Cesano Boscone: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Cesano Boscone
|Panorama = Cesbos-chiesa SGB.jpg
|Didascalia = Piazza S. Giovanni
|Voce bandiera =
|Voce
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Lombardia
|Divisione amm grado 2 = Milano
|Amministratore locale = Marco Pozza<!--nome, cognome SENZA titoli-->
|Partito = [[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|Data elezione = 11-06-2024
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Divisioni confinanti = [[Corsico]], [[Milano]], [[Trezzano sul Naviglio]]
|Zona sismica = 4
|Gradi giorno = 2404
|Nome abitanti = cesanesi
|Patrono = [[sant'Ambrogio]], [[san Giovanni Battista]]
|Festivo = 7 dicembre, 24 giugno
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Cesano Boscone (province of Milan, region Lombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Cesano Boscone all'interno della città metropolitana di Milano
}}
'''Cesano Boscone''' (''Cesan Boscon'' in [[dialetto milanese]]<ref>{{cita libro|titolo=La poesia in dialetto: storia e testi dalle origini al Novecento, Volume 3|pp=3532-3|nome=Franco|cognome=Brevini|wkautore=Franco Brevini|anno=1999|editore=[[Arnoldo Mondadori Editore]]|ISBN=9788804469377}}</ref>, <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|[tʃeˈzãː buˈskũː]}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[città metropolitana di Milano]] in [[Lombardia]], totalmente [[conurbazione|conurbato]] col [[Milano|capoluogo]].
== Geografia fisica ==
=== Clima ===
{{ClimaAnnuale
| nome = Cesano Boscone<ref name="it.climate-data.org">{{Cita web|url=https://it.climate-data.org/europa/italia/lombardia/cesano-boscone-13418/|titolo=Clima Cesano Boscone|sito=Climate-data.org|accesso=9 settembre 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20200322153137/https://it.climate-data.org/europa/italia/lombardia/cesano-boscone-13418/|dataarchivio=22 marzo 2020|urlmorto=no}}</ref>
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}}
== Storia ==
=== Dall'epoca romana a quella longobarda ===
Il nome Cesano risale probabilmente al periodo romano, quando molti territori padani vennero assegnati ai veterani delle campagne militari in compenso dei servizi resi, apparendo così riferibile a un certo "Caesius" o "Cassianus", sulla base di un'epigrafe incisa su un altare votivo - con una dedica al dio [[Giove (divinità)|Giove]] - ritrovato in occasione dei lavori per la costruzione della casa parrocchiale<ref>Questo il testo dell'iscrizione: ''IOM - L TITIUS CASSIANUS - EX VOTO'' (a Giove ottimo massimo - Lucio Tizio Cassiano - Ex voto). V., più in dettaglio, Archivio Parrocchiale di Cesano Boscone, cart. 5, fasc. 6, e [http://www.cesanoinsieme.it/sgb/aree_e_tombe.htm www.cesanoinsieme.it] (URL consultato il 19 gennaio 2020).</ref>. Quanto all'aggiunta "Boscone", si presume sia dovuta al fatto che il territorio di Cesano fosse circondato da boschi.
Sul territorio sono stati trovati diversi reperti archeologici di epoca romana: oltre alla già citata ara votiva, situata nel piazzale di fronte alla [[Chiesa di San Giovanni Battista (Cesano Boscone)|chiesa di San Giovanni Battista]], sono state rinvenute quattro stele, due delle quali con dedica, e un sarcofago di forma rettangolare, scavato all'interno, mancante di coperchio e con un foro laterale<ref>I reperti si trovano ora presso la casa parrocchiale. Cfr. ''ibidem''.</ref>.
La stessa [[topografia]] del paese richiama la struttura dell'accampamento romano, con due strade principali che si incrociano, via Roma e via Milano. La posizione del [[Cardine (storia romana)|Cardo]] e del [[Decumano]] dell'insediamento romano originario corrisponde invece con quella delle vie Dante e Monegherio, nel centro storico del paese.
L'area di Cesano, tuttavia, conobbe maggiore sviluppo solo nel periodo [[Regno longobardo|longobardo]], come attestano alcuni ritrovamenti archeologici<ref>AA. VV., ''La Lombardia paese per paese'', ed. Bonechi, Firenze 1985, vol. III - Cesano Boscone</ref>. Si ipotizza che la stessa [[Chiesa di San Giovanni Battista (Cesano Boscone)|chiesa di San Giovanni Battista]] sia stata fondata dalla regina [[Teodolinda]] nel [[613]], dopo la sua conversione al [[Cristianesimo]]. Durante gli scavi eseguiti nel secolo scorso per ampliare l'edificio, venne alla luce una necropoli. Fu proprio l'esame della disposizione degli scheletri, sistemati in linee parallele, e non sparsi senza un ordine preciso com'era in uso presso i Romani, a consentire di far risalire le sepolture all'epoca della dominazione longobarda.
=== Dal Medioevo alla dominazione austriaca ===
[[File:Cesbos-
L'esistenza di un ordinamento comunale è testimoniata da un documento datato 7 agosto 1264 trascritto negli ''Atti del comune di Milano'' in cui Cesano Boscone veniva citato come comune. Negli ''Statuti delle acque e delle strade del contado di Milano fatti nel 1346'' Cesano Boscone risulta incluso nell'omonima pieve e viene elencato tra le località cui spetta la manutenzione della "strata da Bagio" e della "strata dal Naviglio" come "el locho da Cisano".<ref name="Siusa21729">{{Cita web|url=https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=21729|titolo=SIUSA - Comune di Cesano Boscone|sito=siusa.archivi.beniculturali.it|accesso=2020-01-29}}</ref> In tale statuto si può leggere che la pieve di Cesano Boscone comprendeva i comuni di Buccinasco, Corsico, Cusago, Trezzano sul Naviglio e di Muggiano.
