Vittorio Foa: differenze tra le versioni

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{{citazione|Essere di sinistra, oggi, vuol dire pensare agli altri e al futuro. Anzi, pensare agli altri nel futuro|Vittorio Foa<ref>''Lavoro e welfare: giovani versus anziani: conflitto tra generazioni'', pagina 109, di Giuliano Cazzola, Rubbettino editore, 2004.</ref>}}
{{Membro delle istituzioni italiane
{{Carica pubblica
|istituzione=Senato
|immaginenome = Vittorio Foa.jpg
|didascaliaimmagine = Vittorio Foa con [[Carlo Azeglio Ciampi]], 31 gennaio 2001deputato.jpg
|didascalia = Vittorio Foa negli anni 1970 (dal sito della Camera dei Deputati per la VII legislatura, 1976)
| nome = Vittorio Foa
|carica = [[Senato della Repubblica|Senatore della Repubblica Italiana]]
| luogo_nascita = [[Torino]]
| data_nascitamandatoinizio = [[182 settembre]]luglio [[19101987]]
|mandatofine = 22 aprile [[1992]]
|luogo_morte =[[Formia]]
|legislatura = {{NumLegRepubblica|S|X}}
|data_morte = [[20 ottobre]] [[2008]]
|gruppo parlamentare = [[Partito Comunista Italiano|PCI]]-[[Partito Democratico della Sinistra|PDS]]
| titolo =
|collegio = [[Collegio elettorale di Torino FIAT Aeritalia Ferriere|Torino Fiat Aeritalia Ferriere]]
| professione = giornalista
|sito = http://www.senato.it/leg/10/BGT/Schede/Attsen/00001005.htm
|partito = [[Partito Comunista Italiano]] (''indipendente'')
|legislaturacarica2 = [[X LegislaturaDeputato della Repubblica Italiana|X Legislatura]]
|mandatoinizio2 = 25 giugno [[1953]]
|gruppo_parlamentare = [[Partito Comunista Italiano]]<br />[[Partito Democratico della Sinistra]]
|mandatofine2 = 5 luglio [[1976]]
|coalizione =
|legislatura2 = {{NumLegRepubblica|D|II|III|IV|VII}} <small>(fino al 5 luglio 1976)</small>
|circoscrizione =
|gruppo parlamentare2 = [[Partito Socialista Italiano]]
|regione = Piemonte
|circoscrizione2 = [[Torino]]-[[Novara]]-[[Vercelli]] <small>(IV)</small>
|collegio = [[Torino]] Fiat Aeritalia Ferriere
|sito2 = http://legislature.camera.it/chiosco.asp?cp=1&position=II%20Legislatura%20/%20I%20Deputati&content=deputati/legislatureprecedenti/Leg02/framedeputato.asp?Deputato=d8210
|nomina_senatore_a_vita =
|carica3 = [[Assemblea Costituente (Italia)|Deputato dell'Assemblea Costituente]]
|data_nomina_senatore_a_vita =
|mandatoinizio3 = 25 giugno [[1946]]
|incarichi =
|mandatofine3 = 31 gennaio [[1948]]
|sito =
|gruppo parlamentare3 = Autonomista
}}
|incarichi3 = Terza commissione per l'esame dei disegni di legge
 
