Chester Arthur: differenze tra le versioni
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{{F|politici statunitensi|marzo 2008}}
{{Carica pubblica
| nome = Chester
| immagine = Chester Alan Arthur.jpg
| didascalia = Chester Arthur nel 1882
| carica = 21º [[
| partito = [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Repubblicano]]
| mandatoinizio = 19 settembre 1881
|
| predecessore = [[James
| successore = [[Grover Cleveland]]
| carica2 = 20º [[Vicepresidente degli Stati Uniti d'America]]
| mandatoinizio2 = 4 marzo 1881
| mandatofine2 = 19 settembre 1881
| presidente2 = [[James A. Garfield]]
| predecessore2 = [[William A. Wheeler]]
| successore2 = [[Thomas Hendricks]]
| firma = Chester Alan Arthur Signature.svg
}}
{{militare
|Nome = Chester Alan Arthur
|Immagine =
|Data_di_nascita = 5 ottobre [[1829]]
|Nato_a = [[Fairfield (Vermont)|Fairfield]], [[Vermont]]
|Data_di_morte = 18 novembre [[1886]]
|Morto_a = [[New York]]
|Nazione_servita = {{simbolo|Flag of the United States (1861-1863).svg}} [[Unione (guerra di secessione americana)|Unione]]
|Forza_armata = [[United States Army|Esercito degli Stati Uniti]]<br />[[Union Army|Esercito dell'Unione]]
|Corpo = [[New York Army National Guard]]
|Anni_di_servizio = [[1857]] - [[1863]]
|Grado = [[Generale di brigata]]
|Guerre = [[Guerra di secessione americana]]
}}
{{Bio
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|LuogoNascitaLink = Fairfield (Vermont)
|GiornoMeseNascita = 5 ottobre
|AnnoNascita =
|LuogoMorte = New York
|GiornoMeseMorte = 18 novembre
|AnnoMorte = 1886
|Epoca = 1800
|Attività =
|Attività2 = politico
|Attività3 = generale
|Nazionalità = statunitense
}}
È stato il ventunesimo [[presidente degli Stati Uniti d'America]] succedendo, in quanto [[Vicepresidente degli Stati Uniti d'America|vicepresidente]], a [[James A. Garfield]] dopo la morte di questi, in seguito ad un [[Assassinio di James Abram Garfield|attentato]].
== Biografia ==
=== Primi anni ===
Nato a [[Fairfield (Vermont)|Fairfield]], [[Vermont]], il 5 ottobre [[1829]], da una famiglia di origini [[irlandesi]] di religione [[protestante]], William Arthur e Malvina Stone, (il padre era un pastore luterano), nei primi tempi Chester Arthur si guadagnò da vivere come insegnante. In seguito, frequentò lo Union College di Schenectady, nello Stato di [[New York]], dove si laureò in [[legge]].
Si trasferì quindi a [[New York]], dove nel [[1853]] divenne un apprezzato avvocato, guadagnando una considerevole fama con la difesa di una donna afroamericana che era salita su un [[Carrozza|omnibus]], cosa allora proibita ai neri. Arthur riuscì a far assolvere la sua cliente e dopo quella sentenza gli afroamericani poterono usufruire dei mezzi pubblici. Fu a New York che il giovane avvocato conobbe e sposò sua moglie, [[Ellen Arthur]], il 25 ottobre [[1859]], con cui ebbe tre figli.
Schierato con il [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Partito Repubblicano]], durante la [[guerra di secessione americana|guerra di secessione]] Arthur lavorò al dipartimento della Guerra, dove ebbe l'incarico di quartiermastro generale, doveva cioè garantire i rifornimenti per l'esercito nordista. Come ricompensa dei servigi resi, nel [[1871]] il presidente [[Ulysses S. Grant]] lo nominò amministratore delle dogane del [[porto di New York]]. Legato al sistema clientelare del senatore repubblicano di New York [[Roscoe Conkling]], fu rimosso dal suo incarico dal successore di Grant, [[Rutherford B. Hayes]].