Da delle raccolte storiografiche<ref>{{Cita libro|titolo=Antiquario della Diocesi di Milano}}</ref> ottocentesche della Diocesi di Milano, con riferimento a Cesano Boscone, si legge che:
{{Citazione|Era Cesano borgo nel secolo X, coonestato da un insigne Capitanato, che vale quanto una Potestaria, ed era di Juspatronato di una certa famiglia e probabilmente di quella da Baggio. Dall'antico catalogo del secolo XIII si vede che qui vi fu una collegiata, e che Cesano colla sua Pieve contava 32 chiese. Cesano era una delle undici Pievi che formavano il contado di Milano. Nel 1144 qui si teneva il mercato. Vi risiede un prevosto che è vicario foraneo della Pieve.}}
Nel [[Medioevo]] Cesano era quindi [[Pieve di Cesano Boscone|capopieve]] di altre trentadue chiese<ref>''Liber notitiae sanctorum Mediolani. Manoscritto della Biblioteca Capitolare di Milano'', a cura di M. Magistretti, U. Monneret de Villard, Milano, 1917, citato da [http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/8116111/?view=toponimi&hid=8000168 www.lombardiabeniculturali.it] (URL consultato il 19 gennaio 2020).</ref> e nella canonica di Cesano vi erano sei canonici oltre al “prepositus”<ref>''Status Ecclesiae Mediolanensis anni MCCCCLXVI iuxta exemplar seculi XV insertum in Codice Miscellaneorum Bibliothecae Monacorum Sancti Ambrosii Mediolani, signato n. 245 in Osservazioni di Pietro Mazzucchelli prefetto del Collegio e della Biblioteca Ambro'', Milano, 1828, citato da [http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/8116111/?view=toponimi&hid=8000168 www.lombardiabeniculturali.it] (URL consultato il 19 gennaio 2020).</ref>. A quel tempo, infatti, l'organizzazione ecclesiastica era piramidale: le chiese minori facevano riferimento alle capopievi e queste ultime alla chiesa della città vicina.
Cesano Boscone fece parte del contado di [[Milano]]; fra il X e il XIII secolo fu un borgo di discrete dimensioni - sede di mercato<ref>''Antiquario della diocesi di Milano dell'arciprete oblato Francesco Bombognini'', Milano, Pirotta, 1828, p. 13.</ref> - sotto la giurisdizione della comunità religiosa [[Congregazione olivetana|olivetana]] di Lorenteggio. Una testimonianza dell'epoca tardo-medioevale è la cosiddetta "corte del fabbro", un edificio sito tra le vie Dante e Libertà, noto come la "casa del [[Federico Barbarossa|Barbarossa]]", poiché si era trovato uno stemma che faceva vagamente pensare che l'edificio fosse di quell'epoca. Questa ipotesi è comunque da escludersi in base alla documentazione reperibile nella biblioteca di Baggio e soprattutto in base agli elementi gotici della costruzione, che la fanno risalire al Quattrocento.
Nei registri dell'estimo del ducato di Milano del 1558 e nei successivi aggiornamenti del XVII secolo il comune risulta ancora essere capopieve.
Dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751 emerge che il comune, diviso fiscalmente in due comuni, uno - Cesano Boscone - detto Dominante, l'altro detto Comune de' Fieschi, contava circa 220 anime. L'apparato amministrativo era costituito da un organo deliberativo formato dall'assemblea di tutti i capi di casa della comunità, da un console e da due dei maggiori estimati, ai quali competevano mansioni di carattere esecutivo. Nominato a "pubblico incanto", secondo la comune prassi che attribuiva l'incarico al candidato che si impegnava a svolgere il servizio al minor costo, al console la comunità delegava compiti di polizia locale; ai due maggiori estimati, denominati anche deputati, responsabili della gestione degli affari del comune, era soprattutto raccomandata la "vigilanza sopra la giustizia de reparti de carichi". Ad un cancelliere, residente in Milano, competevano invece la custodia di tutte le scritture prodotte dalla comunità e soprattutto il calcolo e la ripartizione dei carichi fiscali, riscossi da un esattore, scelto con asta pubblica e nominato dagli estimati. A metà del XVIII secolo il comune era direttamente subordinato alla giurisdizione della città di Milano, presso i cui uffici pretori il console era tenuto a prestare ogni anno l'ordinario giuramento.<ref name="Siusa21729" />
Con il passare del tempo l'importanza di Cesano cominciò a diminuire, soprattutto per il progressivo depauperamento demografico del comune, che subì un'ulteriore drastica diminuzione degli abitanti a seguito della [[Peste del 1630|peste del Manzoni]]. La crisi demografica non migliorò nei decenni successivi, tanto che al censimento effettuato dal governo austriaco tra il [[1770]] e il [[1778]], la popolazione residente risultò di sole 817 unità.
