Morazzone: differenze tra le versioni

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Torre Campanaria: Zin il campanaro
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{{Nota disambigua|il pittore Pier Francesco Mazzucchelli detto "Il Morazzone"|[[PierMorazzone Francesco Mazzucchelli]](pittore)}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Morazzone
|Panorama = Parrocchiale Morazzone.JPG
|Didascalia = Chiesa parrocchiale
|BandieraStato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Voce bandiera=
|Divisione amm grado 1 = Lombardia
|Stemma=
|Divisione amm grado 2 = Varese
|Voce stemma=
|Amministratore locale = Maurizio Mazzucchelli
|Stato=ITA
|Partito = [[Lista civica]] ''Il paese che vorrei''
|Grado amministrativo=3
|Data elezione = 27-5-2019<ref>[https://elezioni2024.varesenews.it/comuni/morazzone/ Elezioni 2024 Morazzone] - ''[[VareseNews]]''</ref>
|Divisione amm grado 1=Lombardia
|Data rielezione = 10-6-2024
|Divisione amm grado 2=Varese
|Data istituzione =
|Amministratore locale=Matteo Luigi Bianchi
|Sottodivisioni = Centro storico, Roccolo, Roncaccio, Mezzanella, Pagliate, Cuffia
|Partito=[[Lega Nord]] - Il paese che vorrei
|Divisioni confinanti = [[Brunello (Italia)|Brunello]], [[Caronno Varesino]], [[Castiglione Olona]], [[Castronno]], [[Gazzada Schianno]], [[Gornate Olona]], [[Lozza]]
|Data elezione=08/06/2009
|Zona sismica = 4
|Data istituzione=
|Gradi giorno = 2721
|Latitudine gradi=45
|Nome abitanti = morazzonesi
|Latitudine minuti=46
|Patrono = [[sant'Ambrogio]]
|Latitudine secondi=0
|Festivo = 7 dicembre
|Latitudine NS=N
|PIL =
|Longitudine gradi=8
|PIL procapite =
|Longitudine minuti=50
|Mappa = Map of comune of Morazzone (province of Varese, region Lombardy, Italy).svg
|Longitudine secondi=0
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Morazzone nella provincia di Varese
|Longitudine EW=E
|Altitudine=432
|Superficie=5.48
|Note superficie=
|Abitanti=4375
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bil2010/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
|Aggiornamento abitanti=31-12-2010
|Sottodivisioni=
|Divisioni confinanti=[[Brunello (Italia)|Brunello]], [[Caronno Varesino]], [[Castiglione Olona]], [[Castronno]], [[Gazzada Schianno]], [[Gornate-Olona]], [[Lozza]]
|Codice postale=21040
|Prefisso=[[0332]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=012105
|Codice catastale=F711
|Targa=VA
|Zona sismica=4
|Gradi giorno=2721
|Diffusività=
|Nome abitanti=morazzonesi
|Patrono=[[sant'Ambrogio]]
|Festivo=[[7 dicembre]]
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Morazzone (province of Varese, region Lombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Morazzone nella provincia di Varese
|Sito=http://www.comune.morazzone.va.it/
}}
 
'''Morazzone''' (''MurassùnMurazùm'' in [[dialetto varesotto]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 4.375{{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Varese]] in [[Lombardia]].
 
La casa comunale è collocata a 432 m [[s.l.m.]], il che ne fa il 18º comune (su 139) della Provincia per altitudine.<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.tuttitalia.it/lombardia/provincia-di-varese/14-comuni/altitudine/|titolo = Altitudine comuni Provincia Varese|accesso = |data = }}</ref>
 
== Geografia fisica ==
Morazzone, sitasito a 67,3&nbsp;km dal capoluogo provinciale, si estende per 5,48&nbsp;km² su colline moreniche di origine glaciale, ed è compreso tra i 330 e i 442 metri sul livello del mare; l'escursione altimetrica complessiva risulta essere pari a 112 metri.
 
L'ambiente è prevalentemente boscoso ed è attraversato dal torrente [[Tenore (torrente)|torrente Tenore]] che nasce presso la Cascina Caronaccio.
 
La [[flora]] è quella tipica lombarda, composta in prevalenza da [[pino silvestre]], [[farnia]], [[carpinus|carpino]], [[castagno]], [[robinia]], [[Corylus avellana|nocciolo]], [[platanus|platano]], [[fraxinus|frassino]], [[quercia|quercia rossa]], [[pioppo|pioppo nero]], [[Ulmus|olmo]], [[acero]] e [[ontano|ontano nero]].
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La [[fauna]] è ricchissima: sono presenti numerosissime specie di mammiferi, uccelli, anfibi e invertebrati.
 
=== Parco Rile Tenore Olona (RTO) ===
Parte del territorio di Morazzone è incluso, assieme ad alcuni comuni limitrofi, nel [[Parco Rile Tenore Olona]], parco sovracomunale che sviluppa intorno a tre corsi d'acqua: ([[Rile]], [[Tenore &(torrente)|Tenore]] e [[Olona]]).
Morazzone fa inoltre parte del [[Bacino val d'Arno e Ticino]].
 
== Storia ==
=== Le radici ===
Presso la chiesa parrocchiale di [[S. sant'Ambrogio]] sono custoditi due blocchi di granito e una lapide funeraria di serizzo: i due blocchi rievocano la nascita, lo status sociale e la morte dei due fratelli Marco e Lucio SentiiSenzii, risalenti al [[I secolo]]|I [[Doposecolo Cristo|d.C]].
 
Entrambi i fratelli furono [[Legionario romano|legionari]] della IV legione Scitica e appartennero alla tribù romana [[OufentinaTribù Ufentina|Ufentina]].
 
