Tony Bennett: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|l'omonimo cestista|[[Tony Bennett (cestista)]]}}
{{Artista musicale
|nome = Tony Bennett
|tipo artista = cantante
|immagine = Tony Bennett 2002.jpg
|didascalia = Tony Bennett nel 2002
|nazione = USA
|genere = PopMusica leggera
|genere2 = Jazz
|genere3 = Swing
|genere4 = Easy listening
|genere5 = Big band
|anno inizio attività = 1949
|anno fine attività = 2021
|periodi attività intermedi =
|url = http://www.tonybennett.com
|anno fine attività = in attività
|etichettastrumento = voce
|etichetta = [[Columbia Records|Columbia]], [[MGM Records|MGM]], [[Verve Records|Verve]], [[Legacy Recordings|Legacy]]
|immagine = TonyBennett210-1000.jpg
|didascalia = Tony Bennett nel [[2006]]
|url = [http://www.tonybennett.net tonybennett.net]
|strumento =
|band attuale =
|band precedenti =
|numero totale album pubblicati = 103
|numero album studio =
|numero album live =
|numero raccolte =
|numero opere audiovisive pubblicate =
{{Premio|Grammy||20 volte vincitore ai Grammy awards| }}
}}
{{Bio
|Nome = TonyAnthony Dominick
|Cognome = BennettBenedetto
|Pseudonimo = Tony Bennett
|PostCognomeVirgola = nome d'arte di '''Anthony Dominick Benedetto'''
|ForzaOrdinamento = Bennett, Tony
|Sesso = M
|LuogoNascita = New York
|GiornoMeseNascita = 3 agosto
|AnnoNascita = 1926
|LuogoMorte = New York
|GiornoMeseMorte = 21 luglio
|AnnoMorte = 2023
|NoteMorte = <ref>{{Cita web|url= https://variety.com/2023/music/news/tony-bennett-dead-dies-pop-vocalist-1235676390/|titolo= Tony Bennett, Master Pop Vocalist, Dies at 96|sito=Variety|lingua=en|accesso=21 luglio 2023}}</ref>
|Epoca = 1900
|Attività = cantante
|Nazionalità = statunitense
|PostNazionalità = , considerato l'ultimouno grandedei grandi [[crooner]] americano, dopo laamericani morteinsieme dia [[Dean Martin]], [[Frank Sinatra]] e [[Perry Como]]
|Immagine =
}}
 
Bennett vanta una carriera di oltre settanta anni ed è vincitore, tra gli altri, di 20 [[Grammy Award]]s (di cui uno alla carriera nel 2001) e di 2 [[Premio Emmy|Emmy Awards]]. Con oltre 100 album all'attivo, è stato nominato NEA Jazz Master ed è entrato a far parte del [[Kennedy Center Honors]].<ref>{{cita web|url=https://www.loc.gov/item/prn-17-172/tony-bennett-honored-in-star-studded-gershwin-prize-tribute/2017-11-15/|titolo=Tony Bennett Honored in Star-Studded Gershwin Prize Tribute|autore=Gayle Osterberg, Sheryl Cannady|editore=Library of Congress|data=15 novembre 2017|accesso=7 gennaio 2021}}</ref>
 
== Biografia ==
Anthony Benedetto fuera uno dei tre figli di John Benedetto e di Anna Suraci. Suo padre era un negoziante che nel 1906 era emigrato innegli USAStati Uniti da [[Podàrgoni]], vicinooggi nel comune di [[Reggio Calabria]]; sua madre era una sarta che era nata innegli USAStati Uniti subito dopo l’emigrazionel'emigrazione dei suoi genitori, anch’essianch'essi reggini, avvenuta nel calabresi1899.
 
IniziaIniziò a studiare canto all'età di dieci anni, nella [[New York|città natale]], alla High School of Industrial Arts. Si esibisceesibì giovanissimo all'inaugurazione di ununo notodei ponteponti sospesosospesi di New York e occasionalmente anche in diversi ristoranti del [[Queens]].
 
Nel [[1944]], quandodurante glila [[Statiseconda Unitiguerra mondiale]], siBennett, armanoormai dopomaggiorenne, lo scoppiosi dellaarruolò nell'[[SecondaUnited GuerraStates MondialeArmy|esercito]], Bennett,prestando ormaiservizio maggiorenne,nella viene[[63rd arruolatoInfantry Division nella(United States Army)|63.<small>ma</small>ª divisione di fanteria]] e si ritrovaritrovò in [[Germania nazista|Germania]], dove partecipapartecipò alla liberazione deldei campo[[campi di concentramento di Kaufering]] nei pressi di [[Landsberg am Lech]].
Ritornato negli StatesStati Uniti nel [[1946]], riprenderiprese a esibirsi nelle tavole calde della [[New York|Grande Mela]], dove lavoralavorò anche come cameriere; intanto studiastudiò [[Belbel canto]], cosa che gli sarà utilissima nel resto della sua carriera. Nel 1949 una nota interprete [[Jazz]] e attrice a Broadway, [[Pearl Bailey]], lo invitò a cantare in apertura di una sua esibizione al [[Greenwich Village]]. Allo spettacolo intervenne anche il comico [[Bob Hope]], che consigliò all'ancora Anthony Benedetto di cambiare il suo nome in Tony Bennett.
Nel 1949 una nota interprete [[Jazz]] e attrice a Broadway, [[Pearl Bailey]], lo nota e lo invita a cantare in apertura di una sua esibizione al [[Greenwich Village]]. Allo spettacolo interviene anche il comico [[Bob Hope]], che consiglia all'ancora Anthony Benedetto di cambiare il suo nome in Tony Bennett.
 
