaborato ai progetti di Raffaello (per esempio al cortile del [[Palazzo Branconio dell'Aquila]]), i suoi primi autonomi progetti di architettura furono a Roma: il [[palazzo Adimari Salviati]] (dal [[1520]]), la [[Villa Lante (Roma)|Villa Lante]] sul [[Gianicolo]] per [[Baldassarre Turini]] da [[Pescia]] ([[1518]]-[[1527]]) ed il [[Palazzo Maccarani Stati]] ([[1521]]-[[1524]]).
 
Come narra il Vasari, tra i suoi viaggi di lavoro e culturali visitò [[Pozzuoli]], [[Napoli]] e [[Campagna (Italia)|Campagna]] nel regno di Napoli, al seguito di dignitari pontifici originari di quella terra (tra questi, [[Melchiorre Guerriero]]), ma poté contemporaneamente attingere ai modelli classici della cultura greca e latina da cui fu molto influenzato.<ref>M. Ulino, ''L'Età barocca dei Grimaldi di Monaco nel loro Marchesato di Campagna'', Giannini Editore, Napoli 2008.</ref> {{Senza fonte|E proprio a Campagna (la Civitas, che definì come "una delle bellezze antiche") ebbe l'incarico di ri-disegnarla nell'urbanistica, da Melchiorre Guerriero (natio di quella città), figura potente nella curia vescovile romana}}.
Fu invitato, come artista di corte, a [[Mantova]] da [[Federico II Gonzaga]] a cui era stato indicato fin dal [[1521]], da [[Baldassarre Castiglione]], letterato e suo ambasciatore a [[Roma]]. Nonostante la prestigiosa carriera avviata a Roma, accettò l'invito dopo lunghe insistenze, ma attese a Roma il completamento dei lavori che Raffaello non aveva avuto modo di terminare, per raggiungere la città lombarda nel [[1524]].
 
Dopo aver collaborato ai progetti di Raffaello (per esempio al cortile del Palazzo Branconio dell'Aquila), i suoi primi autonomi progetti di architettura furono a Roma: il [[Palazzo Salviati (Roma)|palazzo Adimari Salviati]] (dal [[1520]]), la [[Villa Lante (Roma)|Villa Lante]] sul [[Gianicolo]] per [[Baldassarre Turini]] da [[Pescia]] (1518-1527) e il ''Palazzo Cenci alla Dogana'' (1521-1524) oggi chiamato [[Palazzo Maccarani Stati]].
Il suo primo incarico a Mantova fu di occuparsi del cantiere della villa di [[Marmirolo]] (distrutta) e successivamente gli fu affidata la realizzazione di un casino fuori delle mura della città, in una località chiamata ''Te'', dove il marchese Federico II aveva delle scuderie. Giulio Romano realizzò un grandioso edificio a metà tra il palazzo e la villa extraurbana conosciuto come [[Palazzo Te]], utilizzando, per affrescarlo, numerosi aiuti, tra cui, per esempio, [[Raffaellino del Colle]]. Il lavoro di Giulio Romano dedicato a Palazzo Te, lo vide impegnato per dieci anni a partire dalla fine dell'anno [[1525]]. Subì frequenti pressioni del marchese committente affinché si procedesse più speditamente. Il [[2 aprile]] del [[1530]] a Giulio Romano fu affidata la regia di una festa in onore dell'imperatore [[Carlo V]] ospite del prossimo duca Federico II tenutasi all'interno dei cortili e delle stanze di Palazzo Te.
Nel [[1526]] venne nominato prefetto delle fabbriche dei [[Gonzaga]] e "superiore delle vie urbane", che gli davano la qualifica di sovrintendere a tutte le architetture e le produzioni artistiche della corte portando avanti un'ampia opera come pittore e architetto, improntata a un fasto decorativo e gusto della meraviglia e dell'artificio ingegnoso e bizzarro che ebbero larga diffusione nella cultura manierista delle corti europee.
 
=== Mantova ===
Dopo l'elevazione a ducato della casata, Giulio Romano si occupò della sistemazione anche del [[Palazzo Ducale (Mantova)|Palazzo Ducale]] dove realizzò tra l'altro, il [[cortile della Cavallerizza]] oltre che alcuni affreschi.
[[File:Mantova Palazzo Ducale.jpg|thumb|Il [[Cortile della Mostra|cortile della Cavallerizza]] nel [[Palazzo Ducale (Mantova)|Palazzo Ducale]] di Mantova]]
Nel decennio [[1530]]-[[1540]], si occupò di molteplici progetti tesi a trasformare Mantova secondo le ambizioni dei [[Gonzaga]].
Fu invitato, come artista di corte, a [[Mantova]] da [[Federico II Gonzaga]], a cui era stato indicato fin dal [[1521]] da [[Baldassarre Castiglione]], letterato e suo ambasciatore a [[Roma]]. Nonostante la prestigiosa carriera avviata a Roma, accettò l'invito dopo lunghe insistenze e dopo aver completato i lavori lasciati incompiuti da Raffaello, per raggiungere la città lombarda nel 1524.<ref>{{cita|Vasari|p. 98|cidVasari}}.</ref>
 