|sito3 = http://legislature.camera.it/chiosco.asp?content=altre_sezioni/assemblea_costituente/composizione/costituenti/framedeputato.asp?Deputato=d8210&position=Assemblea%20Costituente%20\%20I%20gruppi
{{Membro delle istituzioni italiane
|partito = [[Giustizia e Libertà|GL]] <small>(1933-1942)</small><br />[[Partito d'Azione|Pd'A]] <small>(1942-1947)</small><br />[[Partito Socialista Italiano|PSI]] <small>(1947-1964)</small><br />[[Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (1964)|PSIUP]] <small>(1964-1972)</small><br />[[Partito di Unità Proletaria|PdUP]] <small>(1972-1974)</small><br />[[Partito di Unità Proletaria per il Comunismo|PdUPpC]] <small>(1974-1978)</small><br />[[Democrazia Proletaria|DP]] <small>(1978-1987)</small><br />[[Partito Comunista Italiano|PCI]] <small>(1987-1991)</small><br />[[Partito Democratico della Sinistra|PDS]] <small>(1991-1998)</small><br />[[Democratici di Sinistra|DS]] <small>(1998-2007)</small><br />[[Partito Democratico (Italia)|PD]] <small>(2007-2008)</small>
|istituzione=Camera
|titolo di studio = Laurea in giurisprudenza
| partito = [[Partito Socialista Italiano]]
|alma mater = [[Università degli Studi di Torino]]
| legislatura = [[II Legislatura della Repubblica Italiana|II]], [[III Legislatura della Repubblica Italiana|III]], [[IV Legislatura della Repubblica Italiana|IV Legislatura]] e [[VII Legislatura della Repubblica Italiana|VII Legislatura]] (fino al 5 luglio 1976)
|professione = [[Giornalista]], [[sindacalista]]
| gruppo_parlamentare = [[Partito Socialista Italiano]]
| circoscrizione = Torino - Novara - Vercelli (IV)
| incarichi =
}}
{{Membro delle istituzioni italiane
|nome = Vittorio Foa<ref>[http://legislature.camera.it/chiosco.asp?cp=1&position=Assemblea%20Costituente\I%20Costituenti&content=altre_sezioni/assemblea_costituente/composizione/costituenti/framedeputato.asp?Deputato=1d8210 Vittorio Foa: dati personali e incarichi nella Costituente - legislature.camera.it]</ref>
|istituzione=Assemblea costituente
|partito =
|gruppo_parlamentare = Autonomista<ref>[http://legislature.camera.it/frameset.asp?content=%2FAltre%5FSezioniSM%2F304%2F5291%2F5292%2Fdocumentoxml%2EASP%3FGruppo%3D181 Assemblea Costituente. Gruppo: AUTONOMISTA. - legislature.camera.it]</ref>
|circoscrizione =
|incarichi = Terza commissione per l'esame dei disegni di legge
}}
{{Bio
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|GiornoMeseMorte = 20 ottobre
|AnnoMorte = 2008
|Attività = politico
|Attività2 = giornalista
|Attività3 = scrittore
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = politico
|Attività2 = sindacalista
|Attività3 = giornalista
|AttivitàAltre = , [[storico]] e [[saggista]]
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità =, esponente del pensiero di [[sinistra (politica)|sinistra]]
}}
 
È considerato uno dei padri fondatori della [[Repubblica ItalianaItalia|Repubblica italiana]].
 
== Biografia ==
Nacque da una famiglia piemontese[[piemonte]]se di origine [[ebraismo|ebraica]]; era nipote (perda parte di padre) di fedeun [[Ebraismorabbino]] [[Torino|ebraicatorinese]] e, nipotemalgrado diavesse unricevuto la tradizionale educazione religiosa ebraica, studiando l'[[rabbinoebraico]] e la ''[[Tōrāh]]'' e frequentando la [[sinagoga]], divenne completamente [[ateo]].<brref>{{cita web|url=http:/>Nel/www.hakeillah.com/5_08_05.htm|titolo=Vittorio Foa, L'impegno politico di Silvana Calvo|data=ottobre 1998|editore=[[1926Ha Keillah]]|accesso=20 maggio 2013|dataarchivio=12 dicembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131212131431/http://www.hakeillah.com/5_08_05.htm|urlmorto=sì}}</ref> Nel 1926, mentre era impiegato diin banca, subì l'influenza politica di [[Giovanni Giolitti]]. Nel [[1930]] divenne ufficiale di complemento dell'[[Regio esercito|esercito italiano]] nel reggimento di redel [[Umberto II d'Italia|UmbertoPrincipe IIdi Piemonte]], di cui fu amico.<br />Si laureò in [[Giurisprudenzagiurisprudenza]] nel [[1931]] all'[[Università didegli Torino]]. Vittorio Foa era [[ateo]]: cfr. articolo-intervista a firma Silvana Calvo apparso sul numeroStudi di ottobre 1998Torino|Università di "Ha Keillah", bimestrale ebraico con sede a Torino]].
 
