Diofanto di Alessandria: differenze tra le versioni
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|Cognome = ▼ 
▲{{Bio  
▲|Nome = Diofanto di Alessandria  
▲|Cognome = 
|Sesso = M 
▲|PreData = in greco: Διόφαντος ὁ Ἀλεξανδρεύς 
|LuogoNascita =  
|GiornoMeseNascita =  
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|GiornoMeseMorte =  
|AnnoMorte = ? 
|Epoca = III▼ 
|Epoca2 = IV 
|Attività = matematico 
▲|Epoca =  
|Nazionalità = greco antico 
|PostNazionalità = , noto come ''il padre  
|Immagine = Diophantus-cover-Fermat.jpg 
|Didascalia = Diofanto sul frontespizio di un'edizione degli ''[[Arithmetica]]'' del 1670 
}} 
Della sua vita si sa ben poco. Vissuto ad [[Alessandria d'Egitto]] nel periodo tra il III e il IV secolo 
Diofanto scrisse un trattato sui [[numero poligonale|numeri poligonali]] e sulle frazioni, ma la sua opera principale  
== Premessa sulle equazioni == 
:<math> \left \{ \begin{matrix} x+y=9 \\ x-y=5 \end{matrix} \right.</math> 
ammette  
:<math> \left \{ \begin{matrix} x+y=9 \\ 2x+2y=15 \end{matrix} \right.</math> 
non ammette soluzioni (come si vede immediatamente, la seconda equazione è  
:<math> \left \{ \begin{matrix} x+y=9 \\ 2x+2y=18 \end{matrix} \right.</math> 
ne ammette infinite (infatti, la seconda equazione non aggiunge nulla alla prima in termini di soluzioni). In  
== Equazioni diofantee == 
{{vedi anche|Equazione diofantea}} 
Equazioni (non necessariamente di primo grado) per le quali si cerchino come soluzioni soltanto numeri interi prendono il nome di '' 
Le equazioni  
:<math>ax+by=c \qquad a,b,c \in \mathbb{N}</math>. ▼ 
Si dimostra che se <math>c</math> è divisibile per il [[massimo comun divisore]] di <math>a</math> e <math>b</math> l’equazione è risolvibile, e dà luogo a soluzioni intere discrete. Ad esempio, l’equazione <math>4x+3y=24</math> dà, nel campo dei numeri interi e positivi, la sola soluzione <math>(x=3, y=4)</math>.▼ 
▲Si dimostra che l'equazione ammette soluzioni intere se e solo se <math>c</math> è divisibile per il [[massimo comun divisore]] di <math>a</math> e <math>b.</math> 
Ma forse l’equazione diofantina più famosa è del tipo:▼ 
:<math>x^n+y^n=z^n \qquad x, y, z, n \in \mathbb{N}, n \geq 2</math>. 
Nel caso <math>n = 2</math> essa  
== Notazioni per le espressioni aritmetiche == 
Il sintetico simbolismo matematico oggi in uso (ad esempio, il simbolo <math>+</math> per  
Il cammino per giungere  
Il primo che cerca di ideare una scrittura matematica più snella è Diofanto. È lui che introduce alcuni simboli per rappresentare gli operatori aritmetici più comuni prendendoli a prestito  
== Evoluzione delle notazioni per le equazioni == 
Solo dalla fine del [[XVI secolo]] viene introdotta la scrittura simbolica oggi in uso, in cui si usano segni per rappresentare le operazioni e un linguaggio simbolico non solo per risolvere equazioni ma anche per provare regole generali. Tale innovazione viene introdotta, almeno in linea di principio e nella sua forma più generale, da [[Vieta]] ([[1540]]-[[1603]]). Il metodo moderno di rappresentare con lettere corsive minuscole  
Quanto detto ha valore puramente indicativo, in quanto il processo che ha portato all'attuale simbolismo matematico fu lungo, contrastato e difficile, e non tutte le innovazioni sono da attribuire ai matematici che abbiamo indicato; ad esempio i segni "più" e "meno" erano già in uso presso gli algebristi [[Germania|tedeschi]] prima che Vieta li utilizzasse. Le poche "scorie" che rimangono in Vieta, come ad esempio  
== Il problema della tomba di Diofanto == 
A Diofanto si deve un famoso problema, che egli stesso volle venisse scritto sulla propria tomba sotto forma di epitaffio: 
{{Citazione|lingua=grc|Questa tomba rinchiude Diofanto e, meraviglia!<br />dice matematicamente quanto ha vissuto.<br />Un sesto della sua vita fu l'infanzia,<br />aggiunse un dodicesimo perché le sue guance si coprissero della peluria dell'adolescenza.<br />Dopo un altro settimo della sua vita prese moglie,<br />e dopo cinque anni di matrimonio ebbe un figlio.<br />L'infelice (figlio) morì improvvisamente<br />quando raggiunse la metà dell'età che il padre ha vissuto.<br />Il genitore sopravvissuto fu in lutto per quattro anni<br />e raggiunse infine il termine della propria vita.|''[[Antologia Palatina|Anth. Pal.]]'' XIV<ref>Il libro XIV della ''Antologia Palatina'' contiene epigrammi aritmetici e indovinelli. L'epigramma in questione è attribuito a [[Metrodoro di Bisanzio]].</ref>, 126|Οὑτός τοι Διόφαντον ἔχει τάφος· ἆ μέγα θαῦμα!<br />καὶ τάφος ἐκ τέχνης μέτρα βίοιο λέγει.<br />Ἕκτην κουρίζειν βιότου θεὸς ὤπασε μοίρην,<br />δωδεκάτην δ' ἐπιθείς μῆλα πόρεν χνοάειν·<br />τῇ δ' ἄρ' ἑβδομάτῃ τὸ γαμήλιον ἥψατο φέγγος,<br />ἐκ δὲ γάμων πέμπτῳ παῖδ' ἐπένευσεν ἔτει.<br />Αἰαῖ, τηλύγετον δειλὸν τέκος, ἥμισυ πατρός<br />+τοῦδε καὶ ἡ κρυερός+ μέτρον ἑλὼν βιότου. 
<br />Πένθος δ' αὖ πισύρεσσι παρηγορέων ἐνιαυτοῖς<br />τῇδε πόσου σοφίῃ τέρμ' ἐπέρησε βίου. 
}} 
▲La soluzione dell’enigma sta nella seguente equazione: 
:<math>\frac{x}{6}+\frac{x}{12}+\frac{x}{7}+5+\frac{x}{2}+4=x</math>, 
da cui si ricava  
== Note == 
<references/> 
==Bibliografia== 
[[image:Diophantus - Aritmeticorum libri 6., 1670 - 842640.jpeg|thumb|Aritmeticorum libri 6., 1670]] 
*{{Cita libro|lingua=la 
|editore=excudebat Bernardus Bosc, è regione Collegij Societatis Iesu 
|cognome=Diofanto di Alessandria 
|titolo=Aritmeticorum libri 6. 
|città=Tolosae 
|accesso=12 aprile 2015 
|data=1670 
|url=https://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=842640&custom_att_2=simple_viewer&search_terms=DTL4&pds_handle=}} 
== Altri progetti == 
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== Collegamenti esterni == 
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* {{es}} [https://web.archive.org/web/20090501033303/http://ciencia.astroseti.org/matematicas/articulo.php?num=3629 Biografia] nel sito Astroseti 
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