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Il '''Vectigal''vectigal''''' (dal [[lingua latina|latino]] ''veho''; pl. ''vectigalia'') è, secondo il diritto romano, un'entrata statale d'ordine tributario.
Il [[diritto romano]] la distingue in due tipi di vectigal che sono: ''vectigal'' e ''agri vectigales''.

== Vectigal ==

Il Vectigalvectigal era, prima di tutto, un tributo regolare<ref>[[Cicerone]], ''[[Pro lege Manilia|Pro lege Manilia de imperio Cn. Pompei]]'', 6.</ref> il cui termine derivaverebbederiverebbe da ''veho'', e quindi interpretabile come il dovere di pagare sulle cose esportate e importate (''quae vehebantur''). Si tratterebbe così delle più antiche forme di tassazione dell'[[antica Roma]]. Ora, le prime entrate regolari, fin dall'[[età regia di Roma]], furono con ogni probabilità gli affitti pagati per l'utilizzo del suolo pubblico e dei pascoli. Queste entrate erano denominate ''pascua'', termine usato nei registri della [[censore (storia romana)|censura]] per definire tutte le entrate dello Stato.<ref>[[Plinio il Vecchio]], ''[[Naturalis Historia]]'', XVIII.3.</ref>

== Agri vectigal ==

L'agri vectigal è un canone annuo pagato da privati alle colonie e ai [[municipium|municipi]] dipendenti da Roma per la concessione di terreni.

==Note==

{{<references|2}}/>

== Bibliografia ==

* {{SmithDGRA|articolo=Vectigalia|url=http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=U.vectigalia-cn&fromdoc=Perseus%3Atext%3A1999.04.0063}}

{{Economia e finanza nell'Antica Roma}}

{{Controllo di autorità}}

{{Portale|Antica Roma|Diritto|Economia}}

[[Categoria:Diritto tributario romano]]

[[Categoria:Economia dell'antica Roma]]