Project Nim: differenze tra le versioni
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{{S|film documentari}}
{{Film
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|immagine=Project Nim screenshot.jpg
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|paese=[[Regno Unito
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|genere=documentario
|regista=[[James Marsh (regista)|James Marsh]]
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|produttore= [[Simon Chinn]], [[George Chignell]], [[Maureen A. Ryan]]
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|fotografo=[[Michael Simmonds]]
|montatore=[[Jinx Godfrey]]
|effetti speciali=
|musicista=[[Dickon Hinchliffe]]
|scenografo=[[Markus Kirschner]]
|costumista=[[Kathryn Nixon]]
|truccatore=
}}
'''''Project Nim''''' è un [[documentario]] del [[
Il film è stato presentato al [[Sundance Film Festival 2011]] il
==Trama==
Il film è tratto dal saggio di Elizabeth Hess nel quale si ricostruiscono le vicende di un esperimento condotto negli [[anni 1970|anni settanta]] da [[Herbert S. Terrace]] della [[Columbia University]] di [[New York]] volto a indagare l'acquisizione del linguaggio in uno [[Pan troglodytes|scimpanzé]] chiamato [[Nim Chimpsky]]<ref>{{cita libro | cognome= Hess | nome= Elizabeth |titolo=Nim Chimpsky: the chimp who would be human |editore=Bantam Books |anno=2008 |
Nim nacque in un centro di ricerca sui primati a [[Norman (Oklahoma)|Norman]], nell'[[Oklahoma]]. Sua madre Caroline veniva trattata esclusivamente come una fattrice: tutti i suoi figli erano stati sottratti poco dopo la nascita per essere utilizzati in esperimenti scientifici. Terrace intendeva vagliare l'ipotesi che gli scimpanzé potessero apprendere il [[linguaggio dei segni]] e comunicare con gli esseri umani. Il piccolo Nim fu pertanto affidato da Terrace a Stephanie LaFarge, una sua ex allieva un po' hippie che abitava con la famiglia in un appartamento dell'[[Upper West Side]]. Nim fu accolto in famiglia come un piccolo essere umano: gli facevano indossare vestiti umani, mangiava gli stessi alimenti della famiglia e, soprattutto, veniva vezzeggiato e circondato di affetto come un vero bambino. I componenti della famiglia LaFarge avrebbero dovuto usare esclusivamente il linguaggio dei segni in presenza di Nim. Tuttavia ciò non si verificava perché, come testimonia Jennie LaFarge, figlia di Stephanie, in famiglia nessuno era in grado di utilizzare speditamente quel linguaggio. Stephanie LaFarge, inoltre, cominciò l'addestramento di Nim al linguaggio dei segni solo dopo che il cucciolo ebbe compiuto i tre mesi, un'età giudicata da Terrace troppo avanzata in quanto i cuccioli degli scimpanzé si sviluppano più rapidamente degli esseri umani.
Nonostante i progressi di Nim, Terrace esautorò Stephanie LaFarge e nominò responsabile della formazione di Nim Laura-Ann Petitto, una studentessa ventenne. Dalle interviste si desume che LaFarge e Petitto non cooperarono. Nel film Petitto descrive casa LaFarge come "caotica", mentre LaFarge giudica la Petitto priva di esperienza e scelta da Terrace per motivi sentimentali. L'addestramento di
Col passare del tempo, tuttavia, Nim diventava sempre più forte e a volte piuttosto aggressivo. Attaccò diverse volte la Petitto: nel film lei mostra i segni di morsi, uno dei quali le costò l'applicazione di 37 [[Sutura chirurgica|punti]] e un altro le recise un [[tendine]]. La fine della relazione di Terrace con la Petitto determinò l'allontanamento di quest'ultima dal Progetto Nim e la sua sostituzione con Joyce Butler, una studentessa che doveva svolgere una tesi di laurea sperimentale su Nim. Anche la terza madre adottiva fu ferita qualche volta da Nim, e lo stesso accadde a un
In seguito Nim fu trasferito dapprima a un laboratorio, gestito dalla [[New York University]], nel quale i primati erano utilizzati per la sperimentazione di farmaci; successivamente fu accolto in una riserva per la fauna selvatica dove rimase fino alla sua morte, avvenuta nel [[2000]] per crisi cardiaca.
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<references/>
== Bibliografia ==
==Collegamenti esterni==▼
* Ilaria Ferri (a cura di), ''Obblighi umani, diritti animali''; allegato al DVD di ''Project Nim'' del regista James Marsh, Milano: Feltrinelli, 2012, 93 p.
▲== Collegamenti esterni ==
{{portale|cinema}}▼
* {{Collegamenti esterni}}
{{Grande scimmia intelligenza}}
[[Categoria:Documentari britannici]]▼
▲{{portale|cinema}}
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