Città di Castello: differenze tra le versioni

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m Modifica automatica (-(comunilimitrofi =.*\n).*\n\| +\1Apecchio (PU), Arezzo (AR), Citerna, Cortona (AR), Mercatello sul Metauro (PU), Monte Santa Maria Tiberina, Monterchi (AR), Montone, Pietralunga, San Giustino,
Cultura: rimossi link esterni dal corpo della voce
 
Riga 1:
{{Divisione amministrativa
{{Comuni dell'Umbria stub}}
|Nome = Città di Castello
 
|Panorama = Via di Francesco (percorso del nord), Città di Castello,da La Montesca a Città di Castello 02.jpg
<!--tabella per la realizzazione di un comune-->
|Didascalia =
<!--questa tabella memorizza solo i parametri - la struttura/layout è nel template Comune-->
|Bandiera = Città di Castello-Gonfalone.png
<!--NON modificare la prima riga e le righe dove compare il simbolo uguale-->
|Voce bandiera =
<!--sostituire gli spazi vuoti (&nbsp;) col testo o col numero che deve apparire nella tabella-->
|Voce stemma =
<!--se non si sa cosa scrivere in una riga, mettere lo spazio vuoto (&nbsp;)-->
|Stato = ITA
<!--NON inserire ritorni a capo e NON modificare il numero delle righe-->
|Grado amministrativo = 3
<!--se non si scrive una riga, questa appare come uno spazio vuoto nella tabella-->
|Divisione amm grado 1 = Umbria
{{Comune|
|Divisione amm grado 2 = Perugia
nomecomune =
|Amministratore locale = Luca Secondi
Città di Castello <!--scrivere qui il nome del comune-->
|Partito = [[Centro-sinistra in Italia|centro-sinistra]]
|
|Data elezione = 18-10-2021
nomepaese =
|Data rielezione =
[[Italia]] <!--non modificare-->
|Data istituzione =
|
|Sottodivisioni = Vedi [[#Frazioni|elenco]]
nomeregione =
|Divisioni confinanti = [[Apecchio]] ([[Provincia di Pesaro e Urbino|PU]]), [[Arezzo]] ([[Provincia di Arezzo|AR]]), [[Citerna]], [[Cortona]] (AR), [[Mercatello sul Metauro]] (PU), [[Monte Santa Maria Tiberina]], [[Monterchi]] (AR), [[Montone (Italia)|Montone]], [[Pietralunga]], [[San Giustino (Italia)|San Giustino]], [[Umbertide]], [[Sansepolcro]] (AR), [[Sant'Angelo in Vado]] (PU)
[[Umbria]] <!--regione di appartenenza - con doppie parentesi quadre-->
|Codice postale = 06012, 06018
|
|Zona sismica = 2
nomeprovincia =
|Gradi giorno = 2347
di Perugia <!--nome provincia di appartenenza - senza parentesi quadre - col prefisso di Xxx-->
|Nome abitanti = tifernati o castellani<ref>https://www.treccani.it/enciclopedia/tag/tifernum/</ref><!--NON RIMUOVERE I DUE DEMOTICI, entrambi sono vivi ed utilizzati sia in ambito formale che informale-->
|
|Patrono = [[san Florido]]
siglaprovincia =
|Festivo = 13 novembre
PG <!--sigla della provincia di appartenenza - senza parentesi quadre-->
|PIL =
|
|PIL procapite =
latitudine =
|Mappa = Map of comune of Città di Castello (province of Perugia, region Umbria, Italy).svg
43° 28‘ <!--scrivere la latitudine del capoluogo del comune - non scrivere Nord che viene messo automaticamente-->
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Città di Castello all'interno della provincia di Perugia
|
longitudine =
12° 14‘ <!--scrivere la longitudine del capoluogo del comune - non scrivere Est che viene messo automaticamente-->
|
altitudine =
288 <!--scrivere l'altezza del capoluogo del comune in metri - non scrivere la m finale che viene messa automaticamente-->
|
superficie =
387 <!--scrivere la superficie del comune (in km2) - di solito con due decimali - - non scrivere km2 che viene messo automaticamente-->
|
popolazione =
37.842 <!--scrivere la popolazione totale del comune - col punto separatore delle migliaia - eventualmente aggiungere <small>2001</small>-->
|
densita =
98 <!--scrivere la densità di popolazione del comune - con due decimali-->
|
frazionicomune =
Antirata, Astucci, Badia di Petroia, Badiali, Barzotti, Baucca San Martino d'Upò, Belvedere, Bisacchi, Bonsciano, Caifirenze, Candeggio, Canoscio, Capitana, Celle, Cerbara, Colcello, Coldipozzo, Cornetto, Croce di Castiglione, Fabbrecce, Fiume, Fraccano, Grumale, Lerchi, Lugnano, Madonna di Canoscio, Montemaggiore, Morra, Muccignano, Palazzone, Petrelle, Piosina, Promano, Rio Secco, Roccagnano, Ronti, Rovigliano, San Leo Bastia, San Lorenzo Bibbiana, San Maiano, San Martin Pereto, San Pietro a Monte, San Secondo, Santa Lucia, Scalocchio, Terme di Fontecchio, Trestina, Uppiano, Userna, Userna Bassa, Valdipetrina, Vallurbana, Vingone, Volterrano <!--Eventuali frazioni - se non ci sono lasciare lo spazio &nbsp; - non scrivere nella riga sopra, ma solo in questa - nomi senza parentesi quadre (di norma) - separati da virgola e spazio - non usare <br> perché va a capo automaticamente-->
|
comunilimitrofi =
[[Apecchio]] (PU), [[Arezzo]] (AR), [[Citerna]], [[Cortona]] (AR), [[Mercatello sul Metauro]] (PU), [[Monte Santa Maria Tiberina]], [[Monterchi]] (AR), [[Montone]], [[Pietralunga]], [[San Giustino]], [[Sansepolcro]] (AR), [[Umbertide]] <!--Comuni confinanti anche di altre province - se non ci sono lasciare lo spazio &nbsp; - non scrivere nella riga sopra, ma solo in questa - nomi esatti con doppie parentesi quadre (sempre) - separati da virgola e spazio - non usare <br> va a capo automaticamente-->
|
cap =
06012 (capoluogo), 06011 (Cerbara), 06013 (Selci - Lama località Lama), 06017 (Selci - Lama località Selci) <!--codice di avviamento postale del comune - anche più di uno-->
|
prefisso =
075 <!--prefisso telefonico del comune - anche più di uno-->
|
istat =
054013 <!--codice istat del comune - 6 cifre con 0 iniziale-->
|
fiscale =
C745 <!--iniziale del codice fiscale-->
|
nomeabitanti =
tifernati <!--nome degli abitanti-->
|
nomepatrono =
&nbsp; <!--nome del Santo Patrono del Comune-->
|
datapatrono =
&nbsp; <!--ricorrenza del Santo Patrono - giorno festivo per il Comune - nella forma [[7 maggio]] con doppie parentesi quadre-->
|
sito =
[http://www.comune.citta-di-castello.perugia.it/ citta-di-castello.perugia] <!--sito internet ufficiale del comune - con singole parentesi quadre-->
}}
'''Città di Castello''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Perugia]] in [[Umbria]]. Principale centro dell'[[Valtiberina|alta valle del Tevere]], nonché una delle principali città umbre, è sede vescovile della [[diocesi di Città di Castello]]. Data la sua posizione, ha forti legami storici e culturali con le zone limitrofe di [[Toscana]], [[Romagna]] e [[Marche]].<ref>[https://books.google.it/books?id=jAQo1LU6ikEC&q=citta%27+di+castello+legami++marche+toscana+romagna&dq=citta%27+di+castello+legami++marche+toscana+romagna&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj-t6e8hO_YAhXHVhQKHf9_AFEQ6AEIKzAB Bollettino della Deputazione di storia patria per l'Umbria - Deputazione di storia patria per l'Umbria - Google Libri]</ref>
<!-- fine della tabella comune -->
 
