Michael Schumacher: differenze tra le versioni
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{{
{{Sportivo
|Nome = Michael Schumacher
|Sesso = M
|Peso = 75
|CodiceNazione = {{DEU}}
|Disciplina = Automobilismo
|Specialità =
|Categoria = [[Formula 1]], [[Campionato del mondo sportprototipi]], [[Deutsche Tourenwagen Masters|DTM]]
|Ruolo = [[Pilota (automobilismo)|Pilota]]
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|Ranking =
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|RigaVuota = {{Sport_motoristici
|categoria = Formula 1
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|anni = {{F1|1991}}-{{F1|2006}}, {{F1|2010}}-{{F1|2012}}
|scuderie =
|mondiali = '''7''' ({{F1|1994}}, {{F1|1995}}, {{F1|2000}}, {{F1|2001}}, {{F1|2002}}, {{F1|2003}}, {{F1|2004}})
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|puntiottenuti = 1566
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}}
{{Sport_motoristici
|categoria = Campionato del mondo sportprototipi
|data = 20 maggio [[Campionato del mondo sportprototipi 1990|1990]]
|anni = [[Campionato del mondo sportprototipi 1990|1990]]-[[Campionato del mondo sportprototipi 1991|1991]]
|scuderie = {{Bandiera|DEU}} [[Mercedes-Benz (automobilismo)|Mercedes]] 1990-1991
|mondiali =
|migliore = 5º (1990)
|disputati = 6
|vinti = 2
|podi = 5
|pole =
|puntiottenuti = 64
|giriveloci = 2
|note = <br/>[[File:Michael Schumacher Signature.svg|200px]]
}}
|Vittorie =
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|Cognome = Schumacher
|Sesso = M
|PreData = [[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|[ˈmɪçaːʔeːl ˈʃuːmaxɐ]}}
|LuogoNascita = Hürth
|GiornoMeseNascita = 3 gennaio
|AnnoNascita = 1969
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = ex pilota automobilistico
|Nazionalità = tedesco
}}
È considerato uno dei migliori piloti di tutti i tempi in Formula 1.<ref>{{Cita web |url=http://www.formula1.com/news/features/2006/9/4932.html |titolo=Michael Schumacher - the end of an era |data=10 settembre 2006 |lingua=en |accesso=1º gennaio 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080629013120/http://www.formula1.com/news/features/2006/9/4932.html |urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.independent.co.uk/f1/michael-schumacher-sebastian-vettel-lewis-hamilton-fernando-alonso-max-verstappen-b1973011.html|titolo=Michael Schumacher will always be greatest F1 driver, Sebastian Vettel claims|data=9 dicembre 2021|lingua=en|accesso=11 gennaio 2023}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.topgear.com/car-news/formula-one/here-are-10-best-ever-formula-1-drivers|titolo=Here are the 10 best ever Formula 1 drivers|lingua=en|accesso=18 gennaio 2023}}</ref> Insieme a [[Lewis Hamilton]] è il più vincente nella [[storia della Formula 1]], con 7 titoli mondiali, i primi due con la {{Automobilismo Benetton|N}} ({{F1|1994}} e {{F1|1995}}) e successivamente cinque consecutivi con la {{Automobilismo Ferrari|N}}<ref>{{Cita web|url=https://www.ferrari.com/it-IT/formula1/michael-schumacher|titolo=Scuderia Ferrari Hero: Michael Schumacher|accesso=2022-03-21}}</ref> ({{F1|2000}}, {{F1|2001}}, {{F1|2002}}, {{F1|2003}} e {{F1|2004}}), quest'ultimo un record assoluto.
Soprannominato ''Kaiser'',<ref>{{Cita web|url=http://autosprint.corrieredellosport.it/news/formula1/2017/02/01-697104/dallaviatore_al_gorilla_di_monza_i_soprannomi_della_formula_1/ |titolo=Da Britney al Gorilla: i soprannomi dei piloti di F1 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180921034456/http://autosprint.corrieredellosport.it/news/formula1/2017/02/01-697104/dallaviatore_al_gorilla_di_monza_i_soprannomi_della_formula_1/ |urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web |url=https://sport.sky.it/formula1/fotogallery/2017/03/22/soprannomi-campioni-formula-1.html#4 |titolo=Da Britney al Kaiser, i soprannomi della F1 fotogallery |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180921034211/https://sport.sky.it/formula1/fotogallery/2017/03/22/soprannomi-campioni-formula-1.html#4 |urlmorto=no}}</ref> detiene alcuni primati della [[Formula 1]] avendo conseguito, oltre ai titoli iridati, anche il maggior numero di [[Giro più veloce|giri veloci]] in gara e di ''[[Statistiche di Formula 1#Record multipli|hat trick]]'', ovvero ''[[pole position]]'', vittoria e giro più veloce nello stesso Gran Premio. Fino al 13 ottobre 2013 ha detenuto anche il record assoluto di [[Statistiche dei piloti di Formula 1 - Terza sezione#Punti mondiali|punti in carriera]], superato in quell'occasione da [[Fernando Alonso]] e in seguito da altri quattro piloti.<ref>Il sistema in vigore fino al 2009, con cui Schumacher ha ottenuto la maggior parte dei punti, attribuiva punteggi numericamente inferiori a quelli assegnati a partire dal 2010 (per esempio, 10 punti a vittoria anziché 25).</ref> È al secondo posto per numero di gare vinte (91), podi (155) e ''pole position'' (68), in tutte e tre le graduatorie dietro al solo Hamilton, mentre è primo (sempre insieme a Hamilton) per stagioni consecutive con almeno una vittoria all'attivo (15, dal 1992 al 2006).<ref>{{Cita web |url=http://www.gazzetta.it/Formula-1/02-09-2017/monza-pole-record-hamilton-n69-ferrari-solo-terza-fila-220282668376.shtml |titolo=Monza, pole record di Hamilton: è la n.69. Ferrari solo in terza fila |data=2 settembre 2017 |accesso=3 settembre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170902210042/http://www.gazzetta.it/Formula-1/02-09-2017/monza-pole-record-hamilton-n69-ferrari-solo-terza-fila-220282668376.shtml |urlmorto=no}}</ref>
Esempio di pilota capace di un continuo miglioramento nel corso degli anni, al talento naturale ha unito perfezionamenti capaci di affinare la condotta di gara, adattando il suo stile di guida al mutare delle condizioni e pianificando in anticipo ogni eventualità, il tutto mantenendo sempre una guida al limite; ciò anche grazie al duro allenamento a cui sottoponeva il proprio corpo, superiore a quello dei colleghi della sua generazione.<ref name="HoF">{{Cita web |url=https://www.formula1.com/en/drivers/hall-of-fame/Michael_Schumacher.html |titolo=Michael Schumacher |lingua=en |accesso=9 maggio 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210711110230/https://www.formula1.com/en/drivers/hall-of-fame/Michael_Schumacher.html |urlmorto=no}}</ref> A questo ha aggiunto una spiccata sensibilità per i limiti propri e delle sue monoposto, aspetto che ne ha fatto un pilota raramente caduto in errori e capace d'indirizzare al meglio, attraverso i suoi riscontri e giudizi, il lavoro degli uomini della squadra;<ref name="HoF" /> ingegneri ''in primis'', a cominciare da [[Ross Brawn]] col quale ha instaurato un duraturo sodalizio tecnico protrattosi pressoché per l'intera carriera.<ref name="HoF" />
Oltre che essere un pilota completo in ogni aspetto, ebbe anche grandi doti da collaudatore in grado di far crescere le proprie vetture. Schumacher è stato il primo tedesco a laurearsi campione del mondo di Formula 1<ref group="N">[[Jochen Rindt]], infatti, seppur nato in [[Germania]] e di passaporto tedesco, vinse il titolo correndo per l'[[Austria]].</ref> oltreché l'icona più popolare del ''circus'' nella sua generazione.<ref>{{Cita web |lingua=en |url=http://news.bbc.co.uk/sport1/hi/motorsport/formula_one/5384692.stm |titolo=Schumacher tops F1 supporter poll |data=27 settembre 2006 |accesso=6 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060928153827/http://news.bbc.co.uk/sport1/hi/motorsport/formula_one/5384692.stm |urlmorto=no}}</ref>
Nel mondiale 2002 si è laureato campione del mondo con sei Gran Premi di anticipo (record assoluto), diventando poi anche l'unico pilota della storia a essere salito sul podio in tutte le gare di una stagione in programma, 17 in quell'anno.<ref name="mf">{{Cita web |url=https://motori.fanpage.it/formula-1-story-21-luglio-2002-quindici-anni-fa-il-titolo-lampo-di-schumi/ |titolo=15 anni fa il titolo lampo di Schumi |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201204100750/https://motori.fanpage.it/formula-1-story-21-luglio-2002-quindici-anni-fa-il-titolo-lampo-di-schumi/ |urlmorto=no}}</ref> Il 12 ottobre 2003, vincendo il suo sesto mondiale, è diventato il più titolato pilota di Formula 1, superando il record di [[Juan Manuel Fangio]], e nel 2004 ha marcato un ulteriore primato vincendo, con 13 successi su 18 gare, il quinto titolo iridato consecutivo oltreché settimo della carriera.<ref name="HoF" /> Ritiratosi una prima volta alla fine del 2006, ha deciso di tornare a correre nella stagione 2010, a 41 anni, con la {{Automobilismo Mercedes|N}}, per poi ritirarsi definitivamente alla fine del 2012.
Il 29 dicembre 2013 è rimasto gravemente ferito in un incidente su una pista da sci a [[Méribel]], a seguito del quale ha trascorso diversi mesi in coma farmacologico.<ref>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/sport/formulauno/2014/06/16/news/schumacher_fuori_coma-89096438/ |titolo=Schumacher uscito dal coma: vede e comunica con moglie e figli |data=16 giugno 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171016225941/http://www.repubblica.it/sport/formulauno/2014/06/16/news/schumacher_fuori_coma-89096438/ |urlmorto=no}}</ref>
==Biografia==
===Famiglia===
[[File:GP d'Italia 1998 - Michael (Ferrari) e Ralf Schumacher (Jordan).jpg|thumb|left|Da sinistra: Michael Schumacher si complimenta con il fratello minore [[Ralf Schumacher|Ralf]] al termine del [[Gran Premio d'Italia 1998]]; nell'occasione, per la prima volta nella [[storia della Formula 1]], due fratelli salirono assieme sul podio]]
Nasce a [[Hürth]], nell'allora [[Germania Ovest]], in una famiglia di modeste condizioni sociali ed economiche, dai coniugi Rolf, muratore, ed Elisabeth – quest'ultima venuta a mancare nel fine settimana del [[Gran Premio di San Marino 2003]], dopo una lunga malattia,<ref>{{cita news|autore=Stefano Mancini|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,28/articleid,0159_01_2003_0109_0028_1108827/|titolo=Michael e Ralf, la morte nel cuore|pubblicazione=La Stampa|data=2003-04-20|p=26}}</ref> e a cui Michael ha dedicato la vittoria conseguita<ref name="Elisabeth">{{cita news|autore=Stefano Mancini|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,33/articleid,0159_01_2003_0110_0033_1082339/|titolo=Schumi, un trionfo pieno di lacrime|pubblicazione=La Stampa|data=2003-04-22|p=31}}</ref> –; ha un fratello minore, [[Ralf Schumacher|Ralf]], divenuto a sua volta pilota in [[Formula 1]] e padre di [[David Schumacher|David]], anche lui pilota automobilistico, di cui Michael è zio.
Dal 1º agosto 1995 è sposato con Corinna Betsch (già fidanzata del collega [[Heinz-Harald Frentzen]], che lasciò proprio per lui), con la quale ha avuto due figli: Gina Maria, nata il 20 febbraio 1997, e [[Mick Schumacher|Mick]], nato il 22 marzo 1999, il quale ha seguito le orme paterne divenendo pilota di Formula 1 a sua volta; la famiglia vive nel [[Canton Vaud]] in Svizzera dal 1996. Nel 2007 Schumacher ha fatto costruire a [[Gland (Svizzera)|Gland]], sul [[Lago di Ginevra]], una grande villa<ref>{{Cita web |lingua=en |url=http://www.thesun.co.uk/article/0%2C%2C2-2007160331%2C00.html |titolo=Schu lives in a house like this |accesso=10 aprile 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070414171254/http://www.thesun.co.uk/article/0,,2-2007160331,00.html |urlmorto=no |giorno=10 |mese=04 |anno=2007}}</ref> ultimata il 28 novembre successivo.<ref>{{Cita web |url=http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/Primo_Piano/2007/11_Novembre/28/reggiaschumi.shtml |titolo=Costruita la reggia di Schumi |accesso=28 novembre 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071207010307/http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/Primo_Piano/2007/11_Novembre/28/reggiaschumi.shtml |urlmorto=no |giorno=28 |mese=11 |anno=2007}}</ref> Possiede anche un'abitazione e un autodromo a [[Kerpen]], dove si è formato un altro campione del mondo di [[Formula 1]], [[Sebastian Vettel]]. È diventato proprietario di un team di kart, il KSM motorsport, acronimo di Kaiser Schumacher Muchow.<ref>{{Cita web |lingua=de |url=http://www.mondial-karting.com/allemagne/KSM/schumacher2.htm |titolo=KSM Motorsport |accesso=4 marzo 2008 |urlmorto=sì |giorno=02 |mese=04 |anno=2008}}</ref> Dal 2003 è ambasciatore a disposizione nel corpo diplomatico della [[San Marino|Repubblica di San Marino]], incarico che ha mantenuto anche dopo l'incidente di Méribel.<ref>{{Cita web |url=http://www.esteri.sm/on-line/home/corpo-diplomatico-e-consolare-sammarinese/rappresentanti-diplomatici-e-consolari-a-disposizione.html |titolo=Rappresentanti Diplomatici e Consolari a disposizione della Repubblica di San Marino |accesso=7 agosto 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210807114728/http://www.esteri.sm/on-line/home/corpo-diplomatico-e-consolare-sammarinese/rappresentanti-diplomatici-e-consolari-a-disposizione.html |urlmorto=no}}</ref>
===Media===
[[File:Graffiti de Michael Schumacher.jpg|thumb|Murale dedicato a Schumacher sul [[Circuito di Barcellona-Catalogna|circuito di Montmeló]]]]
Schumacher è presente, direttamente o indirettamente, in alcuni film. La sua prima apparizione risale al 2006, nel cartone animato ''[[Cars - Motori ruggenti]]'' della [[Pixar Animation Studios|Pixar]], in cui viene raffigurato con l'aspetto di una [[Ferrari F430]] e doppia il suo personaggio in tutte le lingue; nella versione italiana pronuncia anche una frase in dialetto modenese. Nel 2008 è apparso nel film ''[[Asterix alle Olimpiadi (film)|Asterix alle Olimpiadi]]'' nel ruolo del conduttore di bighe Schumix, insieme a [[Jean Todt]].<ref>{{Cita web |url=http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/Primo_Piano/2007/12_Dicembre/17/Asterix.shtml |titolo=Schumacher e Todt nel nuovo film di Asterix |accesso=29 febbraio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080311082934/http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/Primo_Piano/2007/12_Dicembre/17/Asterix.shtml |urlmorto=no |giorno=17 |mese=12 |anno=2007}}</ref>
Schumacher è inoltre apparso nella prima puntata della [[Puntate di Top Gear#Tredicesima edizione|tredicesima stagione]] del programma ''[[Top Gear]]'', nelle vesti del pilota misterioso [[The Stig|Stig]] (ruolo ricoperto invece usualmente dal pilota [[Ben Collins]]<ref>{{Cita web |url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/8111588.stm |titolo=Schumacher 'revealed' as the Stig |data=22 giugno 2009 |lingua=en |accesso=30 dicembre 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130529224433/http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/8111588.stm |urlmorto=no}}</ref>), oltreché in vari [[spot pubblicitari]] per [[FIAT]]<ref>{{Cita web |url=https://www.formulapassion.it/automoto/mondoauto/f1-spot-schumacher-e-le-fiat-176927.html |titolo=Schumacher e le Fiat, rapporto da spot. Carrellata nella storia del rapporto tra Michael Schumacher e il marchio Fiat, con tanti spot ricordati dagli appassionati con un sorriso
|accesso=8 febbraio 2024 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200701195842/https://www.formulapassion.it/automoto/mondoauto/f1-spot-schumacher-e-le-fiat-176927.html |urlmorto=no}}</ref> e [[Mercedes-Benz]].