Nel [[1933]] entrò in [[Giustizia e Libertà]], movimento politico [[Antifascismoantifascismo|antifascista]]. Il [[15 maggio]] [[1935]], all'età di 25venticinque anni, venne arrestato a [[Torino]] in seguito alla segnalazione didello unscrittore confidente[[Pitigrilli]], spia dell'[[OVRA]], la polizia segreta fascista.<ref>{{cita|Fucci, ''Le polizie di Mussolini''|p. 177}}.</ref> Foa fu quindi denunciato al [[Tribunale speciale per la difesa dello Stato (1926-1943)|Tribunale Speciale Fascista]], che lo condannò a 15quindici anni di reclusione per attività antifascista ([[1936]]).<ref>Sentenza n. 25 del 3.8.1935 contro Vittorio Foa (“Associazione e propaganda sovversiva”). In: Adriano Dal Pont, Simonetta Carolini, ''L'Italia dissidente e antifascista. Le ordinanze, le Sentenze istruttorie e le Sentenze in Camera di consiglio emesse dal Tribunale speciale fascista contro gli imputati di antifascismo dall'anno 1927 al 1943'', Milano 1980 (ANPPIA/La Pietra), vol. II, pp. 845-846</ref> Condivise la stessa cella con [[Ernesto Rossi]], [[Massimo Mila]] e [[Riccardo Bauer]], e; nel frattempo sposò il [[liberalismo]] di [[Benedetto Croce]]. Le condizioni della reclusione furono durissime, con pesanti conseguenze sulla sua salute.
 
Dopo essere uscito dal carcere di [[Castelfranco Emilia]] ([[Provincia di Modena|MO]]) nell'[[agosto]] [[1943]], prese parte alla [[Resistenza italiana|Resistenza]] coicon i "fazzoletti verdi" delle [[Brigate Giustizia e Libertà]]. Nel settembre dello stesso anno entrò nel [[Partito d'Azione]] (PdA), di cui divenne segretario assieme a [[Ugo La Malfa]], [[Emilio Lussu]], [[Altiero Spinelli]] e [[Oronzo Reale]] ([[1945]]), e per il quale fu rappresentante presso il [[Comitato di Liberazione Nazionale]] (CLN). Nel 1945 si sposasposò in prime nozze con Lisa Giua, dadalla cuiquale avrebbe poi avràavuto tre figli, tra cui il giornalista [[Renzo Foa|Renzo]], futuroe direttorela destorica [[L'UnitàAnna (quotidiano)Foa|l'Unità]] che, successivamente, diverrà editorialista de [[Il GiornaleAnna]].
 
Il 2 giugno 1946 fu eletto [[deputato]] all'[[Assemblea Costituente (Italia)|Assemblea costituente]] per il [[Partito d'Azione]] e, dopo lo scioglimento di quest'ultimo nel 1947, alla fine dello stesso anno passò al [[Partito Socialista Italiano]] (PSI), di cui fu dirigente nazionale e, per tre legislature (1953-1968), deputato. Il 1948 fu l'anno in cui Foa entrò nella [[Federazione Impiegati Operai Metallurgici|FIOM]] nazionale; nell'ottobre del 1949 entrò nella segreteria nazionale della [[Confederazione Generale Italiana del Lavoro|CGIL]] di [[Giuseppe Di Vittorio]], come vicesegretario responsabile dell'Ufficio studi, e nel 1955 fu segretario nazionale della FIOM. Dopo una collaborazione iniziale nel 1959 con la nascente rivista ''Passato e presente'' (nata intorno ad [[Antonio Giolitti]] e diretta da [[Carlo Ripa di Meana]]) Foa divenne uno dei massimi teorici della linea politica dell'autonomia operaia, che ispirò molti anni dopo la nascita dell'[[Autonomia Operaia|omonimo movimento politico]], e scrisse fra l'altro, nel 1961, l'editoriale del primo numero della rivista di [[Raniero Panzieri]], ''[[Quaderni Rossi]]'', legata a tale area.
All'Assemblea costituente, il [[2 giugno]] [[1946]], fu eletto [[deputato]] del PdA e, dopo lo scioglimento di quest'ultimo nel [[1947]], alla fine dello stesso anno passò al [[Partito Socialista Italiano]] (PSI), di cui fu dirigente nazionale e, per tre legislature ([[1953]]-[[1968]]), deputato.
 
