Anna Andreevna Achmatova: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Anna
|Cognome =
|PostCognome =
|PreData = {{Russo|А́нна Андре́евна Ахма́това|sdp=X}} ; {{Ucraino|Анна Андріївна Ахматова}}
|ForzaOrdinamento = Achmatova, Anna
|Sesso = F
|LuogoNascita = Bol'soj Fontan
|LuogoNascitaLink = Odessa
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1889
|LuogoMorte = Mosca
|LuogoMorteLink = Mosca (Russia)
|GiornoMeseMorte = 5 marzo
|AnnoMorte = 1966
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|Attività = poetessa
|Nazionalità = russa
|PostNazionalità = , considerata tra le maggiori del secolo in [[lingua russa]]
|Immagine =
|Didascalia = Anna Achmatova in un ritratto di [[Kuz'ma Petrov-Vodkin]] (
}}
Candidata nel 1965 al [[premio Nobel per la letteratura]], nella cui graduatoria finale giunse seconda dietro al connazionale [[Michail Aleksandrovič Šolochov|Michail Šolochov]], fu tra le più critiche penne contro lo [[stalinismo]], periodo storico nel quale il suo primo marito fu fucilato e il suo secondo marito e il figlio furono condannati alla detenzione nei [[gulag]].
Ricevette riabilitazione letteraria dalle autorità sovietiche in tarda età, poco prima della morte avvenuta a Mosca nel 1966<ref name="Rasy">{{Cita news | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150504190756/http://archiviostorico.corriere.it/2006/novembre/15/Anna_Achmatova_Zarina_co_9_061115037.shtml | url = http://archiviostorico.corriere.it/2006/novembre/15/Anna_Achmatova_Zarina_co_9_061115037.shtml | urlmorto = sì | titolo = Anna Achmatova la Zarina | autore1 = [[Elisabetta Rasy]] | pubblicazione = [[Corriere della Sera]] | data = 2006-11-15 | p = 41 | accesso = 2022-12-21 | dataarchivio = 4 maggio 2015 }}</ref>.
== Biografia ==
[[File:Ахматова Н.Гумилев Л.Гумилев.jpg|thumb|right|Anna Achmatova con il marito [[Nikolaj Stepanovič Gumilëv|Nikolaj Gumilëv]] e il figlio [[Lev Nikolaevič Gumilëv|Lev]] (1913)]]
{{citazione|Lascio la casa bianca e il muto giardino.<br />Deserta e luminosa mi sarà la vita<ref>Anna Achmàtova, ''Lo Stormo Bianco'', traduzione di Gene Immediato, prefazione di Silvio Riolfo, [[Edizioni San Paolo|ed. San Paolo]], 1995</ref>}}
Figlia di Andrej Antonovič Gorenko, funzionario pubblico, e di Inna Erazmovna Stogova, entrambi di nobile famiglia, fu sposata dal 1910 al 1918 con [[Nikolaj Stepanovič Gumilëv|Nikolaj Gumilëv]], dal quale ebbe il figlio [[Lev Nikolaevič Gumilëv|Lev]]. Fece parte della Corporazione dei poeti, un gruppo [[Acmeismo|acmeista]] fondato e guidato dal marito<ref>Vedi ''Enciclopedia Italiana'', riferimenti in Collegamenti esterni.</ref>. Compose la prima opera, ''La sera'', nel 1912, alla quale seguì ''Il rosario'' nel 1914, caratterizzate entrambe da un'intima delicatezza. ''Lo stormo bianco'' (1917), ''Piantaggine'' (1921), ''Anno Domini MCMXXI'' (1922) sono raccolte di versi ispirate dal nostalgico ricordo dell'esperienza [[Biografia|biografica]], che spesso assumono quasi la cadenza di una preghiera.
Dopo la [[fucilazione]] del primo marito, Nikolaj, nel 1921, seguì una lunga pausa indotta dalla [[censura]], che la poetessa ruppe nel 1940 con ''Il salice'' e ''Da sei libri'', raccolte dalle quali emerge un dolore derivato dalla costante ricerca della bontà degli uomini. Il figlio Lev fu imprigionato fra il 1935 e il 1940 nel periodo delle [[grandi purghe]] [[Iosif Stalin|staliniane]].