=== La successione a Garfield e la presidenza ===
Chester Arthur fu scelto dal Partito Repubblicano come candidato vicepresidente di [[James A. Garfield]] nelle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1880|elezioni presidenziali del 1880]], che Garfield vinse. Nel settembre del [[1881]], però, Garfield morì per le ferite riportate il 2 luglio durante un [[Assassinio di James Abram Garfield|attentato]], dopo pochi mesi di mandato. Come vicepresidente in carica, Arthur, secondo la [[Costituzione degli Stati Uniti d'America|Costituzione]], gli successe nella carica.
Arthur attuò un'opera moralizzatrice, aiutando l'approvazione, il 16 gennaio [[1883]], della legge Pendelton sulla riforma della funzione pubblica, presentata dal [[senatore]] dell'[[Ohio]] [[George H. Pendelton]]; la legge stabiliva l'assunzione degli impiegati statali attraverso concorsi pubblici, gestiti da una commissione federale, e questi non potevano essere licenziati per motivi politici. Questa legge diede agli Stati Uniti funzionari esperti nel momento in cui si avviava a diventare un'enorme potenza industriale.
Sotto la sua amministrazione avvennero inoltre numerosi eventi caratterizzanti la storia degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] verso la fine del secolo. In materia di [[immigrazione]], il 6 maggio [[1882]] fu bloccata, con il ''Chinese Exclusion Act'', l'immigrazione cinese, che aveva raggiunto livelli considerati eccessivi, mentre nell'agosto dello stesso anno una legge sull'immigrazione regolò l'afflusso di stranieri nel Paese, imponendo una tassa di 50 centesimi per ogni immigrato presente negli Stati Uniti e vietando l'ingresso ai malati di mente, i criminali e chiunque dovesse dipendere dall'assistenza pubblica. Contemporaneamente, però, l'[[Alaska]], ottenuto lo ''status'' di distretto, fu aperto alla colonizzazione degli emigranti.
Nell'ambito dei diritti civili, l'amministrazione Arthur fu incerta e contraddittoria: il 23 marzo [[1882]] il presidente firmò le [[Edmund Laws]], che dichiaravano reato federale la [[poligamia]], misura presa contro le gerarchie della [[Mormonismo|Chiesa mormone]], fortemente presente nello [[Utah]], i cui membri avevano più mogli, punendo con il carcere i bigami, in difesa dei valori tradizionali della famiglia. Fu durante la sua presidenza che la [[Corte suprema degli Stati Uniti d'America|Corte suprema]], nel [[1883]], dichiarò incostituzionale il [[Civil Rights Act (1875)|Civil Rights Act del 1875]], una legge federale che permetteva a chiunque, indipendentemente dalla razza o dalla precedente condizione di schiavitù, di ricevere il medesimo trattamento nei luoghi pubblici. Arthur si dimostrò contrario alla sentenza e informò il Congresso del suo dissenso, ma non fece nulla per far approvare una qualsiasi norma legislativa sulla materia.
Verso gli indiani Arthur si comportò come i suoi predecessori, ossia utilizzando la mano pesante: nel [[1882]], quando il governo tentò di confinare nelle riserve gli indiani [[Apache]] dell'[[Arizona]] e del [[Nuovo Messico]], il loro capo [[Geronimo]] si sollevò in armi, dando vita all'ultima grande ribellione indiana contro i coloni bianchi, conclusasi quattro anni dopo, il 4 settembre [[1886]], quando gli Apache superstiti si arresero al generale [[Nelson Miles]].
In campo economico, Arthur proseguì la politica di alti dazi doganali, a protezione dell'industria locale; il suo partito era favorevole al riuso dell'eccedenza del bilancio federale per una serie di opere pubbliche, ma Arthur pose il veto a una legge del 1882 sui fiumi e sui porti per l'importo eccessivo di finanziamenti richiesti.
=== Il ritiro e gli ultimi anni ===
Malgrado alcuni successi dell'amministrazione Arthur, e anche a causa della sua precaria salute, il Partito Repubblicano non lo candidò alla convenzione repubblicana del [[1884]], preferendogli [[James Blaine]]. Quest'ultimo però, indebolito anche da uno scandalo politico che ne danneggiò l'immagine, fu sconfitto alle elezioni presidenziali di novembre dal candidato del [[Partito Democratico (Stati Uniti d'America)|Partito Democratico]] [[Grover Cleveland]].
