Giovanni Picchi: differenze tra le versioni

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{{F|biografiemusicisti italiani|aprile 2009}}
{{Bio
|Nome = Giovanni
|Cognome = Picchi
|PostCognomeVirgola =
|PreData =
|Sesso = M
|LuogoNascita = forse Venezia
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|GiornoMeseMorte = 17 maggio
|AnnoMorte = 1643
|Attività = compositore
|Epoca = 1600
|Attività = compositore
|Attività2 = organista
|Attività3 = liutista
|AttivitàAltre =  e [[clavicembalista]]
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità =  del primo [[BaroccoXVII secolo|Seicento]]
|Immagine =
|Didascalia =
}}
 
FuMusicista seguace delladi [[scuola veneta]], econtribuì influenzò loallo sviluppo e la differenziazione delle forme strumentali del periodo, come la [[sonata]] e la [[canzona]] Ensemble,d'insieme. inoltre èÈ stato inoltre l'unico veneziano del suo tempo a scrivere pubblicare musica di danza per clavicembalo. <ref>[http://www.hoasm.org/IVG/Picchi.html FonteGiovanni HOASMPicchi] su HOASM</ref>
 
== Biografia ==
Poco si sa sulla vita giovanile di Picchi, ma la sua data di nascita (1571 o 1572) si desume dall'atto di morte (17 maggio 1643), nel quale è precisata l'età al momento del decesso (71 anni). La prima documentazione pervenutaci che lo riguardi è un ritratto. {{Citazione necessaria|Appare citato come liutista, inoltre, in unnel manuale sulla danza di [[Fabrizio Caroso]] (''Nobiltà di dame'')}}<ref>[http://www.musicologie.org/Biographies/p/picchi.html Verso il febbraio del [[1607]],Giovanni Picchi fu nominato organista della [[Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari|Chiesa dei Frari]] esu dal [[1623]] fino alla morte fu anche organista della Chiesa della [[confraternita scuola di San Rocco]], {{Citazione necessaria|la più prestigiosa confraternita venezianamusicologie.org</ref>.}} Nel [[1624]] fece richiesta di diventare secondo organista della [[Basilica di San Marco (Venezia)|Basilica di San Marco]], ma gli fu preferito [[Giovanni Pietro Berti]].
 
Dal 1593 fu al servizio della [[Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari|Chiesa dei Frari]]. Con una delibera del capitolo dei frati di questa comunità l'8 settembre 1629 venne confermato organista a vita ("pro semper") dopo aver servito la chiesa per lo spazio di trentasei anni; da ciò si desume che era stato assunto nel 1593.<ref>Livio Chudoba - Oscar Mischiati, ''Gli organi della basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari in Venezia'', Venezia, Fondazione Volpi di Misurata, 1971, p. 9.</ref> Dal [[1623]] fino alla morte fu anche organista della chiesa della [[Scuola Grande di San Rocco]]. Nel [[1624]] fece richiesta di diventare secondo organista della [[Basilica di San Marco (Venezia)|Basilica di San Marco]], ma gli fu preferito [[Giovanni Pietro Berti]].
==Opere==
Di Picchi è giunta fino a noi la maggior parte della sua musica strumentale.Le sue opere pubblicate comprendono otto danze per strumenti a tastiera presenti della [[Intavolatura]] di Balli d'arpicordo (Venezia, 1618, 2ª ed. 1621), e Canzoni e sonate in forma partbook in Canzoni da sonar (Venezia, 1625).
Una sua [[toccata]] per [[clavicembalo]] è inclusa nel [[Fitzwilliam Virginal Book]]; tre passamezzi in un manoscritto conservato a [[Torino]]; e nel [[1619]] egli pubblicò una raccolta di danze per clavicembalo, ''Intavolatura di balli d'[[arpicordo]]''. Inoltre diede alle stampe nel [[1625]] un libro di canzoni, ''Canzoni da sonar''.
 