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
 
Situato nella parte umbra dell'[[Valtiberina|Alta Valtiberina]], il comune possiede un'[[Enclave ed exclave|exclave]] compresa tra i comuni di [[Apecchio]] (PU) e [[Sant'Angelo in Vado]] (PU) nelle [[Marche]], corrispondente all'area di [[Monte Ruperto]] dell'estensione di circa 500 ettari con un numero di abitanti pari a zero. Con una superficie di 387&nbsp;km², si colloca per estensione al [[Comuni d'Italia per superficie|20º posto fra i comuni italiani]]. Il centro ha un'altezza sul livello del mare di 288 metri, mentre il [[Comune (Italia)|territorio comunale]] presenta un'altezza minima di 248 metri ed un'altezza massima di 1.006 metri. È il comune più settentrionale della regione Umbria e il suo territorio comunale è incastonato al confine con le regioni [[Marche]] e [[Toscana]]. Ad ovest del centro abitato sorge il [[Monte Arnato]], alto 652 metri.
'''Città di Castello''' è un comune di 38&nbsp;mila abitanti della [[provincia di Perugia]].
 
=== AmministrazioneClima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Città di Castello}}
* Sindaco: Fernanda Cecchini, dal 05/2001.
* Comune: Centralino 075 85.291
* [[Classificazione climatica]]: zona E, 2347 GR/G
Città di Castello è situata nell'alta [[valle del Tevere]], che è interna agli Appennini centro-settentrionali. Ciò nonostante grazie all'altitudine non elevata, visto che l'intero abitato si estende fra i 270 e i 310&nbsp;[[m.s.l.m.]] circa, ed agli influssi provenienti dal [[Mar Tirreno]], la città gode di un clima di tipo [[clima temperato|temperato]] sublitoraneo<ref>Cfr. la mappa relativa alle regioni climatiche in: AA. VV. Grande Atlante d'Italia De Agostini, Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1987, pag. 235.</ref> con [[inverno|inverni]] moderatamente freddi. La temperatura media di gennaio, mese più freddo, basata sulle medie del periodo 1985-2022 è di 4,2&nbsp;°C. Le [[estate|estati]] sono contraddistinte da temperature elevate ma non torride, e la loro media stagionale, anch'essa basata sul periodo 1985-2022, è di 22,0 °C. Le precipitazioni, che si aggirano mediamente sui 900&nbsp;mm annui, sono abbastanza ben ripartite nel corso dell'anno e nei mesi invernali, con un massimo in novembre. Queste possono talvolta assumere carattere nevoso. Il clima della parte alto collinare e montuosa del comune con un'altitudine che supera anche i 1000&nbsp;m [[s.l.m.]], è invece generalmente di tipo temperato subcontinentale, con inverni freddi ed estati miti o fresche. Sui rilievi più elevati possono prodursi nevicate consistenti anche fuori stagione e frequenti gelate notturne.
 
[[File:Neve sul centro storico.jpg|centro|miniatura|550x550px|'''Il centro storico di Città di Castello sotto la [[neve]]''']]
 
== Storia ==
=== Umbri e Romani ===
L'insediamento originario fu fondato dagli [[Umbri]] sulla riva sinistra del [[Tevere]] in prossimità del territorio assoggettato al controllo degli [[Etruschi]]. A partire dal [[III secolo a.C.]] a causa dell'[[Impero romano|espansione romana]] la città divenne federata di [[Roma]] e successivamente fu inserita nella [[Regio VI Umbria]]. Dal [[I secolo a.C.]] divenne municipio romano, di cui patrono più illustre fu Gaio Plinio Cecilio Secondo, detto [[Plinio il Giovane]], il quale, secondo quanto affermato in una sua lettera, fece erigere un tempio, ultimato nel [[103]] o [[104]], di cui non si conosce la collocazione.
 
Certamente la ''[[gens]]'' Plinia possedeva vasti latifondi nelle vicinanze della città ed una villa, che è più volte ricordata dallo stesso Plinio il Giovane nelle sue lettere. Gli scavi, operati dall'[[Università degli Studi di Perugia|Università di Perugia]] in collaborazione con l'[[Università di Alicante]] in località Colle Plinio nel comune di [[San Giustino (Italia)|San Giustino]], hanno permesso di individuare la collocazione della villa di Plinio il Giovane. La città fu chiamata ''Tifernum Tiberinum'' dai Romani, al fine di distinguerla dall'omonimo insediamento posto sul [[Metauro]], ''Tifernum Metaurense'', e sembra che assunse una discreta rilevanza, visto che è citata anche da [[Plinio il Vecchio]].
 
Non è possibile ricostruire con certezza la struttura urbanistica della città romana. Sicuramente la parte più antica della città corrisponde alla zona sud, dove, nel quartiere denominato Mattonata, sono stati rinvenuti alcuni mosaici, resti di strutture idrauliche ed una porzione di muro di quello che con ogni probabilità doveva essere un anfiteatro.
 
