Michael Schumacher: differenze tra le versioni

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{{Avvisounicodend}}
{{Sportivo
|Nome = Michael Schumacher
|NomeCompleto =
|Immagine = Michael Schumacher 2010 Malaysia.jpg|thumb|right|Schumacher al gran premio della Malesia
|Sesso = M
|Peso = 75
|CodiceNazione = {{DEU}}
|Disciplina = Automobilismo
|Specialità =
|Categoria = [[Formula 1]], [[Campionato del mondo sportprototipi]], [[Deutsche Tourenwagen Masters|DTM]]
|Ruolo = [[Pilota (automobilismo)|Pilota]]
|Record =
|Ranking =
|Squadra =
|TermineCarriera = [[Campionato25 mondialenovembre di Formula 1 2012|2012]]
|RigaVuota = {{Sport_motoristici
{{Sport_motoristici
|categoria = Formula 1
|data = [[25 agosto]] [[Campionato mondiale di Formula 1 1991{{F1|1991]]}}
|anni = {{F1|1991}}-{{F1|2006}}, {{F1|2010}}-{{F1|2012}}
|anni = [[Campionato mondiale di Formula 1 1991|1991]]-[[Campionato mondiale di Formula 1 2006|2006]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2010|2010]]-[[Campionato mondiale di Formula 1 2012|2012]]
|scuderie = [[{{Automobilismo Jordan|G}} Grand1991 Prix|Jordan]],<br/> [[Benetton{{Automobilismo Formula|Benetton]],|G|1991}} [[Scuderia1991-1995 <br/> {{Automobilismo Ferrari|Ferrari]],G}} [[Mercedes1996-2006 AMG<br/> {{Automobilismo F1|Mercedes]]|G}} 2010-2012
|mondiali = '''7''' ({{F1|1994}}, {{F1|1995}}, {{F1|2000}}, {{F1|2001}}, {{F1|2002}}, {{F1|2003}}, {{F1|2004}})
|mondiali = '''7''' ([[Campionato mondiale di Formula 1 1994|1994]], [[Campionato mondiale di Formula 1 1995|1995]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2000|2000]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2001|2001]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2002|2002]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2003|2003]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2004|2004]])
|migliore =
|disputati = 308 (307306 partenze)
|vinti = 91
|podi = 155
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|puntiottenuti = 1566
|giriveloci = 77
|note =
|note = Record di titoli, pole position, giri veloci, podi ottenuti, punti ottenuti e gran premi vinti
}}
{{Sport_motoristici
|categoria = Campionato del mondo sportprototipi
|data = 20 maggio [[Campionato del mondo sportprototipi 1990|1990]]
|anni = [[Campionato del mondo sportprototipi 1990|1990]]-[[Campionato del mondo sportprototipi 1991|1991]]
|scuderie = {{Bandiera|DEU}} [[Mercedes-Benz (automobilismo)|Mercedes]] 1990-1991
|mondiali =
|migliore = 5º (1990)
|disputati = 6
|vinti = 2
|podi = 5
|pole =
|puntiottenuti = 64
|giriveloci = 2
|note = <br/>[[File:Michael Schumacher Signature.svg|200px]]
}}
|Vittorie =
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|Cognome = Schumacher
|Sesso = M
|PreData = [[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|[ˈmɪçaːʔeːl ˈʃuːmaxɐ]}}
|LuogoNascita = Hermülheim
|LuogoNascita = Hürth
|GiornoMeseNascita = 3 gennaio
|AnnoNascita = 1969
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|PreAttività =
|Epoca2 = 2000
|Attività = ex pilota automobilistico
|Nazionalità = tedesco
}}
|PostNazionalità =, considerato<ref>{{cita web|titolo=Michael Schumacher - the end of an era |editore=formula1.com|data=10-9-2006|url=http://www.formula1.com/news/features/2006/9/4932.html|accesso=1-1-2010|lingua=en}}</ref> il più grande campione della [[Formula 1]] di tutti i tempi.
È considerato uno dei migliori piloti di tutti i tempi in Formula 1.<ref>{{Cita web |url=http://www.formula1.com/news/features/2006/9/4932.html |titolo=Michael Schumacher - the end of an era |data=10 settembre 2006 |lingua=en |accesso=1º gennaio 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080629013120/http://www.formula1.com/news/features/2006/9/4932.html |urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.independent.co.uk/f1/michael-schumacher-sebastian-vettel-lewis-hamilton-fernando-alonso-max-verstappen-b1973011.html|titolo=Michael Schumacher will always be greatest F1 driver, Sebastian Vettel claims|data=9 dicembre 2021|lingua=en|accesso=11 gennaio 2023}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.topgear.com/car-news/formula-one/here-are-10-best-ever-formula-1-drivers|titolo=Here are the 10 best ever Formula 1 drivers|lingua=en|accesso=18 gennaio 2023}}</ref> Insieme a [[Lewis Hamilton]] è il più vincente nella [[storia della Formula 1]], con 7 titoli mondiali, i primi due con la {{Automobilismo Benetton|N}} ({{F1|1994}} e {{F1|1995}}) e successivamente cinque consecutivi con la {{Automobilismo Ferrari|N}}<ref>{{Cita web|url=https://www.ferrari.com/it-IT/formula1/michael-schumacher|titolo=Scuderia Ferrari Hero: Michael Schumacher|accesso=2022-03-21}}</ref> ({{F1|2000}}, {{F1|2001}}, {{F1|2002}}, {{F1|2003}} e {{F1|2004}}), quest'ultimo un record assoluto.
Ha conquistato 7 titoli mondiali: i primi due con la [[Benetton Formula|Benetton]] ([[Campionato mondiale di Formula 1 1994|1994]] e [[Campionato mondiale di Formula 1 1995|1995]]) e successivamente cinque consecutivi con la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] ([[Campionato mondiale di Formula 1 2000|2000]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2001|2001]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2002|2002]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2003|2003]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2004|2004]])
}} Schumacher detiene la gran parte dei record della [[Formula 1]], avendo conseguito, oltre ai titoli iridati, anche il maggior numero di [[Gran Premio di Formula 1|Gran Premi]] vinti, di [[Pole Position]], di [[giro più veloce|Giri Veloci]] in gara, di ''[[Statistiche di Formula 1#Altri Record|Hat Trick]]'' (pole position, vittoria e giro più veloce nella stessa gara) e di punti in carriera. Schumacher è stato anche il primo tedesco a divenire campione del mondo di [[Formula 1]]<ref name="primo tedesco">[[Jochen Rindt]], infatti, seppur nato in [[Germania]] vinse il titolo con i colori dell'[[Austria]]</ref> ed è stato l'icona più popolare nella [[Formula 1]], fino al [[2006]], secondo un sondaggio effettuato dalla [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]].<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=|url=http://news.bbc.co.uk/sport1/hi/motorsport/formula_one/5384692.stm|titolo=Schumacher tops F1 supporter poll|pubblicazione=BBC Sport|giorno=27|mese=09|anno=2006|pagina=|accesso=06-03-2008}}</ref> Nel [[2003]] diviene il più titolato pilota di [[Formula 1]] (con la vittoria del sesto titolo mondiale, superando il record di [[Juan Manuel Fangio]]) e nel [[2004]] marca un ulteriore record vincendo il suo quinto titolo iridato consecutivo (il precedente record, che spettava sempre a [[Juan Manuel Fangio|Fangio]] era di quattro titoli mondiali consecutivi). Dopo sedici stagioni consecutive in [[Formula 1]] dal [[Campionato mondiale di Formula 1 1991|1991]] al [[Campionato mondiale di Formula 1 2006|2006]] e tre anni di inattività, ha deciso a 41 anni di tornare a correre, a partire dalla stagione [[Campionato mondiale di Formula 1 2010|2010]], rimettendosi così nuovamente in gioco accettando l'offerta della [[Mercedes AMG F1|Mercedes]] (scuderia che a partire dalla stagione [[Campionato mondiale di Formula 1 2012|2012]] prende il nome di [[Mercedes AMG F1]]). Dopo tre mondiali disputati con la scuderia tedesca (dalla stagione [[Campionato mondiale di Formula 1 2010|2010]] alla stagione [[Campionato mondiale di Formula 1 2012|2012]]), il [[4 ottobre]] [[2012]], a quasi 44 anni di età, ha deciso di annunciare il suo nuovo secondo ritiro dalle competizioni ufficiali.
 
Soprannominato ''Kaiser'',<ref>{{Cita web|url=http://autosprint.corrieredellosport.it/news/formula1/2017/02/01-697104/dallaviatore_al_gorilla_di_monza_i_soprannomi_della_formula_1/ |titolo=Da Britney al Gorilla: i soprannomi dei piloti di F1 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180921034456/http://autosprint.corrieredellosport.it/news/formula1/2017/02/01-697104/dallaviatore_al_gorilla_di_monza_i_soprannomi_della_formula_1/ |urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web |url=https://sport.sky.it/formula1/fotogallery/2017/03/22/soprannomi-campioni-formula-1.html#4 |titolo=Da Britney al Kaiser, i soprannomi della F1 fotogallery |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180921034211/https://sport.sky.it/formula1/fotogallery/2017/03/22/soprannomi-campioni-formula-1.html#4 |urlmorto=no}}</ref> detiene alcuni primati della [[Formula 1]] avendo conseguito, oltre ai titoli iridati, anche il maggior numero di [[Giro più veloce|giri veloci]] in gara e di ''[[Statistiche di Formula 1#Record multipli|hat trick]]'', ovvero ''[[pole position]]'', vittoria e giro più veloce nello stesso Gran Premio. Fino al 13 ottobre 2013 ha detenuto anche il record assoluto di [[Statistiche dei piloti di Formula 1 - Terza sezione#Punti mondiali|punti in carriera]], superato in quell'occasione da [[Fernando Alonso]] e in seguito da altri quattro piloti.<ref>Il sistema in vigore fino al 2009, con cui Schumacher ha ottenuto la maggior parte dei punti, attribuiva punteggi numericamente inferiori a quelli assegnati a partire dal 2010 (per esempio, 10 punti a vittoria anziché 25).</ref> È al secondo posto per numero di gare vinte (91), podi (155) e ''pole position'' (68), in tutte e tre le graduatorie dietro al solo Hamilton, mentre è primo (sempre insieme a Hamilton) per stagioni consecutive con almeno una vittoria all'attivo (15, dal 1992 al 2006).<ref>{{Cita web |url=http://www.gazzetta.it/Formula-1/02-09-2017/monza-pole-record-hamilton-n69-ferrari-solo-terza-fila-220282668376.shtml |titolo=Monza, pole record di Hamilton: è la n.69. Ferrari solo in terza fila |data=2 settembre 2017 |accesso=3 settembre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170902210042/http://www.gazzetta.it/Formula-1/02-09-2017/monza-pole-record-hamilton-n69-ferrari-solo-terza-fila-220282668376.shtml |urlmorto=no}}</ref>
==La carriera==
===I primi anni===
[[File:Reynard F 903-001 1990 Michael Schuhmacher Formula 3 EMS.jpg|thumb|right|250px|La vettura che Schumacher usò in Formula 3]]
 
Esempio di pilota capace di un continuo miglioramento nel corso degli anni, al talento naturale ha unito perfezionamenti capaci di affinare la condotta di gara, adattando il suo stile di guida al mutare delle condizioni e pianificando in anticipo ogni eventualità, il tutto mantenendo sempre una guida al limite; ciò anche grazie al duro allenamento a cui sottoponeva il proprio corpo, superiore a quello dei colleghi della sua generazione.<ref name="HoF">{{Cita web |url=https://www.formula1.com/en/drivers/hall-of-fame/Michael_Schumacher.html |titolo=Michael Schumacher |lingua=en |accesso=9 maggio 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210711110230/https://www.formula1.com/en/drivers/hall-of-fame/Michael_Schumacher.html |urlmorto=no}}</ref> A questo ha aggiunto una spiccata sensibilità per i limiti propri e delle sue monoposto, aspetto che ne ha fatto un pilota raramente caduto in errori e capace d'indirizzare al meglio, attraverso i suoi riscontri e giudizi, il lavoro degli uomini della squadra;<ref name="HoF" /> ingegneri ''in primis'', a cominciare da [[Ross Brawn]] col quale ha instaurato un duraturo sodalizio tecnico protrattosi pressoché per l'intera carriera.<ref name="HoF" />
Michael iniziò la carriera all'età di quattro anni, alla guida di un kart sul circuito di [[Kerpen]], gestito dal padre. Nel [[1984]] venne contattato da un imprenditore della zona, [[Jürgen Dilk]], rimasto impressionato dal ragazzino, che decise di aiutare economicamente;<ref>{{Cita news|autore=| url=http://www.f1box.it/leggende_schumacher.htm| titolo= Michael Schumacher|pubblicazione=f1box.it |giorno=|mese=|anno=|pagina=|accesso=04-03-2008}}</ref><ref>{{Cita libro | cognome = Collings | nome = Timothy | titolo = Team Schumacher | editore = Highdown |data=2005| pagine = pp. 35-37| id=ISBN 1-905156-03-0 }}</ref> negli anni seguenti vinse il titolo junior tedesco e il campionato europeo a [[Göteborg]], in [[Svezia]]. Nell'ultima gara avvenne un episodio singolare: proprio all'ultima curva dell'ultimo giro, [[Alessandro Zanardi|Zanardi]] e [[Massimiliano Orsini|Orsini]] presero male la curva, facendo così un fuoripista e regalando a Schumacher non solo la vittoria della gara, ma anche il campionato.<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.circuitointernazionalenapoli.com/2003/news/mondeuro2005/zanardi.htm| titolo= World Cup 125 Super-ICC Euro Champs, intervista a Zanardi |pubblicazione= |giorno=|mese=|anno=2003|pagina=|accesso=06-03-2008}}</ref> Nel [[1988]] passò dai kart alle monoposto delle classi superiori. Sempre grazie a [[Jürgen Dilk|Dilk]], partecipò sia al [[Formula Ford|Campionato Tedesco di Formula Ford]] che a quello [[Formula Ford|Europeo]]: si piazzò rispettivamente sesto e secondo, in quest'ultimo alle spalle di [[Mika Salo]]. Ma nello stesso anno venne aiutato anche da [[Gustav Hoecker]], concessionario del marchio [[Lamborghini]], a gareggiare in [[Formula König]], serie addestrativa che utilizzava telai e motori della [[Formula Panda Italiana]]: vinse nove gare su dieci laureandosi facilmente campione.<ref>{{cita web|url=http://www.driverdb.com/standings/159-1988/stats/|Titolo=Formula König 1988|editore=driverdb.com|accesso=7-3-2012|lingua=en}}</ref> Il passaggio scontato per Schumacher sarebbe stato la [[Formula 3 (automobilismo)|Formula 3]], ma [[Jürgen Dilk|Dilk]] gli fece capire di non potersela permettere. Nel [[1989]], [[Willi Weber]], proprietario di un team, stupito dalle capacità del giovane pilota tedesco, decise di fargli siglare un contratto biennale per gareggiare in [[Formula 3 (automobilismo)|Formula 3]]. Schumacher chiuse il [[Formula 3 (automobilismo)|Campionato Tedesco]] al secondo posto, battuto di un solo punto da [[Karl Wendlinger]]. Nel [[1990]] continuò a gareggiare nel [[Formula 3 (automobilismo)|Campionato Tedesco di Formula 3]], laureandosi campione, vinse inoltre due prestigiose gare internazionali della medesima categoria: il [[Gran Premio di Macao]] e quello del [[Gran Premio del Giappone|Monte Fuji]]. Verso la fine della stagione, come i suoi rivali [[Heinz-Harald Frentzen]] e [[Karl Wendlinger]], siglò un contratto con la [[Mercedes-Benz (automobilismo)|Mercedes]] per pilotare le proprie vetture impegnate nel [[Campionato Mondiale Sportprototipi]] di [[Gruppo C]], sotto la direzione di [[Peter Sauber]], venne così creato un junior team [[Mercedes-Benz (automobilismo)|Mercedes]], vivaio di giovani talenti dell'automobilismo tedesco. Schumacher partecipò all'ultima prova stagionale del mondiale prototipi, la [[480 Km di Città del Messico]], alla guida della [[Mercedes-Benz C11]] vinse subito al debutto, in coppia con [[Jochen Mass]]. La [[Mercedes-Benz (automobilismo)|Mercedes]] meditava un ritorno alle gare di [[Formula 1]] con una propria monoposto, dopo l'abbandono del [[Campionato mondiale di Formula 1 1955|1955]] affidandosi a [[Jochen Neerpasch]] come responsabile del reparto corse, in quest'ottica Schumacher sarebbe stato scelto come primo pilota della [[Mercedes-Benz (automobilismo)|Mercedes]]. Il progetto non si realizzò per gli eccessivi costi e la casa tedesca si limitò a fornire il motore alla [[Sauber F1 Team|Sauber]] a partire dal [[Campionato mondiale di Formula 1 1993|1993]]. Nel [[1991]], il tedesco gareggiò nel [[Campionato Mondiale Sportprototipi]], ottenendo una vittoria e concludendo nono; nell'appuntamento più importante della stagione, la [[24 Ore di Le Mans]], giunse al 5º posto (insieme a [[Karl Wendlinger|Wendlinger]] e [[Fritz Kreutzpointner|Kreutzpointner]]) e marcando il giro più veloce in gara<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=| url=http://www.formula2.net/1991.htm| titolo= Le Mans Register 1991|pubblicazione=formula2.net |giorno=|mese=|anno=|pagina=|accesso=04-03-2008}}</ref>. Prese poi parte anche ad una gara di [[Formula Nippon|Formula 3000 Giapponese]], giungendo secondo.<ref name="early results">{{Cita libro| cognome = Domenjoz| nome = Luc | titolo = Michael Schumacher : Rise of a genius | editore = Parragon |data=2002 | pagine = pp. 10-12, 170-171 | id=ISBN 0-75259-228-9 }}</ref>
 
Oltre che essere un pilota completo in ogni aspetto, ebbe anche grandi doti da collaudatore in grado di far crescere le proprie vetture. Schumacher è stato il primo tedesco a laurearsi campione del mondo di Formula 1<ref group="N">[[Jochen Rindt]], infatti, seppur nato in [[Germania]] e di passaporto tedesco, vinse il titolo correndo per l'[[Austria]].</ref> oltreché l'icona più popolare del ''circus'' nella sua generazione.<ref>{{Cita web |lingua=en |url=http://news.bbc.co.uk/sport1/hi/motorsport/formula_one/5384692.stm |titolo=Schumacher tops F1 supporter poll |data=27 settembre 2006 |accesso=6 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060928153827/http://news.bbc.co.uk/sport1/hi/motorsport/formula_one/5384692.stm |urlmorto=no}}</ref>
===L'esordio in Formula 1===
 
====Il 1991====
Nel mondiale 2002 si è laureato campione del mondo con sei Gran Premi di anticipo (record assoluto), diventando poi anche l'unico pilota della storia a essere salito sul podio in tutte le gare di una stagione in programma, 17 in quell'anno.<ref name="mf">{{Cita web |url=https://motori.fanpage.it/formula-1-story-21-luglio-2002-quindici-anni-fa-il-titolo-lampo-di-schumi/ |titolo=15 anni fa il titolo lampo di Schumi |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201204100750/https://motori.fanpage.it/formula-1-story-21-luglio-2002-quindici-anni-fa-il-titolo-lampo-di-schumi/ |urlmorto=no}}</ref> Il 12 ottobre 2003, vincendo il suo sesto mondiale, è diventato il più titolato pilota di Formula 1, superando il record di [[Juan Manuel Fangio]], e nel 2004 ha marcato un ulteriore primato vincendo, con 13 successi su 18 gare, il quinto titolo iridato consecutivo oltreché settimo della carriera.<ref name="HoF" /> Ritiratosi una prima volta alla fine del 2006, ha deciso di tornare a correre nella stagione 2010, a 41 anni, con la {{Automobilismo Mercedes|N}}, per poi ritirarsi definitivamente alla fine del 2012.
 
Il 29 dicembre 2013 è rimasto gravemente ferito in un incidente su una pista da sci a [[Méribel]], a seguito del quale ha trascorso diversi mesi in coma farmacologico.<ref>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/sport/formulauno/2014/06/16/news/schumacher_fuori_coma-89096438/ |titolo=Schumacher uscito dal coma: vede e comunica con moglie e figli |data=16 giugno 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171016225941/http://www.repubblica.it/sport/formulauno/2014/06/16/news/schumacher_fuori_coma-89096438/ |urlmorto=no}}</ref>
 
==Biografia==
===Famiglia===
[[File:GP d'Italia 1998 - Michael (Ferrari) e Ralf Schumacher (Jordan).jpg|thumb|left|Da sinistra: Michael Schumacher si complimenta con il fratello minore [[Ralf Schumacher|Ralf]] al termine del [[Gran Premio d'Italia 1998]]; nell'occasione, per la prima volta nella [[storia della Formula 1]], due fratelli salirono assieme sul podio]]
 
Nasce a [[Hürth]], nell'allora [[Germania Ovest]], in una famiglia di modeste condizioni sociali ed economiche, dai coniugi Rolf, muratore, ed Elisabeth – quest'ultima venuta a mancare nel fine settimana del [[Gran Premio di San Marino 2003]], dopo una lunga malattia,<ref>{{cita news|autore=Stefano Mancini|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,28/articleid,0159_01_2003_0109_0028_1108827/|titolo=Michael e Ralf, la morte nel cuore|pubblicazione=La Stampa|data=2003-04-20|p=26}}</ref> e a cui Michael ha dedicato la vittoria conseguita<ref name="Elisabeth">{{cita news|autore=Stefano Mancini|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,33/articleid,0159_01_2003_0110_0033_1082339/|titolo=Schumi, un trionfo pieno di lacrime|pubblicazione=La Stampa|data=2003-04-22|p=31}}</ref> –; ha un fratello minore, [[Ralf Schumacher|Ralf]], divenuto a sua volta pilota in [[Formula 1]] e padre di [[David Schumacher|David]], anche lui pilota automobilistico, di cui Michael è zio.
 
Dal 1º agosto 1995 è sposato con Corinna Betsch (già fidanzata del collega [[Heinz-Harald Frentzen]], che lasciò proprio per lui), con la quale ha avuto due figli: Gina Maria, nata il 20 febbraio 1997, e [[Mick Schumacher|Mick]], nato il 22 marzo 1999, il quale ha seguito le orme paterne divenendo pilota di Formula 1 a sua volta; la famiglia vive nel [[Canton Vaud]] in Svizzera dal 1996. Nel 2007 Schumacher ha fatto costruire a [[Gland (Svizzera)|Gland]], sul [[Lago di Ginevra]], una grande villa<ref>{{Cita web |lingua=en |url=http://www.thesun.co.uk/article/0%2C%2C2-2007160331%2C00.html |titolo=Schu lives in a house like this |accesso=10 aprile 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070414171254/http://www.thesun.co.uk/article/0,,2-2007160331,00.html |urlmorto=no |giorno=10 |mese=04 |anno=2007}}</ref> ultimata il 28 novembre successivo.<ref>{{Cita web |url=http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/Primo_Piano/2007/11_Novembre/28/reggiaschumi.shtml |titolo=Costruita la reggia di Schumi |accesso=28 novembre 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071207010307/http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/Primo_Piano/2007/11_Novembre/28/reggiaschumi.shtml |urlmorto=no |giorno=28 |mese=11 |anno=2007}}</ref> Possiede anche un'abitazione e un autodromo a [[Kerpen]], dove si è formato un altro campione del mondo di [[Formula 1]], [[Sebastian Vettel]]. È diventato proprietario di un team di kart, il KSM motorsport, acronimo di Kaiser Schumacher Muchow.<ref>{{Cita web |lingua=de |url=http://www.mondial-karting.com/allemagne/KSM/schumacher2.htm |titolo=KSM Motorsport |accesso=4 marzo 2008 |urlmorto=sì |giorno=02 |mese=04 |anno=2008}}</ref> Dal 2003 è ambasciatore a disposizione nel corpo diplomatico della [[San Marino|Repubblica di San Marino]], incarico che ha mantenuto anche dopo l'incidente di Méribel.<ref>{{Cita web |url=http://www.esteri.sm/on-line/home/corpo-diplomatico-e-consolare-sammarinese/rappresentanti-diplomatici-e-consolari-a-disposizione.html |titolo=Rappresentanti Diplomatici e Consolari a disposizione della Repubblica di San Marino |accesso=7 agosto 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210807114728/http://www.esteri.sm/on-line/home/corpo-diplomatico-e-consolare-sammarinese/rappresentanti-diplomatici-e-consolari-a-disposizione.html |urlmorto=no}}</ref>
 
===Media===
[[File:Graffiti de Michael Schumacher.jpg|thumb|Murale dedicato a Schumacher sul [[Circuito di Barcellona-Catalogna|circuito di Montmeló]]]]
 
Schumacher è presente, direttamente o indirettamente, in alcuni film. La sua prima apparizione risale al 2006, nel cartone animato ''[[Cars - Motori ruggenti]]'' della [[Pixar Animation Studios|Pixar]], in cui viene raffigurato con l'aspetto di una [[Ferrari F430]] e doppia il suo personaggio in tutte le lingue; nella versione italiana pronuncia anche una frase in dialetto modenese. Nel 2008 è apparso nel film ''[[Asterix alle Olimpiadi (film)|Asterix alle Olimpiadi]]'' nel ruolo del conduttore di bighe Schumix, insieme a [[Jean Todt]].<ref>{{Cita web |url=http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/Primo_Piano/2007/12_Dicembre/17/Asterix.shtml |titolo=Schumacher e Todt nel nuovo film di Asterix |accesso=29 febbraio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080311082934/http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/Primo_Piano/2007/12_Dicembre/17/Asterix.shtml |urlmorto=no |giorno=17 |mese=12 |anno=2007}}</ref>
 
Schumacher è inoltre apparso nella prima puntata della [[Puntate di Top Gear#Tredicesima edizione|tredicesima stagione]] del programma ''[[Top Gear]]'', nelle vesti del pilota misterioso [[The Stig|Stig]] (ruolo ricoperto invece usualmente dal pilota [[Ben Collins]]<ref>{{Cita web |url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/8111588.stm |titolo=Schumacher 'revealed' as the Stig |data=22 giugno 2009 |lingua=en |accesso=30 dicembre 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130529224433/http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/8111588.stm |urlmorto=no}}</ref>), oltreché in vari [[spot pubblicitari]] per [[FIAT]]<ref>{{Cita web |url=https://www.formulapassion.it/automoto/mondoauto/f1-spot-schumacher-e-le-fiat-176927.html |titolo=Schumacher e le Fiat, rapporto da spot. Carrellata nella storia del rapporto tra Michael Schumacher e il marchio Fiat, con tanti spot ricordati dagli appassionati con un sorriso
|accesso=8 febbraio 2024 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200701195842/https://www.formulapassion.it/automoto/mondoauto/f1-spot-schumacher-e-le-fiat-176927.html |urlmorto=no}}</ref> e [[Mercedes-Benz]].
 
La sua vita pubblica e privata viene raccontata nel film documentario ''[[Schumacher (film)|Schumacher]]'' del 2021.<ref>{{cita web|autore=Matteo Novembrini|url=https://autosprint.corrieredellosport.it/news/formula1/2021/08/25-4619502/su_netflix_arriva_schumacher_ecco_il_trailer_video/|titolo=Su Netflix arriva "Schumacher": ecco il trailer|data=25 agosto 2021}}</ref>
 
===Iniziative benefiche===
Schumacher è molto attivo nel campo della beneficenza. Dal 2002 è ambasciatore speciale dell'[[UNESCO]], alla quale ha donato un milione e cinquecentomila euro.<ref>{{Cita web |lingua=en |url=http://portal.unesco.org/en/ev.php-URL_ID=6691&URL_DO=DO_TOPIC&URL_SECTION=201.html |titolo=Schumcher ambasciatore speciale UNESCO |accesso=29 febbraio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070221113842/http://portal.unesco.org/en/ev.php-URL_ID%3D6691%26URL_DO%3DDO_TOPIC%26URL_SECTION%3D201.html |urlmorto=sì |mese=10 |anno=2002}}</ref> Nel 2004 ha elargito una donazione alle vittime dello [[Terremoto e maremoto dell'Oceano Indiano del 2004|tsunami nell'oceano Indiano]].<ref>{{Cita web |url=http://nbcsports.msnbc.com/id/6786663/ |titolo=Schumacher dona 10 milioni per le vittime dello tsunami |accesso=29 febbraio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090801112949/http://nbcsports.msnbc.com/id/6786663 |urlmorto=sì |giorno=06 |mese=01 |anno=2005}}</ref> Per molti anni ha giocato a calcio con la nazionale piloti e ha partecipato a varie partite il cui ricavato era devoluto in beneficenza; ad esempio, nel 2009 partecipò all'incontro tenutosi a [[Coriano]] contro la squadra della [[comunità di San Patrignano]] per raccogliere fondi da destinare alle vittime del [[Terremoto dell'Aquila del 2009|terremoto in Abruzzo]].<ref>{{Cita web |url=http://www.ilrestodelcarlino.it//rimini/2009/05/07/174045-schumacher_campo_patrignano.shtml |titolo=Schumacher in campo a San Patrignano "Questi ragazzi mi danno entusiasmo" |data=7 maggio 2009 |accesso=29 marzo 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150402212044/http://www.ilrestodelcarlino.it//rimini/2009/05/07/174045-schumacher_campo_patrignano.shtml |urlmorto=no}}</ref><ref>[http://www.nazionalepiloti.it/cmsystem/index.php?option=com_content&task=view&id=373&Itemid=318 Sito ufficiale della Nazionale Italiana Piloti<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090715230450/http://www.nazionalepiloti.it/cmsystem/index.php?option=com_content&task=view&id=373&Itemid=318 |data=15 luglio 2009 }}</ref>
 
===L'incidente di Méribel===
La mattina del 29 dicembre 2013, durante una discesa [[Freeride (sci)|fuoripista]] in sci sulle nevi di [[Méribel]], nel dipartimento [[Francia|francese]] della [[Savoia (dipartimento)|Savoia]], Schumacher cadde e sbatté la testa contro una roccia.<ref name="Voltini">{{Cita web|autore=Maurizio Voltini |url=http://autosprint.corrieredellosport.it/2013/12/30/la-situazione-di-schumi-dopo-lincidente/12322/ |titolo=La situazione di Schumi dopo l'incidente |data=30 dicembre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140116151143/http://autosprint.corrieredellosport.it/2013/12/30/la-situazione-di-schumi-dopo-lincidente/12322/ |urlmorto=sì}}</ref> L'ex pilota fu trasportato al Centro Ospedaliero Universitario di [[Grenoble]], dove venne sottoposto a un'operazione [[Neurochirurgia|neurochirurgica]] urgente per trattare il grave [[trauma cranico]] e l'[[emorragia cerebrale]], dopodiché fu mantenuto in [[coma farmacologico]].<ref name="Voltini"/>
 
Il 16 giugno 2014, dopo circa sei mesi, la portavoce e manager Sabine Kehm dichiarò che Schumacher era uscito dal coma e aveva lasciato l'ospedale per iniziare un percorso riabilitativo in una clinica privata. Già ad aprile erano stati annunciati periodi di risveglio, ripresa della coscienza e interazione con l'ambiente circostante.<ref>{{Cita web |url=http://www.repubblica.it/sport/formulauno/2014/06/16/news/schumacher_fuori_coma-89096438/ |titolo="Schumacher uscito dal coma": secondo la manager ha lasciato l'ospedale |data=16 giugno 2014 |accesso=16 giugno 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140616114123/http://www.repubblica.it/sport/formulauno/2014/06/16/news/schumacher_fuori_coma-89096438/ |urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web |lingua=de |url=http://www.bild.de/sport/motorsport/michael-schumacher/aus-koma-aufgewacht-und-in-reha-klinik-verlegt-36406634.bild.html |titolo=Michael Schumacher ist wach! |data=16 giugno 2014 |accesso=16 giugno 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140616185703/http://www.bild.de/sport/motorsport/michael-schumacher/aus-koma-aufgewacht-und-in-reha-klinik-verlegt-36406634.bild.html |urlmorto=no}}</ref> È stato infine deciso un percorso riabilitativo al centro di [[neuroscienza|neuroscienze]] dell'ospedale universitario di [[Losanna]], non lontano dalla sua villa di [[Gland (Svizzera)|Gland]].<ref>{{Cita web |url=http://www.repubblica.it/sport/formulauno/2014/06/17/news/schumacher-89232449/ |titolo=Schumacher a Losanna: "Presto cominceremo a lavorare con Michael" |accesso=14 luglio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140710233522/http://www.repubblica.it/sport/formulauno/2014/06/17/news/schumacher-89232449/ |urlmorto=no}}</ref>
 
Il 9 settembre 2014 Schumacher fu dimesso dal centro di Losanna per proseguire la riabilitazione a casa.<ref>{{Cita web |url=https://www.dailymail.co.uk/sport/formulaone/article-6502161/Five-years-life-changing-accident-inside-hidden-world-Michael-Schumacher.html |titolo=Michael Schumacher at 50: Inside the hidden world of F1 legend |nome=Jonathan McEvoy |data=16 dicembre 2018 |accesso=17 dicembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210106132529/https://www.dailymail.co.uk/sport/formulaone/article-6502161/Five-years-life-changing-accident-inside-hidden-world-Michael-Schumacher.html |urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.corriere.it/sport/14_settembre_09/schumacher-manager-annuncia-finalmente-casa-7cc8c1a8-3823-11e4-876b-2f897d4bd66b.shtml |titolo=Schumacher, la manager annuncia: «Finalmente a casa» |data=14 settembre 2014 |accesso=11 ottobre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304102344/http://www.corriere.it/sport/14_settembre_09/schumacher-manager-annuncia-finalmente-casa-7cc8c1a8-3823-11e4-876b-2f897d4bd66b.shtml |urlmorto=no}}</ref> Da allora la famiglia mantiene un assoluto riserbo sulle condizioni di salute dell'ex pilota.<ref>{{Cita web | url = https://the-race.com/formula-1/netflix-michael-schumacher-documentary-film/ | titolo = Netflix to show new Schumacher film made with family support | lingua = en | data = 30 luglio 2021 | accesso = 30 agosto 2021}}</ref>
 
Secondo la testimonianza di un maestro di sci di Méribel (che sarebbe stato fra i primi a soccorrere Schumacher) raccolta dal giornalista tedesco Jens Gideon, all'imprudenza di Schumacher – impegnato in un ''freeride'' nonostante le condizioni meteorologiche non ottimali – sarebbe seguita la negligenza dei soccorritori, che ritrovatisi di fronte un soggetto inizialmente ancora cosciente avrebbero sottovalutato il [[Trauma (medicina)|trauma]] propendendo per un trasporto in [[elisoccorso]] in una clinica nella vicina [[Moûtiers]]; tuttavia, secondo quanto affermato dal maestro di sci, le condizioni di Schumacher si sarebbero fatte critiche durante il viaggio, rendendo necessario un cambio di destinazione verso l'ospedale di Grenoble, più attrezzato a gestire la situazione, perdendo così del tempo che avrebbe potuto rivelarsi prezioso per contenere i danni cerebrali emersi.<ref name="Post">{{cita web|url=https://www.ilpost.it/2023/12/29/michael-schumacher-incidente/|titolo=L'incidente che cambiò la vita di Michael Schumacher|data=2023-12-29}}</ref>
 
==Carriera==
===Esordi===
[[File:Reynard F 903-001 1990 Michael Schuhmacher Formula 3 EMS.jpg|thumb|left|La [[Reynard]] guidata da Schumacher in [[Formula 3]] nella stagione 1990]]
 
Schumacher ebbe i primi contatti con l'automobilismo all'età di quattro anni, alla guida di un [[kart]] sul circuito di [[Kerpen]], gestito dal padre. Nel 1984 venne contattato da un imprenditore della zona, Jürgen Dilk, rimasto impressionato dal ragazzino, che decise di aiutare economicamente;<ref>{{Cita |Collings |pp. 35-37 |CollT}}.</ref> negli anni seguenti vinse il titolo junior tedesco e il campionato europeo a [[Göteborg]], in [[Svezia]]. Nell'ultima gara avvenne un episodio singolare: proprio all'ultima curva dell'ultimo giro, [[Alex Zanardi]] e Massimiliano Orsini presero male la curva, facendo così un fuoripista e regalando a Schumacher non solo la vittoria della gara, ma anche il campionato.<ref>{{Cita web |lingua=en |url=http://www.f1rejects.com/drivers/zanardi/biography.html |titolo=Alessandro Zanardi - Full Biography |data=31 ottobre 2007 |accesso=11 settembre 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131202223125/http://www.f1rejects.com/drivers/zanardi/biography.html |urlmorto=sì}}</ref>
 
Nel 1988 passò dai kart alle monoposto delle classi superiori. Sempre grazie a Dilk, partecipò sia al campionato tedesco sia a quello europeo di [[Formula Ford]]: si piazzò rispettivamente sesto e secondo, in quest'ultimo alle spalle di [[Mika Salo]]. Nello stesso anno venne aiutato anche da Gustav Hoecker, concessionario del marchio [[Lamborghini]], a gareggiare in [[Formula König]], serie addestrativa utilizzante telai e motori della Formula Panda italiana: vinse nove gare su dieci laureandosi facilmente campione.<ref>{{Cita web |url=http://www.driverdb.com/drivers/michael-schumacher/ |titolo=Michael Schumacher |lingua=en |accesso=7 marzo 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120314124412/http://www.driverdb.com/drivers/michael-schumacher/ |urlmorto=no}}</ref> Il passaggio scontato per Schumacher sarebbe stato la [[Formula 3]], ma Dilk gli fece capire di non potersi permettere di sostenere gli alti costi di tale categoria; intervenne allora [[Willi Weber]], proprietario di un team, che era rimasto stupito dalle capacità del giovane pilota tedesco e decise quindi di offrirgli un contratto per gareggiare nella serie a partire dal 1989. Ebbe così inizio un duraturo sodalizio tra i due, con Weber che avrebbe affiancato Schumacher come manager per tutto il resto della sua carriera agonistica.
[[File:Michael Schumacher Bernie Ecclestone September 1991.jpg|thumb|Da sinistra: Schumacher discute con [[Bernie Ecclestone|Bernie]] e [[Slavica Ecclestone]] durante una prova del [[Campionato del mondo sportprototipi]] a [[Circuito di Nevers Magny-Cours|Nevers Magny-Cours]] nel 1991]]
 