[[File:Cesano Boscone (19).jpg|thumb|Cortile interno di Villa Marazzi]]
Testimonianza dell'epoca asburgica a Cesano è "Villa Marazzi", il cui restauro conservativo è stato completato nel [[1998]]. La Villa apparteneva agli omonimi Marazzi, proprietari latifondisti, che in seguito si associarono ai conti Lattuada<ref>[http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI230-00049/ www.lombardiabeniculturali.it] (URL consultato il 19 gennaio 2020).</ref>.
L'[[Repubblica Cisalpina|invasione napoleonica]] distrusse ulteriormente l'importanza di Cesano, la cui popolazione calò fino a raggiungere le 345 unità nel 1798<ref>''Raccolta degli ordini ed avvisi stati pubblicati dopo il cessato governo austriaco'', Milano, Velardini, 1798, Volume 6, p. 189.</ref>. Cesano fu, quindi, privata della sua pieve e, nonostante nel [[1809]] gli fosse stata incorporata [[Muggiano (Milano)|Muggiano]], fu annessa a [[Baggio (Milano)|Baggio]] nel [[1811]]. Gli austriaci restaurarono il comune nel [[1816]], ma ormai era divenuta [[Corsico]] la principale località distrettuale.
===
Il primo censimento disposto dal neonato [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d’Italia]] nel 1861 informa che il comune, amministrato da un Sindaco, da una Giunta e da un Consiglio Comunale, conta 654 abitanti. Tale dato resta sostanzialnente invariato - al di sotto del migliaio - fino ai primi anni del Novecento. Nello stesso periodo si riscontrano il primo verbale del Consiglio Comunale, del 1869, e il primo regolamento edilizio datato 1875<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.cesano-boscone.mi.it/index.php/vivere-a-cesano-boscone/storia|titolo=Storia|accesso=2022-05-01|dataarchivio=29 gennaio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200129231045/https://www.comune.cesano-boscone.mi.it/index.php/vivere-a-cesano-boscone/storia|urlmorto=sì}}</ref>.
Di rilievo è il legame dell'Amministrazione Comunale con la chiesa di San Giovanni Battista, come attesta il mutuo acceso dal 1897 al 1903 per i lavori di riparazione della parrocchia, e quello con l’[[Fondazione Istituto Sacra Famiglia|Ospizio Sacra Famiglia]]. Dal carteggio conservato dall'Amministrazione, inoltre, emergono molte pratiche relative a sovvenzioni comunali per la gestione e l’attività di questo ente, principalmente dedito all'assistenza psichiatrica<ref>''Ibidem''</ref>.
La riforma dell’ordinamento comunale del 1926<ref>{{Cita libro|nome=Guerra,|cognome=Achille.|titolo=Il podestà : esposizione storica dell'istituto dalle origini ai tempi nostri : commento organico alla legge 4 febbraio 1926, n. 237 ...|url=http://worldcat.org/oclc/955890995|accesso=2022-05-01|data=1926|editore=E. Pietrocola|OCLC=955890995}}</ref> affida l’amministrazione al Podestà. Nel 1929 viene eseguito il primo censimento fascista dell’agricoltura da cui emerge il ruolo basilare dell'agricoltura, dell'allevamento e della macellazione del bestiame nell’organizzazione economica di Cesano Boscone<ref>Dalla documentazione emergono rilevanti menzioni del servizio di approvazione della monta dei tori e della statistica della macellazione per l’imposta di consumo.</ref>. Al 1916 risale la prima testimonianza di [[scuola serale]] e al 1935 l'istituzione della biblioteca comunale.
Ai primi anni del Novecento risale l'edificazione della sede dell’Associazione vinicola "Vittorio Veneto", all'angolo fra le odierne Via Mons. Pogliani e Via XXV Aprile. L'edificio ospita, fra le due guerre, la [[Casa del Fascio]] e, a partire dagli anni cinquanta, alcuni servizi comunali fra cui la scuola elementare oggi in Via XXV Aprile, la polizia locale e la biblioteca. Lo stabile, da anni in stato di abbandono, è stato demolito nel 2008; sull'area è stata edificata dall'Amministrazione una scuola di musica.
Nel 1935 Cesano Boscone risulta essere divisa nelle seguenti frazioni: Cascina Broggi, Cascina Luisa, Cascina Tessera, Cascina Nuova<ref>{{Cita libro|titolo=Annuario Generale d'Italia, 1935, Volume Primo}}</ref>.
Nel [[Secondo dopoguerra in Italia|secondo dopoguerra]] il comune, sito alle porte del [[Milano|capoluogo]], diventa sede di accoglienza dapprima di sfollati dal conflitto, di terremotati della [[Sicilia]], delle [[Marche]] e del [[Friuli]] e, dagli anni sessanta, di emigrati dal [[Italia meridionale|meridione]]. In quel periodo Cesano conosce una notevole espansione edilizia, come dimostrano le domande di edilizia privata e di case popolari che hanno sostanzialmente determinato l'assetto urbanistico che il comune conserva tutt'oggi.
Rilevante è la crescita dei quartieri Pasubio e La Cascina: il primo si sviluppa per la presenza di fontanili e rogge, la cui prima manutenzione risale al 1862 (Fontanile Gera) e il secondo perché più periferico e vicino a Milano.
Dai censimenti degli anni sessanta dell’industria e dell’agricoltura è visibile quanto il settore economico agricolo sia ancora preponderante rispetto all’industria. A partire dal decennio successivo, invece, il settore secondario ha trasformato i quartieri periferici in residenze per pendolari verso Milano.
