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{{Azienda
|nome = Phonola
'''Phonola''' è un [[marchio]] italiano dell'[[elettronica di consumo]], in particolare nel settore degli apparecchi [[radio (elettronica)|radio]]-[[televisore|televisivi]].▼
|logo = Phonola.png
==Storia==▼
|logo dimensione =
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|data fondazione = 1931
|forza cat anno =
|luogo fondazione = [[Milano]]
|fondatori =
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|causa chiusura =
|nazione = ITA
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|sede =
|gruppo = Philips S.p.A
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|persone chiave =
|settore = [[Industria elettronica|Elettronica]]
|prodotti = elettronica di consumo
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|note =
|sito = https://www.phonola.tv/
}}
▲'''Phonola''' è un [[marchio]]
▲== Storia ==
Il marchio ''Phonola'' fu depositato il 10 ottobre 1931 nel registro dei marchi da parte della Società Anonima ALCIS Industriale Commerciale Lombardia di [[Milano]], per commercializzare [[radio (apparecchio)|radioricevitori]] e radiofonografi costruiti dalla ditta [[FIMI (azienda)|S.A. FIMI]] di [[Saronno]], in [[provincia di Varese]].<ref>{{cita libro | autore= | titolo= Bollettino dei marchi di fabbrica e di commercio-Gennaio 1933| anno= 1934| editore= Libreria dell'Istituto poligrafico dello Stato| p=158}}</ref><ref name="aire">{{cita|AIRE}}.</ref><ref name="alunni">{{cita libro | autore= U. Alunni| titolo= La radio in soffitta| anno= 2014| editore= Lulù.com| pp=336-337}}</ref> Gli apparecchi venivano assemblati con l'utilizzo di componenti importati dagli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], e aventi forma a cupoletta, si distinguevano per la robustezza meccanica e per l'eleganza del mobile, caratteristiche mantenute per tutto il periodo antecedente alla [[Seconda guerra mondiale]].<ref name="aire"/><ref name="alunni"/> Il primo modello fu il radioricevitore Phonola 521, costruito in [[legno]], del 1932.<ref name="primapp">{{cita|Ciurlo|pp. 8-13}}.</ref>
[[File:Phonola147.jpg|thumb|left|La radio Phonola 547 del 1940]]
[[File:Radiofonografo a valvole, soprammobile - Museo scienza tecnologia Milano 12400.jpg|thumb|right|Radiofonografo Phonola 640 del 1955]]
FIMI divenne successivamente proprietaria del marchio Phonola, e a cui affiancò anche il marchio Darling, e si affermò sul mercato coi modelli Oro, Alcis, Transoceanico e Ferrosite.<ref name="aire"/><ref name="alunni"/> La progettazione tecnica fu sin dall'inizio frutto della genialità di un giovane ingegnere, di cui è ignota l'identità, morto prematuramente nel 1935 dopo essere annegato sul [[Lago di Como]], a cui gli subentrò l'ingegner Antonini, originario di [[Perugia]], che disegnò i modelli di radio economiche Telesinto (1936), Radioconverto (1937) e Neosinto (1940).<ref name="aire"/><ref name="alunni"/><ref name="primapp"/>
Nel [[1937]], Phonola su progetto del dott. Domenico Mastini, presenta l'apparecchio radio a gettone (radiomoneta) che rimaneva in funzione per un tempo programmato, proporzionale alla "moneta" inserita in una apposita gettoniera collegata alla alimentazione della radio. Per questa soluzione, la Phonola progetto e mise in produzione il modello 670M (M=Mastini). Il 670M era, nel progetto base, una supereterodina economica a tre valvole (con circuito reflex) per la ricezione delle onde medie. Curiosità particolare di questo modello era, tra l'altro, la valvola RT450 Zenith (pentodo finale e doppio diodo raddrizzatore di corrente). L'apparecchio subì successive varianti per renderlo appetibile anche come normale ricevitore economico (senza gettoniera).▼
