Sacconago: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
|Nome = Sacconago
|Nome ufficiale =
|Panorama = 20080106SacconagoVecchia2.jpg
|Didascalia = Chiesa vecchia di Sacconago.
|Stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 4
|Tipo =quartiere frazione
|Divisione amm grado 1 = Lombardia
|Divisione amm grado 1-2 = Varese
|Divisione amm grado 23 =Varese Busto Arsizio
|Altitudine =
|Divisione amm grado 2-2=
|Superficie =
|Divisione amm grado 3=Busto Arsizio
|Note superficie =
|Divisione amm grado 3-2=
|Abitanti =8.250 8637
|Divisione amm grado 3-3=
|Note abitanti = Dati Istat ({{cita web|titolo=Sistema informativo geografico|editore=[[Istituto nazionale di statistica|ISTAT]]|url=https://gisportal.istat.it/IstatViewer/}}) in base alla definizione territoriale data dagli strumenti urbanistici comunali (vedi {{cita web|titolo=PGT di Busto Arsizio - Piano dei Servizi|pagina=37|url=https://www.comune.bustoarsizio.va.it/index.php/area-documentale/territorio/piano-di-governo-del-territorio/pgt-1/piano-dei-servizi-1/7965-b7-relazione-1/file|urlmorto=sì}}).
|Divisione amm grado 3-4=
|Aggiornamento abitanti =2010 2011
|Divisione amm grado 3-5=
|Codice catastale =
|Latitudine decimale = 45.599086
|Nome abitanti = sinaghini
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|Didascalia mappa = Mappa dei confini dell'ex comune di Sacconago
'''Sacconago''' (''Sinågu'' in [[dialetto lombardo occidentale|lombardo occidentale]]) è un quartiere di 8.250 abitanti<ref>{{cita web|url=http://www.chiesacattolica.it/pls/cci_new_v3/cciv4_edit_info.edit_parret?id_p=4000891&cod_reg=&cod_dioc=|titolo=Annuario Parrocchie|accesso=14 ottobre 2012}}</ref> del [[comune]] di [[Busto Arsizio]].
}}
'''Sacconago''' (''Sinågu'' in [[dialetto bustocco]]) è una frazione di {{formatnum:8639}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> del [[comune]] di [[Busto Arsizio]]. Fu un comune autonomo dal [[Medioevo]] al [[1928]], e [[parrocchia]] fin dal [[Rinascimento]].
 
==Storia==
Il villaggio di Sacconago risale probabilmente all'epoca che va dal II secolo a.C. ed il II secolo d.C. Si ritiene che il suffisso "-ago" si sia originato in epoca celto-romana, ossia da popolazione celtica romanizzata.
 
I primi residui archeologici sono quelli rinvenuti nella chiesa vecchia di Sacconago, i cui lavori hanno consentito di ritrovare resti non solo della chiesa antecedente all'attuale, ovvero tutto la parte sinistra e l'abside con magnifici affreschi, ora ottimamente restaurati, ma anche di un edificio più antico, le cui fondazioni sono ora visibili attraverso un pavimento di vetro.
 
Nel Medioevo faceva parte della [[pieve]] di [[Olgiate Olona]], traslata nel [[1583]] da San Carlo Borromeo a Busto Arsizio. Nel [[1649]] il nobile Giuseppe Corio acquistò da [[Filippo IV di Spagna]] il feudo del borgo.<ref>{{cita web|url=http://web.tiscali.it/sacconago/notiziestoriche.swf|titolo=Brevi notizie storiche su Sacconago|accesso=10 maggio 2013}}</ref> Nel [[1730]] Sacconago inglobò l'allora comune autonomo di [[Cascina Brughetto (Busto Arsizio)|Cascina Brughetto]].
 