=== Medioevo ===
Incerta è la datazione della diffusione del [[Cristianesimo]], attribuita dalla tradizione a [[Crescentino di Città di Castello|san Crescentino]] o Crescenziano. Questo visse tra il [[III secolo|III]] ed il [[IV secolo]], e fu martirizzato a seguito di una condanna emessa proprio a Tifernum. Eubodio è documentato come primo vescovo di [[Diocesi di Città di Castello|Tifernum Tiberinum]] nell'anno [[465]].
 
Secondo la tradizione, la città fu distrutta nel [[VI secolo]] ad opera dell'[[Ostrogoti|ostrogoto]] [[Totila]] e successivamente ricostruita dal vescovo [[san Florido|Florido]], poi santificato e proclamato patrono della città.
La città venne dunque conquistata dai [[Longobardi]], che la chiamarono ''Castrum Felicitatis'' e la ricompresero nel [[Ducato di Tuscia]]. In seguito passò sotto il dominio dei [[Franchi]] prima e dello [[Stato della Chiesa]] poi.
 
Intorno al [[1100]] si organizzò in [[Comune]] e fu minacciata dalle pretese dell'[[Sacro Romano Impero|Impero]], dello [[Stato Pontificio|Stato della Chiesa]], di [[Repubblica fiorentina|Firenze]] e di [[Perugia]]. Nella prima metà del [[XIII secolo|1200]] fu denominata ''Civitas Castelli'' e, nonostante le rivalità tra [[guelfi e ghibellini]] che ne mettevano spesso in pericolo la libertà, poté ugualmente godere di prosperità. In questo periodo infatti la diocesi tifernate si estendeva su un territorio assai ampio, comprendendo anche gran parte dell'Altotevere toscano. Essa si estendeva anche nell'alta valle del Metauro verso Fano, nell'alto cesenate e nell'alta valle del Marecchia verso Rimini, cioè in quelle che sono diventate Marche e Romagna rispettivamente. Fra i secoli XII e XIII acquista indipendenza come comune autonomo il borgo di [[Sansepolcro]], sorto agli inizi dell'XI secolo attorno all'omonimo monastero nel contado di Città di Castello.
 
Sul piano amministrativo la collocazione della città rimane piuttosto indefinita. Pur inserita nelle terre della Chiesa dall'VIII secolo, ancora nel 1312 viene rivendicata assieme alla vicina e "figlia" [[Sansepolcro]] dall'imperatore [[Enrico VII di Lussemburgo|Enrico VII]], come facente parte dell'impero<ref>A. Zorzi, ''Le Toscane del Duecento'', in, ''Etruria, Tuscia, Toscana'', a cura di G. Garzella, Pisa, Pacini Editore, 1998, p. 94</ref>.
 
=== Nello Stato della Chiesa ===
Nel 1306 si iniziò a costruire la chiesa dei Servi di Maria, che poi verrà chiamata [[Madonna delle Grazie|Santa Maria delle Grazie]] e diventerà anche nel tempo santuario mariano cittadino. Nella seconda metà del [[XIV secolo]] divenne maggiore l'influenza esercitata da Perugia, finché nel [[1367]] la città fu ricondotta sotto lo Stato della Chiesa dal [[cardinale Albornoz]].
Nell'anno [[1368]] Brancaleone Guelfucci sollevò la cittadinanza ed insorse, anche se il popolo tifernate riacquistò la libertà solo nel [[1375]] grazie all'intervento dei fiorentini.
 
Nel [[1422]] [[papa Martino V]] affidò la città al condottiero [[Braccio Fortebraccio]] da [[Montone (Italia)|Montone]], la cui famiglia detenne il dominio fino al [[1440]]. In questo anno iniziarono le lotte per la conquista del potere tra varie famiglie tra le quali sono quelle dei Vitelli, dei Fucci e dei Tartarini.
 
Inizialmente si assistette ad un'[[Oligarchia]] composta da Vitelli, Giustini e Fucci. Si passò poi al dominio dei soli Vitelli, che eliminarono i Fucci e cacciarono i Giustini.
 
Successivamente seguirono periodi di forti rivalità, che videro anche il coinvolgimento di [[papa Sisto IV]] ed un lungo assedio alla città guidata da [[Niccolò Vitelli]]. In seguito ad alterne vicende tuttavia il dominio fu definitivamente preso dai Vitelli che posero a capo della città Paolo Vitelli e [[Vitellozzo Vitelli]].
 
Quest'ultimo fu ucciso da [[Cesare Borgia]], detto ''il Valentino'', nella congiura di Senigallia nel ([[1502]]). Il ''Valentino'' si proclamò duca della città e mantenne il dominio per tutto il pontificato di [[papa Alessandro VI]].
Da questo momento fino alla fine del [[XVIII secolo]] la città fu assoggettata allo [[Stato della Chiesa]], che concedette però la reggenza ad un governatore alle dipendenze della consulta romana .La famiglia Vitelli nelle alterne vicende del XV e [[XVI secolo]] incise notevolmente nello sviluppo economico e nell'importanza politica della città. Famiglia di mecenati e condottieri, molto legati ai [[Medici]] di Firenze, abbellirono Città di Castello con molti palazzi nei quali furono chiamati a lavorare i maggiori artisti del Rinascimento, primi fra tutti [[Raffaello Sanzio]] e [[Luca Signorelli]]. Fu significativo nel XVI secolo l'apparentamento dei Vitelli con la famiglia dei Rossi di Parma. Prima Vitello e poi Alessandro dopo la morte del fratello, sposarono Angela Paola, sorella di Pier Maria il Giovane conte di San Secondo e di Giovan Girolamo, prima vescovo di Pavia e poi governatore di Roma dal 1551. Angela Paola era anche cugina del granduca di Firenze Cosimo de' Medici e cognata di [[Camilla Gonzaga]].
 
=== Dal Risorgimento in poi ===
Il 12 gennaio [[1798]] fecero il loro ingresso in città i soldati della [[Repubblica Cisalpina]], che proclamarono la repubblica. Solo il 5 maggio successivo le truppe francesi non furono in grado di sedare una rivolta partita dalle campagne e di spiccata tendenza antirepubblicana.
L'ordine fu riportato il 18 giugno [[1799]], quando la città fu occupata dagli [[austriaci]] per volere del Papa.
 