Sulla sua poetica ebbe molta influenza la conoscenza delle opere di [[Dante Alighieri]], come anche testimonia il filosofo Vladimir Kantor: «Quando chiesero ad Anna Achmatova, la matriarca della poesia russa, “Lei ha letto Dante?”, con il suo tono da grande regina della poesia rispose: “Non faccio altro che leggere Dante”» <ref>[http://www.zenit.org/article-26186?l=italian ''Il grande filosofo russo Kantor svela l'influenza cattolica nel suo Paese''] di Jesús Colina, dal sito Zenit, Il mondo visto da Roma.</ref>.▼
[[File:Akhmatova.jpg|miniatura|Anna Andreevna Achmatova ritratta il 1º gennaio 1921 da [[Moisej Nappelbaum]]]]
Espulsa dall'Unione degli Scrittori Sovietici nel 1946 con l'accusa di ''[[estetismo]]'' e di ''disimpegno politico''<ref>Vedi: ''Sapere.it'' riferimenti in Collegamenti esterni.</ref>, riuscì tuttavia ad essere riabilitata nel 1955, pubblicando nel 1962 un'opera alla quale lavorava già dal 1942, il ''Poema senza eroe'', un nostalgico ricordo del passato russo, rielaborato attraverso la drammaticità che la nuova visione della Storia comporta, e attraverso una trasfigurazione dello spazio e del tempo in una concezione di puro fine.
▲Sulla sua poetica ebbe molta influenza la conoscenza delle opere di [[Dante Alighieri]], come
== Opere tradotte in italiano ==
[[File:Anna Ahmatova's grave.jpg|thumb|right|La tomba
* ''Poesie'', Firenze, Sansoni, 1951
* ''Poesie''. Introduzione e traduzione di Bruno Carnevali. Testo originale a fronte. Parma, Guanda, 1962
* ''Anna Achmatova'', a cura di Raissa Naldi, presentazione di [[Ettore Lo Gatto]], Milano, Nuova Accademia, 1962; Milano, La vita felice, 2018
* ''Il sogno e altre poesie'', poesie tradotte da Raissa Naldi, dizione di [[Anna Proclemer]], Mlilano, Nuova Accademia, 1965 (con disco 33 giri)
* ''
*
* ''Liriche scelte (1902-1964)'', a cura di Maria Luisa Dodero Costa, Milano, Libri Scheiwiller, 1990
* ''Io sono la vostra voce...'', a cura di Evelina Pascucci, prefazione di [[Sergio Romano]],
* ''La corsa del tempo: Liriche e poemi'', a cura di Michele Colucci, Torino, Einaudi, 1992
* ''Lo stormo bianco'', traduzione di Gene Immediato, prefazione di Silvio Riolfo Marengo, Cinisello Balsamo, San Paolo, 1995
* ''47 poesie'', traduzione di Michele Colucci e Carlo Riccio, Milano, Mondadori, 1996
* ''Poesie'', a cura di Dan Danino di Sarra, Fondi, Confronto, 1997 (ristampa anastatica dell'ed. Sansoni, 1951)
* ''Amedeo Modigliani e altri scritti'', a cura di Eridano Bazzarelli, Milano, SE, 2004
* ''Distrugga, per favore, le mie lettere: lettere 1906-1966,''
* ''Luna allo zenit e altre poesie'', a cura di Bruno Carnevali, Firenze, Passigli, 2007
* ''Il bacio dell'icona'', a cura di
*''È flebile la mia voce e altre poesie'', cura e traduzione di Paolo Galvagni, Pistoia, Via del vento, 2012
*''Il prodigio delle cose'', a cura di [[Antonella Anedda]], Milano, Corriere della Sera, 2012
*''Il silenzio dell'amore : poesie'', traduzione di Manuela Giabardo e Paolo Ruffilli, introduzione di Paolo Ruffilli, Castelfranco Veneto, Biblioteca dei Leoni, LCE edizioni, 2014
*''Tutte le poesie (1904-1966). Versione metrica'', traduzione di [[Bruno Osimo]], Milano, ISBN 9788831462211 e 9788831462228, 2020
*''Sera'', traduzione di [[Bruno Osimo]], Milano, La Vita Felice, ISBN 9788893467407, 2023
== Note ==
<references/>
== Bibliografia<!-- Lista ordinata alfabeticamente secondo il COGNOME dell'autore --> ==
* Elio Ballardini (a cura di), ''La Pietroburgo di Anna Achmatova'', Catalogo della Mostra tenuta a Bologna nel 1996, Casalecchio di Reno, Grafis, 1996
▲[[File:Anna Ahmatova's grave.jpg|thumb|right|La tomba della Achmatova ([[Komarovo]])]]
▲* Elio Ballardini (a cura di), ''La Pietroburgo di Anna Achmatova'', Catalogo della Mostra tenuta a Bologna nel 1996, Casalecchio di Reno, Grafis, 1996 <small>ISBN 8880810995</small>
* Maria Rosaria Cerasuolo Pertusi, ''Anna Achmatova nella poesia russa del '900'', Trieste, C.E.D.D., 1974.