Sacconago fu unita una prima volta a [[Busto Arsizio]] dall'[[8 novembre]] [[1811]] al [[12 febbraio]] [[1816]], e da allora fu comune autonomo per più di cent'anni. Nel [[1853]] contava {{formatnum:1658}} abitanti.<ref>{{cita web|url=http://www.bustocco.com/sacconago_comune_storia.htm|titolo=Il comune di Sacconago e i primi documenti|accesso=10 maggio 2013}}</ref> Nel [[1869]] si vide aggregare il comune di [[Borsano]], al quale rimase unito fino al [[1912]]. L'anno precedente veniva fondato l'asilo san Cirillo.<ref>{{cita web|url=http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Cronaca/235288_busto_i_100_anni_dellasilo_riconoscetevi_e_raccontateci/|titolo=Busto, i 100 anni dell'asilo. Riconoscetevi e raccontateci|accesso=28 settembre 2011}}</ref> Nel [[1928]] fu aggregato definitivamente a [[Busto Arsizio]],<ref>{{cita web|url=http://www3.varesenews.it/busto/gigi-stavamo-meglio-da-sinaghini-parola-di-famiglia-sinaghina-91250.html|titolo="Gigi, stavamo meglio da sinaghini". Parola di Famiglia sinaghina|accesso=10 maggio 2013}}</ref> insieme a Borsano.
 
L'allora parroco don [[Angelo Volontè]] fu attivo durante la Resistenza.<ref>{{cita web|url=http://www.assesempione.info/notizie-mainmenu-56/cultura/13956-ricorrenzeil-25-aprile-a-busto-arsizio.html|titolo=Il 25 aprile a Busto Arsizio|accesso=8 maggio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140328135352/http://www.assesempione.info/notizie-mainmenu-56/cultura/13956-ricorrenzeil-25-aprile-a-busto-arsizio.html|dataarchivio=28 marzo 2014}}</ref> Sul retro del cimitero, nel febbraio [[1945]], avvennero delle fucilazioni di partigiani.<ref>{{cita web|url=http://www.ecoistitutoticino.org/resistenza/turbigo.htm|titolo=La Gasparotto a Turbigo|accesso= 8 maggio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131019030706/http://www.ecoistitutoticino.org/resistenza/turbigo.htm|dataarchivio=19 ottobre 2013}}</ref>
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
Gli edifici più degni di nota di Sacconago per la loro storia e la loro architettura sono senz'altro le tre chiese, quella parrocchiale, quella settecentesca e quella di Madonna in Campagna. Un'altra chiesa, intitolata a san Donato e andata distrutta, si ergeva a poca distanza dalla chiesa settecentesca dei Santi Pietro e Paolo. Questo è segno del fatto che la comunità sinaghina ha avuto come centro vitale nei secoli la casa di [[Dio]].
 
Tra gli edifici civili, i più prestigiosi sono la villa Calcaterra, risalente agli [[anni 1920|anni venti]] e collocata all'interno di un parco che si affaccia sull'antica via di comunicazione che collegava Sacconago e Busto Arsizio, la villa Gagliardi e la [[Colonia elioterapica (Busto Arsizio)|Colonia Elioterapica]].
 
=== Chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo ===
[[Immagine:20080106SacconagoParr3.jpg|thumb|left{{D|Chiesa parrocchialedei Santi Pietro e diPaolo (Sacconago]])}}
[[File:2012 08 13-Chiesa nuova Sacconago (Busto Arsizio).JPG|thumb|left|upright=1.4|Chiesa parrocchiale di Sacconago]]
Tramontata l'idea di allargare la chiesa settecentesca per renderla più capiente, sull'area del cimitero vecchio, venne posta la prima pietra della nuova chiesa nel [[1928]], anno nel quale il comune di Sacconago venne aggregato a Busto Arsizio. La prima santa Messa fu celebrata nel 1932 da don Antonio Marelli, che già nel 1904 si era rivolto al cardinal Ferrari facendogli presente il problema della poca capienza della chiesa settecentesca. La chiesa fu consacrata dal cardinal [[Ildefonso Schuster]] il [[24 settembre]] [[1933]] e vi si portarono, con solenni processioni, le reliquie e le campane dalla chiesa vecchia.<ref>{{cita web|url=http://www.santamariaregina.it/chieseBA/chiesa13.shtml|titolo=Santi Pietro e Paolo (chiesa nuova di Sacconago)|accesso=13 ottobre 2011}}</ref>
Tramontata l'idea di allargare ulteriormente la chiesa settecentesca per renderla più capiente, sull'area del cimitero vecchio, venne posta la prima pietra della nuova chiesa nel 1928, dedicata anch'essa ai santi Apostoli Pietro e Paolo, anno nel quale l'ex-comune autonomo di Sacconago venne aggregato, assieme a quello di [[Borsano]], alla città di Busto Arsizio.
 