La lapide funeraria fu fatta intagliare sempre nel I secolo d.C. a ricordo della moglie Donnia Pupa da Marco Campilio Daphnos, liberto di Marco Campilio Fusco (che ricopriva in quel periodo la carica di serviro senior presso [[Milano]]).
Pupa da Marco Campilio Daphnos, liberto di Marco Campilio Fusco (che ricopriva in quel periodo
la carica di serviro senior presso [[Milano]]).
 
I tre reperti romani furono ritrovati tutti nella chiesetta di [[Maria Maddalena|S.Santa Maria Maddalena]] all'inizio del [[XX secolo]], e ciò lascia presupporre che presso la chiesetta si erigesse il centro della comunità romana o una [[necropoli]].
 
=== Dal Medioevo alla fine del Seicento ===
Morazzone decadde durante i secoli del [[Medioevo italiano]]. Dopo una lunga epoca di decadenza, nella quale il contado si vide smembrato e frazionato, esso riottenne importanza diventando un pubblico fortilizio del [[Milano|Comune di Milano]] alla fine del [[XII secolo]].
Morazzone cadde poi nel buio dei secoli del [[Medioevo italiano]].
 
Morazzone venne in seguito coinvolta nelle molteplici lotte tra le casate milanesi dei [[Visconti]] e [[Della Torre|Torriani]], e seguì le vicende del [[castrum]] di [[Castelseprio]], che fu distrutto nel [[1287]] dall'[[Arcivescovo]] di Milano [[Ottone Visconti]].
Dopo una lunga epoca di decadenza, nella quale il contado si vide smembrato e frazionato,
Morazzone riottenne importanza diventando un pubblico fortilizio del [[Milano|Comune di Milano]]
alla fine del [[XII secolo]].
 
Il borgo torna alla ribalta dalla seconda metà del [[XVI secolo|Cinquecento]] fino al terzo decennio del [[XVII secolo|Seicento]] grazie alla figura dell’artista [[Pier Francesco Mazzucchelli]], detto [[Pier Francesco Mazzucchelli|Il Morazzone]], nato nel paese nel [[Luglio]] del [[1573]] ed attivo su tutto il panorama artistico lombardo di quel periodo.
Morazzone venne in seguito coinvolta nelle infinite lotte tra [[Visconti]] e [[Della Torre|Torriani]], e seguì le vicende del [[castrum]] di [[Castelseprio]], che fu distrutto nel [[1287]] dall'[[Arcivescovo]] di Milano [[Ottone Visconti]].
 
Nel giro di pochi decenni, la Lombardia venne occupata dalla [[Storia di Milano#La dominazione spagnola|corona spagnola]] e Morazzone venne infeudata il 19 agosto [[1647]] in seguito alla decisione del Regno di Spagna di infeudare le molte terre "libere" lombarde.
Morazzone torna alla ribalta dalla seconda metà del [[XVI secolo|Cinquecento]] fino al terzo decennio del [[XVII secolo|Seicento]] grazie allo straordinario artista [[Pier Francesco Mazzucchelli]], detto [[Pier Francesco Mazzucchelli|Il Morazzone]], nato nel paese nel [[Luglio]] del [[1573]] ed attivo su tutto il panorama artistico lombardo di quel periodo.
 
=== L'età contemporanea ===
Nel giro di pochi decenni, la Lombardia venne occupata dalla [[Storia di Milano#La dominazione spagnola|corona spagnola]] e Morazzone venne infeudata il [[19 agosto]] [[1647]] in seguito alla decisione del Regno di Spagna di infeudare le molte terre "libere" lombarde.
Morazzone tornò dopo le instabili situazioni politiche e sociali legate al contrastato [[Napoleone Bonaparte|periodo napoleonico]], durante il quale fu annesso a [[Caronno Ghiringhello]], sotto il dominio [[austria]]co. Senza particolari avvenimenti fino al [[26 agosto]] [[1848]], quando tornò alla ribalta della storia in occasione dello scontro armato ivi combattuto tra un piccolo contingente [[Cacciatori delle Alpi|garibaldino]] e le truppe austriache.
 
A decorrere dalla data del [[2 gennaio]] [[1927]], con la creazione per decreto legislativo della [[Provincia di Varese]], Morazzone passa sotto quest'ultima lasciando così la [[Provincia di Como]] di cui faceva parte dal [[1801]], all'alba delle nuove disposizioni intercorse tra il governo imperiale napoleonico e quello austriaco.
===L'età contemporanea===
Morazzone tornò dopo le instabili situazioni politiche e sociali legate al contrastato [[Napoleone Bonaparte|periodo napoleonico]], sotto il dominio [[austria]]co.
Senza particolari avvenimenti fino al [[26 agosto]] [[1848]], quando tornò alla ribalta della storia in occasione dello scontro armato combattuto il tra un piccolo contingente [[Cacciatori delle Alpi|garibaldino]] e le truppe austriache.
 
Durante il secondo dopoguerra Morazzone ha attraversato senza enormi sconvolgimenti il passaggio da un'economia basata sull'agricoltura ad una di carattere artigianale e, successivamente, di tipo industriale.
Nel [[1927]], con la creazione della [[Provincia di Varese]], Morazzone passa sotto quest'ultima lasciando così la [[Provincia di Como]].
 
Durante il secondo dopoguerra, Morazzone ha attraversato senza enormi sconvolgimenti il passaggio da un'economia basata sull'agricoltura ad una di carattere artigianale e, successivamente, di tipo industriale.
 
Tra le grandi aziende è presente sul territorio comunale una fabbrica della [[MV Agusta]], rinomata casa motociclistica.
 