Schumacher chiuse il [[F3 tedesca|campionato tedesco di Formula 3]] al secondo posto, battuto di un solo punto da [[Karl Wendlinger]]. Nel 1990, al secondo anno nella categoria, riuscì a laurearsi campione, vincendo peraltro due prestigiose gare internazionali della medesima serie: il [[Gran Premio di Macao]] e quello del [[Gran Premio del Giappone|Monte Fuji]].<ref Name=Bombara>{{Cita news | autore = Paolo Bombara | titolo = Per 18 stagioni in pista vincendo... non tutto ma di tutto! | pubblicazione = Autosprint | numero = 41 | data = 10-16 ottobre 2000}}</ref><ref>{{Cita web | autore = Roger Gascoigne | url = https://formulascout.com/thirty-years-on-who-could-replicate-schumachers-stunning-f1-debut/82743 | titolo = Thirty years on, who could replicate Schumacher’s stunning F1 debut? | lingua = en | data = 25 agosto 2021 | accesso = 31 agosto 2021}}</ref> Sempre nel 1990 firmò un contratto con la [[Mercedes-Benz (automobilismo)|Mercedes]] per pilotare le vetture della casa di [[Stoccarda]] impegnate nel [[Campionato del mondo sportprototipi]] di [[Gruppo C]], sotto la direzione di [[Peter Sauber]]. Schumacher si sarebbe alternato con i suoi rivali in F3, [[Heinz-Harald Frentzen]] e [[Karl Wendlinger]], nell'affiancare l'esperto [[Jochen Mass]]; venne così creato uno ''junior team'' in seno alla casa di Stoccarda, vivaio di giovani talenti dell'automobilismo tedesco.<ref Name=GruppoC>{{Cita web | url = https://www.autosport.com/f1/news/watch-when-schumacher-made-amends-on-his-real-group-c-debut-4982877/4982877/ | titolo = Watch: When Schumacher made amends on his real Group C debut | lingua = en | data =1º maggio 2021 | accesso = 31 agosto 2021}}</ref> Schumacher colse una vittoria nell'ultima prova stagionale del mondiale prototipi, la 480 km di Città del Messico, in coppia con Mass.<ref Name=GruppoC/>
 
La [[Mercedes-Benz (automobilismo)|Mercedes]] stava intanto meditando un ritorno alle gare di [[Formula 1]] con una propria monoposto, dopo l'abbandono del {{F1|1955}}, affidandosi a Jochen Neerpasch come responsabile del reparto corse; in quest'ottica Schumacher sarebbe stato scelto come primo pilota della squadra. Il progetto non si realizzò per gli eccessivi costi e la casa tedesca si limitò a fornire il motore alla [[Sauber F1 Team|Sauber]] a partire dal {{F1|1993}}. Nel {{F1|1991}}, Schumacher gareggiò nel Campionato del mondo sportprototipi, ottenendo una vittoria e concludendo nono nella classifica piloti; nell'appuntamento più importante della stagione, la [[24 Ore di Le Mans]], giunse quinto (insieme a [[Karl Wendlinger|Wendlinger]] e Fritz Kreutzpointner), marcando il giro più veloce in gara.<ref>{{Cita web |lingua=en |url=http://www.formula2.net/1991.htm |titolo=Le Mans Register 1991 |accesso=4 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080331180115/http://www.formula2.net/1991.htm |urlmorto=no}}</ref> Prese poi parte anche a una gara di [[Formula Nippon]], arrivando secondo.<ref name="early results">{{Cita |Domenjoz |pp. 10-12, 170-171 |cidDome}}.</ref>
 
===Formula 1===
====Il debutto con la Jordan (1991)====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1991}}
[[File:Jordan 191 rain.png|thumb|left|250px|Schumacher testa la [[Jordan 191]] nel [[{{F1|1991]]}}]]
 
Schumacher debuttò in [[Formula 1]] nel [[Campionatocorso mondialedel di Formula 1 1991{{F1|1991]]}}, al volante della [[Jordan Grand Prix|Jordan]]. La squadra irlandese, rivelazione della stagione, ebbein necessitàvista di sostituire neldel [[Gran Premio del Belgio 1991|Gran Premio del Belgio]], aebbe [[Circuitoinfatti necessità di Spa-Francorchamps|Spa-Francorchamps]],sostituire in tempi brevi [[Bertrand Gachot]], ritrovatosi in stato di arresto a [[Londra]] dopo una lite con un tassista. La [[Mercedes-Benz (automobilismo)|Mercedes]] lo giròpropose quindi Schumacher al team di [[Eddie Jordan (automobilismo)|Eddie Jordan]], perunitamente 150.000alla dollari.<ref>{{Citapromessa librodi |versamento cognome(insieme =agli Collingssponsor |personali nome[[tic =tac]] Timothye |[[Dekra]]) titolodi =un Thecontributo Piranhadi Club{{formatnum:150000}} | editore = Virgin Books[[Dollaro statunitense|data=2004dollari]].<ref>{{Cita |Collings pagine = |p. 17 | id=ISBN 0-7535-0965-2 CollP}}.</ref> Il manager di Michael, [[Willi Weber]], affinché la [[Jordan Grand Prix|Jordan]] approvasse tale candidatura, assicuròbluffò asserendo che il pilota conosceva giàa menadito il difficileprobante tracciato belgadi [[Circuito di Spa-Francorchamps|Spa-Francorchamps]], ancheper via della vicinanza alla natìa seKerpen; in realtà, come rivelato dallo stesso managerWeber insolo nel occasioneventennale dell'anniversarioesordio deiin 20 anni di [[Formula 1]] di Schumacher, non vi aveva mai girato prima.<ref>{{en}}Cita [web |url=http://www.f1fanatic.co.uk/2011/08/25/20-years-today-michael-schumachers-f1-debut/ ''“He|titolo="He was on it from the word go”go"Schumacher’sSchumacher's debut remembered'', f1fanatic.co.]</ref>.|autore=Cami NonostanteJones il|data=25 tedescoagosto affrontasse2011 per la prima volta il difficile circuito, stupì gli addetti ai lavori, qualificandosi al settimo posto durante le qualifiche, ma sfortunatamente, non riuscì a ripetersi in gara visto il ritiro dopo poche centinaia di metri, a causa della rottura della frizione.<ref>{{Cita news|lingua=en |autoreaccesso=9 luglio 2014 |urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20140830100049/http://www.formula1f1fanatic.comco.uk/results2011/season08/199125/20920-years-today-michael-schumachers-f1-debut/ | titolourlmorto= 1991 Belgian Grand Prix|pubblicazione=Sito ufficiale della Formula 1|giorno=|mese=|anno=|pagina=|accesso=01-03-2008no}}</ref> LaAd prestazioneogni inmodo [[Granvenne Premioorganizzata deluna Belgiosessione 1991|Belgio]]di attiròtest l'attenzione disul [[Flaviocircuito Briatore]],di direttore della [[Benetton Formula|BenettonSilverstone]], che gli offrì subito un contratto, che portò Schumacher ad affiancare [[Nelson Piquet]]. La questione contrattuale con il teamcui [[Jordanesito Grandconvinse Prix|Jordan]]definitivamente vennela chiusa con il trasferimento alla squadrascuderia irlandese dellaad secondaaffidare guidala dellasua [[Benettonmonoposto Formula|Benetton]],al [[Robertogiovane Moreno]]tedesco.<ref>{{Cita Nellaweb successiva gara a [[Gran Premio d'Italia 1991|Monza]] Schumacher andò subito a punti davanti al suo compagno di squadraurl=https://f1race.it/quando-michael-schumacher-sali-per-la-prima-volta-su-una-formula-1/|titolo=Quando NelleMichael rimanentiSchumacher garesalì dellaper stagionela andòprima altrevolta duesu volteuna aFormula punti1 dimostrando|autore=Cami cheJones la|data=21 [[Formulaagosto 1]]2019 aveva|lingua= appena|accesso=21 conosciutoagosto una futura promessa.2022}}</ref>
 
Nonostante Schumacher affrontasse per la prima volta il difficile circuito, stupì gli addetti ai lavori qualificandosi al settimo posto in griglia di partenza; la sua gara però durò solo un centinaio di metri, dopodiché la rottura della frizione lo costrinse al ritiro.<ref>{{Cita web |url=http://www.formula1.com/results/season/1991/209/ |titolo=1991 Belgian Grand Prix |lingua=en |accesso=1º marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070629034416/http://www.formula1.com/results/season/1991/209/ |urlmorto=no }}</ref> Le prestazioni offerte durante il fine settimana belga attirarono comunque l'attenzione di [[Flavio Briatore]], direttore della [[Benetton Formula|Benetton]], che gli offrì subito un contratto per affiancare l'allora prima guida [[Nelson Piquet]] al volante della [[Benetton B191|B191]].
====Il 1992====
{{vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1992}}
[[File:Michael Schumacher 1992 Monaco.jpg|thumb|right|230px|Schumacher nel [[Gran Premio di Monaco 1992|Gran Premio di Monaco]].]]
 
La scelta fu foriera di perplessità per la giovane età e l'apparente inesperienza del debuttante, ma soprattutto causò frizioni in seno a entrambe le scuderie. Eddie Jordan aveva infatti cercato di far firmare a Schumacher un precontratto con opzione per proseguire il legame a medio-lungo termine, ma il pilota (su indicazione di Weber, il quale riteneva che la competitività della squadra irlandese negli anni seguenti sarebbe andata a scemare) non l'aveva sottoscritto. In casa Benetton, invece, Piquet espresse il proprio malumore per la prospettiva di doversi confrontare alla pari con un giovane rampante e non più col connazionale [[Roberto Moreno]], ben meno veloce; a difesa di quest'ultimo, peraltro, si espose anche l'allora ''numero uno'' della griglia, [[Ayrton Senna]], che fece pressione affinché l'amico non venisse appiedato. Briatore era però determinato ad avere Schumacher con sé e infine chiuse la questione girando Moreno alla Jordan a titolo gratuito, continuando a pagargli l'ingaggio fino al termine della stagione.<ref name=Ollanu>{{Cita web |autore=Stefano Ollanu |url=https://www.formulapassion.it/motorsport/storia/f1-briatore-ricorda-lingaggio-di-schumacher-in-tanti-erano-dubbiosi-404385.html |titolo= F1 {{!}} Briatore ricorda l'ingaggio di Schumacher: "In tanti erano dubbiosi" |data=13 ottobre 2018 }}</ref>
Al termine della stagione, [[Nelson Piquet|Piquet]] lasciò la [[Formula 1]] e venne sostituito alla [[Benetton Formula|Benetton]] da [[Martin Brundle]]. Durante la stagione [[Campionato mondiale di Formula 1 1992|1992]] Schumacher cominciò ad inserirsi stabilmente nelle posizioni di testa, ottenendo alcuni podi, fino alla prima vittoria nel [[Gran Premio del Belgio 1992|Gran Premio del Belgio]]. A tre gare dal termine, con il mondiale già assegnato all'imprendibile [[Williams F1|Williams]]-[[Renault F1|Renault]] di [[Nigel Mansell]], l'attenzione si spostò sulla lotta per la seconda posizione in classifica che vedeva coinvolti Schumacher, che fu addirittura per un breve periodo secondo in classifica, seguito da [[Ayrton Senna|Senna]] e [[Riccardo Patrese|Patrese]] distanti solo una lunghezza. Alla fine la spuntò [[Riccardo Patrese|Patrese]] con Schumacher terzo in classifica mondiale, davanti ad [[Ayrton Senna]], tradito in diverse occasioni da una [[McLaren]] spesso inaffidabile. La rivalità tra il fuoriclasse brasiliano e l'emergente pilota tedesco cominciò a delinearsi<ref name="Schumacher-Senna">{{Cita news|lingua=en|autore=| url= http://www.grandprix.com/ft/ftdt046.html | titolo= Icon vs icon: Schumacher vs Senna|pubblicazione= grandprix.com|giorno=21|mese=09|anno=2001|pagina=|accesso=04-03-2008}}</ref> in [[Gran Premio del Brasile 1992|Brasile]] già durante i primi gran premi dell'anno: Schumacher accusò pubblicamente [[Ayrton Senna|Senna]] di averlo ostacolato in gara con comportamenti poco corretti, mentre in realtà era stata l'elettronica della [[McLaren]] la causa degli improvvisi rallentamenti del brasiliano.<ref>{{Cita libro | cognome = Turrini | nome = Leo | titolo = F1'92 L'anno di Mansell | editore = Vallardi & Associati |data=1992 | pagine = p.42 | id=ISBN 88-85202-30-6}}</ref> In [[Gran Premio di Francia 1992|Francia]], il tedesco tamponò [[Ayrton Senna|Senna]] al primo giro: dopo l'interruzione della gara per la pioggia, il brasiliano, dismessa già la tuta da gara, discusse animatamente con Schumacher, rimproverandolo, tenendo a distanza le telecamere, per il suo comportamento in [[Gran Premio del Brasile 1992|Brasile]], quando il tedesco lo aveva accusato di rallentarlo volutamente e chiedendogli spiegazioni sull'accaduto.<ref>[[Autosprint]], ''Autosprint'' n.28/1992, pag.38</ref> La rivalità proseguì ad [[Hockenheimring|Hockenheim]], in [[Gran Premio di Germania 1992|Germania]], durante una sessione di test in cui i due si sfiorarono più volte con le ruote ed ai box arrivarono quasi alle mani.<ref name="Schumacher-Senna" />
 
====Il passaggio in Benetton (1991-1993)====
[[File:Michael Schumacher (Benetton B191) - Gran Premio d'Italia 1991.jpg|miniatura|Schumacher, all'esordio su [[Benetton Formula|Benetton]] nel [[Gran Premio d'Italia 1991]], ottiene i suoi primi punti in Formula 1]]
 
===== 1991 =====
Fin dai primi test con la Benetton, Schumacher stupì il personale del team per la propria competitività e la meticolosità sia nella messa a punto della macchina, sia anche nella propria preparazione fisica.<ref name=Ollanu/>
 
Nella successiva gara a [[Gran Premio d'Italia 1991|Monza]], la prima che lo vedeva al volante della monoposto anglo-trevigiana, il pilota tedesco andò subito a punti, chiudendo al quinto posto oltreché davanti al suo compagno di squadra. Nelle rimanenti gare della stagione si piazzò per altre due volte in zona punti – all'epoca ristretta ai primi sei classificati –, imponendosi come futura promessa dell'automobilismo.<ref>{{Cita web |url=http://autosprint.corrieredellosport.it/2010/05/12/michael-schumacher-la-leggenda/4917/ |titolo=Michael Schumacher: la Leggenda |data=12 maggio 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140714195647/http://autosprint.corrieredellosport.it/2010/05/12/michael-schumacher-la-leggenda/4917/ |urlmorto=sì}}</ref>
 
===== 1992 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1992}}
[[File:Michael Schumacher 1992 Monaco.jpg|thumb|left|Schumacher durante il [[Gran Premio di Monaco 1992]]]]
 
Al termine della stagione [[Nelson Piquet|Piquet]] lasciò la [[Formula 1]] e venne sostituito alla [[Benetton Formula|Benetton]] da [[Martin Brundle]]. Durante la stagione {{F1|1992}} Schumacher cominciò a inserirsi stabilmente nelle posizioni di testa, ottenendo alcuni podi, fino alla prima vittoria nel [[Gran Premio del Belgio 1992|Gran Premio del Belgio]].<ref>{{Cita web | url = https://www.grandprix.com/races/belgian-gp-1992.html | titolo = Belgian GP, 1992 |lingua = en | accesso = 4 settembre 2021}}</ref> A tre gare dal termine, con il mondiale già assegnato a [[Nigel Mansell]], l'attenzione si spostò sulla lotta per la seconda posizione in classifica che vedeva coinvolti Schumacher, che precedeva [[Ayrton Senna|Senna]] e [[Riccardo Patrese|Patrese]] distanti solo una lunghezza.<ref>{{Cita web | url = https://www.statsf1.com/en/1992/belgique/championnat.aspx | titolo = Belgium 1992 - Championship | lingua = en | accesso = 4 settembre 2021}}</ref> Alla fine la spuntò il padovano con Schumacher terzo in classifica mondiale, davanti a Senna, tradito in diverse occasioni da una [[McLaren]] spesso inaffidabile.<ref>{{Cita news |titolo=Il Giappone è italiano, Patrese, che domenica |pubblicazione=La Stampa |data=26 ottobre 1992 |p=38}}</ref><ref>{{Cita web| url = https://jalopnik.com/when-no-one-was-sure-ayrton-senna-would-stay-in-formula-1821484570 | titolo = When No One Was Sure Ayrton Senna Would Stay In Formula One | autore= Stef Schrader | lingua = en | data = 20 dicembre 2017 | accesso = 4 settembre 2021}}</ref>
 
Intanto la rivalità tra il fuoriclasse brasiliano e l'emergente tedesco aveva cominciato a delinearsi<ref name="Schumacher-Senna">{{Cita web|lingua=en |url=http://www.grandprix.com/ft/ftdt046.html |titolo=Icon vs icon: Schumacher vs Senna |data=21 settembre 2001 |accesso=4 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080312180659/http://www.grandprix.com/ft/ftdt046.html |urlmorto=sì}}</ref> già durante i primi Gran Premi dell'anno. In [[Gran Premio del Brasile 1992|Brasile]] Schumacher accusò pubblicamente Senna di averlo intralciato in gara con comportamenti poco corretti, mentre in realtà gli improvvisi rallentamenti della McLaren del brasiliano erano dovuti a problemi di natura elettronica.<ref>{{Cita |Turrini |p. 42 |cidTurr}}.</ref> In [[Gran Premio di Francia 1992|Francia]] il tedesco tamponò il brasiliano al primo giro; il Gran Premio fu poi interrotto a causa della pioggia e a quel punto Senna, che aveva già dismesso la tuta da gara, tornò in abiti civili sulla griglia di partenza per affrontare Schumacher: tenendo a distanza le telecamere, lo rimproverò per le accuse di ostacolamento che gli aveva rivolto in Brasile e lo tacciò di eccessiva spregiudicatezza al volante.<ref>{{cita news|pubblicazione=Autosprint|numero=28|data=7-13 luglio 1992|p=38}}</ref>
[[File:GP d'Italia 1992 - Ayrton Senna (McLaren) e Michael Schumacher (Benetton).jpg|thumb|Schumacher (a destra) festeggia sul podio di [[Gran Premio d'Italia 1992]], chiuso al terzo posto; alla sua destra l'allora ''numero uno'' della griglia, il vincitore [[Ayrton Senna]], con cui il tedesco si ritrovò più volte in conflitto agli esordi]]
 
La tensione tra i due si riacutizzò durante una sessione di test sul [[Hockenheimring|circuito di Hockenheim]]: i due si sfiorarono più volte in pista con le ruote e, una volta rientrati ai box, arrivarono quasi alle mani.<ref name="Schumacher-Senna" />
 
===== 1993 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1993}}
Nella stagione [[Campionato mondiale di Formula 1 1993|1993]] la [[Benetton Formula|Benetton]] ottenne una fornitura esclusiva di motori [[Ford]], superiori a quelli versione clienti forniti alla [[McLaren]], che invece ne beneficiò dal [[Gran Premio di Gran Bretagna 1993|Gran Premio di Gran Bretagna]].<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1993/luglio/09/prove_trionfo_annunciato_oltretutto_Williams_co_0_9307094448.shtml|titolo=Prove di trionfo annunciato: oltretutto la Williams corre in casa|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|autore=Carlo Grandini|giorno=9|mese=7|anno=1993|pagina=34|accesso=24-2-2010}}</ref> I nuovi sistemi di controllo della trazione (introdotti però solo a metà stagione)<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=| url= http://www.newsf1.free-online.co.uk/benetton.html | titolo= Benetton |pubblicazione= newsf1.com|giorno=|mese=|anno=1999|pagina=|accesso=05-03-2008}}</ref> e di sterzata sulle quattro ruote contribuirono a rendere competitiva la vettura del pilota tedesco. La [[Benetton Formula|Benetton]] sostituì [[Martin Brundle|Brundle]] con [[Riccardo Patrese]] che nella stagione precedente aveva fatto la seconda guida alla [[Williams F1|Williams]]. Nel corso della stagione, segnata sempre dal dominio della [[Williams F1|Williams]] (questa volta con [[Alain Prost|Prost]] tornato alle corse, al posto di [[Nigel Mansell|Mansell]]), il tedesco ottenne diversi podi ed un'ulteriore vittoria in [[Gran Premio del Portogallo 1992|Portogallo]]. A fine stagione, con il titolo mondiale assegnato a [[Alain Prost|Prost]] (quarto titolo per lui), arrivò 4º in classifica. La continuità dei risultati che ebbe la [[Benetton Formula|Benetton]] durante questa stagione, spesso sul podio (10 podi su 16 gran premi tra Schumacher e [[Riccardo Patrese|Patrese]]), fece ben sperare per una futura competitività della vettura in modo tale da insidiarsi tra i pretendenti per il titolo.
 
Nella stagione {{F1|1993}} la [[Benetton Formula|Benetton]] ottenne una fornitura esclusiva di motori [[Ford]], qualitativamente superiori a quelli in versione clienti forniti alla [[McLaren]], che invece ne beneficiò solo dal [[Gran Premio di Gran Bretagna 1993|Gran Premio di Gran Bretagna]];<ref>{{Cita news |autore=Carlo Grandini |url=http://archiviostorico.corriere.it/1993/luglio/09/prove_trionfo_annunciato_oltretutto_Williams_co_0_9307094448.shtml |titolo=Prove di trionfo annunciato: oltretutto la Williams corre in casa |pubblicazione=Corriere della Sera |data=9 luglio 1993 |p=34 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121103154333/http://archiviostorico.corriere.it/1993/luglio/09/prove_trionfo_annunciato_oltretutto_Williams_co_0_9307094448.shtml |urlmorto=sì}}</ref> inoltre i nuovi sistemi di [[controllo della trazione]] (introdotti però solo a metà stagione)<ref>{{Cita web|lingua=en |url=http://www.newsf1.free-online.co.uk/benetton.html |titolo=Benetton |accesso=5 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080509071742/http://www.newsf1.free-online.co.uk/benetton.html |urlmorto=no |anno=1999}}</ref> contribuirono a rendere competitiva la vettura del pilota tedesco. Come compagno di squadra, [[Martin Brundle|Brundle]] venne sostituito da [[Riccardo Patrese]] il quale nelle stagioni precedenti era stato la seconda guida della [[Williams F1|Williams]].<ref>{{Cita news |autore=Enrico Biondi |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,35/articleid,0777_01_1993_0060_0033_10963597/ |titolo=Una Benetton color iride |pubblicazione=La Stampa |data=2 marzo 1993 |p=35}}</ref>
===I titoli mondiali con la Benetton===
[[File:Schumacher Monza 1993.jpeg|thumb|left|Schumacher nel [[Gran Premio d'Italia 1993]]]]
====Il 1994====
 
Nel corso della stagione, segnata sempre dal dominio del team di [[Didcot]], questa volta con [[Alain Prost|Prost]] tornato alle corse e subentrato a Mansell, Schumacher ottenne diversi podi e un'ulteriore vittoria in [[Gran Premio del Portogallo 1993|Portogallo]]; a inizio settembre, inoltre, ufficializzò il rinnovo del contratto con la Benetton anche per la stagione seguente, rivelando di aver fatto inserire una clausola in cui stabiliva di non voler come compagno di squadra né Senna né Mansell, onde evitare episodi di competizione interna.<ref>{{Cita news |titolo=Schumacher resta, però non vuole Senna o Mansell |pubblicazione=La Stampa |data=2 settembre 1993 |p=29}}</ref> A fine stagione, con il titolo mondiale assegnato a Prost, il tedesco arrivò quarto in classifica.<ref Name=Bombara/> La continuità di risultati che la scuderia anglo-italiana cominciava ad avere da un biennio a quella parte, spesso sul podio, fece ben sperare per una futura competitività della vettura in modo tale da inserirsi tra i pretendenti al titolo.<ref>{{cita web|autore=Luca Ferrari|url=https://www.formulapassion.it/motorsport/storia/f1-benetton-da-semplice-sponsor-a-team-di-successo-108416.html|titolo=Benetton: da semplice sponsor a team di successo|data=22 agosto 2018}}</ref>
 
====I primi titoli mondiali (1994-1995)====
===== 1994 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1994}}
[[File:Benetton B 194 4841.JPG|thumb|right|250px|La [[Benetton B194]] utilizzata da Schumacher nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1994|1994]].]]
 
In vista della stagione {{F1|1994}} il presidente della [[Federazione Internazionale dell'Automobile]] (FIA), [[Max Mosley]], promosse una decisa riforma del regolamento tecnico della [[Formula 1]]: venne vietata gran parte degli ausili elettronici liberamente impiegati fino ad allora, su tutti [[Sospensione attiva|sospensioni attive]], [[controllo di trazione]] e [[Launch control|meccanismi di partenza automatici]];<ref>{{Cita |Mapelli |p. 169}}.</ref> inoltre dopo undici anni vennero reintrodotti i rifornimenti di carburante durante la gara, permettendo la riduzione della capacità dei serbatoi. La speranza della Federazione era quella di ridurre le prestazioni delle monoposto e aumentare lo spettacolo e la competizione, diminuendo il vantaggio di sviluppo accumulato dalla Williams, dominatrice incontrastata dal precedente biennio.<ref Name=Racefans>{{cita web | autore = Keith Collantine | url = https://www.racefans.net/2014/01/08/1994-remembering-year-everything-changed/ | titolo = 1994: Remembering the year everything changed | lingua = en | data = 8 gennaio 2014 | accesso = 4 settembre 2021}}</ref>
Il [[Campionato mondiale di Formula 1 1994|1994]] fu per la [[Formula 1]] l'anno della rivoluzione tecnica introdotta dal presidente della [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]], [[Max Mosley]]: venne abolita l'elettronica impiegata fino ad allora nelle sospensioni attive, nel controllo di trazione e nei meccanismi di partenza automatici.<ref>{{Cita libro | cognome = Mapelli | nome = Enrico | titolo = I dati della Formula 1 | editore = Nada|data=2000 | pagine = p. 169 | id=ISBN 88-7911-217-1}}</ref> Vennero anche introdotti i rifornimenti in gara, nella speranza di aumentare lo spettacolo dopo due annate dominate da un solo team. La [[Benetton Formula|Benetton]] si presentò come una delle squadre candidate alla lotta per il titolo mondiale, nonostante il pronostico fosse tutto dalla parte della [[Williams F1|Williams]] che oltre ad essere dotata del [[Motore V10]] [[Renault F1|Renault]] contro il [[Motore V8|V8]] [[Ford]] della [[Benetton Formula|Benetton]], aveva ingaggiato [[Ayrton Senna]] al posto del ritirato [[Alain Prost|Prost]]. Le prime due gare furono a sorpresa dominate da Schumacher, con [[Ayrton Senna|Senna]] che si ritirò a causa di un suo errore in [[Gran Premio del Brasile 1994|Brasile]] ed uscì di pista alla partenza nel [[Gran Premio del Pacifico 1994|Gran Premio del Pacifico]], tamponato da [[Mika Häkkinen]].[[File:Schumi 1994 Helmet.jpg|thumb|left|Il casco utilizzato da Michael Schumacher nella stagione 1994]] Il successivo fine settimana, a [[Gran Premio di San Marino 1994|Imola]], con il ferimento di [[Rubens Barrichello]] durante le prove libere, la morte di [[Roland Ratzenberger]] durante le qualifiche e quella di [[Ayrton Senna]] durante la gara, ed i gravi incidenti in partenza e corsia box che coinvolsero anche spettatori e meccanici, segnò un punto di svolta per la [[Formula 1]], che procedette a una riforma profonda. La [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]] introdusse una serie di misure correttive per migliorare la sicurezza, in successivi interventi regolamentari. In pista nel frattempo, Schumacher, dopo aver vinto le prime 3 gare, continuò con ottime prestazioni cogliendo vittorie a [[Gran Premio di Monaco 1994|Monaco]], [[Gran Premio del Canada|Canada]] e [[Gran Premio di Francia 1994|Francia]], oltre ad un secondo posto (nel mezzo di queste gare) in [[Gran Premio di Spagna 1994|Spagna]] conquistato con il cambio bloccato in quinta marcia. Al termine del [[Gran Premio di Francia 1994|Gran Premio di Francia]], il vantaggio del tedesco sul suo immediato inseguitore, [[Damon Hill]], era di quasi quaranta punti (66 punti contro i 29 del pilota inglese). Inoltre il pilota tedesco, dopo i fatti di [[Gran Premio di San Marino 1994|Imola]],<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=| url= http://formula1.about.com/od/organizationsassociations/p/gpma.htm | titolo= Grand Prix Driver's Association, where Racers Cease to Compete|pubblicazione= formula1.com|giorno=|mese=|anno=|pagina=|accesso=20-03-2008}}</ref> divenne il presidente della [[Grand Prix Drivers' Association]], riformatasi dopo 12 anni. Le settimane successive videro accadere più cose nelle aule dei tribunali che in pista: a [[Gran Premio di Gran Bretagna 1994|Silverstone]], Schumacher superò [[Damon Hill|Hill]] nel giro di ricognizione, non scontò (su consiglio del team) una penalità comminatagli e venne squalificato. La scuderia spiegò l'accaduto come un errore di comunicazione tra i commissari di gara e la squadra.<ref>{{Cita libro | cognome = Hilton | nome = Christopher | titolo = Michael Schumacher: The whole story | editore = Haynes |data=2006 | pagine = pp.118-120 | id=ISBN 1-84425-008-3 }}</ref> Il mancato rispetto della bandiera nera venne punito con ulteriori due gare di squalifica, ma la [[Benetton Formula|Benetton]] fece appello, per permettere al pilota di correre almeno la gara di casa facendo slittare le squalifiche nei gran premi successivi. In [[Gran Premio di Germania 1994|Germania]] Schumacher dovette comunque ritirarsi. Al [[Gran Premio del Belgio 1994|Gran Premio del Belgio]] il pilota tedesco vinse ancora, ma l'eccessivo consumo del fondo in legno (anche a causa di un testacoda su un cordolo in gara), introdotto a partire dal [[Gran Premio di Germania 1994|Gran Premio di Germania]] precedente, portò ad una nuova squalifica. Schumacher saltò i due gran premi successivi per i fatti del [[Gran Premio di Gran Bretagna 1994|Gran Premio di Gran Bretagna]] e quando tornò in pista, a [[Gran Premio d'Europa 1994|Jerez de la Frontera]], il suo vantaggio si era ridotto ad un punto sul rivale [[Damon Hill|Hill]] che approfittando delle squalifiche, si era portato a ridosso del tedesco. A [[Gran Premio d'Europa 1994|Jerez de la Frontera]] Schumacher vinse, ma arrivò dietro [[Damon Hill|Hill]] nel [[Gran Premio del Giappone 1994|Gran Premio del Giappone]], corso in condizioni di bagnato intenso, e i due rivali si presentarono alla gara finale divisi da un solo punto. Schumacher dominò la prima parte del [[Gran Premio d'Australia 1994|Gran Premio di Australia]] davanti ad [[Damon Hill|Hill]], fino a quando, al 35º giro, il tedesco uscì di pista ed andò sbattere contro un muretto, danneggiando irrimediabilmente la sospensione destra. Nello stesso momento sopraggiungeva [[Damon Hill]], che alla curva successiva lo attaccò, proprio mentre il tedesco stava sterzando per curvare: ne derivò un contatto che causò il ritiro di entrambi. La manovra fu molto contestata e il pubblico si divise. Una parte degli appassionati, come [[Alan Henry]] (reporter inglese), sosteneva che la mossa del tedesco fosse volontaria<ref>{{Cita libro | cognome = Henry | nome = Alan | titolo = Wheel to Wheel: Great Duels of Formula One Racing | annooriginale = 1996 | datadiaccesso=29 ottobre 2006 | edizione = | editore = Weidenfeld Nicolson Illustrated | città = | id = ISBN 0-7538-0522-7 | pagine = 117}}</ref> mentre un'altra come [[Murray Walker]] (commentatore di [[Formula 1]] per la televisione inglese) che tutto fosse involontario.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=| url=http://www.grandprix.com/ft/ft00341.html| titolo=Now we are 76...: Murray Walker|pubblicazione= grandprix.com|giorno=18|mese=10|anno=1999|pagina=|accesso=30-11-2007}}</ref> La collisione venne valutata come un normale incidente di gara e Schumacher non venne sanzionato. Il titolo di campione del mondo [[Campionato mondiale di Formula 1 1994|1994]] andò per la prima volta al pilota tedesco, che divenne il primo campione mondiale della sua nazione. In quell'anno Schumacher eseguì dei test anche con la [[Ligier]] motorizzata [[Renault F1|Renault]], gli stessi propulsori che sarebbero poi stati utilizzati l'anno seguente dalla sua [[Benetton Formula|Benetton]]. Questo scambio di monoposto fu possibile grazie al fatto che la [[Ligier]] era da poco passata nell'orbita di [[Flavio Briatore]] team manager della stessa [[Benetton Formula|Benetton]].<ref>{{cita web|url=http://f1nostalgia.blogspot.com/2008/08/o-que-voc-esta-fazendo-ai-michael.html}}</ref>.
[[File:Benetton B 194 4841.JPG|thumb|La [[Benetton B194]] utilizzata da Schumacher nel {{F1|1994}}]]
 
La [[Benetton Formula|Benetton]] si presentò come una delle squadre candidate alla lotta per il titolo mondiale, nonostante il pronostico fosse tutto dalla parte della [[Williams F1|Williams]], che oltre a essere dotata del [[motore V10]] [[Renault F1|Renault]], più performante del [[Motore V8|V8]] [[Motore Ford Zetec|Ford]] della scuderia anglo-trevigiana, aveva ingaggiato [[Ayrton Senna]] al posto del ritirato [[Alain Prost]].<ref>{{Cita web | url = https://www.racecar-engineering.com/news/natural-aspirations/ | titolo = Natural Aspirations | lingua = en | accesso = 4 settembre 2021}}</ref><ref>{{Cita news | titolo = Nel mondiale di Senna la voglia-Ferrari | pubblicazione = La Stampa | data = 21 marzo 1994 | p= 43}}</ref>
 
Le prime due gare del campionato furono vinte da Schumacher, la cui competitività alla guida della B194 risultò a tratti sorprendente: di contro il campione brasiliano patì due ritiri, a causa di un suo errore in [[Gran Premio del Brasile 1994|Brasile]] e tamponato da [[Mika Häkkinen]] alla partenza nel [[Gran Premio del Pacifico 1994|Gran Premio del Pacifico]].<ref>{{Cita web | url = https://www.grandprix.com/races/brazilian-gp-1994.html | titolo = Brazilian GP, 1994 | lingua = en | accesso = 4 settembre 2021}}</ref><ref>{{Cita web | url = https://www.grandprix.com/races/pacific-gp-1994.html | titolo = Pacific GP, 1994 | lingua = en | accesso = 4 settembre 2021}}</ref>
 
Il successivo fine settimana di [[Gran Premio di San Marino 1994|Imola]] ebbe esiti tragici, con il ferimento di [[Rubens Barrichello]] durante le prove libere, la morte di [[Roland Ratzenberger]] durante le qualifiche e quella di [[Ayrton Senna]] durante la gara, a cui si sommarono i gravi incidenti in partenza e corsia box che coinvolsero anche spettatori e meccanici; questi drammatici eventi segnarono un punto di svolta per la Formula 1, che procedette a una riforma profonda. La FIA introdusse una serie di misure correttive per migliorare la sicurezza in successivi interventi regolamentari.<ref Name=Racefans/> Nel frattempo Schumacher, dopo aver vinto le prime tre gare, continuò con ottime prestazioni cogliendo vittorie a [[Gran Premio di Monaco 1994|Monaco]], [[Gran Premio del Canada|Canada]] e [[Gran Premio di Francia 1994|Francia]], oltre a un secondo posto in [[Gran Premio di Spagna 1994|Spagna]] conquistato con il cambio bloccato in quinta marcia.<ref>{{Cita web | url = https://www.grandprix.com/races/spanish-gp-1994.html | titolo = Spanish GP, 1994 | lingua = en | accesso = 4 settembre 2021}}</ref> Al termine del [[Gran Premio di Francia 1994|Gran Premio di Francia]], il vantaggio del tedesco sul suo immediato inseguitore, [[Damon Hill]], era di trentasette punti (66 punti contro i 29 del pilota britannico).<ref>{{Cita web | url = https://www.statsf1.com/en/1994/france/championnat.aspx | titolo = France 1994 - Championship | lingua = en | accesso = 4 settembre 2021}}</ref>
[[File:Michael Schumacher (Benetton) - GP San Marino 1994.jpg|thumb|upright|left|Il volto tirato di Schumacher sul podio del [[Gran Premio di San Marino 1994]], vittorioso per il tedesco ma tragicamente segnato dalle morti dei colleghi [[Roland Ratzenberger|Ratzenberger]] e [[Ayrton Senna|Senna]]; per il ''Kaiser'' la stagione si concluderà con la conquista del primo titolo mondiale]]
 
Inoltre il pilota tedesco, dopo i fatti di Imola,<ref>{{Cita web|lingua=en |url=http://formula1.about.com/od/organizationsassociations/p/gpma.htm |titolo=Grand Prix Driver's Association, where Racers Cease to Compete |accesso=20 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080915222930/http://formula1.about.com/od/organizationsassociations/p/gpma.htm |urlmorto=sì}}</ref> divenne il presidente della [[Grand Prix Drivers' Association]], riformatasi dopo 12 anni.
 