== Composizioni ==
Le sue danze per clavicembalo si dividono in tre tipi: danze a terzine, danze a terzine accoppiate con [[saltarello|saltarelli]] e pezzi con [[ostinato]]. La maggior parte dei lavori con ostinato usa il modello della [[romanesca]], che consiste in linee discendenti per quarte, crescendo a intervalli, discendendo ancora per quarte o quinte, ricrescendo a intervalli e così via (il [[Canone di Pachelbel]], scritto parecchie decadi più tardi,{{Citazione necessaria|è probabilmente il più noto esempio di variazioni sull'ostinato della romanesca)}}.
Di Picchi è giunta fino a noi la maggior parte della sua [[musica strumentale]]. Le sue opere pubblicate comprendono ottouna raccolta di danze per strumenti a tastiera, presenti dellanella [[''Intavolatura]] di Balliballi d'arpicordo'' (Venezia, 1618, 2ª ed. 16211620), e Canzoni19 ecanzoni sonate in forma partbookd'insieme in ''Canzoni da sonar con ogni sorte d'istromenti à 2-4, 6 et 8 voix avec basse continue'' (Venezia, 1625).
 
Un unico mottetto è sopravvissuto ed è presente nella raccolta di Leonardo Simonetti ''Ghirlanda sacra'' (Venezia, 1625), una [[toccata]] per [[clavicembalo]] è inclusa nel ''[[Fitzwilliam Virginal Book]]'' e tre passamezzi sono presenti in un manoscritto conservato alla [[Biblioteca nazionale di Torino]].
 
Le sue danze per clavicembalo si dividono in tre tipi: danze a terzine, danze a terzine accoppiate con [[saltarello|saltarelli]] e pezzi con [[ostinato]]. La maggior parte dei lavori con ostinato usa il modello della [[romanesca (musica)|romanesca]], che consiste in linee discendenti per quarte, crescendo a intervalli, discendendo ancora per quarte o quinte, ricrescendo a intervalli e così via (il [[Canone di Pachelbel]], scritto parecchiediversi decadidecenni più tardi, {{Citazione necessaria|è probabilmente il più noto esempio di variazioni sull'ostinato della romanesca)}}.
 
Per quanto concerne le sue canzoni d'insieme, Picchi impiegò parecchie forme strumentali che ebbero importanza in seguito per lo sviluppo di altri generi musicali come il [[concerto (composizione musicale)|concerto]]. In particolare egli era solito usare il [[concertino]], il [[ritornello]] e la [[cadenza]] nella sua musica d'insieme, seguendo e sviluppando ulteriormente una pratica iniziata da [[Giovanni Gabrieli]] e da altri compositori della sua generazione.
 
== Opere ==
* ''Intavolatura di Balli d'Arpicordo'', Venezia, Alessandro Vincenti, 1618-1619 (opera perduta).
* ''Intavolatura di balli d'arpicordo'', Venezia, Alessandro Vincenti, 1620; trascrizione in: [[Oscar Chilesotti]], ''Balli d'arpicordo di Giovanni Picchi'', Bologna, Forni, 1968 [ristampa fotomeccanica della edizione: Milano, Ricordi, s.d. ma 1884]
* Una ''Toccata'', nel ''[[Fitzwilliam Virginal Book]]''; ed. mod. in: Blanche Winogron (a cura di), ''The Fitzwilliam Virginal Book. Revised Dover Edition'', vol. I, New York, Dover, 1979, p. 373.
* ''Canzoni da sonar con ogni sorte d'istromenti à 2-4, 6 et 8 voix avec basse continue'', Venezia, Vincenti, 1625.
* ''Salve Christe'', mottetto a voce sola e [[basso continuo]] pubblicato nella raccolta curata da Leonardo Simonetti, ''Ghirlanda sacra scielta da diversi eccellentissimi compositori de varii motetti à voce sola'', Gardano, Venezia 1625 (1ª edizione); Magni, Venezia 1636 (2ª edizione)
* Tre ''Pass'e mezzi'', nel manoscritto conservato alla Biblioteca nazionale di Torino.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* ''Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti'', diretto da Aldo Basso - ''Le Biografie'', vol. VI, Torino, UTET, 1988, pag. 2 [voce a firma Cristina Santarelli]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Giovanni Picchi}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*[http://www.youtube.com/watch?v=_Bf8c-nG63E opera omnia per clavicembalo vol I, audio/video YouTube]
*[http://www.youtube.com/watch?v=S70CaXW3x70 opera omnia per clavicembalo vol II, audio/video YouTube]
*[http://www.youtube.com/watch?v=I2EtfVS-RGU opera omnia per clavicembalo vol III, audio/video YouTube]
*[http://icking-music-archive.org/ByComposer/Picchi.php Spartiti in formanto PDF]
 
{{Controllo di autorità|VIAF=|LCCN=n/82/108010}}
{{Portale|biografie|musica classica}}