In questi anni anche la sede municipale si rinnova, infatti, viene deliberata la costruzione del nuovo edificio comunale in Via Pogliani, eseguito dal 1963 al 1969 ed ancora più importanti sono la realizzazione dell’acquedotto - la cui torre si staglia ancora nello [[skyline]] del sud-ovest [[Milano|milanese]] - dal 1958 al 1964, l’apertura di nuove strade di collegamento, l’ampliamento del [[cimitero]] dal 1963 al 1967 e della rete fognaria dal 1961 al 1969.
L’incremento costante della popolazione è un altro dato che dimostra la piena crescita del Comune. Infatti i risultati dei censimenti della popolazione evidenziano un aumento che avrà la sua curva massima negli anni settanta (v. ''infra'').
[[File:Cesano Boscone Milano skyline.jpg|thumb|Uno scorcio di Cesano Boscone, con Milano sullo sfondo]]
===Simboli===
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 5 marzo 1958.<ref>{{Cita web|url=https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/9d853fef-37e8-4f2a-9fca-ef6603a369d4/591-cesano-boscone|titolo=Bozzetti di stemma e gonfalone del Comune di Cesano Boscone|accesso=11 ottobre 2024|sito=ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città}}</ref>
; Stemma
{{Citazione|[[Troncato]]: nel primo d’oro, alla testa di [[Cinghiale (araldica)|cinghiale]] di nero, museruolata d'argento: nel secondo d’azzurro, al bosco al naturale. Ornamenti esteriori da Comune.}}
Lo stemma del Comune di Cesano Boscone ha una sua derivazione prettamente naturalistica e volutamente descrittiva del suo territorio.
Il fatto che tale territorio fosse un tempo coperto da boschi ha indotto a inserire nello stemma comunale la figura del bosco, al naturale, ossia con la colorazione di un vero e proprio bosco, senza tener conto degli specifici smalti araldici. La considerazione, poi, che il territorio del Comune si presentasse come luogo ideale per la caccia, ha indotto gli amministratori del tempo a voler far inserire nello stemma anche la testa del cinghiale, uno dei più tipici animali che vivono nei boschi.
Sotto il profilo araldico, poi, il fatto che la seconda parte dello stemma, ossia quella inferiore, contenga la figura di un bosco induce a considerare questo stemma come uno stemma parzialmente parlante (parzialmente, a motivo del fatto che il bosco occupa solo la parte inferiore del campo). Come infatti è noto, in araldica gli [[Arma parlante|stemmi "parlanti"]] sono quelli che riproducono delle figure i cui nomi si identificano con quelli dei loro titolari<ref>{{cita web|url= http://www.cittametropolitana.mi.it/export/sites/default/portale/territorio/comuni/Cesano-Boscone/ |titolo= Comune di Cesano Boscone |accesso= 30 gennaio 2020 |sito= Città metropolitana di Milano}}</ref>.
; Gonfalone
Al 5 marzo 1958 risale anche il decreto del presidente della Repubblica relativo al gonfalone di Cesano Boscone: trattasi di un drappo partito di giallo e di azzurro che riprende i colori dello stemma comunale, situato al centro.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Cesbos-chiesa SGB.jpg|thumb|Chiesa di San Giovanni Battista]]
;[[Chiesa di San Giovanni Battista (Cesano Boscone)|Chiesa di San Giovanni Battista]]:
La Parrocchia principale che rappresenta la diocesi patronale di Cesano Boscone è quella di San Giovanni Battista, fulcro ideale e topografico della città nel Rione ''La Corte''.
Lungo il muro meridionale della chiesa è stato rinvenuto un [[sarcofago]] ([[I secolo|I secolo d.C.]]) che conferma che il luogo era stato utilizzato come [[necropoli]] già in epoca [[Civiltà romana|romana]]. Al livello del [[limo]] bruno scuro sono state trovate [[moneta|monete]] di età post [[Costantino I|Costantiniana]] (IV secolo d.C.). Dagli scavi archeologici sono state rinvenute evidenze della presenza di numerose tombe ''povere'' altomedioevali ''a cappuccina'' ed alcune [[fossa comune|fosse comuni]] cosparse di [[calce]], forse utilizzate durante le [[Peste nera|pestilenze]]. Gli arredi, di pregio, sono databili al [[XVIII secolo]], le tre [[Iconografia della Crocifissione|croci processionali]] sono del [[XVII secolo]]; alcune tele sono del [[XVII secolo]], altre più recenti, mentre i dipinti sulle volte e gli [[affresco|affreschi]] sono del [[XX secolo]]. Il [[battistero]] e il [[fonte battesimale]] sono del [[XVI secolo|Cinquecento]] e sono edificate sopra il sarcofago del I secolo d.C.
Malgrado il patrono della città sia San Giovanni Battista, e quindi il 24 giugno sia giorno festivo, la festa patronale viene celebrata la terza domenica di settembre, in occasione della Madonna del Rosario; dal [[2010]] il patrono è stato posto in secondo piano in favore dalla ''Madonna del Rosario'' che perciò rappresenta primariamente la nuova commemorazione patronale cittadina.