La sua vita pubblica e privata viene raccontata nel film documentario ''[[Schumacher (film)|Schumacher]]'' del 2021.<ref>{{cita web|autore=Matteo Novembrini|url=https://autosprint.corrieredellosport.it/news/formula1/2021/08/25-4619502/su_netflix_arriva_schumacher_ecco_il_trailer_video/|titolo=Su Netflix arriva "Schumacher": ecco il trailer|data=25 agosto 2021}}</ref>
===Iniziative benefiche===
Schumacher è molto attivo nel campo della beneficenza. Dal 2002 è ambasciatore speciale dell'[[UNESCO]], alla quale ha donato un milione e cinquecentomila euro.<ref>{{Cita web |lingua=en |url=http://portal.unesco.org/en/ev.php-URL_ID=6691&URL_DO=DO_TOPIC&URL_SECTION=201.html |titolo=Schumcher ambasciatore speciale UNESCO |accesso=29 febbraio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070221113842/http://portal.unesco.org/en/ev.php-URL_ID%3D6691%26URL_DO%3DDO_TOPIC%26URL_SECTION%3D201.html |urlmorto=sì |mese=10 |anno=2002}}</ref> Nel 2004 ha elargito una donazione alle vittime dello [[Terremoto e maremoto dell'Oceano Indiano del 2004|tsunami nell'oceano Indiano]].<ref>{{Cita web |url=http://nbcsports.msnbc.com/id/6786663/ |titolo=Schumacher dona 10 milioni per le vittime dello tsunami |accesso=29 febbraio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090801112949/http://nbcsports.msnbc.com/id/6786663 |urlmorto=sì |giorno=06 |mese=01 |anno=2005}}</ref> Per molti anni ha giocato a calcio con la nazionale piloti e ha partecipato a varie partite il cui ricavato era devoluto in beneficenza; ad esempio, nel 2009 partecipò all'incontro tenutosi a [[Coriano]] contro la squadra della [[comunità di San Patrignano]] per raccogliere fondi da destinare alle vittime del [[Terremoto dell'Aquila del 2009|terremoto in Abruzzo]].<ref>{{Cita web |url=http://www.ilrestodelcarlino.it//rimini/2009/05/07/174045-schumacher_campo_patrignano.shtml |titolo=Schumacher in campo a San Patrignano "Questi ragazzi mi danno entusiasmo" |data=7 maggio 2009 |accesso=29 marzo 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150402212044/http://www.ilrestodelcarlino.it//rimini/2009/05/07/174045-schumacher_campo_patrignano.shtml |urlmorto=no}}</ref><ref>[http://www.nazionalepiloti.it/cmsystem/index.php?option=com_content&task=view&id=373&Itemid=318 Sito ufficiale della Nazionale Italiana Piloti<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090715230450/http://www.nazionalepiloti.it/cmsystem/index.php?option=com_content&task=view&id=373&Itemid=318 |data=15 luglio 2009 }}</ref>
===L'incidente di Méribel===
La mattina del 29 dicembre 2013, durante una discesa [[Freeride (sci)|fuoripista]] in sci sulle nevi di [[Méribel]], nel dipartimento [[Francia|francese]] della [[Savoia (dipartimento)|Savoia]], Schumacher cadde e sbatté la testa contro una roccia.<ref name="Voltini">{{Cita web|autore=Maurizio Voltini |url=http://autosprint.corrieredellosport.it/2013/12/30/la-situazione-di-schumi-dopo-lincidente/12322/ |titolo=La situazione di Schumi dopo l'incidente |data=30 dicembre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140116151143/http://autosprint.corrieredellosport.it/2013/12/30/la-situazione-di-schumi-dopo-lincidente/12322/ |urlmorto=sì}}</ref> L'ex pilota fu trasportato al Centro Ospedaliero Universitario di [[Grenoble]], dove venne sottoposto a un'operazione [[Neurochirurgia|neurochirurgica]] urgente per trattare il grave [[trauma cranico]] e l'[[emorragia cerebrale]], dopodiché fu mantenuto in [[coma farmacologico]].<ref name="Voltini"/>
Il 16 giugno 2014, dopo circa sei mesi, la portavoce e manager Sabine Kehm dichiarò che Schumacher era uscito dal coma e aveva lasciato l'ospedale per iniziare un percorso riabilitativo in una clinica privata. Già ad aprile erano stati annunciati periodi di risveglio, ripresa della coscienza e interazione con l'ambiente circostante.<ref>{{Cita web |url=http://www.repubblica.it/sport/formulauno/2014/06/16/news/schumacher_fuori_coma-89096438/ |titolo="Schumacher uscito dal coma": secondo la manager ha lasciato l'ospedale |data=16 giugno 2014 |accesso=16 giugno 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140616114123/http://www.repubblica.it/sport/formulauno/2014/06/16/news/schumacher_fuori_coma-89096438/ |urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web |lingua=de |url=http://www.bild.de/sport/motorsport/michael-schumacher/aus-koma-aufgewacht-und-in-reha-klinik-verlegt-36406634.bild.html |titolo=Michael Schumacher ist wach! |data=16 giugno 2014 |accesso=16 giugno 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140616185703/http://www.bild.de/sport/motorsport/michael-schumacher/aus-koma-aufgewacht-und-in-reha-klinik-verlegt-36406634.bild.html |urlmorto=no}}</ref> È stato infine deciso un percorso riabilitativo al centro di [[neuroscienza|neuroscienze]] dell'ospedale universitario di [[Losanna]], non lontano dalla sua villa di [[Gland (Svizzera)|Gland]].<ref>{{Cita web |url=http://www.repubblica.it/sport/formulauno/2014/06/17/news/schumacher-89232449/ |titolo=Schumacher a Losanna: "Presto cominceremo a lavorare con Michael" |accesso=14 luglio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140710233522/http://www.repubblica.it/sport/formulauno/2014/06/17/news/schumacher-89232449/ |urlmorto=no}}</ref>
Il 9 settembre 2014 Schumacher fu dimesso dal centro di Losanna per proseguire la riabilitazione a casa.<ref>{{Cita web |url=https://www.dailymail.co.uk/sport/formulaone/article-6502161/Five-years-life-changing-accident-inside-hidden-world-Michael-Schumacher.html |titolo=Michael Schumacher at 50: Inside the hidden world of F1 legend |nome=Jonathan McEvoy |data=16 dicembre 2018 |accesso=17 dicembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210106132529/https://www.dailymail.co.uk/sport/formulaone/article-6502161/Five-years-life-changing-accident-inside-hidden-world-Michael-Schumacher.html |urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.corriere.it/sport/14_settembre_09/schumacher-manager-annuncia-finalmente-casa-7cc8c1a8-3823-11e4-876b-2f897d4bd66b.shtml |titolo=Schumacher, la manager annuncia: «Finalmente a casa» |data=14 settembre 2014 |accesso=11 ottobre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304102344/http://www.corriere.it/sport/14_settembre_09/schumacher-manager-annuncia-finalmente-casa-7cc8c1a8-3823-11e4-876b-2f897d4bd66b.shtml |urlmorto=no}}</ref> Da allora la famiglia mantiene un assoluto riserbo sulle condizioni di salute dell'ex pilota.<ref>{{Cita web | url = https://the-race.com/formula-1/netflix-michael-schumacher-documentary-film/ | titolo = Netflix to show new Schumacher film made with family support | lingua = en | data = 30 luglio 2021 | accesso = 30 agosto 2021}}</ref>
Secondo la testimonianza di un maestro di sci di Méribel (che sarebbe stato fra i primi a soccorrere Schumacher) raccolta dal giornalista tedesco Jens Gideon, all'imprudenza di Schumacher – impegnato in un ''freeride'' nonostante le condizioni meteorologiche non ottimali – sarebbe seguita la negligenza dei soccorritori, che ritrovatisi di fronte un soggetto inizialmente ancora cosciente avrebbero sottovalutato il [[Trauma (medicina)|trauma]] propendendo per un trasporto in [[elisoccorso]] in una clinica nella vicina [[Moûtiers]]; tuttavia, secondo quanto affermato dal maestro di sci, le condizioni di Schumacher si sarebbero fatte critiche durante il viaggio, rendendo necessario un cambio di destinazione verso l'ospedale di Grenoble, più attrezzato a gestire la situazione, perdendo così del tempo che avrebbe potuto rivelarsi prezioso per contenere i danni cerebrali emersi.<ref name="Post">{{cita web|url=https://www.ilpost.it/2023/12/29/michael-schumacher-incidente/|titolo=L'incidente che cambiò la vita di Michael Schumacher|data=2023-12-29}}</ref>
==Carriera==
===Esordi===
[[File:Reynard F 903-001 1990 Michael Schuhmacher Formula 3 EMS.jpg|thumb|left|La [[Reynard]] guidata da Schumacher in [[Formula 3]] nella stagione 1990]]
Schumacher ebbe i primi contatti con l'automobilismo all'età di quattro anni, alla guida di un [[kart]] sul circuito di [[Kerpen]], gestito dal padre. Nel 1984 venne contattato da un imprenditore della zona, Jürgen Dilk, rimasto impressionato dal ragazzino, che decise di aiutare economicamente;<ref>{{Cita |Collings |pp. 35-37 |CollT}}.</ref> negli anni seguenti vinse il titolo junior tedesco e il campionato europeo a [[Göteborg]], in [[Svezia]]. Nell'ultima gara avvenne un episodio singolare: proprio all'ultima curva dell'ultimo giro, [[Alex Zanardi]] e Massimiliano Orsini presero male la curva, facendo così un fuoripista e regalando a Schumacher non solo la vittoria della gara, ma anche il campionato.<ref>{{Cita web |lingua=en |url=http://www.f1rejects.com/drivers/zanardi/biography.html |titolo=Alessandro Zanardi - Full Biography |data=31 ottobre 2007 |accesso=11 settembre 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131202223125/http://www.f1rejects.com/drivers/zanardi/biography.html |urlmorto=sì}}</ref>
Nel 1988 passò dai kart alle monoposto delle classi superiori. Sempre grazie a Dilk, partecipò sia al campionato tedesco sia a quello europeo di [[Formula Ford]]: si piazzò rispettivamente sesto e secondo, in quest'ultimo alle spalle di [[Mika Salo]]. Nello stesso anno venne aiutato anche da Gustav Hoecker, concessionario del marchio [[Lamborghini]], a gareggiare in [[Formula König]], serie addestrativa utilizzante telai e motori della Formula Panda italiana: vinse nove gare su dieci laureandosi facilmente campione.<ref>{{Cita web |url=http://www.driverdb.com/drivers/michael-schumacher/ |titolo=Michael Schumacher |lingua=en |accesso=7 marzo 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120314124412/http://www.driverdb.com/drivers/michael-schumacher/ |urlmorto=no}}</ref> Il passaggio scontato per Schumacher sarebbe stato la [[Formula 3]], ma Dilk gli fece capire di non potersi permettere di sostenere gli alti costi di tale categoria; intervenne allora [[Willi Weber]], proprietario di un team, che era rimasto stupito dalle capacità del giovane pilota tedesco e decise quindi di offrirgli un contratto per gareggiare nella serie a partire dal 1989. Ebbe così inizio un duraturo sodalizio tra i due, con Weber che avrebbe affiancato Schumacher come manager per tutto il resto della sua carriera agonistica.
[[File:Michael Schumacher Bernie Ecclestone September 1991.jpg|thumb|Da sinistra: Schumacher discute con [[Bernie Ecclestone|Bernie]] e [[Slavica Ecclestone]] durante una prova del [[Campionato del mondo sportprototipi]] a [[Circuito di Nevers Magny-Cours|Nevers Magny-Cours]] nel 1991]]
Schumacher chiuse il [[F3 tedesca|campionato tedesco di Formula 3]] al secondo posto, battuto di un solo punto da [[Karl Wendlinger]]. Nel 1990, al secondo anno nella categoria, riuscì a laurearsi campione, vincendo peraltro due prestigiose gare internazionali della medesima serie: il [[Gran Premio di Macao]] e quello del [[Gran Premio del Giappone|Monte Fuji]].<ref Name=Bombara>{{Cita news | autore = Paolo Bombara | titolo = Per 18 stagioni in pista vincendo... non tutto ma di tutto! | pubblicazione = Autosprint | numero = 41 | data = 10-16 ottobre 2000}}</ref><ref>{{Cita web | autore = Roger Gascoigne | url = https://formulascout.com/thirty-years-on-who-could-replicate-schumachers-stunning-f1-debut/82743 | titolo = Thirty years on, who could replicate Schumacher’s stunning F1 debut? | lingua = en | data = 25 agosto 2021 | accesso = 31 agosto 2021}}</ref> Sempre nel 1990 firmò un contratto con la [[Mercedes-Benz (automobilismo)|Mercedes]] per pilotare le vetture della casa di [[Stoccarda]] impegnate nel [[Campionato del mondo sportprototipi]] di [[Gruppo C]], sotto la direzione di [[Peter Sauber]]. Schumacher si sarebbe alternato con i suoi rivali in F3, [[Heinz-Harald Frentzen]] e [[Karl Wendlinger]], nell'affiancare l'esperto [[Jochen Mass]]; venne così creato uno ''junior team'' in seno alla casa di Stoccarda, vivaio di giovani talenti dell'automobilismo tedesco.<ref Name=GruppoC>{{Cita web | url = https://www.autosport.com/f1/news/watch-when-schumacher-made-amends-on-his-real-group-c-debut-4982877/4982877/ | titolo = Watch: When Schumacher made amends on his real Group C debut | lingua = en | data =1º maggio 2021 | accesso = 31 agosto 2021}}</ref> Schumacher colse una vittoria nell'ultima prova stagionale del mondiale prototipi, la 480 km di Città del Messico, in coppia con Mass.<ref Name=GruppoC/>
La [[Mercedes-Benz (automobilismo)|Mercedes]] stava intanto meditando un ritorno alle gare di [[Formula 1]] con una propria monoposto, dopo l'abbandono del {{F1|1955}}, affidandosi a Jochen Neerpasch come responsabile del reparto corse; in quest'ottica Schumacher sarebbe stato scelto come primo pilota della squadra. Il progetto non si realizzò per gli eccessivi costi e la casa tedesca si limitò a fornire il motore alla [[Sauber F1 Team|Sauber]] a partire dal {{F1|1993}}. Nel {{F1|1991}}, Schumacher gareggiò nel Campionato del mondo sportprototipi, ottenendo una vittoria e concludendo nono nella classifica piloti; nell'appuntamento più importante della stagione, la [[24 Ore di Le Mans]], giunse quinto (insieme a [[Karl Wendlinger|Wendlinger]] e Fritz Kreutzpointner), marcando il giro più veloce in gara.<ref>{{Cita web |lingua=en |url=http://www.formula2.net/1991.htm |titolo=Le Mans Register 1991 |accesso=4 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080331180115/http://www.formula2.net/1991.htm |urlmorto=no}}</ref> Prese poi parte anche a una gara di [[Formula Nippon]], arrivando secondo.<ref name="early results">{{Cita |Domenjoz |pp. 10-12, 170-171 |cidDome}}.</ref>
===Formula 1===
====Il debutto con la Jordan (1991)====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1991}}
[[File:Jordan 191 rain.png|thumb|left
Schumacher debuttò in [[Formula 1]] nel
Nonostante Schumacher affrontasse per la prima volta il difficile circuito, stupì gli addetti ai lavori qualificandosi al settimo posto in griglia di partenza; la sua gara però durò solo un centinaio di metri, dopodiché la rottura della frizione lo costrinse al ritiro.<ref>{{Cita web |url=http://www.formula1.com/results/season/1991/209/ |titolo=1991 Belgian Grand Prix |lingua=en |accesso=1º marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070629034416/http://www.formula1.com/results/season/1991/209/ |urlmorto=no }}</ref> Le prestazioni offerte durante il fine settimana belga attirarono comunque l'attenzione di [[Flavio Briatore]], direttore della [[Benetton Formula|Benetton]], che gli offrì subito un contratto per affiancare l'allora prima guida [[Nelson Piquet]] al volante della [[Benetton B191|B191]].
La scelta fu foriera di perplessità per la giovane età e l'apparente inesperienza del debuttante, ma soprattutto causò frizioni in seno a entrambe le scuderie. Eddie Jordan aveva infatti cercato di far firmare a Schumacher un precontratto con opzione per proseguire il legame a medio-lungo termine, ma il pilota (su indicazione di Weber, il quale riteneva che la competitività della squadra irlandese negli anni seguenti sarebbe andata a scemare) non l'aveva sottoscritto. In casa Benetton, invece, Piquet espresse il proprio malumore per la prospettiva di doversi confrontare alla pari con un giovane rampante e non più col connazionale [[Roberto Moreno]], ben meno veloce; a difesa di quest'ultimo, peraltro, si espose anche l'allora ''numero uno'' della griglia, [[Ayrton Senna]], che fece pressione affinché l'amico non venisse appiedato. Briatore era però determinato ad avere Schumacher con sé e infine chiuse la questione girando Moreno alla Jordan a titolo gratuito, continuando a pagargli l'ingaggio fino al termine della stagione.<ref name=Ollanu>{{Cita web |autore=Stefano Ollanu |url=https://www.formulapassion.it/motorsport/storia/f1-briatore-ricorda-lingaggio-di-schumacher-in-tanti-erano-dubbiosi-404385.html |titolo= F1 {{!}} Briatore ricorda l'ingaggio di Schumacher: "In tanti erano dubbiosi" |data=13 ottobre 2018 }}</ref>
====Il passaggio in Benetton (1991-1993)====
[[File:Michael Schumacher (Benetton B191) - Gran Premio d'Italia 1991.jpg|miniatura|Schumacher, all'esordio su [[Benetton Formula|Benetton]] nel [[Gran Premio d'Italia 1991]], ottiene i suoi primi punti in Formula 1]]
===== 1991 =====
Fin dai primi test con la Benetton, Schumacher stupì il personale del team per la propria competitività e la meticolosità sia nella messa a punto della macchina, sia anche nella propria preparazione fisica.<ref name=Ollanu/>
Nella successiva gara a [[Gran Premio d'Italia 1991|Monza]], la prima che lo vedeva al volante della monoposto anglo-trevigiana, il pilota tedesco andò subito a punti, chiudendo al quinto posto oltreché davanti al suo compagno di squadra. Nelle rimanenti gare della stagione si piazzò per altre due volte in zona punti – all'epoca ristretta ai primi sei classificati –, imponendosi come futura promessa dell'automobilismo.<ref>{{Cita web |url=http://autosprint.corrieredellosport.it/2010/05/12/michael-schumacher-la-leggenda/4917/ |titolo=Michael Schumacher: la Leggenda |data=12 maggio 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140714195647/http://autosprint.corrieredellosport.it/2010/05/12/michael-schumacher-la-leggenda/4917/ |urlmorto=sì}}</ref>
===== 1992 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1992}}
[[File:Michael Schumacher 1992 Monaco.jpg|thumb|left|Schumacher durante il [[Gran Premio di Monaco 1992]]]]
Al termine della stagione [[Nelson Piquet|Piquet]] lasciò la [[Formula 1]] e venne sostituito alla [[Benetton Formula|Benetton]] da [[Martin Brundle]]. Durante la stagione {{F1|1992}} Schumacher cominciò a inserirsi stabilmente nelle posizioni di testa, ottenendo alcuni podi, fino alla prima vittoria nel [[Gran Premio del Belgio 1992|Gran Premio del Belgio]].<ref>{{Cita web | url = https://www.grandprix.com/races/belgian-gp-1992.html | titolo = Belgian GP, 1992 |lingua = en | accesso = 4 settembre 2021}}</ref> A tre gare dal termine, con il mondiale già assegnato a [[Nigel Mansell]], l'attenzione si spostò sulla lotta per la seconda posizione in classifica che vedeva coinvolti Schumacher, che precedeva [[Ayrton Senna|Senna]] e [[Riccardo Patrese|Patrese]] distanti solo una lunghezza.<ref>{{Cita web | url = https://www.statsf1.com/en/1992/belgique/championnat.aspx | titolo = Belgium 1992 - Championship | lingua = en | accesso = 4 settembre 2021}}</ref> Alla fine la spuntò il padovano con Schumacher terzo in classifica mondiale, davanti a Senna, tradito in diverse occasioni da una [[McLaren]] spesso inaffidabile.<ref>{{Cita news |titolo=Il Giappone è italiano, Patrese, che domenica |pubblicazione=La Stampa |data=26 ottobre 1992 |p=38}}</ref><ref>{{Cita web| url = https://jalopnik.com/when-no-one-was-sure-ayrton-senna-would-stay-in-formula-1821484570 | titolo = When No One Was Sure Ayrton Senna Would Stay In Formula One | autore= Stef Schrader | lingua = en | data = 20 dicembre 2017 | accesso = 4 settembre 2021}}</ref>
Intanto la rivalità tra il fuoriclasse brasiliano e l'emergente tedesco aveva cominciato a delinearsi<ref name="Schumacher-Senna">{{Cita web|lingua=en |url=http://www.grandprix.com/ft/ftdt046.html |titolo=Icon vs icon: Schumacher vs Senna |data=21 settembre 2001 |accesso=4 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080312180659/http://www.grandprix.com/ft/ftdt046.html |urlmorto=sì}}</ref> già durante i primi Gran Premi dell'anno. In [[Gran Premio del Brasile 1992|Brasile]] Schumacher accusò pubblicamente Senna di averlo intralciato in gara con comportamenti poco corretti, mentre in realtà gli improvvisi rallentamenti della McLaren del brasiliano erano dovuti a problemi di natura elettronica.<ref>{{Cita |Turrini |p. 42 |cidTurr}}.</ref> In [[Gran Premio di Francia 1992|Francia]] il tedesco tamponò il brasiliano al primo giro; il Gran Premio fu poi interrotto a causa della pioggia e a quel punto Senna, che aveva già dismesso la tuta da gara, tornò in abiti civili sulla griglia di partenza per affrontare Schumacher: tenendo a distanza le telecamere, lo rimproverò per le accuse di ostacolamento che gli aveva rivolto in Brasile e lo tacciò di eccessiva spregiudicatezza al volante.<ref>{{cita news|pubblicazione=Autosprint|numero=28|data=7-13 luglio 1992|p=38}}</ref>
[[File:GP d'Italia 1992 - Ayrton Senna (McLaren) e Michael Schumacher (Benetton).jpg|thumb|Schumacher (a destra) festeggia sul podio di [[Gran Premio d'Italia 1992]], chiuso al terzo posto; alla sua destra l'allora ''numero uno'' della griglia, il vincitore [[Ayrton Senna]], con cui il tedesco si ritrovò più volte in conflitto agli esordi]]
