Reale tenuta di Carditello: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
 
(165 versioni intermedie di 88 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Edificio civile
{{coord|41.061600|14.190000|display=title|type:landmark}}
[[File:Casino1.jpg|410px|thumb|right|nome edificio = Reale tenuta di Carditello]]
|immagine = Reale tenuta di Carditello - 37758620511.jpg
|didascalia = Reale tenuta di Carditello
|paese = ITA
|divamm1 = [[Campania]]
|città = San Tammaro
|cittàlink = San Tammaro (Italia)
|indirizzo =
|stato =
|periodo costruzione =
|inaugurazione =
|demolito =
|distrutto =
|ricostruito =
|stile = [[Neoclassicismo|Neoclassico]]
|uso =
|altezza =
|altezza antenna/guglia =
|altezza tetto =
|altezza ultimo piano =
|piani =
|area calpestabile =
|ascensori =
|costo =
|ingegnere =
|appaltatore =
|costruttore =
|proprietario = [[Ministero della cultura]]
|committente = [[Borbone di Napoli]]
}}
La '''Reale tenuta di Carditello''', conosciuta anche come '''Reggia di Carditello''', è una [[Magione (architettura)|magione]] sita a [[San Tammaro (Italia)|San Tammaro]], in [[provincia di Caserta]]: è storicamente appartenuta ai [[Borbone delle Due Sicilie]].
 
== Storia ==
La '''Reale tenuta di Carditello''', sita in [[San Tammaro]] ([[Provincia di Caserta|CE]]), detta anche Real sito di Carditello oppure, con riferimento alla palazzina ivi presente, '''Reggia di Carditello''', faceva parte di un gruppo di 22 siti della dinastia reale dei [[Borbone|Borbone di Napoli]] posti nella [[Terra di Lavoro]]: [[Palazzo Reale di Napoli]], [[Reggia di Capodimonte]], [[Tenuta degli Astroni]], [[Villa d'Elboeuf]], [[Reggia di Portici]], [[Villa Favorita (Ercolano)|Villa Favorita]], Palazzo d'Avalos nell'isola di [[Procida]], [[lago di Agnano]], [[Licola]], [[Capriati a Volturno]], [[Cardito]], Reale tenuta di Carditello, Reale tenuta di [[Persano]], [[Fasano di Maddaloni]], [[Selva di Caiazzo]], [[Sant'Arcangelo]], [[Reggia di Caserta]], [[San Leucio (Caserta)|San Leucio]], [[Casina Vanvitelliana|Casino del Fusaro]], [[Reggia di Quisisana|Casino di Quisisana]], [[Mondragone]] e [[Demanio di Calvi]].
La Reale tenuta di [[Carditello (San Tammaro)|Carditello]] era una vasta porzione, in parte acquitrinosa, della pianura delimitata a settentrione dal fiume [[Volturno]], ad oriente dal [[monte Tifata]] e dai suoi colli, a meridione dall'antico fiume [[Clanio]], oggi [[Regi Lagni]], e ad occidente dal [[mar Tirreno]]. Essa ospitava una dinamica azienda agricola, ben progettata nelle infrastrutture edili e ben organizzata negli allevamenti di pregiate razze equine, nella produzione e commercializzazione dei prodotti agricoli e caseari.
 
La Reggia di Carditello, situata a circa 4 km ad ovest dell'abitato di [[San Tammaro (Italia)|San Tammaro]], sito nei pressi di [[Capua]] e non lontano da [[Napoli]], in via Foresta a Carditello, è un complesso architettonico sobrio ed elegante di stile neoclassico, destinato da [[Carlo III di Spagna|Carlo di Borbone]] (1716-1788) a luogo per la caccia e l'allevamento di cavalli e poi trasformato per volontà di [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV di Borbone]] (1751-1825) in una fattoria modello per la coltivazione del grano e l'allevamento di razze pregiate di cavalli e bovini.
Questi siti non erano solo semplici luoghi per lo svago (soprattutto per la caccia) della famiglia reale borbonica e della sua corte, poiché, è importante sottolineare, che in alcuni casi costituivano vere e proprie aziende, espressione di imprenditoria ispirata dalle idee illuministiche in voga in quei tempi. Si citano per esempio gli allevamenti della [[Fagianeria di Caiazzo]], la produzione della [[seta]] a San Leucio, la pesca al Fusaro, gli allevamenti della Tenuta di Persano e del Demanio di Calvi.
 