A [[Gran Premio di Gran Bretagna 1994|Silverstone]] Schumacher superò Hill nel giro di ricognizione e non scontò (su consiglio del muretto del suo team) la penalità inflittagli, venendo infine squalificato; la scuderia anglo-italiana tentò di giustificare l'accaduto adducendo un errore di comunicazione tra i commissari di gara e la squadra,<ref>{{Cita |Hilton |pp. 118-120 |cidHil}}.</ref> ma i giudici sportivi, ravvisando il dolo, inflissero al tedesco ulteriori due gare di squalifica.<ref>{{Cita news |autore=Cristiano Chiavegato |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,27/articleid,0752_01_1994_0237_0029_10688567/ |titolo=Schumacher: sono ko. Addio alla Benetton? |pubblicazione=La Stampa |data=31 agosto 1994 |p= 29}}</ref> La Benetton fece appello, cosa che, nel frattempo, permise al pilota di correre [[Gran Premio di Germania 1994|la gara di casa]] (ove dovette comunque ritirarsi), il [[Gran Premio d'Ungheria 1994|Gran Premio d'Ungheria]] (dove tornò sul gradino più alto del podio) e il [[Gran Premio del Belgio 1994|Gran Premio del Belgio]] (che il pilota tedesco vinse, vedendosi però revocare il successo per l'eccessivo consumo del fondo in legno della monoposto).<ref>{{Cita news |autore=Cristiano Chiavegato |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,27/articleid,0752_01_1994_0236_0027_10687198/ |titolo=Schumacher in mezzo alla bufera |pubblicazione=La Stampa |data=30 agosto 1994 |p= 27}}</ref><ref Name=MWalker>{{Cita web| url = https://www.bbc.com/sport/formula1/22903751 | lingua = en | titolo = British Grand Prix: Hill wins 1994 race after Schumacher's black flag | autore = Murray Walker | data = 26 giugno 2013 | accesso = 4 settembre 2021}}</ref> Le sorti sembrarono così volgersi in sfavore di Schumacher, che quindi saltò i due Gran Premi successivi in Italia e Portogallo: quando tornò in pista il suo vantaggio su Hill si era ridotto a un solo punto. A [[Gran Premio d'Europa 1994|Jerez de la Frontera]] Schumacher vinse, ma Hill lo precedette ancora in [[Gran Premio del Giappone 1994|Giappone]], ove si corse in condizioni di bagnato intenso.<ref Name=MWalker/> Fu così che i due rivali si presentarono alla gara finale divisi da un solo punto.<ref>{{Cita web | url = https://www.statsf1.com/en/1994/japon/championnat.aspx | titolo = Japan 1994 - Championship | lingua = en | accesso = 4 settembre 2021}}</ref>
 
Schumacher fu autore di una partenza perfetta nel [[Gran Premio d'Australia 1994|Gran Premio d'Australia]]. Alle sue spalle Hill manteneva il passo della Benetton, tenendosi costantemente a meno di 2 secondi di distacco. Durante il 35º giro tuttavia, il tedesco sbagliò del tutto l'ingresso nella curva a sinistra della East Terrace e andò a sbattere contro un muretto di cemento, danneggiando irrimediabilmente la sospensione posteriore destra della Benetton. Hill cercò subito di approfittare dell'errore del rivale, portando un attacco in staccata nella successiva curva a destra: Schumacher sterzò verso l'interno, andando così a scontrarsi con la Williams. Il contatto provocato dal tedesco fu così violento che la Benetton rischiò quasi di ribaltarsi, facendo la curva su due ruote e terminando la corsa contro le barriere di protezione. Hill tentò di proseguire, ma la sua Williams nell'urto aveva subìto il piegamento di un braccio della sospensione anteriore sinistra: dopo un infruttuoso tentativo di ripararla ai box, dovette a sua volta ritirarsi. Vinse [[Nigel Mansell]], all'ultimo successo in carriera.<ref>{{Cita web | url = https://www.racefans.net/2014/11/13/1994-australian-grand-prix-flashback/| autore = Keith Collantine | titolo = Schumacher’s first title tainted by clash with Hill | data = 13 novembre 2014 | accesso = 4 settembre 2021}}</ref>
 
La manovra fu molto contestata e il pubblico si divise. Una parte degli appassionati sosteneva che la mossa di Schumacher fosse stata volontaria,<ref>{{Cita |Henry |p. 117 |cidHenry}}.</ref> mentre un'altra non ravvisò alcuna predeterminazione da parte del tedesco.<ref>{{Cita web|lingua=en |url=http://www.grandprix.com/ft/ft00341.html |titolo=Now we are 76..: Murray Walker |data=18 ottobre 1999 |accesso=30 novembre 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071203081029/http://www.grandprix.com/ft/ft00341.html |urlmorto=sì}}</ref> La collisione venne valutata come un normale incidente di gara e Schumacher non venne sanzionato, sicché il titolo di campione del mondo andò per la prima volta al pilota tedesco, che divenne il primo campione mondiale della sua nazione.
 
Nel mentre [[Flavio Briatore]] aveva attuato una manovra finalizzata a ottenere la fornitura di propulsori Renault, all'epoca i più prestazionali della griglia: non potendo stipulare un accordo diretto per via dell'opposizione della Williams, nel maggio 1994 aveva rilevato la [[Ligier]] (in difficoltà a seguito dei problemi giudiziari del patron Cyril de Rouvre) allo scopo di "trasferire" i relativi motori francesi alla Benetton.<ref>{{cita web|autore=Stefano Ollanu|url=https://www.formulapassion.it/motorsport/storia/f1-1994-il-test-di-michael-schumacher-con-la-ligier-renault-benetton-briatore-492226.html|titolo=F1 {{!}} 1994: il test di Schumacher con la Ligier|data=2 maggio 2020}}</ref> Ottenuto l'obiettivo, a fine stagione il contratto in essere con la [[Ford]] fu risolto anticipatamente e unilateralmente;<ref name="Chiavegato">{{Cita news |autore=Cristiano Chiavegato |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,38/articleid,0764_01_1994_0325_0044_10832744/ |titolo=Estoril: Schumacher si allena sulla Ligier |pubblicazione=La Stampa |data=28 novembre 1994 |p=44}}</ref> la casa statunitense, in risposta, bloccò immediatamente la fornitura delle proprie unità motrici alla squadra anglo-trevigiana.<ref name="Chiavegato"/> In tale situazione, e in attesa della nuova [[Benetton B195|B195]] motorizzata Renault, a dicembre 1994 Schumacher poté prendere confidenza coi nuovi propulsori francesi provando per alcuni giorni la [[Ligier JS39B]] sul [[circuito di Estoril]].<ref name="Chiavegato"/>
 
====Il= 1995 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1995}}
[[File:2006FOSMichael 1995BenettonB195Schumacher 1995 Britain 2.jpg|thumb|left|250px|La [[Benetton B195]] utilizzata da Schumacher nel [[CampionatoGran mondialePremio di FormulaGran 1Bretagna 1995|1995]], fotografata durante un'esibizione al Goodwood Festival of Speed [[2006]].]]
[[File:Michael Schumacher 1995 Britain 2.jpg|thumb|right|Schumacher driving for Benetton at the [[1995 British Grand Prix]]|Schumacher nel [[Gran Premio di Gran Bretagna 1995|Gran Premio di Silverstone]].]]
 
Nella stagione [[Campionato mondiale di Formula 1 1995{{F1|1995]]}} la [[Benetton Formula|Benetton]] montò lo stesso motore [[Renault F1|Renault]] [[Motore V10|V10]] utilizzato dalla [[Williams F1|Williams]], e Schumacher fu affiancato in pianta stabile come seconda guida da [[Johnny Herbert]]. La prima fase del mondiale fu controversa: in [[Gran Premio del Brasile 1995|Brasile]] il tedesco vinsedominò la gara, grazie anche al ritiro di [[Damon Hill|Hill]], ma la sua vittoria fu inizialmente annullata, così come il secondo posto di [[David Coulthard|Coulthard]] su Williams, per la non conformità del carburante [[Elf Aquitaine|Elf]] utilizzato dalle due squadre; la decisione finale della [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]] fu però quella di confermare il piazzamento dei piloti, epunendo disolo sottrarrela negligenza dei team cui vennero sottratti i punti alleper squadrela per[[Campionato ilmondiale campionatocostruttori di Formula 1|classifica costruttori]]. Dopo un brutto incidente a [[Gran Premio di San Marino 1995|Imola]], Schumacher tornò alla vittoria nel [[Gran Premio di Spagna 1995|Gran Premio di Spagna]]. A [[Gran Premio di Gran Bretagna 1995|Silverstone]] (così come accadrà successivamente a [[Gran Premio d'Italia 1995|Monza)]] venne tamponato da [[Damon Hill|Hill]] mentre erano in lotta per il primo posto. Dopo 8 gare Schumacher era in testa alla classifica con undici punti di vantaggio sul rivale [[Damon Hill|Hill]] (46 punti contro 35). Schumacher diede l'allungo decisivo in classifica a [[Gran Premio del Belgio 1995|Spa-Francorchamps]] in un gara rocambolesca: vinse partendo dal sedicesimo posto e duellando per diversi giri su pista bagnata con gomme d'asciutto contro [[Damon Hill|Hill]], munito invece di pneumatici da pioggia.<ref>{{Citacita web|McMaster|purl=https://www. 25}}motorsportmagazine.<com/database/races/ref> Dopo un secondo posto e una vittoria nel [[Gran Premio d'Europa 1995-spanish-grand-prix/|Gran Premio d'Europa]], il tedesco conquistò il suo secondo titolo=1995 conSpanish dueGrand gare di anticipo, sul [[Circuito di Aida]] nel [[Gran Premio del Pacifico 1995Prix|Grandata=14 Premio del Pacifico]]. Con la successiva gara in [[Gran Premio del Giapponemaggio 1995|Giappone]],accesso=10 lamarzo squadra conquistò il titolo costruttori, sfuggitole l'anno precedente. Fu l'ultima stagione di Schumacher con la [[Benetton Formula2025|Benetton]], difatti, già a campionato inoltrato, Schumacher aveva preso la decisione di accettare l'offerta della [[Scuderia Ferrari|Ferrari]], impegnata nella propria ricostruzione per tornare a vincere dopo circa 17 anni di digiuno, e in estate firmò un contratto biennale per il team di [[Maranello]].<ref>{{Cita|McMaster|p. 23lingua=en}}.</ref>
 
A [[Gran Premio di Gran Bretagna 1995|Silverstone]] (così come accadrà successivamente a [[Gran Premio d'Italia 1995|Monza]]) venne tamponato da Hill mentre erano in lotta per il primo posto. Dopo 8 gare Schumacher era in testa alla classifica con undici punti di vantaggio sul rivale britannico. Schumacher diede l'allungo decisivo in classifica a [[Gran Premio del Belgio 1995|Spa-Francorchamps]] in una gara rocambolesca: vinse partendo dal sedicesimo posto e duellando per diversi giri su pista bagnata con [[Pneumatico slick|gomme ''slick'']] contro Hill, munito invece di pneumatici da pioggia.<ref>{{Cita |McMaster |p. 25}}.</ref> A fine settembre, rimase coinvolto in un incidente sull'autostrada per [[Colonia (Germania)|Colonia]] senza conseguenze.<ref>{{Cita news |url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/09/28/schumacher-incidente-in-autostrada.html |titolo=Schumacher incidente in autostrada |pubblicazione=la Repubblica |data=28 settembre 1995 |p=43 |accesso=12 luglio 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180712183605/https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/09/28/schumacher-incidente-in-autostrada.html |urlmorto=no}}</ref> Dopo un secondo posto e una vittoria nel [[Gran Premio d'Europa 1995|Gran Premio d'Europa]], il tedesco conquistò il suo secondo titolo con due gare di anticipo, sul [[circuito di Aida]] nel [[Gran Premio del Pacifico 1995|Gran Premio del Pacifico]].<ref>{{Cita web | url = https://www.grandprix.com/races/pacific-gp-1995.html | titolo = Pacific GP, 1995 | lingua = en | accesso = 31 agosto 2021}}</ref>
===L'approdo in Ferrari===
 
====Il 1996====
Con la successiva vittoria in [[Gran Premio del Giappone 1995|Giappone]], permise alla Benetton di conquistare anche l'unico mondiale costruttori della sua storia. Fu l'ultima stagione di Schumacher con la Benetton; difatti, già a campionato inoltrato, Schumacher aveva preso la decisione di accettare l'offerta della [[Scuderia Ferrari|Ferrari]], impegnata nella propria ricostruzione per tornare a vincere dopo circa 17 anni di digiuno, e in estate firmò per il team di [[Maranello]].<ref>{{Cita |McMaster |p. 23}}.</ref>
 
====L'approdo in Ferrari (1996-1999)====
===== 1996 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1996}}
[[File:Agnelli, Montezemolo, Schumacher (Imola, 1996).jpg|thumb|left|Da destra: Schumacher nei box di [[Autodromo Enzo e Dino Ferrari|Imola]] con il presidente della Ferrari, [[Luca Cordero di Montezemolo]], e [[Gianni Agnelli]] durante una giornata di test, 6 giugno 1996]]
[[File:Ferrari F310 1996 Schumacher.jpg|thumb|right|230px|La [[Ferrari F310]] che Schumacher utilizzò nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1996|1996]].]]
 
Nel {{F1|1996}}, Schumacher passò alla [[Scuderia Ferrari|Ferrari]], scuderia con la quale sarebbe divenuto il pilota più titolato della [[storia della Formula 1]]; come seconda guida gli fu affiancato [[Eddie Irvine]], proveniente dalla [[Jordan Grand Prix]]. L'esordio fu difficile: la squadra non vinceva un titolo mondiale piloti dal {{F1|1979}}, mentre il titolo costruttori mancava dal {{F1|1983}}, il clima all'interno dell'organico non era ottimale e, sebbene dal 1994 si apprezzasse una qualche ripresa nella competitività, il divario tecnico dalle scuderie britanniche sembrava lungi dall'essere colmato. La monoposto [[Ferrari F310|F310]] non faceva eccezione, dando a vedere scarsa affidabilità e prestazioni non al top. Tuttavia Schumacher seppe parzialmente supplire col proprio talento ai limiti del mezzo: nelle prime 5 gare conquistò 3 podi, ma il distacco in classifica dal ''leader'' Hill era già di 26 punti.<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/en/1996/saint-marin/championnat.aspx|titolo=San Marino 1996|accesso=1º dicembre 2024}}</ref>
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1996|1996]], Schumacher passò alla [[Scuderia Ferrari|Ferrari]], scuderia con la quale sarebbe divenuto il pilota più titolato della storia della [[Formula 1]]. Ricopriva il ruolo di prima guida al fianco di [[Eddie Irvine]]. L'esordio con la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] fu difficile. La squadra non vinceva un titolo mondiale piloti dal lontano [[Campionato mondiale di Formula 1 1979|1979]] (e un titolo costruttori dal [[Campionato mondiale di Formula 1 1983|1983]]), il clima non era ottimale ed il divario tecnico con le scuderie inglesi sembrava incolmabile. La stagione [[Campionato mondiale di Formula 1 1996|1996]] fu dominata dalle [[Williams F1|Williams]]-[[Renault F1|Renault]] di [[Damon Hill|Hill]] (che a fine stagione si laureò campione del mondo per la prima volta) e [[Jacques Villeneuve]]. Dopo cinque gare, con una vettura inaffidabile e di scarsa competitività, conquistò 3 podi ma il distacco in classifica dal leader [[Damon Hill|Hill]] già era di 26 punti. A [[Gran Premio di Monaco 1996|Montecarlo]], sotto pressione e costretto alla rimonta in classifica, vanificò un possibile successo. Partito dalla pole position, fu subito sorpassato da [[Damon Hill|Hill]] e successivamente già nel corso del primo giro, fu costretto al ritiro, dopo essere scivolato su un cordolo bagnato che lo catapultò contro le barriere dalla parte opposta. La prima memorabile vittoria arrivò durante la gara successiva al [[Gran Premio di Spagna 1996|Gran Premio di Spagna]] sotto il diluvio: Michael, dopo essere partito male, facendo pattinare le gomme sulla pista allagata, fu protagonista di una incredibile rimonta guadagnando fino a 5 secondi al giro sui piloti di testa, superandoli ed arrivando al traguardo con un minuto scarso di vantaggio sul secondo in classifica finale [[Jean Alesi]]. Spettacolare fu il modo in cui il tedesco interpretò quella pista allagata, percorrendo i curvoni del circuito ad una velocità a vista d'occhio superiore a quella dei diretti avversari e con traiettorie che solo lui sapeva ed aveva il coraggio di percorrere. A questo successo seguirono cinque gare con tre punti conquistati sempre a causa della scarsa affidabilità della [[Ferrari F310|F310]]; in [[Gran Premio del Canada 1996|Canada]] si staccò un semiasse all'uscita da un pit stop mentre in [[Gran Premio di Francia 1996|Francia]] al tedesco si ruppe il motore addirittura nel giro di ricognizione, unitamente a vari problemi al cambio. Superati i tempi bui e con 50 punti di distacco dalla testa della classifica, Schumacher tornò alla vittoria al [[Gran Premio del Belgio 1996|Gran Premio del Belgio]] grazie anche alle condizioni meteo mutevoli. Il divario tecnico tra la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] e la [[Williams F1|Williams]] seppur ancora notevole, si stava lievemente assottigliando, ciò fu in parte confermato dai buoni risultati ottenuti nella parte finale della stagione; con la vittoria a [[Gran Premio d'Italia 1996|Monza]], nella gara più attesa davanti al proprio pubblico, e ai podi conquistati nelle ultime due gare della stagione. La prima stagione del pilota alla [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] si concluse con 3 vittorie (in [[Gran Premio di Spagna 1996|Spagna]], [[Gran Premio del Belgio 1996|Belgio]] e [[Gran Premio d'Italia 1996|Italia]]), 5 piazzamenti a podio ed una serie di ritiri soprattutto per problemi meccanici. Il tedesco concluse comunque il mondiale al terzo posto dietro alle imprendibili [[Williams F1|Williams]].
 
Non mancarono tuttavia anche suoi errori, come a [[Gran Premio di Monaco 1996|Monte Carlo]], dove vanificò un possibile successo: partito dalla ''[[pole position]]'', fu subito sorpassato da Hill e successivamente già nel corso del primo giro, fu costretto al ritiro, dopo essere scivolato su un cordolo bagnato che lo catapultò contro le barriere dalla parte opposta. La prima vittoria in Ferrari arrivò nel Gran Premio successivo, in [[Gran Premio di Spagna 1996|Spagna]], corso sotto il diluvio:<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.ferrari.com/en-CL/history/moments/1996/schumys-first/more|titolo=Schumy's First}}</ref> dopo essere partito male facendo pattinare le gomme sulla pista allagata, fu protagonista di una rimonta passata agli annali,<ref>{{cita web|lingua=en|autore=Andrew Benson|url=https://www.bbc.com/sport/formula1/36277172|titolo=Spanish Grand Prix: Why Michael Schumacher's epic 1996 win matters|data=2016-05-14}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|autore=David Tremayne|url=https://www.formula1.com/en/latest/article.f1s-best-drives-10-schumacher-walks-on-water-in-spain.Z1kbMXRnG9oyMZkzXnXWo.html|titolo=F1's Best Drives #10 – Schumacher walks on water in Spain|data=2019-04-02}}</ref> guadagnando in media quattro secondi al giro sui piloti di testa, superandoli e arrivando al traguardo con un minuto scarso di vantaggio sul secondo in classifica finale, [[Jean Alesi]].<ref>{{cita|Boccafogli, McMaster e Williams|p. 16|cidWi96}}.</ref>
====Il 1997====
[[File:1996 Michael Schumacher Monza.jpg|thumb|Schumacher festeggia la vittoria nel [[Gran Premio d'Italia 1996]], la prima della carriera sul tracciato monzese]]
 
A questo successo, tuttavia, seguirono cinque gare con soli tre punti conquistati, sempre a causa della scarsa affidabilità della F310: in [[Gran Premio del Canada 1996|Canada]] si staccò un semiasse all'uscita da un pit stop, mentre in [[Gran Premio di Francia 1996|Francia]] il motore Ferrari si ruppe addirittura nel giro di ricognizione,<ref>{{Cita web |url=https://www.formulapassion.it/motorsport/storia/f1-francia-96-schumacher-bianco-ultimo-gp-senza-campioni-hill-ferrari-williams-573467.html |titolo=F1 {{!}} Francia '96: Schumi 'in bianco' nell'ultimo GP senza campioni |autore=Matteo Senatore |data=30 giugno 2021 |accesso=2 luglio 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210630181911/https://www.formulapassion.it/motorsport/storia/f1-francia-96-schumacher-bianco-ultimo-gp-senza-campioni-hill-ferrari-williams-573467.html |urlmorto=no}}</ref> unitamente a vari problemi al cambio.
 
Schumacher tornò alla vittoria al [[Gran Premio del Belgio 1996|Gran Premio del Belgio]], approfittando delle condizioni meteo mutevoli. Il divario tecnico tra la Ferrari e la Williams, seppur ancora notevole, si stava lievemente assottigliando: ciò fu in parte confermato dai buoni risultati ottenuti nella parte finale della stagione, con la vittoria a [[Gran Premio d'Italia 1996|Monza]], nella gara più attesa davanti al pubblico italiano (dove la Ferrari non si affermava dal 1988), e ai podi conquistati nelle ultime due gare della stagione. Il bilancio della prima stagione di Schumacher alla Ferrari fu di tre vittorie e cinque piazzamenti a podio, che gli valsero il terzo posto nella classifica mondiale, dietro ai piloti Williams.<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/en/1996.aspx|titolo=World Championship Result|accesso=1º dicembre 2024}}</ref>
 
===== 1997 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1997}}
Durante il {{F1|1997}}, il divario tecnico con la [[Williams F1|Williams]], seppur sempre elevato, si ridusse ulteriormente grazie anche alla nuova vettura, la [[Ferrari F310B|F310B]], che risultò molto affidabile, e all'arrivo di altri tecnici come [[Ross Brawn]] e [[Rory Byrne]], che già avevano lavorato con Schumacher negli anni precedenti. Nonostante ciò, a inizio stagione la Williams si dimostrò, come da pronostico, più veloce vincendo in [[Gran Premio del Brasile 1997|Brasile]] e [[Gran Premio d'Argentina 1997|Argentina]] con [[Jacques Villeneuve|Villeneuve]] e a [[Gran Premio di San Marino 1997|Imola]] con [[Heinz-Harald Frentzen|Frentzen]]. Dopo 4 gare il distacco in classifica era di 6 punti. Grazie anche alle modifiche apportate da Byrne al progetto originario di [[John Barnard]], il tedesco iniziò la sua rimonta a partire dal [[Gran Premio di Monaco 1997|Gran Premio di Monaco]] e riuscì a issarsi in testa alla classifica. Durante la stagione il distacco fu sempre costante tra i due piloti, difatti non superò mai i 14 punti (situazione che si ebbe al termine del [[Gran Premio di Francia 1997|Gran Premio di Francia]] in favore del tedesco).{{Senza fonte}}
[[File:Michael Schumacher 1997.jpg|thumb|left|250px|Schumacher durante il [[Gran Premio di Germania 1997|Gran Premio di Germania]].]]
[[File:Michael Schumacher 1997.jpg|thumb|left|Schumacher durante il [[Gran Premio di Germania 1997]]]]
 
A cinque gare dal termine, con la vittoria ottenuta a [[Gran Premio del Belgio 1997|Spa-Francorchamps]], Schumacher portò a undici le lunghezze di vantaggio sul rivale canadese; tuttavia dal [[Gran Premio d'Italia 1997|Gran Premio d'Italia]], anche grazie a episodi favorevoli – come l'errore dello stesso tedesco in [[Gran Premio d'Austria|Austria]], dove non si accorse di aver sorpassato [[Heinz-Harald Frentzen]] in regime di bandiere gialle, o di altri piloti, come al [[Gran Premio del Lussemburgo 1997|Gran Premio del Lussemburgo]] quando venne tamponato poco dopo il via dal fratello minore [[Ralf Schumacher|Ralf]], quest'ultimo alla stagione di debutto in Formula 1 –, Villeneuve ridusse progressivamente il suo svantaggio fino a portarsi in testa alla graduatoria. Nel penultimo appuntamento a [[Gran Premio del Giappone 1997|Suzuka]] il canadese avrebbe potuto laurearsi già campione del mondo, ma a causa della sua squalifica dopo la gara (a cui peraltro prese parte ''[[sub iudice]]'' poiché recidivo al sorpasso in presenza di bandiere gialle durante le prove) e alla vittoria di Schumacher, si riaprirono i giochi.
Durante il [[Campionato mondiale di Formula 1 1997|1997]], il divario tecnico con la [[Williams F1|Williams]] seppur sempre elevato, si ridusse, grazie anche alla nuova vettura, la [[Ferrari F310B|F310B]], che risultò molto affidabile e di altri tecnici come [[Ross Brawn]] e [[Rory Byrne]], che già avevano lavorato con Schumacher negli anni precedenti. Nonostante ciò, a inizio stagione la [[Williams F1|Williams]] si dimostrò, come da pronostico, più veloce vincendo in [[Gran Premio del Brasile 1997|Brasile]] e [[Gran Premio d'Argentina 1997|Argentina]] con [[Jacques Villeneuve|Villeneuve]] e a [[Gran Premio di San Marino 1997|Imola]] con [[Heinz-Harald Frentzen|Frentzen]]. Dopo 4 gare il distacco in classificca era di 6 punti ([[Jacques Villeneuve|Villeneuve]] 20 e Schumacher 14). Il tedesco iniziò la sua rimonta in classifica a partire dal [[Gran Premio di Monaco 1997|Gran Premio di Monaco]], andando così a comandare la classifica. Durante la stagione il distacco fu sempre costante tra i due piloti, difatti non superò mai i 14 punti (situazione che si ebbe al termine del [[Gran Premio di Francia 1997|Gran Premio di Francia]] in favore del tedesco). A 5 gare dal termine con la vittoria ottenuta a [[Gran Premio del Belgio 1997|Spa-Francorchamps]] Schumacher si portò a più 11 sul rivale canadese (66 punti contro i 55 di [[Jacques Villeneuve|Villeneuve]]) ma dal [[Gran Premio d'Italia 1997|Gran Premio d'Italia]] iniziò la rimonta di [[Jacques Villeneuve|Villeneuve]] anche a causa di episodi favorevoli come dimostrano un errore di Schumacher in [[Gran Premio d'Austria|Austria]], che non si accorse di aver sorpassato [[Heinz-Harald Frentzen]] in regime di bandiere gialle (episodio che gli costò una penalità), ed errori di altri piloti, come al [[Gran Premio del Lussemburgo 1997|Gran Premio del Lussemburgo]], quando il tedesco venne tamponato dal fratello [[Ralf Schumacher|Ralf]] poco dopo il via. Nel penultimo appuntamento a [[Gran Premio del Giappone 1997|Suzuka]] [[Jacques Villeneuve|Villeneuve]] avrebbe potuto laurearsi già campione del mondo ma a causa della sua squalifica dopo la gara (recidivo al sorpasso in presenza di bandiere gialle durante le prove), e alla vittoria di Schumacher, si riaprirono i giochi. Si giunse quindi alla gara decisiva per l'assegnazione del titolo mondiale a [[Gran Premio d'Europa 1997|Jerez de la Frontera]] con Schumacher in testa alla classifica con 1 punto di vantaggio sul rivale. Qui Michael, [[Heinz-Harald Frentzen|Frentzen]] e [[Jacques Villeneuve|Villeneuve]] ottennero lo stesso tempo in qualifica, 1.21.072. Partì dalla pole position [[Jacques Villeneuve|Villeneuve]], in quanto l'aveva ottenuto per primo. Dopo essere partito meglio e aver condotto la maggior parte della gara in testa, accusò problemi sulla sua [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] e venne così raggiunto dal canadese che all'uscita dai box dopo il cambio gomme recuperò nettamente il distacco accumulato e lo attaccò alla curva "Dry Sac" nel corso del 48º giro; Schumacher, sorpreso dall'attacco, tentò di difendersi frenando al centro della pista ma venne ugualmente affiancato dalla [[Williams F1|Williams]] dell'avversario, in questa manovra di difesa inoltre, in un ultimo disperato tentativo di resistenza, tentò di stringerlo sul cordolo interno colpendo la [[Williams F1|Williams]]-[[Renault F1|Renault]] sulla fiancata sinistra; [[Jacques Villeneuve|Villeneuve]] ebbe la meglio, il tedesco lo colpì a sorpasso quasi completato danneggiando la sospensione anteriore destra della [[Ferrari F310B|F310B]] ed uscendo conseguentemente di pista, pregiudicando ogni possibilità di vittoria. L'episodio giudicato volontario e di conseguenza scorretto gli costò anche il secondo posto in classifica finale, in quanto la [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]], l'[[11 novembre]] [[1997]] lo escluse dalla classifica piloti,<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=| url= http://www.fia.com/resources/documents/2064282370__11_11_1997_WMSC.pdf| titolo= FIA World Motor Sport Council - 11 November 1997|pubblicazione= FIA|giorno=11|mese=11|anno=1997|pagina=|accesso=29-02-2008}}</ref> riconoscendogli però, nello specifico, i risultati ottenuti durante la stagione che difatti non vennero cancellati dal suo ruolino personale. In questa occasione la manovra di Schumacher venne condannata anche dai media italiani e tedeschi.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=| url=http://www.grandprix.com/ns/ns01331.html| titolo=The lost honor of Michael Schumacher |pubblicazione= GrandPrix.com |giorno=03|mese=11|anno=1997|pagina=|accesso=01-03-2008}}</ref> Al termine della stagione il pilota tedesco effettò alcuni test con la [[Sauber]], il test venne effettuato nel [[settembre]] [[1997]], in virtù della partnership tra la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] e la scuderia svizzera, che portò a quest'ultima i propulsori italiani.<ref>{{cita web|url=http://www2.raisport.rai.it/news/sport/auto/199709/12/3419a2e007350/}}</ref>
 
Si giunse quindi alla gara decisiva per l'assegnazione del titolo mondiale, a [[Gran Premio d'Europa 1997|Jerez de la Frontera]], con Schumacher in testa alla classifica con un punto di vantaggio sul rivale. In qualifica Villeneuve, Schumacher e Frentzen ottennero lo stesso identico tempo, 1'21"072, ma dalla ''pole position'' partì il canadese essendo stato il primo a farlo registrare.{{Senza fonte}}
====Il 1998====
 
In partenza Schumacher scattò meglio di tutti e prese la testa della corsa. Dopo avere accumulato oltre 5 secondi di ritardo, Villeneuve iniziò a recuperare terreno fino al 47º giro quando nella staccata della curva Dry Sac attaccò il tedesco. Schumacher, sorpreso dall'attacco, tentò di rispondere in frenata dall'esterno. Con Villeneuve ormai avanti di metà macchina, Schumacher diede un violento colpo di sterzo verso l'interno della curva entrando così in collisione con la Williams. Ad avere la peggio fu proprio il tedesco che rimbalzando dopo il contatto, andò ad insabbiare la sua Ferrari nella via di fuga e fu costretto al ritiro. L'episodio, ritenuto volontario dai giudici di gara, costò a Schumacher anche il secondo posto in graduatoria finale, in quanto la [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]], l'11 novembre 1997 lo escluse dalla classifica piloti,<ref>{{Cita testo|lingua=en |url=http://www.fia.com/resources/documents/2064282370__11_11_1997_WMSC.pdf |titolo=FIA World Motor Sport Council - 11 November 1997 |editore=Fédération Internationale de l'Automobile |accesso=29 febbraio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061102031434/http://www.fia.com/resources/documents/2064282370__11_11_1997_WMSC.pdf |urlmorto=sì |giorno=11 |mese=11 |anno=1997}}</ref> riconoscendogli però, nello specifico, i risultati ottenuti durante la stagione che difatti non vennero cancellati dal suo ruolino personale. In questa occasione la manovra di Schumacher venne condannata anche dai media italiani e tedeschi.<ref>{{Cita web|lingua=en |url=http://www.grandprix.com/ns/ns01331.html |titolo=The lost honor of Michael Schumacher |accesso=1º marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070206052410/http://www.grandprix.com/ns/ns01331.html |urlmorto=no |giorno=03 |mese=11 |anno=1997}}</ref>
 
Durante la stagione il pilota effettuò anche alcuni test con la [[Sauber]] in virtù della ''partnership'' tecnica tra la Ferrari e la scuderia svizzera, quest'ultima all'epoca equipaggiata dai propulsori italiani.<ref>{{Cita web |url=http://www2.raisport.rai.it/news/sport/auto/199709/12/3419a2e007350/ |titolo=Schumacher sulla Sauber |accesso=10 luglio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131017101929/http://www2.raisport.rai.it/news/sport/auto/199709/12/3419a2e007350/ |urlmorto=sì}}</ref>
 
===== 1998 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1998}}
[[File:DC&MSch Britain 1998.jpg|220px|thumb|Michael Schumacher e [[David Coulthard]] nel [[Gran Premio di Gran Bretagna 1998|Gran Premio di Silverstone]].]]
 
Nel {{F1|1998}} la [[Williams F1|Williams]] affrontò un periodo di transizione dovuto all'addio dell'assistenza tecnica della [[Renault F1|Renault]] (le unità propulsive erano sempre della fabbrica francese, ma vennero cedute alla consociata [[Mecachrome]], che così le rimarchiò, e non ricevettero gli aggiornamenti della Casa madre). Fu così la [[McLaren]] a rivelarsi il team da battere con una macchina altamente competitiva progettata da [[Adrian Newey]]. Durante i primi due Gran Premi il dominio delle monoposto di Woking fu incontrastabile: [[Mika Häkkinen|Häkkinen]] e [[David Coulthard|Coulthard]] furono protagonisti di due doppiette e addirittura, al debutto in [[Gran Premio d'Australia 1998|Australia]], arrivarono a doppiare tutti gli altri piloti. Tale superiorità fu rivelata in parte dall'utilizzo di una soluzione tecnica ''borderline'', un cosiddetto "terzo pedale" che permetteva di variare la forza frenante fra lato destro e sinistro della vettura. Questo sistema, accusato tra le altre cose di riprodurre il concetto delle [[quattro ruote sterzanti]], venne presto dichiarato illegale dalla [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]].<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.mclaren.com/racing/inside-the-mtc/mclaren-extra-pedal-3153421/|titolo=The search for the extra pedal|data=2017-11-01}}</ref>
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1998|1998]] la [[Williams F1|Williams]] affrontò un periodo di transizione dovuto all'addio dei propulsori [[Renault F1|Renault]]. Fu così la [[McLaren]] a rivelarsi il team da battere con una macchina altamente competitiva progettata da [[Adrian Newey]]. Durante i primi 2 gran premi il domino delle frecce d'argento fu incontrastabile. [[Mika Hakkinen|Hakkinen]] e [[David Coulthard|Coulthard]] furono protagonisti di due doppiette, nella prima addirittura arrivarano a doppiare tutti gli altri piloti. Tale superiorità fu rivelata in parte dall'utilizzo di un terzo pedale che permetteva di variare la forza frenante fra lato destro e sinistro, come fanno i carri armati. Questo fu dichiarato illegale dalla [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]]. Gli uomini di [[Woking]] introdussero nel [[Gran Premio del Brasile 1998|Gran Premio del Brasile]] successivo lo stesso dispositivo ma questa volta veniva azionato, come si vedeva nella telecamera car dei piloti, tramite un pulsante verde sul volante. Per la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] la stagione iniziò male, il divario tecnico con la [[McLaren]] parve incolmabile, ma il ferrarista fu protagonista di una rimonta che partì dal [[Gran Premio del Canada 1998|Gran Premio del Canada]] fino all'ultima gara. Dopo una rimonta durata tutta l'estate, a Schumacher sfuggì il clamoroso sorpasso in classifica ai danni di [[Mika Hakkinen|Hakkinen]] quando mancavano 3 gare alla fine: a [[Gran Premio del Belgio 1998|Spa-Francorchamps]] non approfittò del ritiro del pilota finlandese, a causa del tamponamento occorso con [[David Coulthard]]. A primo impatto sembrò un errore di Schumacher quello di andare a sbattere contro [[David Coulthard|Coulthard]], ma[[Scuderia Ferrari|Ferrari]] non fu così come dichiarato dallo stesso pilota scozzese anni dopo quando ormai correva per la [[Red Bull Racing|Red Bull]], ammettendo di aver rallentato volontariamente in un tratto con poca visibilità (viste le condizioni meteo) cercando il contatto con Schumacher. La [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] era dietro al compagno di [[Mika Hakkinen|Hakkinen]] già al tornantino della "Source" ma la [[McLaren]] (prossima al doppiaggio) non dava strada nonostante lo sventolio delle bandiere blu da parte dei commissari di gara. Arrivati a metà circuito [[David Coulthard|Coulthard]] in un tratto di accelerazione non apri il gas e Schumacher che era subito dietro non vide la macchina dello scozzese davanti a sé rallentare. L'incidente fu inevitabile. Dopo la collisione che lasciò la macchina di Schumacher su 3 ruote fu memorabile la scena in cui Michael andò a cercare [[David Coulthard|Coulthard]] nel box [[McLaren]] rischiando la rissa.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=| url= http://www.smh.com.au/articles/2003/07/06/1057430084085.html | titolo= Crash was my fault, Coulthard admits|pubblicazione=Reuters|giorno=7|mese=06|anno=2003|pagina=|accesso=04-03-2008}}</ref><ref>{{Cita libro | cognome = Casamassima| nome = Pino | titolo = Storia della Formula 1. Aggiornamento 1997-1998-1999 | editore = Calderini edagricole |data=1999| pagine = pp.35 | id=ISBN 88-8219-392-6 }}</ref> In quel momento [[Mika Hakkinen|Hakkinen]] aveva soltanto 7 punti di vantaggio su Schumacher. Si arrivò quindi a [[Gran Premio del Giappone 1998|Suzuka]], ultima gara del campionato con Michael distanziato di 4 punti dal rivale. A Schumacher alla partenza in pole position si spense il motore, e fu costretto a partire dall'ultima posizione ma fu costretto al ritiro successivamente per lo scoppio di una gomma quando era risalito fino alla terza posizione.<ref>{{Cita news|autore=| url= http://archivio.gazzetta.it/archiveDocumentServlet.jsp?url=/documenti_gazzetta/archivio/gazzetta/1998_10_12/ga_0_981102316.xml| titolo=Ferrari, un'alba di silenzio|pubblicazione=gazzetta.it|giorno=2|mese=11|anno=1998|pagina=|accesso=07-03-2008}}</ref><ref>{{Cita libro | cognome = Boccafogli | nome = Roberto |coauthor= Bryn Williams | titolo = F1998. La prima volta di Hakkinen | editore = SEP Editrice |data=1998 | pagine = pp.209 | id=ISBN 88-87110-03-4 }}</ref> [[Mika Häkkinen]] vinse la gara agevolmente e diventò campione del mondo.
 