La tensione tra i due si riacutizzò durante una sessione di test sul [[Hockenheimring|circuito di Hockenheim]]: i due si sfiorarono più volte in pista con le ruote e, una volta rientrati ai box, arrivarono quasi alle mani.<ref name="Schumacher-Senna" />
===== 1993 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1993}}
Nella stagione {{F1|1993}} la [[Benetton Formula|Benetton]] ottenne una fornitura esclusiva di motori [[Ford]], qualitativamente superiori a quelli in versione clienti forniti alla [[McLaren]], che invece ne beneficiò solo dal [[Gran Premio di Gran Bretagna 1993|Gran Premio di Gran Bretagna]];<ref>{{Cita news |autore=Carlo Grandini |url=http://archiviostorico.corriere.it/1993/luglio/09/prove_trionfo_annunciato_oltretutto_Williams_co_0_9307094448.shtml |titolo=Prove di trionfo annunciato: oltretutto la Williams corre in casa |pubblicazione=Corriere della Sera |data=9 luglio 1993 |p=34 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121103154333/http://archiviostorico.corriere.it/1993/luglio/09/prove_trionfo_annunciato_oltretutto_Williams_co_0_9307094448.shtml |urlmorto=sì}}</ref> inoltre i nuovi sistemi di [[controllo della trazione]] (introdotti però solo a metà stagione)<ref>{{Cita web|lingua=en |url=http://www.newsf1.free-online.co.uk/benetton.html |titolo=Benetton |accesso=5 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080509071742/http://www.newsf1.free-online.co.uk/benetton.html |urlmorto=no |anno=1999}}</ref> contribuirono a rendere competitiva la vettura del pilota tedesco. Come compagno di squadra, [[Martin Brundle|Brundle]] venne sostituito da [[Riccardo Patrese]] il quale nelle stagioni precedenti era stato la seconda guida della [[Williams F1|Williams]].<ref>{{Cita news |autore=Enrico Biondi |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,35/articleid,0777_01_1993_0060_0033_10963597/ |titolo=Una Benetton color iride |pubblicazione=La Stampa |data=2 marzo 1993 |p=35}}</ref>
[[File:Schumacher Monza 1993.jpeg|thumb|left|Schumacher nel [[Gran Premio d'Italia 1993]]]]
Nel corso della stagione, segnata sempre dal dominio del team di [[Didcot]], questa volta con [[Alain Prost|Prost]] tornato alle corse e subentrato a Mansell, Schumacher ottenne diversi podi e un'ulteriore vittoria in [[Gran Premio del Portogallo 1993|Portogallo]]; a inizio settembre, inoltre, ufficializzò il rinnovo del contratto con la Benetton anche per la stagione seguente, rivelando di aver fatto inserire una clausola in cui stabiliva di non voler come compagno di squadra né Senna né Mansell, onde evitare episodi di competizione interna.<ref>{{Cita news |titolo=Schumacher resta, però non vuole Senna o Mansell |pubblicazione=La Stampa |data=2 settembre 1993 |p=29}}</ref> A fine stagione, con il titolo mondiale assegnato a Prost, il tedesco arrivò quarto in classifica.<ref Name=Bombara/> La continuità di risultati che la scuderia anglo-italiana cominciava ad avere da un biennio a quella parte, spesso sul podio, fece ben sperare per una futura competitività della vettura in modo tale da inserirsi tra i pretendenti al titolo.<ref>{{cita web|autore=Luca Ferrari|url=https://www.formulapassion.it/motorsport/storia/f1-benetton-da-semplice-sponsor-a-team-di-successo-108416.html|titolo=Benetton: da semplice sponsor a team di successo|data=22 agosto 2018}}</ref>
====I primi titoli mondiali (1994-1995)====
===== 1994 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1994}}
In vista della stagione {{F1|1994}} il presidente della [[Federazione Internazionale dell'Automobile]] (FIA), [[Max Mosley]], promosse una decisa riforma del regolamento tecnico della [[Formula 1]]: venne vietata gran parte degli ausili elettronici liberamente impiegati fino ad allora, su tutti [[Sospensione attiva|sospensioni attive]], [[controllo di trazione]] e [[Launch control|meccanismi di partenza automatici]];<ref>{{Cita |Mapelli |p. 169}}.</ref> inoltre dopo undici anni vennero reintrodotti i rifornimenti di carburante durante la gara, permettendo la riduzione della capacità dei serbatoi. La speranza della Federazione era quella di ridurre le prestazioni delle monoposto e aumentare lo spettacolo e la competizione, diminuendo il vantaggio di sviluppo accumulato dalla Williams, dominatrice incontrastata dal precedente biennio.<ref Name=Racefans>{{cita web | autore = Keith Collantine | url = https://www.racefans.net/2014/01/08/1994-remembering-year-everything-changed/ | titolo = 1994: Remembering the year everything changed | lingua = en | data = 8 gennaio 2014 | accesso = 4 settembre 2021}}</ref>
[[File:Benetton B 194 4841.JPG|thumb|La [[Benetton B194]] utilizzata da Schumacher nel {{F1|1994}}]]
La [[Benetton Formula|Benetton]] si presentò come una delle squadre candidate alla lotta per il titolo mondiale, nonostante il pronostico fosse tutto dalla parte della [[Williams F1|Williams]], che oltre a essere dotata del [[motore V10]] [[Renault F1|Renault]], più performante del [[Motore V8|V8]] [[Motore Ford Zetec|Ford]] della scuderia anglo-trevigiana, aveva ingaggiato [[Ayrton Senna]] al posto del ritirato [[Alain Prost]].<ref>{{Cita web | url = https://www.racecar-engineering.com/news/natural-aspirations/ | titolo = Natural Aspirations | lingua = en | accesso = 4 settembre 2021}}</ref><ref>{{Cita news | titolo = Nel mondiale di Senna la voglia-Ferrari | pubblicazione = La Stampa | data = 21 marzo 1994 | p= 43}}</ref>
Le prime due gare del campionato furono vinte da Schumacher, la cui competitività alla guida della B194 risultò a tratti sorprendente: di contro il campione brasiliano patì due ritiri, a causa di un suo errore in [[Gran Premio del Brasile 1994|Brasile]] e tamponato da [[Mika Häkkinen]] alla partenza nel [[Gran Premio del Pacifico 1994|Gran Premio del Pacifico]].<ref>{{Cita web | url = https://www.grandprix.com/races/brazilian-gp-1994.html | titolo = Brazilian GP, 1994 | lingua = en | accesso = 4 settembre 2021}}</ref><ref>{{Cita web | url = https://www.grandprix.com/races/pacific-gp-1994.html | titolo = Pacific GP, 1994 | lingua = en | accesso = 4 settembre 2021}}</ref>
Il successivo fine settimana di [[Gran Premio di San Marino 1994|Imola]] ebbe esiti tragici, con il ferimento di [[Rubens Barrichello]] durante le prove libere, la morte di [[Roland Ratzenberger]] durante le qualifiche e quella di [[Ayrton Senna]] durante la gara, a cui si sommarono i gravi incidenti in partenza e corsia box che coinvolsero anche spettatori e meccanici; questi drammatici eventi segnarono un punto di svolta per la Formula 1, che procedette a una riforma profonda. La FIA introdusse una serie di misure correttive per migliorare la sicurezza in successivi interventi regolamentari.<ref Name=Racefans/> Nel frattempo Schumacher, dopo aver vinto le prime tre gare, continuò con ottime prestazioni cogliendo vittorie a [[Gran Premio di Monaco 1994|Monaco]], [[Gran Premio del Canada|Canada]] e [[Gran Premio di Francia 1994|Francia]], oltre a un secondo posto in [[Gran Premio di Spagna 1994|Spagna]] conquistato con il cambio bloccato in quinta marcia.<ref>{{Cita web | url = https://www.grandprix.com/races/spanish-gp-1994.html | titolo = Spanish GP, 1994 | lingua = en | accesso = 4 settembre 2021}}</ref> Al termine del [[Gran Premio di Francia 1994|Gran Premio di Francia]], il vantaggio del tedesco sul suo immediato inseguitore, [[Damon Hill]], era di trentasette punti (66 punti contro i 29 del pilota britannico).<ref>{{Cita web | url = https://www.statsf1.com/en/1994/france/championnat.aspx | titolo = France 1994 - Championship | lingua = en | accesso = 4 settembre 2021}}</ref>
[[File:Michael Schumacher (Benetton) - GP San Marino 1994.jpg|thumb|upright|left|Il volto tirato di Schumacher sul podio del [[Gran Premio di San Marino 1994]], vittorioso per il tedesco ma tragicamente segnato dalle morti dei colleghi [[Roland Ratzenberger|Ratzenberger]] e [[Ayrton Senna|Senna]]; per il ''Kaiser'' la stagione si concluderà con la conquista del primo titolo mondiale]]
Inoltre il pilota tedesco, dopo i fatti di Imola,<ref>{{Cita web|lingua=en |url=http://formula1.about.com/od/organizationsassociations/p/gpma.htm |titolo=Grand Prix Driver's Association, where Racers Cease to Compete |accesso=20 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080915222930/http://formula1.about.com/od/organizationsassociations/p/gpma.htm |urlmorto=sì}}</ref> divenne il presidente della [[Grand Prix Drivers' Association]], riformatasi dopo 12 anni.
A [[Gran Premio di Gran Bretagna 1994|Silverstone]] Schumacher superò Hill nel giro di ricognizione e non scontò (su consiglio del muretto del suo team) la penalità inflittagli, venendo infine squalificato; la scuderia anglo-italiana tentò di giustificare l'accaduto adducendo un errore di comunicazione tra i commissari di gara e la squadra,<ref>{{Cita |Hilton |pp. 118-120 |cidHil}}.</ref> ma i giudici sportivi, ravvisando il dolo, inflissero al tedesco ulteriori due gare di squalifica.<ref>{{Cita news |autore=Cristiano Chiavegato |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,27/articleid,0752_01_1994_0237_0029_10688567/ |titolo=Schumacher: sono ko. Addio alla Benetton? |pubblicazione=La Stampa |data=31 agosto 1994 |p= 29}}</ref> La Benetton fece appello, cosa che, nel frattempo, permise al pilota di correre [[Gran Premio di Germania 1994|la gara di casa]] (ove dovette comunque ritirarsi), il [[Gran Premio d'Ungheria 1994|Gran Premio d'Ungheria]] (dove tornò sul gradino più alto del podio) e il [[Gran Premio del Belgio 1994|Gran Premio del Belgio]] (che il pilota tedesco vinse, vedendosi però revocare il successo per l'eccessivo consumo del fondo in legno della monoposto).<ref>{{Cita news |autore=Cristiano Chiavegato |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,27/articleid,0752_01_1994_0236_0027_10687198/ |titolo=Schumacher in mezzo alla bufera |pubblicazione=La Stampa |data=30 agosto 1994 |p= 27}}</ref><ref Name=MWalker>{{Cita web| url = https://www.bbc.com/sport/formula1/22903751 | lingua = en | titolo = British Grand Prix: Hill wins 1994 race after Schumacher's black flag | autore = Murray Walker | data = 26 giugno 2013 | accesso = 4 settembre 2021}}</ref> Le sorti sembrarono così volgersi in sfavore di Schumacher, che quindi saltò i due Gran Premi successivi in Italia e Portogallo: quando tornò in pista il suo vantaggio su Hill si era ridotto a un solo punto. A [[Gran Premio d'Europa 1994|Jerez de la Frontera]] Schumacher vinse, ma Hill lo precedette ancora in [[Gran Premio del Giappone 1994|Giappone]], ove si corse in condizioni di bagnato intenso.<ref Name=MWalker/> Fu così che i due rivali si presentarono alla gara finale divisi da un solo punto.<ref>{{Cita web | url = https://www.statsf1.com/en/1994/japon/championnat.aspx | titolo = Japan 1994 - Championship | lingua = en | accesso = 4 settembre 2021}}</ref>
Schumacher fu autore di una partenza perfetta nel [[Gran Premio d'Australia 1994|Gran Premio d'Australia]]. Alle sue spalle Hill manteneva il passo della Benetton, tenendosi costantemente a meno di 2 secondi di distacco. Durante il 35º giro tuttavia, il tedesco sbagliò del tutto l'ingresso nella curva a sinistra della East Terrace e andò a sbattere contro un muretto di cemento, danneggiando irrimediabilmente la sospensione posteriore destra della Benetton. Hill cercò subito di approfittare dell'errore del rivale, portando un attacco in staccata nella successiva curva a destra: Schumacher sterzò verso l'interno, andando così a scontrarsi con la Williams. Il contatto provocato dal tedesco fu così violento che la Benetton rischiò quasi di ribaltarsi, facendo la curva su due ruote e terminando la corsa contro le barriere di protezione. Hill tentò di proseguire, ma la sua Williams nell'urto aveva subìto il piegamento di un braccio della sospensione anteriore sinistra: dopo un infruttuoso tentativo di ripararla ai box, dovette a sua volta ritirarsi. Vinse [[Nigel Mansell]], all'ultimo successo in carriera.<ref>{{Cita web | url = https://www.racefans.net/2014/11/13/1994-australian-grand-prix-flashback/| autore = Keith Collantine | titolo = Schumacher’s first title tainted by clash with Hill | data = 13 novembre 2014 | accesso = 4 settembre 2021}}</ref>
La manovra fu molto contestata e il pubblico si divise. Una parte degli appassionati sosteneva che la mossa di Schumacher fosse stata volontaria,<ref>{{Cita |Henry |p. 117 |cidHenry}}.</ref> mentre un'altra non ravvisò alcuna predeterminazione da parte del tedesco.<ref>{{Cita web|lingua=en |url=http://www.grandprix.com/ft/ft00341.html |titolo=Now we are 76..: Murray Walker |data=18 ottobre 1999 |accesso=30 novembre 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071203081029/http://www.grandprix.com/ft/ft00341.html |urlmorto=sì}}</ref> La collisione venne valutata come un normale incidente di gara e Schumacher non venne sanzionato, sicché il titolo di campione del mondo andò per la prima volta al pilota tedesco, che divenne il primo campione mondiale della sua nazione.
Nel mentre [[Flavio Briatore]] aveva attuato una manovra finalizzata a ottenere la fornitura di propulsori Renault, all'epoca i più prestazionali della griglia: non potendo stipulare un accordo diretto per via dell'opposizione della Williams, nel maggio 1994 aveva rilevato la [[Ligier]] (in difficoltà a seguito dei problemi giudiziari del patron Cyril de Rouvre) allo scopo di "trasferire" i relativi motori francesi alla Benetton.<ref>{{cita web|autore=Stefano Ollanu|url=https://www.formulapassion.it/motorsport/storia/f1-1994-il-test-di-michael-schumacher-con-la-ligier-renault-benetton-briatore-492226.html|titolo=F1 {{!}} 1994: il test di Schumacher con la Ligier|data=2 maggio 2020}}</ref> Ottenuto l'obiettivo, a fine stagione il contratto in essere con la [[Ford]] fu risolto anticipatamente e unilateralmente;<ref name="Chiavegato">{{Cita news |autore=Cristiano Chiavegato |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,38/articleid,0764_01_1994_0325_0044_10832744/ |titolo=Estoril: Schumacher si allena sulla Ligier |pubblicazione=La Stampa |data=28 novembre 1994 |p=44}}</ref> la casa statunitense, in risposta, bloccò immediatamente la fornitura delle proprie unità motrici alla squadra anglo-trevigiana.<ref name="Chiavegato"/> In tale situazione, e in attesa della nuova [[Benetton B195|B195]] motorizzata Renault, a dicembre 1994 Schumacher poté prendere confidenza coi nuovi propulsori francesi provando per alcuni giorni la [[Ligier JS39B]] sul [[circuito di Estoril]].<ref name="Chiavegato"/>
====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1995}}
[[File:
Nella stagione
A [[Gran Premio di Gran Bretagna 1995|Silverstone]] (così come accadrà successivamente a [[Gran Premio d'Italia 1995|Monza]]) venne tamponato da Hill mentre erano in lotta per il primo posto. Dopo 8 gare Schumacher era in testa alla classifica con undici punti di vantaggio sul rivale britannico. Schumacher diede l'allungo decisivo in classifica a [[Gran Premio del Belgio 1995|Spa-Francorchamps]] in una gara rocambolesca: vinse partendo dal sedicesimo posto e duellando per diversi giri su pista bagnata con [[Pneumatico slick|gomme ''slick'']] contro Hill, munito invece di pneumatici da pioggia.<ref>{{Cita |McMaster |p. 25}}.</ref> A fine settembre, rimase coinvolto in un incidente sull'autostrada per [[Colonia (Germania)|Colonia]] senza conseguenze.<ref>{{Cita news |url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/09/28/schumacher-incidente-in-autostrada.html |titolo=Schumacher incidente in autostrada |pubblicazione=la Repubblica |data=28 settembre 1995 |p=43 |accesso=12 luglio 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180712183605/https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/09/28/schumacher-incidente-in-autostrada.html |urlmorto=no}}</ref> Dopo un secondo posto e una vittoria nel [[Gran Premio d'Europa 1995|Gran Premio d'Europa]], il tedesco conquistò il suo secondo titolo con due gare di anticipo, sul [[circuito di Aida]] nel [[Gran Premio del Pacifico 1995|Gran Premio del Pacifico]].<ref>{{Cita web | url = https://www.grandprix.com/races/pacific-gp-1995.html | titolo = Pacific GP, 1995 | lingua = en | accesso = 31 agosto 2021}}</ref>
Con la successiva vittoria in [[Gran Premio del Giappone 1995|Giappone]], permise alla Benetton di conquistare anche l'unico mondiale costruttori della sua storia. Fu l'ultima stagione di Schumacher con la Benetton; difatti, già a campionato inoltrato, Schumacher aveva preso la decisione di accettare l'offerta della [[Scuderia Ferrari|Ferrari]], impegnata nella propria ricostruzione per tornare a vincere dopo circa 17 anni di digiuno, e in estate firmò per il team di [[Maranello]].<ref>{{Cita |McMaster |p. 23}}.</ref>
====L'approdo in Ferrari (1996-1999)====
===== 1996 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1996}}
[[File:Agnelli, Montezemolo, Schumacher (Imola, 1996).jpg|thumb|left|Da destra: Schumacher nei box di [[Autodromo Enzo e Dino Ferrari|Imola]] con il presidente della Ferrari, [[Luca Cordero di Montezemolo]], e [[Gianni Agnelli]] durante una giornata di test, 6 giugno 1996]]
Nel {{F1|1996}}, Schumacher passò alla [[Scuderia Ferrari|Ferrari]], scuderia con la quale sarebbe divenuto il pilota più titolato della [[storia della Formula 1]]; come seconda guida gli fu affiancato [[Eddie Irvine]], proveniente dalla [[Jordan Grand Prix]]. L'esordio fu difficile: la squadra non vinceva un titolo mondiale piloti dal {{F1|1979}}, mentre il titolo costruttori mancava dal {{F1|1983}}, il clima all'interno dell'organico non era ottimale e, sebbene dal 1994 si apprezzasse una qualche ripresa nella competitività, il divario tecnico dalle scuderie britanniche sembrava lungi dall'essere colmato. La monoposto [[Ferrari F310|F310]] non faceva eccezione, dando a vedere scarsa affidabilità e prestazioni non al top. Tuttavia Schumacher seppe parzialmente supplire col proprio talento ai limiti del mezzo: nelle prime 5 gare conquistò 3 podi, ma il distacco in classifica dal ''leader'' Hill era già di 26 punti.<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/en/1996/saint-marin/championnat.aspx|titolo=San Marino 1996|accesso=1º dicembre 2024}}</ref>
Non mancarono tuttavia anche suoi errori, come a [[Gran Premio di Monaco 1996|Monte Carlo]], dove vanificò un possibile successo: partito dalla ''[[pole position]]'', fu subito sorpassato da Hill e successivamente già nel corso del primo giro, fu costretto al ritiro, dopo essere scivolato su un cordolo bagnato che lo catapultò contro le barriere dalla parte opposta. La prima vittoria in Ferrari arrivò nel Gran Premio successivo, in [[Gran Premio di Spagna 1996|Spagna]], corso sotto il diluvio:<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.ferrari.com/en-CL/history/moments/1996/schumys-first/more|titolo=Schumy's First}}</ref> dopo essere partito male facendo pattinare le gomme sulla pista allagata, fu protagonista di una rimonta passata agli annali,<ref>{{cita web|lingua=en|autore=Andrew Benson|url=https://www.bbc.com/sport/formula1/36277172|titolo=Spanish Grand Prix: Why Michael Schumacher's epic 1996 win matters|data=2016-05-14}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|autore=David Tremayne|url=https://www.formula1.com/en/latest/article.f1s-best-drives-10-schumacher-walks-on-water-in-spain.Z1kbMXRnG9oyMZkzXnXWo.html|titolo=F1's Best Drives #10 – Schumacher walks on water in Spain|data=2019-04-02}}</ref> guadagnando in media quattro secondi al giro sui piloti di testa, superandoli e arrivando al traguardo con un minuto scarso di vantaggio sul secondo in classifica finale, [[Jean Alesi]].<ref>{{cita|Boccafogli, McMaster e Williams|p. 16|cidWi96}}.</ref>
[[File:1996 Michael Schumacher Monza.jpg|thumb|Schumacher festeggia la vittoria nel [[Gran Premio d'Italia 1996]], la prima della carriera sul tracciato monzese]]
A questo successo, tuttavia, seguirono cinque gare con soli tre punti conquistati, sempre a causa della scarsa affidabilità della F310: in [[Gran Premio del Canada 1996|Canada]] si staccò un semiasse all'uscita da un pit stop, mentre in [[Gran Premio di Francia 1996|Francia]] il motore Ferrari si ruppe addirittura nel giro di ricognizione,<ref>{{Cita web |url=https://www.formulapassion.it/motorsport/storia/f1-francia-96-schumacher-bianco-ultimo-gp-senza-campioni-hill-ferrari-williams-573467.html |titolo=F1 {{!}} Francia '96: Schumi 'in bianco' nell'ultimo GP senza campioni |autore=Matteo Senatore |data=30 giugno 2021 |accesso=2 luglio 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210630181911/https://www.formulapassion.it/motorsport/storia/f1-francia-96-schumacher-bianco-ultimo-gp-senza-campioni-hill-ferrari-williams-573467.html |urlmorto=no}}</ref> unitamente a vari problemi al cambio.