=== Professionista ===
Nel [[1950]] firmafirmò il suo primo ingaggio discografico con la [[Columbia Records]], che stava per lasciar scadere il contratto con [[Frank Sinatra]]. La prima raccomandazione che gli vienevenne fatta dai produttori èfu appunto di cercare di non imitarlo.
 
Il suo primo successo commerciale èfu ''[[Because of You (singolo Tony Bennett)|Because of You]]'', cheprodotta da [[Mitch Miller]] con un arrangiamento orchestrale di [[Percy Faith]]: haottenne un altissimo gradimento nei [[juke box]] e rimanerimase al primo posto nellenella classificheclassifica dei[[Billboard singoliHot 100]] per quasiotto tresettimane mesinel consecutivi1951, vendendo più di un milione di copie. Sulla scia arrivanoarrivarono ''Cold, Cold Heart'' econ ''Blue[[Percy Velvet''.Faith]] Ormaiche divenutaraggiunse star dila prima grandezzaposizione soddisfanella laBillboard moltitudineHot di100 fansper accorsisei asettimane Newsempre York,nel al1951 Paramounte Theatre, con sette spettacoli''Blue al giorno, dalle 10:30 del mattino alle 3 di notteVelvet''.
Ormai divenuta star di prima grandezza, Bennett soddisfò la moltitudine di fans accorsi a New York, al Paramount Theatre, con sette spettacoli al giorno, dalle 10:30 del mattino alle 3 di notte.
[[File:Irv Kupcinet and Tony Bennett circa 1950s.JPG|miniatura|Tony Bennett (a destra) negli [[anni '50]]]]
Dopo altri successi come ''[[Rags to Riches (singolo)|Rags to Riches]]'' e ''[[In the Middle of an Island]]'', a partire dal 1955 la sua carriera musicale subì una svolta, dovuta sia alla nascita del [[Rock]] sia alla sua passione per la musica [[jazz]].
Realizzò un ottimo album come ''The Beat of My Heart'' nel quale si avvalse della collaborazione di musicisti come [[Herbie Mann]] e [[Nat Adderley]]; la sonorità era profondamente cambiata rispetto ai lavori precedenti, basti pensare all'utilizzo delle percussioni nello stile di [[Art Blakey]]. Il progetto ottenne un buon consenso sia di critica sia di pubblico.
 
In seguito ebbe l'onore di lavorare con la ''[[Count Basie Orchestra]]'', con la quale pubblicò due album nel biennio 1958-1959. Riuscì nell'impresa, analogamente a [[Frank Sinatra]], di costruirsi la fama di cantante di qualità, dividendosi con disinvoltura tra la [[musica leggera]] e il [[jazz]].
Nel [[1952]] sposa una sua fan, Patricia Beech, che gli dà due figli e dalla quale divorzierà nel [[1971]].
 
Nel 1956 si esibì in televisione nel ''Tony Bennett Show'', in onda d'estate, facendo staffetta con il ''Perry Como Show''.
Dopo altri successi come ''Rags to Riches'' e ''In the Middle of an Island'', a partire dal [[1955]] la carriera musicale subisce una svolta, dovuta sia alla nascita del [[Rock]] sia alla sua passione per la musica [[jazz]].
Realizza un ottimo album come ''The Beat of My Heart'' nel quale si avvale della collaborazione di musicisti del calibro di [[Herbie Mann]] e [[Nat Adderley]]; la sonorità è profondamente cambiata rispetto ai lavori precedenti, basti pensare all'utilizzo delle percussioni nello stile di [[Art Blakey]]. Il progetto ottiene un buon consenso sia di critica sia di pubblico.
 
Nella prima metà degli [[Anni 1960|anni sessanta]] Bennett intensificò i concerti, tra i quali spicca quello alla [[Carnegie Hall]] del 1962. Nello stesso anno incise la canzone che probabilmente più di ogni altra lo rappresenta: ''[[I Left My Heart in San Francisco]]'', che gli valse ben due [[Grammy Award]]s. Nonostante i numerosi impegni, si occupò anche di temi sociali, schierandosi contro il regime dell'[[apartheid]] in [[Sudafrica]].
In seguito ha l'onore di lavorare con la ''[[Count Basie]] Orchestra'' con la quale pubblica due album nel biennio [[1958]]-[[1959]]. Riesce nell'impresa, analogamente a [[Frank Sinatra]], di costruirsi la fama di cantante di qualità, oscillante, con disinvoltura, tra la [[musica leggera]] e il [[jazz]].
 