La prima santa Messa fu celebrata nel [[1932]] da don Antonio Marelli, che già nel [[1904]] si era rivolto all'arcivescovo di Milano, il [[Andrea Carlo Ferrari|cardinal Ferrari]], facendogli presente il problema della poca capienza della chiesa settecentesca.
Il progetto dell'edificio, con muro in mattoni a vista e blocchi di pietra disposti irregolarmente, è dell'ingegner Azzimonti. L'interno presenta tre navate e un'abside semicircolare. Vi si conserva una tela ad olio secentesca con il martirio di [[Sant'Orsola]]. L'altare maggiore, in marmo bianco, risale al [[1937]].<ref>{{cita web|url=http://www.bustocco.com/chiesa_nuova.htm|titolo=La chiesa nuova|accesso=25 agosto 2010}}</ref> Il campanile della chiesa, una torre di 50 metri d'altezza, fu completato solo nel [[1946]].
 
La chiesa fu consacrata dal cardinal [[Ildefonso Schuster]] il 24 settembre [[1933]] e vi si portarono, con solenni processioni, le reliquie e le campane dalla chiesa vecchia.<ref>{{cita web|url=http://www.santamariaregina.it/chieseBA/chiesa13.shtml|titolo=Santi Pietro e Paolo (chiesa nuova di Sacconago)|accesso=13 ottobre 2011}}</ref> Il progetto dell'edificio, con muro in mattoni a vista e blocchi di pietra disposti irregolarmente, è dell'ingegner Azzimonti.
=== Chiesa settecentesca dei Santi Pietro e Paolo ===
Uno dei monumenti di rilievo del quartiere è la vecchia chiesa parrocchiale (''a Gésa Vègia''), dedicata ai santi apostoli Pietro e Paolo, e chiamata comunemente "chiesa vecchia". L'attuale edificio fu costruito tra il [[1708]] e il [[1724]] nell'area sulla quale sorgevano l'antica chiesa medievale ad aula unica ed il cimitero posto al suo fianco. Dell'antica chiesa, più piccola, rimangono numerosi resti. In particolare, l'attuale sagrestia rappresentava il presbiterio della chiesa medievale. Nel [[1611]] fu costruito il campanile, di stile prerinascimentale.
 
Il progetto dell'edificio, con muro in mattoni a vista e blocchi di pietra disposti irregolarmente, è dell'ingegner Azzimonti. L'interno presenta tre navate e un'abside semicircolare. Vi si conserva una tela ad olio secentesca con illa rappresentazione del martirio di [[Sant'Orsola]]. L'altare maggiore, in marmo bianco, risale al [[1937]].<ref>{{cita web|url=http://www.bustocco.com/chiesa_nuova.htm|titolo=La chiesa nuova)|accesso=25 agosto 2010}}</ref> Il campanile della chiesa, una torre di 50 metri d'altezza, fu completato solo nel [[1946]].
L'edificio attuale è formato da una navata centrale che si apre su quattro cappelle laterali. L'organo attuale risale al [[1923]] e sostituì quello antico, donato cinque anni più tardi alla parrocchia di [[Grantola]]. Recentemente l'edificio è stato oggetto di ampi e profondi restauri che hanno fatto emergere l'antichità del luogo di culto, nonché affreschi di un certo pregio.<ref>{{cita web|url=http://www.parrocchiasacconago.it/Parrocchia/Chiesa_Vecchia.html|titolo=Parrocchia di Sacconago - Chiesa vecchia|accesso=17 luglio 2012}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=235824|titolo=Affreschi del Cinquecento tornano alla luce nella chiesa di Sacconago|accesso=17 luglio 2012}}</ref>
 
Il campanile della chiesa, una torre di 50 metri d'altezza, fu completato solo nel [[1946]].
 