Per la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] la stagione iniziò male, il divario tecnico con la McLaren parve incolmabile, ma Schumacher fu protagonista di una rimonta che partì dal [[Gran Premio del Canada 1998|Gran Premio del Canada]] fino all'ultima gara. Dopo un recupero durata tutta l'estate, al tedesco sfuggì il clamoroso sorpasso in classifica ai danni di Häkkinen quando mancavano tre gare alla fine: a [[Gran Premio del Belgio 1998|Spa-Francorchamps]] non approfittò del ritiro del finlandese, a causa del tamponamento occorso a Coulthard in fase di doppiaggio. A primo impatto sembrò un errore di Schumacher quello di andare a sbattere contro la McLaren, ma non fu così: lo stesso pilota scozzese anni dopo, quando ormai correva per la {{Automobilismo Red Bull|N}}, ammise di aver rallentato volontariamente in un tratto con poca visibilità, viste le condizioni meteo.<ref>{{Cita web|lingua=EN |url=http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/motorsport/formula_one/3047680.stm |titolo=Coulthard issues stark warning |data=6 luglio 2003 |accesso=9 maggio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160307012944/http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/motorsport/formula_one/3047680.stm |urlmorto=no}}</ref>
====Il 1999====
[[File:Michael Schumacher (Ferrari) - GP d'Italia 1998.jpg|thumb|left|La gioia di Schumacher sul gradino più alto del podio di [[Gran Premio d'Italia 1998|Monza]]]]
 
La Ferrari era dietro al compagno di Häkkinen già al tornantino della "Source" ma la McLaren, prossima al doppiaggio, non dava strada nonostante lo sventolio delle bandiere blu da parte dei commissari di gara. Arrivati a metà circuito Coulthard, in un tratto di accelerazione, non apri il gas e Schumacher, che era subito dietro, non vide la McLaren davanti a sé rallentare: l'incidente fu inevitabile. Dopo la collisione che lasciò la macchina di Schumacher su tre ruote, il tedesco andò su tutte le furie e accusò lo scozzese di aver provocato intenzionalmente lo scontro, coi due che sfiorarono la rissa una volta rientrati ai box;<ref>{{Cita libro |autore=Pino Casamassima |titolo=Storia della Formula 1. Aggiornamento 1997-1998-1999 |data=1999 |editore=Calderini edagricole |p=35 |ISBN=88-8219-392-6}}</ref> ciò nonostante il successivo 13 settembre, a [[Gran Premio d'Italia 1998|Monza]], i due piloti si chiarirono. Sul circuito brianzolo il tedesco vinse davanti al suo compagno di squadra [[Eddie Irvine]], per quella che fu la seconda doppietta Ferrari in stagione; al terzo posto si classificò il fratello Ralf su Jordan, sicché per la prima volta in Formula 1 due fratelli condivisero lo stesso podio.
 
Si arrivò il 1º novembre a [[Gran Premio del Giappone 1998|Suzuka]], ultima gara del campionato, con il finlandese in vantaggio di 4 punti sul rivale. Schumacher conquistò la ''pole position'', ma sulla griglia della gara, nelle procedure di partenza immediatamente precedenti allo spegnimento dei semafori rossi, gli si spense il motore e fu costretto a prendere il via dall'ultima posizione. Dopo una lunga rimonta che lo aveva portato fino al terzo posto fu infine costretto al ritiro per lo scoppio di una gomma.<ref>{{Cita web|url=http://archivio.gazzetta.it/archiveDocumentServlet.jsp?url=/documenti_gazzetta/archivio/gazzetta/1998_10_12/ga_0_981102316.xml |titolo=Ferrari, un'alba di silenzio |accesso=7 marzo 2008 |urlmorto=sì |giorno=2 |mese=11 |anno=1998}}</ref><ref>{{Cita |Boccafogli |p. 209 |cidBocca}}.</ref> Häkkinen vinse la gara agevolmente e diventò campione del mondo eguagliando le 8 vittorie conquistate da [[Ayrton Senna]] con lo stesso team britannico nel {{F1|1988}}.
 
===== 1999 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1999}}
[[File:Michael Schumacher 1999 Canada.jpg|thumb|left|230px|Michael Schumacher alla guida della sua [[Ferrari F399|F399]] durante il [[Gran Premio del Canada 1999|Gran Premio del Canada]].]]
 
Il [[Campionato mondiale di Formula 1 1999{{F1|1999]]}} sembròpartì esserecon l'annobuone buonoprospettive. La nuova [[Ferrari F399|F399]] non era al livello della [[McLaren]] in termini di prestazioni, ma si dimostrò molto più affidabile ede il ''gap'' con la scuderia inglesebritannica venne colmato nel corso della stagione sfruttando la galleria del vento per migliorare la vettura.<ref>{{Cita newsweb|autore=| url= http://archivio.gazzetta.it/archiveDocumentServlet.jsp?url=/documenti_gazzetta/archivio/gazzetta/1999_04_06/ga_0_9906165426.xml | titolo= La Ferrari pronta a graffiare |pubblicazioneaccesso=gazzetta.it7 marzo 2008 |urlmorto=sì |giorno=16 |mese=06 |anno=1999|pagina=|accesso=07-03-2008}}</ref> Schumacher dopo le prime cinque gare era in testa alla classifica mondiale, ma a causa di un errore al [[Gran Premio del Canada 1999|Gran Premio del Canada]], in cui perse il controllo della vettura, andando a sbattere nell'ultima curva prima del traguardo (nel cosiddetto "Muro dei Campioni") mentre era al comando, [[Mika HakkinenHäkkinen|Häkkinen]] riprese il comando della classifica. Nel [[Gran Premio di Gran Bretagna 1998|Gran Premio di Gran Bretagna]], a [[Circuito di Silverstone|Silverstone]], Schumacher fu vittima di quello che si rivelò il più grave incidente della sua carriera attribuito, dai tecnici di [[Maranello]] ad un problema allo spurgo di un freno,<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www2.raisport.rai.it/news/sport/f1/199907/13/378b69d207449/ | titolo= Tutta colpa di un dado |pubblicazione=RaiSport |giorno=16|mese=06|anno=1999|pagina=|accesso=07-03-2008}}</ref> in cui si procurò la frattura della gamba destra, e dovette rinunciare a gareggiare, sostituito dal finlandese [[Mika Salo]], fino al penultimo gran premio, quello della [[Gran Premio della Malesia 1999|Malesia]], dove conquistò la pole, e dopo essere stato tutta la gara in testa alla corsa, lasciò la vittoria a pochi giri dalla fine al compagno di scuderia [[Eddie Irvine]], in lotta per il titolo mondiale. Nell'ultima gara, invece, il tedesco, scattato dalla pole position, terminò la gara al secondo posto alle spalle di [[Mika Hakkinen|Hakkinen]] che riuscì così a vincere il mondiale. Schumacher concluse il campionato quinto con 46 punti. Ogni situazione venutasi a creare è comunque sempre stata contraddistinta da stima e rispetto tra il finlandese, vincitore del titolo, e il tedesco infortunato;<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=|url=http://www.formula1.com/teams_and_drivers/hall_of_fame/40/| titolo= Hall of Fame - World Champions: Mika Hakkinen|pubblicazione=The official Formula 1 Website|giorno=|mese=|anno=2006|pagina=|accesso=13-03-2008}}</ref> qualche anno più tardi Schumacher avrebbe dichiarato di considerare [[Mika Hakkinen|Häkkinen]] il rivale che più rispettò durante la carriera in [[Formula 1]].<ref>{{cita web|titolo=Hall of Fame - World Champions: Mika Hakkinen|editore=The Official Formula 1 Website|url=http://www.formula1.com/teams_and_drivers/hall_of_fame/40/|autore=Gerald Donaldson|accesso=12-8-2009}}</ref> [[Eddie Irvine|Irvine]], intanto, che era stato finora l'unico compagno avuto da Schumacher in [[Scuderia Ferrari|Ferrari]], nel corso della stagione aveva reclamato il ruolo di prima guida all'interno del team, dopo la situazione seguita all'incidente del tedesco.<ref>{{Cita news|autore=| url= http://www.repubblica.it/online/sport/schum/irvine/irvine.html | titolo= Irvine: "me ne vado se Schumi torna prima guida" |pubblicazione=La Repubblica.it |giorno=11|mese=08|anno=1999|pagina=|accesso=07-03-2008}}</ref> Già prima dell'autunno vi fu così la rottura tra la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] e l'irlandese: Irvine trovò un sedile alla [[Jaguar Racing|Jaguar]] (che aveva rilevato la [[Stewart Grand Prix|Stewart]]) mentre a fianco di Schumacher sarebbe arrivato il promettente brasiliano di origini italiane [[Rubens Barrichello]] proveniente proprio dalla [[Stewart Grand Prix|Stewart]].<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/09/04/irvine-barrichello-oggi-scambio-in-f1.html Irvine-Barrichello oggi scambio in F1 - Repubblica.it » Ricerca<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
[[File:Michael Schumacher 1999 Canada.jpg|thumb|Schumacher alla guida della sua [[Ferrari F399|F399]] durante il [[Gran Premio del Canada 1999]]]]
 
L'11 luglio 1999, nel [[Gran Premio di Gran Bretagna 1999|Gran Premio di Gran Bretagna]], a [[Circuito di Silverstone|Silverstone]], Schumacher fu vittima di quello che si rivelò il più grave incidente della sua carriera, attribuito dai tecnici di [[Maranello]] a un problema allo spurgo di un [[freno]],<ref>{{Cita web|url=http://www2.raisport.rai.it/news/sport/f1/199907/13/378b69d207449/ |titolo=Tutta colpa di un dado |accesso=7 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090814155446/http://www2.raisport.rai.it/news/sport/f1/199907/13/378b69d207449/ |urlmorto=sì |giorno=16 |mese=06 |anno=1999}}</ref> in cui si procurò la frattura della gamba destra e dovette rinunciare a gareggiare, sostituito dal finlandese [[Mika Salo]] fino al penultimo Gran Premio, quello della [[Gran Premio della Malesia 1999|Malesia]], dove conquistò la ''pole position'', e dopo essere stato tutta la gara in testa alla corsa, lasciò la vittoria a pochi giri dalla fine al compagno di scuderia [[Eddie Irvine]], entrato in lotta per il titolo mondiale sfruttando l'assenza del tedesco. Nell'ultima gara, invece, il teutonico, scattato dalla prima posizione, terminò la gara al secondo posto alle spalle di Häkkinen che riuscì così a vincere il mondiale. Schumacher concluse il campionato quinto con 44 punti. Ogni situazione venutasi a creare è comunque sempre stata contraddistinta da stima e rispetto tra il finlandese, vincitore del titolo, e il tedesco infortunato;<ref>{{Cita web|lingua=en |url=http://www.formula1.com/teams_and_drivers/hall_of_fame/40/ |titolo=Hall of Fame - World Champions: Mika Hakkinen |accesso=13 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150306020109/http://www.formula1.com/teams_and_drivers/hall_of_fame/40/ |urlmorto=no |anno=2006}}</ref> qualche anno più tardi Schumacher avrebbe dichiarato di considerare Häkkinen il rivale che più rispettò durante la carriera in [[Formula 1]].<ref>{{Cita web |url=http://www.formula1.com/teams_and_drivers/hall_of_fame/40/ |titolo=Hall of Fame - World Champions: Mika Hakkinen |autore=Gerald Donaldson |accesso=12 agosto 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150306020109/http://www.formula1.com/teams_and_drivers/hall_of_fame/40/ |urlmorto=no}}</ref>
===Il dominio mondiale===
 
====Il 2000====
Irvine, intanto, che era stato finora l'unico compagno avuto da Schumacher in [[Scuderia Ferrari|Ferrari]], nel corso della stagione aveva reclamato il ruolo di prima guida all'interno del team, dopo la situazione seguita all'incidente del tedesco.<ref>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/online/sport/schum/irvine/irvine.html |titolo=Irvine: "me ne vado se Schumi torna prima guida" |accesso=7 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091112153917/http://www.repubblica.it/online/sport/schum/irvine/irvine.html |urlmorto=no |giorno=11 |mese=08 |anno=1999}}</ref> Già prima dell'autunno vi fu così la rottura tra la Ferrari e l'irlandese: Irvine trovò un sedile alla [[Jaguar Racing|Jaguar]] (che aveva rilevato la [[Stewart Grand Prix|Stewart]]) mentre a fianco di Schumacher sarebbe arrivato il promettente brasiliano di origini italiane [[Rubens Barrichello]] proveniente proprio dalla [[Stewart Grand Prix|Stewart]].<ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/09/04/irvine-barrichello-oggi-scambio-in-f1.html |titolo=Irvine-Barrichello oggi scambio in F1 - Repubblica.it » Ricerca<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=30 novembre 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131015123021/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/09/04/irvine-barrichello-oggi-scambio-in-f1.html |urlmorto=no}}</ref> La Ferrari tornò a vincere il titolo Mondiale Costruttori.
 
====Il dominio mondiale (2000-2004)====
===== 2000 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2000}}
[[File:Pit Stop.jpg|thumb|upright|left|Schumacher ai box al [[Gran Premio d'Italia 2000]]]]
La stagione iniziò con una lunga serie di vittorie: la [[Ferrari F1-2000|F1-2000]] fu estremamente competitiva e affidabile riuscendo quasi a colmare il gap dalla [[McLaren]], tanto che Schumacher, dopo 5 vittorie in 8 gare, si ritrovò ad avere al [[Gran Premio del Canada 2000|Gran Premio del Canada]] 58 punti contro i 32 del campione in carica [[Mika Häkkinen]]. La lotta per il titolo si era, però, già ristretta come nella stagione [[Campionato mondiale di Formula 1 1998|1998]], tra il ferrarista e il duo [[McLaren]]. A partire dal [[Gran Premio di Francia 2000|Gran Premio di Francia]], il tedesco non riuscì a terminare le tre gare successive, consentendo così il recupero in classifica dei rivali, grazie a due doppiette e ad un altrettanto piazzamento a podio da parte di entrambi i piloti. [[Mika Hakkinen|Hakkinen]] vittorioso anche nel [[Gran Premio d'Ungheria 2000|Gran Premio d'Ungheria]] riuscì a superare Schumacher in classifica piloti (64 punti contro i 62 del tedesco), mentre [[David Coulthard|Coulthard]] si portò subito dietro a 58 punti. Il vantaggio di [[Mika Hakkinen|Hakkinen]] toccò l'apice nel [[Gran Premio del Belgio 2000|Gran Premio del Belgio]] dove il finlandese conquistò un'altra vittoria mettendo sei punti di distacco tra lui e Schumacher (74 punti contro 68). Ma il vantaggio in classifica di [[Mika Hakkinen|Hakkinen]] non durò molto difatti dal [[Gran Premio d'Italia]], il ferrarista fu capace di rimontare e vincere 2 gare di fila riportandosi così nuovamente in testa in classifica a dispetto di [[Mika Hakkinen|Hakkinen]] (88 punti contro gli 80 del finlandese) e tagliando definitivamente fuori dalla lotta per il titolo [[David Coulthard|Coulthard]]. Il campionato si decise, con 1 gara di anticipo a [[Gran Premio del Giappone 2000|Suzuka]] l'[[8 ottobre]]. Schumacher dopo una gara emozionante tutta in rimonta sul rivale [[Mika Hakkinen|Hakkinen]], che al via era andato in testa, vinse la gara, conquistando così il suo terzo titolo mondiale a distanza di 5 anni dal precedente. Con il terzo titolo mondiale vinto, Schumacher, riportò il titolo piloti a [[Maranello]] dopo 21 anni (l'ultimo a vincerlo fu nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1979|1979]] il sudafricano [[Jody Scheckter]]) di attesa.
 
La stagione iniziò con una lunga serie di vittorie: la [[Ferrari F1-2000|F1-2000]] fu estremamente competitiva e affidabile riuscendo quasi a colmare il ''gap'' dalla [[McLaren]], tanto che Schumacher, dopo 5 vittorie in 8 gare, si ritrovò ad avere al [[Gran Premio del Canada 2000|Gran Premio del Canada]] 56 punti contro i 32 del campione in carica [[Mika Häkkinen]] e i 34 del compagno di squadra del finlandese [[David Coulthard]].<ref>{{Cita web | url = https://www.statsf1.com/en/2000/canada/championnat.aspx | titolo = Canada 2000 - Championship | lingua = en | accesso = 29 agosto 2021}}</ref> A partire dal [[Gran Premio di Francia 2000|Gran Premio di Francia]] il tedesco si ritirò per tre gare di fila, consentendo così il recupero in classifica dei rivali della McLaren, che colsero due doppiette e un doppio piazzamento a podio.
 
Häkkinen, vittorioso anche nel [[Gran Premio d'Ungheria 2000|Gran Premio d'Ungheria]], riuscì a superare Schumacher in classifica piloti (64 punti contro i 62 del tedesco), mentre [[David Coulthard|Coulthard]] si portò subito dietro a 58 punti.<ref>{{cita news|titolo=La classifica dopo la dodicesima gara|pubblicazione=Autosprint|numero=33|data=15-21 agosto 2000|p=43}}</ref> Il vantaggio di Häkkinen toccò l'apice nel [[Gran Premio del Belgio 2000|Gran Premio del Belgio]], dove il finlandese conquistò un'altra vittoria mettendo sei punti di distacco tra lui e Schumacher.<ref>{{Cita web | autore = Pablo Elizade | url = http://atlasf1.autosport.com/2000/bel/elizalde.html | titolo = The Belgian GP Review | lingua = en | editore = Haymarket Publications | data = 30 agosto 2000 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20190909104224/http://atlasf1.autosport.com/2000/bel/elizalde.html | accesso = 29 agosto 2021}}</ref> Ma già dal [[Gran Premio d'Italia 2000|Gran Premio d'Italia]] il ferrarista cominciò a rimontare e vinse due gare di fila, riportandosi così nuovamente in testa in classifica e tagliando definitivamente fuori dalla lotta per il titolo Coulthard.<ref>{{Cita web | autore = Pablo Elizade | url = http://atlasf1.autosport.com/2000/usa/elizalde.html | titolo = The United States GP Review | lingua = en | editore = Haymarket Publications | data = 24 settembre 2000}}</ref>
 
Il campionato si decise, con una gara di anticipo, a [[Gran Premio del Giappone 2000|Suzuka]]: Schumacher dopo una gara in rimonta sul rivale Häkkinen, che al via era andato in testa, vinse la gara, conquistando così il suo terzo campionato mondiale a distanza di cinque anni dal precedente e riportando il titolo piloti a [[Maranello]] dopo ventuno anni di attesa:<ref>{{Cita web | url = http://www.formula1.com/races/racenews00/japan/race.html | titolo = Live Race Report | lingua = en | accesso = 30 agosto 2021}}</ref> l'ultimo a vincerlo era stato il sudafricano [[Jody Scheckter]] nel {{F1|1979}}.<ref>{{Cita web | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150711153329/http://www.gpupdate.net/en/f1-news/20492/ | url = http://www.gpupdate.net/en/f1-news/20492/ | titolo = Scheckter tribute to Schumacher and Ferrari | lingua = en | data = 9 ottobre 2000 | accesso = 30 agosto 2021}}</ref> Infine in Malesia, ultima gara dell'anno, grazie alla nona vittoria stagionale e al terzo posto di Barrichello, Schumacher assicurò alla Ferrari anche il titolo costruttori, bissando la vittoria dell'anno precedente.<ref>{{Cita web | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20010423180935/http://www.formula1.com/news/headlines00/malaysia/s3602.html | url = http://www.formula1.com/news/headlines00/malaysia/s3602.html | titolo = Ferrari clinch Constructors' Title in Malaysia | lingua = en | data = 22 ottobre 2000 | accesso = 30 agosto 2021}}</ref>
 
====Il= 2001 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2001}}
[[File:Michael Schumacher, 2001Ferrari F2001 (8968595731) Canada(cropped).jpg|thumb|left|200px|Schumacher, durantea ilbordo della [[GranFerrari PremioF2001]], delnella Canada''pit 2001|lane'' di Barcellona durante il fine settimana del [[Gran Premio deldi CanadaSpagna 2001]].]]
 
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 2001{{F1|2001]]}} la [[Ferrari F2001]] si dimostrò, sin dai primi granGran premiPremi, più competitiva sia della [[McLaren]] che della [[Williams F1|Williams]]. Nei primi quattro granappuntamenti premidel calendario, la lotta fra Schumacher e [[David Coulthard]] fu serrata, difatti i due piloti si trovavano appaiati in testa alla classifica con 26 punti.; Dopodiché,dopodiché il tedesco mise a segno una serie di7 podi e vittorie, che gli permisero diconsecutivi prendereprendendo le distanze dal resto del gruppo, mentre la [[McLaren]] dovette fare i conti con numerosi problemi di affidabilità e competitività. Da segnalare la stagione negativa didel rivale d'elezione [[Mika Häkkinen|Häkkinen]], ormai sull'onda del ritiro che avverrà a fine anno. Schumacher vinse agevolmente il suo quarto titolo in [[Gran Premio d'Ungheria 2001|Ungheria]] con 4 gare d'anticipo, raggiungendo il record di [[Alain Prost]] e battendone alcuni, come quello di [[Nigel Mansell]] riguardante i punti conquistati in una stagione (123 contro i 112 dell'inglese). Inoltre, per la prima volta, due fratelli (Michael e [[Ralf Schumacher]]) conclusero entrambi sul podio.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=| url= http://www.globetrotter.net/gt/grandprix/en/statistiques.asp| titolo=Grand Prix du Canada - Statistiques |pubblicazione=Telus |giorno=|mese=|anno=|pagina=|accesso=15-06-2007}}</ref> Secondo arrivò, appunto, [[David Coulthard|Coulthard]] a ben 58 punti di distanza, mentre il compagno di squadra [[Rubens Barrichello]] concluse terzo.
 
Schumacher vinse agevolmente il suo quarto titolo in [[Gran Premio d'Ungheria 2001|Ungheria]] con quattro gare d'anticipo, raggiungendo il record di vittorie nella storia della Formula 1 detenuto da [[Alain Prost]] e battendone alcuni, come quello di [[Nigel Mansell]] riguardante i punti conquistati in una stagione (123 contro i 112 del britannico). Inoltre, per la prima volta, due fratelli (Michael e [[Ralf Schumacher]]) conclusero ai primi due posti di un Gran Premio, in quello [[Gran Premio del Canada 2001|del Canada]].<ref>{{Cita web|lingua=en |url=http://www.globetrotter.net/gt/grandprix/en/statistiques.asp |titolo=Grand Prix du Canada - Statistiques |accesso=15 giugno 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070927002728/http://www.globetrotter.net/gt/grandprix/en/statistiques.asp |urlmorto=sì}}</ref> In classifica Coulthard arrivò secondo a ben 58 punti di distanza da Schumacher, mentre l'altro ferrarista [[Rubens Barrichello]] concluse terzo.<ref>{{Cita web | url = https://www.statsf1.com/en/2001/japon/championnat.aspx | titolo = Japan 2001 - Championship | lingua = en | accesso = 30 agosto 2021}}</ref>
====Il 2002====
 
===== 2002 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2002}}
[[File:2002 Austrian GP.jpg|thumb|left|L'arrivo del [[Gran Premio d'Austria 2002]]]]
[[File:Mschumacher 2002.jpg|left|200px|thumb|Schumacher al volante della [[Ferrari F2002]].]] Si giunse così al [[Campionato mondiale di Formula 1 2002|2002]]:
 
Si giunse così al {{F1|2002}}. Già dalla prima gara, la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] dominò il campionato in maniera ancor più netta del precedente; l'unica scuderia che provò a opporsi fu la [[Williams F1|Williams]], con [[Ralf Schumacher]] e [[Juan Pablo Montoya]]. La [[McLaren]] ebbe un inizio difficile, così come l'altro ferrarista [[Rubens Barrichello|Barrichello]]. Fino al [[Gran Premio di Monaco 2002|Gran Premio di Monaco]], le scuderie rivali si mantennero vicine alla Ferrari solo nel campionato costruttori. Ma dopo di esso, grazie all'apporto di un ritrovato Barrichello, si mise la parola fine anche a questa competizione.{{Senza fonte}}
Schumacher aveva ben 4 titoli mondiali in bacheca. Già dalla prima gara, come nelle due stagioni precedenti, la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] dominò il campionato; l'unica scuderia che provò ad opporsi fu la [[Williams F1|Williams]], con il fratello [[Ralf Schumacher|Ralf]] e [[Juan Pablo Montoya]]. La [[McLaren]] ebbe un inizio difficile, così come [[Rubens Barrichello|Barrichello]]. Fino al [[Gran Premio di Monaco 2002|Gran Premio di Monaco]] (che vide la vittoria di [[David Coulthard|Coulthard]] e la ripresa delle [[McLaren]]), le scuderie rivali si mantennero vicine alla [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] solo nel campionato costruttori. Ma dopo di esso, grazie all'apporto di un ritrovato [[Rubens Barrichello|Barrichello]] (6 vittorie per Schumacher e 4 per [[Rubens Barrichello|Barrichello]]) si mise la parola fine anche a questa competizione. Il tedesco vinse quindi il suo quinto titolo mondiale con 144 punti,[[File:2002 Austrian GP.jpg|right|140px|thumb|L'arrivo del [[Gran Premio d'Austria 2002|Gran Premio d'Austria]].]]completando ogni gara sul podio e vincendone ben 11, confermandosi campione già il [[21 luglio]] al [[Gran Premio di Francia 2001|Gran Premio di Francia]] con 6 gare d'anticipo, ed eguagliando dopo 45 anni il record di [[Juan Manuel Fangio|Fangio]] rimasto fino a quel momento inavvicinabile per chiunque. Secondo fu [[Rubens Barrichello|Barrichello]] con 77 punti, mentre [[Juan Pablo Montoya|Montoya]] terminò la stagione terzo a 27 lunghezze dal brasiliano. In questa stagione avvenne anche un contestatissimo episodio al [[Gran Premio d'Austria 2002|Gran Premio d'Austria]], nel quale [[Rubens Barrichello|Barrichello]], a pochi metri dall'arrivo cedette la vittoria al tedesco per ordini di scuderia. Sul podio Schumacher, turbato dai fischi con cui il pubblico aveva accolto i piloti alla premiazione, cedette il gradino più alto del podio, e il trofeo del vincitore, al compagno di squadra e lo fece anche sedere nella postazione del vincitore in occasione della conferenza stampa.<ref>{{Cita libro | cognome = D'Alessio| nome = Paolo | titolo = F1 2002. La cronaca e le foto più belle del campionato | annooriginale = 2002 | datadiaccesso = | edizione = | editore = SEP Editrice| città = | id = ISBN 88-87110-26-3 | pagine = 169}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|autore=| url= http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/motorsport/formula_one/1982612.stm | titolo= Schumacher steals Austrian win |pubblicazione=BBC Sport |giorno=12|mese=05|anno=2002|pagina=|accesso=24-10-2006}}</ref> In seguito a questi fatti, la [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]] multò il team di [[Maranello]] con un milione di dollari, per aver violato le norme di comportamento sul podio ed in conferenza stampa, e varò una norma contro gli ordini di scuderia.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore= Stephen Wade| url= http://www.usatoday.com/sports/motor/formula1/2002-10-28-changes_x.htm | titolo= Formula One closes door on team orders |pubblicazione=USA Today |giorno=28|mese=10|anno=2002|pagina=|accesso=28-10-2008}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|autore=| url= http://www.fia.com/gate?action=retrievePage&locale=en_GB&PageID=331368089&printer=on| titolo=F1 Commission declaration |pubblicazione=FIA|giorno=28|mese=10|anno=2002|pagina=|accesso=30-10-2006}}</ref>
 
Il tedesco vinse quindi il suo quinto titolo mondiale con 144 punti, dominando l'intero campionato. Vinse infatti 11 gare su 17, e finì sempre sul podio (il peggior risultato della stagione fu il terzo posto in Malesia), confermandosi campione già il 21 luglio al [[Gran Premio di Francia 2002|Gran Premio di Francia]] con 6 gare d'anticipo, ed eguagliando dopo 45 anni il record di [[Juan Manuel Fangio|Fangio]] rimasto fino a quel momento inavvicinabile per chiunque. Secondo fu Barrichello con 77 punti, mentre [[Juan Pablo Montoya|Montoya]] terminò la stagione terzo a 27 lunghezze dal brasiliano.{{Senza fonte}}
====Il 2003====
 
In questa stagione avvenne anche un contestato episodio al [[Gran Premio d'Austria 2002|Gran Premio d'Austria]], nel quale Barrichello, a pochi metri dall'arrivo, cedette la vittoria al tedesco per ordini di scuderia. Sul podio Schumacher, turbato dai fischi con cui il pubblico aveva accolto i piloti alla premiazione, cedette il gradino più alto del podio, e il trofeo del vincitore, al compagno di squadra e lo fece anche sedere nella postazione del vincitore in occasione della conferenza stampa.<ref>{{Cita |D'Alessio |p. 169 |cidD'Ale02}}.</ref> In seguito a questi fatti, la [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]] multò il team di [[Maranello]] con un milione di dollari, per aver violato le norme di comportamento sul podio e in conferenza stampa, e varò una norma che vietava gli ordini di scuderia.<ref>{{Cita web|lingua=en |autore=Stephen Wade |url=https://www.usatoday.com/sports/motor/formula1/2002-10-28-changes_x.htm |titolo=Formula One closes door on team orders |accesso=28 ottobre 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080523100138/http://www.usatoday.com/sports/motor/formula1/2002-10-28-changes_x.htm |urlmorto=no |giorno=28 |mese=10 |anno=2002}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en |url=http://www.fia.com/gate?action=retrievePage&locale=en_GB&PageID=331368089&printer=on |titolo=F1 Commission declaration |accesso=30 ottobre 2006 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070326115324/http://www.fia.com/gate?action=retrievePage&locale=en_GB&PageID=331368089&printer=on |urlmorto=sì |giorno=28 |mese=10 |anno=2002}}</ref>
 
===== 2003 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2003}}
[[File:FormulaMichael oneSchumacher 2003 Silverstone 9.jpg|250px|left|thumb|L'uscitaSchumacher dellaalla curvaguida 2della dopo[[Ferrari loF2003-GA]] scatto delnel [[Gran Premio deglidi Stati UnitiGran d'AmericaBretagna 2003|Gran Premio di Indianapolis]].]]
 
