Castel Pergine: differenze tra le versioni

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{{Infobox struttura militare
|Nome = Castel Pergine
|Nome originale =
|Parte di =
|Posizione geografica = Colle Tegazzo
|Struttura = Castello
|Immagine = CastelCastello di Pergine visto da Masetti.JPGjpg
|Didascalia = Castel Pergine
|Nomemappa = NordItaliaTrentino-Alto Adige
|Stato =
|Stato attuale = ITA
|Suddivisione = {{IT[[Trentino-TAA}}Alto Adige]]
|Città = [[Pergine Valsugana]]
|LatGradi = 46
|LatPrimi = 3
|LatSecondi = 33.41
|LatNS = N
|LongGradi = 11
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|LongSecondi = 56.35
|LongEW = E
|Tipologia = Castello
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|Termine costruzione = [[XII secolo]]
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|Condizione attuale = [[albergo]] e [[ristorante]]
|Proprietario attuale = privatoFondazione Castel Pergine ONLUS
|Visitabile = si
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}}
[[File:Aerial image of Castel Pergine (view from the south).jpg|thumb|upright=1.2|Veduta aerea]]
 
'''Castel Pergine''' è una fortificazione che si erge sul colle di Tegazzo, una collinetta a [[est]] delladel cittadinaborgo di [[Pergine Valsugana]];. sedeDall'alto presuntadel dicolle un castelliere romano (o addirittura preromanoTegazzo, ina particolareun'altezza di epoca657 Retica) in età antica. Il [[castello (architettura)|castello]] è di origine medievale e la sua posizione risulta particolarmente strategicametri, siadomina pertutta l'ampioAlta domino di terre che va dall'alta [[Valsugana]], ai monti Celva e Calisio, alladalla vallataconca del Fersina e parte della [[ValLago deidi MocheniCaldonazzo]], siasino peral la posizione di collegamento tratorrente [[Veneto]] e [[TrentinoFersina]].
 
Anche se mancano documentazioni certe si presume fosse la sede di un castelliere romano (o addirittura preromano, in particolare di epoca [[Reti]]ca) in età antica. Il castello è di origine [[medievale]] e la sua posizione risulta particolarmente strategica:
Nonostante sia stato edificato in pieno periodo [[Rinascimento|rinascimentale]], è un tipico esempio di architettura militare [[architettura gotica|gotica]].
sia per l'ampio domino di terre che questa fortificazione può controllare, sia per l'importante punto di collegamento tra [[Veneto]] e [[Trentino]] su cui poteva vigilare<ref>[[Trentino-Alto Adige#Confini|Confine Veneto-Trentino]]</ref>.
 
Nonostante sia stato edificato in pieno periodo [[Rinascimento|rinascimentale]], èÈ un tipico esempio di architettura militare [[architettura gotica|gotica]].
== Cenni Storici==
[[Immagine:Castel Pergine2.jpg|thumb|300px|right|Castel Pergine - Il bastione]]
Le prime notizie certe sul maniero risalgono al [[845]], per poi ritrovare documenti datati nel [[XII secolo]], il castello appartenne prima ai signori di Pergine, poi attraverso un susseguirsi di assedi e conquiste passò nelle mani dei duchi d'Austria sotto il regno di [[Margherita di Tirolo-Gorizia]] e successivamente dell'imperatore [[Massimiliano I del Sacro Romano Impero|Massimiliano I]].
 
== Storia ==
Nel [[1531]] passò nelle mani dei Principi Vescovi di [[Trento]], nella persona di [[Bernardo Clesio]]. La chiesa trentina ebbe in dote il castello per alcuni secoli, dandolo in gestione ai capitani vescovili Firman, Madruzzo, Wolkenstein, fino a giungere a Antonio Giuseppe Girardi, ultimo funzionario vescovile dal [[1795]] al [[1805]].
Secondo alcuni storici, Castel Pergine, è sorto in epoca [[Longobardi|longobarda]], forse su un precedente presidio di epoca preromana. Anche se le prime notizie certe risalgono all'anno [[845]], la prima notizia documentata è del [[1155]], quando Odorico da Pergine ed Ezzelino compaiono tra i testimoni di un importante documento compilato a [[Riva del Garda]]. Il Castello passò poi nelle mani della famiglia dei signori di Pergine imparentata con le maggiori famiglie [[feudalesimo|feudali]] del Trentino.
Attorno al [[XIII secolo]] Castel Pergine venne preso ed espugnato dalle truppe di [[Ezzelino III da Romano|Ezzelino da Romano]], che diedero alle fiamme il borgo di Pergine.
 