Era immerso in una vasta tenuta ricca di boschi, pascoli e terreni seminativi, e si estendeva su di una superficie di 6.305 moggia capuane, corrispondenti a circa 2.100 ettari. Era animato da un discreto numero di persone dedite alla conduzione dell'azienda. Carditello era uno dei siti reali che si fregiava del titolo di "Reale Delizia" perché, nonostante la sua funzione di azienda, offriva una piacevole permanenza al re e alla sua corte per le particolari battute di caccia che i numerosi boschi ricchi di selvaggina permettevano.
==Storia==
In particolare la Reale tenuta di Carditello era una vasta porzione, in parte acquitrinosa, della pianura delimitata a settentrione dal fiume [[Volturno]], ad oriente dal [[monte Tifata]] e dai suoi colli, a meridione dall'antico fiume Clanio, oggi [[Regi Lagni]], e ad occidente dal [[mar Tirreno]]. Essa ospitava una dinamica azienda agricola, ben progettata nelle infrastrutture edili e ben organizzata negli allevamenti di pregiate razze equine, nella produzione e commercializzazione dei prodotti agricoli e caseari.
La Reggia di Carditello, situata a circa 4 km ad ovest dell'abitato di [[San Tammaro]], a metà strada tra [[Napoli]] e [[Caserta]], in via Foresta a Carditello, è un complesso architettonico sobrio ed elegante di stile neoclassico, destinato da [[Carlo III di Spagna|Carlo di Borbone]] (1716-1788) a luogo per la caccia e l'allevamento di cavalli e poi trasformato per volontà di [[Ferdinando IV di Borbone]] (1751-1825) in una fattoria modello per la coltivazione del grano e l'allevamento di razze pregiate di cavalli e bovini. Era immerso in una vasta tenuta ricca di boschi, pascoli e terreni seminativi, e si estendeva su di una superficie di 6.305 moggia capuane, corrispondenti a circa 2.100 ettari. Era animato da un discreto numero di persone dedite alla conduzione dell'azienda. Carditello era uno dei siti reali che si fregiava del titolo di "Reale Delizia" perché, nonostante la sua funzione di azienda, offriva una piacevole permanenza al re e alla sua corte per le particolari battute di caccia che i numerosi boschi ricchi di selvaggina permettevano.
 
Il fabbricato è stato costruito dall'architetto [[Francesco Collecini]], allievo e collaboratore di [[Luigi Vanvitelli]]. L'area antistante, formata da una pista in terra battuta che richiama la forma dei circhi romani, abbellita con fontane, obelischi ed un tempietto circolare dalle forme classicheggianti, era destinata a pista per cavalli.
 
La struttura occupa attualmente circa 50.000 mq, ed è costituita da un edificio centrale, sede degli alloggi reali e della cappella reale, di 8 torri e 12 capannoni, con una superficie edificata di circa 13.000 mq.<ref>{{cita web |url=https://www.paesifantasma.it/Luoghi/reale-tenuta-di-carditello.html |sito=Paesi Fantasmi |autore=Fabio Di Bitonto |titolo=Reale tenuta di Carditello |accesso=12 maggio 2020}}</ref>
==Situazione attuale==
 
== Situazione attuale ==
Nel 1920 gli immobili e l'arredamento passarono dal [[demanio]] all'[[Opera Nazionale Combattenti]] e i 2.070 ettari della tenuta furono lottizzati e venduti. Rimasero esclusi il fabbricato centrale e i 15 ettari circostanti, disposti a ventaglio sui lati ovest, nord ed est del medesimo complesso, che nel secondo dopoguerra entrarono a far parte del patrimonio del [[Consorzio generale di bonifica del bacino inferiore del Volturno]].
 