Il suo primo incarico fu di occuparsi del cantiere della villa di [[Marmirolo]] (oggi distrutta) e successivamente gli fu affidata la realizzazione di un casino fuori delle mura della città, in una località chiamata ''Te'', dove il marchese Federico II aveva delle scuderie. Giulio Romano realizzò un grandioso edificio a metà tra il palazzo e la villa extraurbana, conosciuto come [[Palazzo Te]], utilizzando, per affrescarlo, numerosi aiuti, tra cui, per esempio, [[Raffaellino del Colle]] e per un certo periodo Giovan Francesco Penni.
Quando Vasari lo visitò nel [[1541]], trovò un uomo ricco e potente. Il suo ''status'' gli consentì di realizzare per sé un palazzo nel centro di Mantova denominato [[Casa di Giulio Romano]].
 
Il lavoro di Giulio Romano dedicato a Palazzo Te, lo vide impegnato per dieci anni a partire dalla fine dell'anno 1525. Subì frequenti pressioni del marchese committente affinché si procedesse più speditamente. Il 2 aprile del 1530 gli fu affidata la regia di una festa in onore dell'imperatore [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]], ospite del prossimo duca Federico II, tenutasi all'interno dei cortili e delle stanze di Palazzo Te.
Nel [[1546]] la morte gli impedì di ritornare a Roma per divenire primo architetto della fabbrica di [[Basilica di San Pietro|San Pietro]]. Fu sepolto nella [[Chiesa di San Barnaba (Mantova)|Chiesa di San Barnaba]] e la sua tomba fu profanata e dispersa durante la ristrutturazione conclusasi nel [[1737]].
 
Nel 1526 venne nominato prefetto delle fabbriche dei [[Gonzaga]] e "superiore delle vie urbane", cariche che gli davano la possibilità di sovrintendere a tutte le architetture e le produzioni artistiche della corte, portando avanti un'ampia opera come pittore e architetto, improntata a un fasto decorativo e gusto della meraviglia e dell'artificio ingegnoso e bizzarro che ebbero larga diffusione nella cultura [[Manierismo|manierista]] delle corti europee.
==Opere di architettura==
=== Villa Lante a Roma ===
{{vedi anche|Villa Lante (Roma)}}
=== Palazzo Maccarani Stati a Roma ===
{{vedi anche|Palazzo Maccarani Stati}}
=== Palazzo Te a Mantova ===
{{vedi anche|Palazzo Te}}
Costruito tra il 1524 e il 1534, a Palazzo Te si mescolano varie funzioni: abitativa, di svago, di ospitalità, di intrattenimento e di rappresentanza. Il vasto edificio ha un impianto a corte quadrata di chiara discendenza vitruviana, ispirato ad una ''[[domus]]'' romana, con quattro entrate sui quattro lati. Si presenta come un blocco basso e massiccio con i prospetti esterni caratterizzati in modo diverso sui vari lati, anche se la facciata meridionale non è stata realizzata. La facciata principale posta a settentrione, verso la città è la cosiddetta Loggia Grande, caratterizzata dall'ingresso sormontato da un timpano, con tre grandi aperture a [[serliana]] su colonne binate. Gli altri prospetti sono caratterizzati da lesene [[dorico|doriche]] lisce poste ad interassi diversi secondo un ritmo complesso e da un possente bugnato liscio e rustico, alternanza questa che concorre a creare uno squilibrio anticlassico, caratteristica del nuovo linguaggio architettonico manierista.
Nel cortile interno, scandito da semicolonne doriche sormontate da una possente [[trabeazione]], i timpani spezzati ed i triglifi centrali scivolati in basso con forte effetto dinamico sono ulteriori elementi mirati a suscitare stupore.
 
Dopo l'elevazione a ducato della casata, Giulio Romano si occupò della sistemazione anche del [[Palazzo Ducale (Mantova)|Palazzo Ducale]], dove realizzò, tra l'altro, il [[Palazzo Ducale (Mantova)#I giardini e i cortili|cortile della Cavallerizza]] oltre che alcuni affreschi.
All'interno, nella Sala di Amore e Psiche, troviamo un composito sistema di riquadrature prospettiche della volta. Nella [[Sala dei Giganti]] viene applicato uno sperimentalismo illusivo, raffigurando figure grottescamente deformate e il crollo di enormi architetture, così da dare l'impressione a chi vede l'opera di essere sepolto sotto le rovine e risucchiato dal gorgo musivo del pavimento. Inoltre lo spazio architettonico è stato aumentato e reso grandioso tramite l'affresco e la smussatura degli angoli delle pareti. Il paradosso è la chiave di lettura che va a sostituire la logica e la razionalità rinascimentali.
Nel decennio 1530-1540, si occupò di molteplici progetti, tesi a trasformare Mantova secondo le ambizioni dei [[Gonzaga]].
 