===Simboli===
===Storia della Parrocchia di Morazzone===
Nel [[1963]] il comune si dotò di un primo stemma, confezionato con elementi raccogliticci ritenuti correlati alla storia locale: lo scudo era [[interzato in fascia]] e raffigurava superiormente un'[[aquila (araldica)|aquila]] nera in campo rosso, a metà due [[spada (araldica)|spade]] incrociate in campo argento, in basso un [[leone (araldica)|leone]] tendente a destra in campo azzurro. Il gonfalone era un drappo [[interzato in palo]] d'azzurro, bianco e rosso, ornato di ricami in argento e caricato di detta arma.<ref>{{cita web|url= https://www.araldicacivica.it/comune/morazzone/ |titolo= Morazzone }}</ref><ref name=moro>{{cita news|url= https://www.varesenews.it/?p=211861 |titolo= Una testa di moro per il nuovo gonfalone comunale |rivista= [[VareseNews]] |data= 1º agosto 2008}}</ref>
Presente nel [[Liber Notitiae Sanctorum Mediolani]] (un codice della [[Biblioteca Capitolare]] del [[Duomo di Milano]] della fine sec. XIII, testo che riporta le memorie dei santi venerati in [[Milano]] e nella diocesi con la enumerazione delle chiese e degli altari ad essi dedicati, mancando però dei santi più popolari&nbsp;– come Ambrogio di Milano&nbsp;– perché ad essi sarebbe stata dedicata un'altra pubblicazione a noi non pervenuta), attribuito a [[Goffredo da Bussero]], cappellano di [[Rovello]] (1220-1289 circa), compilato da un ignoto trascrittore agli inizi del trecento raccogliendo gli appunti lasciati da Goffredo, che cita in Morazzone le chiese di [[Santa Maria Maddalena]] (“in plebe castro seprio. loco morenzono. ecclesia sancte marie magdalene”), di [[Maria (madre di Gesù)|Santa Maria Madre]] (“morenzono. ecclesia sancte dei genitricis marie”) e di [[San Pietro]] (“morenzono. ecclesia sancti petri apostoli”) – oggi scomparsa -.
 
Questa simbologia (ratificata con [[decreto del Presidente della Repubblica]] il 24 aprile 1965<ref name=dec>{{cita web |url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?3491 |titolo= Morazzone, decreto 1965-04-24 DPR, concessione di stemma e gonfalone |sito = Archivio Centrale dello Stato }}</ref>) col passare del tempo venne giudicata non particolarmente rappresentativa dell'identità comunale: nel 1991 lo storico Diego Della Gasperina trovò presso lo ''[[Stemmario Archinto]]'' della [[Biblioteca Reale di Torino]] uno stemma indicato come "de Morazono", ossia l'emblema della famiglia Mazzucchelli, originaria del comune, dalla quale discendeva anche il pittore [[Pier Francesco Mazzucchelli]] (detto appunto "Il Morazzone"), che l'aveva incluso in un affresco originariamente sito presso la sua residenza (poi staccato nel 1880 e trasferito al [[Castello Sforzesco]] di [[Milano]])<ref name=moro />. Tale arma famigliare era (come da descrizione del summenzionato Archinto) superiormente d'oro all'aquila nera (cosiddetto [[Capo (araldica)#Capo dell'Impero|capo d'Impero]]) e per il resto d'argento alla [[testa di moro (araldica)|testa di moro]] affiancata da due [[stella (araldica)|stelle]]; è però plausibile che vi fossero anche versioni recanti due o tre teste di moro e dunque una sola o nessuna stella. L'elemento qualificante è certamente la testa umana, laddove il cognome Mazzucchelli deriva dall'espressione [[dialetto lombardo occidentale|insubre]] ''mazzùch'' (letteralmente "testone", ossia "ostinato", "caparbio")<ref name=moro />.
La chiesa di Morazzone è attestata come “[[cappella|capella]]” alla fine del XIV secolo nella [[pieve di Castelseprio]] ([[Notitia cleri]] 1398, un codice sulla rendita economica delle parrocchie ad uso forse della Curia Arcivescovile, custodito sempre nella Biblioteca Capitolare del [[Duomo di Milano]]).
 
Il comune iniziò pertanto a sostituire in via informale lo stemma ufficiale con quello "mazzucchelliano", finché ai primi del [[terzo millennio]] si risolse a chiederne la sostituzione anche ai termini di legge: ottenuto il parere favorevole dell'ufficio araldico della [[Presidenza del Consiglio dei ministri]], il [[Decreto del Presidente della Repubblica]] dell'11 maggio 2009<ref name="Governo">{{cita web|url= https://presidenza.governo.it/onorificenze_araldica/araldica/emblemi/2009/comuni/morazzone.html |titolo= Morazzone (Varese) D.P.R. 11.05.2009 concessione di stemma, gonfalone e bandiera}}</ref> sancì l'adozione di stemma e gonfalone nei seguenti termini<ref name=moro />:
Dalla fine della metà del quattrocento Morazzone poteva vantare un [[Rettore (ecclesiastico)|rettore]] residente, che può considerarsi il primo parroco di cui si abbia conoscenza. Il primo documento attestante ciò è l'atto di investitura dei beni a [[Livello (contratto)|livello]] compiuto lunedì 21 ottobre 1454 dal sacerdote [[Cristoforo Castiglioni]], [[Rettore (ecclesiastico)|rettore]] e [[beneficiale]] della chiesa di [[Sant'Ambrogio]] in Morazzone a favore di un [[massaio|massaro]], certo Ambrogio detto Tachino (Archivio Parrocchiale Morazzone).
;Stemma
Il 13 agosto 1487 si ha ulteriore conferma in un altro documento di investitura di beni del nuovo [[Rettore (ecclesiastico)|rettore]] di [[Sant'Ambrogio]], [[Bernardo da Morazzone]], a favore di un Giovanni da Besnate detto di Morazzone (Archivio Parrocchiale Morazzone).
{{Citazione|Di argento, alla testa di moro, al naturale, attortigliata di rosso, accompagnata nei cantoni del capo da due stelle di otto raggi, dello stesso; al capo cucito d’oro, caricato dall’aquila di nero, coronata dello stesso, linguata di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.}}
; Gonfalone
{{Citazione|Drappo partito di giallo e di nero, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma comunale con l'iscrizione centrata in argento: "{{maiuscoletto|Comune di Morazzone}}". Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto nero e oro con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'argento.}}
; Bandiera
La bandiera comunale adatta la blasonatura dello stemma in forma di vessillo.
{{citazione|drappo di bianco con il capo di giallo; il campo alla testa di moro, al naturale, attortigliata di rosso, accompagnata nei cantoni superiori da due stelle di otto raggi, dello stesso; il capo caricato dall'aquila di nero, coronata dello stesso, linguata di rosso. L'asta sarà ricoperta alternativamente di velluto giallo e nero, con bullette argentate poste a spirale; sarà ornata dalla cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali.<ref name="Governo"/>}}
 
