Jazz modale: differenze tra le versioni
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{{C|Numerosi errori di tipo tecnico, si confondono le caratteristiche di uno stile musicale con le regole elaborate da un metodo didattico (Miller)|jazz|dicembre 2024}}
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{{tmp|genere musicale}}
Il '''jazz modale''' ('''modal jazz''') è uno degli stili del [[jazz]] nato nella seconda metà del [[XX secolo|Novecento]], la cui pietra fondante è datata [[anni 1950|anni cinquanta]] e consiste nel libro di teoria musicale ''Lydian Chromatic Concept of Tonal Organization (The art and science of tonal gravity)'' di [[George Russell (pianista)|George Russell]]. Dal punto di vista discografico, quasi tutti i critici identificano
[[ Al di fuori dei primi esperimenti di George Russell, è possibile identificare come uno dei primi brani di stampo jazz modale ''Aeolian Drinking Song'', inciso sull'album del 1956 ''[[The touch of Tony Scott]]'' del clarinettista [[Tony Scott (musicista)|Tony Scott]], in formazione di quartetto con al piano un giovane [[Bill Evans]], che avrebbe poi partecipato alla registrazione del celeberrimo disco ''Kind of Blue'' di Miles Davis.
Il brano ''[[Glass Enclosure]]'' del pianista [[Bud Powell]] è uno dei primissimi brani ad utilizzare un accordo lidio, quindi con l'aggiunta dell'#11, nella storia del jazz.
Altri album notevoli furono in seguito ''[[My Favorite Things (album)|My Favorite Things]]'' del [[1960]], ''[[Impressions (album John Coltrane)|Impressions]]'' del [[1963]] di [[John Coltrane]] e ''[[Maiden Voyage (Herbie Hancock)|Maiden Voyage]]'' di [[Herbie Hancock]] del [[1965]].
==Principi==
Il jazz modale sostanzialmente svincola la progressione degli accordi dalla [[tonalità (musica)|tonalità]] del brano (cioè non richiede che gli [[accordo (musica)|accordi]] siano necessariamente rispondenti alle regole dell'[[armonia tonale]], ossia costruiti per armonizzazione dei vari ''gradi'' della tonalità). Inoltre associa ad ogni accordo differenti [[scala
Nell'analizzare questo genere musicale si può infatti parlare di ''applicazione successiva di differenti scale modali'' (non necessariamente [[scala diatonica|diatoniche]], ma ad esempio anche [[scala pentatonica|pentatoniche]]) invece che di successione di [[accordo (musica)|accordi]]:
nella composizione di frasi e periodi musicali si usano frammenti di scale modali fra loro in relazione, mentre il passaggio da un periodo ad un altro (caratterizzato da altro accordo o scala modale) avviene mediante particolari soluzioni melodiche, senza che i suoni siano mai in evidente relazione con una tonalità.
Si ragiona quindi prevalentemente in maniera ''scalare'' (ossia pensando "per scale") e le stesse [[Voicing (jazz)|armonizzazioni]] e costruzioni di accordi possono muovere su tutta l'estensione di una data scala, potendo impiegare potenzialmente qualsiasi nota. Viene così a perdersi la simbiosi tra armonia e melodia che aveva contraddistinto tutta la produzione jazzistica fino all'avvento del jazz modale.
Nasce come reazione al [[Bebop]] e all'[[Hard bop]], che avevano incrementato le strutture jazzistiche con [[accordo (musica)|progressioni armoniche]] di tipo tonale caratterizzate da numerosi accordi diversi e numerose sostituzioni armoniche, spesso accompagnate da un [[ritmo]] ossessivo, opponendo ad essi la ricerca di una situazione musicale più distesa
Il metodo sortisce i suoi primi effetti alla fine degli anni cinquanta e si sviluppa anche nella metà degli [[anni 1960|anni sessanta]] con l'intento di portare innovazione nel linguaggio jazzistico e soprattutto per distaccarsi dall'aggressività dell'Hard bop.
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==Aspetti tecnici==
[[File:Russell's six lydian scales.png|thumb|Le scale utilizzate nel sistema di Russell]]
Primi autori utilizzatori del Novecento furono [[Miles Davis]], e [[Bill Evans (pianista)|Bill Evans]] corresponsabile, perché detentore della parte armonica e perché precedentemente lavorò alla corte del pianista [[George Russell]], inventore di questo metodo. Inoltre Russell ci indica anche [[John Coltrane]] col suo lavoro ''Giant Steps''. I ''[[Voicing (jazz)|voicing]]'' vengono sviluppati su poche scale armoniche prestabilite e spostati su di esso, senza "cadenzare" (ricordiamo "So What" e "Milestones").▼
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Le scale non derivano più da alcun sistema, sono indipendenti, ma collegabili tra loro.
In seguito troviamo [[Wayne Shorter]] come principale compositore ed esecutore di brani modali complessi.
Alcune regole:
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I metodi usati sono i vecchi sistemi di collegamento tra le scale:
* collegamento tramite un basso comune a più battute o pedale, mentre la parte armonica superiore varia
* collegamento tramite il legame della nota caratteristica tra le scale.
I metodi moderni (Persichetti, Miller) propongono un riutilizzo delle
Le scale sono ordinate in base alle sfumature di colore tra loro, dalla più chiara alla più scura. Vengono perciò disposte secondo la seguente sequenza: * Lidia
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*{{en}} http://www.georgerussell.com
{{Portale|jazz}}
[[Categoria:Generi musicali jazz]]
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