* {{IMSLP|id=(cognome), (nome)}}
Nel 1727 [[Johann Sebastian Bach]] iniziò la stesura di un manoscritto di musica organistica. Esso conteneva, oltre ai [[Preludi corali di Lipsia]] e alle [[Variazioni canoniche BWV 769]] all'inizio, sei [[sonata in trio|sonate in trio]] per organo. ''Sonata in trio'' qui significa che i due manuali e il pedale sono trattati in modo indipendente e strettamente legati fra di loro, una notevole sfida compositiva. Bach non ha dato un titolo all'opera complessiva, ma ha intitolato ogni sonata come "Sonata à 2 Clav. e Pedal di J. S. Bach"<ref>[[Wolfgang Schmieder]]: ''[[Bach-Werke-Verzeichnis|Thematisch-systematisches Verzeichnis der Werke Johann Sebastian Bachs]]'', Wiesbaden 1969.</ref>.
* {{IMSLP2|id=(nome su IMSLP)|cname=(nome italiano)}}
<nowiki>
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{{Bio
==Genesi==
|Nome =
Le sonate in trio sono state composte fra il 1727 e il 1732<ref>{{de}}[[Christoph Wolff]]: ''Johann Sebastian Bach'', II edizione, 2007, S. Fischer, Francoforte sul Meno, ISBN 978-3-596-16739-5</ref>; stando al biografo [[Johann Nikolaus Forkel]], Bach avrebbe scritto queste sonate come esercizio per il figlio maggiore [[Wilhelm Friedemann Bach|Wilhelm Friedemann]]. Dato che il primo movimento della quarta sonata ci è giunto anche come trio per tre strumenti distinti, si ritiene che anche molti degli altri pezzi possano derivare da precedenti composizioni da camera; questa teoria non è però né comprovabile né smentibile perché non ci sono giunte fonti utili per gli altri casi.
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</nowiki>
Il '''trio per organo''' è un tipo di pezzo in cui vengono usati più tipi di timbri sonori, cioè due manuali (le tastiere) e [[pedaliera|pedale]]. In questo modo si ha la possibilità di mettere particolarmente in rilievo una voce, solitamente il solista. Questa tecnica è quindi applicabile o prestabilita nell'accompagnamento dei [[corali]], nella letteratura coralistica o anche nell'improvvisazione su [[cantus firmus]]<ref>Su questo vedi Kelletat, ''Improvisationslehre für Orgel'', 1976, pp. 14–27.</ref>.
==Stile==
A causa della costruzione contrappuntistica con frequenti [[fuga (musica)|fughe]] e della rinuncia a evidenti movimenti di danza, le sei sonate si inseriscono nello stile della [[sonata da chiesa]], con l'unica particolarità di presentare tre movimenti invece dei tradizionali quattro. Non solo questo, ma anche molti altri dettagli rivelano l'influsso dello stile concertistico italiano, come ad esempio il caratteristico da capo della sesta sonata; molto simile per stile e costruzione è la sonata per viola da gamba in sol minore BWV 1029.
==Concetto di ''trio per organo''==
==Le sonate==
L'espressione "trio" è in un certo senso fuorviante e indefinita, perché indica l'effettivo utilizzo di tre parti dell'organo. Sebbene tre reali parti dell'organo siano utilizzate, di massima il pedale (se non è voce solista) e la parte d'accompagnamento di entrambe le tastiere hanno un'importanza sonora subordinata e sono di regola registrati in modo simile e con discrezione<ref>Klotz, ''Über die Orgelkunst'', 1986, pag. 50 e segg., riporta antichi esempi di trio o forme di trio del XV secolo.</ref>. La base di questo conto è il fatto che anche un pezzo a un manuale e pedale è una "forma di duo". Un pezzo che prescrive due manuali e pedale è perciò una "forma di trio".