Il castello non era del tutto ricostruito quando il principe Enrico II lo riscattò dai vincitori consegnandolo al figlio Adriano. La cerimonia si svolse a Trento, nel palazzo vescovile, dove venne deciso di conservare e ricostruire la fortezza come presidio, per assicurare la sicurezza del traffico lungo il confine della [[Valsugana]].<br/>
Fino al [[1905]], con l'abolizione del vescovado, fu in gestione prima della Mensa Vescovile, poi in affido a famiglie contadine. In questo periodo il maniero conobbe un vero e proprio depauperamento architettonico. Dopo tale data fu venduto a una società tedesca che iniziò un azzardato intervento di restauro, interrotto nel [[1913]].
Poco dopo, il castello divenne feudo di [[Mainardo II di Tirolo-Gorizia|Mainardo II]], conte del [[Tirolo]] e verso la fine del secolo la fortezza fu protagonista di alcuni avvenimenti bellici di notevole importanza.<br/>
Castel Pergine venne raggiunto dall'incursione del condottiero padovano Marsilio Partenopeo, alleato con i [[principe vescovo|principi-vescovi]] di [[Trento]] e [[Bressanone]]. Il potere dei vescovi era stato ridotto e indebolito a tal punto da renderli in tutto e per tutto dipendenti dai conti del Tirolo.<ref>[[Principato vescovile di Trento#XIII secolo|La crisi del Principato vescovile di Trento nel XIII secolo]]</ref> Essi attaccarono mentre gli Scaligeri, alleati di Mainardo, fortificavano il ''[[Trento|Dos Trento]]'' ([[1278]]). [[Mainardo II di Tirolo-Gorizia|Mainardo II]] si ritrovò quindi solo ad affrontare la minaccia bellica. La fortezza venne espugnata e nel [[1322]] divenne vicario del vescovo di Trento Bonaventura Gardelli. Fu costui che consegnò la fortezza a Jacopo da Carrara per scongiurare l'invasione della capitale del principato vescovile da parte del duca [[Teck|Corrado di Teck]] capitano dell'esercito del marchese Lodovico di Brandeburgo.<ref>[[Ludovico V di Baviera]]</ref> Il principato aveva affidato la difesa di Trento a Dioniso Gardelli, zio di Bonaventura Gardelli, ma egli a tradimento aprì le porte del [[castello del Buonconsiglio]] al nemico, licenziò le truppe che il signore di Padova aveva inviato, uccise Giovanni D'Arsio e consegnò nel gennaio del [[1349]] la torre "Vanga" ai nemici. Pochi giorni dopo si recò a Castel Pergine per convincere il nipote Buonaventura a consegnare il castello in mano nemica; il nipote non solo rifiutò la proposta ma decise perfino di giustiziare lo zio. Su richiesta di Bonaventura, Jacopo di Carrara inviò un esercito di cavalieri e di fanti a presidiare il castello.<ref>[http://www.trentinocultura.net/doc/catalogo/pers_aut/vescovi/MAINARDO_NEUHAUS_h.asp#1/ Il perdurare delle tensioni all´interno del principato e il tradimento del capitano Gardelli]{{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140430213915/http://www.trentinocultura.net/doc/catalogo/pers_aut/vescovi/MAINARDO_NEUHAUS_h.asp |data=30 aprile 2014 }}</ref>
 
[[File:Castel Pergine Giardino.jpg|thumb|upright=1.2|left|Castel Pergine dentro le mura.]]
Dopo la seconda guerra mondiali fu acquistato dal comune di Pergine, che lo rivendette a dei privati, attuali proprietari. Da allora, il castello è stato adibito ad [[albergo]] e [[ristorante]].
Il dominio su Pergine dei [[Carraresi|Carrara]] durò fino al [[1356]] quando il pievano Enrico di [[Bopfingen]], capitano del Tirolo, giunse con i suoi armati sul dosso del ponte di [[Fersina]]. Dal 1356 al 1531 vi fu una dominazione tirolese. Verso la metà del [[Quattrocento]] il castello fu ricostruito in stile gotico. Dopo vi fu l'acquisto della giurisdizione del castello da parte del vescovo Bernardo di Cles, cardinale di Trento. Il Firmian rimase nel castello fino al 1581 quando il barone Fortunato Madruzzo gli successe. I successori furono i membri della [[Wolkenstein (famiglia)|famiglia Wolkenstein]] fino a quando la chiesa tridentina ne riscattò la giurisdizione amministrandola direttamente. L'ultimo capitano fu Antonio Giuseppe Girardi ([[1795]]-[[1805]]).
 