▲Nel
Dal 1939, FIMI si avvalse della collaborazione di [[Livio Castiglioni]] (1911-1979), che assieme al fratello [[Pier Giacomo Castiglioni]] (1913-1968) ed a [[Luigi Caccia Dominioni]] (1913-2016), disegnò la fortunata serie di apparecchi in [[bachelite]] prodotti nel 1940-41, rappresentata dai Phonola 303, 547 e 563.<ref name="aire"/><ref name="primapp"/> Il Phonola 547, particolare radio a forma di [[telefono]], e prodotta in molte varianti, costituisce uno degli esempi di [[disegno industriale]] italiano.<ref>{{cita pubblicazione |autore=F. Picchi |titolo=Lezioni dagli oggetti |rivista=[[Domus (periodico)|Domus]] |editore= Editoriale Domus|volume= |numero= 831|anno=2000 |mese= novembre|p=106}}</ref><ref>{{cita libro | autore= M. Vercellioni| titolo=Achille E Pier Giacomo Castiglioni | anno= 2011| editore= 24Ore Cultura| p=40}}</ref><ref>{{cita libro | autore= L. Dal Toso| titolo=Vivere Pier Giacomo | opera=1913-2013. Pier Giacomo, 100 volte Castiglioni.|curatore=S. Cattiodoro|anno= 2013| editore= Edibus| pp=85 e ss.}}</ref>
[[File:Televisore a valvole, bianco e nero, portatile, 17 pollici - Museo scienza tecnologia Milano D0964 01.JPG|thumb|left|Televisore Phonola 1718 del 1956]]
Nel 1942, il conte [[Alessandro Poss]] rilevò FIMI, che a causa dei successivi eventi bellici dovette sospendere la [[produzione]], non avendo fatto la conversione per scopi militari.<ref name="aire"/><ref name="primapp"/><ref>{{cita web|url=https://www.comune.saronno.va.it/upload/saronno_ecm10/gestionedocumentale/Catalogo%20INDUSTRIE%20A%20SARONNO_OK1_784_11710.pdf|titolo=Le industrie a Saronno tra ‘800 e ‘900: un binario tra fabbriche e ciminiere|accesso=13 aprile 2021}}</ref> Dopo il 1945, a conclusione del conflitto, la ditta riprese le proprie attività, che oltre che con il marchio Phonola, FIMI svolgeva anche come terzista per conto dell'americana Crosley, per le tedesche [[Grundig]] e [[Siemens (azienda)|Siemens]], per l'austriaca [[minerva (azienda austriaca)|Minerva]] e l'olandese [[Philips]].<ref name="aire"/><ref name="alunni"/> Negli anni successivi fu avviata la produzione dei [[televisori]], fra i quali spiccava il Phonola 1718 del 1956, soprannominato "Marziano", disegnato da Sergio Berizzi, Cesare Buttè e Dario Montagni, a [[cinescopio]] orientabile per favorire la visione da qualsiasi lato, e con gli organi riceventi e di comando separati da quelli di trasmissione e posti su un [[Mobile (arredamento)|mobile]] rettangolare in legno.<ref>{{cita libro | autore= E. Fratelli| titolo=Continuità e trasformazione. Una storia del design italiano, 1928-1988 | anno=1989|editore=Greco | p=69}}</ref><ref>{{cita libro | autore= [[Gianni Canova|G. Canova]]| titolo= Dreams. I sogni degli italiani in 50 anni di pubblicità televisiva| anno=2004 | editore= Bruno Mondadori| p=122}}</ref> Un esemplare di questo modello si trova esposto al [[Solomon R. Guggenheim Museum|Guggenheim Museum]] di [[New York]].<ref name="primapp"/>
[[File:Televisore CRT, a colori, da tavolo, a transistor - Museo scienza tecnologia Milano 09544 01.jpg|thumb|Televisore a colori Phonola 1322 del 1977]]
Negli anni sessanta, FIMI allargò la produzione a marchio Phonola agli [[elettrodomestici]], in particolare [[frigoriferi]] e [[lavatrici]].<ref name="primapp"/> Nel 1969, l'azienda lombarda, e con'essa il marchio Phonola, fu rilevata da colosso olandese Philips, che avviò la diversificazione delle attività, e si specializzò anche nella produzione di [[Monitor (video)|monitor]] professionali per [[medicina|applicazioni medicali]].<ref name="aire"/> Il passaggio nell'orbita Philips sancì il declino di Phonola, relegato a rango di marchio secondario e regionale, nonché negli anni novanta di monitor per [[personal computer]].<ref name="primapp"/>