Nel [[1817]] il territorio del comune di Città di Castello fu decurtato nella parte meridionale delle frazioni di Montecastelli, Niccone e Verna, che passarono al comune della Fratta, poi [[Umbertide]]. Nel [[1827]] dal territorio comunale furono staccate anche le aree dei due nuovi comuni di [[San Giustino (Italia)|San Giustino]] e [[Pietralunga]].
 
La città durante i moti insurrezionali ottenne provvisoriamente la libertà dallo Stato Pontificio la sera dell'11 febbraio [[1849]]. L'11 settembre [[1860]] fu definitivamente occupata dall'esercito piemontese e l'anno successivo entrò nello [[Regno d'Italia|Stato Italiano]], seguendone da questo momento le vicende storiche.
 
Durante la [[seconda guerra mondiale]], nel periodo dell'occupazione [[Germania nazista|tedesca]] e della [[Repubblica Sociale Italiana]], il rettore del locale Seminario, don [[Beniamino Schivo]], si segnalò per la sua coraggiosa opera umanitaria a favore dei civili, dei profughi e dei perseguitati. A lui deve la vita anche una famiglia di ebrei tedeschi che fu accolta, nascosta e protetta dalla deportazione fino alla [[Resistenza italiana|Liberazione]]. Per questo suo impegno di solidarietà, l'8 giugno [[1986]], l'Istituto [[Yad Vashem]] di [[Gerusalemme]] ha conferito a don Schivo l'alta onorificenza dei "[[Giusti tra le nazioni]]"<ref>Israel Gutman, Bracha Rivlin e Liliana Picciotto, ''I giusti d'Italia: i non ebrei che salvarono gli ebrei, 1943-45'', Mondadori, Milano, 2006, pp. 214-215.</ref>.
Fra gli altri trovò rifugio nel periodo delle persecuzioni anche [[Elio Toaff]], divenuto poi [[rabbino]] capo della comunità ebraica di Roma e nominato [[Cittadinanza onoraria|cittadino onorario]] tifernate nel 1999.
 
Città di Castello fu liberata il 22 luglio [[1944]].
 
Nella seconda metà del [[XX secolo]] si è verificato un consistente aumento demografico, dovuto anche all'immigrazione dalle vicine [[Marche]] e [[Toscana]], che ha portato il Comune di Città di Castello ad essere il quarto comune dell'Umbria per numero di abitanti. A partire dagli anni sessanta la città ha conosciuto un significativo mutamento del tessuto economico. Lo sviluppo industriale si è avuto specialmente nel settore grafico, meccanico, tessile, del mobile e della ceramica, ed ha cambiato profondamente il volto della città.
Negli ultimi anni si è avuto anche un forte sviluppo di molte aziende di servizi, specialmente nel settore dell'educazione e della [[formazione a distanza]].
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Città di castello, palazzo dei priori 01.JPG|miniatura|Il ''Palazzo dei Priori'']]
[[File:Duomo di città di castello, facciata.JPG|miniatura|[[Duomo di Città di Castello]]]]
 
=== Architetture civili ===
* Il [[Palazzo dei Priori (Città di Castello)|Palazzo dei Priori]] o Palazzo del Comune venne costruito tra 1322 e 1338 ad opera di [[Angelo da Orvieto]], seppur rimasto incompiuto. È stato trasformato nel municipio cittadino
* La Torre Civica, chiamata dai tifernati "Torre del Vescovo", caratterizzata dalla pendenza (a causa della cedevolezza del terreno), aveva una gemella, posizionata a pochi metri di distanza, poi demolita.
* [[Pinacoteca comunale di Città di Castello|Palazzo Vitelli alla Cannoniera]], così chiamato perché sul luogo sorgeva un deposito od una fonderia di cannoni, è uno dei cinque Palazzi che la famiglia Vitelli eresse a Città di Castello tra la fine del Quattrocento e la seconda metà del Cinquecento. Il Palazzo presenta grandi e magnifiche sale affrescate da [[Cristoforo Gherardi]] e da [[Nicola Filotesio|Cola dell'Amatrice]] ed è sede della [[Pinacoteca comunale di Città di Castello|Pinacoteca]] che custodisce una cospicua collezione che annovera opere di [[Domenico Ghirlandaio]], [[Neri di Bicci]], [[Luca Signorelli]], [[Raffaello]] e [[Raffaellino del Colle]].
* Palazzo Vitelli a Sant'Egidio, testimonianza della grandezza rinascimentale della città e della potenza della dinastia tifernate dei Vitelli all'epoca delle Signorie è un complesso organico composto dallo stesso Palazzo, dal parco con ninfeo e dalla Palazzina Vitelli.
* Palazzo Albizzini, è un esempio di architettura rinascimentale di derivazione toscana di fine '400. Dal 1981 il Palazzo è sede della prestigiosa collezione di opere che [[Alberto Burri]] ha donato alla città, la più ricca ed organica raccolta delle opere dell'artista del Novecento. Le opere di grandi dimensioni della raccolta sono esposte anche nella seconda sede espositiva realizzata negli ex Seccatoi dei tabacchi.
* Palazzo Bufalini, eretto nel XVI secolo, nell'ambito della scuola di [[Jacopo Barozzi da Vignola]], per volere dei conti di [[San Giustino (Italia)|San Giustino]] Giulio I [[Bufalini (famiglia)|Bufalini]] e [[Francesca Turini Bufalini|Francesca Turini]], versatile poetessa, che vi risiedette e morì nel 1641.
* Castello di Petrella, presso il [[Marchesato di Petrella|borgo omonimo]]
 