=== Gli anni settanta ed ottanta e la tossicodipendenza ===
Nel [[1956]] in tv viene trasmesso il [[Tony Bennett Show]], che va in onda d'estate, facendo staffetta con il [[Perry Como Show]].
Nel frattempo l'attività divenne ancora più frenetica: cantò con [[Lena Horne]] e [[Barbra Streisand]], si separò artisticamente dalla Columbia e approdò alla [[Metro-Goldwyn-Mayer|MGM]], dove inspiegabilmente non sembrava essere molto considerato. Nel 1975 e nel 1976, in collaborazione con il grande pianista [[jazz]] [[Bill Evans]], realizzò due album, il ''Tony Bennett/Bill Evans album'' e ''Together Again''. Alla fine degli [[Anni 1970|anni settanta]] si esibì solo a [[Las Vegas]], e incominciò ad avere problemi di [[Tossicodipendenza|dipendenza dalla droga]], culminati nel 1979, quando rischiò la vita per un'[[Sovradosaggio|overdose]] di [[cocaina]], dalla quale, però, si riprese anche grazie all'aiuto dei figli. Danny, il maggiore, per aiutare il padre decise di prendere il controllo delle sue spese, di allontanarlo da Las Vegas e di trasferirlo a New York. Danny organizzò per Bennett piccole apparizioni in spettacoli tv affinché anche il pubblico più giovane avesse la possibilità di ascoltare la sua musica. Nel dicembre 1979 Bennett apparve in perfetta forma come ospite d'onore alla cerimonia per i quarant'anni di carriera di [[Frank Sinatra]], esibendosi in alcune delle sue canzoni più celebri.
 
Durante gli [[Anni 1980|anni ottanta]] si tolse l'etichetta di cantante dei casinò. Si riunì con vecchi collaboratori e siglò un nuovo contratto con la [[Columbia Records]], pubblicando un nuovo album dopo più di dieci anni, ''[[The Art of Excellence]]'', nel 1986.
Nella prima metà degli [[Anni 1960|anni sessanta]] Bennett intensifica i concerti, tra i quali spicca quello al [[Carnegie Hall]] del [[1962]]. Nello stesso anno incide la canzone che probabilmente più di ogni altra lo rappresenta: ''[[I Left My Heart in San Francisco]]'', che gli fa vincere ben due [[Grammy Awards]]. Nonostante i numerosi impegni si occupa anche di sociale, mettendosi contro il regime dell'[[apartheid]] in [[Sudafrica]].
 
=== GliLa rinascita, gli anni Settantanovanta ===
[[File:Tony Bennett National Italian American Gala.jpg|miniatura|Tony Bennett nel 2001]]
Bennett entra in crisi coniugale dal 1965, divorzia dalla prima moglie sei anni dopo e si risposa con l'attrice Sandra Grant, dalla quale avrà altre due figlie. Nel frattempo l'attività diviene ancora più frenetica: canta con [[Lena Horne]] e [[Barbra Streisand]], si separa artisticamente dalla Columbia e approda alla [[MGM]], dove inspiegabilmente non sembra essere molto considerato. Nel 1975 e nel 1976, in collaborazione con il grande pianista [[jazz]] [[Bill Evans (pianista)|Bill Evans]], realizza due album, il ''Tony Bennett/Bill Evans album'' e ''Together Again''. Alla fine degli [[Anni 1970|anni settanta]] si esibisce solo a [[Las Vegas]], e incomincia ad avere problemi di droga: il culmine è nel 1979, quando rischia la vita per un'overdose di [[cocaina]], dalla quale però, anche grazie all'aiuto dei figli, si riprende presto. Nel [[dicembre]] del [[1979]] appare in perfetta forma come ospite d'onore alla cerimonia per i quarant'anni di carriera di [[Frank Sinatra]], esibendosi in alcune delle sue canzoni più celebri.
All'inizio degli [[Anni 1990|anni novanta]], gli eccessi della disco, della [[New wave (musica)|new wave]] e del [[punk rock]] favorirono un ritorno alle canzoni classiche americane e ai loro interpreti, tra i quali lo stesso Bennett. Il figlio Danny gli fece da [[manager]] e lo accompagnò come direttore d'orchestra nei numerosi show televisivi nei quali il padre apparve come guest-star, come il [[David Letterman Show]], il ''Late night with Conan O'Brien'', diversi spettacoli di [[MTV]] e un episodio del cartone animato ''[[I Simpson]]''. Nel 1990 uscì ''Astoria: Portrait of the Artist'', nel 1992 ''Perfectly Frank'', dove cantò i più grandi successi di [[Frank Sinatra|The Voice]] e nel 1993 omaggiò [[Fred Astaire]] con ''Steppin' Out'', che gli valse l'ennesimo Grammy.
 
Intanto si avvicinò a nuovi stili e duettò con numerosi cantanti e gruppi, come i [[Red Hot Chili Peppers]], [[Elvis Costello]] e [[Plácido Domingo]]. Moltiplicò i concerti e nel 1998 pubblicò un'autobiografia, ''The Good Life: The Autobiography of Tony Bennett''. Nel 1997 venne iscritto nella [[Hall of Fame]] degli interpreti jazz e nel 2001 gli fu consegnato il [[Grammy Award alla carriera]].
Durante gli [[Anni 1980|anni ottanta]] si toglie l'etichetta di cantante dei casinò. Si riunisce con vecchi collaboratori e sigla un nuovo contratto con la [[Columbia Records]], pubblicando un nuovo album dopo più di dieci anni, ''The Art of Excellence'', nel [[1986]].
 