;Chiesa di Sant'Ireneo:
Nel centro del quartiere Tessera si erge il complesso parrocchiale dedicato a [[Ireneo di Lione|Sant'Ireneo]]. La chiesa è la realizzazione di uno dei progetti vincitori del concorso nazionale "Tre chiese per il 2000", bandito nel 1989 dalla [[Arcidiocesi di Milano|Diocesi di Milano]]<ref>V. [https://chiesecontemporanee.chiesadimilano.it/chiese-contemporaneele-chiese/santireneo-277.html www.chiesecontemporanee.chiesadimilano.it] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20200705002733/https://chiesecontemporanee.chiesadimilano.it/chiese-contemporaneele-chiese/santireneo-277.html |data=5 luglio 2020 }} (URL consultato il 19 gennaio 2020).</ref>. La piazza del sagrato, sopraelevata rispetto alla quota stradale di circa 1 metro e delimitata ai lati da un basso muretto realizzato in laterizio, oltre a fungere da zona di sosta e d'incontro, costituisce un luogo di preparazione all'ingresso, una specie di atrio aperto, estensione della chiesa vera e propria. La piazza, in particolare, è arricchita dalla presenza fisica di due corpi: quello della cappella feriale, elemento con una pianta a croce greca, che presenta però due bracci vuoti, e quello del campanile, una torre cava, non molto elevata. Dal punto di vista tipologico, la chiesa, ispirandosi alle linee dettate dal [[Concilio Vaticano II]], dispone l'assemblea intorno all'altare, rifiuta l'ingresso centrale e, inoltre, produce un recinto di luce che delimita l'aula con tre spazi aperti interni al costruito. Le zone aperte sono caratterizzate da una lunga fontana, posta alle spalle dell'altare e separata da esso da una ampia parete vetrata-fondale; un giardino interno chiuso, con una sezione in salita, separato da un fronte vetrato dall'aula liturgica che funge da filtro tra l'edificio chiesa e quello dell'oratorio posto a nord; una “camera di luce” sul fronte sud tra la parete esterna traforata da numerose aperture e quella interna parzialmente vetrata. L'edificio chiesa è costituito a sua volta da due “materie fisiche”: un volume "contestuale" che regola i bisogni della città, realizzato in mattoni, leggibile dall'esterno, e un volume “funzionale”, realizzato in cemento a vista, leggibile dall'interno. Tra i due volumi resta un sistema di esterni visibili dall'interno dell'assemblea con la presenza della terra (l'orto concluso), dell'acqua (la fontana) e del sole (la camera di luce), che rendono maggiormente comunicabile l'idea di edificio immateriale interposto tra due materie fisiche tradizionali, in un'architettura dai tratti fortemente innovativi.[[File:Parco Pertini, Cesano Boscone (14).jpg|thumb|Parco Pertini visto dal lato della fontana]]
=== Aree naturali ===
Cesano Boscone è parte del [[parco agricolo Sud Milano]], un'[[Area naturale protetta|area protetta]] posta a salvaguardia delle risorse naturali e del [[settore primario]] dell'espandersi del tessuto urbano milanese<ref>[http://www.cittametropolitana.mi.it/parco_agricolo_sud_milano/ www.cittametropolitana.mi.it] (URL consultato il 20 gennaio 2020).</ref>. Nel comune sono presenti tre aree verdi pubbliche: il Parco Pertini, i Giardini della Costituzione,<ref>''Inaugurati I Giardini della Costituzione, la nuova storia di Cesano'' su [https://giornaledeinavigli.it/attualita/inaugurati-giardini-della-costituzione-nuova-storia-cesano/ www.giornaledeinavigli.it] (URL consultato il 20 gennaio 2020).</ref> e il Parco Natura nato nel 2010 come intervento mirati alla riqualificazione e al recupero ambientale di un'area di 186.000 m².<ref>''Parco natura'' su [https://www.comune.cesano-boscone.mi.it/index.php/aree-tematiche/ambiente-ed-ecologia/2-uncategorised/154-parco-natura www.comune.cesano-boscone.mi.it] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20200807173555/https://www.comune.cesano-boscone.mi.it/index.php/aree-tematiche/ambiente-ed-ecologia/2-uncategorised/154-parco-natura |date=7 agosto 2020 }} (URL consultato il 19 gennaio 2020).</ref>
=== Parco Natura ===
Il Parco Natura di Cesano Boscone è un'[[area naturale protetta]] di 186.000 m² che si trova all'interno del Comune di Cesano Boscone nel settore Sud-Ovest della Provincia di [[Milano]] e che fa parte del [[Parco agricolo Sud Milano|Parco Agricolo Sud Milano.]] L’area protetta comprende 77.000 m² di bosco, con oltre 12.000 piante forestali e quasi 200 alberi con specie autoctone, tipiche del quadro vegetazionale dell’area<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.comune.cesano-boscone.mi.it/index.php/aree-tematiche/ambiente-ed-ecologia/2-uncategorised/154-parco-natura|titolo=Parco Natura|sito=www.comune.cesano-boscone.mi.it|accesso=2023-03-05|dataarchivio=7 agosto 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200807173555/https://www.comune.cesano-boscone.mi.it/index.php/aree-tematiche/ambiente-ed-ecologia/2-uncategorised/154-parco-natura|urlmorto=sì}}</ref><ref name=":1">{{Cita pubblicazione|autore=Stefano Aguzzi|autore2=Giovanni Gottardi|titolo=Studio preliminare dell’avifauna del Parco Natura nel Comune di Cesano Boscone}}</ref>.<mapframe latitude="45.447472" longitude="9.081273" zoom="15" text="Parco Natura" width="200" height="100" align="left">
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Il Parco Natura di Cesano Boscone è stato fondato il 3 giugno 2010 grazie a un progetto sviluppato dai tecnici dell’Unità operativa di riqualificazione ambientale, mitigazioni e pianificazione del territorio rurale dell’[[ERSAF]] (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste), in collaborazione con il Settore territorio e ambiente del Comune di Cesano Boscone<ref name=":0" />.[[File:Foto1 Parco Natura.jpg|miniatura|Veduta del Parco Natura di Cesano Boscone]]
Il Parco Natura si trova in un'area fortemente urbanizzata: a nord e a est è delimitato da via Libertà e dalla via Salvo D’Acquisto e da un recente insediamento residenziale; a sud via Vespucci attraversa il territorio e separa il Bosco dei Nuovi Nati dal Bosco dell’Acqua che si trova di fronte a un’area industriale e al centro sportivo, nelle vicinanze della tangenziale ovest. Più a nord invece si trova il nuovo cimitero.