Schumacher tornò alla vittoria al [[Gran Premio del Belgio 1996|Gran Premio del Belgio]], approfittando delle condizioni meteo mutevoli. Il divario tecnico tra la Ferrari e la Williams, seppur ancora notevole, si stava lievemente assottigliando: ciò fu in parte confermato dai buoni risultati ottenuti nella parte finale della stagione, con la vittoria a [[Gran Premio d'Italia 1996|Monza]], nella gara più attesa davanti al pubblico italiano (dove la Ferrari non si affermava dal 1988), e ai podi conquistati nelle ultime due gare della stagione. Il bilancio della prima stagione di Schumacher alla Ferrari fu di tre vittorie e cinque piazzamenti a podio, che gli valsero il terzo posto nella classifica mondiale, dietro ai piloti Williams.<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/en/1996.aspx|titolo=World Championship Result|accesso=1º dicembre 2024}}</ref>
===== 1997 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1997}}
Durante il {{F1|1997}}, il divario tecnico con la [[Williams F1|Williams]], seppur sempre elevato, si ridusse ulteriormente grazie anche alla nuova vettura, la [[Ferrari F310B|F310B]], che risultò molto affidabile, e all'arrivo di altri tecnici come [[Ross Brawn]] e [[Rory Byrne]], che già avevano lavorato con Schumacher negli anni precedenti. Nonostante ciò, a inizio stagione la Williams si dimostrò, come da pronostico, più veloce vincendo in [[Gran Premio del Brasile 1997|Brasile]] e [[Gran Premio d'Argentina 1997|Argentina]] con [[Jacques Villeneuve|Villeneuve]] e a [[Gran Premio di San Marino 1997|Imola]] con [[Heinz-Harald Frentzen|Frentzen]]. Dopo 4 gare il distacco in classifica era di 6 punti. Grazie anche alle modifiche apportate da Byrne al progetto originario di [[John Barnard]], il tedesco iniziò la sua rimonta a partire dal [[Gran Premio di Monaco 1997|Gran Premio di Monaco]] e riuscì a issarsi in testa alla classifica. Durante la stagione il distacco fu sempre costante tra i due piloti, difatti non superò mai i 14 punti (situazione che si ebbe al termine del [[Gran Premio di Francia 1997|Gran Premio di Francia]] in favore del tedesco).{{Senza fonte}}
[[File:Michael Schumacher 1997.jpg|thumb|left|Schumacher durante il [[Gran Premio di Germania 1997]]]]
A cinque gare dal termine, con la vittoria ottenuta a [[Gran Premio del Belgio 1997|Spa-Francorchamps]], Schumacher portò a undici le lunghezze di vantaggio sul rivale canadese; tuttavia dal [[Gran Premio d'Italia 1997|Gran Premio d'Italia]], anche grazie a episodi favorevoli – come l'errore dello stesso tedesco in [[Gran Premio d'Austria|Austria]], dove non si accorse di aver sorpassato [[Heinz-Harald Frentzen]] in regime di bandiere gialle, o di altri piloti, come al [[Gran Premio del Lussemburgo 1997|Gran Premio del Lussemburgo]] quando venne tamponato poco dopo il via dal fratello minore [[Ralf Schumacher|Ralf]], quest'ultimo alla stagione di debutto in Formula 1 –, Villeneuve ridusse progressivamente il suo svantaggio fino a portarsi in testa alla graduatoria. Nel penultimo appuntamento a [[Gran Premio del Giappone 1997|Suzuka]] il canadese avrebbe potuto laurearsi già campione del mondo, ma a causa della sua squalifica dopo la gara (a cui peraltro prese parte ''[[sub iudice]]'' poiché recidivo al sorpasso in presenza di bandiere gialle durante le prove) e alla vittoria di Schumacher, si riaprirono i giochi.
Si giunse quindi alla gara decisiva per l'assegnazione del titolo mondiale, a [[Gran Premio d'Europa 1997|Jerez de la Frontera]], con Schumacher in testa alla classifica con un punto di vantaggio sul rivale. In qualifica Villeneuve, Schumacher e Frentzen ottennero lo stesso identico tempo, 1'21"072, ma dalla ''pole position'' partì il canadese essendo stato il primo a farlo registrare.{{Senza fonte}}
In partenza Schumacher scattò meglio di tutti e prese la testa della corsa. Dopo avere accumulato oltre 5 secondi di ritardo, Villeneuve iniziò a recuperare terreno fino al 47º giro quando nella staccata della curva Dry Sac attaccò il tedesco. Schumacher, sorpreso dall'attacco, tentò di rispondere in frenata dall'esterno. Con Villeneuve ormai avanti di metà macchina, Schumacher diede un violento colpo di sterzo verso l'interno della curva entrando così in collisione con la Williams. Ad avere la peggio fu proprio il tedesco che rimbalzando dopo il contatto, andò ad insabbiare la sua Ferrari nella via di fuga e fu costretto al ritiro. L'episodio, ritenuto volontario dai giudici di gara, costò a Schumacher anche il secondo posto in graduatoria finale, in quanto la [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]], l'11 novembre 1997 lo escluse dalla classifica piloti,<ref>{{Cita testo|lingua=en |url=http://www.fia.com/resources/documents/2064282370__11_11_1997_WMSC.pdf |titolo=FIA World Motor Sport Council - 11 November 1997 |editore=Fédération Internationale de l'Automobile |accesso=29 febbraio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061102031434/http://www.fia.com/resources/documents/2064282370__11_11_1997_WMSC.pdf |urlmorto=sì |giorno=11 |mese=11 |anno=1997}}</ref> riconoscendogli però, nello specifico, i risultati ottenuti durante la stagione che difatti non vennero cancellati dal suo ruolino personale. In questa occasione la manovra di Schumacher venne condannata anche dai media italiani e tedeschi.<ref>{{Cita web|lingua=en |url=http://www.grandprix.com/ns/ns01331.html |titolo=The lost honor of Michael Schumacher |accesso=1º marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070206052410/http://www.grandprix.com/ns/ns01331.html |urlmorto=no |giorno=03 |mese=11 |anno=1997}}</ref>
Durante la stagione il pilota effettuò anche alcuni test con la [[Sauber]] in virtù della ''partnership'' tecnica tra la Ferrari e la scuderia svizzera, quest'ultima all'epoca equipaggiata dai propulsori italiani.<ref>{{Cita web |url=http://www2.raisport.rai.it/news/sport/auto/199709/12/3419a2e007350/ |titolo=Schumacher sulla Sauber |accesso=10 luglio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131017101929/http://www2.raisport.rai.it/news/sport/auto/199709/12/3419a2e007350/ |urlmorto=sì}}</ref>
===== 1998 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1998}}
[[File:DC&MSch Britain 1998.jpg
Nel {{F1|1998}} la [[Williams F1|Williams]] affrontò un periodo di transizione dovuto all'addio dell'assistenza tecnica della [[Renault F1|Renault]] (le unità propulsive erano sempre della fabbrica francese, ma vennero cedute alla consociata [[Mecachrome]], che così le rimarchiò, e non ricevettero gli aggiornamenti della Casa madre). Fu così la [[McLaren]] a rivelarsi il team da battere con una macchina altamente competitiva progettata da [[Adrian Newey]]. Durante i primi due Gran Premi il dominio delle monoposto di Woking fu incontrastabile: [[Mika Häkkinen|Häkkinen]] e [[David Coulthard|Coulthard]] furono protagonisti di due doppiette e addirittura, al debutto in [[Gran Premio d'Australia 1998|Australia]], arrivarono a doppiare tutti gli altri piloti. Tale superiorità fu rivelata in parte dall'utilizzo di una soluzione tecnica ''borderline'', un cosiddetto "terzo pedale" che permetteva di variare la forza frenante fra lato destro e sinistro della vettura. Questo sistema, accusato tra le altre cose di riprodurre il concetto delle [[quattro ruote sterzanti]], venne presto dichiarato illegale dalla [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]].<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.mclaren.com/racing/inside-the-mtc/mclaren-extra-pedal-3153421/|titolo=The search for the extra pedal|data=2017-11-01}}</ref>
Per la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] la stagione iniziò male, il divario tecnico con la McLaren parve incolmabile, ma Schumacher fu protagonista di una rimonta che partì dal [[Gran Premio del Canada 1998|Gran Premio del Canada]] fino all'ultima gara. Dopo un recupero durata tutta l'estate, al tedesco sfuggì il clamoroso sorpasso in classifica ai danni di Häkkinen quando mancavano tre gare alla fine: a [[Gran Premio del Belgio 1998|Spa-Francorchamps]] non approfittò del ritiro del finlandese, a causa del tamponamento occorso a Coulthard in fase di doppiaggio. A primo impatto sembrò un errore di Schumacher quello di andare a sbattere contro la McLaren, ma non fu così: lo stesso pilota scozzese anni dopo, quando ormai correva per la {{Automobilismo Red Bull|N}}, ammise di aver rallentato volontariamente in un tratto con poca visibilità, viste le condizioni meteo.<ref>{{Cita web|lingua=EN |url=http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/motorsport/formula_one/3047680.stm |titolo=Coulthard issues stark warning |data=6 luglio 2003 |accesso=9 maggio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160307012944/http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/motorsport/formula_one/3047680.stm |urlmorto=no}}</ref>
[[File:Michael Schumacher (Ferrari) - GP d'Italia 1998.jpg|thumb|left|La gioia di Schumacher sul gradino più alto del podio di [[Gran Premio d'Italia 1998|Monza]]]]
La Ferrari era dietro al compagno di Häkkinen già al tornantino della "Source" ma la McLaren, prossima al doppiaggio, non dava strada nonostante lo sventolio delle bandiere blu da parte dei commissari di gara. Arrivati a metà circuito Coulthard, in un tratto di accelerazione, non apri il gas e Schumacher, che era subito dietro, non vide la McLaren davanti a sé rallentare: l'incidente fu inevitabile. Dopo la collisione che lasciò la macchina di Schumacher su tre ruote, il tedesco andò su tutte le furie e accusò lo scozzese di aver provocato intenzionalmente lo scontro, coi due che sfiorarono la rissa una volta rientrati ai box;<ref>{{Cita libro |autore=Pino Casamassima |titolo=Storia della Formula 1. Aggiornamento 1997-1998-1999 |data=1999 |editore=Calderini edagricole |p=35 |ISBN=88-8219-392-6}}</ref> ciò nonostante il successivo 13 settembre, a [[Gran Premio d'Italia 1998|Monza]], i due piloti si chiarirono. Sul circuito brianzolo il tedesco vinse davanti al suo compagno di squadra [[Eddie Irvine]], per quella che fu la seconda doppietta Ferrari in stagione; al terzo posto si classificò il fratello Ralf su Jordan, sicché per la prima volta in Formula 1 due fratelli condivisero lo stesso podio.
Si arrivò il 1º novembre a [[Gran Premio del Giappone 1998|Suzuka]], ultima gara del campionato, con il finlandese in vantaggio di 4 punti sul rivale. Schumacher conquistò la ''pole position'', ma sulla griglia della gara, nelle procedure di partenza immediatamente precedenti allo spegnimento dei semafori rossi, gli si spense il motore e fu costretto a prendere il via dall'ultima posizione. Dopo una lunga rimonta che lo aveva portato fino al terzo posto fu infine costretto al ritiro per lo scoppio di una gomma.<ref>{{Cita web|url=http://archivio.gazzetta.it/archiveDocumentServlet.jsp?url=/documenti_gazzetta/archivio/gazzetta/1998_10_12/ga_0_981102316.xml |titolo=Ferrari, un'alba di silenzio |accesso=7 marzo 2008 |urlmorto=sì |giorno=2 |mese=11 |anno=1998}}</ref><ref>{{Cita |Boccafogli |p. 209 |cidBocca}}.</ref> Häkkinen vinse la gara agevolmente e diventò campione del mondo eguagliando le 8 vittorie conquistate da [[Ayrton Senna]] con lo stesso team britannico nel {{F1|1988}}.
===== 1999 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1999}}
Il
[[File:Michael Schumacher 1999 Canada.jpg|thumb|Schumacher alla guida della sua [[Ferrari F399|F399]] durante il [[Gran Premio del Canada 1999]]]]
L'11 luglio 1999, nel [[Gran Premio di Gran Bretagna 1999|Gran Premio di Gran Bretagna]], a [[Circuito di Silverstone|Silverstone]], Schumacher fu vittima di quello che si rivelò il più grave incidente della sua carriera, attribuito dai tecnici di [[Maranello]] a un problema allo spurgo di un [[freno]],<ref>{{Cita web|url=http://www2.raisport.rai.it/news/sport/f1/199907/13/378b69d207449/ |titolo=Tutta colpa di un dado |accesso=7 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090814155446/http://www2.raisport.rai.it/news/sport/f1/199907/13/378b69d207449/ |urlmorto=sì |giorno=16 |mese=06 |anno=1999}}</ref> in cui si procurò la frattura della gamba destra e dovette rinunciare a gareggiare, sostituito dal finlandese [[Mika Salo]] fino al penultimo Gran Premio, quello della [[Gran Premio della Malesia 1999|Malesia]], dove conquistò la ''pole position'', e dopo essere stato tutta la gara in testa alla corsa, lasciò la vittoria a pochi giri dalla fine al compagno di scuderia [[Eddie Irvine]], entrato in lotta per il titolo mondiale sfruttando l'assenza del tedesco. Nell'ultima gara, invece, il teutonico, scattato dalla prima posizione, terminò la gara al secondo posto alle spalle di Häkkinen che riuscì così a vincere il mondiale. Schumacher concluse il campionato quinto con 44 punti. Ogni situazione venutasi a creare è comunque sempre stata contraddistinta da stima e rispetto tra il finlandese, vincitore del titolo, e il tedesco infortunato;<ref>{{Cita web|lingua=en |url=http://www.formula1.com/teams_and_drivers/hall_of_fame/40/ |titolo=Hall of Fame - World Champions: Mika Hakkinen |accesso=13 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150306020109/http://www.formula1.com/teams_and_drivers/hall_of_fame/40/ |urlmorto=no |anno=2006}}</ref> qualche anno più tardi Schumacher avrebbe dichiarato di considerare Häkkinen il rivale che più rispettò durante la carriera in [[Formula 1]].<ref>{{Cita web |url=http://www.formula1.com/teams_and_drivers/hall_of_fame/40/ |titolo=Hall of Fame - World Champions: Mika Hakkinen |autore=Gerald Donaldson |accesso=12 agosto 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150306020109/http://www.formula1.com/teams_and_drivers/hall_of_fame/40/ |urlmorto=no}}</ref>
Irvine, intanto, che era stato finora l'unico compagno avuto da Schumacher in [[Scuderia Ferrari|Ferrari]], nel corso della stagione aveva reclamato il ruolo di prima guida all'interno del team, dopo la situazione seguita all'incidente del tedesco.<ref>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/online/sport/schum/irvine/irvine.html |titolo=Irvine: "me ne vado se Schumi torna prima guida" |accesso=7 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091112153917/http://www.repubblica.it/online/sport/schum/irvine/irvine.html |urlmorto=no |giorno=11 |mese=08 |anno=1999}}</ref> Già prima dell'autunno vi fu così la rottura tra la Ferrari e l'irlandese: Irvine trovò un sedile alla [[Jaguar Racing|Jaguar]] (che aveva rilevato la [[Stewart Grand Prix|Stewart]]) mentre a fianco di Schumacher sarebbe arrivato il promettente brasiliano di origini italiane [[Rubens Barrichello]] proveniente proprio dalla [[Stewart Grand Prix|Stewart]].<ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/09/04/irvine-barrichello-oggi-scambio-in-f1.html |titolo=Irvine-Barrichello oggi scambio in F1 - Repubblica.it » Ricerca<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=30 novembre 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131015123021/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/09/04/irvine-barrichello-oggi-scambio-in-f1.html |urlmorto=no}}</ref> La Ferrari tornò a vincere il titolo Mondiale Costruttori.
====Il dominio mondiale (2000-2004)====
===== 2000 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2000}}
[[File:Pit Stop.jpg|thumb|upright|left|Schumacher ai box al [[Gran Premio d'Italia 2000]]]]
La stagione iniziò con una lunga serie di vittorie: la [[Ferrari F1-2000|F1-2000]] fu estremamente competitiva e affidabile riuscendo quasi a colmare il ''gap'' dalla [[McLaren]], tanto che Schumacher, dopo 5 vittorie in 8 gare, si ritrovò ad avere al [[Gran Premio del Canada 2000|Gran Premio del Canada]] 56 punti contro i 32 del campione in carica [[Mika Häkkinen]] e i 34 del compagno di squadra del finlandese [[David Coulthard]].<ref>{{Cita web | url = https://www.statsf1.com/en/2000/canada/championnat.aspx | titolo = Canada 2000 - Championship | lingua = en | accesso = 29 agosto 2021}}</ref> A partire dal [[Gran Premio di Francia 2000|Gran Premio di Francia]] il tedesco si ritirò per tre gare di fila, consentendo così il recupero in classifica dei rivali della McLaren, che colsero due doppiette e un doppio piazzamento a podio.