Nei primi anni del '900 il castello fu acquistato da una società tedesca, capeggiata da Julius Friedrich Lehmann editore antisemita e nazionalista di [[Monaco di Baviera]], che cominciò un restauro invasivo per adibire la struttura ad albergo-ristorante.<ref>{{cita testo |lingua= de |autore= Michael Wedekind |data= 2012 |titolo= Tourismus und Nation. Zur Politisierung des Reisens in der späten Habsburgermonarchie |pubblicazione= Regionale Zivilgesellschaft in Bewegung - Cittadini innanzi tutto |curatore= [[Hannes Obermair]] |etalcuratori=si |editore= Folio Verlag |città= Vienna-Bolzano |isbn= 978-3-85256-618-4 |pp=89-93 (73)}}</ref> Nel [[1913]] il restauro fu disapprovato dalle autorità per la salvaguardia artistica del territorio.<ref>[[Soprintendenze#Regioni autonome|Soprintendenza per i beni Storico-Artistici-Architettonici della Provincia autonoma di Trento]]</ref>
==Descrizione==
[[immagine:Castel Pergine - Torre esterne.JPG|thumb|300px|right|Una delle torri di cinta]]
Il maniero è circondato da una cinta muraria esterna e l'accesso è situato attraverso una torre quadrata, sulla strada che porta al paese di Pergine. La cinta percorre tutto il perimetro circostante il maniero, con un alternarsi di torri di guardia.
 
Tra i personaggi principali che soggiornarono nella fortezza si ricordano in particolare il Duca austriaco [[Federico IV d'Asburgo|Federico "Tascavuota"]], [[Massimiliano I d'Asburgo|Massimiliano I]], il cardinale [[Bernardo Clesio]], [[Cristoforo Madruzzo]] e il poeta indù [[Jiddu Krishnamurti]]. Il Castello, passato nel 1956 in mano privata, è stato in seguito restaurato e trasformato in albergo e ristorante. Nel 2018 è stato acquistato dalla Fondazione Castel Pergine [[Organizzazione non lucrativa di utilità sociale|ONLUS]] sostenuta soprattutto da persone private, enti e associazioni di Pergine e della Valsugana. La Fondazione ha mantenuto la vocazione ad albergo e ristorante del maniero ed ha allo stesso tempo sviluppato le attività culturali al suo interno, tra le quali teatro, mostre d'arte contemporanea, musica e convegni.<ref>{{Cita web|url=http://www.agenziagiornalisticaopinione.it/lancio-dagenzia/fondazionecastelpergine-domani-presso-lo-studio-notarile-donato-narciso-di-borgo-valsugana-verra-sottoscritto-latto-di-compravendita-del-castello-di-pergine/|titolo=Fondazione Castel Pergine: "Domani presso lo studio notarile Donato Narciso di Borgo Valsugana verrà sottoscritto l’atto di compravendita del Castello di Pergine" |autore= |sito=agenziagiornalisticaopinione.it |data= 28 novembre 2018|accesso=5 dicembre 2018}}</ref><ref>{{Cita web |url=https://www.comitatocastelpergine.it/it/cronologia-storica/ |titolo=Cronologia storica |autore=Marzio Zampedri, David Benedetti, Lino Beber |sito=comitatocastelpergine.it |data= |accesso=5 dicembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181205193329/https://www.comitatocastelpergine.it/it/cronologia-storica/ |urlmorto=sì }}</ref>
L'impianto del castello vero e proprio si trova sulla sommità della collina, di pianta quadrangolare. Al suo interno c'è un giardino circondato dalla cinta muraria principale ed accesibile solo dall'interno del maniero. I collegamenti verticali si attuano attraverso imponenti scale a chiocciola in pietra, che consentono di raggiungere i piani superiori;
 
== Descrizione ==
*Pianterreno:
[[immagineFile:Castel Pergine - Torre esterne.JPG|thumb|300px|rightupright=1.4|Una delle torri di cinta.]]
::Sala d'entrata, cucina, cucina nera, cantine e accesso al giardino
 
Il maniero è circondato da una cinta muraria esterna e l'accesso è situato attraverso una torre quadrata, sulla strada che porta al paese di Pergine. La cinta percorre tutto il perimetro circostante il maniero, con un alternarsi di torri di guardia.
*Primo piano:
::Sala del trono (oggi reception), cappella di Sant'Andrea, bar e ristorante
 