Nello stesso anno fondò la ''[[Frank Sinatra School of the Arts]]'', un liceo pubblico dedicato all'insegnamento delle arti dello spettacolo, inaugurato nel 2001, voluta dallo stesso Sinatra ma che non poté vedere realizzato perché morì nel 1998. Bennett volle esaudire il desiderio del collega, ricambiandolo di un elogio ricevuto durante un'intervista (1965) alla rivista ''[[Life (periodico)|Life]]'' nella quale [[Sinatra]] affermò di considerare Tony Bennett il più grande cantante dello show business e di restarne incantato ogni volta che lo guardava esibirsi.
=== La rinascita ===
Nel nascere degli [[Anni 1990|anni novanta]], gli eccessi della disco, della [[New wave (musica)|new wave]] e del [[punk rock]] favoriscono un ritorno alle canzoni classiche americane e ai loro interpreti, tra i quali c'è lo stesso Bennett. Il figlio Danny gli fa da [[manager]] e lo accompagna come direttore d'orchestra nei numerosi show televisivi nei quali il padre appare come guest-star, come il [[David Letterman Show]], Il ''Late night with Conan O'Brien'', diversi spettacoli di [[MTV]] e un episodio del cartone animato [[The Simpson]]. Nel 1990 esce ''Astoria: Portrait of the Artist'', nel [[1992]] ''Perfectly Frank'', dove canta i più grandi successi di [[Frank Sinatra|The Voice]] e nel [[1993]] omaggia [[Fred Astaire]] con ''Steppin' Out'', che gli vale l'ennesimo Grammy.
 
=== Gli anni 2000 ===
Intanto si avvicina a nuovi stili e duetta con numerosi cantanti e gruppi, come i [[Red Hot Chili Peppers]], [[Elvis Costello]] e [[Placido Domingo|Plácido Domingo]].
[[File:Tony Bennett by Peter Chiapperino.jpg|thumb|left|Tony Bennett nel [[2013]] alla Blaisdell Concert Hall, [[Honolulu]], [[Hawaii]]|224x224px]]
Moltiplica i concerti e nel [[1998]] pubblica un'autobiografia, ''The Good Life: The Autobiography of Tony Bennett''. Nel 1997 viene iscritto nella [[Hall of Fame]] degli interpreti jazz e nel [[2001]] gli viene consegnato il [[Grammy Award alla carriera]].
Nell'agosto 2006 compì 80 anni e, come nell'occasione del compleanno di Sinatra, tutto il mondo dello spettacolo gli rese omaggio. In cambio lui apparve in molte cerimonie e show televisivi. Duettò con [[Christina Aguilera]] al ''[[Saturday Night Live]]'' e pubblicò l'album ''[[Duets: An American Classic]]'' (2006) che vinse due Grammy Awards e ''[[Duets II (Tony Bennett)|Duets II]]'' (2011) dove cantò, tra gli altri, con [[Aretha Franklin]], [[Amy Winehouse]], [[Lady Gaga]], [[Paul McCartney]], [[Barbra Streisand]], [[Stevie Wonder]], [[Judy Garland]], [[Michael Bublé]], [[Elton John]], [[Elvis Costello]], [[Céline Dion]]. Il regista Rob Marshall realizzò per l'occasione un documentario su di lui, ''Tony Bennett: An American Classic'', in onda sulla [[NBC]].
 
Il 28 luglio 2012 si esibì in concerto con [[Giorgia (cantante 1971)|Giorgia]] al [[Lucca Summer Festival]]; al concerto, trasmesso in diretta da [[Rai Radio 2]], partecipò anche Antonia, la figlia di Bennett.
Nello stesso anno fonda la ''Frank Sinatra School of the Arts'', scuola per giovani artisti, voluta dallo stesso Sinatra che non poté vedere realizzato il suo sogno perché si spense nel 1998. Bennett volle esaudire il desiderio del collega, ricambiandolo di un elogio ricevuto durante un'intervista alla rivista ''[[Life (rivista)|Life]]'' nel 1965, nella quale Sinatra affermava di considerare Tony il più grande cantante dello show business e di restarne incantato ogni volta che lo guardava esibirsi.
 