Nel 1964, per effetto di una scissione a sinistra del PSI pochi mesi dopo l'ingresso del PSI nel primo governo di [[Centro-sinistra "organico"|centro-sinistra]], nacque il [[Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (1964)|Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria]] (PSIUP), di cui Foa fu dirigente nazionale. Nel 1966-1968 cominciò a collaborare con ''La Sinistra'', un giornale nato attorno a [[Silverio Corvisieri]], [[Augusto Illuminati]], [[Giulio Savelli (politico)|Giulio Savelli]] e [[Lucio Colletti]], e nel 1969 con ''[[il manifesto]]'', rivista mensile omonima del gruppo politico originatosi da una scissione a sinistra del [[Partito Comunista Italiano|PCI]]. Per qualche tempo Foa fu membro della direzione del giornale, ma nel 1970 si dimise dalla CGIL e uscì dal PSIUP, ritirandosi per un breve periodo a vita privata.
Il [[1948]] fu l'anno in cui Foa entrò nella [[FIOM]] nazionale; nell'[[ottobre]] [[1949]] entrò nella segreteria nazionale della [[CGIL]] di [[Giuseppe Di Vittorio]], come vicesegretario responsabile dell'Ufficio studi, e nel [[1955]] fu segretario nazionale della FIOM.
 
A seguito della sconfitta elettorale del PSIUP nel 1972 e al suo scioglimento (il 16 luglio), Foa diede vita con diversi membri della sinistra del partito ([[Silvano Miniati]], [[Guido Biondi (politico)|Guido Biondi]], [[Mario Brunetti]], [[Aristeo Biancolini]], [[Pino Ferraris]], [[Daniele Protti]], [[Mario Albano]], [[Dante Rossi (politico)|Dante Rossi]] e i sindacalisti [[Elio Giovannini]], [[Antonio Lettieri]] e [[Gastone Sclavi]]) al [[Partito di Unità Proletaria|Nuovo PSIUP]]; nel novembre del '72 il nuovo PSIUP contribuì, con la sinistra del [[Movimento Politico dei Lavoratori]] (MPL), alla creazione del [[Partito di Unità Proletaria]] (PdUP), di cui Foa divenne dirigente nazionale. L'idea di Foa era quella di creare una forza politica che orientasse i gruppi rivoluzionari verso una prospettiva di "governo delle sinistre", distogliendole da una prospettiva rivoluzionaria.
Dopo una collaborazione iniziale nel [[1959]] con la nascente rivista ''Passato e presente'' (nata intorno ad [[Antonio Giolitti]] e diretta da [[Carlo Ripa di Meana]]), Foa divenne uno dei massimi teorici della linea politica dell'autonomia operaia, che ispirò molti anni dopo la nascita dell'[[Autonomia Operaia|omonimo movimento politico]], e scrisse fra l'altro, nel [[1961]], l'editoriale del primo numero della rivista di [[Raniero Panzieri]], ''[[Quaderni rossi]]'', legata a tale area.
 