=== Architetture religiose ===
* La [[Duomo di Città di Castello|Cattedrale dei SS. Florido e Amanzio]], col caratteristico [[campanile rotondo]] di origine ravennate, è il principale edificio religioso della città. È ricco di opere d'arte e nella cripta custodisce la tomba del santo.
* La [[Chiesa di San Francesco (Città di Castello)|Chiesa di San Francesco]], trecentesca, modificata internamente nel Settecento, è il luogo dove era conservato lo ''Sposalizio della Vergine'' che [[Raffaello Sanzio|Raffaello]] dipinse nel 1504 e che fu portato via dalle truppe napoleoniche nel 1798, che lo destinarono all'[[Accademia di Brera]] di Milano; una copia ricorda la sua presenza. Da segnalare la Cappella Vitelli, costruita su progetto del [[Giorgio Vasari|Vasari]].
* La [[Chiesa di San Domenico (Città di Castello)|Chiesa di San Domenico]], iniziata nel XIV secolo e terminata nel 1424<ref>{{Cita web|url=https://www.cittadicastelloturismo.it/percorso/chiesa-e-chiostro-di-san-domenico/|titolo=Chiesa e chiostro di San Domenico}}</ref>, conservava il ''Martirio di San Sebastiano'' di [[Luca Signorelli]], del 1498 trasferita nella [[Pinacoteca comunale di Città di Castello|Pinacoteca Comunale]], e la [[Crocifissione Gavari|Crocifissione]] di [[Raffaello Sanzio|Raffaello]] dipinta intorno al 1503, conservata alla [[National Gallery (Londra)|National Gallery]] di [[Londra]]. All'altare maggiore è custodito il corpo della Beata [[Margherita da Città di Castello|Margherita]].<ref name=":1">{{Cita libro|curatore=Comune di Città di Castello|titolo=Città di Castello. Rinascimento e Contemporaneità.|p=26}}</ref>
* La [[Chiesa di Sant'Agostino (Città di Castello)|Chiesa di Sant'Agostino]], nella quale è stata conservata, dal 1540 circa fino alla fine del Settecento,<ref>Alessandro Nesi, ''Il Doceno all'mperiale e altri appunti sulla bottega di Raffaellino del Colle'', in "Pesaro città e contà", Rivista della Società pesarese di studi storici, n. 23, 2006, pagg. 21 - 22.</ref> nella cappella della famiglia [[Bufalini (famiglia)|Bufalini]] che la aveva commissionata, la ''Visione di San Girolamo'' di [[Parmigianino]], conservata alla [[National Gallery (Londra)|National Gallery]] di [[Londra]].
* Il [[Santuario della Madonna delle Grazie (Città di Castello)|Santuario della Madonna delle Grazie]], costruito nel Trecento come chiesa dei [[Servi di Maria|Serviti]], divenne santuario per la venerazione della ''Madonna col Bambino tra i Santi Florido e Filippo Benizi'' di [[Giovanni da Piamonte]], del 1456.<ref name=":0">{{Cita libro|titolo=Città di Castello... cit.|p=25}}</ref>
* La Chiesa di Santa Maria Maggiore, fatta costruire da [[Niccolò Vitelli]] quale ex voto a seguito della sua conquista della città, fu edificata tra 1483 e 1509.<ref name=":0" />
* La Chiesa di San Michele Arcangelo, forse risalente all'XI secolo, ristrutturata nel Cinquecento dai [[Vitelli (famiglia)|Vitelli]] e dopo il terremoto del 1789, conserva ancora all'altare una pala di [[Raffaellino del Colle]] con la ''Madonna col Bambino e i Santi Sebastiano e Michele'', di solito datata al 1528-1529 circa, ma probabilmente da collocarsi alla fine del decennio seguente.<ref>Alessandro Nesi, ''Alcuni disegni inediti di Raffaellino del Colle e altre note a margine di una monografia su Pierantonio Palmerini'', in "Accademia Raffaello. Atti e studi", n. 1, 2005, pag. 55.</ref>
* Il Monastero delle Clarisse Urbaniste di Santa Cecilia, detto anche di Giuseppe, che ebbe origine dal ritirarsi di pie donne nel 1422, conserva nello spazio di ingresso del monastero pregevoli affreschi tre-quattrocenteschi.<ref name=":1" />
* Il Monastero delle Clarisse Murate fu edificato nel 1535 ed è rimasto pressoché intatto nel suo aspetto originario, compreso un coro intarsiato del secolo XVI.<ref name=":2">{{Cita libro|titolo=Città di Castello..., cit.|p=27}}</ref>
* Il [[Monastero delle Cappuccine di Santa Veronica]], il più importante dei monasteri francescani femminili, è stato realizzato tra 1627 e 1643 e vi è vissuta [[Veronica Giuliani|Suor Veronica Giuliani]], il cui corpo è custodito nella chiesa.<ref name=":2" />
* Pieve dei Santi Cosma e Damiano a [[Canoscio]]
* <nowiki/>[[Santuario della Madonna del Transito]] a [[Canoscio]]
* [[Abbazia di Santa Maria e Sant'Egidio di Petroia|Abbazia di Santa Maria e Sant'Egidio a Badia Petroia]].
* Pieve di Santa Maria a [[Morra (Città di Castello)|Morra]]
* [[Oratorio di San Crescentino (Città di Castello)|Oratorio di San Crescentino]] a [[Morra (Città di Castello)|Morra]]
* Chiesa <nowiki/>di San Pietro a Monte
 
== Società ==
=== Evo<nowiki/>luzione demografica ===
{{Demografia/Città di Castello}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati ISTAT<ref>{{Cita web |url=http://demo.istat.it/str2010/index.html |titolo=Statistiche demografiche ISTAT<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=4 gennaio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120125212336/http://demo.istat.it/str2010/index.html |urlmorto=no}}</ref> al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era composta da {{formatnum:3985}} persone. Le nazioni di origine maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
 