Terminato il suo mandato il 4 marzo [[1885]], Chester Arthur si ritirò a vita privata. Le sue apparizioni pubbliche si fecero via via più rade, fino a non uscire più da casa. Morì di [[infarto]] il 18 novembre [[1886]] a [[New York]], venendo sepolto presso l'[[Albany Rural Cemetery]] di [[Menands]], [[New York]], accanto alla salma della moglie, deceduta di polmonite nel [[1880]].
== Giudizio storico ==
L'operato di Arthur era giudicato abbastanza negativamente dai suoi contemporanei. La sua presidenza non fu ricordata come speciale.<ref name="cita-Karabell-p139">{{cita|Karabell|p. 139}}.</ref> Nel 1935 lo storico George F. Howe disse che Arthur aveva raggiunto "un'oscurità in strano contrasto con il suo ruolo significativo nella storia americana."<ref>{{cita|Howe|p. 288}}.</ref> Nel 1975, tuttavia, [[Thomas C. Reeves]] poteva scrivere che "le nomine di Arthur, anche se non spettacolari, furono inusualmente irreprensibili; la corruzione e gli scandali che dominavano gli affari e la politica in quel periodo non macchiarono il suo governo."<ref>{{cita|Reeves|anno=1975|p. 420}}.</ref> Come scrisse nel 2004 il suo biografo [[Zachary Karabell]], anche se Arthur era "fisicamente e emotivamente provato, si adoperò per fare quello che era giusto per la nazione."<ref name="cita-Karabell-p139"/> Già Howe aveva in precedenza considerato che "Arthur adottò [un codice] per la sua condotta politica sottoposto solo a tre condizioni: rimaneva per ognuno un uomo di parola; si tenne scrupolosamente esente da corruzione; mantenne una dignità personale, per quanto affabile e amichevole fosse. Queste condizioni... lo rendevano molto diverso dallo stereotipo di uomo politico."<ref>{{cita|Howe|p. 290}}.</ref>
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
* {{cita libro|titolo=Chester A. Arthur, A Quarter-Century of Machine Politics|autore=George F. Howe|anno=1966|annooriginale=1935|editore=F. Ungar Pub. Co|città=New York|cid=Howe}}
* {{cita libro|titolo=Gentleman Boss: The Life of Chester A. Arthur|url=https://archive.org/details/gentlemanbosslif00reev|autore=Thomas C. Reeves|anno=1975|editore=Alfred A. Knopf|città=New York|cid=Reeves|isbn=978-0-394-46095-6}}
* {{cita libro|titolo=Chester Alan Arthur|autore=Zachary Karabell|anno=2004|editore=Henry Holt & Co|città=New York|cid=Karabell|isbn=978-0-8050-6951-8|url=https://archive.org/details/chesteralanarthu00kara}}
== Voci correlate ==
* [[Presidenza di James A. Garfield]]
* [[Storia del Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Box successione
|tipologia = militare
|carica = [[New York Army National Guard|Ispettore Generale della Milizia di New York]]
|immagine = Flag of the United States.svg
|periodo = [[14 aprile]] [[1862]] - [[12 luglio]] [[1862]]
|precedente = Marsena Rudolph Patrick
|successivo = Cuyler Van Vechten
}}
{{PresidentiUSA|predecessore=[[James A. Garfield]]|periodo=19 settembre [[1881]] - 4 marzo [[1885]]|successore=[[Grover Cleveland]]}}
{{VicePresidentiUSA|predecessore=[[William Wheeler (politico 1819-1887)|William A. Wheeler]]|periodo=[[1881]]|successore=[[Thomas Hendricks]]}}
{{PresidenzaGarfield}}
{{PresidenzaArthur}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|politica}}
[[Categoria:Politici del Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)]]
[[Categoria:Presidenti degli Stati Uniti d'America]]
[[Categoria:Ufficiali unionisti]]
[[Categoria:Vicepresidenti degli Stati Uniti d'America]]
[[Categoria:Scozzesi-americani]]
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