Francesco De Renzis: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m v2.05 - Corretto utilizzando WP:WPCleaner (Wikilink uguali alla propria descrizione - Errori comuni) |
|||
| (66 versioni intermedie di 27 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{Carica pubblica
|nome = Francesco De Renzis
|immagine = Francesco De Renzis.jpg
|didascalia =
|carica = [[Camera dei deputati del Regno d'Italia|Deputato del Regno d'Italia]]
|mandatoinizio =
|mandatofine =
|legislatura = {{NumLegRegno|D|XII|XIII|XIV|XV|XVI}}
|gruppo parlamentare =
|coalizione =
|circoscrizione =
|collegio =
|tipo nomina =
|incarichi =
|sito = {{Deputati Regno}}
|partito = Sinistra
|titolo di studio = Laurea in ingegneria
|alma mater =
|professione = militare
|firma =
}}
{{Bio
Riga 27:
|GiornoMeseNascita = 7 gennaio
|AnnoNascita = 1836
|LuogoMorte =
|LuogoMorteLink =
|GiornoMeseMorte = 28 ottobre
|AnnoMorte = 1900
|Epoca = 1800
|Epoca2 = 1900
|Attività = militare
|Attività2 = politico
|Attività3 = diplomatico
|AttivitàAltre = e giornalista
|Nazionalità = italiano
}}
{{
|Nome = Francesco De Renzis
|Immagine =
Riga 43 ⟶ 45:
|Soprannome =
|Data_di_nascita = 7 gennaio 1836
|Nato_a
|Data_di_morte = 28 ottobre 1900
|Morto_a =
|Cause_della_morte =
|Luogo_di_sepoltura =
Riga 61 ⟶ 63:
|Guerre =
|Campagne =
|Battaglie = [[Assedio di Capua (1860)]], [[Assedio di Gaeta (1860)]]
|Comandante_di =
|Decorazioni = [[File:Cavaliere BAR.svg|50px]] [[Ordine militare di Savoia|Croce di Cavaliere dell'Ordine militare di Savoia]]
|Studi_militari =[[Scuola Militare Nunziatella]]
|Pubblicazioni =
Riga 74 ⟶ 76:
}}
== Biografia ==
Figlio di Ottavio e Maria Rosa Morvillo, Barone di Montanaro e di San Bartolomeo, parente dei baroni [[Leopoldo De Renzis|Leopoldo]] e Stanislao De Renzis, caduti della [[Repubblica Napoletana (1799)|Repubblica Napoletana]]<ref>La dimora della famiglia, tuttora esistente, è il palazzo baronale di [[Francolise]] (Caserta)</ref>, studiò nel seminario di Capua. Venne successivamente avviato giovanissimo alla carriera delle armi come allievo della [[Scuola militare Nunziatella]] di Napoli<ref name="corrieredelmezzogiorno.corriere.it">[http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/arte_e_cultura/2012/30-gennaio-2012/de-renzis-capuano-che-bombardo-casa--1903064925640.shtml De Renzis, il capuano che bombardò casa]. Accesso il 24 febbraio 2013.</ref><ref>Leopoldo De Renzis era stato allievo del primo corso della Nunziatella.</ref>, dalla quale uscirà con il grado di [[sottotenente]] del Genio nel [[1854]].
Nel [[1860]] presentò le proprie dimissioni dall'[[Esercito delle Due Sicilie]] per prendere servizio subito dopo in quello [[Regia Armata Sarda|sabaudo]]. Come ufficiale di quest'ultimo, in qualità di luogotenente del generale [[Luigi Federico Menabrea]] prese parte all'[[assedio di Capua (1860)]], sua città natale<ref name="corrieredelmezzogiorno.corriere.it"/>, e all'assedio di Gaeta, che segnò la caduta del [[Regno delle Due Sicilie]]. Durante le operazioni si segnalò per il valore sul campo, ottenendo la promozione a [[capitano]], la Croce di Cavaliere dell'[[Ordine militare di Savoia]] e la nomina a ufficiale d'ordinanza di [[Vittorio Emanuele II]]. In questo ruolo prese successivamente parte alla campagna contro l'Austria nel [[1866]]. Il 20 settembre [[1870]], in occasione della [[Presa di Roma]], De Renzis portò in scena il proprio dramma teatrale ''Il medico del cuore''. Inizialmente accolto favorevolmente per i primi due atti, lo spettacolo fu però oggetto successivamente di “un sibilare assai forte” durante il terzo. L'insospettata umiliazione toccata ad un'attrice favorita da Vittorio Emanuele II e il suo giudizio sul "declino del teatro nazionale" costarono a De Renzis due mesi di arresti presso la [[Cittadella di Alessandria]]. Poco dopo l'ufficiale lasciò il servizio attivo.