* [[Romania]] {{formatnum:1186}} 2,92%
* [[Marocco]] {{formatnum:770}} 1,90%
 
=== Lingue e dialetti ===
{{Vedi anche|Dialetti altotiberini}}
Il dialetto tifernate, come le restanti parlate dell'Alta Valle del Tevere, è caratterizzato anche a causa del suo esteso territorio da influssi [[Lingue gallo-italiche|gallo-italici]], [[dialetti umbri|umbri]] ed [[Provincia di Arezzo|aretini]]. Il dialetto tifernate cambia parzialmente anche in base alla zona del comune considerata. In virtù di tale ragione, si tratta di un dialetto di difficile classificazione: secondo Pellegrini ed altri, il tifernate<ref>{{Cita web |url=http://www.lettere.uniroma1.it/sites/default/files/686/PELLEGRINI%2C%20Carta%20dei%20dialetti%20d%27Italia_0.pdf |titolo=Copia archiviata |accesso=3 maggio 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160507093102/http://www.lettere.uniroma1.it/sites/default/files/686/PELLEGRINI%2C%20Carta%20dei%20dialetti%20d%27Italia_0.pdf |urlmorto=sì }}</ref> sarebbe appartenente ai [[Dialetti italiani mediani|dialetti mediani]], mentre secondo altri studiosi si tratterebbe di un dialetto a sé, insuscettibile di essere inserito in un gruppo ben determinato proprio per via della forte commistione tra influssi gallo-italici, toscani ed umbri.<ref>[https://books.google.it/books?id=VmQVAAAAYAAJ&pg=PP16&dq=dialetto+citta%27+di+castello&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjKgOOcitrYAhXL6xQKHbLEAoMQ6AEIKDAA Il dialetto e la etnografia di Città di Castello con raffronti e... - Bianco Bianchi - Google Libri]</ref><ref>{{Cita libro|titolo=Le origini delle lingue neolatine: introduzione alla filologia romanza|cognome=Tagliavini|nome=Carlo|anno=1962|editore=R. Patròn|url=http://www.atlantelinguistico.it/dialetti/DialettiItalia.html|accesso=25 gennaio 2018|dataarchivio=26 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180226222406/http://www.atlantelinguistico.it/dialetti/DialettiItalia.html|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.maldura.unipd.it/romanistica/viale/lezione_diatopia/|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120216121815/http://www.maldura.unipd.it/romanistica/viale/lezione_diatopia/|titolo=La variazione diatopica}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.italica.rai.it/principali/lingua/bruni/mappe/flash/regionalok.htm|titolo=Carta interattiva dei dialetti d'Italia per la sezione linguistica del sito italica.rai.it curata dal professor Francesco Bruni dell'Università Ca' Foscari di Venezia|editore=[[Rai Internazionale#Internet|Italica]]|formato=swf|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20001028052408/http://www.italica.rai.it/principali/lingua/bruni/mappe/flash/regionalok.htm}}</ref><ref>AIS, Sprach-und Sachatlas Italiens und der Südschweiz, Zofingen 1928-1940</ref>
 
Tra le influenze gallo-italiche più evidenti che contraddistinguono il dialetto di Città di Castello vi sono:
 
* la resa della vocale "a" tra consonanti con un suono intermedio tra la ''a'' e la ''e'' aperta spesso denotato con ''èe'' (ad esempio ''chèene'' per "cane" e ''chèeša'' per "casa").
* il suono [[cacuminale]] della ''s'' (la cosiddetta "s salata", pronunciata similmente alla "š" o "sc" ma meno retratta), cui si aggiungono la pronuncia della "z" che come nel romagnolo tende ad assomigliare alla "s" (''fòrsa'' per "forza"), nonché della "g", resa quasi come una "sz" (''sziòrno'' per "giorno"). Tale secondo tratto risulta molto vistoso pure nel parlato italiano dei tifernati e degli abitanti di zone limitrofe.
 
Questi ultimi due fenomeni sono più evidenti nel dialetto urbano di Città di Castello e della frazione Selci-Lama di [[San Giustino (Italia)|San Giustino]]. Qui è presente una parlata dialettale più conservativa.
 
Altro aspetto peculiare, che ha avuto probabilmente proprio Città di Castello come centro di irradiazione, e che coinvolge anche le parlate vicine di San Giustino, [[Monte Santa Maria Tiberina]], [[Citerna]] e parzialmente quella degli anziani di [[Monterchi]], è legato all'[[isocronia (linguistica)|isocronismo sillabico]]. In dialetto tifernate le vocali in sillaba complicata, terminante per consonante, vengono pronunciate tutte aperte (''štrèt-to, quèš-to<ref name=sillabe>La divisione in sillabe fonologica differisce da quella grammaticale scolastica.</ref>, ròt-to, còr-šo''), mentre quelle in sillaba libera, terminante per vocale, vengono pronunciate tutte chiuse (''bé-ne, šé-dia, có-sa, štó-ria'').
 
Pertanto la resa delle vocali si distingue a seconda della sillaba e lo schema sarà il seguente:
* per "A" si avrà in sillaba libera la palatalizzazione in "è" aperta (''chè-sa'' per "casa", ''tornè-to'' per "tornato"), mentre in sillaba complicata essa mantiene la quantità originaria (''àl-to'', ''fàt-to'');
* per "E" si avrà in sill. lib. "é" chiusa (''bé-ne'', ''problé-ma'', ''ripé-te''; in posizione tonica finale si ha che dall'italiano "ài">"è" ed "ì">"é" come in ''che fè'', '' me-lé'', ''me-qué'', che diventano ''sa fèi'', ''ma-lì'', ''me-ché'' e ''ma-chì'' nelle zone nordorientali del comune), in sill. compl. "è" aperta (''dèt-to'', ''stès-so'', ''lèg-no''<ref name=sillabe />);
* per "O" si avrà in sill. lib. "ó" chiusa (''có-sa'', ''mó-do'', ''só-cio'', ''só-pra''), in sill. compl. "ò" aperta (''giòr-no'', ''mòl-to'', ''sòt-to'');
* per "I" si avrà in sill. lib. la quantità originaria (''vì-te'', ''vì-so''), in sill. compl. si avrà l'innalzamento di un grado ad "é" chiusa (''finés-ce''<ref name=sillabe /> per "finisce", ''scrét-to'' per "scritto", ''fér-ma'' per "firma", cfr. ''fèr-ma'' per "ferma");
* per "U" si avrà in sill. lib. la quantità originaria (''nù-do'', ''mù-to''), in sill. compl. si avrà l'innalzamento di un grado ad "ó" chiusa (''brót-to'' per "brutto", ''póz-zo'' per "puzzo", cfr. ''pòz-zo'' per "pozzo")<ref>{{Cita web|url=https://www.bulgnais.com/castellano-e-lugnanese.pdf|titolo=Fonetica del dialetto tifernate}}</ref>.
 
== Cultura ==
 
=== Istituti culturali ===
* Istituto di storia politica e sociale "Venanzio Gabriotti"
 
=== Musei ===
* Centro delle Tradizioni Popolari a Villa Cappelletti
* Museo di Scienze Naturali "Malakos"
* [[Fondazione Palazzo Albizzini "Collezione Burri"]]
* [[Museo del Capitolo del Duomo di Città di Castello]]
* [[Pinacoteca Comunale di Città di Castello]]
* Raccolta Civica di Città di Castello
* Museo Modellistico Ferroviario "Gioacchino Capelletti"
* Museo della Tela Umbra
* Museo delle Arti Grafiche
 
=== Archivi e Biblioteche ===
* Archivio Notarile Mandamentale
* Archivio Storico Comunale
* Archivio Storico Diocesano
* Biblioteca Comunale "G. Carducci"
* [[Biblioteca diocesana Storti-Guerri|Biblioteca Diocesana "Storti - Guerri"]]
 
=== Media ===
==== Stampa ====
* [[La Nazione]] (redaz. di Città di Castello)
* Il Giornale dell'Umbria (redaz. di Città di Castello)
* La Voce (redaz. di Città di Castello)
* L'Altrapagina
 
==== Radio ====
* Radio Tiferno Uno
 
==== Televisione ====
* Tevere TV
 
=== Eventi ===
Il [[Festival delle Nazioni]] è una manifestazione internazionale di musica da camera che si svolge ogni anno tra la fine di agosto e l'inizio di settembre.
 