Nel 1943 fu occupata dalle truppe tedesche e poi da quelle americane.<ref>{{cita web|url=http://www.ilmattino.it/lastoria/i_soldati_usa_e_quei_sexy_graffiti_alla_reggia_di_carditello_foto/notizie/190401.shtml|titolo=Url non più valido irraggiungibile|accesso=21 giugno 2014|dataarchivio=4 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304205153/http://www.ilmattino.it/lastoria/i_soldati_usa_e_quei_sexy_graffiti_alla_reggia_di_carditello_foto/notizie/190401.shtml|urlmorto=sì}}</ref>
Nel 1943 fu occupata dalle truppe tedesche di occupazione che vi stabilirono il proprio comando. I vandalismi dei soldati contribuirono a incrementare lo stato di degrado.
Da molti anni la tenuta è in uno stato di abbandono, che l'ha resa sconosciuta ai più e relegata in una posizione inferiore rispetto ad altre località e siti di interesse artistico. Nonostante il grave stato di decadenza e la scomparsa dei boschi che le facevano da cornice, sono ancora intuibili la ricchezza e bellezza artistica e architettonica della Reggia e la stupenda veduta d’insieme del sito, elementi che hanno fatto nascere l'antico appellativo di "Reale Delizia". Tuttavia è anche evidente l'urgenza d'arrestare la razzia di decori, sculture, arredi architettonici, ormai in atto da troppi anni.
 
Con ordinanza del 27 gennaio 2011, il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere - Ufficio Esecuzioni Immobiliari - disponedispose la vendita all'asta del complesso monumentale denominato Real Sito di Carditello al prezzo base di 2010 milioni di Euro. Il Tribunale assegnò il diritto di prelazione al Comune, alla Provincia, alla Regione e al MiBAC; tuttavia alla fine del 2013 erano già state 11 le aste andate deserte.
 
Dal 2011 al 2013 la reggia fu sorvegliata a titolo volontario da Tommaso Cestrone, che più volte aveva cercato di attirare l'attenzione della politica per il recupero del complesso architettonico nel quale trovò la morte, colto da [[Infarto miocardico acuto|infarto]], la notte della vigilia di Natale del 2013.<ref>{{cita web |titolo=Tommaso Cestrone, l'angelo di Carditello, è morto. Da due anni si prendeva cura gratis della Reggia borbonica |url=http://www.huffingtonpost.it/2013/12/26/tommaso-cestrone-morto_n_4503743.html?1388075923&utm_hp_ref=italy |opera=L'Huffington Post |data=26 dicembre 2013 |editore=HuffingtonPost Italia s.r.l. |accesso=9 gennaio 2014}}</ref>
==Note==
Carduetum, cardueti = cardito, carditello, ovvero luogo piantato a cardi: nei tempi passati il territorio in oggetto assunse il nome di Carditello perché si presentava infestato della pianta di cardo, tanto da formare una barriera per chi voleva inoltrarsi a piedi o a cavallo.
 
Nel gennaio del 2014 venne firmato un accordo preliminare tra la Società Gestione Attività, che aveva acquisito i crediti del [[Banco di Napoli]], e il [[Ministero per i beni e le attività culturali|Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo]] per la cessione del complesso edilizio al ministero stesso.<ref>{{cita news |titolo=La Reggia dei Borbone appartiene agli Italiani. La villa di Carditello ora è proprietà dello Stato |url=http://www.corriere.it/cultura/14_gennaio_09/reggia-borbone-appartiene-italiani-villa-carditello-ora-proprieta-stato-24d7c364-7932-11e3-a2d4-bf73e88c1718.shtml |data=9 gennaio 2014 |pubblicazione=Corriere.it |editore=RCS Mediagroup S.p.a. |autore=Gian Antonio Stella |accesso=9 gennaio 2014}}</ref> L'accordo prevedeva una cessione al ministero da parte della Sga (quando quest'ultima entrerà in possesso del decreto di aggiudicazione del Tribunale dopo il saldo) del complesso Real Sito Carditello al costo di 2 milioni e mezzo di euro a fronte degli 11 milioni e mezzo di euro sborsati dalla stessa Sga (società che gestisce i crediti del Banco di Napoli) che non ha sollevato il Consorzio debitore dal pagamento dei restanti 30 milioni di euro.<ref>Il Mattino (Caserta) 10 gennaio 2014 e Corriere del Mezzogiorno del 12 gennaio 2014</ref>
==Galleria fotografica==
 
L'8 gennaio 2017 ebbe luogo la riapertura della tenuta al pubblico.<ref>{{Cita web|url=https://napolipiu.com/come-rinasce-la-reggia-di-carditello/|titolo=Come rinasce la reggia di Carditello}}</ref> L'antica quadreria del Real sito, per anni dispersa in vari musei ed enti statali, è stata recentemente studiata e ricostruita nella sua distribuzione per sale dalla storica dell'arte Maria Carmela Masi.
 