* [[Lidija Korneevna Čukovskaja]], ''Incontri con Anna Achmatova: 1938-1941''. Milano, Adelphi, 1990
* Gyorgy Dalos, ''Innamorarsi a Leningrado: Anna Achmatova e [[Isaiah Berlin]]'', Roma, Donzelli 2007
* Carlo D'Asdia, ''Anna Achmatova: poeta dell'amore, poeta del dolore''. Torino, Testo&immagine, 2003.
* Maria Luisa Dodero Costa, ''Anna Andreevna Achmatova: la memoria e il tempo'', Genova, La Quercia, 1980
* Maria Luisa Dodero Costa, ''Anna Achmatova (1889-1966): atti del convegno nel centenario della nascita'', Torino, Villa Gualino, 12-13 dicembre 1989, Alessandria, Edizioni dell'orso, 1992
* Elaine Feinstein, ''Anna di tutte le Russie: la vita di Anna Achmatova''. Milano, La tartaruga, 2006
* Tatiana Patera, ''A concordance to the poetry of Anna Akhmatova''. Dana Point, Ardis, 1995
* Carlo Riccio, ''Materiali per un'edizione critica di «Poema bez geroja» di Anna Achmatova'', Pisa, Giardini, 1996
* Andrea Galgano, ''Anna Achmatova. Il fondo del bagliore'', in "Mosaico", Roma, Aracne, 2013, pp. 353-358 ISBN 978-88-548-6705-5
*{{cita libro|autore=Silvana Sonno|titolo=Tre donne nella rivoluzione. Marina Cvetaeva, Anna Achmàtova, Aleksandra Kollontaj|editore=Edizioni Era Nuova|città=Perugia|anno=2017|ISBN=88-6662-116-1}}
*Paolo Nori, ''Vi avverto che vivo per l'ultima volta. Noi e Anna Achmatova'', Milano, Mondadori, 2023 ISBN 9788804761518
== Voci correlate ==
* [[Acmeismo]]
* [[Grandi purghe]]
* [[Stalinismo]]▼
* [[Lidija Korneevna Čukovskaja]]
▲* [[Stalinismo]]
== Altri progetti ==
{{Interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [[Maria Grazia Calandrone]] parla di Anna Achmatova per [[Rai]] Letteratura [https://www.youtube.com/watch?list=PLJzNYrE6KzvYYDvw9xnd0Ci447wjqEwWF&v=4W2wXVnXvD4]
* [https://web.archive.org/web/20070217042113/http://www.akkuaria.com/articoli/achmatova.htm Foto e articoli sul monumento inaugurato nel 2006 a San Pietroburgo].▼
* [https://web.archive.org/web/20150419043820/http://cittadelmonte.info/2012/05/19/anna-achmatova-e-il-fondo-del-bagliore/ ''Anna Achmatova e il fondo del bagliore''] di Andrea Galgano, dal sito "Città del Monte, Periodico telematico di eventi, informazioni e cultura vesuviana".▼
▲* [http://www.akkuaria.com/articoli/achmatova.htm Foto e articoli sul monumento inaugurato nel 2006 a San Pietroburgo]
▲* [http://cittadelmonte.info/2012/05/19/anna-achmatova-e-il-fondo-del-bagliore/ ''Anna Achmatova e il fondo del bagliore''] di Andrea Galgano, dal sito Città del Monte, Periodico telematico di eventi, informazioni e cultura vesuviana.
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