Francesco Stocco: differenze tra le versioni

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{{nd|la nave militare|Francesco Stocco (cacciatorpediniere)}}
{{Militare
[[fr:|Nome = Francesco Stocco]]
|Immagine =
|Didascalia =
|Soprannome =
|Data_di_nascita = 1º marzo [[1806]]
|Nato_a = [[Adami (Decollatura)|Adami]]
|Data_di_morte = 5 novembre [[1880]]
|Morto_a = [[Nicastro]]
|Cause_della_morte =
|Luogo_di_sepoltura =
|Etnia = <!-- solo se enciclopedica -->
|Religione = <!-- solo se enciclopedica -->
|Nazione_servita = {{ITA 1861-1946}}
|Forza_armata =
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|Corpo =
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|Unità = [[I Mille]]
|Reparto =
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|Guerre = [[Spedizione dei Mille]]
|Campagne =
|Battaglie = [[Battaglia di Calatafimi]]
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|Altro_campo =
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}}
{{Bio
|Nome = Francesco
|Cognome = Stocco
|Sesso = M
|LuogoNascita = DecollaturaAdami
|LuogoNascitaLink = Adami (Decollatura)
|GiornoMeseNascita = 1º marzo
|AnnoNascita = 1806
|LuogoMorte = Nicastro
|GiornoMeseMorte = 75 novembre
|AnnoMorte = 1880
|Attività = patriota
|Epoca = 1800
|Attività = patriota
|Attività2 = generale
|Nazionalità = italiano
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==Biografia==
Nacque, durante il regno di [[Giuseppe Bonaparte]], ad [[Adami (Decollatura)|Adami]] di [[Decollatura]] da famiglia aristocratica e filoborbonica, e venne tenuto a battesimo dal futuro re [[Francesco I delle Due Sicilie]] a [[Messina]].
 
Accolto come paggio alla corte [[Borboni#Borbone_di_Napoliborbone di Napoli|borbonica]], a [[Napoli]] frequentò la scuola del letterato [[Basilio Puoti]] e si avvicinò agli ambienti [[Mazzinianesimo|mazziniani]]. Nel [[1847]] fu arrestato per la sua ostilità al regime borbonico e liberato all'inizio del [[1848]]. Ritornato lo stesso anno in [[Calabria]], ebbe una parte di primo piano nella rivoluzione calabrese della primavera del 1848 guidando l'insurrezione dell'[[Angitola (fiume)|Angitola]]. Il fallimento dei moti calabresi, e la successiva repressione borbonica lo costrinsero all'[[esilio]] dapprima a [[Malta]] e successivamente, nel [[1850]], nello [[Regno di Sardegna|stato Sabaudo]], a [[Genova]].
 
Nel [[1860]] fu uno de [[i Mille]], inizialmente al comando di una compagnia. Fu ferito gravemente ad un braccio a [[Battaglia di Calatafimi|Calatafimi]]. Sbarcato in Calabria, organizzò il corpo dei volontari garibaldini dei [[Cacciatori della Sila]], raggiungendo il grado di [[maggior generale]] il [[27 agosto]] [[1860]], alla vigilia del disarmo dell'esercitoarmata borbonicoborbonica del [[Giuseppe Ghio|generale Ghio]] a [[Soveria Mannelli]] il [[30 agosto]] [[1860]]. La sua azione in Calabria portò in ultima analisi all'evacuazione di [[Napoli]] da parte di [[Francesco II delle Due Sicilie|Francesco II]] e contribuì quindi grandemente al successo della spedizione di [[Garibaldi]].
 
Dopo l'[[unità d'Italia]] entrò col grado di generale nell'[[esercito]] regolare ([[1862]]) ed ebbe il comando della [[brigata Aosta]] che però lasciò quasi subito per motivi di salute. Collocato a riposo nel [[1863]] ed insignito del titolo di commendatore dell’dell'[[Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro]], si ritirò nel suo paese natale .<ref> P. SCHIARINISchiarini, «I Mille nell’esercitonell'esercito», in Memorie Storiche Militari, fasc. V, Dicembredicembre 1911, Tipografia Dell’UnioneDell'Unione Arti Grafiche, Città di Castello 1911, pp. 79-80. </ref>.
 