Il mondiale {{F1|2003}} iniziò con alcune importanti modifiche apportate al regolamento, volte a contenere lo strapotere della [[Scuderia Ferrari|Ferrari]], inerenti in particolar modo le qualifiche e l'assegnazione dei punteggi: nello specifico, la zona punti venne ampliata ai primi otto classificati mentre lo scarto tra il primo e il secondo al traguardo venne assottigliato a due soli punti. La scuderia di Maranello iniziò l'annata in maniera conservativa, schierando ancora la macchina dell'anno precedente, ma per Michael l'avvio di stagione fu negativo: [[David Coulthard]] si aggiudicò il primo Gran Premio in [[Gran Premio d'Australia 2003|Australia]], mentre Schumacher si dovette accontentare del 4º posto a causa di un suo errore che portò alla rottura di un deflettore.<ref>{{Cita |D'Alessio |p. 149}}.</ref> Nelle due gare seguenti, in [[Gran Premio della Malesia 2003|Malesia]] e in [[Gran Premio del Brasile 2003|Brasile]], i risultati non furono migliori (un sesto posto e un ritiro) e il tedesco si trovò distanziato dal ''leader'' del mondiale, [[Kimi Räikkönen]], di ben 16 punti.<ref>{{Cita |D'Alessio |p. 153}}.</ref><ref>{{Cita |D'Alessio |p. 157}}.</ref>
 
Al quarto appuntamento stagionale, a [[Gran Premio di San Marino 2003|Imola]], Schumacher invertì la rotta e colse la prima affermazione stagionale: fu l'ultima per la plurivittoriosa [[Ferrari F2002|F2002]], tra le migliori Ferrari della storia,<ref name="Mancini">{{cita news|autore=Stefano Mancini|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,36/articleid,0159_01_2003_0110_0036_1082414/|titolo=F2002 addio, in pista la GA|pubblicazione=La Stampa|data=2003-04-22|p=34}}</ref> ma anche la più triste della carriera per il pilota tedesco, il quale decise di correre ugualmente il Gran Premio nonostante la morte della madre Elisabeth, da tempo malata, avvenuta poche ore prima.<ref name="Elisabeth"/> Furono tre le vittorie di fila per Schumacher in questa fase, in coincidenza con l'introduzione della più competitiva [[Ferrari F2003-GA|F2003-GA]]:<ref name="Mancini"/> il ferrarista trionfò al debutto con la nuova monoposto in [[Gran Premio di San Marino 2003|Spagna]], ripetendosi in [[Gran Premio d'Austria 2003|Austria]] dove non venne frenato neanche da un principio d'incendio durante il pit stop.<ref>{{cita news|autore=Stefano Mancini|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,32/articleid,0161_01_2003_0136_0032_1114753/|titolo=Schumi esce in trionfo dalla prova del fuoco|pubblicazione=La Stampa|data=2003-05-19|p=32}}</ref>
[[File:Formula one.jpg|thumb|left|L'uscita della curva 2 dopo lo scatto del [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America 2003]]]]
 
A questo punto Räikkönen, che aveva realizzato una serie di podi corredati da una vittoria in Malesia, manteneva ancora un vantaggio di due punti sul ferrarista, ma dopo il [[Gran Premio del Canada 2003|Gran Premio del Canada]] Schumacher prevalse, portandosi a 54 punti contro i 51 del finlandese. Tuttavia, la Ferrari si dimostrò in seguito poco competitiva sia in [[Gran Premio di Germania 2003|Germania]] sia in [[Gran Premio d'Ungheria 2003|Ungheria]]; in particolare, l'anonimo 8º posto del tedesco all'[[Hungaroring]] permise a Räikkönen di riavvicinarsi a un punto dalla testa della classifica. La causa di questo improvviso calo di prestazioni era dovuta sia all'aerodinamica troppo rigida della F2003-GA sia, soprattutto, alle gomme [[Bridgestone]] che equipaggiavano le monoposto di Maranello, meno performanti rispetto alle [[Michelin]] delle rivali McLaren e Williams soprattutto alle alte temperature. Anche [[Juan Pablo Montoya]] ne approfittò così per avvicinarsi al tedesco, con una serie di sette podi di fila.{{Senza fonte}}
 
Quello delle coperture divenne uno degli snodi della stagione: in vista del [[Gran Premio d'Italia 2003|Gran Premio d'Italia]] l'azienda francese, nel frattempo accusata d'irregolarità nella costruzione dei suoi pneumatici anteriori,<ref>{{cita news|titolo=Il giallo è iniziato in Ungheria|pubblicazione=Autosprint|numero=36|data=9-15 settembre 2003|p=35}}</ref> si vide costretta a introdurre una diversa fornitura ai suoi team onde evitare ulteriori contestazioni.<ref>{{cita news|autore=Alberto Antonini|titolo=Michelin indietro tutta|pubblicazione=Autosprint|numero=36|data=9-15 settembre 2003|pp=32-33}}</ref> Da qui in avanti il binomio Ferrari-Bridgestone tornò competitivo e proprio a Monza, dove i tre piloti della lotta mondiale si erano presentati racchiusi nello spazio di due punti, Schumacher ritornò dopo tre mesi alla vittoria,<ref>{{cita news|autore=Stefano Mancini|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,36/articleid,0170_01_2003_0253_0036_1178708/|titolo=Schumi: «Sì, è il giorno più bello della carriera»|pubblicazione=La Stampa|data=2003-09-15|p=33}}</ref> in un Gran Premio peraltro rimasto agli annali per i numerosi primati fatti registrare dal tedesco tra prove e gara (velocità sul giro, qualifiche, gara e record di velocità massima).<ref>{{cita news|autore=Stefano Mancini|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,36/articleid,0170_01_2003_0253_0036_1178708/|titolo=Sempre in testa, è tornato Michael il Cannibale|pubblicazione=La Stampa|data=2003-09-15|p=32}}</ref>
 
Il ferrarista si ripeté negli [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America 2003|Stati Uniti]], con una rimonta dalla 7ª piazzola della griglia e sotto mutevoli condizioni ambientali, che gli permise di ipotecare il titolo.<ref>{{cita news|autore=Stefano Mancini|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,36/articleid,0171_01_2003_0267_0036_1187737/|titolo=Schumi e la Ferrari a Suzuka con lo champagne|pubblicazione=La Stampa|data=2003-09-29|p=36}}</ref> Si giunse infatti all'ultimo, decisivo appuntamento di [[Gran Premio del Giappone 2003|Suzuka]] col solo Räikkönen ancora nella situazione di poter insidiare il tedesco, avanti di nove punti in classifica: a infrangere le residue speranze del finlandese ci pensò l'altro ferrarista [[Rubens Barrichello]], vincitore proprio davanti all'alfiere della McLaren,<ref>{{cita news|autore=Cristiano Chiavegato|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,6/articleid,0173_01_2003_0281_0006_1217485/|titolo=Barrichello alla Senna «Sognavo di imitarlo vincendo a Suzuka»|pubblicazione=La Stampa|data=2003-10-13|p=6}}</ref> mentre a Schumacher bastò chiudere platonicamente la gara all'8º posto per essere ancora campione del mondo. Con la conquista del sesto titolo mondiale, il tedesco batté il record di [[Juan Manuel Fangio|Fangio]] che resisteva da 46 anni.<ref>{{cita news|autore=Stefano Mancini|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,0173_01_2003_0281_0003_1217445/|titolo=Schumi «La mia impresa più emozionante»|pubblicazione=La Stampa|data=2003-10-13|p=3}}</ref>
Il mondiale [[Campionato mondiale di Formula 1 2003|2003]] iniziò con alcune modifiche apportate al regolamento volte a contenere lo strapotere della [[Scuderia Ferrari|Ferrari]], apportate in particolar modo alle qualifiche e all'assegnazione dei punteggi dove lo scarto tra il primo e il secondo classificato venne assottigliato e portato a due soli punti di differenza. La [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] inizio l'annata con la macchina dell'anno precedente ma per Michael l'inizio stagione fu sfavorevole: [[David Coulthard]] si aggiudicò il primo gran premio in [[Gran Premio d'Australia 2003|Australia]], mentre Schumacher si dovette accontentare del 4º posto, a causa di un suo errore che portò alla rottura di un deflettore.<ref>{{Cita|D'Alessio|p. 149}}.</ref> Nelle due gare seguenti, in [[Gran Premio della Malesia 2003|Malesia]] e in [[Gran Premio del Brasile 2003|Brasile]], i risultati non furono migliori (un sesto posto e un ritiro) e Schumacher si trovò distanziato, dal leader del mondiale [[Kimi Raikkonen|Raikkonen]] di ben 16 punti.<ref>{{Cita|D'Alessio|p. 153}}.</ref><ref>{{Cita|D'Alessio|p. 157}}.</ref> Al quarto gran premio, l'introduzione della nuova e più competitiva [[Ferrari F2003GA|F2003GA]] permise al tedesco di tornare a vincere per tre volte di fila. A questo punto, [[Kimi Räikkönen]] (che aveva realizzato una serie di podi corredati anche da una vittoria in [[Gran Premio della Malesia 2003|Malesia]]) si trovava ancora in vantaggio di due punti rispetto al ferrarista (40 a 38), ma dopo il [[Gran Premio del Canada 2003|Gran Premio del Canada]] Schumacher prevalse (54 punti, contro i 51 del finlandese). La [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] si dimostrò in seguito poco competitiva sia in [[Gran Premio di Germania 2003|Germania]] che in [[Gran Premio d'Ungheria 2003|Ungheria]] (l'8º posto del tedesco all'[[Hungaroring]] permise a [[Kimi Raikkonen|Räikkönen]] di portarsi a 1 punto dalla testa della classifica). La causa di questo improvviso calo di prestazioni era dovuta alle gomme [[Bridgestone]], che con le alte temperature non riuscivano ad essere competitive e, in parte, per l'aerodinamica troppo rigida. Anche [[Juan Pablo Montoya]] si riavvicinò al tedesco, con una serie di ben sette podi di fila. A partire dal [[Gran Premio d'Italia 2003|Gran Premio d'Italia]], dove i tre piloti arrivarono racchiusi in 2 punti (Schumacher 72, [[Juan Pablo Montoya|Montoya]] 71 e [[Kimi Raikkonen|Raikkonen]] 70), il tedesco ritornò alla vittoria, ripetendosi anche negli [[Gran Premio degli Stati Uniti 2003|Stati Uniti]]. Si giunse quindi a [[Gran Premio del Giappone 2003|Suzuka]] con una situazione molto tesa: 92 punti per Schumacher, [[Kimi Raikkonen|Räikkönen]] con 83 e a seguire [[Juan Pablo Montoya|Montoya]] con 82 ([[Juan Pablo Montoya|Montoya]] diversamente da [[Kimi Raikkonen|Raikkonen]] non poteva più aggiudicarsi il titolo in quanto aveva vinto soltanto 2 gran premi contro i 6 di Schumacher). Vinse [[Rubens Barrichello]] seguito da [[Kimi Raikkonen|Raikkonen]] e [[David Coulthard|Coulthard]]. Al tedesco bastò un ottavo posto per essere ancora campione del mondo. Alle sue spalle in classifica [[Kimi Räikkönen|Raikkonen]] e [[Juan Pablo Montoya|Montoya]] terminarono rispettivamente a soli 2 e 11 punti di distacco. Schumacher con la conquista del sesto titolo mondiale batté il record di Fangio che resisteva da 46 anni.
 
====Il= 2004 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2004}}
[[File:Schumi7timeswc.jpg|250px|left|thumb|Tabellone della [[Ferrari]] in onore della settima vittoria mondiale di Michael Schumacher]].
[[File:Michael Schumacher Ferrari 2004.jpg|thumb|Schumacher nel vittorioso [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America 2004|Gran Premio di Indianapolis]].]]
 
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 2004{{F1|2004]]}}, la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] ripeté il copione del [[Campionato mondiale di Formula 1 2002{{F1|2002]]}}, vincendo il primo appuntamento stagionale in [[Gran Premio d'Australia 2004|Australia]]. Schumacher vinse anche le quattro gare seguenti. Gli attesi [[Juan Pablo Montoya|Montoya]] e [[Kimi RaikkonenRäikkönen|RaikkonenRäikkönen]], a dispetto dei pronostici, non ripeterono l'exploit della stagione precedente, cedendo il passo al ritrovato [[Rubens Barrichello|Barrichello]], e al pilota della [[British American Racing|BAR]] [[Jenson Button]]. Dopo le prime otto gare, laSchumacher situazione era questa: Schumacherconduceva con 7sette vittorie ed era in testa con 70 punti, seguito dal suo compagno di squadra a 54 e da [[Jenson Button|Button]] a 44. QuestaLa serie positivadi sisuccessi fermòdel peròtedesco venne interrotta solamente a [[Gran Premio di Monaco 2004|Monaco]]:, il tedescoquando venne tamponato da [[Juan Pablo Montoya|Montoya]], in regime di safety-car, in ununa concitatogara granmolto premio, che vide il ritiro di oltre dieci vetture. La gara venneconcitata vinta da [[Jarno Trulli]], seguito da [[Jenson Button|Button]] e [[Rubens Barrichello|Barrichello]]. Dopodiché, Schumacher vinse altri sette granGran premiPremi, laureandosi per la settima volta campione del mondo a [[Gran Premio del Belgio 2004|Spa-Francorchamps]], a quattro gare dal termine della stagione.{{Senza Negli ultimi gran premi, si notò il ritorno di [[Kimi Raikkonen|Raikkonen]], che vinse proprio in [[Gran Premio del Belgio 2004|Belgio]], mentre l'ultima gara della stagione venne vinta da [[Juan Pablo Montoya|Montoya]]. Anche questa fu una stagione da record: il tedesco ottenne 13 vittorie su 18 gare, e batté vari record: vittorie, podi, giri veloci, punti e chilometri al comando delle gare. A fine stagione la classifica recitava: Schumacher 148 punti, [[Rubens Barrichello|Barrichello]] 114 ed un ottimo [[Jenson Button|Button]] con 85 punti. In classifica costruttori la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] vinse, mentre le rivali [[McLaren]] e [[Williams F1|Williams]] non riuscirono ad ottenere risultati simili agli anni precedenti e arrivarono rispettivamente al quinto e al quarto posto, tanto che a seguire la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] furono la rivelazione [[British American Racing|BAR]] motorizzata [[Honda (automobilismo)|Honda]], anche se distaccata di ben 143 punti, più del doppio (da notare anche il terzo posto della [[Renault F1|Renault]], che divenne campione l'anno successivo).fonte}}
[[File:Michael Schumacher Ferrari 2004.jpg|thumb|left|Schumacher al [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America 2004]]]]
 
Anche questa fu una stagione carica di successi: il tedesco ottenne 13 vittorie su 18 gare e batté vari record: vittorie, podi, giri veloci, punti e chilometri al comando delle gare. A fine stagione Schumacher, con 148 punti, staccò nettamente il compagno di squadra Rubens Barrichello e Button, rispettivamente secondo e terzo. In classifica costruttori la Ferrari vinse agevolmente, mentre le rivali [[McLaren]] e [[Williams F1|Williams]] non riuscirono a ottenere risultati simili agli anni precedenti e arrivarono rispettivamente al quinto e al quarto posto, tanto che a seguire la Ferrari furono la rivelazione [[British American Racing|BAR]] motorizzata [[Honda (automobilismo)|Honda]], anche se distaccata di ben 143 punti, più del doppio, e la [[Renault F1|Renault]], che divenne campione l'anno successivo.{{Senza fonte}}
===Gli ultimi anni e il primo ritiro===
====Il 2005====
{{vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2005}}
La stagione [[Campionato mondiale di Formula 1 2005|2005]] iniziò alquanto male per Schumacher, a causa della scarsa competitività della [[Scuderia Ferrari|Ferrari]]: al [[Gran Premio d'Australia 2005|Gran Premio d'Australia]] ottenne solo un mesto ritiro per i danni riportati nel contatto con [[Nick Heidfeld|Heidfeld]]. Rispetto alle stagioni precedenti, non riuscì la rimonta della [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] a dispetto delle più competitive [[Renault F1|Renault]] e [[McLaren]] che presero velocemente il largo tagliando fuori quasi fin dall'inizio la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]]. [[File:Schumacher (Ferrari) in practice at USGP 2005.jpg|250px|left|thumb|Schumacher nel [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America 2005|Gran Premio di Indianapolis]].]] L'unica vittoria avvenne a metà stagione, al [[Gran Premio degli Stati Uniti 2005|Gran Premio degli Stati Uniti]] di [[Indianapolis Motor Speedway|Indianapolis]], a causa di un gran premio piuttosto insolito: durante le qualifiche (con la pole di [[Jarno Trulli]]) il fratello [[Ralf Schumacher|Ralf]] ebbe un terribile incidente sulla sopraelevata, dovuto all'inaffidabilità delle gomme [[Michelin]] su quel tracciato. Le proposte di inserire una chicane furono vane: la [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]] non accettò modifiche al percorso o l'invalidamento dei punti ottenuti in gara, per cui i piloti con gomme [[Michelin]] percorsero solamente il giro di ricognizione prima di rientrare nei box. Alla partenza, si schierarono quindi solo sei vetture: le [[Minardi]], le [[Jordan Grand Prix|Jordan]] e le [[Scuderia Ferrari|Ferrari]]. La vittoria andò quindi a Schumacher, seguito da [[Rubens Barrichello|Barrichello]] e da [[Tiago Monteiro]] su [[Jordan Grand Prix|Jordan]].<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=| url= http://www.formula1.com/results/season/2005/740/| titolo= 2005 United States Grand Prix |pubblicazione=formula1.com |giorno=19|mese=06|anno=2005|pagina=|accesso=06-03-2008}}</ref>
[[File:Michael Schumacher-I'm the man (cropped).jpg|thumb|Schumacher nel {{f1|2005}}]]
 
====Gli ultimi anni a Maranello e il primo ritiro (2005-2006)====
Al termine della stagione Schumacher si classificò al terzo posto, mentre il campionato piloti fu vinto facilmente da [[Fernando Alonso]] grazie alla sorprendente competività della [[Renault F1|Renault]] che si aggiudicò anche il titolo costruttori. Ugualmente deludente fu il risultato della classifica costruttori: la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] fu terza alle spalle della [[Renault F1|Renault]] (91 punti di distanza) e [[McLaren]] (82 punti di distanza). Questa annata fu la più negativa per Schumacher e per la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] per quanto riguarda le ultime 9 stagioni, difatti dal [[Campionato mondiale di Formula 1 1996|1996]] al [[Campionato mondiale di Formula 1 2004|2004]], Michael era sempre stato in lotta per il titolo mondiale.
===== 2005 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2005}}
 
La stagione {{F1|2005}} iniziò alquanto male per Schumacher, a causa della scarsa competitività della Ferrari: dopo un ritiro al [[Gran Premio d'Australia 2005|Gran Premio d'Australia]] per i danni riportati nel contatto con [[Nick Heidfeld|Heidfeld]], non gli riuscì la rimonta nei confronti delle più competitive [[Renault F1|Renault]] e [[McLaren]] che presero velocemente il largo.{{Senza fonte}}
====Il 2006====
[[File:GP Imola2005 Podium.jpg|thumb|Schumacher, [[Fernando Alonso]] e [[Jenson Button]] sul podio del [[Gran Premio di San Marino 2005]]]]
{{vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2006}}
Si giunse così alla stagione [[Campionato mondiale di Formula 1 2006|2006]], l'ultima per Schumacher (prima del ritorno targato [[Campionato mondiale di Formula 1 2010|2010]]). [[Rubens Barrichello|Barrichello]], stanco di essere all'ombra di Schumacher, decise di rompere il contratto con la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] per cercare nuove glorie con il nuovo team [[Honda Racing F1 Team|Honda]].<ref>{{Cita news|autore=| url= http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/Primo_Piano/2005/08_Agosto/02/barrichello.shtml | titolo= Barrichello lascia la Ferrari |pubblicazione=gazzetta.it |giorno=02|mese=08|anno=2005|pagina=|accesso=03-03-2008}}</ref> Al suo posto arrivò [[Felipe Massa]] (già collaudatore della [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] nel [[Campionato mondiale di Formula 1 2003|2003]]). Il [[Gran Premio del Bahrein 2006|Gran Premio del Bahrein]] vide un buon 2º posto di Schumacher, beffato da [[Fernando Alonso|Alonso]] con la strategia dei pit stop, mentre [[Felipe Massa|Massa]] arrivò nono dopo un testacoda. Proprio al [[Gran Premio del Bahrain 2006|Gran Premio del Bahrain]] il tedesco eguagliò il record di pole position fino ad allora appartenuto ad [[Ayrton Senna]].<ref>{{Cita news|autore=| url= http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/Primo_Piano/2006/03_Marzo/11/parlatorosso.shtml | titolo= Schumi: "Bellissima sorpresa" |pubblicazione=gazzetta.it |giorno=11|mese=03|anno=2006|pagina=|accesso=03-03-2008}}</ref> La [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] aveva ancora problemi difatti dopo 3 gare Schumacher era distanziato dal leader [[Fernando Alonso|Alonso]] di ben 17 punti, ma il tedesco vinse la quarta gara del mondiale, il [[Gran Premio di San Marino 2006|Gran Premio di Imola]], dando così un'ottima impressione della vettura. In occasione del [[Gran Premio di San Marino 2006|Gran Premio di Imola]] Schumacher batté il record delle pole position di [[Ayrton Senna|Senna]].[[File:Michael Schumacher Canada 2006.jpg|250px|left|thumb|Schumacher durante il [[Gran Premio del Canada 2006|Gran Premio del Canada]].]] Seguì un'altra vittoria del tedesco e quattro di [[Fernando Alonso|Alonso]], tra cui quella a [[Gran Premio di Monaco 2006|Montecarlo]] dove Schumacher viene retrocesso in fondo allo schieramento dopo le qualifiche per il discusso parcheggio alla curva della "Rascasse" negli ultimi minuti delle prove ufficiali<ref>{{Cita news|titolo=Monaco, 70 edizioni di pathos: storie e personaggi, curva per curva|url=http://www.f1web.it/?p=12514|accesso=23 maggio 2011|data=23 maggio 2011}}</ref>. Dopo 9 gare [[Fernando Alonso|Alonso]] era al comando della classifica con 84 punti, mentre Schumacher inseguiva a 59. Dal [[Gran Premio degli Stati Uniti 2006|Gran Premio degli Stati Uniti]], il ferrarista mise a segno una serie di vittorie consecutive che gli consentirono di riaprire la pratica mondiale, che sembrava già chiusa. Dopo il vittorioso [[Gran Premio d'Italia 2006|Gran Premio di Monza]], gara nella quale il rivale spagnolo ruppe il motore quando si trovava in 3ª posizione con il tedesco al comando, Schumacher aveva solo due punti di svantaggio da recuperare, e la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] era in testa al campionato costruttori quando mancavano 3 gare alla fine. Dopo la vittoria in quest'ultimo gran premio, il [[10 settembre]] [[2006]] annunciò ufficialmente il primo ritiro dalle competizioni al termine della stagione [[Campionato mondiale di Formula 1 2006|2006]] (notizia comunque già nell'aria da qualche mese).<ref>{{cita news|lingua=en|url =http://www.ferrariworld.com/events/ms/pdf/monza01_en.pdf|titolo=Michael Schumacher si ritirerà a fine 2006 dalla Formula 1|pubblicazione=Ferrari S.p.A.|giorno=10|mese=09|anno=2006|accesso=29 febbraio 2008 |}}</ref> Il [[1º ottobre]] [[2006]] in [[Gran Premio di Cina 2006|Cina]], dopo la pole position di [[Fernando Alonso|Alonso]], Schumacher, penalizzato nella prima parte di gara dalle performance delle gomme [[Bridgestone]] sotto la pioggia battente, rimontò con il cessare di questa ed il conseguente progressivo asciugamento della pista e vinse il [[Gran Premio di Cina 2006|Gran Premio di Cina]], passando al primo posto in classifica piloti (maggior numero di gran premi vinti in stagione) a pari punti con [[Fernando Alonso|Alonso]]. A questo punto, con ancora due eventi stagionali da disputare, il pilota tedesco aveva la concreta possibilità di vincere il mondiale, mentre la [[Renault F1|Renault]] era per un punto in testa alla classifica costruttori.
 
L'unica vittoria avvenne a metà stagione, al [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America 2005|Gran Premio degli Stati Uniti]] di [[Indianapolis Motor Speedway|Indianapolis]], in una gara piuttosto insolita: durante le qualifiche il fratello [[Ralf Schumacher|Ralf]] ebbe un terribile incidente sulla sopraelevata, dovuto all'inaffidabilità delle gomme [[Michelin]] su quel tracciato. Le proposte di inserire una chicane furono vane: la [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]] non accettò modifiche al percorso o l'invalidamento dei punti ottenuti in gara, per cui i piloti con gomme Michelin percorsero solamente il giro di ricognizione prima di rientrare nei box. Alla partenza, si schierarono quindi solo sei vetture: le [[Minardi]], le [[Jordan Grand Prix|Jordan]] e le Ferrari. La vittoria andò quindi a Schumacher, seguito da [[Rubens Barrichello|Barrichello]] e da [[Tiago Monteiro]].<ref>{{Cita web|lingua=en |url=http://www.formula1.com/results/season/2005/740/ |titolo=2005 United States Grand Prix |accesso=6 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080610064631/http://www.formula1.com/results/season/2005/740/ |urlmorto=no |giorno=19 |mese=06 |anno=2005}}</ref> Oltre a questo controverso successo, il tedesco ottenne come migliori risultati solo quattro podi, frutto di tre secondi ([[Gran Premio di San Marino 2005|San Marino]], [[Gran Premio del Canada 2005|Canada]] e [[Gran Premio d'Ungheria 2005|Ungheria]]) e un terzo posto ([[Gran Premio di Francia 2005|Francia]]).
[[File:Michael Schumacher 2006 Brazil last overtaking cropped.jpg|thumb|right|Schumacher sorpassa [[Kimi Räikkönen]] in quarta posizione a tre giri dalla fine nell'ultima gara della sua carriera ad [[Autódromo José Carlos Pace|Interlagos]].]]
[[File:Schumacher (Ferrari) in practice at USGP 2005.jpg|thumb|left|Schumacher nel [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America 2005]]]]
 
Al termine della stagione Schumacher si classificò al terzo posto, mentre il campionato piloti fu vinto facilmente da [[Fernando Alonso]] grazie alla sorprendente competitività e affidabilità della Renault che si aggiudicò anche il titolo costruttori. Ugualmente deludente fu il risultato della classifica costruttori: la Ferrari fu terza alle spalle di Renault e McLaren, risultando l'annata più negativa per Schumacher e la squadra di [[Maranello]] per quanto riguarda le ultime 9 stagioni.{{Senza fonte}}
Al [[Gran Premio del Giappone 2006|Gran Premio del Giappone]], a [[Circuito di Suzuka|Suzuka]], le [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] partirono in prima fila mentre le [[Renault F1|Renault]] occuparono la 3ª fila. Sfortunatamente alla vettura di Schumacher, al comando sin dai primi giri con [[Fernando Alonso|Alonso]] secondo, si ruppe il motore (rottura del motore che non accadeva dal [[Gran Premio di Francia 2000]]) al 37º giro e fu costretto al ritiro regalando così la vittoria al rivale. «È finita, puntiamo al titolo costruttori» dichiarò a fine corsa.<ref>{{Cita news|autore=| url= http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/Primo_Piano/2006/10_Ottobre/19/schumi.shtml | titolo= Schumi, vera bandiera bianca|pubblicazione=gazzetta.it |giorno=19|mese=10|anno=2006|pagina=|accesso=03-03-2008}}</ref> Per vincere l'ottavo titolo mondiale sarebbe servita una vittoria nell'ultimo gran premio in [[Gran Premio del Brasile 2006|Brasile]] e un ritiro od un arrivo fuori dai punti di [[Fernando Alonso|Alonso]]. Disputò l'ultima gara prima del ritiro il [[22 ottobre]] [[2006]], sul [[Autódromo José Carlos Pace|Circuito di Interlagos]] in [[Gran Premio del Brasile 2006|Brasile]]. Prima della gara, durante la cerimonia, l'ex calciatore brasiliano [[Pelé]] gli donò un trofeo alla carriera.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=| url= http://www.iht.com/articles/ap/2006/10/20/sports/LA_SPT_CAR_F1_Brazilian_GP_Notebook.php | titolo= Pele to present a trophy to Schumacher|pubblicazione=International Herald Tribune |giorno=22|mese=10|anno=2006|pagina=|accesso=01-08-2007}}</ref> Il fine settimana non fu molto fortunato per il tedesco che arrivò quarto dopo una gara in rimonta: partito decimo, a causa della rottura della pompa della benzina avvenuta il giorno precedente<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=| url= http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/motorsport/formula_one/6073264.stm | titolo= Schumacher suffers in qualifying |pubblicazione=BBC Sport |giorno=23|mese=10|anno=2006|pagina=|accesso=05-03-2008}}</ref> (cosa che non gli permise di segnare il proprio tempo nell'ultima sezione delle qualifiche, relegandolo perciò all'ultimo posto disponibile, il 10°), rimontò subito quattro posizioni, e dopo aver sorpassato [[Giancarlo Fisichella|Fisichella]] sul rettilineo del traguardo, per un contatto con lo stesso, forò uno pneumatico e fu costretto a percorrere quasi un giro intero, molto lentamente, prima di raggiungere la corsia dei box.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=| url= http://www.itv-f1.com/News_Article.aspx?PO_ID=37856|titolo= Fisi did cause the Schu puncture |pubblicazione=itv.com |giorno=23|mese=10|anno=2006|pagina=|accesso=05-03-2008}}</ref> Dopo la sosta, Schumacher si trovava all'ultimo posto a circa 38" dal penultimo, e prossimo al doppiaggio, difatti era poco davanti al leader della corsa [[Felipe Massa|Massa]]. Il tedesco, però, riuscì a rimontare abbassando più volte il tempo sul giro, compiendo 13 sorpassi in poco più di 40 giri rimasti. Dopo una rimonta incredibile, con tutte le difficoltà sopra elencate, terminò la sua gara al quarto posto (distanziato di meno di 5" dal terzo e meno di 6" dal secondo) con un distacco di 24" dal vincitore. A pochi giri dalla fine, compì il suo ultimo sorpasso ai danni di [[Kimi Raikkonen|Räikkönen]], suo successore alla guida della [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] l'anno successivo. Il mondiale così terminò con la seconda vittoria consecutiva dello spagnolo [[Fernando Alonso|Alonso]] seguito al secondo posto da Michael a 13 punti di distanza. Titolo costruttori di nuovo alla [[Renault F1|Renault]], che superò la casa di [[Maranello]] di soli 5 punti.
 
===== 2006 =====
[[File:Thanks Michael 2006 Brazil.jpg|thumb|L'alettone della BMW in occasione del [[Gran Premio del Brasile 2006|Gp del Brasile 2006]].]] Il team [[Sauber|BMW-Sauber]] al [[Gran Premio del Brasile 2006]] presentò sull'alettone posteriore la scritta "Thanks Michael" (grazie Michael) in omaggio al pilota tedesco.
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2006}}
 
Si giunse così alla stagione {{F1|2006}}, l'ultima per Schumacher (prima del ritorno targato {{F1|2010}}). [[Rubens Barrichello|Barrichello]], stanco di fare la seconda guida, decise di rompere il contratto con la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] per cercare nuove glorie con il nuovo team [[Honda Racing F1 Team|Honda]].<ref>{{Cita web|url=http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/Primo_Piano/2005/08_Agosto/02/barrichello.shtml |titolo=Barrichello lascia la Ferrari |data=2 agosto 2005 |accesso=3 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091112143726/http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/Primo_Piano/2005/08_Agosto/02/barrichello.shtml |urlmorto=no}}</ref> Al suo posto arrivò [[Felipe Massa]] (già collaudatore della casa di [[Maranello]] nel {{F1|2003}}). Il [[Gran Premio del Bahrein 2006|Gran Premio inaugurale]] vide un buon 2º posto di Schumacher, partito dalla ''pole position'', ma beffato da [[Fernando Alonso|Alonso]] con la strategia dei pit stop, mentre Massa arrivò nono dopo un testacoda. Proprio in questa gara il tedesco eguagliò il record di ''pole'' fino ad allora appartenuto ad [[Ayrton Senna]].<ref>{{Cita web|url=http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/Primo_Piano/2006/03_Marzo/11/parlatorosso.shtml |titolo=Schumi: "Bellissima sorpresa" |accesso=3 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060517005238/http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/Primo_Piano/2006/03_Marzo/11/parlatorosso.shtml |urlmorto=no |giorno=11 |mese=03 |anno=2006}}</ref> La Ferrari, però, presentava ancora problemi, difatti dopo 3 gare Schumacher era distanziato dal ''leader'' Alonso di ben 17 punti. Il tedesco vinse la quarta gara del mondiale, il [[Gran Premio di San Marino 2006|Gran Premio di Imola]], dando così un'ottima impressione della vettura e riuscì a battere il record di ''pole'' di Senna.<ref>{{Cita web | url = https://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/Primo_Piano/2006/04_Aprile/22/niupezzopole.shtml | titolo = Imola, grande pole di Schumi | data = 22 aprile 2006 | accesso = 31 agosto 2021}}</ref>
===I tre anni da consulente===
[[File:Michael Schumacher testCanada 2006.jpg|thumb|right|300px|Schumacher indurante una giornata celebrativa a bordo dellail [[FerrariGran F2007|F2007]]Premio adel [[CircuitoCanada di Fiorano|Fiorano2006]]]]
 
Seguirono un'altra vittoria del tedesco e quattro di Alonso, tra cui quella a [[Gran Premio di Monaco 2006|Monte Carlo]], dove Schumacher venne retrocesso in fondo allo schieramento dopo le qualifiche per il discusso parcheggio alla curva della "Rascasse" negli ultimi minuti delle prove ufficiali. Il tedesco dopo una lunga rimonta concluse la gara al 5º posto.<ref>{{Cita web|url=http://www.f1web.it/?p=12514 |titolo=Monaco, 70 edizioni di pathos: storie e personaggi, curva per curva |data=23 maggio 2011 |accesso=23 maggio 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121120171822/http://www.f1web.it/?p=12514 |urlmorto=no}}</ref> Dopo 9 gare [[Fernando Alonso|Alonso]] era al comando della classifica con 84 punti, mentre Schumacher inseguiva a 59.<ref>{{Cita web | url = https://www.statsf1.com/it/2006/canada/championnat.aspx | titolo = Canada 2006 - Campionato | accesso = 31 agosto 2021}}</ref>
Schumacher non abbandonò definitivamente la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]], prendendo parte ad alcune gare del campionato [[Campionato mondiale di Formula 1 2007|2007]] come superconsulente, notizia anticipata a gennaio dal quotidiano tedesco [[Die Welt]].<ref>{{Cita news|lingua=de|autore=| url= http://www.welt.de/print-welt/article710379/Rueckkehr_ins_Fahrerlager_im_Mai.html| titolo= Rückkehr ins Fahrerlager im Mai |pubblicazione=welt.de |giorno=12|mese=01|anno=2007|pagina=|accesso=04-03-2008}}</ref> Il tedesco fece la sua prima uscita in tale veste al [[Gran Premio di Spagna 2007|Gran Premio di Spagna]], riproponendosi in quello di [[Gran Premio di Monaco 2007|Monaco]] e dopo ancora in quello del [[Gran Premio del Canada 2007|Canada]], come assistente di [[Jean Todt]]. Annunciò poi che dal [[Gran Premio d'Ungheria 2007|Gran Premio d'Ungheria]] in avanti, non sarebbe più stato presente al muretto [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] fino alla fine della stagione, volendosi dedicare maggiormente alla sua famiglia. Schumacher ha anche presentato la cerimonia per la vittoria del team tedesco nell'[[A1 Grand Prix]], venendo acclamato dal pubblico presente.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=| url= http://f1.automoto365.com/news/controller.php?lang=en&theme=default&month=5&year=2007&nextMode=GpNewsForm&news_id=25372 | titolo= Michael Schumacher honours team Germany's A1GP success | pubblicazione=automoto365.com|giorno=01|mese=07|anno=2007|pagina=|accesso=03-03-2008}}</ref> Il [[13 novembre]] [[2007]] tornò in pista a [[Circuito di Catalogna|Barcellona]] in veste di collaudatore, effettuando 64 giri con una [[Ferrari F2007]] senza dispositivi elettronici e segnando il miglior tempo delle due giornate di test;<ref name="test">{{Cita news|autore=| url= http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/Primo_Piano/2007/11_Novembre/14/schumiparlato.shtml| titolo= Schumi resta il più veloce |pubblicazione=gazzetta.it |giorno=14|mese=11|anno=2007|pagina=|accesso=02-03-2008}}</ref> successivamente partecipò ai test tenutisi a [[Circuito di Jerez de la Frontera|Jerez de la Frontera]] il [[6 dicembre|6]] e [[7 dicembre]] [[2007]] realizzando anche ottimi tempi su giro, pur confermando di non voler prendere parte a nessun campionato automobilistico. A [[gennaio]] [[2008]] il presidente della [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] [[Luca Cordero di Montezemolo]] confermò l'impiego di Schumacher come terzo pilota della scuderia<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=| url= http://www.f1complete.com/content/view/7199/900/| titolo= Schumacher terzo pilota Ferrari |pubblicazione=f1complete.com |giorno=09|mese=01|anno=2008|pagina=|accesso=11-01-2008}}</ref> e come addetto allo sviluppo della vettura.<ref>{{Cita news|autore=| url= http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/Primo_Piano/2008/01_Gennaio/11/schumi.shtml | titolo= Schumacher lancia la F2008 |pubblicazione=gazzetta.it |giorno=11|mese=01|anno=2008|pagina=|accesso=11-01-2008}}</ref> Sempre nel [[2008]], partecipò al campionato tedesco di [[Superbike]], ma senza mai andare a punti.<ref>Classifica dal sito ufficiale del Campionato IDM [http://www.idm.de/ergebnisfenster.asp?jahr=2008&vid=8&kid=9&art=P2 www.idm.de] 28-05-2011</ref> Nonostante ciò il tedesco affermò di non voler intraprendere una seconda carriera sportiva.<ref>{{en}}''Schumacher slips up in Superbike race'' [http://www.itv-f1.com/News_Article.aspx?id=42681&PO=42681 www.itv-f1.com] 05-06-2008</ref> Successivamente divenne membro per la [[Germania]] della [[Commission for Global Road Safety]] della [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]] e delle [[Nazioni Unite]]. L'[[11 febbraio]] [[2009]] Schumacher, durante un allenamento privato sul circuito di [[Cartagena (Spagna)|Cartagena]], perse il controllo della sua [[Honda CBR 1000RR|Honda CBR 1000]] e cadde malamente: subito soccorso, rimase qualche minuto privo di conoscenza. Trasportato in ospedale venne subito dichiarato fuori pericolo.<ref>[http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/motori/grubrica.asp?ID_blog=245&ID_articolo=145&ID_sezione=531&sezione=m Schumacher cade in moto e perde conoscenza]</ref>
 
Dal [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America 2006|Gran Premio degli Stati Uniti]], il ferrarista mise a segno una serie di vittorie consecutive che gli consentirono di riaprire la pratica mondiale, che sembrava già chiusa. In [[Gran Premio d'Ungheria 2006|Ungheria]] Schumacher fu invece protagonista di un weekend complicato: difatti nelle prove libere del sabato mattina, durante il rientro ai box, superò [[Fernando Alonso|Alonso]] e [[Robert Kubica|Kubica]] dopo l'esposizione della bandiera rossa, causata dalla rottura del motore di [[Jenson Button]], e dovette partire dalla dodicesima piazza a causa della penalità di 2 secondi per ogni giro di qualifica compiuto. La gara iniziò male per lui tantoché il rivale Alonso, in testa alla gara, riuscì anche a doppiarlo. Lo spagnolo però sarà costretto al ritiro al 53º giro, dopo che due giri prima al suo pitstop una gomma era stata avvitata male. Il tedesco si involò verso un secondo posto inaspettato, grazie alla strategia Ferrari azzeccata basata su 2 soste anziché 3 come gli avversari. Ma fu proprio al suo secondo ''pit stop'' che la gara precipitò: Schumacher infatti decise di non sostituire le gomme intermedie, ma la scelta si rivelò sbagliata, dato che la pista si era ormai asciugata; nei giri successivi subì quindi il ritorno della McLaren di de la Rosa, al quale resistette solo per alcuni giri. Poi venne attaccato anche da Heidfeld e, nel tentativo di resistergli, ruppe il braccetto dello sterzo dovendo così rientrare ai box, per ritirarsi a soli 2 giri dalla fine. Venne comunque classificato 8º prendendo così un punto. Dopo il vittorioso [[Gran Premio d'Italia 2006|Gran Premio di Monza]], gara nella quale il rivale spagnolo ruppe il motore quando si trovava in terza posizione con il tedesco al comando, Schumacher aveva solo due punti di svantaggio da recuperare, e la Ferrari era in testa al campionato costruttori quando mancavano 3 gare alla fine. Dopo la vittoria in quest'ultima gara, il 10 settembre 2006 annunciò ufficialmente il suo primo ritiro dalle competizioni al termine della stagione, anche se la notizia era già nell'aria da qualche mese.<ref>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/2006/09/formulauno/schumacher-ritiro/schumacher-ritiro/schumacher-ritiro.html |titolo=La Bild titola in prima pagina: "Schumacher si ritirerà domenica" |data=6 settembre 2006 |accesso=29 febbraio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140714185646/http://www.repubblica.it/2006/09/formulauno/schumacher-ritiro/schumacher-ritiro/schumacher-ritiro.html |urlmorto=no}}</ref>
===Il ritorno in Formula 1===
[[File:Michael Schumacher 2006 Brazil last overtaking cropped.jpg|thumb|left|Schumacher sorpassa [[Kimi Räikkönen]] in quarta posizione a tre giri dalla fine nell'ultima gara in [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] a [[Autódromo José Carlos Pace|Interlagos]]]]
Il [[29 luglio]] [[2009]], in seguito all'infortunio di [[Felipe Massa|Massa]] durante le qualificazioni del [[Gran Premio d'Ungheria 2009|Gran Premio d'Ungheria]], la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] annunciò il ritorno alle corse in [[Formula 1]] di Schumacher. Sarebbe stato il tedesco a correre per le restanti gare della stagione [[Campionato mondiale di Formula 1 2009|2009]], a partire dal [[Gran Premio d'Europa 2009|Gran Premio d'Europa]] a [[Circuito urbano di Valencia|Valencia]], al fianco di [[Kimi Räikkönen|Räikkönen]]. L'[[11 agosto]], tuttavia, Schumacher (dopo alcuni test effettuati in pista) comunicò di dover rinunciare a disputare le restanti gare della stagione con il team di [[Maranello]] a causa di alcuni problemi al collo risalenti all'incidente avvenuto sei mesi prima.<ref>{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/11-08-2009/clamoroso--501007985688.shtml|titolo=Clamoroso: Schumi rinuncia: "Problemi al collo"|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport]]|giorno=11|mese=8|anno=2009|accesso=11-8-2009}}</ref> A fine stagione si susseguirono una serie di rumors circa un incontro<ref>[http://sport.virgilio.it/motori/formula1/clamoroso-in-f1-schumacher-torna-in-pista-con-mercedes.html Clamoroso in F1: Schumi torna in pista con la Mercedes? - Formula1 - Virgilio Sport<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> tra lo stesso Schumacher e [[Ross Brawn]] (proprietario della [[Brawn GP]], team neo-campione del mondo) che avevano vissuto insieme le esperienze in [[Benetton Formula|Benetton]] e [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] nel quale si parlò di un possibile ritorno del sette volte campione del mondo, al volante della [[Mercedes AMG F1|Mercedes]], che sarebbe tornata a correre in [[Formula 1]] dopo ben 55 anni di assenza. Difatti la [[Mercedes AMG F1|Mercedes]] era in procinto di rilevare le quote di maggioranza del team di [[Ross Brawn]], che nonostante tutto sarebbe rimasto nelle vesti di "team principal". Dopo più di un mese, passato tra rumors e varie indiscrezioni, ci fu il tanto atteso annuncio del ritorno alle corse di Michael Schumacher.
 