Quando Vasari gli fece visita nel 1541, trovò un uomo ricco e potente. Il suo ''status'' gli consentì di realizzare per sé un palazzo nel centro di Mantova, denominato oggi la [[casa di Giulio Romano]].
===Casa di Giulio Romano a Mantova===
{{vedi anche|Casa di Giulio Romano}}
Fu progettata nel [[1544]] come sua residenza ed è uno dei primi esempi di edifici progettati da un artista per se stesso, una sorta di autobiografia in forma di edificio.
 
Nel 1546 la morte gli impedì di ritornare a Roma per divenire primo architetto della fabbrica di [[Basilica di San Pietro in Vaticano|San Pietro]]. Fu sepolto nella [[Chiesa di San Barnaba (Mantova)|chiesa di San Barnaba]] e la sua tomba fu profanata e dispersa durante la ristrutturazione conclusasi nel 1737.<ref>[https://www.comune.mantova.gov.it/attachments/article/293/3.GiulioRomano_160x160_bassa%20x%20sito.pdf Giulio, genio del Rinascimento.]</ref>
===Villa Gonzaga-Zani a Villimpenta===
 
Eretta attorno al [[1530]] da Giulio Romano, la cui mano è evidente nelle originali facciate con loggiato centrale a triforio.<ref>[http://www.touringclub.com/monumento/lombardia/mantova/villa-zani.aspx Villa Zani]</ref><ref>[http://www.comune.villimpenta.mn.it/oldsite/VillaZani.html Villa Zani]</ref>
== Discendenza ==
Giulio sposò a Mantova nel 1529 la nobile mantovana Elena Guazzo Landi ed ebbero un figlio, Raffaello, nato a Mantova nel 1532 e poi morto nel 1562.<ref>{{cita|Vasari|p. 115|cidVasari}}.</ref>
 
== Opere di architettura ==
[[File:VillaLante.JPG|thumb|[[Roma]], [[Villa Lante (Roma)|Villa Lante]]]]
=== Roma ===
* [[Villa Lante (Roma)|Villa Lante]].
* [[Palazzo Maccarani Stati]] Cenci.
* [[Villa Madama]].<ref>[https://www.google.it/books/edition/Effemeridi_politiche_letterarie_e_religi/1E5mAAAAcAAJ?hl=it&gbpv=1&dq=villa+madama%2Bgiulio+romano&pg=PA11&printsec=frontcover Effemeridi politiche, letterarie e religiose, Volume 11, 1824.]</ref>
* [[Palazzo Alberini]]. Edificato su progetto di Giulio Romano.<ref>[https://www.google.it/books/edition/Archivio_della_Societ%C3%A0_romana_di_storia/O10KAAAAIAAJ?hl=it&gbpv=1&dq=Palazzo+Alberini%2Bgiulio+romano&pg=PA66&printsec=frontcover Archivio della Società romana di storia patria, 1895.]</ref>
* [[Casa del boia (Roma)|Casa del boia]] (Casa di [[Mastro Titta]]). Le decorazioni sono attribuite a Giulio Romano.<ref>[https://www.romasegreta.it/borgo/vicolo-del-campanile.html Roma, vicolo del Campanile.]</ref>
 