Nel [[1870]] sposò Edith Sonnino, sorella di [[Sidney Sonnino|Sidney]]<ref>Ferdinando Cordova (1999) Caro Olgogigi: Lettere Ad Olga E Luigi Lodi: Dalla Roma Bizantina All'Italia Fascista (1881-1933), pag. 159. Franco Angeli.</ref>, e si dedicò alla professione giornalistica, fondando a [[Firenze]] ''[[Il Fanfulla]]''<ref>Co-fondatori furono gli affermati giornalisti [[Giovanni Piacentini (giornalista)|Giovanni Piacentini]] e [[Giuseppe Augusto Cesana]], responsabili rispettivamente della Gazzetta Ufficiale e della direzione del “[[Corriere Italiano (1865-1907)|Corriere Italiano]]”.</ref>, il quale divenne uno dei giornali più popolari d'Italia. Nello stesso anno scese in politica, candidandosi senza successo alla Camera di Deputati del Regno d'Italia. Gli anni dedicati al giornalismo gli valsero una certa notorietà, grazie agli articoli che riflettevano il suo spirito incisivo. Fu altresì autore di testi teatrali<ref>Tra cui "Un bacio dato non è mai perduto", messa in scena a Roma, [[Palazzo del Quirinale]], nel [[1883]], con protagonista [[Eleonora Duse]]</ref>, novelle<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/francesco-de-renzis_%28L%27Unificazione%29/ Biografia di Francesco De Renzis, Treccani online. Accesso il 23 febbraio 2013]</ref> e almeno un romanzo di successo, dal titolo ''Ananké'', pubblicato nel [[1878]].
Candidatosi nuovamente alle [[Elezioni politiche italiane del 1874]], ebbe maggior fortuna, riuscendo ad essere eletto tra i parlamentari della XII legislatura. Tale successo lo spinse a vendere la propria quota del ''Fanfulla'', il quale, tra l'altro, aveva progressivamente assunto posizioni che non coincidevano più con le sue convinzioni. Da questo momento iniziò una lunga carriera politica, che lo portò ad essere eletto consecutivamente per le legislature XIII, XIV, XV e XVI. In questi anni seguì fedelmente la linea di governo di [[Agostino Depretis]], sostenendo dapprima posizioni moderatamente progressiste per poi spostarsi, a partire dal [[1882]], su una linea più marcatamente conservatrice.
Avversario del [[colonialismo italiano]] e forte critico dell'acquisizione della [[baia di Assab]] da parte della Compagnia di Navigazione Rubattino, fu presidente della provincia di Caserta nel [[1884]]<ref name="corrieredelmezzogiorno.corriere.it"/> e nel [[1885]] passò all'opposizione. Nel [[1889]] intraprese la carriera diplomatica, assumendo il ruolo di [[ministro plenipotenziario]] a [[Bruxelles]] e dimettendosi dalla Camera dei deputati. Esercitò ruoli diplomatici anche a [[Madrid]] (15 settembre 1895 - 4 settembre 1898)<ref>[http://www.ambbaku.esteri.it/Ambasciata_Madrid/Menu/I_rapporti_bilaterali/Cooperazione_politica/Storia/ Ambasciata d'Italia a Madrid] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160304110709/http://www.ambbaku.esteri.it/Ambasciata_Madrid/Menu/I_rapporti_bilaterali/Cooperazione_politica/Storia/ |data=4 marzo 2016 }}</ref> e, dal [[1898]], a [[Londra]].