Nel luglio 1974 il Partito di Unità Proletaria si unificò al gruppo de ''il manifesto'', dando luogo al [[Partito di Unità Proletaria per il Comunismo]]: Foa fece parte, con [[Silvano Miniati]], della sinistra del nuovo partito (circa il 44%). Con il PdUP per il Comunismo prese parte alla promozione della lista unica della nuova sinistra, [[Democrazia Proletaria]] (DP), avvenuta nel 1975-1976: per questo cartello elettorale fu eletto nelle circoscrizioni di Torino e [[Napoli]], ma rinunciò a favore di Silverio Corvisieri ([[Avanguardia operaia]]) e Mimmo Pinto ([[Lotta Continua]]). Espresse sostegno a Fabrizio Panzieri (condannato a otto anni, tra le altre cose, per concorso morale nell'[[Omicidio di Miki Mantakas|omicidio di Mikis Mantakas]]) insieme a due altri autorevoli intellettuali della sinistra: [[Aldo Natoli]] e [[Antonio Landolfi]], con lui componenti del ''Comitato per la liberazione di Panzieri'', che, provocatoriamente, si autodenunciarono. Nel 1977 iniziò a scrivere per il ''Quotidiano dei lavoratori'', giornale di AO, mentre sua moglie Lisa intraprese la militanza in LC.
Nel [[1964]], per effetto di una scissione a sinistra del PSI, nacque il [[Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria]] (PSIUP), di cui Foa fu dirigente nazionale. Nel [[1966]]-[[1968]] cominciò a collaborare con ''[[La Sinistra]]'' (giornale nato attorno a [[Silverio Corvisieri]], [[Augusto Illuminati]], [[Giulio Savelli (politico)|Giulio Savelli]] e [[Lucio Colletti]]) e nel [[1969]] con ''[[Il Manifesto]]'', rivista mensile omonima del gruppo politico originatosi da una scissione a sinistra del [[Partito Comunista Italiano|PCI]]. Per qualche tempo Foa fu membro della direzione del giornale, ma nel [[1970]] si dimise dalla CGIL e uscì dallo PSIUP, ritirandosi per un breve periodo a vita privata.
 
Nel 1977 il [[Partito di Unità Proletaria per il Comunismo]] perse la corrente ex-PSIUP-MPL (assieme alle cosiddette ''Federazioni unitarie'' e all'area sindacale di Giovannini), che prese parte alla costituente partitica di Democrazia Proletaria, mentre il partito rimase in mano alla componente de ''il manifesto''. In seguito, Foa si allontanò nuovamente dalla vita politica: il suo ultimo intervento ufficiale fu alla commissione del Congresso di DP (gennaio 1980). Promise di ''non parlare né scrivere più di politica per almeno quattro anni'' e preferì dedicarsi all'insegnamento, accettando la cattedra di storia contemporanea all'[[Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia|Università di Modena e Reggio]] e a [[Università degli Studi di Torino|quella di Torino]]. Riprese anche a collaborare con l'ufficio studi della [[Confederazione Generale Italiana del Lavoro|CGIL]].
A seguito però della sconfitta elettorale del PSIUP nel [[1972]] e al suo scioglimento (il [[16 luglio]]), Foa diede vita con diversi membri della sinistra del partito ([[Silvano Miniati]], [[Guido Biondi (politico)|Guido Biondi]], [[Mario Brunetti]], [[Aristeo Biancolini]], [[Pino Ferraris]], [[Daniele Protti]], [[Mario Albano]], [[Dante Rossi (politico)|Dante Rossi]] e i sindacalisti [[Elio Giovannini]], [[Antonio Lettieri]] e [[Gastone Sclavi]]) al [[Nuovo PSIUP]]; quest'ultimo però nel [[novembre]] '72 contribuì, con la sinistra del [[Movimento Politico dei Lavoratori]] (MPL) alla creazione del [[Partito di Unità Proletaria]] (PdUP), di cui divenne dirigente nazionale. L'idea di Foa era quella di creare una forza politica che orientasse i gruppi rivoluzionari verso una prospettiva di "governo delle sinistre" distogliendole da una prospettiva rivoluzionaria.
{{dx|[[File:Ginzburg Foa Bobbio.jpg|thumb|right|Foa (al centro) fra [[Natalia Ginzburg]] e [[Norberto Bobbio]].]]}}
Il 15 giugno 1987 fu eletto [[senatore]] come indipendente nelle liste del PCI, pur non essendo mai stato comunista. Ha scritto infatti Foa: «Non credo di avere mai accettato il marxismo come un canone di interpretazione globale della realtà. (...) Io non sono mai stato comunista e nessuno mi ha mai chiesto di diventarlo, forse anche per il mio impermeabile individualismo piccolo-borghese che ha resistito anche a decenni di lavoro sindacale. La mia coabitazione con i comunisti è stata tutta sul versante, che ritengo dominante, della costruzione democratica».<ref>Vittorio Foa, ''Il Cavallo e la Torre. Riflessioni su una vita'', Einaudi, Torino 1991. Si veda anche [http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=5980837 Foa: «No, Fassino nessuna apertura alla linea di Bush»] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090512234928/http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=5980837 |data=12 maggio 2009 }}</ref> Sostenne la trasformazione del PCI in [[Partito Democratico della Sinistra]] (PDS).<ref>[http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1989_11/19891116_0005.pdf «Ora siete sulla ribalta. Vediamo quanto valete»] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160304101236/http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=%2Farchivio%2Funi_1989_11%2F19891116_0005.pdf |data=4 marzo 2016 }}</ref><ref>[http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1990_02/19900203_0004.pdf Per un'altra sinistra] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150610210554/http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=%2Farchivio%2Funi_1990_02%2F19900203_0004.pdf |data=10 giugno 2015 }}</ref> Favorevole alla partecipazione italiana nella [[guerra del Golfo]], nel 1992 abbandonò la politica attiva per dedicarsi alla scrittura di alcuni libri, in gran parte autobiografici: nel 2003 uscì ''Un dialogo'', edito dalla [[LaFeltrinelli|Feltrinelli]] e scritto a quattro mani con [[Carlo Ginzburg]].
 