== Geografia antropica ==
 
=== Quartieri ===
Casella, Gorgone, Graticole, Madonna del Latte, Mattonata, Meltina, Pesci d'oro, Prato, Rignaldello, Riosecco, Salaiolo - La Tina, San Giacomo, San Pio X
 
=== Frazioni ===
Antirata, Astucci, Badiali, Badia Petroia, Barzotti, Bivio Bonsciano, Bivio Canoscio, Bivio Lugnano, Baucca, San Martino d'Upò, Belvedere, Bisacchi, [[Bonsciano]], Caifirenze, Candeggio, [[Canoscio]], Capitana, Celle, Cerbara, Cinquemiglia, Coldipozzo, Cornetto, Croce di Castiglione, Fabbrecce, Fiume, Fraccano, Galassina, Grumale, Lerchi, Lugnano, Marchigliano, Montemaggiore, [[Monte Ruperto]], [[Morra (Città di Castello)|Morra]], Muccignano, Nuvole, [[Marchesato di Petrella|Petrelle]], Piosina, Promano, Roccagnano, Ronti, Rovigliano, [[San Leo Bastia]], San Lorenzo Bibbiana, San Maiano, San Martin Pereto, San Martino di Castelvecchio, [[San Pietro a Monte]], San Secondo, San Zeno A Poggio, Santa Lucia, Santo Stefano Del Piano, Scalocchio, Seripole, [[Terme di Fontecchio]], [[Titta (Città di Castello)|Titta]], [[Trestina]], Uppiano, Userna, Valdipetrina, Vallurbana, Vingone, Volterrano
 
== Infrastrutture e trasporti ==
 
=== Strade ===
 
Città di Castello è servito dalla [[SS 3 bis]]/E45. È collegato ad essa con l'omonima uscita (nord - sud), con l'uscita Promano e quella di Cerbara. È anche collegato tramite la strada statale 73 ad Arezzo distante circa 38&nbsp;km. È collegato a Fano tramite la strada provinciale 257 in cui al chilometro 17 c'è il valico di Bocca Serriola e la strada statale 3 bis a [[Fano]], distante a circa 97&nbsp;km. È inoltre in progetto il passaggio sul suo territorio della strada in costruzione [[Strada Europea E78|E78]].
Il comune e le aree limitrofe sono servite su strada da Busitalia Nord<ref name="A">{{Cita web |url=http://www.fsbusitalia.it/fsb/L'offerta/Linee-regionali/Umbria/Punti-Vendita/PVB_Citt%C3%A0diCastello |titolo=Copia archiviata |accesso=28 novembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181208141448/http://www.fsbusitalia.it/fsb/L%27offerta/Linee-regionali/Umbria/Punti-Vendita/PVB_Citt%C3%A0diCastello |urlmorto=sì |dataarchivio=8 dicembre 2018 }}</ref> ed altre compagnie che assicurano collegamenti con varie località dell'[[Emilia-Romagna]], delle [[Marche]], della [[Toscana]] e dell'[[Umbria]].<ref name="A" /><ref>[http://www.adriabus.eu/bo/UserFiles/File/interno%2023.pdf Home - Adriabus]</ref><ref>[http://www.baschetti.it/orari.html Orari - BASCHETTI Autoservizi Sansepolcro (AR)]</ref>
 
=== Ferrovie ===
 
Il comune è servito dalle stazioni [[Stazione di Baucca-Garavelle|Baucca-Garavelle]], [[Stazione di Canoscio|Canoscio]], [[Stazione di Cerbara|Cerbara]], [[Stazione di Città di Castello|Città di Castello]], [[Stazione di Città di Castello-Fornace|Città di Castello-Fornace]], [[Stazione di Città di Castello-Zona Industriale|Città di Castello-Zona Industriale]], [[Stazione di Sansecondo|Sansecondo]] e [[Stazione di Trestina|Trestina]], poste sulla [[ferrovia Centrale Umbra]], gestita da [[Rete Ferroviaria Italiana|RFI]] e servita da [[Trenitalia]].
 
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|[[1944]]|[[1945]]|Luigi Pillitu|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1945]]|[[1946]]|Luigi Crocioni|[[Partito Comunista Italiano]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1946]]|[[1947]]|Giovan Battista Venturelli|[[Partito Socialista Italiano]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1947]]|[[1952]]|Luigi Crocioni|[[Partito Comunista Italiano]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1952]]|[[1958]]|[[Francesco Alunni Pierucci]]|[[Partito Comunista Italiano]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1958]]|[[1964]]|Gustavo Corba|[[Partito Comunista Italiano]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1964]]|[[1970]]|Luigi Angelini|[[Partito Socialista Italiano]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1970]]|[[1980]]|[[Venanzio Nocchi]]|[[Partito Comunista Italiano]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1980]]|[[1988]]|Giuseppe Pannacci|[[Partito Comunista Italiano]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1988]]|[[1988]]|Angelo Tranfaglia||[[Commissario prefettizio]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1988]]|[[1991]]|Giuseppe Pannacci|[[Partito Comunista Italiano]]<br/>[[Partito Democratico della Sinistra]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1993]]|[[2001]]|Adolfo Orsini|[[Partito Democratico della Sinistra]]<br/>[[Democratici di Sinistra]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2001]]|[[2010]]|Fernanda Cecchini|[[Democratici di Sinistra]]<br/>[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]|[[Sindaco]]|<ref>Dimessasi in seguito all'elezione in Consiglio Regionale.</ref>|}}
{{ComuniAmminPrec|''[[2010]]''|''[[2011]]''|''Luciano Bacchetta''|''[[Partito Socialista Italiano (2007)|Partito Socialista Italiano]]''|''[[Vicesindaco]] f.f.''|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2011]]|[[2021]]|Luciano Bacchetta|[[Partito Socialista Italiano (2007)|Partito Socialista Italiano]]|[[Sindaco]]|}}{{ComuniAmminPrec|[[2021]]|in carica|Luca Secondi|[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]|[[Sindaco]]}}{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Gemellaggi ===
Il primo ed unico gemellaggio ufficiale della città<ref>{{cita web|url=http://www.teveretv.it/news/2017/ottobre/04/primo-gemellaggio-per-citt%C3%A0-di-castello-con-majano-comune-in-provincia-di-udine/|titolo=Primo gemellaggio per Città di Castello con Majano, comune in provincia di Udine|accesso=14 novembre 2017|dataarchivio=14 novembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171114100106/http://www.teveretv.it/news/2017/ottobre/04/primo-gemellaggio-per-citt%C3%A0-di-castello-con-majano-comune-in-provincia-di-udine/|urlmorto=sì}}</ref> è avvenuto in data 28 ottobre 2017:
 