=== Mantova e provincia ===
[[File:Gigants1.jpg|thumb|[[Mantova]], [[Palazzo Te]], ''La caduta dei giganti'' (particolare della sala dei Giganti)]]
* [[Palazzo Te]] a Mantova. Costruito tra il 1524 e il 1534, a Palazzo Te si mescolano varie funzioni: abitativa, di svago, di ospitalità, di intrattenimento e di rappresentanza. Il vasto edificio ha un impianto a corte quadrata di chiara discendenza vitruviana, ispirato ad una ''[[domus]]'' romana, con quattro entrate sui quattro lati. Si presenta come un blocco basso e massiccio con i prospetti esterni caratterizzati in modo diverso sui vari lati, anche se la facciata meridionale non è stata realizzata. La facciata principale posta a est è la cosiddetta Loggia Grande, caratterizzata dall'ingresso sormontato da un timpano, con tre grandi aperture a [[serliana]] su colonne binate. Gli altri prospetti sono caratterizzati da lesene [[Ordine dorico|doriche]] lisce poste ad interassi diversi secondo un ritmo complesso e da un possente bugnato liscio e rustico, alternanza questa che concorre a creare uno squilibrio anticlassico, caratteristica del nuovo linguaggio architettonico manierista. Nel cortile interno, scandito da semicolonne doriche sormontate da una possente [[trabeazione]], i timpani spezzati e i triglifi centrali scivolati in basso con forte effetto dinamico sono ulteriori elementi mirati a suscitare stupore. All'interno, nella [[Sala di Amore e Psiche]], troviamo un composito sistema di riquadrature prospettiche della volta. Nella [[Sala dei Giganti]] viene applicato uno sperimentalismo illusivo, raffigurando figure grottescamente deformate e il crollo di enormi architetture, così da dare l'impressione a chi vede l'opera di essere sepolto sotto le rovine e risucchiato dal gorgo musivo del pavimento. Inoltre lo spazio architettonico è stato aumentato e reso grandioso tramite l'affresco e la smussatura degli angoli delle pareti. Il paradosso è la chiave di lettura che va a sostituire la logica e la razionalità rinascimentali.
* [[Pescherie di Giulio Romano]] a Mantova. Edificate nel 1536, erano dedicate al commercio del pesce.
[[File:Tor der Casa di Giulio Romano.JPG|miniatura|destra|[[Mantova]], [[casa di Giulio Romano]].]]
* [[Casa di Giulio Romano]] a Mantova. Fu progettata nel 1544 come sua residenza ed è uno dei primi esempi di edifici progettati da un artista per sé stesso, una sorta di autobiografia in forma di edificio.
* [[Palazzina della Paleologa]] a Mantova. Affiancata al [[castello di San Giorgio (Mantova)|castello di San Giorgio]] e collegata ad esso con un corridoio, nel 1531 venne costruita su disegno di Giulio Romano. Fu demolita nel 1899.<ref>{{Cita web|url=https://www.mantovaducale.beniculturali.it/it/news/449-la-palazzina-della-paleologa|titolo=La Palazzina della Paleologa|accesso=6 ottobre 2020|dataarchivio=3 marzo 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220303131035/https://www.mantovaducale.beniculturali.it/it/news/449-la-palazzina-della-paleologa|urlmorto=sì}}</ref>
* [[Duomo di Mantova]]. A seguito dell'incendio scoppiato nel 1545 il cardinal [[Ercole Gonzaga]] affidò a Giulio, la riedificazione del Duomo cittadino.
* [[Villa Gonzaga-Zani]] a [[Villimpenta]]. Eretta attorno al 1530 da Giulio Romano, la cui mano è evidente nelle originali facciate con loggiato centrale a triforio.<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.comune.villimpenta.mn.it/oldsite/VillaZani.html Villa Zani] |data=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
* [[Abbazia di San Benedetto in Polirone]] a [[San Benedetto Po]]. Giulio Romano fu incaricato della ristrutturazione del complesso nel 1540 e chiamò a lavorarvi i migliori artisti attivi fra [[Mantova]] e [[Verona]].
 
=== Milano ===
* Giulio Romano fu consulente per la Porta in Compito, [[Duomo di Milano]].
 
=== Provincia di Padova ===
* [[Villa dei Vescovi]] a [[Torreglia]]. Giulio Romano fu incaricato dal vescovo di Padova di ristrutturate la sua grandiosa villa a [[Torreglia]] (PD), ispirata ad una ''[[domus]]'' romana. Giulio chiuse la loggia sud e introdusse un rivestimento di [[bugnato]] rustico al piano terra, per aumentarne la grandiosità.
 
== Disegni ==
* ''Progetto per il cortile dello scomparso Palazzo Branconio dell'Aquila'' a Roma, [[1518]] circa, [[Firenze]], [[Galleria degli Uffizi]], Gabinetto dei Disegni e delle Stampe.
* ''Allegoria delle Virtù di Federico II Gonzaga'', [[1531]]-[[1534]], penna e inchiostro marrone, gesso nero e lumeggiature bianche, 249 x 317&nbsp;mm, [[Los Angeles]], [[J. Paul Getty Museum]].
* ''Vittoria, Giano, Crono e Gea'', [[1532]]-[[1534]], penna, inchiostro marrone e nero bagnato su gesso nero, 374 x 317&nbsp;mm, [[Los Angeles]], J. Paul Getty Museum.
* ''Nascita di Bacco'', [[1533]] circa, penna, inchiostro marrone e nero bagnato su gesso nero, 250 x 406&nbsp;mm, [[Los Angeles]], J. Paul Getty Museum.
* ''Bambino nudo con braccia aperte'', gesso rosso su carta bianca, 270 x 209&nbsp;mm, [[Firenze]], Uffizi, Gabinetto dei Disegni e delle Stampe.
* ''Monumento funebre di [[Claudio Rangoni (condottiero)|Claudio Rangoni]]'' (1542), [[duomo di Modena]].<ref>[https://laguidadimodena.it/guida/patrimonio-unesco-modena/duomo-di-modena Duomo di Modena.]</ref>
* ''Monumento funebre di [[Girolamo Andreasi]] e Ippolita Gonzaga'',<ref>[https://www.lombardiabeniculturali.it/fotografie/schede/IMM-2s010-0000177/ Lombardia Beni Culturali. Scultura - Monumento di Gerolamo Andreasi e Ippolita Gonzaga - Giulio Romano .]</ref><ref>[https://books.google.it/books?id=JqJJAAAAMAAJ&pg=PA843&dq=Girolamo+Andreasi&hl=it&newbks=1&newbks_redir=0&sa=X&ved=2ahUKEwikmoGV0PyIAxXPhf0HHeXjKWEQ6AF6BAgIEAI#v=onepage&q=Girolamo%20Andreasi&f=false Corografia fisica, storica e statistica dell'Italia e delle sue ..., Volume 5.]</ref> [[Basilica di Sant'Andrea (Mantova)]].
 
