Piobbico: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua}}
{{NN|Marche|settembre 2010|}}
{{Divisione amministrativa
|Nome=Piobbico
|Panorama=
|Didascalia=Piobbico visto da nord
|Bandiera=Piobbico-Gonfalone.png
|Voce bandiera=
|Stemma=Piobbico-Stemma.png
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|Divisione amm grado 1=Marche
|Divisione amm grado 2=Pesaro e Urbino
|Amministratore locale=
|Partito=[[lista civica]]
|Data elezione=
|Data rielezione=10-6-2024
|Data istituzione=
|Sottodivisioni=Acquanera, Bacciardi, Ca' Giavaccolo, Cardella, Colle, Cuppio, Fratta, Monteforno, Piano
|Divisioni confinanti=[[Apecchio]], [[Cagli]], [[Urbania]]
|Zona sismica=2
|Gradi giorno=2346
|Nome abitanti=piobbichesi
|Patrono=
|Festivo=
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Piobbico (province of Pesaro and Urbino, region Marche, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Piobbico nella provincia di Pesaro e Urbino
}}
'''Piobbico''' (''Piòbich'' in [[dialetto gallo-
== Geografia fisica ==
Situato nell'[[Appennino umbro-marchigiano]], sorge
== Origini del nome ==
L'origine del nome Piobbico risale all'[[epoca romana]]: in seguito alla guerra sociale, tutti i territori non ribellatisi a Roma avrebbero dovuto ottenere il "diritto di cittadinanza". Al termine della guerra sociale i territori vennero centuriati, ma la parte a ridosso del monte Nerone rimase esclusa dalle assegnazioni e rimase ''ager publicus''. Negli anni ''publicus'' evolve in ''plobicus'', plobici fino all'attuale Piobbico<ref>{{Cita web|url =http://www.comune.piobbico.pu.it/c041049/zf/index.php/storia-comune|titolo =Comune di Piobbico/Toponimo|accesso = 18 agosto 2021}}</ref><ref>{{Cita web|url =https://www.lavalledelmetauro.it/contenuti/comuni-del-bacino/scheda/8219.html|titolo =La Valle del Metauro/Fonte di approfondimento|accesso = 18 agosto 2021}}</ref>
== Storia ==
La presenza dei fiumi, delle cavità naturali hanno consentito l'insediamento di alcune popolazioni fin dalla preistoria su questi territori, come lo testimoniano alcuni ritrovamenti, frecce ed utensili vari. Si hanno poi testimonianze
Attorno all'anno 1000 il territorio fu affidato come feudo alla famiglia Brancaleoni, e per quasi cinque secoli il paese si è sviluppato sotto il loro dominio. In questi anni sorge il castello, il borgo sottostante, le chiese, tutta la parte vecchia del paese, e le varie ville e villaggi attorno, che poi conseguentemente all'abolizione del feudalesimo si incorporano al villaggio di Piobbico. La signoria dei [[Brancaleoni]] arrivò a dominare l'intera [[Massa Trabaria]], ma per essersi opposta prima al cardinale [[Egidio Albornoz|Albornoz]], poi a [[papa Martino V]] perdette definitivamente i suoi possessi a vantaggio dei Feltreschi nella metà del [[XV secolo]].
Solo nel 21 dicembre [[1827]] per decreto di [[Leone XII]] Piobbico diviene comune autonomo, e suo stemma sarà un braccio nudo che tiene sollevata una rovere.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Borgo vecchio di Piobbico.jpg|thumb|left|Castello dei Brancaleoni dominante il borgo vecchio]]
[[File:SMaria1.jpg|thumb|left|Santuario di S.Maria in Val d'Abisso, facciata e campanile]]
La maggior parte dei monumenti presenti risalgono al periodo di insediamento della famiglia Brancaleoni.
* [[Castello dei Brancaleoni]]; eretto nel [[XIII secolo]], rimaneggiato in seguito e trasformato nel [[1573]]-[[1587]] in una splendida dimora rinascimentale, lasciato in grave abbandono e deturpato nel dopoguerra all'interno, è stato sottoposto negli ultimi anni a radicali lavori di restauro. Si presenta oggi come un complesso di costruzioni aggiuntesi al nucleo primitivo e allungate sul crinale del roccione che domina il centro dell'ampio bacino dove si distende il paese
* Chiesa di [[San Pietro]], è situata nel borgo medievale ai piedi del castello, fu sede della Compagnia del Santissimo Sacramento fondata nel [[1562]], mentre l'esistenza dell'edificio è documentata sin dal [[1348]]. La chiesa venne ristrutturata nel [[XVII secolo]], come attesta ancora l'iscrizione in una pietra angolare datata [[1649]]. All'interno della chiesa spicca una pala d'altare raffigurante san Pietro ed attribuita a [[Giorgio Picchi]].