=== Chiesa settecentescavecchia dei Santi Pietro e Paolo ===
{{vedi anche|Chiesa vecchia dei Santi Apostoli Pietro e Paolo}}
[[File:Chiesa vecchia di Sacconago - volta.jpg|thumb|left|upright=1.4|Volta dell'abside]]
Uno dei monumenti di rilievo del quartiere è la vecchia chiesa parrocchiale (''a Gésa Vègia''), dedicata ai santi apostoli Pietro e Paolo, e chiamata comunemente "chiesa vecchia". L'attuale edificio fu costruito tra il [[1708]] e il [[1724]] nell'area sulla quale sorgevano l'antica chiesa medievale<ref>{{cita adweb|url=http://www3.varesenews.it/comuni/bustoarsizio/articolo.php?id=215378|titolo=Raccolta auladi unicafondi edper illa cimiterochiesa postodi alSacconago|accesso=18 suomaggio fianco.2013|urlmorto=sì|dataarchivio=2 Dell'anticaluglio chiesa, più piccola, rimangono numerosi resti2013|urlarchivio=https://archive.is/20130702163804/http://www3.varesenews.it/comuni/bustoarsizio/articolo.php?id=215378}}</ref> Inad particolare,aula l'attualeunica sagrestia rappresentavaed il presbiteriocimitero dellaposto chiesaal medievale.suo Nel [[1611]] fu costruito il campanile, di stile prerinascimentalefianco.
 
Dell'antica chiesa, più piccola e costruita intorno al [[X secolo]],<ref>{{cita web|url=http://www.bustocco.com/chiesa_vecchia_parroco.htm|titolo=Don Luigi e La Chiesa Vecchia|accesso=2 luglio 2013}}</ref> rimangono alcuni resti, come il muro d'ambito settentrionale. L'edificio medievale fu ampliato nel [[XV secolo]],<ref>{{cita web|url=http://www.bustocco.com/vecchia_avanzamento_lavori_ter.htm|titolo=Restauro della parte pittorica della Chiesa Vecchia di Sacconago |accesso=2 luglio 2013}}</ref> con la costruzione di un nuovo presbiterio quadrato (attuale sagrestia) e di una nuova sagrestia (attuale ripostiglio).<ref>{{Cita testo | cid=Spada, 2012|autore=Augusto Spada|curatore=Almanacco della Famiglia Bustocca per l'anno 2012|titolo=La Gésa Vègia, cure e anima di Sacconago|città=Busto Arsizio| editore=Famiglia Bustocca|data=2010|pagine=13 }}</ref> La consacrazione avvenne il 26 novembre [[1549]].
 
Nel [[1580]] vennero aggiunte due cappelle: una per il battistero ed una intitolata alla [[Vergine Maria]]. Nel [[1611]] fu costruito il campanile che si conserva tuttora nella sua parte inferiore, di stile prerinascimentale. Negli ultimi anni del [[XVIII secolo]], fu infatti chiusa la cella campanaria per trasformarla nel segmento dell'orologio e la nuova cella viene costruita al di sopra.
 