== Opere pittoriche ==
[[File:Portrait believed to depict Margherita Paleologo by Giulio Romano.jpg|240px|thumb|right|''[[Ritratto di Margherita Paleologa]]'', [[Royal Collection]], 1531]]
Relativamente al periodo trascorso nella bottega di Raffaello, l'integrazione ede il sistema di lavoro all'interno della bottega di Raffaello rende arduo agli studiosi l'attribuzione di disegni, di parti più o meno secondarie solo di affreschi ma anche di pale di altare o di altre opere di Raffaello nonché di singole opere pittoriche su tavola che gli studiosi, tra molti dubbi, attribuiscono all'esecuzione di Giulio Romano ede al disegno di Raffaello, con le molte variabili che tale schema presuppone e con le complicazioni dovute alla morte prematura del maestro. Lo stile pittorico di Giulio Romano, tuttavia, ben presto si differenzia notevolmente da quello raffaellesco, rifuggendo dalla tipica "dolcezza" del maestro e dallo "sfumato" leonardesco, a favore di un segno inciso, quasi grafico e da una tavolozza fredda<ref>{{Cita libro |autore=Renato Barilli, ''|titolo=Maniera moderna e manierismo'', |anno=2004, |ISBN 978-88-07-10363-X, 97888071036366}}</ref>.
 