Bennett impersonò sé stesso nel film con [[Jim Carrey]] ''[[Una settimana da Dio]],'' in ''[[Terapia e pallottole]]'' con [[Robert De Niro]] e [[Billy Crystal]] e nella serie TV Blue Bloods (Stag.2-Ep.1) con Tom Selleck
=== I suoi primi 80 anni ===
[[File:Tony Bennett & Lady GaGa, Cheek to Cheek Tour 11.jpg|miniatura|Tony Bennett con [[Lady Gaga]] durante il loro ''[[Cheek to Cheek Tour]]'' nel 2015]]
Nell'[[agosto]] del [[2006]] compie 80 anni e, come nell'occasione del compleanno di Sinatra, tutto il mondo dello spettacolo gli rende omaggio. In cambio lui appare in molte cerimonie e show televisivi. Duetta con [[Christina Aguilera]] al ''[[Saturday Night Live]]'' e pubblica l'album ''[[Duets: An American Classic]]'' che vince due Grammy Awards e dove canta, tra gli altri, con [[Barbra Streisand]], [[Stevie Wonder]], [[Michael Bublé]]. Il regista Rob Marshall realizza per l'occasione un documentario su di lui, ''Tony Bennett: An American Classic'', in onda sulla [[NBC]].
Il 29 luglio 2014 venne distribuita la cover del singolo ''[[Anything Goes (Tony Bennett e Lady Gaga)|Anything Goes]],'' di [[Cole Porter]], in duetto con [[Lady Gaga]] che anticipò l'album jazz di collaborazioni tra i due artisti, ''[[Cheek to Cheek]]'', uscito a settembre. L'album raggiunse il primo posto della [[Billboard 200]], e la seconda posizione della classifica ufficiale italiana [[FIMI]].
Per la seconda volta Tony Bennett (che a 88 anni era l'artista più anziano ad aver ottenuto un primo posto) fu in vetta alla classifica degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] con un disco al debutto; ''Cheek to Cheek'' vinse anche un [[Grammy Award]] come "Best Traditional Pop Vocal Album". Il 25 settembre 2015 pubblicò un album di canzoni composte da [[Jerome Kern]], con Bill Charlap al piano, chiamato ''[[The Silver Lining: The Songs of Jerome Kern]].''
 
=== I 90 anni e la malattia di Alzheimer ===
Il [[28 luglio]] [[2012]] si è esibito al [[Lucca Summer Festival]] in concerto con [[Giorgia_(cantante_1971)|Giorgia]]; al concerto ha partecipato anche Antonia, la figlia di Bennet. Il concerto è stato trasmesso in diretta da [[Rai Radio 2]].
Il 3 agosto 2016 Tony Bennett compì 90 anni e l'evento venne celebrato con una festa a cui presero parte vari cantanti e attori, tra cui [[Lady Gaga]], [[Stevie Wonder]], [[John Travolta]] e [[Bruce Willis]]. Il successivo 19 agosto, di fronte al Fairmont Hotel di San Francisco, Bennett partecipò all'inaugurazione di una statua alta otto metri che lo raffigura, accolto da un coro che cantò ''I Left My Heart in San Francisco'', motivo che Bennett aveva cantato per la prima volta nell'albergo nel 1961.
 
Nel novembre 2016 Bennett annunciò anche l'uscita di un album live celebrativo dei suoi 90 anni, dal titolo ''[[Tony Bennett Celebrates 90]],'' che vide la partecipazione di numerosi cantanti tra cui [[Michael Bublé]], Lady Gaga, [[Diana Krall]], [[k.d. lang]], [[Andrea Bocelli]], [[Rufus Wainwright]], [[Leslie Odom Jr.]], Stevie Wonder.<ref>{{Cita web|url=https://pagesix.com/2016/08/04/tony-bennett-has-the-coolest-90th-birthday-party-ever/|titolo=Tony Bennett has the coolest 90th birthday party ever|autore=Mara Siegler, Post Wires|sito=Page Six|data=4 agosto 2016|accesso=17 novembre 2016 |lingua=en}}</ref> L'album vinse un Grammy Award nella categoria "miglior album vocale pop tradizionale".
Bennett ha anche impersonato sé stesso nel film con [[Jim Carrey]] ''[[Una settimana da Dio]]'' e in ''[[Terapia e pallottole]]'' con [[Robert De Niro]] e [[Billy Crystal]].
 