L'edificio attuale è formato da una navata centrale che si apre su quattro cappelle laterali. L'organo attuale risale al [[1923]] e sostituì quello antico, donato cinque anni più tardi alla parrocchia di [[Grantola]]. Recentemente l'edificio è stato oggetto di ampi e profondi restauri che hanno fatto emergere l'antichità del luogo di culto, nonché affreschi di un certo pregio.<ref>{{cita web|url=http://www.parrocchiasacconago.it/Parrocchia/Chiesa_Vecchia.html|titolo=Parrocchia di Sacconago - Chiesa vecchia|accesso=17 luglio 2012}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=235824|titolo=Affreschi del Cinquecento tornano alla luce nella chiesa di Sacconago|accesso=17 luglio 2012|urlmorto=sì|dataarchivio=13 aprile 2013|urlarchivio=https://archive.is/20130413101614/http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=235824}}</ref>
 
=== Chiesa di San Donato (demolita) ===
[[ImmagineFile:SanDonatoBustoArsizio.jpg|thumb|right|Oratorio di San Donato (anni trenta)]]
Al di fuori del piccolo centro abitato, sorgeva l'oratorio di san Donato, una piccola chiesa già menzionata nel repertorio delle chiese milanesi alla fine del Duecento ma risaltenterisalente probabilmente agli albori del villaggio.<ref name=sdonato>{{cita web|url=http://www.bustocco.com/san_donato.htm|titolo=Breve soria e note sull'Oratorio - Chiesetta di San Donato a Sacconago|accesso=13 dicembre 2009}}</ref> Nel corso dei secoli l'abitato di Sacconago crebbe fino ad inglobare la chiesa.
 
Fu disgraziatamente demolita nel [[1954]] per costruire un cinematografo. Oggi resta la traccia di unaun antico muro dell'edificio. Bisogna ricordare che, se tale chiesetta risalisse al periodo di massima venerazione del santo alla quale è dedicata, san Donato, ovvero all'epoca Longobarda, questa traccia inserita nel muro del cinema rappresenterebbe, insieme alla base del campanile della [[chiesa di San Michele Arcangelo (Busto Arsizio)|chiesa di San Michele Arcangelo]], il più antico reperto della città di Busto Arsizio.
 
=== Chiesa di Madonna in Campagna ===
[[ImmagineFile:Chiesa di Madonna in Campagna a Sacconago (Busto Arsizio) (VA).jpg|thumb|left|200px|Chiesa di Madonna in Campagna]]
Nel luogo dove attualmente sorge la chiesa, esisteva già una piccola cappella votiva almeno a partire dal [[1561]].<ref>{{cita web|url=http://www.bustocco.com/madonna_campagna.htm|titolo=La Madonna in Campagna|accesso=28 dicembre 2009}}</ref> Nel [[1702]] si decise di costruire una vera e propria chiesa dedicata alla Beata Vergine dei Sette Dolori nel luogo in cui, su un semplice tratto di muratura, si venerava un'immagine della Deposizione. L'edificio, in origine, non era consacrato ma soltanto benedetto. Inoltre non presentava il portico antistante la facciata che si può osservare oggi.
 
L'interno della chiesa fu decorato con un pregevole dipinto della Pietà, ovvero della [[Vergine Maria|Vergine]] che regge il corpo di [[Gesù Cristo]] morto. La chiesa venne dotata di sagrestia nella seconda metà del [[XVIII secolo|Settecento]].<ref>{{Cita|Spada, 2004|p. 26}}.</ref> A causa di recenti rinnovamenti della viabilità che hanno permesso di collegare con la città oltre alla zona industriale anche il centro di raccolta dei rifiuti e il nuovo stadio di atletica (e che permetteranno di accedere al nuovo terminal merci intermodale di Sacconago), parte dell'antica stradina di campagna che costeggiava la chiesa è andata perduta.
 
=== Cimitero ===
[[ImmagineFile:20081224CimiteroSacconago(2).JPG|thumb|left|200px|Cimitero di Sacconago]]
Verso la metà del Settecento, quando si rese inadeguato l'antico cimitero che si trovava accanto alla [[Chiesa vecchia dei Santi Apostoli Pietro e Paolo|vecchia chiesa parrocchiale dei santi apostoli Pietro e Paolo]], un nuovo cimitero venne costruito al di fuori del nucleo storico dell'ex-municipio di Sacconago, nell'area in cui dal [[1928]] sorge la nuova chiesa parrocchiale.
 