* Chiesa di Sant Antonio, si trova ai piedi del borgo. Costruita nel [[1375]] a causa di un voto del conte Antonio Brancaleoni, fu riedificata a seguito del terribile terremoto del [[1781]].
* [[Chiesa di Santo Stefano Protomartire (Piobbico)|Chiesa di Santo Stefano]], riedificata dai Brancaleoni nel [[1784]] dopo il terremoto, è di stile barocco. La più importante opera all'interno è la pala "''Riposo della Sacra Famiglia durante la fuga in Egitto''" di [[Federico Barocci]] ([[1593]]-[[1680]]), ma è presente in chiesa una serie di statue di profeti e personaggi biblici di [[Federico Brandani]] e della sua bottega, mentre la pala dietro l'altare con il ''Martirio di Santo Stefano'' è di [[Giustino Episcopi]].<ref>Materiale informativo in loco a cura del Rotary Club di Urbino</ref>
* [[Santuario di Santa Maria in Val d'Abisso]], è il più antico edificio di culto del territorio piobbichese e risale almeno all'[[XI secolo]], ma l'impianto attuale è riferibile al [[XV secolo|XV]] e [[XVI secolo]]. Il santuario sorge proprio ai piedi del [[monte Nerone]], ove secondo la tradizione sarebbe stata rinvenuta l'immagine della ''Madonna col bambino'' conservata al suo interno. L'interno a navata unica con il soffitto a capriate ospita sul lato destro notevoli opere rinascimentali: un affresco con un ''Battesimo di Cristo'' di [[Girolamo Nardini]], del 1519-1520 circa; una pala di [[Raffaellino dal Colle]] con l{{'}}''Assunzione della Vergine'' al centro e ''Santi'' negli sportelli che chiudono la parte centrale; un affresco con l'''Annunciazione'' in una grandiosa cornice affrescata rinascimentale di [[Fabrizio Fabrizi]]. Sul lato sinistro è un affresco con ''Sant'Antonio Abate'' di scuola umbro-marchigiana, seguita dalla Cappella dove è venerata la ''Madonna di Val d'Abisso'' e da un altare rinascimentale della famiglia Felici in cui è adattato un ''Riposo nella Fuga in egitto'' di scuola baroccesca. Nell'abside a costoni, a sinistra dell'altare maggiore è collocato un affresco cinquecentesco raffigurante la ''Vergine con il Bambino'' ''con San Filippo Benizi e il Beato Barbetta''.<ref>Materiale informativo in loco a cura del Rotary Club di Urbino.</ref>
* Fornace, di età romana. Queste strutture antiche sono state ritrovate durante i lavori di restauro di una casa nel centro storico del paese. La fornace presenta due o forse tre camere di cottura distinte ed un complesso ed interessante sistema per il convogliamento dell'aria calda. Sono conservati gli archi in laterizio che sostenevano il piano di cottura e le due bocche di alimentazione, che si aprono in un muro a conci di pietra, che funge nello stesso tempo da contenimento e da facciata.
[[File:Piobbico, view.JPG|thumb|left|Strada di Piobbico.]]
=== I dintorni ===
* Eremo di Morimondo. Immerso nel verde, sono ancora visibili i ruderi dell'antico edificio. La sua esistenza è già attestata all'inizio del secolo XIII e sede di una comunità ascetica che praticava la regola di [[san Pier Damiani]]. L'edificio sacro fu scelto come luogo di sepoltura da molti Brancaleoni, sorgeva a ridosso del torrente, ancor oggi detto Fosso dell'Eremo; decadde a partire dal secolo XVII e fu sconsacrato all'inizio del [[XIX secolo]].
* I Muracci ovvero Mon de la casa. Su un picco appartenente al massiccio del monte Nerone, a strapiombo sul paese di Piobbico, sorgeva la primitiva dimora dei Brancaleoni, il castello di Mondellacasa, nome con il quale vennero sempre designati i signori di Piobbico. Nel corso del XIII e [[XIV secolo]] essi abbandonarono questo antico maniero per trasferirsi più a valle nel ''castrum'' di Piobbico, per cui la costruzione cominciò lentamente a decadere, tanto che oggi ne restano solo pochi ruderi, i Muracci.