Nel 2021 venne rivelato che al cantante qualche anno prima era stata diagnosticata la [[malattia di Alzheimer]].<ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/spettacoli/21_febbraio_01/tony-bennett-rivela-avere-l-alzheimer-la-vita-dono-anche-cosi-47e069c6-649c-11eb-aad7-ece6884524fa.shtml|titolo=Tony Bennett rivela di avere l’Alzheimer: «La vita è un dono anche così»|autore=Barbara Visentin|sito=Corriere della Sera|data=2021-01-02|lingua=it|accesso=2021-02-05}}</ref> Congiuntamente, vennero annunciati anche un nuovo album jazz in collaborazione con Lady Gaga e due serate di concerti al [[Radio City Music Hall]] di [[New York]], denominate ''[[One Last Time: An Evening with Tony Bennett and Lady Gaga]]'', che saranno le ultime esibizioni dal vivo del cantante.<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2021/07/20/news/lady_gaga_e_tony_bennett_sul_palco_insieme_per_un_ultima_volta_-310962935/|titolo=Tony Bennett sul palco per "un'ultima volta" insieme a Lady Gaga|sito=la Repubblica|data=2021-07-20|lingua=it|accesso=2021-07-27}}</ref> Il figlio e manager di Bennett, Danny, verso la metà di agosto annunciò il ritiro del padre dalle scene.<ref>{{Cita web|url=https://news.fidelityhouse.eu/musica/il-leggendario-crooner-tony-bennett-si-ritira-dalle-scene-520250.html|titolo=Il leggendario crooner Tony Bennett si ritira dalle scene
== Discografia ==
|sito=FidelityNews|data=2021-08-14|lingua=it|accesso=2021-09-12}}</ref> Il 1 ottobre 2021 uscì il suo 103º ed ultimo album in studio intitolato ''[[Love for Sale (Tony Bennett e Lady Gaga)|Love for Sale]]'', inciso insieme a Lady Gaga.
=== Album ===
==== [[Columbia Records|Columbia]] ====
*1952 ''[[Because of You (album Tony Bennett)|Because of You]]'' (10" album)
*1955 ''[[Cloud 7 (album)|Cloud 7]]'' (ristampato 2006)
*1955 ''[[Alone at Last with Tony Bennett]]''
*1957 ''[[Tony (album)|Tony]]''
*1957 ''[[The Beat of My Heart]]'' (ristampato 2006)
*1958 ''[[Blue Velvet (album)|Blue Velvet]]''
*1958 ''[[Long Ago and Far Away (album)|Long Ago and Far Away]]''
*1958 ''[[A String of Hits (Tony's Greatest Hits)]]'' (Compilation)
*1958 ''[[Basie Swings, Bennett Sings]]''
*1959 ''[[In Person!]]''
*1959 ''[[Hometown, My Town]]''
*1960 ''[[To My Wonderful One]]''
*1960 ''[[Alone Together (album)|Alone Together]]''
*1960 ''[[A String of Hits (More Of Tony's Greatest Hits)]]''
*1961 ''[[A String of Harold Arlen]]''
*1961 ''[[Tony Sings for Two]]''
*1961 ''[[My Heart Sings]]''
*1962 ''[[Mr. Broadway: Tony Bennett's Greatest Broadway Hits]]''
*1962 ''[[I Left My Heart in San Francisco (album)|I Left My Heart in San Francisco]]''
*1962 ''[[Tony Bennett at Carnegie Hall]]'' (Live, ristampato 1997)
*1963 ''[[I Wanna Be Around (album)|I Wanna Be Around]]'' (ristampato 1995)
*1963 ''[[This Is All I Ask]]''
*1964 ''[[The Many Moods of Tony]]''
*1964 ''[[When Lights Are Low]]'' (ristampato 2006)
*1964 ''[[Who Can I Turn To? (album)|Who Can I Turn To?]]'' (ristampato 1995)
*1965 ''[[If I Ruled the World (album Tony Bennett)|If I Ruled the World]]'' (ristampato 2006)
*1965 ''[[Tony Bennett's Greatest Hits, Vol. III]] (Compilation)
*1966 ''[[The Movie Song Album]]'' (ristampato 2006)
*1966 ''[[A Time for Love]]''
*1967 ''[[Tony Makes It Happen]]''
*1967 ''[[For Once In My Life (Tony Bennett album)|For Once In My Life]]''
*1968 ''[[Yesterday I Heard the Rain]]''
*1968 ''[[Snowfall: The Tony Bennett Christmas Album]]'' (ristampato 1995)
*1969 ''[[Tony Bennett's Greatest Hits, Vol. IV]]'' (Compilation)
*1969 ''[[I've Gotta Be Me]]''
*1969 ''[[Love Story: 20 All-Time Great Recordings]]''
*1970 ''[[Tony Sings the Great Hits of Today]]''
*1970 ''[[Tony Bennett's Something]]'' (ristampato 1995)
*1970 ''[[Tony Bennett Sings His All-Time Hall of Fame Hits]]''
*1971 ''[[Love Story (Tony Bennett)|Love Story]]''
*1971 ''[[The Very Thought of You (album)|The Very Thought of You]]''
*1971 ''[[Get Happy with the London Philharmonic Orchestra]]''
*1972 ''[[The Summer of '42]]''
*1972 ''[[With Love (album)|With Love]]''
*1972 ''[[Tony Bennett's All-Time Greatest Hits]]'' (Compilation)
*1972 ''[[The Good Things in Life]]'' MGM/Verve/Philips
*1973 ''[[Listen Easy]]'' MGM/Verve/Philips
*1973 ''[[Tony!]]''
*1973 ''[[Sunrise, Sunset]]''
*1975 ''[[Let's Fall in Love with the Songs of Harold Arlen and Cy Coleman]]''
 
È deceduto il 21 luglio 2023 a 96 anni nella sua abitazione a [[New York]] a causa di un malore.<ref>{{Cita web|url=https://www.bbc.com/news/entertainment-arts-66271090.amp|titolo=Tony Bennett: Legendary singer dies aged 96|sito=[[BBC]]|data=21 luglio 2023|lingua=en|accesso=21 luglio 2023}}</ref>
==== [[Improv Records|Improv]] ====
*1973 ''[[Tony Bennett Sings 10 Rodgers and Hart Songs]]'' (Improv records ristampati su [[Concord Records|Concord]], 2003 - )
*1973 ''[[Tony Bennett Sings More Great Rodgers and Hart]]''
*1975 ''[[Life is Beautiful (album)|Life is Beautiful]]''
*1975 ''[[The Tony Bennett/Bill Evans Album]]''
*1977 ''[[Together Again (Bennett and Evans album)|Tony Bennett and Bill Evans - Together Again]]''
*1977 ''[[Tony Bennett with the McPartlands and Friends Make Magnificent Music]]'' (Live)
*1979 ''[[The Special Magic of Tony Bennett]]''
 