Alla fine dell'Ottocento si decise di spostare di nuovo il cimitero in un'area a sud-ovest del centro urbano, sulla via Bienate, che collega Sacconago con l'ex-comune autonomo di Bienate. Il nuovo cimitero fu progettato dall'ingegner Ercole Seves nel [[1898]], che qualche anno prima aveva già progettato il [[Cimitero Monumentalemonumentale di Busto Arsizio]]. La prima tumulazione avvenne nel [[1908]]. Nel corso degli anni sono state realizzate opere per ottenere un sempre maggior numero di loculi disponibili.<ref>{{cita web|url=http://www.impresasidoti.it/2011/07/sacconaco-loculi-interrati-cimitero-1994/|titolo=Cimitero di Sacconago – Realizzazione loculi interrati (1994)|accesso=8 maggio 2013}}</ref> Alcune aree all'interno del recinto sono tuttora disponibili.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.bustoarsizio.va.it/moduli/doc_view/2286-b2-cimitero-di-sacconago-stato-di-fatto?tmpl=component&format=raw|titolo=Piano regolatore cimiteriale - Stato di fatto|accesso=8 maggio 2013}}</ref>
 
Tra i monumenti degni di nota, si trova la cappella Gagliardi, opera dell'architetto [[Silvio Gambini]].<ref>{{cita web|url=http://it.appuntiwww.wikiatreccani.comit/enciclopedia/wikisilvio-gambini_(Dizionario-Biografico)/Silvio_Gambini|titolo=Silvio Gambini - Enciclopedia Treccani|accesso=84 maggio 20132018}}</ref>.
Data la sua posizione nella campagna che si estende tra il centro abitato e la nuova zona industriale, il cimitero di Sacconago è, tra i tre attuali cimiteri cittadini, quello che permette più facilmente futuri ampliamenti.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.bustoarsizio.va.it/il-territorio/piano-regolatore-cimiteriale/doc_view/2290-c2a-cimitero-di-sacconago-stato-di-progetto?tmpl=component&format=raw|titolo=Piano regolatore cimiteriale - Stato di progetto|accesso=8 maggio 2013}}</ref> Alcuni dei terreni circostanti, sono già di proprietà comunale.
 
Tra i monumenti degni di nota, si trova la cappella Gagliardi, opera dell'architetto [[Silvio Gambini]].<ref>{{cita web|url=http://it.appunti.wikia.com/wiki/Silvio_Gambini|titolo=Silvio Gambini|accesso=8 maggio 2013}}</ref>
 
=== Villa Calcaterra ===
[[Immagine:Villa{{vedi calcaterra icma pic.jpg|thumb|right|200pxanche|Villa Calcaterra]]}}
[[File:Villa calcaterra icma pic.jpg|thumb|Villa Calcaterra]]
La villa fu costruita negli [[anni 1920|anni venti]] dalla famiglia Calcaterra, proprietaria anche di un cascamificio a Sacconago e di una tessitura in [[Valcuvia]].<ref>{{cita web|url=http://www.bustocco.com/calcaterra.htm|titolo=La Villa Calcaterra - Monumento a Sacconago|accesso=7 maggio 2013}}</ref> Durante la [[seconda guerra mondiale]] fu requisita dai tedeschi e divenne celebrefamigerata per le torture inflitte al suo interno ai partigiani della zona.<ref>{{cita web|url=http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=238002|titolo=Villa Calcaterra torna agli antichi splendori|accesso=8 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120703185830/http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=238002|dataarchivio=3 luglio 2012|urlmorto=sì}}</ref>
 
Rimase di proprietà della famiglia sino al [[1968]] e fu acquistata nel [[1972]] dal Comune di Busto Arsizio, che la destinò a sede distaccata delle scuole elementari "Ada Negri" e poi del liceo scientifico "Arturo tosi". La villa, la cui facciata principale si trova su via Magenta, presenta una pianta ad H sviluppata su tre piani.<ref>{{cita web|url=httphttps://www.artevarese.com/avvilla-calcaterra-rinasce-nel-nome-del-cinema/view/news.php?sys_tab=2000d&sys_bcb=7&sys_docid=4508|titolo=Villa Calcaterra rinasce nel nome del Cinema|accesso=719 maggio 20132018}}</ref> L'esterno della villa presenta numerose decorazioni.
 