Il comune ha successivamente adottato una versione dello stemma priva dei coronamenti istituzionali, pur previsti nel decreto presidenziale di concessione.
Ulteriore attestazione ancora come “[[cappella|capella]]” o “[[rettoria]]” di [[Sant'Ambrogio]] si ha nel 1564 ([[Liber seminarii]] 1564, un documento redatto in occasione dell'erezione dei seminari diocesani ordinata dal [[Concilio di Trento]], in quale imponeva una tassa su tutte le rendite dei benefici parrocchiali, testo pure conservato nella Biblioteca Capitolare del [[Duomo di Milano]]), sempre nella [[pieve di Castelseprio]] ("Capella de Sant'Ambrosio de Morazono sive rettoria de d.no Barthalomeo Castiono L. 6 S. – D. 9).
 
<gallery>
Tra XVI e XVIII secolo, la parrocchia di [[Sant'Ambrogio]] è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili nella [[pieve di Carnago]].
File:Morazzone-Stemma-Vecchio.svg|Stemma comunale 1963-2009
File:Morazzone-Gonfalone-Vecchio.svg|Gonfalone comunale 1963-2009
File:Morazzone-Gonfalone.svg|Gonfalone dal 2009
</gallery>
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
Nel [[1747]], durante la [[visita pastorale]] dell'arcivescovo [[Giuseppe Pozzobonelli]], il clero nella parrocchia di [[Sant'Ambrogio]] di Morazzone era costituito dal parroco e da nove sacerdoti residenti, oltre a un [[chierico]]; il popolo assommava a 772 anime complessive, di cui 537 comunicati; nella parrocchiale era costituita la [[Confraternita_(Chiesa_cattolica)#Arciconfraternita_del_SS_Sacramento|confraternita del Santissimo Sacramento]], eretta dall'arcivescovo [[Carlo Borromeo]] il 1 aprile 1583; esisteva inoltre la [[Confraternita (chiesa cattolica)#Confraternità del SS Rosario|confraternita del Santissimo Rosario]] all'altare della [[Madonna del Rosario|Beata Maria Vergine]], eretta in ragione di privilegio concesso dal padre generale dei predicatori il 3 aprile 1578, con facoltà di indossare l'abito di colore rosso. Nel territorio della parrocchia, oltre alla chiesa di [[Sant'Ambrogio]], esistevano gli oratori di [[Maria (madre di Gesù)|Santa Maria Madre]] e di [[Santa Maria Maddalena]] (Visita [[Giuseppe Pozzobonelli|Pozzobonelli]], [[Pieve di Carnago]]).
 
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello [[stato di Milano]], la parrocchia di [[Sant'Ambrogio]] di Morazzone possedeva fondi per 433.19 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la [[Pasqua]] del 1779 e quella del 1780, era di 846 (Nota parrocchie [[Stato di Milano]], 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e [[Arcidiocesi di Milano|diocesi di Milano]], la rendita netta della parrocchia di Morazzone assommava a lire 895.16; la nomina del titolare del beneficio parrocchiale spettava all'ordinario (Tabella parrocchie [[Arcidiocesi di Milano|diocesi di Milano]], 1781).
 
All'epoca della prima visita pastorale dell'arcivescovo [[Andrea Carlo Ferrari]] nella [[pieve di Carnago|pieve e vicariato di Carnago]], il reddito netto del beneficio parrocchiale assommava a lire 2022,45; il clero era costituito dal parroco e da un [[coadiutore]]. I parrocchiani erano 1800, compresi gli abitanti delle frazioni Roncaccio, Buglia, Pagliate, Bozzatto; nel territorio parrocchiale esistevano le chiese e oratori [[Maria (madre di Gesù)|Santa Maria Madre]] e di [[Santa Maria Maddalena]]; nella chiesa parrocchiale era eretta la [[Confraternita_(Chiesa_cattolica)#Arciconfraternita_del_SS_Sacramento|confraternita femminile del Santissimo Sacramento]], fondata nel 1818, la [[pia unione delle Figlie di Maria]], fondata nel 1873 e aggregata alla primaria di Roma, e la [[compagnia di San Luigi Gonzaga]], fondata nel 1895, l'[[Apostolato della preghiera]]. La parrocchia era di nomina arcivescovile (Visita [[Andrea Carlo Ferrari|Ferrari]], I, [[Pieve di Carnago]]).
 
Nel XIX e XX secolo, la parrocchia di [[Sant'Ambrogio]] di Morazzone è sempre stata inserita nella [[pieve di Castelseprio]] in [[Carnago]] e [[vicariato foraneo]] di [[Carnago]], nella regione III, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971) ([[Rivista Diocesana Milanese]] 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando fu attribuita al nuovo [[vicariato foraneo]] e poi [[decanato]] di [[Varese]], nella [[zona pastorale]] II di [[Varese]]; con decreto 2 maggio 1974 dell'arcivescovo [[Giovanni Colombo]] fu aggregata al [[decanato]] di [[Azzate]] (decreto 2 maggio 1974) ([[Rivista Diocesana Milanese]] 1974).
 