Il 1º ottobre 2006 in [[Gran Premio di Cina 2006|Cina]], dopo la ''pole position'' di Alonso, Schumacher, penalizzato nella prima parte di gara dalle performance delle gomme [[Bridgestone]] sotto la pioggia battente, rimontò con il cessare di questa e il conseguente progressivo asciugamento della pista e vinse la gara,<ref>{{Cita web | url = https://www.grandprix.com/races/chinese-gp-2006.html | titolo = Chinese GP, 2006 | lingua = en | accesso = 31 agosto 2021 | dataarchivio = 31 agosto 2021 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20210831142059/https://www.grandprix.com/races/chinese-gp-2006.html | urlmorto = sì }}</ref> passando al primo posto in classifica piloti per il maggior numero di Gran Premi vinti, essendo a pari punti con il rivale spagnolo. Con ancora due eventi stagionali da disputare, il pilota tedesco aveva la concreta possibilità di vincere il mondiale, mentre la [[Renault F1|Renault]] era per un punto in testa alla classifica costruttori.<ref>{{Cita web | url = https://www.statsf1.com/it/2006/chine/championnat.aspx | titolo = Cina 2006 - Campionato | accesso = 31 agosto 2021}}</ref>
===L'approdo alla Mercedes e il secondo ritiro===
====Il 2010====
{{vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2010}}
[[File:Schumacher Canadian GP 2010.jpg|left|thumb|Michael Schumacher al volante durante il [[Gran Premio del Canada 2010|Gran Premio del Canada]].]]
[[File:Michael Schumacher 2010 Malaysia 2nd Free Practice.jpg|thumb|right|Schumacher con la [[Mercedes AMG F1|Mercedes]]]]
 
Al [[Gran Premio del Giappone 2006|Gran Premio del Giappone]], a [[Circuito di Suzuka|Suzuka]], le Ferrari partirono in prima fila mentre le Renault in terza. Schumacher, al comando sin dai primi giri con Alonso secondo, subì la rottura del motore al 37º giro e fu costretto al ritiro, regalando così la vittoria al rivale. Visto il distacco accumulatosi nei confronti dello spagnolo, Schumacher dichiarò che la Ferrari avrebbe puntato al titolo costruttori, visto che ormai quello piloti era perso;<ref>{{Cita web|url=http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/Primo_Piano/2006/10_Ottobre/19/schumi.shtml |titolo=Schumi, vera bandiera bianca |accesso=3 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061129231634/http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/Primo_Piano/2006/10_Ottobre/19/schumi.shtml |urlmorto=no |giorno=19 |mese=10 |anno=2006}}</ref> infatti per vincere l'ottavo titolo mondiale sarebbe servita una vittoria nell'ultimo Gran Premio in [[Gran Premio del Brasile 2006|Brasile]] e un ritiro o un arrivo fuori dai punti di Alonso. Disputò l'ultima gara prima del ritiro il 22 ottobre 2006, sul [[Autódromo José Carlos Pace|circuito di Interlagos]]. Prima della gara, durante la cerimonia, l'ex calciatore brasiliano [[Pelé]] gli donò un trofeo alla carriera.<ref>{{Cita web|url=http://sport.repubblica.it/news/sport/f1-gp-brasile-pele-premiera-schumacher/1818473 |titolo=F1, GP Brasile: Pelè premierà Schumacher |data=22 ottobre 2006 |accesso=1º agosto 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140715014925/http://sport.repubblica.it/news/sport/f1-gp-brasile-pele-premiera-schumacher/1818473 |urlmorto=no}}</ref> Inoltre la [[Sauber|BMW-Sauber]], come tributo nei suoi confronti, presentò sull'alettone posteriore la scritta "Thanks Michael" ("Grazie Michael") in omaggio al pilota tedesco.
Il [[23 dicembre]] [[2009]] fu ufficializzato dalla neo-scuderia [[Mercedes AMG F1|Mercedes]], scuderia originata dall'acquisto da parte della casa tedesca del team campione del mondo [[Brawn GP]], l'ingaggio, per le tre stagioni successive, del pilota tedesco, che avrebbe affiancato il suo connazionale [[Nico Rosberg]].<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.brawngp.com/readstory.asp?bgp=j%C1%AA%C0rZ%7E%5E|editore=BrawnGP.com|titolo=Michael Schumacher joins Mercedes GP Petronas|data=23-12-2009|accesso=23-12-2009}}</ref> Nonostante le aspettative nel precampionato fossero piuttosto elevate, i risultati delle prime gare furono piuttosto deludenti per il team di [[Brackley]]: Schumacher colse un sesto posto al suo esordio in [[Gran Premio del Bahrain 2010|Bahrain]] e due decimi posti nei successivi tre gran premi. Nel [[Gran Premio di Spagna 2010|Gran Premio di Spagna]] come nel [[Gran Premio di Turchia 2010|Gran Premio di Turchia]] ottenne due quarti posti. Nel prosieguo della stagione Schumacher continuò a deludere le aspettative, anche per via della scarsa competitività della vettura rispetto alle monoposto di vertice; nella parte centrale del campionato il pilota tedesco ottenne solo qualche piazzamento a punti. Nel [[Gran Premio d'Ungheria 2010|Gran Premio d'Ungheria]], chiuso in undicesima posizione, Schumacher venne penalizzato dai commissari per una manovra ai limiti del regolamento nei confronti di [[Rubens Barrichello]], con il quale era in lotta per il decimo posto, venendo arretrato di dieci posizioni in griglia nel successivo [[Gran Premio del Belgio 2010|Gran Premio del Belgio]]. Qui il pilota tedesco fu protagonista di una buona rimonta, chiudendo al settimo posto dopo aver preso il via dalla ventunesima posizione. Nel [[Gran Premio del Giappone 2010|Gran Premio del Giappone]], a [[Circuito di Suzuka|Suzuka]], Schumacher giunse al traguardo al sesto posto, mentre nell'inedito [[Gran Premio di Corea 2010|Gran Premio di Corea]] ripeté il miglior risultato stagionale, conquistando il quarto posto finale in una gara disputata sul bagnato. Dopo aver ottenuto un settimo posto e un ritiro per incidente nelle ultime due gare della stagione, Schumacher chiuse il campionato in nona posizione assoluta con 72 punti. Per la prima volta in carriera il pilota tedesco non ottenne né vittorie né podi in una stagione completa.
[[File:Finali Mondiali Ferrari (Monza, 2006) - Schumacher, Brawn (cropped).jpg|thumb|upright|Schumacher (in alto) alle [[Finali Mondiali Ferrari]] del 2006 con [[Ross Brawn]], ingegnere di riferimento del tedesco per tutta la sua carriera in Formula 1.]]
 
Il fine settimana, però, non fu molto fortunato per il tedesco che arrivò quarto dopo una gara in rimonta: partito decimo, a causa della rottura della pompa della benzina avvenuta il giorno precedente,<ref>{{Cita web|lingua=en |url=http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/motorsport/formula_one/6073264.stm |titolo=Schumacher suffers in qualifying |accesso=5 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101202070550/http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/motorsport/formula_one/6073264.stm |urlmorto=no |giorno=23 |mese=10 |anno=2006}}</ref> rimontò subito quattro posizioni, e dopo aver sorpassato [[Giancarlo Fisichella|Fisichella]] sul rettilineo del traguardo, per un contatto con lo stesso, forò uno pneumatico e fu costretto a percorrere quasi un giro intero, molto lentamente, prima di raggiungere la corsia dei box.<ref>{{Cita web|lingua=en |url=http://www.itv-f1.com/News_Article.aspx?PO_ID=37856 |titolo=Fisi did cause the Schu puncture |accesso=5 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070929115409/http://www.itv-f1.com/News_Article.aspx?PO_ID=37856 |urlmorto=sì |giorno=23 |mese=10 |anno=2006}}</ref> Dopo la sosta, Schumacher si trovava all'ultimo posto a circa 38" dal penultimo, e prossimo al doppiaggio, difatti era poco davanti al ''leader'' della corsa Massa. Il tedesco, però, riuscì a rimontare abbassando più volte il tempo sul giro, compiendo 13 sorpassi in poco più di 40 giri rimasti. Dopo una grande rimonta terminò la sua gara al quarto posto (distanziato di meno di 5" dal terzo e meno di 6" dal secondo) con un distacco di 24" dal vincitore.<ref>{{Cita web | url = https://www.formula1.com/en/results.html/2006/races/807/brazil/race-result.html | titolo = Formula 1 Grande Prêmio do Brasil 2006 - Race Result |accesso = 31 agosto 2021}}</ref><ref>{{Cita web | url = https://www.grandprix.com/races/brazilian-gp-2006.html | titolo = Brazilian GP, 2006 | lingua = en | accesso = 31 agosto 2021 | dataarchivio = 31 agosto 2021 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20210831142057/https://www.grandprix.com/races/brazilian-gp-2006.html | urlmorto = sì }}</ref>
====Il 2011====
{{vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2011}}
[[File:Schumi di GP Kanada 2011.jpg|thumb|left|Schumacher durante la parata dei piloti prima del [[Gran Premio del Canada 2011|Gran Premio del Canada]].]]
 
A pochi giri dalla fine, compì il suo ultimo sorpasso ai danni di [[Kimi Räikkönen|Räikkönen]], suo successore in Ferrari l'anno successivo. Il mondiale così terminò con la seconda vittoria consecutiva di Alonso, seguito al secondo posto da Schumacher a 13 punti di distanza. Il titolo costruttori andò di nuovo alla Renault, che superò la casa di [[Maranello]] di soli 5 punti.<ref>{{Cita web | url = https://www.statsf1.com/it/2006/bresil/championnat.aspx | titolo = Brasile 2006 - Campionato | accesso = 31 agosto 2021}}</ref>
Tra le novità regolamentari più importanti introdotte in questa stagione figurarono il ritorno del [[Kinetic Energy Recovery System|Kers]] (il dispositivo in realtà non era mai stato bandito dal [[Campionato mondiale di Formula 1 2009|2009]] ma per la stagione [[Campionato mondiale di Formula 1 2010|2010]] le squadre si erano accordate per non usarlo) e della regola del 107%, inoltre venne introdotto, per la prima volta in [[Formula 1]], il dispositivo dell'ala posteriore mobile per agevolare i sorpassi ([[Drag Reduction System]] o [[Drag Reduction System|DRS]]).Cambiò anche la fornitura unica delle gomme che da [[Bridgestone]] passò a [[Pirelli Tyre|Pirelli]]. La [[Mercedes AMG F1|Mercedes]] iniziò la stagione con l'obiettivo di riscattare un deludente [[Campionato mondiale di Formula 1 2010|2010]] ed inserirsi definitivamente tra i top team.
[[File:2011 Canadian GP Friday 18.jpg|thumb|right|Schumacher durante il [[Gran Premio del Canada 2011|Gran Premio del Canada]].]]
 
====Il triennio da consulente e collaudatore (2007-2009)====
Nonostante i risultati deludenti della stagione precedente e i continui rumors su un nuovo possibile ritiro, Schumacher confermò il proprio impegno con la scuderia tedesca anche per le stagioni [[Campionato mondiale di Formula 1 2011|2011]] e [[Campionato mondiale di Formula 1 2012|2012]]. In seguito si diffuse l'indiscrezione, poi confermata prima dalla scuderia e in seguito anche dallo stesso Schumacher, di un suo problema nell'affrontare le sessioni al simulatore per anticipare l'assetto delle corse.<ref>{{cita web | titolo= Schumacher, mal di simulatore: “Soffrivo già ai tempi della Ferrari”| url=http://www.f1web.it/?p=8081| accesso=6 gennaio 2012}}</ref>
Schumacher non abbandonò definitivamente la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]], prendendo parte ad alcune gare del campionato {{F1|2007}} come superconsulente, notizia anticipata a gennaio dal quotidiano tedesco ''[[Die Welt]]''.<ref>{{Cita web|lingua=de |url=http://www.welt.de/print-welt/article710379/Rueckkehr_ins_Fahrerlager_im_Mai.html |titolo=Rückkehr ins Fahrerlager im Mai |data=12 gennaio 2007 |accesso=4 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210825072800/https://www.welt.de/print-welt/article710379/Rueckkehr-ins-Fahrerlager-im-Mai.html |urlmorto=no}}</ref> Il tedesco fece la sua prima uscita in tale veste al [[Gran Premio di Spagna 2007|Gran Premio di Spagna]], riproponendosi in quello di [[Gran Premio di Monaco 2007|Monaco]] e dopo ancora in quello del [[Gran Premio del Canada 2007|Canada]], come assistente di [[Jean Todt]]. Annunciò poi che dal [[Gran Premio d'Ungheria 2007|Gran Premio d'Ungheria]] in avanti, non sarebbe più stato presente al muretto [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] fino alla fine della stagione, volendosi dedicare maggiormente alla sua famiglia.{{Senza fonte}} Ha anche presentato la cerimonia per la vittoria del team tedesco nell'[[A1 Grand Prix]], venendo acclamato dal pubblico presente.<ref>{{Cita web|lingua=en |url=http://f1.automoto365.com/news/controller.php?lang=en&theme=default&month=5&year=2007&nextMode=GpNewsForm&news_id=25372 |titolo=Michael Schumacher honours team Germany's A1GP success |data=1º luglio 2007 |accesso=3 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070927044225/http://f1.automoto365.com/news/controller.php?lang=en&theme=default&month=5&year=2007&nextMode=GpNewsForm&news_id=25372 |urlmorto=sì}}</ref> Il 13 novembre 2007 tornò in pista a [[Circuito di Catalogna|Barcellona]] in veste di collaudatore, effettuando 64 giri con una [[Ferrari F2007]] senza dispositivi elettronici e segnando il miglior tempo delle due giornate di test;<ref name="test">{{Cita web|url=http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/Primo_Piano/2007/11_Novembre/14/schumiparlato.shtml |titolo=Schumi resta il più veloce |data=14 novembre 2007 |accesso=2 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080309060347/http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/Primo_Piano/2007/11_Novembre/14/schumiparlato.shtml |urlmorto=no}}</ref> successivamente partecipò ai test tenutisi a [[Circuito di Jerez de la Frontera|Jerez de la Frontera]] il 6 e 7 dicembre 2007 realizzando anche ottimi tempi su giro, pur confermando di non voler prendere parte a nessun campionato automobilistico.{{Senza fonte}}
[[File:Schumacher 2011 helmet.jpg|thumb|right|Il casco utilizzato da Schumacher nella stagione 2011]]
[[File:Schumacher test.jpg|thumb|left|Schumacher in una giornata celebrativa a bordo della [[Ferrari F2007|F2007]] a [[Circuito di Fiorano|Fiorano]]]]
 
A gennaio 2008 il presidente della [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] [[Luca Cordero di Montezemolo]] confermò l'impiego di Schumacher come terzo pilota della scuderia<ref>{{Cita web|lingua=en |url=http://www.f1complete.com/content/view/7199/900/ |titolo=Schumacher terzo pilota Ferrari |data=9 gennaio 2008 |accesso=11 gennaio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080119082435/http://www.f1complete.com/content/view/7199/900/ |urlmorto=sì}}</ref> e come addetto allo sviluppo della vettura.<ref>{{Cita web|url=http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/Primo_Piano/2008/01_Gennaio/11/schumi.shtml |titolo=Schumacher lancia la F2008 |data=11 gennaio 2008 |accesso=11 gennaio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080112232858/http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/Primo_Piano/2008/01_Gennaio/11/schumi.shtml |urlmorto=no}}</ref> Sempre nel 2008, partecipò al [[Internationale Deutsche Motorradmeisterschaft|campionato tedesco]] di [[Superbike]], ma senza mai andare a punti.<ref>Classifica dal sito ufficiale del Campionato IDM, cfr. [http://www.idm.de/ergebnisfenster.asp?jahr=2008&vid=8&kid=9&art=P2 www.idm.de] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20101228001235/http://idm.de/ergebnisfenster.asp?jahr=2008&vid=8&kid=9&art=P2 |data=28 dicembre 2010 }} 28-05-2011</ref> Nonostante ciò il tedesco affermò di non voler intraprendere una seconda carriera sportiva.<ref>{{en}}''Schumacher slips up in Superbike race'' [http://www.itv-f1.com/News_Article.aspx?id=42681&PO=42681 www.itv-f1.com] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080716025950/http://www.itv-f1.com/news_article.aspx?id=42681 |data=16 luglio 2008 }} 05-06-2008</ref> Successivamente divenne membro per la [[Germania]] della Commission for Global Road Safety della [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]] e delle [[Nazioni Unite]]. L'11 febbraio 2009 Schumacher, durante un allenamento privato sul circuito di [[Cartagena (Spagna)|Cartagena]], perse il controllo della sua [[Honda CBR 1000RR|Honda CBR 1000]] e cadde malamente: subito soccorso, rimase qualche minuto privo di conoscenza. Trasportato in ospedale venne subito dichiarato fuori pericolo.<ref>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/sport/09_febbraio_11/schumi_cade_moto_e0247dfe-f85b-11dd-9277-00144f02aabc.shtml |titolo=Prova una moto e cade, paura per Schumi |data=11 febbraio 2009 |accesso=10 luglio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140714202230/http://www.corriere.it/sport/09_febbraio_11/schumi_cade_moto_e0247dfe-f85b-11dd-9277-00144f02aabc.shtml |urlmorto=no}}</ref>
Nella gara inaugurale della stagione, il [[Gran Premio d'Australia 2011|Gran Premio d'Australia]], Schumacher non si qualificò tra i primi dieci, dovendosi poi ritirare per i danni riportati dalla vettura in seguito a un tamponamento subito dopo la partenza. Escluso nuovamente dalla top ten nel successivo [[Gran Premio della Malesia 2011|Gran Premio della Malesia]], chiuse la gara in nona posizione, portando i primi punti stagionali alla [[Mercedes AMG F1|Mercedes]]. Dopo aver ottenuto altri due piazzamenti a punti in [[Gran Premio di Cina 2011|Cina]] e in [[Gran Premio di Spagna 2011|Spagna]], nel rocambolesco [[Gran Premio del Canada 2011|Gran Premio del Canada]] Schumacher lottò a lungo per una posizione sul podio, dovendo cedere nel finale a [[Jenson Button]] e [[Mark Webber]], alla guida di vetture più competitive, e chiudendo la gara in quarta posizione. Nelle quattro gare successive Schumacher non ottenne risultati di rilievo. Nel [[Gran Premio di Germania 2011|Gran Premio di Germania]] sul circuito del [[Nürburgring Gp-Strecke|Nürburgring]], diventò il primo pilota a gareggiare su un circuito nel quale gli è stata dedicata una curva, la "S Schumacher" collocata tra la "Shell Curve" e la "Dunlop Curve" (curve 9 e 10 del circuito).<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=| url=http://www.formula1.com/news/features/2007/7/6506.html|titolo=Schumacher honoured by having a corner named after him at Nurburgring|pubblicazione=formula1.com |giorno=21|mese=07|anno=2007|pagina=|accesso=07-03-2008}}</ref> Nel [[Gran Premio d'Ungheria 2011|Gran Premio d'Ungheria]] tornò brevemente in testa ad un gran premio per la prima volta in quattro anni. Nel successivo [[Gran Premio del Belgio 2011|Gran Premio del Belgio]] il pilota tedesco celebrò i 20 anni dal suo esordio ufficiale in [[Formula 1]], avvenuto sullo stesso circuito<ref>{{cita web|url=http://www.circusf1.com/2011/08/schumacher-festeggia-a-spa-20-anni-di-formula-1.php|editore=circusF1.com|titolo=Schumacher festeggia a Spa 20 anni di Formula 1|data=23-8-2011|accesso=23-08-2011}}</ref> Partito ultimo sulla griglia a causa di un incidente nelle prime fasi della qualifica, Schumacher compì una grande rimonta chiudendo la gara al quinto posto, risultato che ripeté nel successivo weekend di [[Gran Premio d'Italia 2011|Monza]], in una gara caratterizzata da un lungo duello con [[Lewis Hamilton]]. Nelle ultime sei gare della stagione Schumacher ottenne altri tre piazzamenti a punti, che gli consentirono di migliorare il suo totale rispetto all'anno precedente. Il pilota tedesco conquistò l'ottava posizione nella classifica finale, per la seconda volta consecutiva in carriera con la [[Mercedes AMG F1|Mercedes]] dal suo ritorno nel [[Campionato mondiale di Formula 1 2010|2010]], chiudendo la stagione senza ottenere né podi, né vittorie, né pole o giri veloci. Inoltre in questa stagione, Schumi ottiene un nuovo primato, ovvero quello del maggior numero di sorpassi in una stessa singola stagione, con ben 116.<ref>{{Cita web|autore=|url=http://www.sportmediaset.mediaset.it/formula1/formula1/articoli/74224/schumi-e-il-re-dei-sorpassi-2011.shtml|titolo=Schumi è il re dei sorpassi 2011|pubblicazione=sportmediaset.mediaset.it|data=27 dicembre 2011|accesso=27 dicembre 2011}}</ref>
 
Il 29 luglio 2009, in seguito all'infortunio di [[Felipe Massa|Massa]] durante le qualificazioni del [[Gran Premio d'Ungheria 2009|Gran Premio d'Ungheria]], la {{Automobilismo Ferrari|N}} annunciò il ritorno alle corse in [[Formula 1]] di Schumacher: sarebbe stato il tedesco a correre per le restanti gare della stagione {{F1|2009}}, a partire dal [[Gran Premio d'Europa 2009|Gran Premio d'Europa]] a [[Circuito urbano di Valencia|Valencia]], al fianco di [[Kimi Räikkönen|Räikkönen]]. L'11 agosto 2009, tuttavia, Schumacher, dopo alcuni test effettuati in pista, comunicò di dover rinunciare all'incarico a causa di alcuni problemi al collo risalenti all'incidente avvenuto sei mesi prima.<ref>{{Cita web|url=http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/11-08-2009/clamoroso--501007985688.shtml |titolo=Clamoroso: Schumi rinuncia: "Problemi al collo" |data=11 agosto 2009 |accesso=11 agosto 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090812104038/http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/11-08-2009/clamoroso--501007985688.shtml |urlmorto=no}}</ref> A fine stagione si susseguirono una serie di voci circa un incontro<ref>{{Cita web |url=http://sport.virgilio.it/motori/formula1/clamoroso-in-f1-schumacher-torna-in-pista-con-mercedes.html |titolo=Clamoroso in F1: Schumi torna in pista con la Mercedes? |accesso=20 novembre 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091123103601/http://sport.virgilio.it/motori/formula1/clamoroso-in-f1-schumacher-torna-in-pista-con-mercedes.html |urlmorto=sì}}</ref> tra lo stesso Schumacher e [[Ross Brawn]], in quel momento proprietario della {{Automobilismo Brawn|N}}, team neocampione del mondo, che avevano vissuto insieme le esperienze in {{Automobilismo Benetton|N}} e Ferrari; i due avrebbero parlato di un possibile ritorno in [[Formula 1]] del sette volte campione del mondo, al volante della {{Automobilismo Mercedes|N}}, a sua volta rientrante nella massima serie dopo ben 55 anni di assenza. Difatti la casa della Stella era in procinto di rilevare le quote di maggioranza della squadra di Ross Brawn, il quale sarebbe rimasto nelle vesti di direttore sportivo. Dopo più di un mese venne dato l'annuncio ufficiale del ritorno alle corse di Michael Schumacher.{{Senza fonte}}
====Il 2012====
{{vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2012}}
[[File:Michael Schumacher pole lap monaco 2012.JPG|thumb|Schumacher impegnato nelle qualifiche del [[Gran Premio di Monaco 2012]]]]
 
====Il ritorno alle corse con Mercedes e il secondo ritiro (2010-2012)====
Nelle prime tre gare della stagione [[Campionato mondiale di Formula 1 2012|2012]] Schumacher ottenne delle buone prestazioni in qualifica, piazzandosi sempre nelle prime due file. Tuttavia, in [[Gran Premio d'Australia 2012|Australia]] e in [[Gran Premio della Malesia 2012|Malesia]] il pilota tedesco non riuscì a confermare i buoni risultati la domenica per problemi di consumo degli pneumatici nella prima occasione e per un incidente con [[Romain Grosjean]] nella seconda. In [[Gran Premio di Cina 2012|Cina]], invece, fu costretto al ritiro a causa di un bullone non fissato alla ruota anteriore destra mentre era in seconda posizione alle spalle del compagno di squadra [[Nico Rosberg]]. Nel [[Gran Premio di Spagna 2012|Gran Premio di Spagna]] Schumacher tamponò [[Bruno Senna]], mettendo fuori gara se stesso e il brasiliano della Williams. L'incidente gli costò cinque posizioni di penalità sulla griglia di partenza nel successivo [[Gran Premio di Monaco 2012|Gran Premio di Monaco]], nel quale il pilota tedesco fece segnare il miglior tempo in qualifica, dovendo però scattare dal sesto posto. In gara Schumacher si ritirò per problemi tecnici. Dopo un altro ritiro, sempre per problemi tecnici, nel [[Gran Premio del Canada 2012|Gran Premio del Canada]], a [[Gran Premio d'Europa 2012|Valencia]] il pilota tedesco, partito dalla dodicesima posizione, riuscì a conquistare il terzo posto, giungendo per la prima volta sul podio dopo il rientro in [[Formula 1]].<ref>{{Cita web|autore=|url=http://www.corrieredellosport.it/formula_1/2012/06/24-247976/Schumacher+sul+podio%3A+%C2%ABNon+ci+potevo+credere%C2%BB |titolo=Schumacher sul podio: «Non ci potevo credere» |pubblicazione=corrieredellosport.it|data=24 giugno 2012|accesso=24 giugno 2012}}</ref> In [[Gran Premio di Gran Bretagna 2012|Gran Bretagna]] Schumacher ottenne la terza posizione nelle qualifiche, svoltesi sul bagnato, mentre in gara scivolò al settimo posto, risultato che ripeté nel seguente [[Gran Premio di Germania 2012|Gran premio di Germania]]; in questa occasione il tedesco fece segnare anche il giro più veloce, il primo dal suo ritorno in [[Formula 1]]. Nell'appuntamento successivo in [[Gran Premio d'Ungheria 2012|Ungheria]] spegne il motore durante la procedura di partenza, retrocedendo così all'ultimo posto e, dopo aver subito una penalità per aver superato il limite di velocità in corsia box, interrompe la sua corsa per alcuni problemi meccanici. Al rientro dalla sosta estiva, durante l'evento disputato in [[Gran Premio del Belgio 2012|Belgio]], il pilota tedesco, che esordiva esattamente 21 anni prima in [[Formula 1]], festeggiò i suoi 300 gran premi in carriera (dietro al solo [[Rubens Barrichello]]), con un nuovo casco celebrativo per l'occasione, chiudendo la corsa al settimo posto. Dopo aver conquistato un sesto posto nel [[Gran Premio d'Italia 2012|Gran Premio d'Italia]], a [[Gran Premio di Singapore 2012|Singapore]] Schumacher si ritirò per l'ennesima volta in stagione dopo aver sbagliato una frenata, tamponando e provocando al contempo il ritiro anche del francese [[Jean-Éric Vergne|Vergne]]. La manovra gli costò una penalizzazione di 10 posizioni in griglia nel successivo [[Gran Premio del Giappone 2012|Gran Premio del Giappone]]. Il [[4 ottobre]] [[2012]], a seguito dell'ingaggio di [[Lewis Hamilton]] da parte della [[Mercedes AMG F1|Mercedes]] per la stagione [[Campionato mondiale di Formula 1 2013|2013]], annunciò ufficialmente il secondo ritiro dalle competizioni al termine della stagione [[Campionato mondiale di Formula 1 2012|2012]]<ref>{{cita news|url=http://www.mercedes-amg-f1.com/en/#/s/news/1811/michael-schumacher-announces-retirement-from-formula-one|titolo=MICHAEL SCHUMACHER ANNOUNCES RETIREMENT FROM FORMULA ONE|pubblicazione=mercedes-amg-f1.com||data=4 ottobre 2011|lingua=en}}</ref>. Nelle gare successive all'annuncio Schumacher non ottenne risultati degni di nota, classificandosi sempre fuori dalla zona punti anche per via della scarsa competitività della vettura. Nel [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America 2012|Gran Premio degli Stati Uniti]] il pilota tedesco ottenne il sesto tempo in qualifica, ma in gara non fu in grado di confermarsi, chiudendo addirittura sedicesimo. In quest'occasione il pilota tedesco divenne il pilota che ha percorso più chilometri in assoluto nei gran premi di [[Formula 1]], battendo un record che apparteneva a [[Rubens Barrichello]]. Nel [[Gran Premio del Brasile 2012|Gran Premio del Brasile]], ultima gara della carriera, Schumacher ritornò a punti tagliando il traguardo in settima posizione al termine di una gara piuttosto rocambolesca, peraltro disputatasi sul bagnato. Il tedesco chiuse la sua ultima stagione in [[Formula 1]], nella classifica generale, in tredicesima posizione, con 49 punti.
===== 2010 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2010}}
[[File:Schumacher Canadian GP 2010.jpg|thumb|Schumacher al volante durante il [[Gran Premio del Canada 2010]]]]
 
Il 23 dicembre 2009 la scuderia {{Automobilismo Mercedes|N}}, appena costituitasi con l'acquisto da parte della casa tedesca del team neocampione del mondo {{Automobilismo Brawn|N}}, ufficializzò l'ingaggio, per le tre stagioni successive, del pilota tedesco, che avrebbe affiancato il suo connazionale [[Nico Rosberg]].<ref>{{Cita web |url=http://www.brawngp.com/readstory.asp?bgp=j%C1%AA%C0rZ%7E%5E |titolo=Michael Schumacher joins Mercedes GP Petronas |data=23 dicembre 2009 |lingua=en |accesso=23 dicembre 2009 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100103095449/http://www.brawngp.com/readstory.asp?bgp=j%C1%AA%C0rZ~%5E }}</ref> Nonostante le aspettative nel precampionato fossero piuttosto elevate, i risultati delle prime gare furono piuttosto deludenti per il team di [[Brackley]]: Schumacher colse un sesto posto al suo esordio in [[Gran Premio del Bahrein 2010|Bahrein]] e due decimi posti nei successivi tre Gran Premi. In [[Gran Premio di Spagna 2010|Spagna]] come in [[Gran Premio di Turchia 2010|Turchia]] arrivò quarto.
===Dopo il ritiro===
Dopo il secondo ritiro dalla [[Formula 1]], Schumacher decide per il [[2013]] di tornare a correre con i kart. Poco dopo l’ultima gara del sette volte campione del mondo di [[Formula 1]] in [[Gran Premio del Brasile 2012|Brasile]], si è venuto a sapere che il tedesco aveva firmato un contratto da test driver con la casa italiana [[Tony Kart]]. Infatti da poco è stato in [[Italia]], a [[Muro Leccese]], in occasione della gara inaugurale della [[WSK Euro Series]]. Il tedesco si è iscritto nella categoria [[KZ1]], la classe regina, e fa parte ufficialmente della lista dei piloti della [[Tony Kart]].
 
Nel prosieguo della stagione Schumacher continuò a deludere le aspettative, anche per via della scarsa competitività della vettura rispetto alle monoposto di vertice; nella parte centrale del campionato il pilota tedesco ottenne solo qualche piazzamento a punti. Nel [[Gran Premio d'Ungheria 2010|Gran Premio d'Ungheria]], chiuso in undicesima posizione, Schumacher venne penalizzato dai commissari per una manovra ai limiti del regolamento nei confronti di [[Rubens Barrichello]], con il quale era in lotta per il decimo posto, venendo arretrato di dieci posizioni in griglia nel successivo [[Gran Premio del Belgio 2010|Gran Premio del Belgio]]. Qui il pilota tedesco fu protagonista di una buona rimonta, chiudendo al settimo posto dopo aver preso il via dalla ventunesima posizione. Nel [[Gran Premio del Giappone 2010|Gran Premio del Giappone]], a [[Circuito di Suzuka|Suzuka]], Schumacher giunse al traguardo al sesto posto, mentre nell'inedito [[Gran Premio di Corea 2010|Gran Premio di Corea]] ripeté il miglior risultato stagionale, conquistando il quarto posto finale in una gara disputata sul bagnato. Dopo aver ottenuto un settimo posto e un ritiro per incidente nelle ultime due gare della stagione, Schumacher chiuse il campionato in nona posizione assoluta con 72 punti. Per la prima volta in carriera il pilota tedesco non ottenne né vittorie né podi in una stagione completa.
==Risultati in Formula 1==
 
{{RisF1|Anno=1991|Scuderia=[[Benetton Formula|Benetton]]<ref>Schumacher ha corso il [[Gran Premio del Belgio 1991|Gran Premio del Belgio]] sulla [[Jordan 191]].</ref>|Vettura=[[Benetton B191|B191]]|11R=Rit|12R=5|13R=6|14R=6|15R=Rit|16R=Rit|Punti=4|Pos=13}}
===== 2011 =====
{{RisF1|Anno=1992|Scuderia=[[Benetton Formula|Benetton]]|Vettura=[[Benetton B192|B192]]|1R=4|2R=3|3R=3|4R=2|5R=Rit|6R=4|7R=2|8R=Rit|9R=4|10R=3|11R=Rit|12R=1|
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2011}}
[[File:2011 Canadian GP Friday 18.jpg|thumb|left|Schumacher durante il [[Gran Premio del Canada 2011]]]]
 
Tra le novità regolamentari più importanti introdotte in questa stagione figurarono il ritorno del [[Kinetic Energy Recovery System|Kers]] (il dispositivo in realtà non era mai stato bandito dal {{F1|2009}} ma per la stagione {{F1|2010}} le squadre si erano accordate per non usarlo) e della regola del 107%; venne inoltre introdotto, per la prima volta in [[Formula 1]], il dispositivo dell'ala posteriore mobile per agevolare i sorpassi ([[Drag Reduction System]] o DRS). Cambiò anche il fornitore unico delle gomme: [[Pirelli Tyre|Pirelli]] e non più [[Bridgestone]]. La [[Mercedes AMG F1|Mercedes]] iniziò la stagione con l'obiettivo di riscattare un deludente 2010 e inserirsi definitivamente tra i ''top team''.
 
Nonostante i risultati deludenti della stagione precedente e continue voci su un nuovo possibile ritiro, Schumacher confermò il proprio impegno con la scuderia tedesca anche per le stagioni {{F1|2011}} e {{F1|2012}}. In seguito si diffuse l'indiscrezione, poi confermata prima dalla scuderia e in seguito anche dallo stesso Schumacher, di un suo problema nell'affrontare le sessioni al simulatore per anticipare l'assetto delle corse.<ref>{{Cita web |url=http://www.f1web.it/?p=8081 |titolo=Schumacher, mal di simulatore: "Soffrivo già ai tempi della Ferrari" |accesso=6 gennaio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121120171837/http://www.f1web.it/?p=8081 |urlmorto=no}}</ref>
[[File:Schumi di GP Kanada 2011 cropped.jpg|thumb|upright|Schumacher saluta i tifosi nella parata precedente la gara di Montreal.]]
 
Nella gara inaugurale della stagione, il [[Gran Premio d'Australia 2011|Gran Premio d'Australia]], Schumacher non si qualificò tra i primi dieci e si dovette poi ritirare per i danni riportati dalla vettura in seguito a un tamponamento subito dopo la partenza. Escluso nuovamente dalla ''top ten'' nel successivo [[Gran Premio della Malesia 2011|Gran Premio della Malesia]], chiuse la gara in nona posizione, portando i primi punti stagionali alla Mercedes. Dopo aver ottenuto altri due piazzamenti a punti in [[Gran Premio di Cina 2011|Cina]] e in [[Gran Premio di Spagna 2011|Spagna]], nel rocambolesco [[Gran Premio del Canada 2011|Gran Premio del Canada]] Schumacher lottò a lungo per una posizione sul podio, dovendo cedere nel finale a [[Jenson Button]] e [[Mark Webber]], alla guida di vetture più competitive, e chiudendo la gara in quarta posizione. Nelle quattro gare successive Schumacher non ottenne risultati di rilievo.
 