* Affreschi di [[Villa Farnesina]] a Roma
* Affreschi di [[Villa Madama]] a Roma
* Affreschi della [[sala di Costantino]] nelle stanze Vaticane
*''Madonna col Bambino e san Giovannino'', [[1516]] circa, olio su tavola, 29x25 cm, [[Parigi]], [[Museo del Louvre]]
* ''SacraMadonna col Bambino e san FamigliaGiovannino'', ([[1518]] circa), olioOlio su tavola, 147,4x11629 x 25&nbsp;cm, [[MadridMuseo del Louvre]], [[Museo del PradoParigi]]
* ''[[Ritratto di Dona Isabel de Requesens]]'' (Giovanna d'Aragona) (1518), Olio su tavola [[Trasporto di dipinti su tavola|trasportato su tela]], [[Museo del Louvre]], [[Parigi]] (opera di [[Raffaello]] con la mano di Giulio)
*''Madonna col Bambino e san Giovanni Battista'', 1518-1523 circa, olio su tavola, [[Edimburgo]], [[National Gallery of Scotland]]
* ''Santa Maria[[Sacra MaddalenaFamiglia sostenutasotto daglila angeliquercia]]'', [[1520]]-[[1521]](1518 circa), olioOlio su telatavola, 165,1x236,2144 x 110&nbsp;cm, [[LondraMuseo del Prado]], [[National GalleryMadrid]] (Londra)|Nationalopera Gallerydi [[Raffaello]] con la mano di Giulio)
* ''[[La Perla (dipinto)|La perla]]'' (1518-1520 circa), Olio su tela, 144 x 115&nbsp;cm, [[Museo del Prado]], [[Madrid]] (su disegno di Raffaello)
*''Madonna col Bambino'', 1520-1522, olio su tavola, 195x77 cm, [[Firenze]], Galleria degli Uffizi
* ''SacraMadonna col Bambino e san Giovanni FamigliaBattista'', 1520(Madonna Novar) (1518-15231520 circa), olioOlio su tavola, [[LosNational AngelesGallery of Scotland]], J Paul Getty Museum[[Edimburgo]]
* ''Simboli[[Deesis deglicon Evangelistii santi Paolo e Caterina]]'', ([[1520-1525]] circa), olioOlio su tavola, 22x22122 x 98&nbsp;cm, [[ViennaGalleria nazionale di Parma|Galleria Nazionale]], [[Kunsthistorisches MuseumParma]]
* ''[[LapidazioneRitratto di santo Stefanogiovane (GiulioRaffaello RomanoMadrid)|LapidazioneRitratto di santo Stefanogiovane]]'', 1521(Alessandro de' Medici?) (1520 circa), olioOlio su tavola, 288x403 cm, [[GenovaMuseo Thyssen-Bornemisza]], [[chiesa di Santo Stefano (Genova)|chiesa di Santo StefanoMadrid]]
* ''Santa Maria Maddalena sostenuta dagli angeli'' ([[1520]]-[[1521]] circa), pittura murale staccata, 165,1x236,2&nbsp;cm, [[National Gallery (Londra)|National Gallery]], [[Londra]]
*''Cristo in gloria, la Vergine, san Giovanni Battista e santi'', [[1521]]-[[1522]] circa, olio su tavola, 134x98 cm, [[Parma]], Galleria Nazionale
* ''Madonna col Bambino'', (1520-1522-1523), olioOlio su tavola, 37x30,5195x77 cm, [[RomaGalleria degli Uffizi]], Palazzo Barberini, [[Galleria Nazionale di Arte AnticaFirenze]]
* ''Sacra Famiglia'' (1520-1523 circa), Olio su tavola, [[Los Angeles]], J Paul Getty Museum
*''Circoncisione'', 1522-1523, olio su tavola riportata su tela, 111,5x122 cm, [[Parigi]], [[Museo del Louvre]]<ref>[http://www.atlantedellarteitaliana.it/artwork-11767.html]</ref>
* ''MadonnaSimboli coldegli Bambino e sant'AnnaEvangelisti'' (Madonna1520-1525 della Gattacirca), 1523 circa, olioOlio su tavola, 171x14322x22 cm, [[NapoliVienna]], Gallerie[[Kunsthistorisches Nazionali di CapodimonteMuseum]]
* ''Madonna[[Lapidazione coldi Bambinosanto eStefano san(Giulio GiovanniRomano)|Lapidazione Battistadi santo Stefano]]'', 1523(1521 circa), olioOlio su tavola, 126x85288x403 cm, [[Romachiesa di Santo Stefano (Genova)|Chiesa di Santo Stefano]], [[Galleria BorgheseGenova]]
* ''[[Madonna Hertz|Madonna col Bambino (Madonna Hertz)]]'' (1522-1523), Olio su tavola, 37 x 30,5&nbsp;cm, Palazzo Barberini, [[Galleria Nazionale di Arte Antica]], [[Roma]]
*''Donna allo specchio'', [[1523]]-[[1524]], olio su tela trasportata su tavola, 111x92 cm, [[Mosca]], [[Museo Puskin]]
* ''Circoncisione'' (1522-1523), olio su tavola riportata su tela, 111,5x122 cm, [[Parigi]], [[Museo del Louvre]]<ref>[http://www.atlantedellarteitaliana.it/artwork-11767.html Atlante dell'arte italiana<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120119034043/http://www.atlantedellarteitaliana.it/artwork-11767.html |data=19 gennaio 2012 }}</ref>
*''Sacra Famiglia e committenti'' (Pala Fugger), 1523-1524 circa, olio su tela, [[Roma]], [[Chiesa di Santa Maria dell'Anima|Santa Maria dell'Anima]]
* ''Madonna col Bambino e sant'Anna'' ([[Madonna della gatta]]) (1522-1523), Olio su tavola, 171 x 143&nbsp;cm, [[Museo di Capodimonte|Gallerie Nazionali di Capodimonte]], [[Napoli]]
*''Due amanti'', 1523-1524 circa, olio su tavola trasferito su tela, 163x337 cm, [[San Pietroburgo]], [[Ermitage]]
* ''SantaMadonna col Bambino e san Giovanni MargheritaBattista'', [[1528]](1523 circa), olioOlio su tavola, 185x117126 x 85&nbsp;cm, [[ParigiGalleria Borghese]], Louvre[[Roma]]
* ''Incoronazione della Vergine'' (Madonna di Monteluce) ([[1523]]-[[1525]]), Olio su tavola, [[Pinacoteca Vaticana]], [[Roma]] (con la collaborazione di [[Giovan Francesco Penni]] su disegno di [[Raffaello]])
*''Nascita di Bacco'', [[1530]] circa, olio su tavola, [[Los Angeles]], J Paul Getty Museum
* ''[[Donna allo specchio (Giulio Romano)|Donna allo specchio]]'' ([[1523]]-[[1524]]), Olio su tela trasportata su tavola, 111 x 92&nbsp;cm, [[Museo Puškin]], [[Mosca (Russia)|Mosca]]
*''[[Ritratto di Margherita Paleologa]]''<ref>[http://www.royalcollection.org.uk/eGallery/object.asp?maker=12482&object=405777&row=2 Royal Collection]</ref> , [[1531]] circa, olio su pannello, 115x90 cm, [[Richmond upon Thames]], [[Hampton Court]]
* ''Sacra Famiglia e committenti'' ([[Pala Fugger (Giulio Romano)|Pala Fugger]]) (1523-1524 circa), Olio su tela, [[Chiesa di Santa Maria dell'Anima]], [[Roma]]
*''Adorazione dei pastori e santi'', [[1532]]-[[1534]], olio su tavola, 275x212 cm, [[Parigi]], Musée du Louvre
* ''Plutone sul[[Due carroamanti]]'', 1532(1523-15361524 circa), olioOlio su tavola trasferito su tela, 92x62163 x 337&nbsp;cm, [[ViennaErmitage]], Kunsthistorisches[[San MuseumPietroburgo]]
* Affreschi nella [[Sala di Psiche]] in [[palazzoPalazzo Te]], a [[Mantova]], 1532[[1526]]-1535, tra cui la [[Sala dei Giganti1528]],
* ''Trionfo diSanta Tito e VespasianoMargherita'', 1537[[1528]] circa, olio su tavola, 120x70185x117 cm, [[Parigi]], Musée du Louvre
* ''[[Nascita di Bacco (Giulio Romano)|Nascita di Bacco]]'', [[1530]] circa, olio su tavola, [[Los Angeles]], J Paul Getty Museum
*Affreschi nella [[Sala di Troia]], [[1536]]-[[1540]], [[Mantova]], [[Palazzo Ducale (Mantova)|Palazzo Ducale]]
* ''[[Ritratto di Margherita Paleologa]]''<ref>{{Cita web |url=http://www.royalcollection.org.uk/eGallery/object.asp?maker=12482&object=405777&row=2 |titolo=Royal Collection |accesso=15 luglio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140717033710/http://www.royalcollection.org.uk/eGallery/object.asp?maker=12482&object=405777&row=2 |dataarchivio=17 luglio 2014 |urlmorto=sì }}</ref> ([[1531]] circa), Olio su pannello, 115 x 90&nbsp;cm, [[Richmond upon Thames]], [[Hampton Court]]
* Adorazione dei pastori e santi ([[1532]]-[[1534]]), Olio su tavola, 275 x 212&nbsp;cm, Museo del Louvre, [[Parigi]]
* ''Plutone sul carro'', 1532-1536 circa, olio su tela, 92x62 cm, [[Vienna]], Kunsthistorisches Museum
* Affreschi nella [[Sala dei Giganti]] in [[Palazzo Te]], [[Mantova]], 1532-1535
* ''[[Adorazione dei pastori con San Longino e San Giovanni Evangelista]]'', 1535 ca., Museo del Louvre, [[Parigi]]
* Trionfo di Tito e Vespasiano (1537), olio su tavola, 122 x 171&nbsp;cm, Museo del Louvre, [[Parigi]]
[[File:Castel Goffredo-Piazza Mazzini5.jpg|thumb|[[Castel Goffredo]], [[Palazzo Gonzaga-Acerbi]]]]
* ''[[Imperatore a cavallo]]'', 1536-1539, olio su tavola, 83 x 54&nbsp;cm, [[Hampton Court]], [[Londra]]
* Affreschi nella [[Sala di Troia]], [[1536]]-[[1540]], [[Mantova]], [[Palazzo Ducale (Mantova)|Palazzo Ducale]]
* Allegoria dell'Immortalità (1540 circa), Olio su tavola, [[Detroit Institute of Arts|Institute of Arts]], [[Detroit]]
 