Nel 2001, [[Formenti|Formenti-Sèleco]] acquistò il marchio Phonola, destinato ai televisori economici del segmento di mercato di fascia bassa.<ref>{{cita news|autore=Redazione|url=http://e-duesse.it/News/Cons.-Electronics/Seleco-Formenti-nel-semestre-vendite-a-26-e-a-settembre-torna-Phonola|titolo=SÈLECO-FORMENTI: NEL SEMESTRE VENDITE A +26%; E A SETTEMBRE TORNA PHONOLA|pubblicazione=E-Duesse.it|data=27 giugno 2001|accesso=9 aprile 2021}}</ref> L'azienda lombarda, era andata successivamente in crisi, e nel 2006, Phonola passava alla Super//Fluo che ne aveva rilevato le attività produttive che comprendevano anche i marchi [[Sèleco]], [[Brionvega]] e [[Imperial (azienda)|Imperial]].<ref name="primapp"/>
[[Immagine:Maglia18.jpg|thumb||right|200px|La canottiera della [[Juvecaserta]] ▼
== Sponsorizzazioni ==
sponsorizzata Phonola indossata da [[Oscar Schmidt]] nel campionato 1989/1990.]]▼
[[
sponsorizzata da Phonola indossata da [[Trevor Francis]] nel campionato 1982/1983.]]
La casa Phonola sponsorizzò la squadra di [[pallacanestro]] della [[Juvecaserta]] durante il [[Campionato italiano maschile di pallacanestro 1991|campionato di pallacanestro 1990-91]] al termine del quale la compagine [[caserta]]na si laureò campione d'[[Italia]] battendo peraltro la [[Philips Milano]]. L'importanza di tale evento sta nel fatto che per la prima ed ultima volta una squadra del sud, per la precisione geograficamente al ''di sotto'' di Roma, vinceva uno scudetto di basket. Phonola fu anche il primo sponsor della [[Unione Calcio Sampdoria]] tra il [[1982]] e il [[1988]].▼
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Phonola fu il primo [[sponsor]] della [[Unione Calcio Sampdoria]] tra il 1982 e il 1988
==Collegamenti esterni==▼
▲
*[http://www.radiomuseum.org/m/phonola_i_it_1.html Catalogo Phonola presso Radiomuseum.org]▼
==Note==
<references/>
== Bibliografia ==
*{{cita pubblicazione |autore= G. Ciurlo|titolo= Phonola Brand-book|rivista= |editore= |città= |volume= |numero= |anno= 2013|mese= |cid=Ciurlo}}
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
▲==Collegamenti esterni==
*{{cita web|url=https://www.phonola.tv/|titolo=Sito ufficiale|accesso=13 aprile 2021|dataarchivio=13 aprile 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210413190259/https://www.phonola.tv/|urlmorto=sì}}
*{{cita web|url=https://www.aireradio.org/enciclopedia/fimi-phonola/|titolo=F.I.M.I. Phonola|accesso=13 aprile 2021|cid=AIRE}}
*{{cita web|url=https://archiviostorico.fondazionefiera.it/entita/637-phonola|titolo=Phonola|accesso=13 aprile 2021}}
▲*
* {{Cita web|titolo=Con Phonola Radio avrete il teatro in casa|url=https://archive.org/details/phonola-radio-teatro|data=|editore=FIMI|tipo=catalogo radio}}
* {{Cita web|titolo=Phonola Radio – Il classico apparecchio italiano|url=https://archive.org/details/phonola-radio-classico|data=|editore=FIMI|tipo=catalogo radio}}
* {{Cita web|titolo=Phonola 1981 – TV color - hi-fi|url=https://archive.org/details/phonola-1981-tv-color-hi-fi|data=1981|editore=Phonola|tipo=catalogo TV e hi-fi}}
{{Industria elettronica in Italia}}
{{portale|aziende|Design|economia|elettrotecnica|elettronica}}
[[Categoria:Phonola]]
[[Categoria:Aziende italiane di elettronica del passato]]
[[Categoria:Aziende
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