Nel [[Gran Premio di Germania 2011|Gran Premio di Germania]] sul circuito del [[Nürburgring Gp-Strecke|Nürburgring]], diventò il primo pilota a gareggiare su un tracciato nel quale gli è stata dedicata una curva, la "S Schumacher" collocata tra la "Shell Curve" e la "Dunlop Curve" (curve 9 e 10 del circuito).<ref>{{Cita web|lingua=en |url=http://www.formula1.com/news/features/2007/7/6506.html |titolo=Schumacher honoured by having a corner named after him at Nurburgring |accesso=7 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070903030625/http://www.formula1.com/news/features/2007/7/6506.html |urlmorto=no |giorno=21 |mese=07 |anno=2007}}</ref> Nel [[Gran Premio d'Ungheria 2011|Gran Premio d'Ungheria]] tornò brevemente in testa a un Gran Premio per la prima volta in quattro anni. Nel successivo [[Gran Premio del Belgio 2011|Gran Premio del Belgio]] il pilota tedesco celebrò i 20 anni dal suo esordio ufficiale in [[Formula 1]], avvenuto sullo stesso circuito<ref>{{Cita web |url=http://www.circusf1.com/2011/08/schumacher-festeggia-a-spa-20-anni-di-formula-1.php |titolo=Schumacher festeggia a Spa 20 anni di Formula 1 |data=23 agosto 2011 |accesso=23 agosto 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110906211504/http://www.circusf1.com/2011/08/schumacher-festeggia-a-spa-20-anni-di-formula-1.php |urlmorto=sì}}</ref> Partito ultimo sulla griglia a causa di un incidente nelle prime fasi della qualifica, Schumacher compì una rimonta che lo portò al traguardo al quinto posto, risultato che ripeté nel successivo weekend di [[Gran Premio d'Italia 2011|Monza]], in una gara caratterizzata da un lungo duello con [[Lewis Hamilton]].
 
Nelle ultime sei gare della stagione Schumacher ottenne altri tre piazzamenti a punti, che gli consentirono di migliorare il suo totale rispetto all'anno precedente. Il pilota tedesco conquistò l'ottava posizione nella classifica finale, per la seconda volta consecutiva in carriera con la Mercedes dal suo ritorno nel 2010, chiudendo la stagione senza ottenere vittorie o podi, né ''pole'' o giri veloci. In questa stessa stagione Schumacher ottenne un nuovo primato, ovvero quello del maggior numero di sorpassi (116) in una sola stagione.<ref>{{Cita web |url=http://www.sportmediaset.mediaset.it/formula1/formula1/articoli/74224/schumi-e-il-re-dei-sorpassi-2011.shtml |titolo=Schumi è il re dei sorpassi 2011 |data=27 dicembre 2011 |accesso=27 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120109035614/http://www.sportmediaset.mediaset.it/formula1/formula1/articoli/74224/schumi-e-il-re-dei-sorpassi-2011.shtml |urlmorto=no}}</ref>
 
===== 2012 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2012}}
[[File:Michael Schumacher pole lap monaco 2012.JPG|thumb|left|Schumacher impegnato nelle qualifiche del [[Gran Premio di Monaco 2012]]]]
 
Nelle prime tre gare della stagione {{F1|2012}} Schumacher ottenne delle buone prestazioni in qualifica, piazzandosi sempre nelle prime due file. Tuttavia, in [[Gran Premio d'Australia 2012|Australia]] e in [[Gran Premio della Malesia 2012|Malesia]] il pilota tedesco non riuscì a confermare i buoni risultati la domenica, per problemi di consumo degli pneumatici nella prima occasione e per un incidente con [[Romain Grosjean]] nella seconda. In [[Gran Premio di Cina 2012|Cina]], invece, fu costretto al ritiro a causa di un bullone non fissato alla ruota anteriore destra mentre era in seconda posizione alle spalle del compagno di squadra [[Nico Rosberg]]. Nel [[Gran Premio di Spagna 2012|Gran Premio di Spagna]] Schumacher tamponò [[Bruno Senna]], mettendo fuori gara se stesso e il brasiliano della Williams. L'incidente gli costò cinque posizioni di penalità sulla griglia di partenza nel successivo [[Gran Premio di Monaco 2012|Gran Premio di Monaco]], nel quale il pilota tedesco fece segnare il miglior tempo in qualifica, dovendo però scattare dal sesto posto.
[[File:2012 Italian GP - Michael-Crop.jpg|thumb|upright|Schumacher firma autografi nel fine settimana del [[Gran Premio d'Italia 2012]]]]
 
In gara Schumacher si ritirò per problemi tecnici. Dopo un altro ritiro, sempre per problemi tecnici, nel [[Gran Premio del Canada 2012|Gran Premio del Canada]], a [[Gran Premio d'Europa 2012|Valencia]] il pilota tedesco, partito dalla dodicesima posizione, riuscì a conquistare il terzo posto, giungendo per la prima volta sul podio dopo il rientro in [[Formula 1]].<ref>{{Cita web |url=http://www.corrieredellosport.it/formula_1/2012/06/24-247976/Schumacher+sul+podio%3A+%C2%ABNon+ci+potevo+credere%C2%BB |titolo=Schumacher sul podio: «Non ci potevo credere» |data=24 giugno 2012 |accesso=24 giugno 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150327082611/http://www.corrieredellosport.it/formula_1/2012/06/24-247976/Schumacher+sul+podio%3A+%C2%ABNon+ci+potevo+credere%C2%BB |urlmorto=sì}}</ref> In [[Gran Premio di Gran Bretagna 2012|Gran Bretagna]] Schumacher ottenne la terza posizione nelle qualifiche, svoltesi sul bagnato, mentre in gara scivolò al settimo posto, risultato che ripeté nel seguente [[Gran Premio di Germania 2012|Gran Premio di Germania]]; in questa occasione il tedesco fece segnare anche il giro più veloce, il primo dal suo ritorno in Formula 1. Nell'appuntamento successivo in [[Gran Premio d'Ungheria 2012|Ungheria]] spense il motore durante la procedura di partenza, retrocedendo così all'ultimo posto e, dopo aver subito una penalità per aver superato il limite di velocità in corsia box, interruppe la sua corsa per problemi meccanici.
 
Al rientro dalla sosta estiva, durante la corsa disputato in [[Gran Premio del Belgio 2012|Belgio]] e chiusa al settimo posto, il tedesco, a ventuno anni dal suo esordio in Formula 1, festeggiò il traguardo dei 300 Gran Premi in carriera. Dopo aver conquistato un sesto posto nel [[Gran Premio d'Italia 2012|Gran Premio d'Italia]], a [[Gran Premio di Singapore 2012|Singapore]] Schumacher registrò un nuovo ritiro, dopo aver sbagliato una frenata e tamponato il francese [[Jean-Éric Vergne|Vergne]], provocandone al contempo il ritiro. La manovra gli costò una penalizzazione di 10 posizioni in griglia nel successivo [[Gran Premio del Giappone 2012|Gran Premio del Giappone]]. Il 4 ottobre 2012, a seguito dell'ingaggio di [[Lewis Hamilton]] da parte della Mercedes per la stagione {{F1|2013}}, annunciò ufficialmente il secondo ritiro dalle competizioni al termine della stagione {{F1|2012}}.<ref>{{Cita web|lingua=en |url=http://www.mercedes-amg-f1.com/en/#/s/news/1811/michael-schumacher-announces-retirement-from-formula-one |titolo=MICHAEL SCHUMACHER ANNOUNCES RETIREMENT FROM FORMULA ONE |data=4 ottobre 2011 |accesso=5 ottobre 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150805223254/http://www.mercedesamgf1.com/en/s/news/1148/mercedes-gp-petronas-nico-rosberg-agree-contract-extension/#/s/news/1811/michael-schumacher-announces-retirement-from-formula-one |urlmorto=no}}</ref>
 
Nelle gare successive all'annuncio Schumacher non ottenne risultati degni di nota, classificandosi sempre fuori dalla zona punti anche per via della scarsa competitività della vettura. Nel [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America 2012|Gran Premio degli Stati Uniti]] il pilota tedesco ottenne il sesto tempo in qualifica, ma in gara non fu in grado di confermarsi, chiudendo sedicesimo; nella circostanza il tedesco divenne il pilota con più chilometri percorsi nei Gran Premi di Formula 1, battendo il primato che apparteneva a Barrichello. Nel [[Gran Premio del Brasile 2012|Gran Premio del Brasile]], ultima gara della carriera, Schumacher ritornò a punti tagliando il traguardo in settima posizione al termine di una gara piuttosto rocambolesca disputatasi sul bagnato. Il tedesco chiuse la sua ultima stagione in Formula 1 in tredicesima posizione in classifica generale con 49 punti.
 
== Risultati ==
{{Vedi anche|Risultati sportivi di Michael Schumacher}}
===Formula 1===
{{RisF1|Anno=1991|Ritiro=2012|Scuderia=[[Jordan Grand Prix|Jordan]]<ref group="N" name="belgio91">Nel [[Gran Premio del Belgio 1991|Gran Premio del Belgio]].</ref><br />[[Benetton Formula|Benetton]]|Vettura=[[Jordan 191|191]]<ref group="N" name="belgio91"/><br />[[Benetton B191|B191]]|11R=Rit|12R=5|13R=6|14R=6|15R=Rit|16R=Rit|Punti=4|Pos=13}}
{{RisF1|Anno=1992|Ritiro=2012|Scuderia=[[Benetton Formula|Benetton]]|Vettura=[[Benetton B192|B192]]|1R=4|2R=3|3R=3|4R=2|5R=Rit|6R=4|7R=2|8R=Rit|9R=4|10R=3|11R=Rit|12R=1|
G12=GV|13R=3|14R=7|15R=Rit|16R=2|G16=GV|Punti=53|Pos=3}}
{{RisF1|Anno=1993|Ritiro=2012|Scuderia=[[Benetton Formula|Benetton]]|Vettura=[[Benetton B193A|B193A]]/[[Benetton B193B|B193B]]|1R=Rit|2R=3|3R=Rit|4R=2|5R=3|G5=GV|6R=Rit|7R=2|G7=GV|8R=3|G8=GV|9R=2|10R=2|11R=Rit|12R=2|13R=Rit|14R=1|15R=Rit|16R=Rit|Punti=52|Pos=4}}
{{RisF1|Anno=1994|Ritiro=2012|Scuderia=[[Benetton Formula|Benetton]]|Vettura=[[Benetton B194|B194]]|1R=1|G1=GV|2R=1|G2=GV|3R=1|4R=1|G4=PG|5R=2|G5=PG|6R=1|G6=PG|7R=1|8R=SQ|9R=Rit|
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{{RisF1|Anno=1995|Ritiro=2012|Scuderia=[[Benetton Formula|Benetton]]|Vettura=[[Benetton B195|B195]]|1R=1|G1=GV|2R=3|G2=GV|3R=Rit|G3=PP|4R=1|G4=PP|5R=1|6R=5|G6=PG|7R=1|G7=GV|8R=Rit|
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{{RisF1|Anno=1996|Ritiro=2012|Scuderia=[[Scuderia Ferrari|Ferrari]]|Vettura=[[Ferrari F310|F310]]|1R=Rit|2R=3|3R=Rit|4R=2|5R=2|G5=PP|6R=Rit|G6=PP|7R=1|G7=GV|8R=Rit|9R=NP|G9=PP|
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{{RisF1|Anno=1997|Ritiro=2012|Scuderia=[[Scuderia Ferrari|Ferrari]]|Vettura=[[Ferrari F310B|F310B]]|1R=2|2R=5|3R=Rit|4R=2|5R=1|G5=GV|6R=4|7R=1|G7=PP|8R=1|G8=PG|9R=Rit|G9=GV|10R=2|11R=4|G11=PP|12R=1|13R=6|G13=|14R=6|G14=|15R=Rit|16R=1|17R=Rit|Punti=78‡|Pos=SQ}}
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{{RisF1|Anno=1998|Scuderia=[[Scuderia Ferrari|Ferrari]]|Vettura=[[Ferrari F300|F300]]|1R=Rit|2R=3|3R=1|4R=2|G4=GV|5R=3|6R=10|7R=1|G7=GV|8R=1|9R=1|G9=GV|10R=3|11R=5|
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{{RisF1|Anno=2000|Ritiro=2012|Scuderia=[[Scuderia Ferrari|Ferrari]]|Vettura=[[Ferrari F1-2000|F1-2000]]|1R=1|2R=1|G2=GV|3R=1|4R=3|5R=5|G5=PP|6R=1|G6=GV|7R=Rit|G7=PP|8R=1|G8=PP|9R=Rit|
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{{RisF1|Anno=2001|Ritiro=2012|Scuderia=[[Scuderia Ferrari|Ferrari]]|Vettura=[[Ferrari F2001|F2001]]|1R=1|G1=PG|2R=1|G2=PP|3R=2|G3=PP|4R=Rit|5R=1|G5=PG|6R=2|G6=PP|7R=1|8R=2|G8=PP|9R=1|G9=PP|10R=1|11R=2|G11=PP|12R=Rit|G12=|13R=1|G13=PP|14R=1|G14=GV|15R=4|16R=2|G16=PP|17R=1|G17=PP|Punti=123|Pos=1}}
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{{RisF1|Anno=2012|Ritiro=2012|Scuderia=[[Mercedes AMG F1|Mercedes]]|Vettura=[[Mercedes F1 W03|F1 W03]]|1R=Rit|2R=10|3R=Rit|4R=10|5R=Rit|6R=Rit|7R=Rit|8R=3|9R=7|10R=7|G10=GV|11R=Rit|12R=7|13R=6|14R=Rit|15R=11|16R=13|17R=22|18R=11|19R=16|20R=7|Punti=49|Pos=13|LEG=1}}
{{RisF1|Anno=2013|Scuderia=[[Mercedes AMG F1|Mercedes]]|Vettura=[[Mercedes F1 W04|F1 W04]]
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==Casco==
==Riepilogo statistiche in ogni singolo Gran Premio==
[[File:Schumi 1994 Helmet.jpg|thumb|Casco utilizzato da Schumacher nella stagione {{F1|1994}}, quella del primo titolo mondiale con Benetton.]]
(''Aggiornato dopo il [[Gran Premio del Brasile 2012]]'')
{| border="1" align="center" style="text-align:center" cellpadding="2" cellspacing="0"
|-
! style="background:#DFDFDF" | Gran Premio
! style="background:#DFDFDF" | Disputati
! style="background:#DFDFDF" | Poles
! style="background:#DFDFDF" | Giri veloci
! style="background:#DFDFDF" | Podi
! style="background:#DFDFDF" | Hat-Tricks
! style="background:#DFDFDF" | Vittorie
! style="background:#DFDFDF" | Anno di vittoria
! style="background:#DFDFDF" | Ritiri
|- bgcolor="#EFEFEF"
| [[Gran Premio di Abu Dhabi|Abu Dhabi]] || 3 || 0 || 0 || 0 || 0 || '''0''' || — || 1
|-
| [[Gran Premio d'Argentina|Argentina]] || 4 || 0 || 1 || 2 || 0 || '''1''' || [[Campionato mondiale di Formula 1 1998|1998]] || 3
|- bgcolor="#EFEFEF"
| [[Gran Premio d'Australia|Australia]] || 19 || 3 || 5 || 6 || 2 || '''4''' || [[Campionato mondiale di Formula 1 2000|2000]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2001|2001]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2002|2002]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2004|2004]] || 10
|-
| [[Gran Premio d'Austria|Austria]] || 6 || 2 || 2 || 4 || 1 || '''2''' || [[Campionato mondiale di Formula 1 2002|2002]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2003|2003]] || 1
|- bgcolor="#EFEFEF"
| [[Gran Premio del Bahrain|Bahrain]] || 6 || 2 || 1 || 2 || 1 || '''1''' || [[Campionato mondiale di Formula 1 2004|2004]] || 1
|-
| [[Gran Premio del Belgio|Belgio]] || 15 || 1 || 4 || 9 || 1 || '''6''' || [[Campionato mondiale di Formula 1 1992|1992]], [[Campionato mondiale di Formula 1 1995|1995]], [[Campionato mondiale di Formula 1 1996|1996]], [[Campionato mondiale di Formula 1 1997|1997]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2001|2001]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2002|2002]] || 3
|- bgcolor="#EFEFEF"
| [[Gran Premio del Brasile|Brasile]] || 18 || 1 || 5 || 10 || 0 || '''4''' || [[Campionato mondiale di Formula 1 1994|1994]], [[Campionato mondiale di Formula 1 1995|1995]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2000|2000]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2002|2002]]|| 1
|-
| [[Gran Premio del Canada|Canada]] || 18 || 6 || 4 || 12 || 1 || '''7''' || [[Campionato mondiale di Formula 1 1994|1994]], [[Campionato mondiale di Formula 1 1997|1997]], [[Campionato mondiale di Formula 1 1998|1998]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2000|2000]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2002|2002]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2003|2003]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2004|2004]] || 3
|- bgcolor="#EFEFEF"
| [[Gran Premio della Cina|Cina]] || 6 || 0 || 1 || 1 || 0 || '''1''' || [[Campionato mondiale di Formula 1 2006|2006]] || 2
|-
| [[Gran Premio di Corea|Corea]] || 3 || 0 || 0 || 0 || 0 || '''0''' || — || 1
|-
| [[Gran Premio d'Europa|Europa]] || 15 || 3 || 6 || 9 || 2 || '''6''' || [[Campionato mondiale di Formula 1 1994|1994]], [[Campionato mondiale di Formula 1 1995|1995]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2000|2000]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2001|2001]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2004|2004]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2006|2006]] || 2
|- bgcolor="#EFEFEF"
| [[Gran Premio di Francia|Francia]] || 16 || 4 || 5 || 11 || 2 || '''8''' || [[Campionato mondiale di Formula 1 1994|1994]], [[Campionato mondiale di Formula 1 1995|1995]], [[Campionato mondiale di Formula 1 1997|1997]], [[Campionato mondiale di Formula 1 1998|1998]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2001|2001]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2002|2002]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2004|2004]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2006|2006]] || 4
|-
| [[Gran Premio di Germania|Germania]] || 17 || 2 || 5 || 7 || 1 || '''4''' || [[Campionato mondiale di Formula 1 1995|1995]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2002|2002]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2004|2004]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2006|2006]] || 2
|- bgcolor="#EFEFEF"
| [[Gran Premio del Giappone|Giappone]] || 19 || 8 || 4 || 9 || 2 || '''6''' || [[Campionato mondiale di Formula 1 1995|1995]], [[Campionato mondiale di Formula 1 1997|1997]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2000|2000]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2001|2001]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2002|2002]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2004|2004]] || 5
|-
| [[Gran Premio di Gran Bretagna|Gran Bretagna]] || 18 || 1 || 3 || 7 || 0 || '''3''' || [[Campionato mondiale di Formula 1 1998|1998]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2002|2002]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2004|2004]] || 4
|- bgcolor="#EFEFEF"
| [[Gran Premio d'India|India]] || 2 || 0 || 0 || 0 || 0 || '''0''' || — || 0
|-
| [[Gran Premio d'Italia|Italia]] || 16 || 3 || 2 || 8 || 1 || '''5''' || [[Campionato mondiale di Formula 1 1996|1996]], [[Campionato mondiale di Formula 1 1998|1998]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2000|2000]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2003|2003]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2006|2006]] || 2
|- bgcolor="#EFEFEF"
| [[Gran Premio del Lussemburgo|Lussemburgo]] || 2 || 1 || 0 || 1 || 0 || '''0''' || — || 1
|-
| [[Gran Premio della Malesia|Malesia]] || 11 || 5 || 2 || 5 || 0 || '''3''' || [[Campionato mondiale di Formula 1 2000|2000]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2001|2001]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2004|2004]] || 1
|- bgcolor="#EFEFEF"
| [[Gran Premio del Messico|Messico]] || 1 || 0 || 0 || 1 || 0 || '''0''' || — || 0
|-
| [[Gran Premio di Monaco|Monaco]] || 18 || 3 || 5 || 7 || 1 || '''5''' || [[Campionato mondiale di Formula 1 1994|1994]], [[Campionato mondiale di Formula 1 1995|1995]], [[Campionato mondiale di Formula 1 1997|1997]], [[Campionato mondiale di Formula 1 1999|1999]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2001|2001]] || 6
|- bgcolor="#EFEFEF"
| [[Gran Premio del Pacifico|Pacifico]] || 2 || 0 || 2 || 2 || 0 || '''2''' || [[Campionato mondiale di Formula 1 1994|1994]], [[Campionato mondiale di Formula 1 1995|1995]] || 0
|-
| [[Gran Premio del Portogallo|Portogallo]] || 5 || 0 || 0 || 3 || 0 || '''1''' || [[Campionato mondiale di Formula 1 1993|1993]] || 0
|- bgcolor="#EFEFEF"
| [[Gran Premio di San Marino|San Marino]] || 15 || 5 || 5 || 12 || 1 || '''7''' || [[Campionato mondiale di Formula 1 1994|1994]], [[Campionato mondiale di Formula 1 1999|1999]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2000|2000]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2002|2002]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2003|2003]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2004|2004]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2006|2006]] || 3
|-
| [[Gran Premio di Singapore|Singapore]] || 3 || 0 || 0 || 0 || 0 || '''0''' || — || 1
|- bgcolor="#EFEFEF"
| [[Gran Premio di Spagna|Spagna]] || 19 || 7 || 7 || 12 || 3 || '''6''' || [[Campionato mondiale di Formula 1 1995|1995]], [[Campionato mondiale di Formula 1 1996|1996]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2001|2001]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2002|2002]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2003|2003]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2004|2004]] || 2
|-
| [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] || 8 || 4 || 3 || 7 || 1 || '''5''' || [[Campionato mondiale di Formula 1 2000|2000]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2003|2003]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2004|2004]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2005|2005]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2006|2006]] || 0
|- bgcolor="#EFEFEF"
| [[Gran Premio del Sudafrica|Sudafrica]] || 2 || 0 || 0 || 0 || 0 || '''0''' || — || 1
|-
| [[Gran Premio di Turchia|Turchia]] || 4 || 0 || 1 || 1 || 0 || '''0''' || — || 1
|- bgcolor="#EFEFEF"
| [[Gran Premio d'Ungheria|Ungheria]] || 17 || 7 || 4 || 7 || 2 || '''5''' || [[Campionato mondiale di Formula 1 1994|1994]], [[Campionato mondiale di Formula 1 1998|1998]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2001|2001]], [[Campionato mondiale di Formula 1 2004|2004]] || 4
|}
 
Il casco originale di Schumacher era principalmente bianco con una fascia orizzontale (allineata alla visiera) recante i colori della [[bandiera tedesca]]; la parte superiore della calotta era invece caratterizzata da un cerchio blu con degli asteroidi bianchi. Quando Michael ebbe [[Jos Verstappen]] come compagno alla [[Benetton Formula|Benetton]], scelse di aggiungere tre bande orizzontali rosse nella parte frontale (sopra la visiera) del suo casco, per consentire una maggior riconoscibilità agli osservatori.
==Record in Formula 1==
(''Aggiornato dopo il [[Gran Premio del Brasile 2012]]'')
{{main|Statistiche di Formula 1}}
[[File:Michael Schumacher 2002.jpg|thumb|right|300px|Schumacher nel [[Campionato mondiale di Formula 1 2002|2002]].]]
{| class="wikitable" style="font-size:95%"
! Record<ref>{{cita news|lingua=en|url=http://www.news.com.au/heraldsun/story/0,21985,20628537-39478,00.html|titolo=Michael Schumacher's records.|accesso=22-3-08}}</ref>
! Numero
|-
| Maggior numero di titoli mondiali
| 7 ({{F1|1994}}, {{F1|1995}}, {{F1|2000}}, {{F1|2001}}, {{F1|2002}}, {{F1|2003}}, {{F1|2004}})
|-
| Maggior numero di titoli mondiali consecutivi
| 5 (dal {{F1|2000}} al {{F1|2004}})
|-
| Maggior numero di titoli mondiali vinti da campione in carica
| 5 ({{F1|1995}} e dal {{F1|2001}} al {{F1|2004}})
|-
| Maggior numero di gran premi disputati con la stessa scuderia
| 180 con la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]]
|-
|Maggior numero di vittorie
| 91
|-
| Maggior numero di vittorie consecutive:
| 7 (nel {{F1|2004}}) a pari merito con [[Alberto Ascari|Ascari]]
|-
| Maggior numero di vittorie in una stagione:
| 13 (su 18 gare nel {{F1|2004}})
|-
| Maggior numero di vittorie con la stessa scuderia
| 72 con la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]]
|-
| Maggior numero di podi con la stessa scuderia
| 116 con la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]]
|-
| Maggior numero di vittorie nello stesso gran premio
| 8 al [[Gran Premio di Francia]] ([[Circuito di Magny-Cours|Magny-Cours]])
|-
| Maggior numero di gran premi diversi in cui ha vinto almeno una volta
| 22
|-
| Maggior numero di stati diversi in cui ha vinto almeno un gran premio
| 20
|-
| Maggior numero di circuiti diversi in cui ha vinto almeno un gran premio
| 23
|-
| Maggior lasso di tempo tra la prima e l'ultima vittoria
| 14 anni, 1 mese e 2 giorni
|-
| Maggior numero di stagioni consecutive in cui ha realizzato almeno una vittoria
| 15
|-
| Maggior numero di stagioni consecutive in cui ha realizzato almeno una pole position
| 13
|-
| Maggior numero di secondi posti
| 43
|-
| Maggior numero di arrivi sul podio
| 155
|-
| Maggior numero di arrivi sul podio consecutivi
| 19 (dal [[Gran Premio degli Stati Uniti 2001]], al [[Gran Premio del Giappone 2002]])
|-
| Maggior numero di arrivi sul podio in una stagione
| 17 (su 17 gare nel {{F1|2002}} pari al 100%)
|-
| Maggior numero di arrivi a punti
| 221
|-
| Maggior numero di arrivi a punti consecutivi
| 24 (dal [[Gran Premio d'Ungheria 2001]], al [[Gran Premio della Malesia 2003]])
|-
| Maggior numero di giri al comando
| 5.111 (per un totale di 24.148&nbsp;km in 143 gran premi diversi)<ref>[http://www.f1db.com/f1/page/Michael_Schumacher Michael_Schumacher : The Formula One DataBase<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
|-
| Maggior numero di pole position
| 68
|-
| Maggior numero di partenze dalla prima fila
| 116
|-
| Maggior numero di giri più veloci in gara
| 77
|-
| Maggior numero di giri più veloci in gara in una stagione
| 10 (su 18 gare nel {{F1|2004}}) eguagliato da [[Kimi Räikkönen|Räikkönen]] nel {{F1|2005}} e nel {{F1|2008}}
|-
| Maggior numero di double (pole position e vittoria)
| 40
|-
| Maggior numero di double (pole position e vittoria) consecutivi
| 6 (dal [[Gran Premio d'Italia 2000]], al [[Gran Premio della Malesia 2001]])
|-
| Maggior numero di hat trick (pole position, vittoria e giro veloce)
| 22
|-
| Maggior numero di hat trick nella stessa stagione
| 5 (nel {{F1|2004}}) a pari merito con [[Alberto Ascari|Ascari]]
|-
| Maggior numero di punti conquistati
| 1.566
|-
| Minor numero di gare per l'assegnazione matematica del mondiale
| 11 su 17, pari al 64,7% delle gare totali ({{F1|2002}})
|-
|}
 
Una volta approdato alla [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] aggiunse sul retro del casco (nella parte gialla della fascia con la bandiera tedesca) un cavallino rampante. Dal [[Gran Premio di Monaco 2000]], per differenziare il suo casco da quello del suo compagno di squadra [[Rubens Barrichello]] (dai colori molto simili), Schumacher sostituì le parti bianche con il rosso.{{Senza fonte}}
I principali record che Schumacher non ha battuto sono quelli che riguardano il maggior numero di gran premi disputati detenuto da [[Rubens Barrichello]] (323 contro 307), quello del maggior numero di pole position in una stagione detenuto da [[Sebastian Vettel]] (15, contro le 11 di Schumacher), e per il maggior numero di pole position consecutive detenuto da [[Ayrton Senna]] (8, contro le 7 del tedesco).
[[File:Michael Schumacher 2000 Japanese GP helmet front 2019 Michael Schumacher Private Collection.jpg|thumb|left|Il casco utilizzato da Schumacher nel [[Gran Premio del Giappone 2000]], ove vinse il terzo titolo mondiale nonché primo con Ferrari.]]
 
Con il ritorno all'attività alla guida della [[Mercedes AMG F1|Mercedes]], è stato aggiunto nella parte frontale del casco (al centro sopra la visiera) il simbolo della [[Mercedes AMG F1|Mercedes]]; la [[Bandiera della Germania|bandiera tedesca]], presente nella parte posteriore, è stata rimossa così come il [[cavallino rampante]] (che simboleggiava il precedente team di appartenenza), sostituiti da due dragoni cinesi. In prossimità della parte superiore è stata applicata una banda nera (contenente il nome di uno sponsor) disposta a semicerchio (dalla parte sinistra ruota intorno al casco fino alla parte destra). Nella parte superiore del casco sono presenti sette stelle che stanno a simboleggiare i sette titoli mondiali vinti dal pilota tedesco.{{Senza fonte}}
==Riepilogo carriera==
(''Aggiornato dopo il [[Gran Premio del Brasile 2012]]'')
{| class="wikitable" style="font-size: 90%; text-align:center"
! Stagione
! Categoria
! Team
! Gare
! Vittorie
! Pole
! Giri veloci
! Podi
! Punti
! Posizione finale
|-
!rowspan=3| 1988
|align=center| [[Formula Ford|Campionato Europeo Formula Ford]]
|rowspan=2 align=center| [[Eufra Racing]]
| 4
| 1
| 1
| 0
| 3
| 50
|bgcolor="#DFDFDF"| '''2º'''
|-
|align=center| [[Formula Ford|Campionato Tedesco Formula Ford]]
| 7
| 3
| 0
| 0
| 5
| 124
| 6º
|-
|align=center| [[Formula König]]
|align=center| [[Hoecker Sportwagenservice]]
| 10
| 9
| 1
| 1
| 10
| 192
|bgcolor="#FBFFBF"| '''1º'''
|-
!rowspan=3| 1989
|align=center| [[Formula 3 (automobilismo)|Campionato Tedesco Formula 3]]
|rowspan=3 align=center| [[WTS Racing]]
| 12
| 2
| 2
| 0
| 7
| 163
|bgcolor="#FFDF9F"| '''3º'''
|-
|align=center| [[Formula 3 (automobilismo)|Campionato Europeo Formula 3]]
| 1
| 0
| 0
| 0
| 0
|&nbsp;N/A
| NC
|-
|align=center| [[Gran Premio di Macao]]
| 1
| 0
| 0
| 0
| 0
|&nbsp;N/A
| NC
|-
!rowspan=4| 1990
|align=center| [[Campionato del Mondo Sport Prototipi|Campionato Mondiale Sportprototipi]]
|align=center| [[Sauber|Team Sauber Mercedes]]
| 3
| 1
| 0
| 1
| 3
| 21
| 5º
|-
|align=center| [[Formula 3 (automobilismo)|Campionato Tedesco Formula 3]]
|rowspan=3 align=center| [[WTS Racing]]
| 11
| 5
| 6
| 4
| 7
| 148
|bgcolor="#FBFFBF"| '''1º'''
|-
|align=center| [[Formula 3 (automobilismo)|Campionato Europeo Formula 3]]
| 1
| 0
| 1
| 1
| 0
|&nbsp;N/A
| SQ
|-
|align=center| [[Gran Premio di Macao]]
| 1
| 1
| 0
| 0
| 0
|&nbsp;N/A
|bgcolor="#FBFFBF"| '''1º'''
|-
!rowspan=5| 1991
|align=center| [[Campionato del Mondo Sport Prototipi|Campionato Mondiale Sportprototipi]]
|align=center| [[Sauber|Team Sauber Mercedes]]
| 8
| 1
| 0
| 2
| 2
| 43
| 9º
|-
|align=center| [[Deutsche Tourenwagen Masters|DTM]]
|align=center| [[Zakspeed|Zakspeed Mercedes]]
| 4
| 0
| 0
| 0
| 0
| 0
| NC
|-
|align=center| [[Formula Nippon|Formula 3000 Giapponese]]
|align=center| [[Team Le Mans]]
| 1
| 0
| 0
| 0
| 1
| 6
| 12º
|-
|rowspan=2 align=center| [[Campionato mondiale di Formula 1 1991|Formula 1]]
|align=center| [[Jordan Grand Prix|Jordan]]
| 1
| 0
| 0
| 0
| 0
| 0
|rowspan=2| 14º
|-
|align=center| [[Benetton Formula|Benetton]]
| 5
| 0
| 0
| 0
| 0
| 4
|-
! 1992
|align=center| [[Campionato mondiale di Formula 1 1992|Formula 1]]
|align=center| [[Benetton Formula|Benetton]]
| 16
| 1
| 0
| 2
| 8
| 53
|bgcolor="#FFDF9F"| '''3º'''
|-
! 1993
|align=center| [[Campionato mondiale di Formula 1 1993|Formula 1]]
|align=center| [[Benetton Formula|Benetton]]
| 16
| 1
| 0
| 5
| 9
| 52
| 4º
|-
! 1994
|align=center| [[Campionato mondiale di Formula 1 1994|Formula 1]]
|align=center| [[Benetton Formula|Benetton]]
| 14
| 8
| 6
| 8
| 10
| 92
|bgcolor="#FBFFBF"| '''1º'''
|-
! 1995
|align=center| [[Campionato mondiale di Formula 1 1995|Formula 1]]
|align=center| [[Benetton Formula|Benetton]]
| 17
| 9
| 4
| 8
| 11
| 102
|bgcolor="#FBFFBF"| '''1º'''
|-
! 1996
|align=center| [[Campionato mondiale di Formula 1 1996|Formula 1]]
|align=center| [[Scuderia Ferrari|Ferrari]]
| 16
| 3
| 4
| 2
| 8
| 59
|bgcolor="#FFDF9F"| '''3º'''
|-
! 1997
|align=center| [[Campionato mondiale di Formula 1 1997|Formula 1]]
|align=center| [[Scuderia Ferrari|Ferrari]]
| 17
| 5
| 3
| 3
| 8
| 78
|bgcolor="#000000" style="color: #ffffff"|<span style="color:white;">SQ</span>
|-
! 1998
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In occasione dell'anniversario per i vent'anni di [[Formula 1]], celebrato nel [[Gran Premio del Belgio 2011]], è stato prodotto un casco inedito con il quale Schumacher ha corso per l'intero evento. Il casco era dorato placcato da un sottile strato di 100 lamine d'oro.<ref>{{Cita web |url=https://it.motorsport.com/f1/news/f1-gp-del-belgio-il-casco-di-michael-schumacher-e-coperto-di-oro-zecchino/576889/ |titolo=Il casco di Michael Schumacher è coperto d'oro! |data=27 agosto 2011 |accesso=12 gennaio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200112162006/https://it.motorsport.com/f1/news/f1-gp-del-belgio-il-casco-di-michael-schumacher-e-coperto-di-oro-zecchino/576889/ |urlmorto=no}}</ref> Nella parte superiore così come in quella posteriore, è stato confermato il design del casco usuale: sempre con la banda nera disposta a semicerchio, le sette stelle dei campionati vinti (questa volta colorate di nero), e i due dragoni sul retro. Nella parte laterale del casco invece è stata applicata una banda verticale nera, che scende dal semicerchio posizionato nella parte superiore, disposta diagonalmente che scende fino alla parte inferiore del casco. La banda viene interrotta centralmente dalla targa che celebra i vent'anni di [[Formula 1]], difatti vi sono raffigurate le sette stelline tra la data dell'anno d'esordio in [[Formula 1]] (posizionata sopra di esse) e quella della stagione in corso (posizionata sotto).
==Il casco di Michael Schumacher==
Il casco originale di Schumacher era principalmente bianco con i colori della bandiera tedesca nella parte posteriore. Nella parte superiore invece era caratterizzato da un cerchio blu con degli asteroidi bianchi. Michael, con l'arrivo di [[Jos Verstappen]] alla [[Benetton Formula|Benetton]], applicò tre bande orizzontali rosse nella parte frontale (sopra la visiera) del suo casco per una maggiore distinzione tra i caschi dei due piloti. Una volta approdato alla [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] aggiunse sul retro del casco (dove era presente la bandiera tedesca, precisamente sul colore giallo) un cavallino rampante. Dal [[Gran Premio di Monaco 2000]], per differenziare il suo casco, che aveva colori molto simili a quelli del suo compagno di squadra [[Rubens Barrichello]], Schumacher cambiò completamente colore, sfoggiando un casco principalmente tutto rosso con la bandiera della [[Germania]] nella parte posteriore. Con il ritorno all'attività alla guida della [[Mercedes AMG F1|Mercedes]], è stato aggiunto nella parte frontale del casco (al centro sopra la visiera) il simbolo della [[Mercedes AMG F1|Mercedes]]; la bandiera tedesca, presente nella parte posteriore, è stata rimossa così come il cavallino rampante (che simboleggiava il precedente team di appartenenza). Al loro posto sono stati applicati due dragoni cinesi. In prossimità della parte superiore è stata applicata una banda nera (contenente il nome di uno sponsor) disposta a semicerchio (dalla parte sinistra ruota intorno al casco fino alla parte destra). Nella parte superiore del casco sono presenti sette stelle che stanno a simboleggiare i sette titoli mondiali vinti dal pilota tedesco. In occasione dell'anniversario per i vent'anni di [[Formula 1]], celebrato nel [[Gran Premio del Belgio 2011]], è stato prodotto un casco inedito con il quale Schumacher ha corso per l'intero evento. Il casco era dorato placcato da un sottile strato di 100 lamine d’oro<ref>[http://www.julienews.it/notizia/sport/casco-doro-per-schumacher/85605_sport_8.html Casco d'oro per Schumacher]</ref>. Nella parte superiore così come in quella posteriore, è stato confermato il design del casco usuale: sempre con la banda nera disposta a semicerchio, le sette stelle dei campionati vinti (questa volta colorate di nero), e i due dragoni sul retro. Nella parte laterale del casco invece è stata applicata una banda verticale nera, che scende dal semicerchio posizionato nella parte superiore, disposta diagonalmente che scende fino alla parte inferiore del casco. La banda viene interrotta centralmente dalla targa che celebra i vent'anni di [[Formula 1]], difatti vi sono raffigurate le sette stelline tra la data dell'anno d'esordio in [[Formula 1]] (posizionata sopra di esse) e quella della stagione in corso (posizionata sotto). Il [[2 settembre]] [[2012]], in occasione del [[Gran Premio del Belgio 2012|Gran Premio del Belgio]] a [[Circuito di Spa-Francorchamps|Spa-Francorchamps]], Michael Schumacher ha sfoggiato un altro casco celebrativo di color platino, in occasione della partecipazione del pilota tedesco al 300° gran premio di [[Formula 1]]<ref>[http://www.auto-motor-und-sport.de/bilder/nach-gold-nun-platin-schumacher-mit-spezialhelm-fuer-spa-5586428.html#fotoshow_item=0 Il casco di platino esibito da Schumacher in occasione del suo 300esimo Gran Premio]</ref>. Le motivazioni della scelta del metallo stanno nella preziosità, nella sua rarità e nella sua particolare resistenza. Il casco è di produzione tedesca, della ditta [[Schuberth]] di [[Magdeburgo]], e presenta di fronte, sopra la visiera, la scritta dello sponsor di carburante [[Petronas]] ed il simbolo della stella [[Mercedes AMG F1|Mercedes]]. Ai lati si vedono i simboli dello sponsor di una nota ditta di bevande energetiche, [[Monster Energy]], mentre sopra c'è un disegno tribale rosso. Ai lati il logo MS del suo marchio personale. Sui lati si trova anche la scritta celebrativa che ricorda appunto le trecento partenze in [[Formula 1]]. Sul retro, infine, i due draghi rossi cinesi, ormai cari a Schumacher, dal giorno del suo rientro in [[Formula 1]].
<ref>[http://www.f1passion.it/2012/08/f1-schumacher-a-spa-casco-celebrativo-per-i-300-gp/ Articolo sul casco celebrativo di Schumacher in occasione del suo 300esimo Gran Premio]</ref>.
 