=== Opere della scuola ===
==Note==
* Affreschi di [[Villa Contarini (Este)]], attribuiti alla scuola di Giulio Romano, su commissione di Marco Contarini<ref>[http://www.fondazioneghirardi.org/la-villa/ Fondazione Ghirardi. Musei, Collezioni ed Archivi.]</ref><ref>[https://books.google.it/books?id=N-mxS9Snp3gC&pg=PA53&dq=affreschi+villa+contarini%2Bgiulio+romano&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjTra-EpcblAhVMiFwKHSbiCwoQ6AEINDAC#v=onepage&q=affreschi%20villa%20contarini%2Bgiulio%20romano&f=false Vicenza, Padova e ville palladiane: escursioni, sport, divertimenti.]</ref>
=== Attribuzioni ===
* Affreschi nella [[loggia di Palazzo Gonzaga-Acerbi]]<ref>{{Cita libro
|titolo = Appunti d'arte. Conversazioni sugli affreschi di Palazzo Gonzaga-Acerbi
|autore = Lisa Tabai
|autore2 = Massimo Telò
|autore3 = Alfio Milazzo
|editore = Press Up
|città = Viterbo
|anno = ottobre 2020
|cid = Tabai, Telò, Milazzo
|sbn=LO11806304
}}</ref> di [[Castel Goffredo]].<ref>{{cita libro|nome=Carlo|cognome=Gozzi|titolo=Raccolta di documenti per la Storia di Castelgoffredo e biografia di que' principi Gonzaga che l'hanno governato personalmente (1840)|anno=2000|città=Mantova|cid=cidGozzi|isbn=88-88091-11-4}}</ref><ref>{{cita libro|url= https://books.google.it/books?id=M3xEAQAAMAAJ&q=castel+goffredo%2Baffreschi+giulio+romano&dq=castel+goffredo%2Baffreschi+giulio+romano&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjmmtDTnY7gAhVRCxoKHak_BIYQ6AEIMzAC |autore= Antonino Bertolotti |titolo= I comuni e le parrocchie della provincia mantovana: cenni archivistici, archeologici, storici, artistici, biografici e bibliografici raccolti dal 1881 al 1892 }}</ref><ref>{{cita libro| nome=Costante | cognome=Berselli | capitolo= | titolo=Castelgoffredo nella storia | curatore= | anno=1978 | editore=Sometti | città=Mantova | p=103 |}}</ref><ref>{{cita news |cognome=Bologna |nome=Sergio |anno=1978 |mese=dicembre|titolo=Castrum Vifredi: Castel Goffredo |rivista=Il Tartarello |numero=4 |pagina=8}}</ref><ref>{{cita news |cognome=Piero |nome=Gualtierotti |anno=1989 |mese=dicembre|titolo=Giulio Romano a Castel Goffredo |rivista=Il Tartarello |numero=4 |pp=12-15}}</ref><ref>{{cita libro|autore= Costantino|Cipolla |titolo= Il modello Castel Goffredo |anno= 1987 |p= 95|città= Mantova|cid=cidCipolla}}</ref><ref>{{cita libro|autore= Piero Gualtierotti|url = https://docplayer.it/108702980-Castel-goffredo-dalla-civilta-contadina-all-era-industriale.html|titolo= Castel Goffredo dalla civiltà contadina all'era industriale (1848-1900) |anno= 2017 |p= 73|città=Mantova}}</ref>
 