[[File:Parco Natura.jpg|miniatura|240x240px|Seconda veduta del Parco Natura di Cesano Boscone]]
I 186.000 m² di area naturale protetta comprendono 77.000 m² di bosco, con oltre 12.000 piante forestali e quasi 200 alberi. In accordo con le linee guida date dal [[Parco agricolo Sud Milano|Parco Agricolo Sud Milano]], tutta l’area del Parco è stata piantumata con essenze autoctone; importante la presenza dell’ontano nero ''[[Alnus glutinosa]]'', che negli ultimi decenni è una specie in declino in Europa. Ai confini del parco si erge un maestoso esemplare secolare di ''Farnia Quercus robur L.'', importante testimonianza dei boschi planiziali che coprivano la Pianura Padana in passato. Il Parco ha diversi corsi d’acqua il fontanile Sant’Agnese con alcune derivazioni e il Fontanile Orenella<ref name=":2">{{Cita web|url=https://www.comune.cesano-boscone.mi.it/index.php/area-documentale/documenti/ambiente-ed-ecologia-3/372-studio-preliminare-dell-avifauna-di-cesano-boscone/file|titolo=Studio preliminare dell’avifauna del Parco Natura nel Comune di Cesano Boscone}}</ref>. Il numero di piante è pari a circa 12320 e si possono dividere in due specie: specie arboree e specie arbustive<ref name=":0" /><ref name=":2" />.
Nonostante l’area del parco sia popolata da numerosi alloctoni invasivi (gambero della Louisiana, testuggine dalle guance rosse e specie simili, minilepre, nutria ecc.), tra gli Uccelli sono presenti specie di interesse come picchio verde ''[[Picus viridis]]'', torcicollo ''[[Jynx torquilla]]'' e codirosso comune ''[[Phoenicurus phoenicurus]]'' (specie minacciate e concentrate in Europa) e con un po’ di fortuna si può scorgere la volpe ''[[Vulpes vulpes]]''<ref>{{Cita web|url=https://ente.parcoticino.it/fauna/scheda-volpe-vulpes-vulpes/|titolo=scheda volpe}}</ref>, elusiva ma abituale frequentatrice del Parco. Gli anfibi sono rappresentati solo dalla rana verde ''[[Pelophylax esculentus]]'' e in misura minore dalla raganella [[Hyla intermedia|''Hyla'' intermedia]]<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.cesano-boscone.mi.it/index.php/aree-tematiche/servizi-per-il-cittadino/2-uncategorised/195-parchi-aree-cani-e-fontanili|titolo=Parchi, aree cani e fontanili}}</ref>. Il Parco Natura presenta una fauna di tipo ornitico e ittico. Tra le 63 specie ornitiche rilevate vanno ricordati il ''[[Picchio rosso maggiore]],'' lo ''[[Accipiter nisus|Sparviere]],'' ed il ''[[Gufo comune]]''. Invece tra quelle minacciate a livello europeo sono la ''[[Nitticora]]'', il ''[[Martin pescatore comune|Martin pescatore]]'' e l{{'}}''[[Averla piccola]]''. Nell'ambito delle specie ittiche e anfibie troviamo [[tartarughe]] d’acqua. Nell’ambito delle specie anfibie, possiamo trovare la [[rana verde]], la [[raganella]] e il [[rospo smeraldino]]<ref name=":1" /><ref name=":2" />.
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
*220 nel [[1751]]
*317 nel [[1771]]
*330 nel [[1805]]
*471 nel [[1809]] dopo l’annessione di [[Muggiano]]
*''annessione a [[Baggio (Milano)|Baggio]] nel [[1811]]''
*617 nel [[1853]]
{{Demografia/Cesano Boscone}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2023 la popolazione straniera era di 3.073 persone, pari al 16,92% della popolazione.<ref>{{cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it}}</ref>
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
Ha sede nel comune la [[Fondazione Istituto Sacra Famiglia]], istituto dedito alla cura di persone affette da gravi disabilità, fondato agli inizi del [[XX secolo|'900]] da [[Domenico Pogliani]].
== Geografia antropica ==
=== Rioni ===
Il territorio comunale è costituito da quattro quartieri, recentemente<ref>La terminologia non appartiene alla tradizione campestre, compare nei documenti della festa patronale a partire dagli anni Duemila.</ref> denominati ''Rioni'', che, al fine di richiamare la tradizione locale, sono stati ''battezzati'' con alcuni epiteti che ne ricalcano l'origine o il tratto caratteristico. I Rioni hanno modo di contrapporsi e competere annualmente, in occasione della ''Festa Patronale''<ref>[https://www.festapatronalecesanoboscone.it/ www.festapatronalecesanoboscone.it] (URL consultato il 19 gennaio 2020).</ref>, in special modo durante il [[Palio]] della città detto "Palio del Cinghiale".