== Monumenti e luoghi di interesse ==
=== Architetture religiose ===
==== Chiesa parrocchiale di Sant'Ambrogio ====
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La chiesa è stata costruita nel 1814-1817 dedicata a [[Sant'Ambrogio]]. Dalla documentazione risulta che, intorno al [[1810]] il parroco Don Francesco Pesenti, riteneva fosse necessaria la costruzione di una chiesa più capiente e ne affidava la progettazione all'architetto [[Simone Cantoni]] ([[Muggio]] - [[Canton Ticino]], 1736-1818).
 
L'abbellimento e la decorazione interna della chiesa, così come della facciata, furono attuati fra il 1893 e il 1894 dal parroco Dondon Giuseppe Motta (compresa l'attuale facciata esterna).
 
Nel 1907 veniva edificato l'oratorio di [[San Giuseppe]] adiacente al lato sinistro della chiesa; all'interno si trovano vecchie murature della precedente chiesa cinquecentesca con l'affresco raffigurante [[Sant'Ambrogio]], ([[XVI secolo]]) attribuito a [[Pier Francesco Mazzucchelli]] detto Il Morazzone, o della scuola.
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==== Chiesa di Santa Maria Madre ====
 
Si erge in una stupenda posizione conpanoramica vistaverso delil [[lago di Varese]] e dellala catena alpina del [[Monte Rosa]] ed è stata recentemente restaurata.
È stata edificata probabilmente nel [[XV secolo]] su una cappella precedente che risaliva almeno al [[XIII secolo]], come è comprovato dagli spezzoni di muro riportati alla luce dal recente [[restauro]] del 1987/88, pietre che si possono ancora ammirare.
La chiesa è stata sede di una [[cappellania]] dal [[1449]], ossia ospitava culti almeno quattro giorni alla settimana, officiati da un cappellano stabile, il quale abitava nelle vicinanze e nei restanti tre giorni celebrava nella chiesa di [[San Giorgio]] a [[Gazzada Schianno|Schianno]]. Questo servizio religioso era finanziato con le rendite dei poderi lasciati in eredità alla pieve da [[Giovanni Antonio Bizzozero]], ricco proprietario di [[Varese]].
La chiesa è stata importante punto di riferimento, testimoniato dalle sepolture sotto il pavimento.
È stata sede di una [[cappellania]] dal [[1449]]: era cioè officiata quattro giorni alla settimana da un cappellano stabile, il quale abitava nelle vicinanze e nei restanti tre giorni celebrava nella chiesa di [[San Giorgio]] a [[Gazzada Schianno|Schianno]]. Questo servizio religioso godeva di cospicue rendite attraverso poderi lasciati in eredità da [[Giovanni Antonio Bizzozero]], ricco proprietario di [[Varese]].
 
[[File:Santa Maria Madre.jpg|left|thumb | Chiesa di Santa Maria Madre]]
 
Al suo interno si trovano dipinti votivi dei secc. [[XV secolo|XV]] e [[XVI secolo|XVI]]: [[San Rocco]] accanto ad un lacerto di [[presepio]] (con pregevole [[San Giuseppe]]), una Madonna in trono con Bambino, [[Sant'Antonio Abate]] (patrono dei contadini) e ciò che resta di una figura di santo Vescovovescovo (forse Ambrogio?). Un avanzo di una crocifissione è riportata sopra la porta laterale.
Sopra gli altari dell'[[abside]] e della cappella di sinistra sono posti una Madonna con Bambino e un [[Sant'Antonio abate]] con gli specifici simboli del maiale e del fuoco (invocato contro il cosiddetto [[Herpes zoster|fuoco di Sant'Antonio]]).
Sui muri laterali si trovano le [[Litografia (arte)|litografie]] della [[Via Crucis]] donate da un emigrante morazzonese a fine Ottocento con scritte esplicative in lingua francese e spagnola.
 
LaIl popolazionelegame deldella luogocomunità ècol molto legata a questa chiesa:tempio è officiata settimanalmente e molto sentito è il culto verso Maria, testimoniato anche dagli [[ex voto]] posti sotto la statua mariana.
 
==== Resti della Chiesa di Santa Maria Maddalena ====
La chiesa, di origine medioevale è stata demolita nel [[1967]], nonostante il Card. [[Ildefonso Schuster]] nella visita pastorale dell'anno 1962 ne avesse richiesto espressamente il restauro. Costruita su un antico tempietto romano dedicato a [[Giove (divinità)|Giove]], è stata custode fedele per lunghissimo tempo di importanti [[Epigrafe|epigrafi]] di età romana (ora riportate in chiesa parrocchiale [[Morazzone#L.27interno|Morazzone - Interno Chiesa Parrocchiale]] ). L'edificio sacro risultava dotato di un altare, una campana, tre finestre e due porte. Esternamente si trovava un portico (demolito su ordine del card. [[Giuseppe Pozzobonelli]] nel 1747) sotto il quale vi era un cimitero privo di recinzione, con il pavimento irregolare dalla descrizione tracciata da [[Federico Borromeo]] nel [[1606]]. Resti di sepolture sono stati rinvenuti nelle campagne da scavi effettuati del 1996 e nel 2007.
 
ViStoricamente vi viene ufficiatacelebrata la Santa Messa una volta l'anno, il sabato seguente la memoria della Santa (22 luglio); la ricorrenza è stata [attualmenteperò sospesa a causa del pericolo di crollo dell'attigua Cascina Maddalena].
 
==== Torre Campanaria ====
[[File:Torre Campanaria Morazzone.JPG|right| thumb | Torre campanaria di Morazzone]]
Eretta tra il [[1582]] e il [[1646]] accanto alla Chiesa di [[Sant'Ambrogio]].
La sua costruzione è durata ben 64 anni, a causa della mancanzadifficoltà dinel reperire i fondi, essendoraccolti statatramite commissionatale daiofferte dei fedeli morazzonesi tramite le loro offerte.
 