L'impianto del castello vero e proprio si trova sulla sommità della collina, di pianta quadrangolare. Al suo interno c'è un giardino circondato dalla cinta muraria principale ede accesibileaccessibile solo dall'interno del maniero. I collegamenti verticali si attuano attraverso imponenti scale a chiocciola in pietra, che consentono di raggiungere i piani superiori;
*Secondo piano:
* Pianterreno::Sala sala d'entrata, cucina, cucina nera, cantine e accesso al giardino
::Le cinque sale (Sala del Balconcino, Sala del Vescovo, Sala della Stufa Verde, Sala del Principe e Sala della Dama Bianca) ospitano una mostra sulla produzione dei piccoli frutti della valle, una mostra fotografica sulle bellezze della Valsugana e una mostra con piante e documenti sul Castello di Pergine.
* Primo piano::Sala sala del trono (oggi reception), cappella di Sant'Andrea, bar e ristorante
* Secondo piano::Le le cinque sale (Sala del Balconcino, Sala del Vescovo, Sala della Stufa Verde, Sala del Principe e Sala della Dama Bianca) ospitano una mostra sulla produzione dei piccoli frutti della valle, una mostra fotografica sulle bellezze della Valsugana e una mostra con piante e documenti sul Castello di Pergine.
 
==Aneddoti Architettura ==
 
[[Immagine:Pergine - Panorama.JPG|thumb|300px|right|Panorama della vallata dal Castello]]
Le mura esterne costituite da due cinte murate, suddivise in [[Muro di cortina|cortine]], comprendono il palazzo gotico, la torre grande e proseguono sui tre lati meno protetti del colle.
* '''La dama bianca''': pare che nel castello vi siano state apparizioni di una dama candida, un fantasma di una donna che secondo la tradizione morì di morte violenta nel maniero e circola tutt'oggi senza trovare pace.
Sul quarto lato, il palazzo e la torre sono inseriti nella [[cinta]] diventando parte integrante delle mura stesse.
A destra della torre di guardia si erge un'imponente torre cilindrica: la cosiddetta ''torre delle torture''.
Fondata sulla roccia ha un poderoso basamento, è fornita di [[feritoie]] e finestre a falsa [[Finestra|croce guelfa]]. La [[Muro di cortina|cortina]] ha grandi [[Merlo (architettura)|merli]] a coda di rondine muniti di piccole feritoie e si estende dalla torre delle torture sino alla torre quadrata della guardia. Tra l'ingresso e la torre di guardia si trovava un [[ponte levatoio]] oggi ormai andato distrutto.
[[ImmagineFile:Castel Pergine2.jpg|thumb|300pxupright=1.4|rightleft|Castel Pergine - Il bastione.]]
In cima alla rupe, nel punto di giunzione delle cortine, è arroccata la torre grande.
Il ''palazzo clesiastico'' si inserisce nella cortina per poi lasciare il posto al muro merlato che volge verso il dirupo. Tra la cinta muraria esterna e quella interna si estendevano due [[rivellino|rivellini]]. Dalla torre della guardia si sale per mezzo di rozze gradinate scavate nella roccia al palazzo gotico; costruito in stile [[Architettura gotica|gotico]] e dalle pareti annerite dai secoli, è formato da quattro facciate prive di gronde. La facciata nord è formata da due ordini di finestre centrali, da cinque finestre sommitali e da una bellissima finestra a spacco in corrispondenza del piano terreno dove si apre una porta gotica. L'angolo Nord-Est s'incunea presso lo sperone del bastione angolare semicilindrico. Il bastione ha il basamento scarpato, fondato sulla roccia del burrone. Dagli spalti della cinta presso la ''torre della Madonna'' si può vedere una vasta {{chiarire|muda}} la cosiddetta ''prigione dei cortelli''. La facciata verso sera è caratterizzata da due lunghi e stretti sporti con delle finestre a croce. La facciata di mezzogiorno volge presso il prato della rocca ed è caratterizzata da finestre con inferriate. La facciata verso il burrone è movimentata dal bastione angolare, ed è formata da un'antica torre quadrangolare di pietre bugnate al basamento.
 