Häkkinen, vittorioso anche nel [[Gran Premio d'Ungheria 2000|Gran Premio d'Ungheria]], riuscì a superare Schumacher in classifica piloti (64 punti contro i 62 del tedesco), mentre [[David Coulthard|Coulthard]] si portò subito dietro a 58 punti.<ref>{{cita news|titolo=La classifica dopo la dodicesima gara|pubblicazione=Autosprint|numero=33|data=15-21 agosto 2000|p=43}}</ref> Il vantaggio di Häkkinen toccò l'apice nel [[Gran Premio del Belgio 2000|Gran Premio del Belgio]], dove il finlandese conquistò un'altra vittoria mettendo sei punti di distacco tra lui e Schumacher.<ref>{{Cita web | autore = Pablo Elizade | url = http://atlasf1.autosport.com/2000/bel/elizalde.html | titolo = The Belgian GP Review | lingua = en | editore = Haymarket Publications | data = 30 agosto 2000 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20190909104224/http://atlasf1.autosport.com/2000/bel/elizalde.html | accesso = 29 agosto 2021}}</ref> Ma già dal [[Gran Premio d'Italia 2000|Gran Premio d'Italia]] il ferrarista cominciò a rimontare e vinse due gare di fila, riportandosi così nuovamente in testa in classifica e tagliando definitivamente fuori dalla lotta per il titolo Coulthard.<ref>{{Cita web | autore = Pablo Elizade | url = http://atlasf1.autosport.com/2000/usa/elizalde.html | titolo = The United States GP Review | lingua = en | editore = Haymarket Publications | data = 24 settembre 2000}}</ref>
Il campionato si decise, con una gara di anticipo, a [[Gran Premio del Giappone 2000|Suzuka]]: Schumacher dopo una gara in rimonta sul rivale Häkkinen, che al via era andato in testa, vinse la gara, conquistando così il suo terzo campionato mondiale a distanza di cinque anni dal precedente e riportando il titolo piloti a [[Maranello]] dopo ventuno anni di attesa:<ref>{{Cita web | url = http://www.formula1.com/races/racenews00/japan/race.html | titolo = Live Race Report | lingua = en | accesso = 30 agosto 2021}}</ref> l'ultimo a vincerlo era stato il sudafricano [[Jody Scheckter]] nel {{F1|1979}}.<ref>{{Cita web | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150711153329/http://www.gpupdate.net/en/f1-news/20492/ | url = http://www.gpupdate.net/en/f1-news/20492/ | titolo = Scheckter tribute to Schumacher and Ferrari | lingua = en | data = 9 ottobre 2000 | accesso = 30 agosto 2021}}</ref> Infine in Malesia, ultima gara dell'anno, grazie alla nona vittoria stagionale e al terzo posto di Barrichello, Schumacher assicurò alla Ferrari anche il titolo costruttori, bissando la vittoria dell'anno precedente.<ref>{{Cita web | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20010423180935/http://www.formula1.com/news/headlines00/malaysia/s3602.html | url = http://www.formula1.com/news/headlines00/malaysia/s3602.html | titolo = Ferrari clinch Constructors' Title in Malaysia | lingua = en | data = 22 ottobre 2000 | accesso = 30 agosto 2021}}</ref>
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{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2001}}
[[File:Michael Schumacher,
Nel
Schumacher vinse agevolmente il suo quarto titolo in [[Gran Premio d'Ungheria 2001|Ungheria]] con quattro gare d'anticipo, raggiungendo il record di vittorie nella storia della Formula 1 detenuto da [[Alain Prost]] e battendone alcuni, come quello di [[Nigel Mansell]] riguardante i punti conquistati in una stagione (123 contro i 112 del britannico). Inoltre, per la prima volta, due fratelli (Michael e [[Ralf Schumacher]]) conclusero ai primi due posti di un Gran Premio, in quello [[Gran Premio del Canada 2001|del Canada]].<ref>{{Cita web|lingua=en |url=http://www.globetrotter.net/gt/grandprix/en/statistiques.asp |titolo=Grand Prix du Canada - Statistiques |accesso=15 giugno 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070927002728/http://www.globetrotter.net/gt/grandprix/en/statistiques.asp |urlmorto=sì}}</ref> In classifica Coulthard arrivò secondo a ben 58 punti di distanza da Schumacher, mentre l'altro ferrarista [[Rubens Barrichello]] concluse terzo.<ref>{{Cita web | url = https://www.statsf1.com/en/2001/japon/championnat.aspx | titolo = Japan 2001 - Championship | lingua = en | accesso = 30 agosto 2021}}</ref>
===== 2002 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2002}}
[[File:2002 Austrian GP.jpg|thumb|left|L'arrivo del [[Gran Premio d'Austria 2002]]]]
Si giunse così al {{F1|2002}}. Già dalla prima gara, la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] dominò il campionato in maniera ancor più netta del precedente; l'unica scuderia che provò a opporsi fu la [[Williams F1|Williams]], con [[Ralf Schumacher]] e [[Juan Pablo Montoya]]. La [[McLaren]] ebbe un inizio difficile, così come l'altro ferrarista [[Rubens Barrichello|Barrichello]]. Fino al [[Gran Premio di Monaco 2002|Gran Premio di Monaco]], le scuderie rivali si mantennero vicine alla Ferrari solo nel campionato costruttori. Ma dopo di esso, grazie all'apporto di un ritrovato Barrichello, si mise la parola fine anche a questa competizione.{{Senza fonte}}
Il tedesco vinse quindi il suo quinto titolo mondiale con 144 punti, dominando l'intero campionato. Vinse infatti 11 gare su 17, e finì sempre sul podio (il peggior risultato della stagione fu il terzo posto in Malesia), confermandosi campione già il 21 luglio al [[Gran Premio di Francia 2002|Gran Premio di Francia]] con 6 gare d'anticipo, ed eguagliando dopo 45 anni il record di [[Juan Manuel Fangio|Fangio]] rimasto fino a quel momento inavvicinabile per chiunque. Secondo fu Barrichello con 77 punti, mentre [[Juan Pablo Montoya|Montoya]] terminò la stagione terzo a 27 lunghezze dal brasiliano.{{Senza fonte}}
In questa stagione avvenne anche un contestato episodio al [[Gran Premio d'Austria 2002|Gran Premio d'Austria]], nel quale Barrichello, a pochi metri dall'arrivo, cedette la vittoria al tedesco per ordini di scuderia. Sul podio Schumacher, turbato dai fischi con cui il pubblico aveva accolto i piloti alla premiazione, cedette il gradino più alto del podio, e il trofeo del vincitore, al compagno di squadra e lo fece anche sedere nella postazione del vincitore in occasione della conferenza stampa.<ref>{{Cita |D'Alessio |p. 169 |cidD'Ale02}}.</ref> In seguito a questi fatti, la [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]] multò il team di [[Maranello]] con un milione di dollari, per aver violato le norme di comportamento sul podio e in conferenza stampa, e varò una norma che vietava gli ordini di scuderia.<ref>{{Cita web|lingua=en |autore=Stephen Wade |url=https://www.usatoday.com/sports/motor/formula1/2002-10-28-changes_x.htm |titolo=Formula One closes door on team orders |accesso=28 ottobre 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080523100138/http://www.usatoday.com/sports/motor/formula1/2002-10-28-changes_x.htm |urlmorto=no |giorno=28 |mese=10 |anno=2002}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en |url=http://www.fia.com/gate?action=retrievePage&locale=en_GB&PageID=331368089&printer=on |titolo=F1 Commission declaration |accesso=30 ottobre 2006 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070326115324/http://www.fia.com/gate?action=retrievePage&locale=en_GB&PageID=331368089&printer=on |urlmorto=sì |giorno=28 |mese=10 |anno=2002}}</ref>
===== 2003 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2003}}
[[File:
Il mondiale {{F1|2003}} iniziò con alcune importanti modifiche apportate al regolamento, volte a contenere lo strapotere della [[Scuderia Ferrari|Ferrari]], inerenti in particolar modo le qualifiche e l'assegnazione dei punteggi: nello specifico, la zona punti venne ampliata ai primi otto classificati mentre lo scarto tra il primo e il secondo al traguardo venne assottigliato a due soli punti. La scuderia di Maranello iniziò l'annata in maniera conservativa, schierando ancora la macchina dell'anno precedente, ma per Michael l'avvio di stagione fu negativo: [[David Coulthard]] si aggiudicò il primo Gran Premio in [[Gran Premio d'Australia 2003|Australia]], mentre Schumacher si dovette accontentare del 4º posto a causa di un suo errore che portò alla rottura di un deflettore.<ref>{{Cita |D'Alessio |p. 149}}.</ref> Nelle due gare seguenti, in [[Gran Premio della Malesia 2003|Malesia]] e in [[Gran Premio del Brasile 2003|Brasile]], i risultati non furono migliori (un sesto posto e un ritiro) e il tedesco si trovò distanziato dal ''leader'' del mondiale, [[Kimi Räikkönen]], di ben 16 punti.<ref>{{Cita |D'Alessio |p. 153}}.</ref><ref>{{Cita |D'Alessio |p. 157}}.</ref>
Al quarto appuntamento stagionale, a [[Gran Premio di San Marino 2003|Imola]], Schumacher invertì la rotta e colse la prima affermazione stagionale: fu l'ultima per la plurivittoriosa [[Ferrari F2002|F2002]], tra le migliori Ferrari della storia,<ref name="Mancini">{{cita news|autore=Stefano Mancini|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,36/articleid,0159_01_2003_0110_0036_1082414/|titolo=F2002 addio, in pista la GA|pubblicazione=La Stampa|data=2003-04-22|p=34}}</ref> ma anche la più triste della carriera per il pilota tedesco, il quale decise di correre ugualmente il Gran Premio nonostante la morte della madre Elisabeth, da tempo malata, avvenuta poche ore prima.<ref name="Elisabeth"/> Furono tre le vittorie di fila per Schumacher in questa fase, in coincidenza con l'introduzione della più competitiva [[Ferrari F2003-GA|F2003-GA]]:<ref name="Mancini"/> il ferrarista trionfò al debutto con la nuova monoposto in [[Gran Premio di San Marino 2003|Spagna]], ripetendosi in [[Gran Premio d'Austria 2003|Austria]] dove non venne frenato neanche da un principio d'incendio durante il pit stop.<ref>{{cita news|autore=Stefano Mancini|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,32/articleid,0161_01_2003_0136_0032_1114753/|titolo=Schumi esce in trionfo dalla prova del fuoco|pubblicazione=La Stampa|data=2003-05-19|p=32}}</ref>
[[File:Formula one.jpg|thumb|left|L'uscita della curva 2 dopo lo scatto del [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America 2003]]]]
A questo punto Räikkönen, che aveva realizzato una serie di podi corredati da una vittoria in Malesia, manteneva ancora un vantaggio di due punti sul ferrarista, ma dopo il [[Gran Premio del Canada 2003|Gran Premio del Canada]] Schumacher prevalse, portandosi a 54 punti contro i 51 del finlandese. Tuttavia, la Ferrari si dimostrò in seguito poco competitiva sia in [[Gran Premio di Germania 2003|Germania]] sia in [[Gran Premio d'Ungheria 2003|Ungheria]]; in particolare, l'anonimo 8º posto del tedesco all'[[Hungaroring]] permise a Räikkönen di riavvicinarsi a un punto dalla testa della classifica. La causa di questo improvviso calo di prestazioni era dovuta sia all'aerodinamica troppo rigida della F2003-GA sia, soprattutto, alle gomme [[Bridgestone]] che equipaggiavano le monoposto di Maranello, meno performanti rispetto alle [[Michelin]] delle rivali McLaren e Williams soprattutto alle alte temperature. Anche [[Juan Pablo Montoya]] ne approfittò così per avvicinarsi al tedesco, con una serie di sette podi di fila.{{Senza fonte}}
Quello delle coperture divenne uno degli snodi della stagione: in vista del [[Gran Premio d'Italia 2003|Gran Premio d'Italia]] l'azienda francese, nel frattempo accusata d'irregolarità nella costruzione dei suoi pneumatici anteriori,<ref>{{cita news|titolo=Il giallo è iniziato in Ungheria|pubblicazione=Autosprint|numero=36|data=9-15 settembre 2003|p=35}}</ref> si vide costretta a introdurre una diversa fornitura ai suoi team onde evitare ulteriori contestazioni.<ref>{{cita news|autore=Alberto Antonini|titolo=Michelin indietro tutta|pubblicazione=Autosprint|numero=36|data=9-15 settembre 2003|pp=32-33}}</ref> Da qui in avanti il binomio Ferrari-Bridgestone tornò competitivo e proprio a Monza, dove i tre piloti della lotta mondiale si erano presentati racchiusi nello spazio di due punti, Schumacher ritornò dopo tre mesi alla vittoria,<ref>{{cita news|autore=Stefano Mancini|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,36/articleid,0170_01_2003_0253_0036_1178708/|titolo=Schumi: «Sì, è il giorno più bello della carriera»|pubblicazione=La Stampa|data=2003-09-15|p=33}}</ref> in un Gran Premio peraltro rimasto agli annali per i numerosi primati fatti registrare dal tedesco tra prove e gara (velocità sul giro, qualifiche, gara e record di velocità massima).<ref>{{cita news|autore=Stefano Mancini|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,36/articleid,0170_01_2003_0253_0036_1178708/|titolo=Sempre in testa, è tornato Michael il Cannibale|pubblicazione=La Stampa|data=2003-09-15|p=32}}</ref>
Il ferrarista si ripeté negli [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America 2003|Stati Uniti]], con una rimonta dalla 7ª piazzola della griglia e sotto mutevoli condizioni ambientali, che gli permise di ipotecare il titolo.<ref>{{cita news|autore=Stefano Mancini|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,36/articleid,0171_01_2003_0267_0036_1187737/|titolo=Schumi e la Ferrari a Suzuka con lo champagne|pubblicazione=La Stampa|data=2003-09-29|p=36}}</ref> Si giunse infatti all'ultimo, decisivo appuntamento di [[Gran Premio del Giappone 2003|Suzuka]] col solo Räikkönen ancora nella situazione di poter insidiare il tedesco, avanti di nove punti in classifica: a infrangere le residue speranze del finlandese ci pensò l'altro ferrarista [[Rubens Barrichello]], vincitore proprio davanti all'alfiere della McLaren,<ref>{{cita news|autore=Cristiano Chiavegato|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,6/articleid,0173_01_2003_0281_0006_1217485/|titolo=Barrichello alla Senna «Sognavo di imitarlo vincendo a Suzuka»|pubblicazione=La Stampa|data=2003-10-13|p=6}}</ref> mentre a Schumacher bastò chiudere platonicamente la gara all'8º posto per essere ancora campione del mondo. Con la conquista del sesto titolo mondiale, il tedesco batté il record di [[Juan Manuel Fangio|Fangio]] che resisteva da 46 anni.<ref>{{cita news|autore=Stefano Mancini|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,0173_01_2003_0281_0003_1217445/|titolo=Schumi «La mia impresa più emozionante»|pubblicazione=La Stampa|data=2003-10-13|p=3}}</ref>
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{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2004}}
[[File:Schumi7timeswc.jpg
Nel
[[File:Michael Schumacher Ferrari 2004.jpg|thumb|left|Schumacher al [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America 2004]]]]
Anche questa fu una stagione carica di successi: il tedesco ottenne 13 vittorie su 18 gare e batté vari record: vittorie, podi, giri veloci, punti e chilometri al comando delle gare. A fine stagione Schumacher, con 148 punti, staccò nettamente il compagno di squadra Rubens Barrichello e Button, rispettivamente secondo e terzo. In classifica costruttori la Ferrari vinse agevolmente, mentre le rivali [[McLaren]] e [[Williams F1|Williams]] non riuscirono a ottenere risultati simili agli anni precedenti e arrivarono rispettivamente al quinto e al quarto posto, tanto che a seguire la Ferrari furono la rivelazione [[British American Racing|BAR]] motorizzata [[Honda (automobilismo)|Honda]], anche se distaccata di ben 143 punti, più del doppio, e la [[Renault F1|Renault]], che divenne campione l'anno successivo.{{Senza fonte}}
====Gli ultimi anni a Maranello e il primo ritiro (2005-2006)====
===== 2005 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2005}}
La stagione {{F1|2005}} iniziò alquanto male per Schumacher, a causa della scarsa competitività della Ferrari: dopo un ritiro al [[Gran Premio d'Australia 2005|Gran Premio d'Australia]] per i danni riportati nel contatto con [[Nick Heidfeld|Heidfeld]], non gli riuscì la rimonta nei confronti delle più competitive [[Renault F1|Renault]] e [[McLaren]] che presero velocemente il largo.{{Senza fonte}}
[[File:GP Imola2005 Podium.jpg|thumb|Schumacher, [[Fernando Alonso]] e [[Jenson Button]] sul podio del [[Gran Premio di San Marino 2005]]]]
L'unica vittoria avvenne a metà stagione, al [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America 2005|Gran Premio degli Stati Uniti]] di [[Indianapolis Motor Speedway|Indianapolis]], in una gara piuttosto insolita: durante le qualifiche il fratello [[Ralf Schumacher|Ralf]] ebbe un terribile incidente sulla sopraelevata, dovuto all'inaffidabilità delle gomme [[Michelin]] su quel tracciato. Le proposte di inserire una chicane furono vane: la [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]] non accettò modifiche al percorso o l'invalidamento dei punti ottenuti in gara, per cui i piloti con gomme Michelin percorsero solamente il giro di ricognizione prima di rientrare nei box. Alla partenza, si schierarono quindi solo sei vetture: le [[Minardi]], le [[Jordan Grand Prix|Jordan]] e le Ferrari. La vittoria andò quindi a Schumacher, seguito da [[Rubens Barrichello|Barrichello]] e da [[Tiago Monteiro]].<ref>{{Cita web|lingua=en |url=http://www.formula1.com/results/season/2005/740/ |titolo=2005 United States Grand Prix |accesso=6 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080610064631/http://www.formula1.com/results/season/2005/740/ |urlmorto=no |giorno=19 |mese=06 |anno=2005}}</ref> Oltre a questo controverso successo, il tedesco ottenne come migliori risultati solo quattro podi, frutto di tre secondi ([[Gran Premio di San Marino 2005|San Marino]], [[Gran Premio del Canada 2005|Canada]] e [[Gran Premio d'Ungheria 2005|Ungheria]]) e un terzo posto ([[Gran Premio di Francia 2005|Francia]]).