Il 2 settembre 2012, in occasione del [[Gran Premio del Belgio 2012|Gran Premio del Belgio]] a [[Circuito di Spa-Francorchamps|Spa-Francorchamps]], Michael Schumacher ha sfoggiato un altro casco celebrativo di color platino, in occasione della partecipazione del pilota tedesco al 300º [[Gran Premio di Formula 1]].<ref>{{Cita web |url=http://www.auto-motor-und-sport.de/bilder/nach-gold-nun-platin-schumacher-mit-spezialhelm-fuer-spa-5586428.html#fotoshow_item=0 |titolo=Il casco di platino esibito da Schumacher in occasione del suo 300º Gran Premio |accesso=3 settembre 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131230235231/http://www.auto-motor-und-sport.de/bilder/nach-gold-nun-platin-schumacher-mit-spezialhelm-fuer-spa-5586428.html#fotoshow_item=0 |urlmorto=no}}</ref> Le motivazioni della scelta del metallo stanno nella preziosità, nella sua rarità e nella sua particolare resistenza. Il casco è di produzione tedesca, della ditta Schuberth di [[Magdeburgo]], e presenta di fronte, sopra la visiera, la scritta dello sponsor di carburante [[Petronas (azienda)|Petronas]] e il simbolo della stella [[Mercedes AMG F1|Mercedes]]. Ai lati si vedono i simboli dello sponsor di una nota ditta di bevande energetiche, [[Monster Energy]] e il logo ''MS'' del suo marchio personale, mentre sopra c'è un disegno tribale rosso. Sui lati si trova anche la scritta celebrativa che ricorda appunto le trecento partenze in [[Formula 1]]. Sul retro, infine, i due draghi rossi cinesi, ormai cari a Schumacher, dal giorno del suo rientro in [[Formula 1]].<ref>{{Cita web |url=http://www.f1passion.it/2012/08/f1-schumacher-a-spa-casco-celebrativo-per-i-300-gp/ |titolo=Articolo sul casco celebrativo di Schumacher in occasione del suo 300º Gran Premio |accesso=3 settembre 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120903033837/http://www.f1passion.it/2012/08/f1-schumacher-a-spa-casco-celebrativo-per-i-300-gp/ |urlmorto=no}}</ref>
==Vita privata==
===Famiglia===
Il fratello [[Ralf Schumacher|Ralf]] è stato fino al [[Campionato mondiale di Formula 1 2007|2007]] un altro pilota del mondiale di [[Formula 1]]. Sposato dall'[[agosto]] [[1995]] con [[Corinna Betsch]] (già fidanzata di [[Heinz-Harald Frentzen]], che lasciò proprio per l'attuale marito) Michael Schumacher ha due figli, Gina Maria nata a [[febbraio]] [[1997]] e Mick nato a [[marzo]] [[1999]]; la famiglia vive nel [[Canton Vaud]] in [[Svizzera]] dal [[1996]]. Nel [[2007]] Schumacher ha fatto costruire a [[Gland (Svizzera)|Gland]], sul [[Lago di Ginevra]] una grande villa,<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=| url=http://www.gazzetta.it/openxlink.shtml?http://www.thesun.co.uk/article/0,,2-2007160331,00.html| titolo= Schumacher lives in a house like this |pubblicazione=The sun |giorno=10|mese=04|anno=2007|pagina=|accesso=10-04-2007}}</ref> che è stata ultimata il [[28 novembre]] [[2007]].<ref>{{Cita news|autore=| url=http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/Primo_Piano/2007/11_Novembre/28/reggiaschumi.shtml| titolo= Costruita la reggia di Schumi |pubblicazione=gazzetta.it |giorno=28|mese=11|anno=2007|pagina=|accesso=28-11-2007}}</ref> Possiede anche un'abitazione e un autodromo a Kerpen, dove è cresciuto un altro pilota di [[Formula 1]]: [[Sebastian Vettel]]. È di recente diventato proprietario di un team di kart, il [[KSM motorsport]], acronimo di Kaiser, Schumacher e Muchow.<ref>{{Cita news|lingua=de|autore=| url=http://www.mondial-karting.com/allemagne/KSM/schumacher2.htm| titolo= KSM Motorsport |pubblicazione=mondial-karting |giorno=02|mese=04|anno=2008|pagina=|accesso=04-03-2008}}</ref>
 
== Riconoscimenti ==
===Cinema e tv===
[[File:Thanks Michael 2006 Brazil.jpg|thumb|L'alettone della [[Sauber F1 Team|BMW Sauber]] omaggia Schumacher in occasione del [[Gran Premio del Brasile 2006]]]]
Schumacher è a volte, direttamente o indirettamente, presente in alcuni film. La sua prima apparizione risale al [[2006]], quando nel cartone animato [[Cars - Motori ruggenti]] della [[Pixar Animation Studios|Pixar]] venne raffigurato con l'aspetto di una [[Ferrari F430]]. Lo stesso Schumacher doppiò poi la voce della vettura in tutte le lingue e nella versione italiana pronuncia anche una frase in dialetto modenese.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=| url=http://www.imdb.com/title/tt0317219/fullcredits| titolo= Tutto il cast di Cars |pubblicazione=The Internet Movie Database | giorno=|mese=|anno=2006|pagina=|accesso=12-07-2008}}</ref> Nel [[2008]] è apparso nel film [[Asterix alle Olimpiadi (film)|Asterix alle Olimpiadi]] nel ruolo di un condottiero di bighe chiamato Schumix, recitando insieme a [[Jean Todt]].<ref>{{Cita news|autore=| url=http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/Primo_Piano/2007/12_Dicembre/17/Asterix.shtml| titolo= Schumacher e Todt nel nuovo film di Asterix |pubblicazione=gazzetta.it |giorno=17|mese=12|anno=2007|pagina=|accesso=29-02-2008}}</ref> Schumacher ha interpretato il ruolo del misterioso pilota [[The Stig]] nel programma [[Top Gear]] della [[BBC]], nel corso di una puntata, svelando la propria identità nel corso della stessa. Tuttavia, a differenza di ciò che molti ancora sostengono, quello fu l'unico episodio nel quale Schumacher interpretò il ruolo di [[The Stig|Stig]], ricoperto invece usualmente dal pilota [[Ben Collins]].<ref>{{cita web|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/8111588.stm|titolo=Schumacher 'revealed' as the Stig|editore=bbc.co.uk|data=22-6-2009|accesso=30-12-2009|lingua=en}}</ref>
[[File:Michael-Schumacher-S.jpg|thumb|Schumacher e [[Bernie Ecclestone]] (sulla destra) ufficializzano l'intitolazione al pilota della "S" sul circuito del [[Nürburgring Gp-Strecke|Nürburgring]] nel 2007]]
 
===Iniziative benefiche===
Schumacher è uno sportivo molto attivo nel campo della beneficenza; dal [[2002]] ambasciatore speciale dell'[[UNESCO]] al quale ha donato un milione e cinquecentomila euro,<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=| url=http://portal.unesco.org/en/ev.php-URL_ID=6691&URL_DO=DO_TOPIC&URL_SECTION=201.html| titolo= Schumcher ambasciatore speciale UNESCO |pubblicazione=UNESCO.org|giorno=|mese=10|anno=2002|pagina=|accesso=29-02-2008}}</ref>
inoltre nel [[2004]] ha anche fatto una cospicua donazione per le vittime dello [[Maremoto dell'Oceano Indiano|Tsunami del 2004]].<ref>{{Cita news|autore=| url=http://nbcsports.msnbc.com/id/6786663/| titolo= Schumacher dona 10 milioni per le vittime dello tsunami |pubblicazione=nbcsports |giorno=06|mese=01|anno=2005|pagina=|accesso=29-02-2008}}</ref>
Il pilota tedesco per molti anni ha giocato a calcio con la nazionale piloti e ha partecipato a varie partite il cui ricavato era devoluto in beneficenza. Nel [[2009]] per esempio ha partecipato ad una partita di calcio tenutasi a [[Coriano]] contro la squadra del [[San Patrignano]] nella quale<ref>[http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/rimini/2009/05/07/174045-schumacher_campo_patrignano.shtml Il Resto Del Carlino - Rimini - Schumacher in campo a San Patrignano "Questi ragazzi mi danno entusiasmo"<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> l'incasso è stato devoluto alle vittime del [[Terremoto dell'Aquila del 2009|Terremoto dell'Abruzzo]].<ref>[http://www.nazionalepiloti.it/cmsystem/index.php?option=com_content&task=view&id=373&Itemid=318 Sito ufficiale della Nazionale Italiana Piloti<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
* ''Pilota dell'anno'' dell'[[ADAC]] nel 1992
==Riconoscimenti==
* ''Volante d'oro'' nel 1993 e 2011
[[File:Michael Schumacher sk.jpg|right|140px|thumb|Schumacher nel 2007.]]
* ''PilotaPremio dell'annodello Sport'' dell'[[ADAC]]di AvD nel [[1992]]1994
* ''Sportivo europeo dell'anno'' nel 1994, 2001, 2002 e 2003<ref>{{Cita web|url=https://www.maltasportsjournalists.com/2020/01/08/nadal-and-hisszu-chosen-by-aips-europe-journalists-as-best-in-europe/|titolo=Nadal and Hosszu chosen by AIPS Europe journalists as best in Europe|autore=Stephen Azzopardi|data=8 gennaio 2020|lingua=en|accesso=18 gennaio 2023}}</ref>
*''Intitolazione della "S Schumacher" sul circuito del [[Nürburgring Gp-Strecke|Nürburgring]] [[2007]]
* ''[[Autosport]]'' ''International Racing Driver of the Year'' nel 1995, 2000, 2001 e 2002<ref>{{Cita web|url=https://www.autosportawards.com/video/1995|titolo=1995 Videos {{!}} Autosport Awards|autore=awards.autosport.com|lingua=en|accesso=18 gennaio 2023|dataarchivio=31 maggio 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220531185744/https://www.autosportawards.com/video/1995|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.autosport.com/general/news/full-coverage-from-racings-big-night-out-5019447/5019447/|titolo=Full coverage from racing's big night out!|data=3 dicembre 2000|lingua=en|accesso=18 gennaio 2023}}</ref>
*''Premio dello Sport'' di AvD nel 1994
* ''Sportivo tedesco dell'anno'' nel 1995 e 2004<ref>{{Cita web|url=https://www.motorsport-total.com/formel-1/news/sportler-des-jahres-michael-schumachers-chaotische-anreise-16121807|titolo=Sportler des Jahres: Michael Schumachers chaotische Anreise|autore=Markus Lüttgens|data=18 dicembre 2016|lingua=de|accesso=18 gennaio 2023}}</ref>
*''Sportivo tedesco dell'anno'' nel [[1995]] e [[2004]]
* ''Silbernes Lorbeerblatt'' nel 1997<ref>{{Cita web|url=https://www.welt.de/politik/deutschland/article13885430/Seehofers-erster-Auftritt-als-erster-Mann-im-Staat.html|titolo=Auszeichnung für Vettel: Seehofers erster Auftritt als erster Mann im Staat|data=24 febbraio 2012|lingua=de|accesso=18 gennaio 2023}}</ref>
*''Leone d'Oro'' di [[RTL Television|RTL]] nel [[1997]]
* ''SportivoLeone mondiale delld'annoOro'' delladi [[GazzettaRTL dello SportTelevision|RTL]] nel [[2001]] e [[2002]]1997
* ''CampioneSportivo deimondiale Campionidell'anno'' de [[L'ÉquipeLa Gazzetta dello Sport]] nel [[2001]], [[2002]] e [[2003]]2002
* ''SportivoCampione europeodei dell'annoCampioni'' nelde [[2001L'Équipe]] nel 2001, [[2002]] e [[2003]]
* ''Cittadinanza onoraria'' della [[Modena|Città di Modena]] dal [[2001]]
* ''[[Laureus World Sports Awards|Sportivo dell'anno]]'' ai [[Laureus World Sports Awards]] nel [[2002]] e [[2004]]
* ''Campione di Sport'' dell'[[UNESCO]] nel [[2002]]
* ''[[Trofeo Lorenzo Bandini]]'' nel 2003<ref>{{Cita web |url=http://www.trofeobandini.com/lalbo-doro-del-trofeo-lorenzo-bandini/ |titolo=L’Albo d’oro del Trofeo Lorenzo Bandini |accesso=22 luglio 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180723005041/http://www.trofeobandini.com/lalbo-doro-del-trofeo-lorenzo-bandini/ |urlmorto=sì}}</ref>
*''Ambasciatore onorario'' della [[Repubblica di San Marino]] dal [[2003]]
* ''Ambasciatore a disposizione'' della [[Repubblica di San Marino]] dal 2003<ref>{{cita web|url=https://www.esteri.sm/pub2/EsteriSM/Dipartimento/Rete-Diplomatica-e-Consolare-RSM.html?themeg=disposizione|titolo=Rete diplomatica della Repubblica di San Marino}}</ref>
*''Atleta del secolo'' nel [[2004]]
* ''Atleta del secolo'' nel 2004<ref>{{Cita web|url=http://www.pitpass.com/22921/Schumacher-voted-Germans-sportsman-of-the-century|titolo=Schumacher voted German's sportsman of the century|data=20 novembre 2004|accesso=18 gennaio 2023}}</ref>
*''Cittadinanza onoraria'' della [[Maranello|Città di Maranello]] dal [[2006]]
* ''Cittadinanza onoraria'' della [[Maranello|Città di Maranello]] dal 2006
*''Medaglia d'oro per gli sport motoristici'' della [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]] nel [[2006]]<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=| url= http://www.formula1.com/news/5395.html|titolo=Schumacher honoured by the FIA|pubblicazione=formula1.com |giorno=15|mese=12|anno=2006|pagina=|accesso=07-03-2008}}</ref>
* ''Medaglia d'oro per gli sport motoristici'' della [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]] nel 2006<ref>{{Cita web |lingua=en |url=http://www.formula1.com/news/5395.html |titolo=Schumacher honoured by the FIA |data=15 dicembre 2006 |accesso=7 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070113173706/http://www.formula1.com/news/5395.html |urlmorto=no}}</ref>
*''Volante d'oro'' nel [[1993]] e [[2011]]
* ''Intitolazione della "S Schumacher" sul circuito del [[Nürburgring Gp-Strecke|Nürburgring]]'' nel 2007
*''Ambasciatore svizzero'' per gli [[Campionato europeo di calcio 2008|Europei di calcio 2008]]<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=| url= http://f1.gpupdate.net/en/news/2007/04/16/schumacher_becomes_swiss_football_ambassador/ | titolo=Schumacher diventa ambasciatore svizzero per gli Europei di calcio|pubblicazione=GP Update.net |giorno=04|mese=16|anno=2007|pagina=|accesso=05-03-2008}}</ref>
* ''Ambasciatore svizzero'' per gli [[Campionato europeo di calcio 2008|Europei di calcio 2008]]<ref>{{Cita news |url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2007/aprile/14/Schumi_testimonial_per_gli_Europei_ga_10_070414071.shtml |titolo=Schumi testimonial per gli Europei 2008 |pubblicazione=La Gazzetta dello Sport |data=14 aprile 2007 |accesso=5 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140714171640/http://archiviostorico.gazzetta.it/2007/aprile/14/Schumi_testimonial_per_gli_Europei_ga_10_070414071.shtml |urlmorto=no}}</ref>
*''[[Premio Principe delle Asturie]]'' nel [[2007]]
* ''[[Premio speciale''Principe delladelle [[Deutscher FernsehpreisAsturie]]'' nel [[2007]]
* ''SportivoPremio dell'annospeciale'' didella [[GQDeutscher (rivista)|GQFernsehpreis]] nel [[2010]]2007
* ''Sportivo dell'anno'' di [[GQ (periodico)|GQ]] nel 2010
* Inserito nella [[FIA Hall of Fame]] di [[Parigi]] dal 2017.
* ''[[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]] President Award'' nel 2020<ref>{{Cita web|url=https://www.fia.com/news/fia-champions-honoured-unprecedented-year|titolo=FIA Champions honoured in unprecedented year|data=19 dicembre 2020|lingua=en|accesso=18 gennaio 2023}}</ref>
 
È stato inoltre candidato altre quattro volte per il premio [[Laureus World Sports Awards|sportivo dell'anno]].<ref>{{Cita newsweb|lingua=de |autore=| url=http://www.laureus.com/winners?q=node/821| |titolo=Michael Schumacher |pubblicazioneaccesso=Laureus18 Wolrdaprile Sport Awards Limited2007 |giornourlarchivio=https://web.archive.org/web/20070928063322/http://www.laureus.com/winners?q=node%2F821 |meseurlmorto=|anno=2006|pagina=|accesso=18-04-2007}}</ref>
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine = ITA_OMRI_2001_Com_BAR.svg
|nome_onorificenza = Commendatore Ordine al merito della Repubblica Italianaitaliana
|collegamento_onorificenza = Ordine al merito della Repubblica Italiana
|motivazione =
|luogo =
|luogo= [[Roma]], [[22 ottobre]] [[2002]]. Di iniziativa del [[Presidente della Repubblica]].<ref>{{cita web|url= http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=91400|titolo=Commendatore Ordine al merito della Repubblica Italiana Sig. Michael Schumacher|accesso=11 aprile 2011}}</ref>
|data = 22 ottobre 2002 <ref>{{Cita web |url=http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=91400 |titolo=Commendatore Ordine al merito della Repubblica Italiana Sig. Michael Schumacher |accesso=11 aprile 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111215071353/http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=91400 |urlmorto=no}}</ref>
}}
{{Onorificenze
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|collegamento_onorificenza=Premio Principe delle Asturie
|motivazione=
|luogodata= [[2007]]
}}
{{Onorificenze
|immagine =Legion_Honneur_Officier_ribbon Legion Honneur Officier ribbon.svg
|nome_onorificenza = Ufficiale della Legion d'Onore
|collegamento_onorificenza = Legion d'Onore
|motivazione =
|luogo =
|luogo= [[Parigi]], [[29 aprile]] [[2010]]. Di iniziativa del primo ministro [[François Fillon]].<ref>{{cita web|url=http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/altrisport/2010/04/29/visualizza_new.html_1787416011.html|titolo=F1: Francia, Legion d'Onore a Schumi|editore=ansa.it|data=29-4-2010|accesso=30-4-2010}}</ref>
|data = 29 aprile 2010 <ref>{{Cita web |url=http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/altrisport/2010/04/29/visualizza_new.html_1787416011.html |titolo=F1: Francia, Legion d'Onore a Schumi |data=29 aprile 2010 |accesso=30 aprile 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100504001529/http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/altrisport/2010/04/29/visualizza_new.html_1787416011.html |urlmorto=no}}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=Silbernes Lorbeerblatt ribbon.png
|nome_onorificenza=Lauro d'argento
|collegamento_onorificenza=Lauro d'argento
|motivazione=
|luogodata= [[1997]]
}}
 
==Note==
'''Annotazioni'''
{{References|2}}
<references group="N" />
 
'''Fonti'''
==Bibliografia==
<references />
===Fonti primarie===
;In italiano
* {{cita libro|cognome=Donazzan|nome=Beppe|titolo=Michael Schumacher, oltre il mito|anno=2006|editore=Limina|id=ISBN 88-6041-096-7}}
* {{cita libro|cognome=Turrini|nome=Leo|titolo=Schumacher - La leggenda di un uomo normale|anno=2005|editore=Mondadori|id=ISBN 88-04-54660-3}}
* {{cita libro|cognome=Casamassima|nome=Pino|titolo=Michael Schumacher. Un cannibale in F.1|anno=2004|editore=Bevivino|id=ISBN 88-88764-32-1}}
* {{cita libro|cognome=D'Alessio|nome=Paolo|titolo=Michael Schumacher|anno=2004|editore=Gribaudo|id=ISBN 88-8058-870-2}}
* {{cita libro|cognome=Dal Monte|nome=Luca|titolo=Il Tedesco Volante e la Leggenda Ferrari|anno=2004|editore=Baldini Castoldi Dalai |id=ISBN 88-8490-670-9}}
* {{cita libro|cognome=Donazzan|nome=Beppe|titolo=Oltre il mito. Michael Schumacher dalla A alla Z|anno=2004|editore=Limina|id=ISBN 88-88551-61-1}}
 
== Bibliografia ==
;In inglese
'''Monografie'''
* {{cita libro|cognome=Allen |nome=James|titolo=Michael Schumacher:Driven to Extremes|editore=Bantam Books|Anno=1999|id=ISBN 0-553-81214-9}}
''In italiano''
* {{cita libro|cognome=Allen|nome=James|titolo=Edge of Greatness|editore= Headline|anno=2007|id=ISBN 978-0-7553-1678-6}}
* {{citaCita libro |cognomeautore=Collings|nome=TimothyBeppe Donazzan |titolo=TeamMichael Schumacher|editore=, oltre il mito Highdown|anno=20052006 |ideditore=ISBNLimina 1|ISBN=88-9051566041-03096-07}}
* {{citaCita libro |cognomeautore=Collings|nome=TimothyLeo Turrini |titolo=TheSchumacher Piranha- La leggenda di un uomo normale Club|anno=20042005 |editore=VirginMondadori Books|id=ISBN 0=88-753504-096554660-23}}
* {{citaCita libro |cognomeautore=Domenjoz|nome=LucPino Casamassima |titolo=Michael Schumacher:Rise. ofUn acannibale in F.1 genius|anno=20022004 |editore=ParragonBevivino |id=ISBN 0=88-752588764-922832-9 1}}
* Pino Casamassima, ''Il Campione. Storia di Michael Schumacher'', Sperling&Kupfer, 2014, ISBN 8820056674
* {{cita libro|cognome=Henry|nome=Alan|titolo=Wheel to Wheel:Great Duels of Formula One Racing|anno=1996|editore=Weidenfeld Nicolson Illustrated|id=ISBN 0-7538-0522-7}}
* {{citaCita libro |cognomeautore=Hilton|nome=ChristopherPaolo D'Alessio |titolo=Michael Schumacher:The greatest of all|editoreurl=Hayneshttps://archive.org/details/isbn_9788880588702 |anno=20032004 |ideditore=ISBNGribaudo 1|ISBN=88-844258058-044870-X2}}
* {{citaCita libro |cognomeautore=Hilton|nome=ChristopherLuca Dal Monte |titolo=MichaelIl Schumacher:TheTedesco WholeVolante Story|editore=e la Leggenda Ferrari Haynes|anno=20062004 |ideditore=ISBNBaldini 1Castoldi Dalai |ISBN=88-844258490-008670-39}}
* {{citaCita libro |cognomeautore=Kehm|nome=SabineBeppe Donazzan |titolo=Oltre il mito. Michael Schumacher. Drivingdalla Force|editore=RandomA alla Z House|anno=20032004 |ideditore=ISBNLimina 0|ISBN=88-0988551-18943561-21}}
* {{Cita libro |autore=Alessandro Secchi |titolo=Il mio Michael. Io, Schumi, la Formula 1 |anno=2016 |editore=CreateSpace |ISBN=1-5303-3684-8}}
 
;''In tedescoinglese''
* {{Cita libro |autore=James Allen |titolo=Michael Schumacher:Driven to Extremes |url=https://archive.org/details/michaelschumache0000alle |anno=1999 |editore=Bantam Books |ISBN=0-553-81214-9}}
* {{cita libro|cognome=Brümmer|nome=Elmar|coautori=Bodo Kräling; Ferdi Kräling|titolo=Mensch Schumi. Michael Schumacher|anno=2006|editore=Delius Klasing|città=Bielefeld|id=ISBN 3-7688-1899-3}}
* {{citaCita libro |cognomeautore=Casamassima|nome=PinoJames Allen |titolo=DieEdge Geschichteof derGreatness Scuderia Ferrari|anno=19992007 |editore=Heel|id=Headline |ISBN 3=978-0-893657553-7451678-26}}
* {{citaCita libro |cognome=Kehm|nome=Sabine|coautoriautore=MichelTimothy ComteCollings |titolo=MichaelTeam Schumacher |url=https://archive.org/details/teamschumacherma0000coll Die offizielle und autorisierte Inside Story zum Karriere-Ende|anno=20062005 |editore=Süddeutsche ZeitungHighdown |cittàcid=MünchenCollT |idISBN=ISBN 31-86615905156-40303-80}}
* {{citaCita libro |cognomeautore=Knupp|nome=WillyTimothy Collings |titolo=RedThe Magic.Piranha MichaelClub Schumacher und Ferrari|anno=20022004 |editore=HartVirgin amBooks Limit|idcid=CollP |ISBN 3=0-6137535-303770965-92}}
* {{citaCita libro |cognomeautore=Knupp|nome=WillyLuc Domenjoz |titolo=Danke,Michael Schumi!Schumacher:Rise Dieof Michaela genius |url=https://archive.org/details/michaelschumache0000dome Schumacher-Story|anno=20062002 |editore=Zeitgeist MediaParragon |cittàcid= DüsseldorfcidDome |idISBN=ISBN 30-9262247525-599228-29}}
* {{Cita libro |autore=Alan Henry |titolo=Wheel to Wheel:Great Duels of Formula One Racing |url=https://archive.org/details/wheeltowheelgrea0000alan |anno=1996 |editore=Weidenfeld Nicolson Illustrated |cid=cidHenry |ISBN=0-7538-0522-7}}
* {{cita libro|cognome=Kräling|nome=Ferdi|coautori=Helmut Zwickl|titolo=Michael Schumacher – SCHUMI. Simply the Best|anno=2001|editore=Heel|id= ISBN 3-89880-015-6}}
* {{citaCita libro|cognome=Schlang |nomeautore=AchimChristopher Hilton |titolo=Michael Schumacher.:The Allegreatest Siegeof desall Rekordchampions|anno=20062003 |editore=MotorbuchHaynes |cittàISBN=Stoccarda |id= ISBN 31-61384425-02762044-3X}}
* {{citaCita libro|cognome=Schlegelmilch |nomeautore=RainerChristopher W.Hilton |titolo=Michael Schumacher:The Whole EineStory |url=https://archive.org/details/michaelschumache0000hilt Weltkarriere|anno=2006 |editore=KönigswinterHaynes |cittàcid=HeelcidHil |id=ISBN 3=1-8988084425-701008-03}}
* {{citaCita libro |cognomeautore=Sturm|nome=KarinSabine Kehm |titolo=Michael Schumacher. DerDriving ersteForce deutsche|url=https://archive.org/details/michaelschumache0000schu Formel-1-Weltmeister|anno=19942003 |editore=UllsteinRandom House |idISBN=0-09-189435-2}}
* {{cita libro|cognome=Sturm|nome=Karin|titolo=Michael Schumacher. Mensch und Mythos. Mit einem Vorwort von Christian Danner|anno=2001|editore=Herbig|id= ISBN 3-7766-2326-8}}
* {{cita libro|cognome=Sturm |nome=Karin |titolo=Michael Schumacher – Eine Ära geht zu Ende. Die Geschichte einer Weltkarriere|anno=2006 |editore=Herbig |città=München |id=ISBN 3-7766-2502-3}}
* {{cita libro|cognome=Thürmer|nome=Mary|coautori=Markus Götting|titolo=Michael Schumacher. Die Erfolgsstory des 1. Deutschen Formel-1-Weltmeisters|anno=1994|editore=Heyne|id= ISBN 3-453-08951-0}}
* {{cita libro|cognome=Uhl|nome=Helmut|titolo=König Schumi. Sein Leben – Seine Siege – Seine Tränen|anno=2006 |editore=Weltbild |città=Augsburg |id=ISBN 3-89897-598-3}}
 
''In tedesco''
===Fonti secondarie===
* {{citaCita libro |cognomeautore=Turrini|nome=LeoElmar Brümmer |titolo =Mensch F1'92Schumi. L'annoMichael diSchumacher |anno=2006 Mansell|editore=VallardiDelius & AssociatiKlasing |annocittà=1992Bielefeld |id=ISBN 88=3-852027688-301899-63 |coautori=Bodo Kräling; Ferdi Kräling}}
* {{citaCita libro |cognomeautore=Roberts|nome=TomPino Casamassima |titolo=F1Die 93.Geschichte Ilder CampionatoScuderia mondialeFerrari di Formula 1 nelle foto a colori più spettacolari|anno=19931999 |editore=VallardiHeel & Associati|idISBN=ISBN 883-8520289365-27745-62}}
* {{citaCita libro |cognomeautore=McMaster|nome=ColinSabine Kehm |titolo=F1Michael 95Schumacher. WorldDie Championshipoffizielle photographicund autorisierte Inside Story zum Karriere-Ende review|anno=19952006 |editore=VallardiSüddeutsche &Zeitung Associati|idcittà=ISBNMünchen 88|ISBN=3-8520286615-48403-48 |cidcoautori=McMasterMichel Comte}}
* {{citaCita libro|cognome=McMaster|nome=Colin|co |autore=RobertoWilly Knupp Boccafogli|titolo=F1Red 96Magic. DietroMichael leSchumacher und Ferrari quinte|anno=19962002 |editore=VallardiHart &am Limit Associati|idISBN=ISBN 883-86869613-0230377-9}}
* {{citaCita libro |cognomeautore=Boccafogli|nome=RobertoWilly Knupp |titolo=F1Danke, 1998Schumi! LaDie primaMichael voltaSchumacher-Story di Hakkinen|anno=19982006 |editore=Zeitgeist SEPMedia |città=Düsseldorf Editrice|idISBN=3-926224-59-2}}
* {{citaCita libro |cognomeautore=D'Alessio|nome=PaoloFerdi Kräling |titolo=F1Michael 2002.Schumacher La cronacaSCHUMI. eSimply lethe fotoBest più belle del campionato|anno=20022001 |editore=Heel SEP Editrice|id=ISBN 88=3-8711089880-26015-36 |coautori=Helmut Zwickl}}
* {{citaCita libro |cognomeautore=D'Alessio|nome=PaoloAchim Schlang |titolo=F1Michael 2003Schumacher. LaAlle cronacaSiege edes leRekordchampions foto più belle del campionato|anno=20032006 |editore=Motorbuch SEP|città=Stoccarda Editrice|idISBN=ISBN 883-87110613-4102762-7|cid=D'Alessio3}}
* {{Cita libro |autore=Rainer W. Schlegelmilch |titolo=Michael Schumacher – Eine Weltkarriere |anno=2006 |editore=Königswinter |città=Heel |ISBN=3-89880-701-0}}
* {{Cita libro |autore=Karin Sturm |titolo=Michael Schumacher. Der erste deutsche Formel-1-Weltmeister |anno=1994 |editore=Ullstein}}
* {{Cita libro |autore=Karin Sturm |titolo=Michael Schumacher. Mensch und Mythos. Mit einem Vorwort von Christian Danner |anno=2001 |editore=Herbig |ISBN=3-7766-2326-8}}
* {{Cita libro |autore=Karin Sturm |titolo=Michael Schumacher – Eine Ära geht zu Ende. Die Geschichte einer Weltkarriere |anno=2006 |editore=Herbig |città=München |ISBN=3-7766-2502-3}}
* {{Cita libro |autore=Mary Thürmer |titolo=Michael Schumacher. Die Erfolgsstory des 1. Deutschen Formel-1-Weltmeisters |anno=1994 |editore=Heyne |ISBN=3-453-08951-0 |coautori=Markus Götting}}
* {{Cita libro |autore=Helmut Uhl |titolo=König Schumi. Sein Leben – Seine Siege – Seine Tränen |anno=2006 |editore=Weltbild |città=Augsburg |ISBN=3-89897-598-3}}
 
'''Altri testi'''
==Voci correlate==
* {{Cita libro |autore=Leo Turrini |titolo=F1'92 L'anno di Mansell |anno=1992 |editore=Vallardi & Associati |cid=cidTurr |ISBN=88-85202-30-6}}
* [[Mercedes AMG F1]]
* {{Cita libro |autore=Tom Roberts |titolo=F1 93. Il Campionato mondiale di Formula 1 nelle foto a colori più spettacolari |anno=1993 |editore=Vallardi & Associati |ISBN=88-85202-27-6}}
* [[Scuderia Ferrari]]
* {{Cita libro |autore=Colin McMaster |titolo=F1 95. World Championship photographic review |anno=1995 |editore=Vallardi & Associati |cid=McMaster |ISBN=9783928562904}}
* [[Benetton Formula]]
* {{Cita libro |autore=Colin McMaster |titolo=F1 96. Dietro le quinte |anno=1996 |editore=Vallardi & Associati |ISBN=88-86869-02-9 |coautore=Roberto Boccafogli|cid=cidWi96}}
* [[Jordan Grand Prix]]
* {{Cita libro |autore=Roberto Boccafogli |titolo=F1 1998 La prima volta di Hakkinen |anno=1998 |editore=SEP Editrice |cid=cidBocca |ISBN=88-87110-03-4}}
* {{Cita libro |autore=Paolo D'Alessio |titolo=F1 2002. La cronaca e le foto più belle del campionato |anno=2002 |editore=SEP Editrice |cid=cidD'Ale02 |ISBN=88-87110-26-3}}
* {{Cita libro |autore=Paolo D'Alessio |titolo=F1 2003. La cronaca e le foto più belle del campionato |anno=2003 |editore=SEP Editrice |cid=D'Alessio |ISBN=88-87110-41-7}}
* {{Cita libro |autore=Enrico Mapelli |titolo=I dati della Formula 1 |data=2000 |editore=Giorgio Nada Editore |cid=Mapelli |ISBN=88-7911-217-1}}
 
== Voci correlate ==
==Altri progetti==
* [[Mick Schumacher]]
{{interprogetto|q|commons}}
* [[Ralf Schumacher]]
 
== Altri progetti ==
==Collegamenti esterni==
{{interprogetto}}
* {{cita web|http://www.michael-schumacher.de Sito Ufficiale|di Michael Schumacher|21-3-2008}}
{{interprogetto/notizia|Schumacher è in coma,"situazione critica"|data=30 dicembre 2013}}
* {{cita web|http://www.formula1.com/insight/driver/7/3.html Il profilo di|Michael Schumacher|21-3-2008}}
* {{cita web|http://www.f1db.com/f1/page/Michael_Schumacher|Statistiche su Michael Schumacher|21-3-2008}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Cita web |url=http://www.f1db.com/f1/page/Michael_Schumacher |titolo=Statistiche su Michael Schumacher |accesso=21 marzo 2008}}
* {{Cita web |url=http://www.ms-Kartcenter.de |titolo=Michael Schumacher Kart & Event Center |lingua=de, en |accesso=30 luglio 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190623154055/https://www.ms-kartcenter.de/ |urlmorto=sì}}
* {{Cita web |url=http://www.nndb.com/people/219/000030129/ |titolo=Scheda su Notable Names Database |lingua=en |accesso=30 luglio 2013}}
* {{Cita web |url=http://www.ksm-motorsport.de/news.html |titolo=KSM Motorsport |lingua=de |accesso=30 luglio 2013}}
 
{{scuderia Jordan}}
{{Benetton Formula}}
{{Scuderia Ferrari}}
{{Mercedes F1}}
{{Piloti campioni del mondo di F1}}
{{vetrina|24|aprile|2008|Wikipedia:Vetrina/Segnalazioni/Michael Schumacher|arg=sportivi}}
{{Scuderie e Piloti F1 2012}}
{{Controllo di autorità}}
{{vetrina|24|aprile|2008|Wikipedia:Vetrina/Segnalazioni/Michael Schumacher|arg=sport}}
{{Portale|automobilismo|biografie|Ferrari|Formula 1}}
 
{{Portale|biografie|Ferrari|Formula 1|Sport}}
 
[[Categoria:Piloti di Formula 1 tedeschi]]
[[Categoria:Commendatori OMRI]]
[[Categoria:Decorati con la Legion d'Onoreonore]]
[[Categoria:Piloti della Scuderia Ferrari]]
[[Categoria:Diplomatici sammarinesi]]
[[Categoria:Insigniti con il Lauro d'argento]]
 
[[Categoria:Insigniti con la cittadinanza onoraria di Modena]]
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{{Link AdQ|sl}}
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