* {{Gemellaggio|ITA|Majano|2017}}<ref>{{cita web|url=http://www.anaudine.it/wp-content/uploads/2017/10/Angelo-Zampini-locandina.pdf|titolo=Cerimonie in onore del Sergente Angelo Zampini|accesso=14 novembre 2017}}</ref>
 
In precedenza la città aveva stretto vari rapporti di partnership, nello specifico con:
 
* {{Bandiera|FRA}} [[Joué-lès-Tours]], nel [[1991]]<ref>{{cita web|url=https://www.jouelestours.fr/decouvrir-joue/relations-internationales/|titolo=Il patto nel sito ufficiale di Joué-lès-Tours|lingua=fr|accesso=7 agosto 2018}}</ref>
* {{Bandiera|ROU}} [[Sighișoara]], nel [[2000]]<ref>{{cita web|url=http://www.sighisoara.org.ro/portal/portal.nsf/AllByUNID/0000359E?OpenDocument|titolo=Il patto nel sito ufficiale di Sighișoara|lingua=ro|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171114145055/http://www.sighisoara.org.ro/portal/portal.nsf/AllByUNID/0000359E?OpenDocument}}</ref>
* {{Bandiera|SWE}} [[Höör]], nel [[2007]]<ref>{{cita web|url=http://www.hoor.se/sv/Kommunen/Vanorter/|titolo=Il patto nel sito ufficiale di Höör|lingua=sv|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161106233727/http://hoor.se/sv/Kommunen/Vanorter/}}</ref>
* {{Bandiera|ITA}} [[Gibellina]], nel [[2011]]<ref>{{cita web|url=http://www.gibellina.gov.it/j2/gemellaggi2/4-protocollo-dintesa-tra-i-comuni-di-gibellina-e-citta-di-castello|titolo=Protocollo d'Intesa tra i Comuni di Gibellina e Città di Castello|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151117033134/http://www.gibellina.gov.it/j2/gemellaggi2/4-protocollo-dintesa-tra-i-comuni-di-gibellina-e-citta-di-castello}}</ref>
 
== Sport ==
=== Società e manifestazioni ===
[[File:Ingram Città di Castello 1991-92.jpg|thumb|La squadra maschile di pallavolo del {{Volley Città di Castello|N}} nella stagione 1991-92, al debutto in massima serie.]]
 
Città di Castello è rappresentata nella [[pallavolo]] dalla [[Pallavolo Città di Castello|Gherardi Svi Città di Castello]], che ha giocato anche in [[Superlega_(pallavolo)|massima serie maschile]].
 
Nel [[Calcio (sport)|calcio]] esistono il [[Associazione Calcio Città di Castello|Città di Castello]] (già ''Tiferno''), che ha al suo attivo alcune stagioni professionistiche in [[Serie C]], e il {{Calcio Trestina|NB}}, espressione dell'omonimo quartiere, mai spintosi oltre la [[Serie D]].
 
La città è rappresentata anche nella [[pallacanestro]] (Tiferno Cesaroni, Basket Città di Castello), nel [[rugby]] (Città di Castello Rugby), nel [[ciclismo]] (Errepielle Cerbara), nel [[calcio a 5]] (Calcio A5 Città di Castello), nella [[Canoa (sport)|canoa]] (Canoa Club Città di Castello), nel [[nuoto]] (Centro Nuoto Alto Tevere '99) e nel tiro con l'arco (Compagnia Arcieri Tifernum); tutte queste realtà sono a carattere dilettantistico e competono nelle divisioni territoriali.
 
In città si svolgono varie manifestazioni sportive: in maggio il Trofeo Città di Castello di [[rugby]] giovanile, in giugno il Trofeo Tifernum Tiberinum (meeting nazionale di [[nuoto]]), in luglio il Playground Contest di [[basket 3x3]] e in dicembre il torneo di [[pallavolo]] femminile Memorial Francesca Fabbri.
 
Città di Castello è stata in due occasioni sede di un arrivo di tappa al [[Giro d'Italia]], nel [[1984]], con vittoria di [[Paolo Rosola]], e nel [[1991]], con l'affermazione di [[Mario Cipollini]].
 
== Note ==
<references />
 
== Voci correlate ==
* [[Monte Ruperto]]
* [[Alberto Burri]] e la sua Fondazione
* [[Francesca Turini Bufalini]]
* [[Leopoldo Franchetti]]
* [[Duomo di Città di Castello]]
* [[Museo del Capitolo del Duomo di Città di Castello]]
* [[Diocesi di Città di Castello]]
* [[Crescentino di Città di Castello]]
* [[Incoronazione della Vergine di Città di Castello]]
* [[Sposalizio della Vergine (Raffaello)]]
* [[Stazione di Città di Castello]]
* [[Via di Francesco]]
*[[Valle del Tevere]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web | 1 = http://www.luoghimisteriosi.it/umbria_cittadicastello.html | 2 = La Madonna Nera del Duomo | accesso = 18 maggio 2011 | dataarchivio = 14 agosto 2022 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20220814134747/https://www.luoghimisteriosi.it/umbria_cittadicastello.html | urlmorto = sì }}
 
{{Stati italiani dal 1156 al 1454}}
{{Comuni della provincia di Perugia}}
{{Città romane della Regio VI Umbria}}
{{Dialetti d'Italia}}
 
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Comuni della provincia di Perugia]]
{{portale|Umbria}}
[[Categoria:Comuni dell'Umbria]]
[[Categoria:Comuni italiani]]
 
[[enCategoria:Città di Castello| ]]
[[ja:&#12481;&#12483;&#12479;&#12539;&#12487;&#12451;&#12539;&#12459;&#12473;&#12486;&#12483;&#12525;]]