Nel grande parco che circonda la villa, tra la vie Magenta e XI febbraioFebbraio, si trova il monumento alla municipalità di Sacconago.
 
Dopo essere rimasta a lungo in stato di abbandono, oltreché oggetto di azioni vandaliche, il 31 ottobre [[2009]], dopo un adeguato restauro, è stata consegnata all'[[Istituto cinematografico Michelangelo Antonioni]].<ref>{{cita web|url=http://www.artevarese.com/av/view/news.php?sys_tab=2000d&sys_bcb=7&sys_docid=8481|titolo=Villa Calcaterra e la sua riqualificazione|accesso=7 maggio 2013}}</ref>
 
==Geografia antropica==
Il suo territorio comprende, oltre all'antico borgo di Sacconago vero e proprio, anche l'antico comune di [[Cascina Brughetto (Busto Arsizio)|Cascina Brughetto]] (o Cascina di Borghetto). I due comuni furono uniti nel [[1730]].
 
Fu sede [[Marchese|marchionale]] dal [[1647]] sotto la famiglia Corio, che dovette chiedere dispensa visto lo scarso numero di "fuochi" (nuclei familiari) che componevano la comunità.<ref>{{cita web|url=http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=15221|titolo=Comune di Sacconago - Sistema Informatico Unificato per le Soprintendenze Archivistiche|accesso=15 maggio 2018}}</ref>
 
==Società==
===Enti e associazioni===
L'associazione più importante del quartiere è senza dubbio la Famiglia Sinaghina, nata nel [[1975]]<ref>{{cita web|url=http://www.lafamigliabustocca.it/pdf/prealp_24.pdf|titolo=Sinaghina e Bustocca, premiato l'impegno|accesso=30 dicembre 2009}}</ref> e che da anni organizza il Carnevale bustocco. Una delle attività organizzate dalla Famiglia Sinaghina è la sagra dell'uva.<ref>{{cita web|url=http://www.sateliosnews.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1504:tre-giorni-di-festa-a-sacconago-con-la-sagra-delluva&catid=10:cronaca&Itemid=16|titolo=Tre giorni di festa a Sacconago con la Sagra dell'Uva|accesso=30 dicembre 2009}}</ref>
 
==Cultura==
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===Musica===
Sacconago ospita sin dal [[1875]] illa complesso bandistico bustese diFilarmonica Santa Cecilia.
===Personalità legate a Sacconago===
*Erminio Colombo, 1927, partigiano della "Brigata Alfredo Di Dio, sezione Alto Milanese".<ref>{{cita web|url=http://www.informazioneonline.it/LAY009/L00913.aspx?arg=1044&id=4642|titolo=Racconti da un partigiano sinaghino|accesso= 8 maggio 2013}}</ref>
*[[Umberto Pelizzari]], il record-man di apnea.
*[[Chiara Stefanazzi]], ex pluricampionessa mondiale di [[twirling]].
*[[Alessandro Mari]], scrittore.
 
== Sport ==
[[File:Pista di atletica leggera di Sacconago.jpg|220px|right|thumb|La pista di atletica leggera di Sacconago.]]
* A Sacconago, da [[settembre]] [[2006]], è entrata in funzione la nuova pista di atletica leggera dove si allenano gli atleti della [[Pro Patria Bustese Atletica Mondo]], la squadra di [[atletica leggera]] di [[Busto Arsizio]]. Questo impianto ha ospitato numerosi eventi sportivi, tra i quali, il 23-24 settembre [[2006]], la Finale Oro dei [[Campionati italiani di società di atletica leggera]], dove, tra gli altri, ha partecipato [[Assunta Legnante]], ottenendo il suo primato personale nel [[getto del peso]] e l'allora record italiano.
* A Sacconago ha sede il Club Amici dello Sport, la cui Prima Squadra milita nel campionato calcistico di PromozionePrima Categoria dopo aver dominato la primaretrocessione categoriadalla Promozione nella stagione 2011-2012-2013.
* A Sacconago è sempre vissuto il noto campione di apnea [[Gianluca Genoni]].
* A Sacconago ha sede la società OM Sacconago, nata nel 1995 e militante nella serie A del campionato CSI sezione Varese.
 