== Mostre ==
* ''Con nuova e stravagante maniera. Giulio Romano a Mantova'', Mantova, 6 ottobre 2019-6 gennaio 2020.<ref>[https://www.finestresullarte.info/flash-news/2432n_giulio-romano-mantova-mostra-2019.php Giulio Romano torna a Mantova. Nel 2019 una grande mostra a Palazzo Ducale ripercorre la sua carriera.]</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Archivio di Stato di Mantova, ''Giulio Romano. Repertorio di fonti documentarie'', a cura di Daniela Ferrari, introduzione di Amedeo Belluzzi, Roma 1992, tomi 2, pp. &nbsp;LIV, 1302 (Fonti XIV), con ampia bibliografia precedente ([https://web.archive.org/web/20120802172056/http://www.archivi.beniculturali.it/DGA-free/Fonti/Fonti_XIV_I_a.pdf 1a], [https://web.archive.org/web/20120802172138/http://www.archivi.beniculturali.it/DGA-free/Fonti/Fonti_XIV_I_b.pdf 1b], [https://web.archive.org/web/20120802172226/http://www.archivi.beniculturali.it/DGA-free/Fonti/Fonti_XIV_II_a.pdf 2a], [https://web.archive.org/web/20120802172258/http://www.archivi.beniculturali.it/DGA-free/Fonti/Fonti_XIV_II_b.pdf 2b]).
* Frederick Hartt, Giulio Romano, Yale University Press, New Haven,1958.
* Ernst H. Gombrich ''et al.'', ''Giulio Romano: saggi'', Milano, Electa, 1989.
* Frederick Hartt, ''Giulio Romano'', New York, Hacker Art Books, 1981.
* Stefania Massari, ''Giulio Romano pinxit et delineavit'', catalogo della mostra di Mantova, Fruttiere di Palazzo Te, 11 settembre-21 novembre 1993, Roma, Palombi, 1993.
* {{Cita libro |autore=[[Giorgio Vasari]] |titolo=Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti |editore=ediz. integrale Newton Compton Editori |anno=ristampa 2009 |città=Roma|cid=cidVasari|ISBN=88-7621-614-6}}
* {{DBI |autore=Enrico Parlato |nomeurl=giulio-romano |nome = GIULIO Romano |volume=57 |anno=2001 |accesso=27 ottobre 2018}}
* {{cita libro|||Il Cinquecento a Polirone. Da Correggio a Giulio Romano|2019||Mantova|curatore=Paolo Bertelli}} ISBN 978-88-85614-44-4.
* Barbara Hryszko, Two Drawings by Giulio Romano as Sources for the Sujets de la Fable Tapestries for Louis XIV, „Source: Notes in the History of Art”, 38, no. 2, Winter 2019, pp.&nbsp;88–96.
* {{Cita libro
|titolo = Appunti d'arte. Conversazioni sugli affreschi di Palazzo Gonzaga-Acerbi
|autore = Lisa Tabai
|autore2 = Massimo Telò
|autore3 = Alfio Milazzo
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}}
 
== Voci correlate ==
* [[Abbazia di San Benedetto in Polirone]]
* [[Architettura manierista]]
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== Collegamenti esterni ==
{{Mantova}}
*{{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità|VIAF=74007636|LCCN=n/50/65111}}
* [http://www.archivi.beniculturali.it/dga/uploads/documents/Fonti/Fonti_XIV_I_a.pdf Archivio di Stato di Mantova. Giulio Romano. Repertorio di fonti documentarie.]
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