;Rione ''La Corte'':
È il quartiere del ''centro storico'', il cuore della città, in cui ha sede il [[Comune|Municipio]]. Morfologia e topografia ricordano un passato rurale costituito da piccole stradine gremite di botteghe, corti, cascine e una villa di pregio, Villa Marazzi, nella quale hanno sede alcune attività ricreative e culturali tra cui la biblioteca comunale. Gran parte del Rione è pavimentato in stile antico con [[selciato]].
;Rione ''Il Bosco'':
[[File:Cesbos-rione boschetto.jpg|thumb|Uno scorcio del ''Rione Il Bosco'']]
È il quartiere ''Giardino'', ricco di verde, ed il più moderno della città. Morfologia e topografia denotano uno sviluppo caratterizzato dall'espandersi di edifici di edilizia residenziale a media densità su di un'area che fino agli anni settanta e ottanta risultava coperta da prati ed alberi. Il nome ufficiale del quartiere deriva dall'idea dell'amministrazione di intitolare i nomi di vie e piazze a essenze arboree e floreali.
;Rione ''Il Ponticello'':
[[File:Cesbos-sala trasparenze.jpg|thumb|La ''Sala Trasparenze'' nel ''Rione Il Ponticello'']]
È il quartiere del ''Pasùbio'', prominente verso il [[Quartiere degli Olmi]]. Morfologia e topografia presentano una serie di vie e viali paralleli, sviluppati in conseguenza di [[Roggia|rogge]] e [[Fontanile|fontanili]]. Negli anni sessanta e settanta sono stati costruiti numerosi edifici con abitazioni, locali commerciali e negozi. Gran parte del Rione è sviluppato attorno al corso principale, via Pasubio - nota a [[Milano]] per la stretta curva che la collega al [[Quartiere degli Olmi]].
;Rione ''La Cascina'':
[[File:Rione La Cascina, Cesano Boscone (MI).jpg|thumb|Il ''Rione La Cascina'']]
È il quartiere del ''Tesséra'', l'area più popolosa della città. Morfologia e topografia ricordano il contesto nel quale si è sviluppato il Rione, negli anni sessanta e settanta, quando furono edificati numerosi palazzi di edilizia popolare sotto la spinta demografica dell'immigrazione di lavoratori dal [[Mezzogiorno (Italia)|meridione]].
== Economia ==
=== Agricoltura ===
Anche se la città vanta un passato campestre tipico della pianura del ''milanese'', ricca di cascine e corti agricole, a Cesano tale attività risulta quasi del tutto scomparsa. Vi è, infatti, una sola azienda agricola ancora in attività in grado di offrire, fra l'altro, attività didattiche e di vendita diretta<ref>[http://opencms10.cittametropolitana.mi.it/parco_agricolo_sud_milano/agricoltura/aziende_agricole/Dornetti.html www.cittametropolitana.mi.it] (URL consultato il 19 gennaio 2020).</ref>.
=== Industria ===
Nella sua pur esigua estensione, il territorio di Cesano Boscone presenta un rilevante sviluppo industriale, caratterizzato da numerose [[piccole e medie imprese]] attive nei settori alimentare, chimico, elettronico e metalmeccanico. Tre sono le zone industriali presenti a Cesano: via Vespucci/via Magellano; via Volta/via Buonarroti e via Croce/via de Nicola.
=== Terziario ===
[[File:Auchan Cesano Boscone.jpeg|miniatura|L'Auchan di Cesano Boscone]]La principale attività nel [[settore terziario]] è senz'altro l'assistenza alla persona, con riguardo all'[[Fondazione Istituto Sacra Famiglia|Istituto Sacra Famiglia]] e alla annessa Casa di Cura Ambrosiana (costituita nel [[1968]]). Sono altresì presenti due importanti [[call center]] e diversi esercizi a servizio dell'industria e del cittadino, fra i quali un importante [[centro commerciale]] [[Bennet (azienda)|Bennet]] in via Croce.
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
Cesano Boscone è attraversata dalla [[Strada statale 494 Vigevanese|SS 494 Vigevanese]], che la collega al quartiere milanese di [[Lorenteggio]] e all’omonima uscita della [[Autostrada A50|Tangenziale Ovest]], situata nei pressi del quartiere Tessèra. Il comune è, altresì, servito dall’uscita n. 4 “Bisceglie” della [[Autostrada A50|Tangenziale Ovest]] situata nei pressi del [[Quartiere degli Olmi]].
=== Ferrovie ===
Il comune è servito dalla [[stazione di Cesano Boscone]], una [[fermata ferroviaria]] posta sulla linea [[Ferrovia Milano-Mortara|Milano-Mortara]].
=== Mobilità urbana ===
I trasporti urbani e interurbani di Cesano Boscone vengono svolti con autoservizi di linea gestiti da [[ATM (Milano)|ATM]].