* [[Castello dei Pecorari]]. Costruito alla fine del XII secolo, domina il lato sinistro del corso superiore di fiume Candigliano: possesso originario dei Brancaleoni sin dal XIII secolo, nel [[1446]] passò di mano ai loro rivali Ubaldini, per volontà di Federico da Montefeltro, signore di Urbino. Resta ancora intatta la struttura del poderoso mastio.
Sono presenti soprattutto nel monte Nerone siti naturalistici, forre, grotte. In una grotta sono stati ritrovati ossa di ''[[Ursus spelaeus]]'' risalenti a migliaia di anni fa. I resti sono conservati nel museo civico
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Piobbico}}
===
Secondo i dati [[ISTAT]] al 1º gennaio [[2021]] la popolazione straniera residente era di 141<ref>[https://demo.istat.it/strasa2021/index.html Dato Istat al 1º gennaio 2021]</ref> persone e rappresentava il 7,7% della popolazione residente. Le comunità straniere più numerose (con percentuale sul totale della popolazione straniera) erano:<ref>[https://www.tuttitalia.it/marche/93-piobbico/statistiche/cittadini-stranieri-2021/ Dati Istat su tuttitalia.it]</ref>
#[[Albania]], 71 (50,35%)
#[[Romania]], 18 (12,77%)
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
* [[Club dei brutti]]: è un'associazione internazionale fondata nel 1879 con lo scopo di sensibilizzare i problemi dei brutti.
== Cultura ==
=== Cinema ===
* Nel [[2011]] sono state girate a Piobbico alcune scene di ''[[Benvenuti al Nord]]'', film diretto da [[Luca Miniero]].
=== Musica ===
* Coro Polifonico "Santa Maria" sorto nel 1973.
* Banda Musicale Cittadina di Piobbico fondata nel 1875
=== Cucina ===
* Polentone alla carbonara: di cui si svolge la sagra a settembre.
* Pruspino: un liquore ottenuto con il frutto dello spino nero, le prugnole.
*Polenta con lumaconi(lumache grandi)
=== Eventi ===
* Sagra del polentone alla carbonara, [[Club dei brutti|Festa dei Brutti]] - prima domenica di settembre.<ref>{{Cita web|url =https://www.laltrogiornale.it/2017/12/caso-mister-friuli-presidente-del-club-dei-brutti-piobbico-pomeriggio-5-opinionista/|titolo =Il ''caso Mister Friuli'', il presidente del Club dei Brutti di Piobbico a Pomeriggio 5 come opinionista|accesso = 13 settembre 2020}}</ref><ref>{{Cita web|url =http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2004/09/04/Cronaca/MARCHE-LUOMO-PIU-BRUTTO-DITALIA-SARA-ELETTO-DOMANI-A-PIOBBICO_134034.php|titolo = Ama/Rs/Adnkronos|accesso = 13 settembre 2020}}</ref>
== Economia ==
L'economia si basa sul [[commercio]], l'[[artigianato]] e il lavoro dipendente. Le aziende presenti sono a carattere artigianale, prevalentemente sul settore meccanico ed edile. Piobbico mantiene tuttora l'antica tradizione della produzione di tappeti realizzati sugl'antichi telai. Ultimamente un impulso notevole si è avuto nel [[turismo]], col fiorire dei numerosi agriturismi sparsi sul territorio.