Le campane sono 5, in Si bemolle (Sib), ad azionamento manuale, fuse nel [[1859]] dalla fonderia [[Felice Bizzozero]] di [[Varese]].<ref>Lo Ilstralcio pesotratto complessivodal ègiornale diLa 63Prealpina quintali.del Vengono13 suonateluglio solo1957 manualmenteriportato eda sonoAlice moltoOngaro apprezzatein nella"Morazzone zona1891-1969, cronaca, racconti, storia" - edizioni BPS, Varese 2009 - data l'installazione al 1850, con l'inaugurazione il 1º novembre dello stesso anno, aggiungendo che il peso complessivo del concerto è di 63 quintali.</ref>.
 
PerNel ben1957 65il anni,campanile a partire dal 1892,subì campanaroimportanti storicointerventi di Morazzonemanutenzione: fula Giuseppesostituzione Ambrosinidell'isolamento dettoe "Zin",la cherevisione suonòdel lecastello campanecon dall'etàla disostituzione 15delle annivecchie finobronzine allacon suanuovi mortecuscinetti avvenutaa all'iniziosfera; di marzoquesti dellavori 1957; al tempo "si diceva in paese che se Zin andava alle campaneoccupò la tempestaditta nonspecializzata cadevaBianchi, adi guastareVarese, ierede raccolti"della perchè "Zin spaccava le nubi e le fugava"ditta Bizzozero.<ref>notizieNotizie tratte dal giornale La Prealpina del 6 marzo e del 13 luglio 1957, riportata in "Morazzone 1891-1969, cronaca, racconti, storia" a cura di Alice Ongaro - edizioni BPS, Varese 2009.</ref>
 
Il 25 dicembre 1909, ai primi rintocchi dell'Ave Maria la campana maggiore, spezzatosi il sostegno trasversale, si staccò e cadde fuori dal castello; fermandosi fortunosamente sulil parapetto della cella campanaria, conperò ne bloccò la boccacaduta, impedendo che rivoltarecasse all'esternoulteriori danni<ref>notizia tratta dal giornale La Prealpina del 27 dicembre 1909, riportata in "Morazzone 1891-1969, cronaca, racconti, storia" a cura di Alice Ongaro - edizioni BPS, Varese 2009</ref>.
 
=== Architetture civili ===
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==== Casa natale di Pier Francesco Mazzucchelli ====
La casa natale di [[Pier Francesco Mazzucchelli|Pier Francesco Mazzucchelli detto Il Morazzone]] (1573-1626), celeberrimo artista del Seicento lombardo, si trova all'interno di una corte del [[XIII secolo]], nella partezona alta del paese, all’incrocio tra Via Santa Maria e la salita Goffredo Mameli.
 
Si presume che anche la sua [[sepoltura]] si trovi all'interno del territorio comunale.
 
Il Morazzone operò molto in tutto il territorio provinciale (sue opere si trovano presso la [[Basilica di San Vittore]] a [[Varese]]), oltre che a Roma, lavorando per committenza di grandi signorie della capitale oppure per conto di cariche religiose in altrettante chiese, cattedrali ed edifici sacri e storici.
 
==== Casa Macchi ed Emporio ====
Nel centro storico del comune sorge Casa Macchi, dimora borghese che conserva al proprio interno tutti gli arredi e il mobilio di una casa di famiglia dell’Ottocento. A seguito della donazione da parte di Maria Luisa Macchi, ultima discendente della famiglia proprietaria, la dimora è stata restaurata dal [[Fondo Ambiente Italiano]].<ref>{{Cita web|url=https://fondoambiente.it/luoghi/casa-macchi|titolo=CASA MACCHI {{!}} Bene FAI|sito=fondoambiente.it|lingua=it|accesso=2023-01-30}}</ref>
 
Il 5 dicembre 2021 il FAI, in collaborazione con enti locali e benefici, ha inaugurato all'interno della dimora l’''Emporio'', negozio modellato a somiglianza delle botteghe alimentari tipiche dei piccoli borghi di provincia fino ai primi del Novecento.
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
* 434 nel [[1574]]
* 359 nel [[1597]]
* 827 nel [[1751]]
* 938 nel [[1805]]
* ''annessione a [[Caronno Ghiringhello]] nel [[1809]]''
* {{formatnum:1259}} nel [[1853]]
* {{formatnum:1378}} nel [[1859]]
{{Demografia/Morazzone}}
 
== Cultura ==
=== Arte ===
Oltre ad aver dato i natali al pittore [[Pier Francesco Mazzucchelli]] (e forse anche unala sepoltura), Morazzone ha ospitato nel 1976 launa mostra temporanea dello scultore e [[pittore]] [[Liguria|ligure]] [[Ferdinando Carotenuto]].
 
=== Personalità legate a Morazzone ===
* [[Pier Francesco Mazzucchelli]] detto ''Il Morazzone'', pittore (1573-1626)
 
=== Eventi ===
==== Visita della Madonna Pellegrina di Fatima 2007 ====
{{F|centri abitati della Lombardia|gennaio 2013}}
{{E|enciclopedico perche'? e' il primo nonche' unico ovvero speciale episodio di tal genere?|religione|gennaio 2013|[[Utente:Rago|Rago]]}}
[[File:Madonna Morazzone.jpg|left|thumb | La Madonna Pellegrina di Fatima a Morazzone]]
{{C|toni enfatici|religione|gennaio 2013}}
{{F|religione|gennaio 2013}}
 
Dal 24 giugno al 1º luglio [[2007]] Morazzone ospitò presso la [[Chiesa Parrocchiale di Sant'Ambrogio]] una copia della statua della [[Madonna di Fátima]], che attirò circa 100.000 pellegrini.
[[File:Madonna Morazzone.jpg|left | thumb | La Madonna Pellegrina di Fatima a Morazzone]]
 
==== Coppa del Mondo di tiro con l'arco 2007 ====
Nel [[giugno]] del [[2007]] (dal 24 giugno al 1 luglio) Morazzone è stato invaso da migliaia di persone (circa 100 mila) per la presenza presso la [[Chiesa Parrocchiale di Sant'Ambrogio]] di una copia della Statua della [[Madonna di Fatima]]. La manifestazione si è svolta nell'arco di una settimana, durante la quale i fedeli hanno potuto rendere omaggio all'effigie della Beata Vergine.
Morazzone è stata sede di alcune fasi preliminari della tappa del circuito svoltasi a [[Varese]] nel [[2007]].
 