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|[[1935]]|[[1945]]|Luigi Galli|[[Partito Nazionale Fascista|PNF]]|[[Podestà (fascismo)|Podestà]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1945]]|[[1946]]|Attilio Costa|-|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|Nomina provvisoria del [[Comitato di Liberazione Nazionale|CLN]]}}
{{ComuniAmminPrec|[[1946]]|[[1951]]|Alfredo Vuminio|[[Partito Comunista Italiano|PCI]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1951]]|[[1959]]|Ugo Giola|[[Democrazia Cristiana|DC]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1959]]|[[1967]]|Antonio Castellazzi|[[Democrazia Cristiana|DC]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1967]]|[[1969]]|Alfredo Vuminio|[[Partito Socialista Italiano|PSI]] / [[Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (1964)|PSIUP]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1969]]|[[1974]]|Luigi Cavalloni|[[Democrazia Cristiana|DC]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1974]]|[[1982]]|Epifanio Li Calzi|[[Partito Comunista Italiano|PCI]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1982]]|[[1985]]|Ferruccio Fabbri|[[Partito Comunista Italiano|PCI]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1985]]|[[1992]]|Renato Marro|[[Partito Socialista Italiano|PSI]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1992]]|[[1995]]|Bruna Brembilla|[[Partito Democratico della Sinistra|PDS]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1995]]|[[1999]]|Bruna Brembilla|[[Partito Democratico della Sinistra|PDS]] / [[Democratici di Sinistra|DS]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1999]]|[[2004]]|Bruna Brembilla|[[Democratici di Sinistra|DS]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2004]]|[[2009]]|Vincenzo D'Avanzo|[[Democrazia è Libertà - La Margherita|La Margherita]]/[[Partito Democratico (Italia)|PD]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2009]]|[[2014]]|Vincenzo D'Avanzo|[[Partito Democratico (Italia)|PD]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2014]]|[[2019]]|Alfredo Simone Negri|[[Partito Democratico (Italia)|PD]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2019]]|[[2023]]|Alfredo Simone Negri|[[Partito Democratico (Italia)|PD]]|[[Sindaco]]|decaduto per incompatibilità di carica in quanto eletto in consiglio regionale|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2023]]|[[2024]]|Salvatore Gattuso|Lista civica "Il Futuro in Comune"|[[Vicesindaco|Vicesindaco f.f.]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2024]]|in carica|Marco Pozza|[[Partito Democratico (Italia)|PD]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
=== Gemellaggi ===
*{{Gemellaggio|stato = Italia|città = Acquaviva delle Fonti}}
*{{Gemellaggio|stato = Italia|città = Serravalle Sesia}}
== Sport ==
Per le attività sportive i cittadini di Cesano Boscone si avvalgono principalmente del centro sportivo "Bruno Cereda", attrezzato con varie aree e terreni di gioco, in cui si praticano diversi sport quali il calcio e l'atletica. Contigua al centro sportivo "Cereda" si trova la società "Cinghiali Rugby", dotata di campo e spogliatoi, che ha nel tempo conseguito rilevanti risultati sportivi e nel campo della formazione<ref>[https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/17_agosto_03/bella-favola-rugby-quartieri-difficili-rovinata-un-brutto-finale-cesano-boscone-c38e2c60-780b-11e7-8ef0-c9b41f95269b.shtml www.milano.corriere.it] (URL consultato il 19 gennaio 2020).</ref>.
Nel basket è attiva la storica squadra del "Cesano Basket", rifondata nel 2015, da un gruppo di imprenditori, dopo il vuoto di un anno causato dal fallimento della precedente gestione nel 2013<ref>''Rinasce il basket con la Cesano Boscone Basket'' su ''Si o No'' del 17 luglio 2015, p. 15</ref>. La squadra gioca presso la palestra della scuola media di via Vespucci.
Dal 1981 al 2000 si è svolta la Maratona di Cesano Boscone, nel tempo ridenominata "Gold Marathon". La gara si correva in prevalenza nel comune di Cesano Boscone ma coinvolgeva per larghi tratti nei comuni limitrofi di [[Corsico]] e [[Milan]]o. Dominata dai colori italiani ha avuto come vincitrice illustre [[Franca Fiacconi]], vincitrice anche a [[Maratona di New York|New York]], che fissò il record dell'anno 1995 con 2:30:10. L'ultima edizione, l'8 ottobre 2000 fu vinta dal russo Yuriy Chizhov col tempo di 2:11:46 e da [[Tiziana Alagia]] con 2:33:19. La Gold Marathon era considerata una delle maratone più belle dai partecipanti sia per la bontà del circuito che per la collocazione temporale. La gara era prevista ai primi di novembre a conclusione della stagione agonistica. Con il passare degli anni gli organizzatori ridussero il loro impegno e gli eredi non riuscirono a portare avanti la maratona. Nonostante numerosi attestati di stima, una copiosa raccolta firme e l'impegno profuso da [[Gianni Morandi]] che partecipò alle ultime edizioni, la competizione fu cancellata dal programma e sostituita dalla [[Milano Marathon]], che la Provincia del capoluogo lombardo decise di finanziare su pressione di importanti sponsor e della televisione nazionale<ref>''Giovanni Cassano e la Gold Marathon'' su [http://archivio.podisti.it/2012/index.php?option=com_content&view=article&id=15625:giovanni-cassano-e-la-gold-marathon&catid=102&Itemid=103 www.podisti.it] (URL consultato il 19 gennaio 2020)</ref>.
== Note ==
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== Voci correlate ==
* [[Chiesa di San Giovanni Battista (Cesano Boscone)]]
* [[Fondazione Istituto Sacra Famiglia]]
* [[Pieve di Cesano Boscone]]
* [[Stazione di Cesano Boscone]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{
{{Comuni del Parco Agricolo Sud Milano}}
{{Pieve di Cesano Boscone}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Milano}}
[[Categoria:Cesano Boscone| ]]
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