== Aneddoti ==
[[ImmagineFile:Pergine - Panorama.JPG|thumb|300px|rightupright=1.4|Panorama della vallata dal Castello.]]
* '''La [[dama bianca (spirito)|dama bianca]]''': pare che per le stanze del castello appaia una dama candida, un fantasma di una donna (secondo la [[leggenda]]<ref>{{Cita web |url=http://www.luoghiemisteri.it/Luoghimisteriosi/LUOGHIDAVEDERENELNORDITALIA/TrentinoAltoAdige/tabid/471/Default.aspx#Pergine/ |titolo=La leggenda della Dama Bianca del Castello di Pergine |accesso=29 aprile 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140429230359/http://www.luoghiemisteri.it/Luoghimisteriosi/LUOGHIDAVEDERENELNORDITALIA/TrentinoAltoAdige/tabid/471/Default.aspx#Pergine/ |urlmorto=sì }}</ref> la moglie di un castelliere). Secondo la tradizione venne uccisa violentemente dal marito e si aggira tutt'oggi per il castello senza trovare pace.
* '''Prigione della goccia''': si tratta di una stanza appositamente adibita a prigione, in cui il malcapitato subiva l'antica tortura della goccia che cadeva dall'alto del soffitto.
 
== Accessibilità ==
Il pianterreno, il primo e il primosecondo piano del palazzo sono sempre accessibili al pubblico.
Grazie al sostegno dell'Associazione Produttori Agricoli [[Sant'Orsola]] e del Consorzio B.I.M. [[Brenta (fiume)|Brenta]] anche il secondo piano del palazzo è visitabile.
 
Da [[aprile]] a [[novembre]] si effettuano visite guidate.
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
*{{Cita libro|nome=Maria|cognome=Pellegri Beber|titolo=Il castello di Pergine: l'onda dei secoli lambisce le sue mura|anno=1983|editore=Strenna trentina (pubblicata per cura della Federazione delle Associazioni dei padri di famiglia)|città=Trento}}
*{{Cita libro|nome=Anna|cognome=Tava|titolo=I castellieri preistorici del Trentino: attraverso le ricerche di Desiderio Reich|anno=2013|editore= Publistampa|città= Pergine Valsugana|ISBN=978-88-96014-37-0}}
*{{cita libro| nome=Aldo | cognome=Gorfer | titolo=I castelli del Trentino, vol. 2, Valli del [[Fersina]] e dell'[[Avisio]], [[Valsugana]] e [[Primiero]] | anno=1989 | editore=Arti Grafiche Saturnia | città=[[Provincia autonoma di Trento]] (TN)}}
*{{cita libro| nome=Roberto | cognome=Donati | titolo=Castelli del Trentino e Alto Adige | anno=1991 | editore=Plurigraf | città=Narni}}
 
== Voci correlate ==
* [[Castelli del Trentino]]
* [[Architettura gotica]]
* [[Architettura militare]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=category:Castel Pergine}}
 
== Collegamenti esterni ==
[* {{cita web|http://www.castelpergine.itcom/ |Castel Pergine: Sito ufficiale]</br>}}
* {{cita web | url = https://www.comitatocastelpergine.it/it/home-comunicazioni/ | titolo = Sito della Fondazione ONLUS Castel Pergine | accesso = 5 dicembre 2018 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20181205201851/https://www.comitatocastelpergine.it/it/home-comunicazioni/ | urlmorto = sì }}
[http://www.icastelli.net/localita-220-1-castel_pergine.html Castel Pergine Prenotazioni online]
* {{cita web|http://www.visitvalsugana.it/it/cosa-scoprire/castelli-del-trentino/Castel-Pergine_2121_ids/|Castel Pergine: Storia e Architettura}}
* {{cita web | 1 = http://www.settemuse.it/viaggi_italia_trentino_altoadige/trento_pergine_castello.htm/ | 2 = Castel Pergine: Guida Turistica | accesso = 28 aprile 2014 | dataarchivio = 29 aprile 2014 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140429061917/http://www.settemuse.it/viaggi_italia_trentino_altoadige/trento_pergine_castello.htm/ | urlmorto = sì }}
* {{cita web|url=http://www.icastelli.net/it/castel-pergine|titolo=Castel Pergine: Turismo Prenotazione online|http://www.icastelli.net/it/castel-pergine|Castel Pergine: Turismo Prenotazione online}}
* {{cita web | url = http://www.trentinocultura.net/doc/catalogo/pers_aut/vescovi/MAINARDO_NEUHAUS_h.asp/ | titolo = Castel Pergine: Il perdurare delle tensioni all´interno del principato e il tradimento del capitano Gardelli | accesso = 29 aprile 2014 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140430213915/http://www.trentinocultura.net/doc/catalogo/pers_aut/vescovi/MAINARDO_NEUHAUS_h.asp | urlmorto = sì }}
 
{{CastelliTN}}
 
{{portale|architettura|storia|Valsugana}}
 
[[Categoria:Castelli della provincia di Trento|Pergine]]
[[Categoria:Architetture di Pergine Valsugana]]