[[File:Schumacher (Ferrari) in practice at USGP 2005.jpg|thumb|left|Schumacher nel [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America 2005]]]]
Al termine della stagione Schumacher si classificò al terzo posto, mentre il campionato piloti fu vinto facilmente da [[Fernando Alonso]] grazie alla sorprendente competitività e affidabilità della Renault che si aggiudicò anche il titolo costruttori. Ugualmente deludente fu il risultato della classifica costruttori: la Ferrari fu terza alle spalle di Renault e McLaren, risultando l'annata più negativa per Schumacher e la squadra di [[Maranello]] per quanto riguarda le ultime 9 stagioni.{{Senza fonte}}
===== 2006 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2006}}
Si giunse così alla stagione {{F1|2006}}, l'ultima per Schumacher (prima del ritorno targato {{F1|2010}}). [[Rubens Barrichello|Barrichello]], stanco di fare la seconda guida, decise di rompere il contratto con la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] per cercare nuove glorie con il nuovo team [[Honda Racing F1 Team|Honda]].<ref>{{Cita web|url=http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/Primo_Piano/2005/08_Agosto/02/barrichello.shtml |titolo=Barrichello lascia la Ferrari |data=2 agosto 2005 |accesso=3 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091112143726/http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/Primo_Piano/2005/08_Agosto/02/barrichello.shtml |urlmorto=no}}</ref> Al suo posto arrivò [[Felipe Massa]] (già collaudatore della casa di [[Maranello]] nel {{F1|2003}}). Il [[Gran Premio del Bahrein 2006|Gran Premio inaugurale]] vide un buon 2º posto di Schumacher, partito dalla ''pole position'', ma beffato da [[Fernando Alonso|Alonso]] con la strategia dei pit stop, mentre Massa arrivò nono dopo un testacoda. Proprio in questa gara il tedesco eguagliò il record di ''pole'' fino ad allora appartenuto ad [[Ayrton Senna]].<ref>{{Cita web|url=http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/Primo_Piano/2006/03_Marzo/11/parlatorosso.shtml |titolo=Schumi: "Bellissima sorpresa" |accesso=3 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060517005238/http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/Primo_Piano/2006/03_Marzo/11/parlatorosso.shtml |urlmorto=no |giorno=11 |mese=03 |anno=2006}}</ref> La Ferrari, però, presentava ancora problemi, difatti dopo 3 gare Schumacher era distanziato dal ''leader'' Alonso di ben 17 punti. Il tedesco vinse la quarta gara del mondiale, il [[Gran Premio di San Marino 2006|Gran Premio di Imola]], dando così un'ottima impressione della vettura e riuscì a battere il record di ''pole'' di Senna.<ref>{{Cita web | url = https://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/Primo_Piano/2006/04_Aprile/22/niupezzopole.shtml | titolo = Imola, grande pole di Schumi | data = 22 aprile 2006 | accesso = 31 agosto 2021}}</ref>
[[File:Michael Schumacher
Seguirono un'altra vittoria del tedesco e quattro di Alonso, tra cui quella a [[Gran Premio di Monaco 2006|Monte Carlo]], dove Schumacher venne retrocesso in fondo allo schieramento dopo le qualifiche per il discusso parcheggio alla curva della "Rascasse" negli ultimi minuti delle prove ufficiali. Il tedesco dopo una lunga rimonta concluse la gara al 5º posto.<ref>{{Cita web|url=http://www.f1web.it/?p=12514 |titolo=Monaco, 70 edizioni di pathos: storie e personaggi, curva per curva |data=23 maggio 2011 |accesso=23 maggio 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121120171822/http://www.f1web.it/?p=12514 |urlmorto=no}}</ref> Dopo 9 gare [[Fernando Alonso|Alonso]] era al comando della classifica con 84 punti, mentre Schumacher inseguiva a 59.<ref>{{Cita web | url = https://www.statsf1.com/it/2006/canada/championnat.aspx | titolo = Canada 2006 - Campionato | accesso = 31 agosto 2021}}</ref>
Dal [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America 2006|Gran Premio degli Stati Uniti]], il ferrarista mise a segno una serie di vittorie consecutive che gli consentirono di riaprire la pratica mondiale, che sembrava già chiusa. In [[Gran Premio d'Ungheria 2006|Ungheria]] Schumacher fu invece protagonista di un weekend complicato: difatti nelle prove libere del sabato mattina, durante il rientro ai box, superò [[Fernando Alonso|Alonso]] e [[Robert Kubica|Kubica]] dopo l'esposizione della bandiera rossa, causata dalla rottura del motore di [[Jenson Button]], e dovette partire dalla dodicesima piazza a causa della penalità di 2 secondi per ogni giro di qualifica compiuto. La gara iniziò male per lui tantoché il rivale Alonso, in testa alla gara, riuscì anche a doppiarlo. Lo spagnolo però sarà costretto al ritiro al 53º giro, dopo che due giri prima al suo pitstop una gomma era stata avvitata male. Il tedesco si involò verso un secondo posto inaspettato, grazie alla strategia Ferrari azzeccata basata su 2 soste anziché 3 come gli avversari. Ma fu proprio al suo secondo ''pit stop'' che la gara precipitò: Schumacher infatti decise di non sostituire le gomme intermedie, ma la scelta si rivelò sbagliata, dato che la pista si era ormai asciugata; nei giri successivi subì quindi il ritorno della McLaren di de la Rosa, al quale resistette solo per alcuni giri. Poi venne attaccato anche da Heidfeld e, nel tentativo di resistergli, ruppe il braccetto dello sterzo dovendo così rientrare ai box, per ritirarsi a soli 2 giri dalla fine. Venne comunque classificato 8º prendendo così un punto. Dopo il vittorioso [[Gran Premio d'Italia 2006|Gran Premio di Monza]], gara nella quale il rivale spagnolo ruppe il motore quando si trovava in terza posizione con il tedesco al comando, Schumacher aveva solo due punti di svantaggio da recuperare, e la Ferrari era in testa al campionato costruttori quando mancavano 3 gare alla fine. Dopo la vittoria in quest'ultima gara, il 10 settembre 2006 annunciò ufficialmente il suo primo ritiro dalle competizioni al termine della stagione, anche se la notizia era già nell'aria da qualche mese.<ref>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/2006/09/formulauno/schumacher-ritiro/schumacher-ritiro/schumacher-ritiro.html |titolo=La Bild titola in prima pagina: "Schumacher si ritirerà domenica" |data=6 settembre 2006 |accesso=29 febbraio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140714185646/http://www.repubblica.it/2006/09/formulauno/schumacher-ritiro/schumacher-ritiro/schumacher-ritiro.html |urlmorto=no}}</ref>
[[File:Michael Schumacher 2006 Brazil last overtaking cropped.jpg|thumb|left|Schumacher sorpassa [[Kimi Räikkönen]] in quarta posizione a tre giri dalla fine nell'ultima gara in [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] a [[Autódromo José Carlos Pace|Interlagos]]]]
Il 1º ottobre 2006 in [[Gran Premio di Cina 2006|Cina]], dopo la ''pole position'' di Alonso, Schumacher, penalizzato nella prima parte di gara dalle performance delle gomme [[Bridgestone]] sotto la pioggia battente, rimontò con il cessare di questa e il conseguente progressivo asciugamento della pista e vinse la gara,<ref>{{Cita web | url = https://www.grandprix.com/races/chinese-gp-2006.html | titolo = Chinese GP, 2006 | lingua = en | accesso = 31 agosto 2021 | dataarchivio = 31 agosto 2021 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20210831142059/https://www.grandprix.com/races/chinese-gp-2006.html | urlmorto = sì }}</ref> passando al primo posto in classifica piloti per il maggior numero di Gran Premi vinti, essendo a pari punti con il rivale spagnolo. Con ancora due eventi stagionali da disputare, il pilota tedesco aveva la concreta possibilità di vincere il mondiale, mentre la [[Renault F1|Renault]] era per un punto in testa alla classifica costruttori.<ref>{{Cita web | url = https://www.statsf1.com/it/2006/chine/championnat.aspx | titolo = Cina 2006 - Campionato | accesso = 31 agosto 2021}}</ref>
Al [[Gran Premio del Giappone 2006|Gran Premio del Giappone]], a [[Circuito di Suzuka|Suzuka]], le Ferrari partirono in prima fila mentre le Renault in terza. Schumacher, al comando sin dai primi giri con Alonso secondo, subì la rottura del motore al 37º giro e fu costretto al ritiro, regalando così la vittoria al rivale. Visto il distacco accumulatosi nei confronti dello spagnolo, Schumacher dichiarò che la Ferrari avrebbe puntato al titolo costruttori, visto che ormai quello piloti era perso;<ref>{{Cita web|url=http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/Primo_Piano/2006/10_Ottobre/19/schumi.shtml |titolo=Schumi, vera bandiera bianca |accesso=3 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061129231634/http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/Primo_Piano/2006/10_Ottobre/19/schumi.shtml |urlmorto=no |giorno=19 |mese=10 |anno=2006}}</ref> infatti per vincere l'ottavo titolo mondiale sarebbe servita una vittoria nell'ultimo Gran Premio in [[Gran Premio del Brasile 2006|Brasile]] e un ritiro o un arrivo fuori dai punti di Alonso. Disputò l'ultima gara prima del ritiro il 22 ottobre 2006, sul [[Autódromo José Carlos Pace|circuito di Interlagos]]. Prima della gara, durante la cerimonia, l'ex calciatore brasiliano [[Pelé]] gli donò un trofeo alla carriera.<ref>{{Cita web|url=http://sport.repubblica.it/news/sport/f1-gp-brasile-pele-premiera-schumacher/1818473 |titolo=F1, GP Brasile: Pelè premierà Schumacher |data=22 ottobre 2006 |accesso=1º agosto 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140715014925/http://sport.repubblica.it/news/sport/f1-gp-brasile-pele-premiera-schumacher/1818473 |urlmorto=no}}</ref> Inoltre la [[Sauber|BMW-Sauber]], come tributo nei suoi confronti, presentò sull'alettone posteriore la scritta "Thanks Michael" ("Grazie Michael") in omaggio al pilota tedesco.
[[File:Finali Mondiali Ferrari (Monza, 2006) - Schumacher, Brawn (cropped).jpg|thumb|upright|Schumacher (in alto) alle [[Finali Mondiali Ferrari]] del 2006 con [[Ross Brawn]], ingegnere di riferimento del tedesco per tutta la sua carriera in Formula 1.]]
Il fine settimana, però, non fu molto fortunato per il tedesco che arrivò quarto dopo una gara in rimonta: partito decimo, a causa della rottura della pompa della benzina avvenuta il giorno precedente,<ref>{{Cita web|lingua=en |url=http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/motorsport/formula_one/6073264.stm |titolo=Schumacher suffers in qualifying |accesso=5 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101202070550/http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/motorsport/formula_one/6073264.stm |urlmorto=no |giorno=23 |mese=10 |anno=2006}}</ref> rimontò subito quattro posizioni, e dopo aver sorpassato [[Giancarlo Fisichella|Fisichella]] sul rettilineo del traguardo, per un contatto con lo stesso, forò uno pneumatico e fu costretto a percorrere quasi un giro intero, molto lentamente, prima di raggiungere la corsia dei box.<ref>{{Cita web|lingua=en |url=http://www.itv-f1.com/News_Article.aspx?PO_ID=37856 |titolo=Fisi did cause the Schu puncture |accesso=5 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070929115409/http://www.itv-f1.com/News_Article.aspx?PO_ID=37856 |urlmorto=sì |giorno=23 |mese=10 |anno=2006}}</ref> Dopo la sosta, Schumacher si trovava all'ultimo posto a circa 38" dal penultimo, e prossimo al doppiaggio, difatti era poco davanti al ''leader'' della corsa Massa. Il tedesco, però, riuscì a rimontare abbassando più volte il tempo sul giro, compiendo 13 sorpassi in poco più di 40 giri rimasti. Dopo una grande rimonta terminò la sua gara al quarto posto (distanziato di meno di 5" dal terzo e meno di 6" dal secondo) con un distacco di 24" dal vincitore.<ref>{{Cita web | url = https://www.formula1.com/en/results.html/2006/races/807/brazil/race-result.html | titolo = Formula 1 Grande Prêmio do Brasil 2006 - Race Result |accesso = 31 agosto 2021}}</ref><ref>{{Cita web | url = https://www.grandprix.com/races/brazilian-gp-2006.html | titolo = Brazilian GP, 2006 | lingua = en | accesso = 31 agosto 2021 | dataarchivio = 31 agosto 2021 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20210831142057/https://www.grandprix.com/races/brazilian-gp-2006.html | urlmorto = sì }}</ref>
A pochi giri dalla fine, compì il suo ultimo sorpasso ai danni di [[Kimi Räikkönen|Räikkönen]], suo successore in Ferrari l'anno successivo. Il mondiale così terminò con la seconda vittoria consecutiva di Alonso, seguito al secondo posto da Schumacher a 13 punti di distanza. Il titolo costruttori andò di nuovo alla Renault, che superò la casa di [[Maranello]] di soli 5 punti.<ref>{{Cita web | url = https://www.statsf1.com/it/2006/bresil/championnat.aspx | titolo = Brasile 2006 - Campionato | accesso = 31 agosto 2021}}</ref>
====Il triennio da consulente e collaudatore (2007-2009)====
Schumacher non abbandonò definitivamente la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]], prendendo parte ad alcune gare del campionato {{F1|2007}} come superconsulente, notizia anticipata a gennaio dal quotidiano tedesco ''[[Die Welt]]''.<ref>{{Cita web|lingua=de |url=http://www.welt.de/print-welt/article710379/Rueckkehr_ins_Fahrerlager_im_Mai.html |titolo=Rückkehr ins Fahrerlager im Mai |data=12 gennaio 2007 |accesso=4 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210825072800/https://www.welt.de/print-welt/article710379/Rueckkehr-ins-Fahrerlager-im-Mai.html |urlmorto=no}}</ref> Il tedesco fece la sua prima uscita in tale veste al [[Gran Premio di Spagna 2007|Gran Premio di Spagna]], riproponendosi in quello di [[Gran Premio di Monaco 2007|Monaco]] e dopo ancora in quello del [[Gran Premio del Canada 2007|Canada]], come assistente di [[Jean Todt]]. Annunciò poi che dal [[Gran Premio d'Ungheria 2007|Gran Premio d'Ungheria]] in avanti, non sarebbe più stato presente al muretto [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] fino alla fine della stagione, volendosi dedicare maggiormente alla sua famiglia.{{Senza fonte}} Ha anche presentato la cerimonia per la vittoria del team tedesco nell'[[A1 Grand Prix]], venendo acclamato dal pubblico presente.<ref>{{Cita web|lingua=en |url=http://f1.automoto365.com/news/controller.php?lang=en&theme=default&month=5&year=2007&nextMode=GpNewsForm&news_id=25372 |titolo=Michael Schumacher honours team Germany's A1GP success |data=1º luglio 2007 |accesso=3 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070927044225/http://f1.automoto365.com/news/controller.php?lang=en&theme=default&month=5&year=2007&nextMode=GpNewsForm&news_id=25372 |urlmorto=sì}}</ref> Il 13 novembre 2007 tornò in pista a [[Circuito di Catalogna|Barcellona]] in veste di collaudatore, effettuando 64 giri con una [[Ferrari F2007]] senza dispositivi elettronici e segnando il miglior tempo delle due giornate di test;<ref name="test">{{Cita web|url=http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/Primo_Piano/2007/11_Novembre/14/schumiparlato.shtml |titolo=Schumi resta il più veloce |data=14 novembre 2007 |accesso=2 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080309060347/http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/Primo_Piano/2007/11_Novembre/14/schumiparlato.shtml |urlmorto=no}}</ref> successivamente partecipò ai test tenutisi a [[Circuito di Jerez de la Frontera|Jerez de la Frontera]] il 6 e 7 dicembre 2007 realizzando anche ottimi tempi su giro, pur confermando di non voler prendere parte a nessun campionato automobilistico.{{Senza fonte}}
[[File:Schumacher test.jpg|thumb|left|Schumacher in una giornata celebrativa a bordo della [[Ferrari F2007|F2007]] a [[Circuito di Fiorano|Fiorano]]]]
A gennaio 2008 il presidente della [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] [[Luca Cordero di Montezemolo]] confermò l'impiego di Schumacher come terzo pilota della scuderia<ref>{{Cita web|lingua=en |url=http://www.f1complete.com/content/view/7199/900/ |titolo=Schumacher terzo pilota Ferrari |data=9 gennaio 2008 |accesso=11 gennaio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080119082435/http://www.f1complete.com/content/view/7199/900/ |urlmorto=sì}}</ref> e come addetto allo sviluppo della vettura.<ref>{{Cita web|url=http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/Primo_Piano/2008/01_Gennaio/11/schumi.shtml |titolo=Schumacher lancia la F2008 |data=11 gennaio 2008 |accesso=11 gennaio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080112232858/http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/Primo_Piano/2008/01_Gennaio/11/schumi.shtml |urlmorto=no}}</ref> Sempre nel 2008, partecipò al [[Internationale Deutsche Motorradmeisterschaft|campionato tedesco]] di [[Superbike]], ma senza mai andare a punti.<ref>Classifica dal sito ufficiale del Campionato IDM, cfr. [http://www.idm.de/ergebnisfenster.asp?jahr=2008&vid=8&kid=9&art=P2 www.idm.de] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20101228001235/http://idm.de/ergebnisfenster.asp?jahr=2008&vid=8&kid=9&art=P2 |data=28 dicembre 2010 }} 28-05-2011</ref> Nonostante ciò il tedesco affermò di non voler intraprendere una seconda carriera sportiva.<ref>{{en}}''Schumacher slips up in Superbike race'' [http://www.itv-f1.com/News_Article.aspx?id=42681&PO=42681 www.itv-f1.com] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080716025950/http://www.itv-f1.com/news_article.aspx?id=42681 |data=16 luglio 2008 }} 05-06-2008</ref> Successivamente divenne membro per la [[Germania]] della Commission for Global Road Safety della [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]] e delle [[Nazioni Unite]]. L'11 febbraio 2009 Schumacher, durante un allenamento privato sul circuito di [[Cartagena (Spagna)|Cartagena]], perse il controllo della sua [[Honda CBR 1000RR|Honda CBR 1000]] e cadde malamente: subito soccorso, rimase qualche minuto privo di conoscenza. Trasportato in ospedale venne subito dichiarato fuori pericolo.<ref>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/sport/09_febbraio_11/schumi_cade_moto_e0247dfe-f85b-11dd-9277-00144f02aabc.shtml |titolo=Prova una moto e cade, paura per Schumi |data=11 febbraio 2009 |accesso=10 luglio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140714202230/http://www.corriere.it/sport/09_febbraio_11/schumi_cade_moto_e0247dfe-f85b-11dd-9277-00144f02aabc.shtml |urlmorto=no}}</ref>
Il 29 luglio 2009, in seguito all'infortunio di [[Felipe Massa|Massa]] durante le qualificazioni del [[Gran Premio d'Ungheria 2009|Gran Premio d'Ungheria]], la {{Automobilismo Ferrari|N}} annunciò il ritorno alle corse in [[Formula 1]] di Schumacher: sarebbe stato il tedesco a correre per le restanti gare della stagione {{F1|2009}}, a partire dal [[Gran Premio d'Europa 2009|Gran Premio d'Europa]] a [[Circuito urbano di Valencia|Valencia]], al fianco di [[Kimi Räikkönen|Räikkönen]]. L'11 agosto 2009, tuttavia, Schumacher, dopo alcuni test effettuati in pista, comunicò di dover rinunciare all'incarico a causa di alcuni problemi al collo risalenti all'incidente avvenuto sei mesi prima.<ref>{{Cita web|url=http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/11-08-2009/clamoroso--501007985688.shtml |titolo=Clamoroso: Schumi rinuncia: "Problemi al collo" |data=11 agosto 2009 |accesso=11 agosto 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090812104038/http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/11-08-2009/clamoroso--501007985688.shtml |urlmorto=no}}</ref> A fine stagione si susseguirono una serie di voci circa un incontro<ref>{{Cita web |url=http://sport.virgilio.it/motori/formula1/clamoroso-in-f1-schumacher-torna-in-pista-con-mercedes.html |titolo=Clamoroso in F1: Schumi torna in pista con la Mercedes? |accesso=20 novembre 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091123103601/http://sport.virgilio.it/motori/formula1/clamoroso-in-f1-schumacher-torna-in-pista-con-mercedes.html |urlmorto=sì}}</ref> tra lo stesso Schumacher e [[Ross Brawn]], in quel momento proprietario della {{Automobilismo Brawn|N}}, team neocampione del mondo, che avevano vissuto insieme le esperienze in {{Automobilismo Benetton|N}} e Ferrari; i due avrebbero parlato di un possibile ritorno in [[Formula 1]] del sette volte campione del mondo, al volante della {{Automobilismo Mercedes|N}}, a sua volta rientrante nella massima serie dopo ben 55 anni di assenza. Difatti la casa della Stella era in procinto di rilevare le quote di maggioranza della squadra di Ross Brawn, il quale sarebbe rimasto nelle vesti di direttore sportivo. Dopo più di un mese venne dato l'annuncio ufficiale del ritorno alle corse di Michael Schumacher.{{Senza fonte}}
====Il ritorno alle corse con Mercedes e il secondo ritiro (2010-2012)====
===== 2010 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2010}}
[[File:Schumacher Canadian GP 2010.jpg|thumb|Schumacher al volante durante il [[Gran Premio del Canada 2010]]]]
Il 23 dicembre 2009 la scuderia {{Automobilismo Mercedes|N}}, appena costituitasi con l'acquisto da parte della casa tedesca del team neocampione del mondo {{Automobilismo Brawn|N}}, ufficializzò l'ingaggio, per le tre stagioni successive, del pilota tedesco, che avrebbe affiancato il suo connazionale [[Nico Rosberg]].<ref>{{Cita web |url=http://www.brawngp.com/readstory.asp?bgp=j%C1%AA%C0rZ%7E%5E |titolo=Michael Schumacher joins Mercedes GP Petronas |data=23 dicembre 2009 |lingua=en |accesso=23 dicembre 2009 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100103095449/http://www.brawngp.com/readstory.asp?bgp=j%C1%AA%C0rZ~%5E }}</ref> Nonostante le aspettative nel precampionato fossero piuttosto elevate, i risultati delle prime gare furono piuttosto deludenti per il team di [[Brackley]]: Schumacher colse un sesto posto al suo esordio in [[Gran Premio del Bahrein 2010|Bahrein]] e due decimi posti nei successivi tre Gran Premi. In [[Gran Premio di Spagna 2010|Spagna]] come in [[Gran Premio di Turchia 2010|Turchia]] arrivò quarto.