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
| 2 luglio [[1985]]
| 1º giugno 1990
| Pietro Ioni
| [[Democrazia Cristiana]]
|
|<ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1º giugno [[1990]]
| 24 aprile 1995
| Adriano Blasi
| [[Partito Comunista Italiano]]<br/>[[Partito Democratico della Sinistra]]
|
|<ref name=interno />
}}
{{ComuniAmminPrec
| 24 aprile [[1995]]
| 14 giugno 1999
| Adriano Blasi
| [[Centro-sinistra]]
|
|<ref name=interno />
}}
{{ComuniAmminPrec
| 14 giugno [[1999]]
| 13 giugno 2004
| Adriano Blasi
| [[Centro-sinistra]]
|
|<ref name=interno />
}}
{{ComuniAmminPrec
| 13 giugno [[2004]]
| 8 giugno 2009
| Giorgio Mochi
| [[Lista civica|Crescere con Piobbico]]
|
|<ref name=interno />
}}
{{ComuniAmminPrec
| 8 giugno [[2009]]
| 26 maggio 2014
| Giorgio Mochi
| [[Lista civica|Crescere con Piobbico]]
|
|<ref name=interno />
}}
{{ComuniAmminPrec
| 26 maggio [[2014]]
| 27 maggio 2019
| Giorgio Mochi
| [[Lista civica|Crescere con Piobbico]]
|
|<ref name=interno />
}}
{{ComuniAmminPrec
| 27 maggio [[2019]]
| 10 giugno 2024
| Alessandro Urbini
| [[Lista civica|Scegliere per Piobbico]]
|
|<ref name=interno />
}}
{{ComuniAmminPrec
| 10 giugno [[2024]]
| ''in carica''
| Alessandro Urbini
| [[Lista civica|Continuità e rinnovamento]]
|
|<ref name=interno />
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
== Sport ==
La principale squadra di calcio della città è l'A.S.D. Audax Piobbico 1968 Calcio che milita nel girone A di Prima Categoria.
L'Audax Calcio Piobbico inoltre gioca nel campionato di Serie D di calcio a 5 girone A marchigiano.
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|nome=Marco
* Delio Bischi, ''I Brancaleoni di Piobbico in Costanzo Felici e Francesco Sansovino'', Rimini 1982.
* Delio Bischi, ''La vita del palazzo Brancaleoni. Inventari del 1792'', Pesaro 1983.
* Delio Bischi, ''Di alcuni testamenti dei Brancaleoni'' in "Deputazione di Storia Patria per le Marche", Ancona 1989.
* Delio Bischi, ''Apecchio, Piobbico, Acqualagna'' in ''Catria e Nerone un itinerario da scoprire'', Pesaro 1990.
* Delio Bischi, ''I "maceri da guado". Persistente problema nei secoli XIII-XVII'' in "Atti del convegno internazionale sul Guado", Erfurt (Turingia) 1992.
* Delio Bischi, ''Cagli e i Brancaleoni della Rocca (secoli XIII-XVI)'', s.l. 1993.
* Delio Bischi, ''Il castello dei Pecorari di Piobbico'', Urbino 1995.
* Delio Bischi, ''Il palazzo Brancaleoni di Piobbico. Fasi costruttive in vecchi e nuovi documenti (secoli XIII-XX)'' in Atti e Memorie, 101 (1996).
* Delio Bischi, ''Piobbico'' in ''Palazzi e dimore storiche del Catria e Nerone'', Bari 1998.
* Gottardo Buroni, ''La diocesi di Cagli (Marche),'' Urbania 1943.
* Stefano Cresta, Guida alla sezione Geo-paleontologica del museo "Brancaleoni" e alla stratigrafia di Monte Nerone.
* Sante Fini. ''PIOBBICO- Antica Contea dei Brancaleoni- Storia - Arte - Natura'' - Edita dal Comune di Piobbico - 1 Ediz. 1999 - 2 ediz. 2011.
* Giuseppe Palazzini, ''Storia e statuti di Roccaleonella. Feudo del Capitolo della Cattedrale di Cagli'', Fano 1963.
* Giuseppe Palazzini, ''Le chiese di Piobbico'', Roma 1964.
* Pietro Palazzini, ''La Bibbia dei Brancaleoni'', Roma 1991.
* Edda Rigi Maroncelli, ''C'era una volta un feudo'', 1983.
* Edda Rigi Maroncelli, ''
* Edda Rigi Maroncelli, ''
* Alberto Mazzacchera, ''Il forestiere in Cagli. Palazzi, chiese e pitture d'una antica città e terre tra Catria e Nerone'', Urbania 1997.
* S. Tacconi, ''I conti Brancaleoni di Piobbico. Il castello'', Urbino 1958.
* Antonio Tarducci, ''Piobbico e i Brancaleoni. Memorie storiche'', Cagli 1897.
* Ulrico Agnati, ''Per la storia romana della provincia di Pesaro e Urbino'', Roma 1999
== Voci correlate ==
* [[Brancaleoni di Piobbico]]
* [[Pietro Palazzini]]
== Altri progetti ==
{{Interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
*
* {{cita web | 1 = http://www.piobbico.net/ | 2 = Portale di Piobbico | accesso = 3 settembre 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100308224956/http://www.piobbico.net/ | dataarchivio = 8 marzo 2010 | urlmorto = sì }}
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{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Marche}}
[[Categoria:Piobbico|
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