Il 14 giugno [[1900]] fu nominato senatore, ma ricoprì tale carica per breve tempo, essendo sopravvenuta la morte mentre si trovava nel quartiere [[Auteuil (Parigi)|Auteuil]] di [[Parigi]].
== Opere ==
* ''Proverbi spiegati al popolo'', E. Treves, gennaio 1869
* ''Oh! Quanto io t'amerei'', 1875
* ''Il Dio Milione: Commedia in Quattro Atti'' (1877)
* ''La dritta via: commedia in tre atti'', 1878
* ''Conversazioni artistiche'', Roma, A. Sommaruga, 1883
* ''Un bacio dato non è mai perduto'', 1883
* ''La questione della donna'', F. De Renzis, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1889, 31 p., 23 cm. (estr. da ''Nuova Antologia'', serie 3., v. 21., fascicolo del 1º giugno 1889)
* ''L'esposizione e il Congresso penitenziario: impressioni'', Tip. della Camera dei deputati (stabilimenti del Fibreno), 1885.
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=Cavaliere BAR.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine militare di Savoia
|collegamento_onorificenza=Ordine militare di Savoia
|motivazione=
}}
{{Onorificenze
|immagine=CampagneGuerreIndipendenza.png
|nome_onorificenza=Medaglia commemorativa delle campagne delle Guerre d'Indipendenza (4 barrette)
|collegamento_onorificenza= Medaglia commemorativa delle campagne delle Guerre d'Indipendenza
|motivazione=
}}
{{Onorificenze
|immagine=Medaglia a ricordo dell'Unità d'Italia BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia a ricordo dell'Unità d'Italia
|collegamento_onorificenza=Medaglia a ricordo dell'Unità d'Italia
|motivazione=
}}
==
<references/>
== Voci correlate ==
* [[Leopoldo De Renzis]]
* [[Baldassarre Avanzini]]
==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k39804b/f1776.image.r=nunziatella.langEN|titolo=Biografia di Francesco De Renzis in: Grand dictionnaire universel du XIXe siècle : français, historique, géographique, mythologique, bibliographique.... T. 17 Suppl. 2 / par M. Pierre Larousse - Administration du grand Dictionnaire universel (Paris)-1866-1877, pag. 1773}}
*Mario Danti, ''Gli esordi letterari di Francesco De Renzis,'' in "Italianistica", a. XV, n. 2-3, maggio-dicembre 1986, pp.301-316.
* {{Collegamenti esterni}}
{{Box successione
|tipologia = incarico diplomatico
|carica = [[Ambasciatore d'Italia nel Regno Unito|Ambasciatore italiano nel Regno Unito]] {{bandiera|GBR|dim=30}}
|periodo = [[1898]] - [[1901]]
|precedente = [[Annibale Ferrero]]
|successivo = [[Alberto Pansa]]
|immagine = Flag of Italy (1861-1946).svg
}}
{{Box successione
|tipologia = incarico diplomatico
|carica = [[Ambasciatore d'Italia in Spagna|Ambasciatore italiano in Spagna]] {{bandiera|ESP 1785-1931|dim=30}}
|periodo = [[1895]] - [[1898]]
|precedente = [[Carlo Alberto Ferdinando Maffei di Boglio]]
|successivo = [[Luigi Avogadro di Collobiano Arborio]]
|immagine = Flag of Italy (1861-1946).svg
}}
{{Box successione
|tipologia = incarico diplomatico
|carica = [[Ambasciatore d'Italia in Belgio|Ambasciatore italiano in Belgio]] {{bandiera|BEL|dim=30}}
|periodo = [[1889]] - [[1890]]
|precedente = [[Enrico Della Croce di Dojola]]
|successivo = [[Carlo Alberto Ferdinando Maffei di Boglio]]
|immagine = Flag of Italy (1861-1946).svg
}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|politica}}
[[Categoria:Allievi della Nunziatella]]
[[Categoria:Ambasciatori d'Italia nel Regno Unito]]
[[Categoria:Ambasciatori d'Italia in Spagna]]
[[Categoria:Ambasciatori d'Italia in Belgio]]
[[Categoria:Morti a Parigi]]
| |||