==Infrastrutture e trasporti==
==Trasporti==
Il terminal merci di Sacconago, già previsto dal piano regolatore del [[1975]]<ref>{{cita web|url=http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=56136|titolo=Scalo intermodale di Sacconago, che fare?|accesso=7 maggio 2012}}</ref> e realizzato tra il [[20082007]] e il [[20092010]] su una superficie di 38.000 metri quadrati,<ref>{{cita web|url=http://www.trail.unioncamere.it/scheda_infrastruttura.asp?id=1963|titolo=Terminal intermodale di Busto Sacconago|accesso=14 agosto 2014|dataarchivio=19 agosto 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140819103004/http://www.trail.unioncamere.it/scheda_infrastruttura.asp?id=1963|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www3.varesenews.it/economia/articolo.php?id=205242|titolo=Hupac accelera sui binari della ripresa|accesso=28 giugno 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140819084005/http://www3.varesenews.it/economia/articolo.php?id=205242|dataarchivio=19 agosto 2014|urlmorto=sì}}</ref> è stato progettato con lo scopo di togliere dalle strade circa 40.000 camion l'anno (poco meno di un sesto di quelli tolti dal [[Terminal Hupac di Busto Arsizio]]).<ref>{{cita web|url=http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=135358|titolo=Grandi opere ferroviarie, treni nel tunnel di Castellanza da dicembre|accesso=28 giugno 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110717173147/http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=135358#|dataarchivio=17 luglio 2011|urlmorto=sì}}</ref> Dopo due anni di inutilizzo, e dopo il completamento della nuova viabilità di via Piombina,<ref>{{cita web|url=http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=221042|titolo=Lo svincolo di via Piombina apre i battenti|accesso=8 maggio 2012}}</ref> la neonata società di logistica Carcolog ha affittato l'area dalla società svizzera Hupac (che l'aveva in gestione da [[Trenord]]) per utilizzarlo durante la ristrutturazione del terminal di Arese<ref>{{cita web|url=http://www3.varesenews.it/economia/articolo.php?id=231043|titolo=Le nuove Panda passano dal terminal di Sacconago|accesso=8 maggio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140819084936/http://www3.varesenews.it/economia/articolo.php?id=231043|dataarchivio=19 agosto 2014|urlmorto=sì}}</ref> allo scopo di smistare automobili [[FIAT]] nelle concessionarie di Lombardia, [[Piemonte]] e [[Veneto]].
 
== Galleria fotografica d'immagini==
<gallery>
Immagine:20080106SacconagoBuilding in Sacconago.jpg|Resti dell'edicola di San Donato
Immagine:2012-04-28 21.28.25 MOD.jpg|Pietà, chiesa di Madonna in Campagna
</gallery>
 
== Note ==
{{<references|2}}/>
 
== Bibliografia ==
* {{Bibliografia|Spada, 2004|{{cita libro|autore=Augusto Spada|titolo=Conoscere la città di/Getting to know the city of Busto Arsizio|editore=Freeman editrice|città=Busto Arsizio|anno=2004}}|cid=Spada, 2004}}
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
 
==Collegamenti esterni==
* {{ToponimoLombardia}}
 
{{Busto Arsizio}}
{{Pieve di Olgiate Olona}}
 
{{Portale|Altomilanese|Lombardia}}
 
[[Categoria:Comuni soppressi della Lombardia soppressi]]
[[Categoria:Località di Busto Arsizio]]