===Sonata I in mi bemolle maggiore, BWV 525===
* [senza indicazione], ₵, in mi bemolle maggiore
* Adagio, 12/8, in do minore
* Allegro, 3/4, in mi bemolle maggiore
Non bisogna però pensare che "forma in trio" significhi automaticamente tre voci. Soltanto la voce solista e il basso suonato al pedale sono di regola monodici, mentre sulla "tastiera d'accompagnamento" si suona a più voci: se ad esempio la voce solista è il soprano, in un corale a quattro voci sulla tastiera di accompagnamento si suoneranno di conseguenza il contralto e il tenore. Poiché quindi viene indicato l'utilizzo simultaneo di tre corpi d'organo, e non per forza una condotta a tre voci, solo l'espressione "in trio" è del tutto corretta, mentre il diffuso sinonimo "trio" suggerisce erroneamente l'utilizzo di sole tre voci. Tuttavia, la presenza della voce solista non implica per forza la forma in trio. Un'altra inesattezza si verifica allora quando la melodia solista, che può in teoria trovarsi in ogni voce, è al basso: in questo caso, le voci di accompagnamento no devono per forza trovarsi su due manuali diversi (un esempio di questo tipo di divisione delle voci è ''Vom Himmel hoch'' di [[Johann Pachelbel]]: le due voci superiori possono e dovrebbero essere suonate su due manuali, ma non è strettamente necessario che lo siano).
Secondo attuali ricerche<ref>{{de}}Klaus Hofmann: ''Ein verschollenes Kammermusikwerk Johann Sebastian Bachs'', in: [[Bach-Jahrbuch]] 2000.</ref>, questa sonata deriverebbe da un trio in fa maggiore, probabilmente per [[flauto dolce]], [[oboe]] e [[basso continuo]].
===Sonata II in do minore, BWV 526===
* Vivace, ₵, in do minore
* Largo, 3/4, in mi bemolle maggiore
* Allegro, ₵, in do minore
[[Wolfgang Amadeus Mozart]] ha trascritto per [[trio d'archi]] il secondo e il terzo movimento di questa sonata.
===Sonata III in re minore, BWV 527===
* Andante, 2/4, in re minore
* Adagio e dolce, 6/8, in fa maggiore
* Vivace, 3/8, in re minore
Bach ha utilizzato il tempo lento di questa sonata anche per il [[Concerti per clavicembalo di Johann Sebastian Bach#Concerto in la minore BWV 1044|triplo concerto per clavicembalo in la minore BWV 1044]], aggiungendovi una quarta voce. [[Wolfgang Amadeus Mozart]] ha successivamente trascritto lo stesso pezzo per trio d'archi.
===Sonata IV in mi minore, BWV 528===
* Adagio, C – Vivace, 3/4, in mi minore
* Andante, C, in si minore
* Un poco Allegro, 3/8, in mi minore
Il primo movimento, composto da un'introduzione lenta e da un fugato, era stato precedentemente utilizzato da Bach nella cantata [[Die Himmel erzählen die Ehre Gottes]] BWV 76, come trio per [[oboe d'amore]], [[viola da gamba]] e [[basso continuo]]. Oggi si ritiene con sufficiente diffusione che l'intera sonata derivi da una composizione del tutto simile: ciò ne farebbe una delle poche composizioni ricostruibili del periodo che Bach trascorse a [[Weimar]]<ref>{{de}}Peter Dirksen, ''Ein verschollenes Weimarer Kammermusikwerk Johann Sebastian Bachs? Zur Vorgeschichte der Sonate e-Moll für Orgel (BWV 528)'', Bach-Jahrbuch 2003.</ref>.
===Sonata V in do maggiore, BWV 529===
*Allegro, 3/4, in do maggiore
*Largo, 6/8, in la minore
*Allegro, 2/4, in do maggiore
===Sonata IV in sol maggiore, BWV 530===
*Vivace, 2/4, in sol maggiore
*Lento, 6/8, in mi minore
*Allegro, ₵, in sol maggiore
==Note==
<references/>
==Collegamenti esterni==
* {{IMSLP2|id=Trio Sonatas for Organ, BWV 525-530 (Bach, Johann Sebastian)|cname=Sonate in trio per organo BWV 525-530}}
{{Portale|Musica classica}}
[[Categoria:Opere per organo di Bach]]
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