==== Mondiali di ciclismo su strada 2008 ====
''Il Comitato Organizzatore ricorda così la preparazione e lo svolgimento di questa indimenticabile visita:''
Morazzone fu sede del centro coordinamento dei volontari durante i [[Campionati del mondo di ciclismo su strada 2008|Campionati del mondo di ciclismo]], svoltisi tra il 22 e il 28 settembre 2008 a [[Varese]].
"Come ricordare l'avvenimento memorabile dei giorni della presenza della Madonna di Fatima tra noi, come particolare occasione di preghiera e di grazie? Tutto nasce due anni fa da un invito.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
Così le parole di Don Angelo Cavalleri, ex parroco di Morazzone, a Sua Ecc.za Mons. Diego Bona, Presidente dell'[[Apostolato Mondiale di Fatima]], il 30 novembre 2005:
Morazzone è servita da linee di autobus da e per [[Varese]], [[Gallarate]] e [[Milano]].
“La Parrocchia di S. Ambrogio in Morazzone desidera accogliere la statua della [[Madonna di Fatima]] per il 90º anniversario dell'apparizione della Regina della Pace a Fatima. […] Con questa proposta si intende smuovere a livello pastorale la parrocchia; infatti l'eccezionalità dell'avvenimento è vista come momento forte di spiritualità e di retta devozione mariana, oltre che di catechesi abbondante per tutte le fasce di età”.
 
È servita anche dalla linea ferroviaria [[Ferrovia Porto Ceresio-Milano|Porto Ceresio-Varese-Gallarate-Milano]] ([[Ferrovie dello Stato]]) presso la [[stazione di Gazzada-Schianno-Morazzone]] (sita a circa 1,6&nbsp;km dal centro cittadino), ove opera la linea S5 (Varese-Milano-Treviglio) del [[Servizio ferroviario suburbano di Milano]] esercito dall'associazione temporanea d'imprese [[Trenord]]-[[Azienda Trasporti Milanesi|ATM]].
Il 19 gennaio 2007 giunge la risposta ufficiale dell'[[Apostolato Mondiale di Fatima]] a Don Gabriele Crenna, il nuovo parroco di Morazzone:
“L'[[Apostolato Mondiale di Fatima]] si prepara a vivere in questo 2007 l'itinerario della Celeste Pellegrina di Fatima nella nostra penisola per accoglierla con grazia e amore nelle nostre comunità diocesane dal 14 aprile al 29 luglio 2007.
[…] Abbiamo accolto la vostra richiesta per ospitare la Venerata Immagine dalla Madonna Pellegrina del Santuario di Fatima nella vostra comunità parrocchiale dal 24 giugno al 1 luglio 2007 al fine di poter vivere con tutto il popolo di Dio una settimana intensa di preghiera per la pace nel mondo e per approfondire meglio il messaggio della Madonna nel suo contenuto.
 
Morazzone è inoltre attraversato dalla [[Strade provinciali della provincia di Varese|strada provinciale 20 "per la Pianura Padana" (Gazzada - Busto Arsizio)]], e servito dall'[[Autostrada A8 (Italia)|A8 Autostrada dei Laghi]], attraverso l'uscita di Gazzada/Varese est, dall'[[Autostrada A60 (Italia)|A60 Tangenziale di Varese]], con l'uscita di Gazzada/Morazzone e dalla [[strada provinciale 57 de La Selvagna]].
[…] «Non tutti hanno la possibilità di recarsi a Fatima: la Madonna si fa pellegrina di pace per incontrare i suoi figli». L'Effigie in legno riprodotta sul suggerimento della Veggente Suor Lucia, ed incoronata nel 1947 dall'Arcivescovo di [[Evora]] in [[Portogallo]], partirà direttamente dalla Cappellina delle apparizioni del Santuario di Fatima e verrà consegnata alla Delegazione Italiana dell'[[Apostolato Mondiale di Fatima]] per il pellegrinaggio nazionale.
 
== Economia ==
Nei giorni di permanenza della Madonna Pellegrina vengano organizzati vari incontri di preghiera, con la recita del S. Rosario meditando i misteri della Vita, della Passione e Risurrezione del Signore, con gli occhi e col cuore di Colei che fu più vicina al suo Figlio. Sarà privilegiata l'adorazione del SS.mo Sacramento, veglie eucaristiche e mariane, celebrazioni penitenziali, [[Via Crucis]] e fiaccolate per unirsi e vivere la spiritualità del Santuario di Fatima".
Al pari di {{chiarire|molte altre realtà provinciali del nord Italia|di che tipo? In che contesto?}}, anche Morazzone ha assistito, dal secondo dopoguerra in poi, al sorgere (e al successivo declino) di molte piccole e medie realtà industriali in diversi settori. Fra queste, si ricorda la ''Elettro De Bernardi,'' produttrice di apparecchi elettrodomestici ed elettrici in via Caronnaccio 2, fondata e gestita da quello che fu anche sindaco della cittadina fra gli anni 80 e l'inizio degli anni 2000<ref>{{Cita web|url=https://www.varesenews.it/2017/08/si-e-spento-emilio-de-bernardi-per-ventanni-sindaco-del-paese/647841/|titolo=Si è spento Emilio De Bernardi, per vent'anni sindaco del paese|sito=VareseNews|data=2017-08-30|lingua=it|accesso=2019-11-13}}</ref>; azienda definitivamente chiusa all'inizio degli anni 1990 con l'abbandono dello stabile produttivo.
 