Fece parte della Commissione istituita nel dicembre [[1861]], per redigere il primo elenco dei Mille che sbarcarono a Marsala l'[[11 maggio]] [[1860]]. La Commissione era composta dai generali: [[Vincenzo Giordano Orsini]], Francesco Stocco, [[Giovanni Acerbi]], i colonnelli; [[Giuseppe Dezza]], [[Guglielmo Cenni]] e [[Benedetto Cairoli]], [[Giorgio Manin]], i maggiori; [[Luigi Miceli]] e [[Antonio Della Palù]], i maggiori; [[Giulio Emanuele De Cretsckmann]], [[Francesco Raffaele Curzio]] e [[Davide Cesare Uziel]], i capitani; [[Salvatore Calvino]] e [[Achille Argentino]]. La Commissione rilasciò delle autorizzazioni a fregiarsi della medaglia decretata dal Consiglio civico di Palermo il 21 giugno 1860 per gli sbarcati a Marsala. Un altro Giurì d'onore riesaminò i titoli dei componenti la spedizione e il Ministero della Guerra pubblicò un nuovo Elenco dei Mille di Marsala, nel bollettino n.21, nell'anno [[1864]], in base al quale furono concesse le pensioni. Sulla base del secondo elenco fu redatto in modo definitivo il documento della Gazzetta ufficiale del Regno d'Italia del 12 novembre 1878.<ref>[{{Cita web |url=http://www.welfarelombardia.it/wmview.php?ArtID=8969 |titolo=Commissione istituita nel dicembre 1861, per redigere l'elenco dei Mille che sbarcano a Marsala per il documento della Gazzetta ufficiale del Regno d'Italia del 12 novembre 1878]. |accesso=22 marzo 2011 |dataarchivio=24 marzo 2023 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230324170629/http://www.welfarelombardia.it/wmview.php?ArtID=8969 |urlmorto=sì }}</ref>
 
== Omaggi ==
Il suo nome fu dato a un ''[[Francesco Stocco (cacciatorpediniere)|cacciatorpediniere]]'' della [[Regia Marina]] italiana, varato nel [[1926]] .<ref>Carmelo Calci, «Le navi della regia marina Pepe, Stocco, Nicotera e Bianchi», in ''Storicittà'' XVIII, n. 178, Dicembredicembre 2009 e in ''Storicittà'' XIX, n. 179, Gennaiogennaio 2010.</ref>.
 
Il Consiglio provinciale di Catanzaro fece erigere un monumento in [[marmo di Carrara]], realizzato dallo scultore Giuseppe Scerbo, inaugurato a [[Catanzaro]] il 20 settembre [[1898]].
 
==Onorificenze==
{{Onorificenze
|immagine=1000diMarsala.png
|nome_onorificenza=Medaglia commemorativa dei Mille di Marsala
|collegamento_onorificenza=Medaglia commemorativa dei 1000 di Marsala
|motivazione= ''Ai prodi cui fu duce Garibaldi''
|luogo= Palermo, 21 giugno 1860
}}
 
== Note ==
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==Bibliografia==
* Carmelo Calci, «Un generale tra due rivoluzioni: Francesco Stocco», in ''Quaderni Storiografici'' 30, 2009, Istituto Internazionale di Studi Giuseppe Garibaldi, pp. 14-33&nbsp;14–33.
* Carmelo Calci, ''Decollatura ricorda i suoi patrioti. Francesco Stocco'', Grafica Reventino, Decollatura 2011.
*[[Francesco Fiorentino]]. ''Elogio funebre del generale Francesco Stocco'', letto dal prof. Francesco Fiorentino nei pubblici funerali a cura della Provincia celebrati in Catanzaro; stampato a spese del Municipio di Nicastro. Napoli, Stabilimento Tipografico di Vincenzo Morano, 1881
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [{{cita web|url=http://www.chieracostui.com/costui/docs/search/schedaoltre.asp?ID=13820 |titolo=Monumento di Francesco Stocco a Catanzaro]}}
 
{{Portale|biografie|Guerraguerra|Risorgimento}}
 
[[Categoria:Personalità del Risorgimento]]
[[Categoria:Ufficiali del Regio Esercito]]
[[Categoria:Componenti della spedizione dei Mille]]
[[Categoria:Nati in provincia di Catanzaro]]
[[Categoria:Morti a Lamezia Terme]]
 
[[fr:Francesco Stocco]]