== Etimologia ==
''Carduetum, cardueti'' = cardito, carditello, ovvero luogo piantato a [[carduus|cardi]]: nei tempi passati il territorio in oggetto assunse il nome di Carditello perché si presentava infestato della pianta di cardo, tanto da formare una barriera per chi voleva inoltrarsi a piedi o a cavallo.
 
==Galleria d'immagini==
<gallery>
Reale tenuta di Carditello 2010.jpg|Facciata
Immagine:Parco1.jpg|Parco
Parco Carditello.jpg|Parco
Immagine:Scalone1.jpg|Scalone
Scalone Carditello.jpg|Scalone
Immagine:AffrescoSalone.jpg|Volta del Salone
Affresco salone Carditello.jpg|Volta del Salone
Immagine:Affresco1b.jpg|Sala affrescata
Immagine:Affresco2bAffresco 1 Carditello.jpg|VoltaSala affrescata
Affresco 2 Carditello.jpg|Volta affrescata
Immagine:Affresco3b.jpg|Affresco
Reale tenuta di Carditello - affresco (37501289650).jpg|Affresco
Immagine:Affresco4b.jpg|Parete affrescata con la Regina raffigurata come contadina
Affresco 4 Carditello.jpg|Parete affrescata con la Regina raffigurata come contadina
Reale tenuta di Carditello - retro (37710021216).jpg|Retro del palazzo
</gallery>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*{{Cita libro|curatore=Francesco Barra e Antonio Puca,|titolo=Antonio Sancio. Platea di Carditello|url=http://2.42.228.123/dgagaeta/pdf.php?file=Saggi/5b1a61d982ea5.pdf|accesso=5 settembre 2018|collana=|anno=2018|editore=Ministero per i beni e le attività culturali. Direzione generale archivi|città=Roma}}
*Ettore Ventrella, Roberta Ventrella, Reali Delizie. Itinerario Storico-Artistico in Campania Felix, Caserta, Ventrella Edizioni, 2013 ISBN 978-88-908389-9-6
* Nadia Verdile, La Reggia di Carditello. Tre secoli di fasti e feste, furti e aste, angeli e resurrezioni, Caserta, Ventrella Edizioni, 2014 ISBN 978-88-908389-8-9
* Maria Carmela Masi, La ricostruzione della quadreria del Real Casino di Carditello. Il trionfo della natura morta nel Settecento in Carditello Ritrovato: Siti Reali e territorio n. 2 e 3:<strong> </strong>storia restauro valorizzazione, Roma, Artemide, 2014 ISBN 9788875751623
 
==Voci correlate==
* ''[[Bella e perduta]]''
* [[Jakob Philipp Hackert]]
* [[Persano (cavallo)|Cavallo Persano]]
* [[Regno di Napoli]]
* [[Regno delle Due Sicilie]]
* [[Residenze reali borboniche in Campania]]
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web | 1 = http://www.fondazionecarditello.org/website/ | 2 = Reggia di Carditello - Fondazione Carditello | accesso = 18 febbraio 2017 | dataarchivio = 19 febbraio 2017 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170219005910/http://www.fondazionecarditello.org/website/ | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/real-sito-di-carditello/|titolo=Reale tenuta di Carditello - Treccani.it}}
* {{cita web|url=https://www.google.it/maps/place/Reggia+di+Carditello/@41.0616367,14.1898958,726m/data=!3m2!1e3!4b1!4m2!3m1!1s0x133afddee72b8f63:0xb7ff25f2d616e3a7!6m1!1e1?hl=it|titolo=La Reale tenuta di Carditello ed i suoi giardini visti dal satellite}}
* {{cita web|url=http://www.fondazionecarditello.org/website/|titolo=Sito della Fondazione Real Sito di Carditello|accesso=18 febbraio 2017|dataarchivio=19 febbraio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170219005910/http://www.fondazionecarditello.org/website/|urlmorto=sì}}
 
{{Residenze reali borboniche in Campania}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Architettura|Due Sicilie}}
{{portale|architettura|Borbone|Campania|Due Sicilie}}
 
[[Categoria:Architetture neoclassiche della provincia di CasertaCampania]]
[[Categoria:Architetture di San Tammaro]]
[[Categoria:Palazzi della provincia di Caserta]]
[[Categoria:RegnoResidenze direali Napoliborboniche in Campania]]
[[Categoria:Musei statali italiani della Campania|Carditello]]
 
[[en:Royal Palace of Carditello]]