Nel prosieguo della stagione Schumacher continuò a deludere le aspettative, anche per via della scarsa competitività della vettura rispetto alle monoposto di vertice; nella parte centrale del campionato il pilota tedesco ottenne solo qualche piazzamento a punti. Nel [[Gran Premio d'Ungheria 2010|Gran Premio d'Ungheria]], chiuso in undicesima posizione, Schumacher venne penalizzato dai commissari per una manovra ai limiti del regolamento nei confronti di [[Rubens Barrichello]], con il quale era in lotta per il decimo posto, venendo arretrato di dieci posizioni in griglia nel successivo [[Gran Premio del Belgio 2010|Gran Premio del Belgio]]. Qui il pilota tedesco fu protagonista di una buona rimonta, chiudendo al settimo posto dopo aver preso il via dalla ventunesima posizione. Nel [[Gran Premio del Giappone 2010|Gran Premio del Giappone]], a [[Circuito di Suzuka|Suzuka]], Schumacher giunse al traguardo al sesto posto, mentre nell'inedito [[Gran Premio di Corea 2010|Gran Premio di Corea]] ripeté il miglior risultato stagionale, conquistando il quarto posto finale in una gara disputata sul bagnato. Dopo aver ottenuto un settimo posto e un ritiro per incidente nelle ultime due gare della stagione, Schumacher chiuse il campionato in nona posizione assoluta con 72 punti. Per la prima volta in carriera il pilota tedesco non ottenne né vittorie né podi in una stagione completa.
===== 2011 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2011}}
[[File:2011 Canadian GP Friday 18.jpg|thumb|left|Schumacher durante il [[Gran Premio del Canada 2011]]]]
Tra le novità regolamentari più importanti introdotte in questa stagione figurarono il ritorno del [[Kinetic Energy Recovery System|Kers]] (il dispositivo in realtà non era mai stato bandito dal {{F1|2009}} ma per la stagione {{F1|2010}} le squadre si erano accordate per non usarlo) e della regola del 107%; venne inoltre introdotto, per la prima volta in [[Formula 1]], il dispositivo dell'ala posteriore mobile per agevolare i sorpassi ([[Drag Reduction System]] o DRS). Cambiò anche il fornitore unico delle gomme: [[Pirelli Tyre|Pirelli]] e non più [[Bridgestone]]. La [[Mercedes AMG F1|Mercedes]] iniziò la stagione con l'obiettivo di riscattare un deludente 2010 e inserirsi definitivamente tra i ''top team''.
Nonostante i risultati deludenti della stagione precedente e continue voci su un nuovo possibile ritiro, Schumacher confermò il proprio impegno con la scuderia tedesca anche per le stagioni {{F1|2011}} e {{F1|2012}}. In seguito si diffuse l'indiscrezione, poi confermata prima dalla scuderia e in seguito anche dallo stesso Schumacher, di un suo problema nell'affrontare le sessioni al simulatore per anticipare l'assetto delle corse.<ref>{{Cita web |url=http://www.f1web.it/?p=8081 |titolo=Schumacher, mal di simulatore: "Soffrivo già ai tempi della Ferrari" |accesso=6 gennaio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121120171837/http://www.f1web.it/?p=8081 |urlmorto=no}}</ref>
[[File:Schumi di GP Kanada 2011 cropped.jpg|thumb|upright|Schumacher saluta i tifosi nella parata precedente la gara di Montreal.]]
Nella gara inaugurale della stagione, il [[Gran Premio d'Australia 2011|Gran Premio d'Australia]], Schumacher non si qualificò tra i primi dieci e si dovette poi ritirare per i danni riportati dalla vettura in seguito a un tamponamento subito dopo la partenza. Escluso nuovamente dalla ''top ten'' nel successivo [[Gran Premio della Malesia 2011|Gran Premio della Malesia]], chiuse la gara in nona posizione, portando i primi punti stagionali alla Mercedes. Dopo aver ottenuto altri due piazzamenti a punti in [[Gran Premio di Cina 2011|Cina]] e in [[Gran Premio di Spagna 2011|Spagna]], nel rocambolesco [[Gran Premio del Canada 2011|Gran Premio del Canada]] Schumacher lottò a lungo per una posizione sul podio, dovendo cedere nel finale a [[Jenson Button]] e [[Mark Webber]], alla guida di vetture più competitive, e chiudendo la gara in quarta posizione. Nelle quattro gare successive Schumacher non ottenne risultati di rilievo.
Nel [[Gran Premio di Germania 2011|Gran Premio di Germania]] sul circuito del [[Nürburgring Gp-Strecke|Nürburgring]], diventò il primo pilota a gareggiare su un tracciato nel quale gli è stata dedicata una curva, la "S Schumacher" collocata tra la "Shell Curve" e la "Dunlop Curve" (curve 9 e 10 del circuito).<ref>{{Cita web|lingua=en |url=http://www.formula1.com/news/features/2007/7/6506.html |titolo=Schumacher honoured by having a corner named after him at Nurburgring |accesso=7 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070903030625/http://www.formula1.com/news/features/2007/7/6506.html |urlmorto=no |giorno=21 |mese=07 |anno=2007}}</ref> Nel [[Gran Premio d'Ungheria 2011|Gran Premio d'Ungheria]] tornò brevemente in testa a un Gran Premio per la prima volta in quattro anni. Nel successivo [[Gran Premio del Belgio 2011|Gran Premio del Belgio]] il pilota tedesco celebrò i 20 anni dal suo esordio ufficiale in [[Formula 1]], avvenuto sullo stesso circuito<ref>{{Cita web |url=http://www.circusf1.com/2011/08/schumacher-festeggia-a-spa-20-anni-di-formula-1.php |titolo=Schumacher festeggia a Spa 20 anni di Formula 1 |data=23 agosto 2011 |accesso=23 agosto 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110906211504/http://www.circusf1.com/2011/08/schumacher-festeggia-a-spa-20-anni-di-formula-1.php |urlmorto=sì}}</ref> Partito ultimo sulla griglia a causa di un incidente nelle prime fasi della qualifica, Schumacher compì una rimonta che lo portò al traguardo al quinto posto, risultato che ripeté nel successivo weekend di [[Gran Premio d'Italia 2011|Monza]], in una gara caratterizzata da un lungo duello con [[Lewis Hamilton]].
Nelle ultime sei gare della stagione Schumacher ottenne altri tre piazzamenti a punti, che gli consentirono di migliorare il suo totale rispetto all'anno precedente. Il pilota tedesco conquistò l'ottava posizione nella classifica finale, per la seconda volta consecutiva in carriera con la Mercedes dal suo ritorno nel 2010, chiudendo la stagione senza ottenere vittorie o podi, né ''pole'' o giri veloci. In questa stessa stagione Schumacher ottenne un nuovo primato, ovvero quello del maggior numero di sorpassi (116) in una sola stagione.<ref>{{Cita web |url=http://www.sportmediaset.mediaset.it/formula1/formula1/articoli/74224/schumi-e-il-re-dei-sorpassi-2011.shtml |titolo=Schumi è il re dei sorpassi 2011 |data=27 dicembre 2011 |accesso=27 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120109035614/http://www.sportmediaset.mediaset.it/formula1/formula1/articoli/74224/schumi-e-il-re-dei-sorpassi-2011.shtml |urlmorto=no}}</ref>
===== 2012 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2012}}
[[File:Michael Schumacher pole lap monaco 2012.JPG|thumb|left|Schumacher impegnato nelle qualifiche del [[Gran Premio di Monaco 2012]]]]
Nelle prime tre gare della stagione {{F1|2012}} Schumacher ottenne delle buone prestazioni in qualifica, piazzandosi sempre nelle prime due file. Tuttavia, in [[Gran Premio d'Australia 2012|Australia]] e in [[Gran Premio della Malesia 2012|Malesia]] il pilota tedesco non riuscì a confermare i buoni risultati la domenica, per problemi di consumo degli pneumatici nella prima occasione e per un incidente con [[Romain Grosjean]] nella seconda. In [[Gran Premio di Cina 2012|Cina]], invece, fu costretto al ritiro a causa di un bullone non fissato alla ruota anteriore destra mentre era in seconda posizione alle spalle del compagno di squadra [[Nico Rosberg]]. Nel [[Gran Premio di Spagna 2012|Gran Premio di Spagna]] Schumacher tamponò [[Bruno Senna]], mettendo fuori gara se stesso e il brasiliano della Williams. L'incidente gli costò cinque posizioni di penalità sulla griglia di partenza nel successivo [[Gran Premio di Monaco 2012|Gran Premio di Monaco]], nel quale il pilota tedesco fece segnare il miglior tempo in qualifica, dovendo però scattare dal sesto posto.
[[File:2012 Italian GP - Michael-Crop.jpg|thumb|upright|Schumacher firma autografi nel fine settimana del [[Gran Premio d'Italia 2012]]]]
In gara Schumacher si ritirò per problemi tecnici. Dopo un altro ritiro, sempre per problemi tecnici, nel [[Gran Premio del Canada 2012|Gran Premio del Canada]], a [[Gran Premio d'Europa 2012|Valencia]] il pilota tedesco, partito dalla dodicesima posizione, riuscì a conquistare il terzo posto, giungendo per la prima volta sul podio dopo il rientro in [[Formula 1]].<ref>{{Cita web |url=http://www.corrieredellosport.it/formula_1/2012/06/24-247976/Schumacher+sul+podio%3A+%C2%ABNon+ci+potevo+credere%C2%BB |titolo=Schumacher sul podio: «Non ci potevo credere» |data=24 giugno 2012 |accesso=24 giugno 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150327082611/http://www.corrieredellosport.it/formula_1/2012/06/24-247976/Schumacher+sul+podio%3A+%C2%ABNon+ci+potevo+credere%C2%BB |urlmorto=sì}}</ref> In [[Gran Premio di Gran Bretagna 2012|Gran Bretagna]] Schumacher ottenne la terza posizione nelle qualifiche, svoltesi sul bagnato, mentre in gara scivolò al settimo posto, risultato che ripeté nel seguente [[Gran Premio di Germania 2012|Gran Premio di Germania]]; in questa occasione il tedesco fece segnare anche il giro più veloce, il primo dal suo ritorno in Formula 1. Nell'appuntamento successivo in [[Gran Premio d'Ungheria 2012|Ungheria]] spense il motore durante la procedura di partenza, retrocedendo così all'ultimo posto e, dopo aver subito una penalità per aver superato il limite di velocità in corsia box, interruppe la sua corsa per problemi meccanici.
Al rientro dalla sosta estiva, durante la corsa disputato in [[Gran Premio del Belgio 2012|Belgio]] e chiusa al settimo posto, il tedesco, a ventuno anni dal suo esordio in Formula 1, festeggiò il traguardo dei 300 Gran Premi in carriera. Dopo aver conquistato un sesto posto nel [[Gran Premio d'Italia 2012|Gran Premio d'Italia]], a [[Gran Premio di Singapore 2012|Singapore]] Schumacher registrò un nuovo ritiro, dopo aver sbagliato una frenata e tamponato il francese [[Jean-Éric Vergne|Vergne]], provocandone al contempo il ritiro. La manovra gli costò una penalizzazione di 10 posizioni in griglia nel successivo [[Gran Premio del Giappone 2012|Gran Premio del Giappone]]. Il 4 ottobre 2012, a seguito dell'ingaggio di [[Lewis Hamilton]] da parte della Mercedes per la stagione {{F1|2013}}, annunciò ufficialmente il secondo ritiro dalle competizioni al termine della stagione {{F1|2012}}.<ref>{{Cita web|lingua=en |url=http://www.mercedes-amg-f1.com/en/#/s/news/1811/michael-schumacher-announces-retirement-from-formula-one |titolo=MICHAEL SCHUMACHER ANNOUNCES RETIREMENT FROM FORMULA ONE |data=4 ottobre 2011 |accesso=5 ottobre 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150805223254/http://www.mercedesamgf1.com/en/s/news/1148/mercedes-gp-petronas-nico-rosberg-agree-contract-extension/#/s/news/1811/michael-schumacher-announces-retirement-from-formula-one |urlmorto=no}}</ref>
Nelle gare successive all'annuncio Schumacher non ottenne risultati degni di nota, classificandosi sempre fuori dalla zona punti anche per via della scarsa competitività della vettura. Nel [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America 2012|Gran Premio degli Stati Uniti]] il pilota tedesco ottenne il sesto tempo in qualifica, ma in gara non fu in grado di confermarsi, chiudendo sedicesimo; nella circostanza il tedesco divenne il pilota con più chilometri percorsi nei Gran Premi di Formula 1, battendo il primato che apparteneva a Barrichello. Nel [[Gran Premio del Brasile 2012|Gran Premio del Brasile]], ultima gara della carriera, Schumacher ritornò a punti tagliando il traguardo in settima posizione al termine di una gara piuttosto rocambolesca disputatasi sul bagnato. Il tedesco chiuse la sua ultima stagione in Formula 1 in tredicesima posizione in classifica generale con 49 punti.
== Risultati ==
{{Vedi anche|Risultati sportivi di Michael Schumacher}}
===Formula 1===
{{RisF1|Anno=1991|Ritiro=2012|Scuderia=[[Jordan Grand Prix|Jordan]]<ref group="N" name="belgio91">Nel [[Gran Premio del Belgio 1991|Gran Premio del Belgio]].</ref><br />[[Benetton Formula|Benetton]]|Vettura=[[Jordan 191|191]]<ref group="N" name="belgio91"/><br />[[Benetton B191|B191]]|11R=Rit|12R=5|13R=6|14R=6|15R=Rit|16R=Rit|Punti=4|Pos=13}}
{{RisF1|Anno=1992|Ritiro=2012|Scuderia=[[Benetton Formula|Benetton]]|Vettura=[[Benetton B192|B192]]|1R=4|2R=3|3R=3|4R=2|5R=Rit|6R=4|7R=2|8R=Rit|9R=4|10R=3|11R=Rit|12R=1|
G12=GV|13R=3|14R=7|15R=Rit|16R=2|G16=GV|Punti=53|Pos=3}}
{{RisF1|Anno=1993|Ritiro=2012|Scuderia=[[Benetton Formula|Benetton]]|Vettura=[[Benetton B193A|B193A]]/[[Benetton B193B|B193B]]|1R=Rit|2R=3|3R=Rit|4R=2|5R=3|G5=GV|6R=Rit|7R=2|G7=GV|8R=3|G8=GV|9R=2|10R=2|11R=Rit|12R=2|13R=Rit|14R=1|15R=Rit|16R=Rit|Punti=52|Pos=4}}
{{RisF1|Anno=1994|Ritiro=2012|Scuderia=[[Benetton Formula|Benetton]]|Vettura=[[Benetton B194|B194]]|1R=1|G1=GV|2R=1|G2=GV|3R=1|4R=1|G4=PG|5R=2|G5=PG|6R=1|G6=PG|7R=1|8R=SQ|9R=Rit|
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{{RisF1|Anno=1995|Ritiro=2012|Scuderia=[[Benetton Formula|Benetton]]|Vettura=[[Benetton B195|B195]]|1R=1|G1=GV|2R=3|G2=GV|3R=Rit|G3=PP|4R=1|G4=PP|5R=1|6R=5|G6=PG|7R=1|G7=GV|8R=Rit|
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{{RisF1|Anno=1996|Ritiro=2012|Scuderia=[[Scuderia Ferrari|Ferrari]]|Vettura=[[Ferrari F310|F310]]|1R=Rit|2R=3|3R=Rit|4R=2|5R=2|G5=PP|6R=Rit|G6=PP|7R=1|G7=GV|8R=Rit|9R=NP|G9=PP|
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{{RisF1|Anno=1997|Ritiro=2012|Scuderia=[[Scuderia Ferrari|Ferrari]]|Vettura=[[Ferrari F310B|F310B]]|1R=2|2R=5|3R=Rit|4R=2|5R=1|G5=GV|6R=4|7R=1|G7=PP|8R=1|G8=PG|9R=Rit|G9=GV|10R=2|11R=4|G11=PP|12R=1|13R=6|G13=|14R=6|G14=|15R=Rit|16R=1|17R=Rit|Punti=78‡|Pos=SQ}}
{{RisF1|Anno=1998|Ritiro=2012|Scuderia=[[Scuderia Ferrari|Ferrari]]|Vettura=[[Ferrari F300|F300]]|1R=Rit|2R=3|3R=1|4R=2|G4=GV|5R=3|6R=10|7R=1|G7=GV|8R=1|9R=1|G9=GV|10R=3|11R=5|
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{{RisF1|Anno=1999|Ritiro=2012|Scuderia=[[Scuderia Ferrari|Ferrari]]|Vettura=[[Ferrari F399|F399]]|1R=8|G1=GV|2R=2|3R=1|G3=GV|4R=1|5R=3|G5=GV|6R=Rit|G6=PP|7R=5
{{RisF1|Anno=2000|Ritiro=2012|Scuderia=[[Scuderia Ferrari|Ferrari]]|Vettura=[[Ferrari F1-2000|F1-2000]]|1R=1|2R=1|G2=GV|3R=1|4R=3|5R=5|G5=PP|6R=1|G6=GV|7R=Rit|G7=PP|8R=1|G8=PP|9R=Rit|
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{{RisF1|Anno=2001|Ritiro=2012|Scuderia=[[Scuderia Ferrari|Ferrari]]|Vettura=[[Ferrari F2001|F2001]]|1R=1|G1=PG|2R=1|G2=PP|3R=2|G3=PP|4R=Rit|5R=1|G5=PG|6R=2|G6=PP|7R=1|8R=2|G8=PP|9R=1|G9=PP|10R=1|11R=2|G11=PP|12R=Rit|G12=|13R=1|G13=PP|14R=1|G14=GV|15R=4|16R=2|G16=PP|17R=1|G17=PP|Punti=123|Pos=1}}
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{{RisF1|Anno=2003|Ritiro=2012|Scuderia=[[Scuderia Ferrari|Ferrari]]|Vettura=[[Ferrari
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{{RisF1|Anno=2004|Ritiro=2012|Scuderia=[[Scuderia Ferrari|Ferrari]]|Vettura=[[Ferrari F2004|F2004]]|1R=1|G1=PG|2R=1|G2=PP|3R=''1''|G3=PP|4R=1|G4=GV|5R=1|G5=PG|6R=Rit|G6=GV|7R=1|G7=PG|8R=1|9R=1|10R=1|G10=GV|11R=1|G11=GV|12R=1|G12=PP|13R=1|G13=PG|14R=2|15R=2|16R=12|G16=GV|17R=1|G17=PP|18R=7|Punti=148|Pos=1}}
{{RisF1|Anno=2005|Ritiro=2012|Scuderia=[[Scuderia Ferrari|Ferrari]]|Vettura=[[Ferrari F2005|F2005]]|1R=Rit|2R=7|3R=Rit|4R=2|G4=GV|5R=Rit|6R=7|G6=GV|7R=5|8R=2|9R=1|G9=GV|10R=3|11R=6|
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{{RisF1|Anno=2006|Ritiro=2012|Scuderia=[[Scuderia Ferrari|Ferrari]]|Vettura=[[Ferrari 248 F1|248 F1]]|1R=2|G1=PP|2R=6|3R=Rit|4R=1|G4=PP|5R=1|G5=GV|6R=2|7R=5|G7=GV|8R=2|9R=2|10R=1|
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{{RisF1|Anno=2010|Ritiro=2012|Scuderia=[[Mercedes AMG F1|Mercedes]]|Vettura=[[Mercedes MGP W01|MGP W01]]|1R=6|2R=10|3R=Rit|4R=10|5R=4|6R=12|7R=4|8R=11|9R=15|10R=9|
11R=9|12R=11|13R=7|14R=9|15R=13|16R=6|17R=4|18R=7|19R=Rit|Punti=72|Pos=9}}
{{RisF1|Anno=2011|Ritiro=2012|Scuderia=[[Mercedes AMG F1|Mercedes]]|Vettura=[[Mercedes MGP W02|MGP W02]]|1R=Rit|2R=9|3R=8|4R=12|5R=6|6R=Rit|7R=4|8R=17|9R=9|10R=8|11R=Rit|
12R=5|13R=5|14R=Rit|15R=6|16R=Rit|17R=5|18R=7|19R=15|Punti=76|Pos=8}}
{{RisF1|Anno=2012|Ritiro=2012|Scuderia=[[Mercedes AMG F1|Mercedes]]|Vettura=[[Mercedes F1 W03|F1 W03]]|1R=Rit|2R=10|3R=Rit|4R=10|5R=Rit|6R=Rit|7R=Rit|8R=3|9R=7|10R=7|G10=GV|11R=Rit|12R=7|13R=6|14R=Rit|15R=11|16R=13|17R=22|18R=11|19R=16|20R=7|Punti=49|Pos=13|LEG=1}}
==Casco==
[[File:Schumi 1994 Helmet.jpg|thumb|Casco utilizzato da Schumacher nella stagione {{F1|1994}}, quella del primo titolo mondiale con Benetton.]]