A seguito di tale comunicazione, nel foglio di informazione parrocchiale, Don Gabriele Crenna comunica ufficialmente alla comunità morazzonese la data dell'evento, invitando tutti a partecipare all'organizzazione dell'accoglienza della Vergine, mettendo in evidenza che tale evento riguarda l'intera zona pastorale di [[Varese]].
Tale invito è accolto fin dalla fine di gennaio con generosità e con già trepidante attesa da tutta la popolazione, ma anche con la consapevolezza dell'enorme impegno organizzativo che l'evento avrebbe richiesto, richiamando migliaia di pellegrini nel nostro piccolo paese.
 
La preparazione organizzativa dura ben sei mesi. Con il coinvolgimento di tutta la popolazione, con la raccolta di ben 200 volontari, con il supporto dell'Amministrazione Comunale, della [[Provincia di Varese]], della Prefettura, di tutti gli organi civili e militari preposti alla sicurezza e al pronto intervento, con il supporto della informazione di giornali, radio e televisione, si concretizza una lunga (ma anche troppo breve) settimana di pellegrinaggi interminabili e di preghiera intensa ed incessante in un paese e in una chiesa trasformati dall'evento in un piccolo santuario mariano.
Indimenticabili le immagini delle migliaia di persone (100.000 secondo le stime della Questura di Varese) che sfilavano lente e silenziose davanti alla Statua della [[Madonna di Fatima]] e partecipavano con commozione alla liturgia che ogni giorno scandiva i momenti di preghiera dalle prime ore del mattino fino a notte fonda.
 
E quando la chiesa non era più sufficiente a contenere la folla dei fedeli, il maxischermo allestito nel campo da calcio dell'oratorio permetteva la partecipazione agli eventi liturgici più importanti.
Tra questi momenti ricordiamo i più toccanti: la messa dedicata alla sofferenza e la processione mariana che ha accompagnato l'Effigie di Maria lungo le strade del nostro paese con un fiume di fiaccole accese, così come il popolo di Dio segue, in una lunga processione che si snoda attraverso i secoli, la “Stella del Mattino” che indica la via da percorrere.
“A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?” (Lc 1, 43): del messaggio di Fatima che Maria ci ha lasciato in questa settimana, tre sono le parole essenziali: PREGHIERA, CONVERSIONE, AFFIDAMENTO e la recita del S. Rosario.
 
Tra le tante testimonianze raccolte a distanza di tempo, una fra tutte riassume il sentimento vero di questo evento: “Solo ora possiamo cogliere i segni del passaggio tra noi della Madonna Pellegrina: un'eco, un riverbero di quello sguardo di Misericordia sceso sulla nostra vita e che ancora oggi è vivo nel nostro cuore, grazie anche alla presenza della piccola Statua della [[Madonna di Fatima|Vergine di Fatima]] posta all'ingresso della nostra chiesa parrocchiale”."
 
==== World Cup Tiro con l'Arco Varese 2007 ====
Morazzone è stata sede di alcune fasi preliminari della World Cup di Tiro con l'Arco svoltasi a [[Varese]] nel [[2007]].
 
==== UCI World Championship 2008 ====
Morazzone era sede del Centro Coordinamento dei Volontari durante i [[Campionati del mondo di ciclismo su strada 2008|Campionati del mondo di ciclismo]], svoltisi tra il 22 e il 28 settembre 2008 a [[Varese]].
 
== Infrastrutture e trasporti ==
Morazzone è servita da autolinee di autobus verso [[Varese]], [[Gallarate]] e [[Milano]].
È servita anche dalla linea ferroviaria ([[Ferrovie dello Stato]]) presso la [[stazione di Gazzada-Schianno-Morazzone]].
 
== Amministrazione ==
 
 
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|InghilterraRegno Unito|Wimblington|2007}};
* {{Gemellaggio|Ungheria|Békésszentandrás|2016}}.
 
== Sport ==
A Morazzone hanno sede alcune squadre dilettantistiche: nella [[pallavolo]] vi è l{{'}}''Insubria Volley'' (con sede a Mornago, la cui prima squadra maschile gioca a Morazzone, vincitrice della promozione in Serie D nella stagione sportiva 2017/2018), il [[tiro con l'arco]] è rappresentato dal ''G.S. Archery Team Morazzone'', mentre il [[floorball]] esprime l{{'}}''[[UHC Varese Wild Boars]]'', capace di raggiungere i massimi livelli nazionali della disciplina.
* Squadra di [[pallavolo]] maschile: Winco Morazzone (Serie B1)
* Squadra di [[calcio (sport)|calcio]] maschile: A.S. Morazzone (fino alla Prima Squadra)
* Squadra di [[tiro con l'arco]]: G.s. Archery Team Morazzone
* Squadra di [[floorball]]: UHC Varese Wild Boars (Serie A)
 
== Curiosità ==
=== Morazzone nelle altre città ===
Sono presenti negli stradari di varie città italiane, vie intitolate a Morazzone.
* [[Binago]] (CO)
* [[Busto Arsizio]] (VA)
* [[Cairate]] (VA)
* [[Cassano Magnago]] (VA)
* [[Cavaria con Premezzo]] (VA)
* [[Como]]
* [[Gallarate]] (VA)
* [[Gazzada Schianno]] (VA)
* [[Lavena Ponte Tresa]] (VA)
* [[Lecco]]
* [[Milano]]
* [[Novara]]
* [[Pavia]]
* [[Piacenza]]
* [[Roma]]
* [[Torino]]
* [[Tradate]] (VA)
* [[Varese]]
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
 
{{MultiCol}}
* [[Provincia di Varese]]
* [[Pier Francesco Mazzucchelli]]
* [[Cacciatori delle Alpi]]
* [[Matteo Luigi Bianchi]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Morazzone}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{ProvinciaComuni della provincia di Varese}}
{{Pieve di Castelseprio}}
{{Comuni del Parco Rile Tenore Olona}}
{{Portale|Lombardia|Varese}}
{{Portale|Varese}}
 
[[Categoria:Morazzone| ]]