== Vita privata ==
==== Ritorno alla [[Columbia Records|Columbia]] ====
Nel 1952 sposò a [[Manhattan]] Patricia Beech, giovane jazzista dell'[[Ohio]] conosciuta dopo una serata in cui si era esibito in un locale di [[Cleveland]]. Dall'unione nacquero due figli: il primogenito D'Andrea (detto Danny) nel 1954 e Daegal (detto Dae) l'anno successivo.
*1986 ''[[The Art of Excellence]]'' (ristampato 2006)
*1987 ''[[Tony Bennett: Jazz]]'' (2 tracce solo su vinili)
*1987 ''[[Bennett/Berlin]]''
*1989 ''[[Astoria: Portrait of the Artist]]''
*1991 ''[[Forty Years: The Artistry of Tony Bennett]]''
*1992 ''[[Perfectly Frank]]'' - [[Grammy Award]] for Best Traditional Pop Vocal Album [[1993]]
*1993 ''[[Steppin' Out (Tony Bennett album)|Steppin' Out]]'' - [[Grammy Award]] for Best Traditional Pop Vocal Album [[1994]]
*1994 ''[[MTV Unplugged: Tony Bennett]]'' (Live) - [[Grammy Award]] for Best Traditional Pop Vocal Album e [[Grammy Award all'album dell'anno]] [[1995]]
*1995 ''[[Here's to the Ladies]]'' - [[Grammy Award]] for Best Traditional Pop Vocal Album [[1997]]
*1997 ''[[Tony Bennett on Holiday]]'' - [[Grammy Award]] for Best Traditional Pop Vocal Album [[1998]]
*1998 ''[[Tony Bennett: The Playground]]''
*1999 ''[[Bennett Sings Ellington: Hot & Cool]]'' - [[Grammy Award]] for Best Traditional Pop Vocal Album [[2000]]
*2000 ''[[The Ultimate Tony Bennett]]'' (Compilation)
*2001 ''[[Playing with My Friends: Bennett Sings the Blues]]'' - [[Grammy Award]] for Best Traditional Pop Vocal Album [[2003]]
*2002 ''[[The Essential Tony Bennett]]''
*2002 ''[[A Wonderful World (Tony Bennett & k.d. lang)|A Wonderful World]]'' (con [[k.d. lang]]) - [[Grammy Award]] for Best Traditional Pop Vocal Album [[2004]]
*2004 ''[[The Art of Romance]]'' - [[Grammy Award]] for Best Traditional Pop Vocal Album [[2006]]
*2006 ''[[Duets: An American Classic]]''
*2008 ''[[A Swingin' Christmas]]''
*2011 ''[[Duets II (Tony Bennett)|Duets II]]''
*2012 ''[[Viva Duets]]''
 
Il matrimonio con la Beech si concluse con il divorzio nel 1971, dopo una grave crisi coniugale. Nello stesso anno, Bennett sposò l'attrice [[Sandra Grant]], dalla quale avrà due figlie: Joanna (nata nel 1970) e Antonia (nata nel 1974).
==== Specialty CDs ====
*2006 ''[[Tony Bennett: Through the Years]]''
 
Divorziò dalla seconda moglie nel 2007 e, nello stesso anno, passò a nuove nozze con Susan Crow, di quarant'anni più giovane.<ref>{{Cita web|url=https://people.com/music/who-is-susan-benedetto-tony-bennett-wife/|titolo=Who Is Tony Bennett's Wife? All About Susan Benedetto|autore=Jaqueline Weiss|sito=[[People (rivista)|People]]|lingua=en|accesso=21 luglio 2023}}</ref>
=== Singoli ===
 
*[[1950]] - ''[[Boulevard of Broken Dreams (Tony Bennett)|The Boulevard of Broken Dreams]]''
== Discografia ==
*[[1951]] - ''[[Because of You (singolo Tony Bennett)|Because of You]]''
{{vedi anche|Discografia di Tony Bennett}}
*[[1951]] - ''[[Cold, Cold Heart]]'' - Prima posizione negli Stati Uniti ed in Australia
 