Il casco originale di Schumacher era principalmente bianco con una fascia orizzontale (allineata alla visiera) recante i colori della [[bandiera tedesca]]; la parte superiore della calotta era invece caratterizzata da un cerchio blu con degli asteroidi bianchi. Quando Michael ebbe [[Jos Verstappen]] come compagno alla [[Benetton Formula|Benetton]], scelse di aggiungere tre bande orizzontali rosse nella parte frontale (sopra la visiera) del suo casco, per consentire una maggior riconoscibilità agli osservatori.
Una volta approdato alla [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] aggiunse sul retro del casco (nella parte gialla della fascia con la bandiera tedesca) un cavallino rampante. Dal [[Gran Premio di Monaco 2000]], per differenziare il suo casco da quello del suo compagno di squadra [[Rubens Barrichello]] (dai colori molto simili), Schumacher sostituì le parti bianche con il rosso.{{Senza fonte}}
[[File:Michael Schumacher 2000 Japanese GP helmet front 2019 Michael Schumacher Private Collection.jpg|thumb|left|Il casco utilizzato da Schumacher nel [[Gran Premio del Giappone 2000]], ove vinse il terzo titolo mondiale nonché primo con Ferrari.]]
Con il ritorno all'attività alla guida della [[Mercedes AMG F1|Mercedes]], è stato aggiunto nella parte frontale del casco (al centro sopra la visiera) il simbolo della [[Mercedes AMG F1|Mercedes]]; la [[Bandiera della Germania|bandiera tedesca]], presente nella parte posteriore, è stata rimossa così come il [[cavallino rampante]] (che simboleggiava il precedente team di appartenenza), sostituiti da due dragoni cinesi. In prossimità della parte superiore è stata applicata una banda nera (contenente il nome di uno sponsor) disposta a semicerchio (dalla parte sinistra ruota intorno al casco fino alla parte destra). Nella parte superiore del casco sono presenti sette stelle che stanno a simboleggiare i sette titoli mondiali vinti dal pilota tedesco.{{Senza fonte}}
In occasione dell'anniversario per i vent'anni di [[Formula 1]], celebrato nel [[Gran Premio del Belgio 2011]], è stato prodotto un casco inedito con il quale Schumacher ha corso per l'intero evento. Il casco era dorato placcato da un sottile strato di 100 lamine d'oro.<ref>{{Cita web |url=https://it.motorsport.com/f1/news/f1-gp-del-belgio-il-casco-di-michael-schumacher-e-coperto-di-oro-zecchino/576889/ |titolo=Il casco di Michael Schumacher è coperto d'oro! |data=27 agosto 2011 |accesso=12 gennaio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200112162006/https://it.motorsport.com/f1/news/f1-gp-del-belgio-il-casco-di-michael-schumacher-e-coperto-di-oro-zecchino/576889/ |urlmorto=no}}</ref> Nella parte superiore così come in quella posteriore, è stato confermato il design del casco usuale: sempre con la banda nera disposta a semicerchio, le sette stelle dei campionati vinti (questa volta colorate di nero), e i due dragoni sul retro. Nella parte laterale del casco invece è stata applicata una banda verticale nera, che scende dal semicerchio posizionato nella parte superiore, disposta diagonalmente che scende fino alla parte inferiore del casco. La banda viene interrotta centralmente dalla targa che celebra i vent'anni di [[Formula 1]], difatti vi sono raffigurate le sette stelline tra la data dell'anno d'esordio in [[Formula 1]] (posizionata sopra di esse) e quella della stagione in corso (posizionata sotto).
Il 2 settembre 2012, in occasione del [[Gran Premio del Belgio 2012|Gran Premio del Belgio]] a [[Circuito di Spa-Francorchamps|Spa-Francorchamps]], Michael Schumacher ha sfoggiato un altro casco celebrativo di color platino, in occasione della partecipazione del pilota tedesco al 300º [[Gran Premio di Formula 1]].<ref>{{Cita web |url=http://www.auto-motor-und-sport.de/bilder/nach-gold-nun-platin-schumacher-mit-spezialhelm-fuer-spa-5586428.html#fotoshow_item=0 |titolo=Il casco di platino esibito da Schumacher in occasione del suo 300º Gran Premio |accesso=3 settembre 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131230235231/http://www.auto-motor-und-sport.de/bilder/nach-gold-nun-platin-schumacher-mit-spezialhelm-fuer-spa-5586428.html#fotoshow_item=0 |urlmorto=no}}</ref> Le motivazioni della scelta del metallo stanno nella preziosità, nella sua rarità e nella sua particolare resistenza. Il casco è di produzione tedesca, della ditta Schuberth di [[Magdeburgo]], e presenta di fronte, sopra la visiera, la scritta dello sponsor di carburante [[Petronas (azienda)|Petronas]] e il simbolo della stella [[Mercedes AMG F1|Mercedes]]. Ai lati si vedono i simboli dello sponsor di una nota ditta di bevande energetiche, [[Monster Energy]] e il logo ''MS'' del suo marchio personale, mentre sopra c'è un disegno tribale rosso. Sui lati si trova anche la scritta celebrativa che ricorda appunto le trecento partenze in [[Formula 1]]. Sul retro, infine, i due draghi rossi cinesi, ormai cari a Schumacher, dal giorno del suo rientro in [[Formula 1]].<ref>{{Cita web |url=http://www.f1passion.it/2012/08/f1-schumacher-a-spa-casco-celebrativo-per-i-300-gp/ |titolo=Articolo sul casco celebrativo di Schumacher in occasione del suo 300º Gran Premio |accesso=3 settembre 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120903033837/http://www.f1passion.it/2012/08/f1-schumacher-a-spa-casco-celebrativo-per-i-300-gp/ |urlmorto=no}}</ref>
== Riconoscimenti ==
[[File:Thanks Michael 2006 Brazil.jpg|thumb|L'alettone della [[Sauber F1 Team|BMW Sauber]] omaggia Schumacher in occasione del [[Gran Premio del Brasile 2006]]]]
[[File:Michael-Schumacher-S.jpg|thumb|Schumacher e [[Bernie Ecclestone]] (sulla destra) ufficializzano l'intitolazione al pilota della "S" sul circuito del [[Nürburgring Gp-Strecke|Nürburgring]] nel 2007]]
* ''Pilota dell'anno'' dell'[[ADAC]] nel 1992
* ''Volante d'oro'' nel 1993 e 2011
* ''
* ''Sportivo europeo dell'anno'' nel 1994, 2001, 2002 e 2003<ref>{{Cita web|url=https://www.maltasportsjournalists.com/2020/01/08/nadal-and-hisszu-chosen-by-aips-europe-journalists-as-best-in-europe/|titolo=Nadal and Hosszu chosen by AIPS Europe journalists as best in Europe|autore=Stephen Azzopardi|data=8 gennaio 2020|lingua=en|accesso=18 gennaio 2023}}</ref>
* ''[[Autosport]]'' ''International Racing Driver of the Year'' nel 1995, 2000, 2001 e 2002<ref>{{Cita web|url=https://www.autosportawards.com/video/1995|titolo=1995 Videos {{!}} Autosport Awards|autore=awards.autosport.com|lingua=en|accesso=18 gennaio 2023|dataarchivio=31 maggio 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220531185744/https://www.autosportawards.com/video/1995|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.autosport.com/general/news/full-coverage-from-racings-big-night-out-5019447/5019447/|titolo=Full coverage from racing's big night out!|data=3 dicembre 2000|lingua=en|accesso=18 gennaio 2023}}</ref>
* ''Sportivo tedesco dell'anno'' nel 1995 e 2004<ref>{{Cita web|url=https://www.motorsport-total.com/formel-1/news/sportler-des-jahres-michael-schumachers-chaotische-anreise-16121807|titolo=Sportler des Jahres: Michael Schumachers chaotische Anreise|autore=Markus Lüttgens|data=18 dicembre 2016|lingua=de|accesso=18 gennaio 2023}}</ref>
* ''Silbernes Lorbeerblatt'' nel 1997<ref>{{Cita web|url=https://www.welt.de/politik/deutschland/article13885430/Seehofers-erster-Auftritt-als-erster-Mann-im-Staat.html|titolo=Auszeichnung für Vettel: Seehofers erster Auftritt als erster Mann im Staat|data=24 febbraio 2012|lingua=de|accesso=18 gennaio 2023}}</ref>
* ''
* ''
* ''
* ''Cittadinanza onoraria'' della [[Modena|Città di Modena]] dal
* ''[[Laureus World Sports Awards|Sportivo dell'anno]]'' ai [[Laureus World Sports Awards]] nel
* ''Campione di Sport'' dell'[[UNESCO]] nel
* ''[[Trofeo Lorenzo Bandini]]'' nel 2003<ref>{{Cita web |url=http://www.trofeobandini.com/lalbo-doro-del-trofeo-lorenzo-bandini/ |titolo=L’Albo d’oro del Trofeo Lorenzo Bandini |accesso=22 luglio 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180723005041/http://www.trofeobandini.com/lalbo-doro-del-trofeo-lorenzo-bandini/ |urlmorto=sì}}</ref>
* ''Ambasciatore a disposizione'' della [[Repubblica di San Marino]] dal 2003<ref>{{cita web|url=https://www.esteri.sm/pub2/EsteriSM/Dipartimento/Rete-Diplomatica-e-Consolare-RSM.html?themeg=disposizione|titolo=Rete diplomatica della Repubblica di San Marino}}</ref>
* ''Atleta del secolo'' nel 2004<ref>{{Cita web|url=http://www.pitpass.com/22921/Schumacher-voted-Germans-sportsman-of-the-century|titolo=Schumacher voted German's sportsman of the century|data=20 novembre 2004|accesso=18 gennaio 2023}}</ref>
* ''Cittadinanza onoraria'' della [[Maranello|Città di Maranello]] dal 2006
* ''Medaglia d'oro per gli sport motoristici'' della [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]] nel 2006<ref>{{Cita web |lingua=en |url=http://www.formula1.com/news/5395.html |titolo=Schumacher honoured by the FIA |data=15 dicembre 2006 |accesso=7 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070113173706/http://www.formula1.com/news/5395.html |urlmorto=no}}</ref>
* ''Intitolazione della "S Schumacher" sul circuito del [[Nürburgring Gp-Strecke|Nürburgring]]'' nel 2007
* ''Ambasciatore svizzero'' per gli [[Campionato europeo di calcio 2008|Europei di calcio 2008]]<ref>{{Cita news |url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2007/aprile/14/Schumi_testimonial_per_gli_Europei_ga_10_070414071.shtml |titolo=Schumi testimonial per gli Europei 2008 |pubblicazione=La Gazzetta dello Sport |data=14 aprile 2007 |accesso=5 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140714171640/http://archiviostorico.gazzetta.it/2007/aprile/14/Schumi_testimonial_per_gli_Europei_ga_10_070414071.shtml |urlmorto=no}}</ref>
* ''[[Premio
* ''
* ''Sportivo dell'anno'' di [[GQ (periodico)|GQ]] nel 2010
* Inserito nella [[FIA Hall of Fame]] di [[Parigi]] dal 2017.
* ''[[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]] President Award'' nel 2020<ref>{{Cita web|url=https://www.fia.com/news/fia-champions-honoured-unprecedented-year|titolo=FIA Champions honoured in unprecedented year|data=19 dicembre 2020|lingua=en|accesso=18 gennaio 2023}}</ref>
È stato inoltre candidato altre quattro volte per il premio [[Laureus World Sports Awards|sportivo dell'anno]].<ref>{{Cita
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine = ITA_OMRI_2001_Com_BAR.svg
|nome_onorificenza = Commendatore Ordine al merito della Repubblica
|collegamento_onorificenza = Ordine al merito della Repubblica Italiana
|motivazione =
|luogo =
|data = 22 ottobre 2002 <ref>{{Cita web |url=http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=91400 |titolo=Commendatore Ordine al merito della Repubblica Italiana Sig. Michael Schumacher |accesso=11 aprile 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111215071353/http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=91400 |urlmorto=no}}</ref>
}}
{{Onorificenze
Riga 857 ⟶ 465:
|collegamento_onorificenza=Premio Principe delle Asturie
|motivazione=
|
}}
{{Onorificenze
|immagine =
|nome_onorificenza = Ufficiale della Legion d'Onore
|collegamento_onorificenza = Legion d'Onore
|motivazione =
|luogo =
|data = 29 aprile 2010 <ref>{{Cita web |url=http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/altrisport/2010/04/29/visualizza_new.html_1787416011.html |titolo=F1: Francia, Legion d'Onore a Schumi |data=29 aprile 2010 |accesso=30 aprile 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100504001529/http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/altrisport/2010/04/29/visualizza_new.html_1787416011.html |urlmorto=no}}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=Silbernes Lorbeerblatt ribbon.png
|nome_onorificenza=Lauro d'argento
|collegamento_onorificenza=Lauro d'argento
|motivazione=
|
}}
==Note==
'''Annotazioni'''
<references group="N" />
'''Fonti'''
<references />
== Bibliografia ==
'''Monografie'''
''In italiano''
* {{
* {{
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* Pino Casamassima, ''Il Campione. Storia di Michael Schumacher'', Sperling&Kupfer, 2014, ISBN 8820056674
* {{
* {{
* {{
* {{Cita libro |autore=Alessandro Secchi |titolo=Il mio Michael. Io, Schumi, la Formula 1 |anno=2016 |editore=CreateSpace |ISBN=1-5303-3684-8}}
* {{Cita libro |autore=James Allen |titolo=Michael Schumacher:Driven to Extremes |url=https://archive.org/details/michaelschumache0000alle |anno=1999 |editore=Bantam Books |ISBN=0-553-81214-9}}
* {{
* {{
* {{
* {{
* {{Cita libro |autore=Alan Henry |titolo=Wheel to Wheel:Great Duels of Formula One Racing |url=https://archive.org/details/wheeltowheelgrea0000alan |anno=1996 |editore=Weidenfeld Nicolson Illustrated |cid=cidHenry |ISBN=0-7538-0522-7}}
* {{
* {{
* {{
''In tedesco''
* {{
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* {{
* {{
* {{
* {{
* {{
* {{Cita libro |autore=Rainer W. Schlegelmilch |titolo=Michael Schumacher – Eine Weltkarriere |anno=2006 |editore=Königswinter |città=Heel |ISBN=3-89880-701-0}}
* {{Cita libro |autore=Karin Sturm |titolo=Michael Schumacher. Der erste deutsche Formel-1-Weltmeister |anno=1994 |editore=Ullstein}}
* {{Cita libro |autore=Karin Sturm |titolo=Michael Schumacher. Mensch und Mythos. Mit einem Vorwort von Christian Danner |anno=2001 |editore=Herbig |ISBN=3-7766-2326-8}}
* {{Cita libro |autore=Karin Sturm |titolo=Michael Schumacher – Eine Ära geht zu Ende. Die Geschichte einer Weltkarriere |anno=2006 |editore=Herbig |città=München |ISBN=3-7766-2502-3}}
* {{Cita libro |autore=Mary Thürmer |titolo=Michael Schumacher. Die Erfolgsstory des 1. Deutschen Formel-1-Weltmeisters |anno=1994 |editore=Heyne |ISBN=3-453-08951-0 |coautori=Markus Götting}}
* {{Cita libro |autore=Helmut Uhl |titolo=König Schumi. Sein Leben – Seine Siege – Seine Tränen |anno=2006 |editore=Weltbild |città=Augsburg |ISBN=3-89897-598-3}}
'''Altri testi'''
* {{Cita libro |autore=Leo Turrini |titolo=F1'92 L'anno di Mansell |anno=1992 |editore=Vallardi & Associati |cid=cidTurr |ISBN=88-85202-30-6}}
* {{Cita libro |autore=Tom Roberts |titolo=F1 93. Il Campionato mondiale di Formula 1 nelle foto a colori più spettacolari |anno=1993 |editore=Vallardi & Associati |ISBN=88-85202-27-6}}
* {{Cita libro |autore=Colin McMaster |titolo=F1 95. World Championship photographic review |anno=1995 |editore=Vallardi & Associati |cid=McMaster |ISBN=9783928562904}}
* {{Cita libro |autore=Colin McMaster |titolo=F1 96. Dietro le quinte |anno=1996 |editore=Vallardi & Associati |ISBN=88-86869-02-9 |coautore=Roberto Boccafogli|cid=cidWi96}}
* {{Cita libro |autore=Roberto Boccafogli |titolo=F1 1998 La prima volta di Hakkinen |anno=1998 |editore=SEP Editrice |cid=cidBocca |ISBN=88-87110-03-4}}
* {{Cita libro |autore=Paolo D'Alessio |titolo=F1 2002. La cronaca e le foto più belle del campionato |anno=2002 |editore=SEP Editrice |cid=cidD'Ale02 |ISBN=88-87110-26-3}}
* {{Cita libro |autore=Paolo D'Alessio |titolo=F1 2003. La cronaca e le foto più belle del campionato |anno=2003 |editore=SEP Editrice |cid=D'Alessio |ISBN=88-87110-41-7}}
* {{Cita libro |autore=Enrico Mapelli |titolo=I dati della Formula 1 |data=2000 |editore=Giorgio Nada Editore |cid=Mapelli |ISBN=88-7911-217-1}}
== Voci correlate ==
* [[Mick Schumacher]]
* [[Ralf Schumacher]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{interprogetto/notizia|Schumacher è in coma,"situazione critica"|data=30 dicembre 2013}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Cita web |url=http://www.f1db.com/f1/page/Michael_Schumacher |titolo=Statistiche su Michael Schumacher |accesso=21 marzo 2008}}
* {{Cita web |url=http://www.ms-Kartcenter.de |titolo=Michael Schumacher Kart & Event Center |lingua=de, en |accesso=30 luglio 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190623154055/https://www.ms-kartcenter.de/ |urlmorto=sì}}
* {{Cita web |url=http://www.nndb.com/people/219/000030129/ |titolo=Scheda su Notable Names Database |lingua=en |accesso=30 luglio 2013}}
* {{Cita web |url=http://www.ksm-motorsport.de/news.html |titolo=KSM Motorsport |lingua=de |accesso=30 luglio 2013}}
{{scuderia Jordan}}
{{Benetton Formula}}
{{Scuderia Ferrari}}
{{Mercedes F1}}
{{Piloti campioni del mondo di F1}}
{{vetrina|24|aprile|2008|Wikipedia:Vetrina/Segnalazioni/Michael Schumacher|arg=sportivi}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|automobilismo|biografie|Ferrari|Formula 1}}
[[Categoria:Piloti di Formula 1 tedeschi]]
[[Categoria:Commendatori OMRI]]
[[Categoria:Decorati con la Legion d'
[[Categoria:Diplomatici sammarinesi]]
[[Categoria:Insigniti con il Lauro d'argento]]
[[Categoria:Insigniti con la cittadinanza onoraria di Modena]]
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