*[[1951]] - ''[[Blue Velvet (Tony Bennett)|Blue Velvet]]''
== Opere letterarie ==
*[[1953]] - ''[[Rags to Riches]]'' - Prima posizione negli Stati Uniti ed in Australia
* {{Cita libro |autore=Tony Bennett |titolo=Tony Bennett. What My Heart Has Seen |url=https://archive.org/details/tonybennettwhatm00benn |editore=Rizzoli |anno=1996 |isbn=0-8478-1972-8}}
*[[1953]] - ''[[Stranger in Paradise (singolo)|Stranger in Paradise]]'' - Seconda posizione negli Stati Uniti e prima in Australia e nel Regno Unito
* {{Cita libro |autore=Tony Bennett |autore2=Will Friedwald |titolo=The Good Life. The Autobiography Of Tony Bennett |editore=Pocket Books |anno=1998 |isbn=0-671-02469-8 |lingua=en}}
*[[1954]] - ''There'll Be No Teardrops Tonight'' - Settima posizione negli Stati Uniti
* {{Cita libro |autore=Tony Bennett |autore2=Robert Sullivan |titolo=Tony Bennett in the Studio. A Life of Art & Music |url=https://archive.org/details/isbn_9781402747670 |editore=Sterling |anno=2007 |isbn=1-4027-4767-5 |lingua=en}}
*[[1954]] - ''Cinnamon Sinner'' - Ottava posizione negli Stati Uniti
 
*[[1956]] - ''[[Can You Find It in Your Heart]]''
== Onorificenze ==
*[[1956]] - ''[[From the Candy Store on the Corner to the Chapel on the Hill]]''
{{Onorificenze
*[[1956]] - ''[[Happiness Street (Corner Sunshine Square)]]''
|immagine = Kennedy Center Ribbon.png
*[[1956]] - ''[[Just in Time (Tony Bennett)|Just in Time]]''
|nome_onorificenza = Kennedy Center Honors
*[[1956]] - ''[[The Autumn Waltz]]''
|collegamento_onorificenza = Kennedy Center Honors
*[[1957]] - ''[[In the Middle of an Island]]'' - Nona posizione negli Stati Uniti e terza in Australia
|motivazione =
*[[1957]] - ''[[Ca, C'est L'amour]]''
|data = 4 dicembre 2005
*[[1957]] - ''[[I Am (Tony Bennett song)|I Am]]''
}}
*[[1958]] - ''[[Young and Warm and Wonderful]]''
 
*[[1958]] - ''[[Firefly (Tony Bennett)|Firefly]]''
== Note ==
*[[1959]] - ''[[Smile (Charlie Chaplin)|Smile]]''
<references />
*[[1960]] - ''[[Climb Ev'ry Mountain]]''
*[[1962]] - ''[[I Left My Heart in San Francisco]]''
*[[1963]] - ''[[I Wanna Be Around]]''
*[[1963]] - ''[[The Good Life]]''
*[[1963]] - ''[[I Will Live My Life for You]]''
*[[1963]] - ''[[Spring in Manhattan]]''
*[[1963]] - ''[[This Is All I Ask]]''
*[[1964]] - ''[[When Joanna Loved Me]]''
*[[1964]] - ''[[Who Can I Turn To (When Nobody Needs Me)]]''
*[[1964]] - ''[[A Taste of Honey]]''
*[[1965]] - ''[[If I Ruled the World (singolo Tony Bennett)|If I Ruled the World]]''
*[[1965]] - ''[[Fly Me to the Moon|Fly Me to the Moon (In Other Words)]]''
*[[1965]] - ''[[The Shadow of Your Smile]]''
*[[1966]] - ''[[A Time for Love]]''
*[[1967]] - ''[[For Once in My Life]]''
*[[2011]] - ''[[Body and Soul (brano musicale)|Body and Soul]]'' ft. [[Amy Winehouse]]
*[[2011]] - ''[[The Lady Is a Tramp]]'' ft. [[Lady Gaga]]
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro |autore-capitolo=Gomy Smeraldi |capitolo=Tony Bennett |titolo=Italian Americans of the Twentieth Century |curatore=George Carpetto |curatore2=Diane M. Evanac |città=Tampa |editore=Loggia Press |anno=1999 |pp=40-41 |lingua=en}}
* Bennett, Tony. ''Tony Bennett: What My Heart Has Seen''. Rizzoli, 1996. ISBN 0-8478-1972-8.
* Brooks, Tim; Marsh, Earle F., ''The Complete Directory to Prime Time Network and Cable TV Shows, 1946–Present'' (9th ed.). Ballantine Books, 2007
* Bennett, Tony, with Will Friedwald. ''The Good Life: The Autobiography Of Tony Bennett''. Pocket Books, 1998. ISBN 0-671-02469-8.
 
* Bennett, Tony, with Robert Sullivan. ''Tony Bennett in the Studio: A Life of Art & Music''. Sterling, 2007. ISBN 1-4027-4767-5.
== Voci correlate ==
*[[Celebrità della Hollywood Walk of Fame]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Tony Bennett}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Premio Grammy alla carriera}}
{{Vincitori Premio Gershwin}}
{{Controllo di autorità|VIAF=84563171|LCCN=n/85/6632}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|jazz|musica}}
 
[[Categoria:Attivisti contro il razzismo]]
[[Categoria:Gruppi e musicisti della Columbia Records]]
[[Categoria:Gruppi nella Long Island Music Hall Of Fame]]
[[Categoria:Musicisti italoamericani]]
[[Categoria:GruppiVincitori nelladi Long Island Music Hall Of FameGrammy]]
[[Categoria:Vincitori di Grammy|Bennett, Tony]]
[[Categoria:Vincitori di premi Emmy]]
 
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