In una intervista del 2006 dichiarò:
Nel [[luglio]] [[1974]] il PdUP si unificò al gruppo de ''Il manifesto'' e nacque il ''[[PdUP per il comunismo]]'': Foa fece parte, con [[Silvano Miniati]], della sinistra del nuovo partito (circa il 44%). Col [[PdUP per il comunismo]] prese parte alla promozione della lista unica della nuova sinistra, [[Democrazia Proletaria]] (DP), avvenuta nel [[1975]]-[[1976|76]]: per questo cartello elettorale fu eletto nelle circoscrizioni di Torino e [[Napoli]] ma rinunciò a favore di Silverio Corvisieri ([[Avanguardia Operaia]]) e Mimmo Pinto ([[Lotta Continua]]). Fu a sostegno di Fabrizio Panzieri, (condannato a otto anni, tra le altre cose, per concorso morale nell'omicidio di [[Mikis Mantakas]]) insieme a due altri autorevoli ideologi della sinistra: [[Aldo Natoli]] e [[Antonio Landolfi]], con lui componenti del ''Comitato per la liberazione di Panzieri'' che provocatoriamente si autodenunciano. Nel [[1977]] iniziò a scrivere per il ''Quotidiano dei lavoratori'', giornale di AO, mentre sua moglie [[Lisa Foa|Lisa]] intraprese la militanza in LC.
{{Citazione|Sarebbe ora di finirla con questa ''[[damnatio memoriae]]'' per cui la storia del Novecento ruota intorno ai comunisti, agli ex comunisti e ai comunisti o filocomunisti pentiti. C'è una grande storia che è stata rimossa: quella degli antitotalitari democratici e liberali – anticomunisti e antifascisti – che non hanno avuto bisogno di rivelazioni tardive, di omissioni generalizzate e di compiacenti assoluzioni|Vittorio Foa, Intervista al ''[[Il Messaggero]]'' del 13 agosto 2006}}
Partecipò alla fondazione del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] nel 2007.
 
Morì a Formia il 20 ottobre 2008.<ref>[http://www.corriere.it/cronache/08_ottobre_20/vittorio_foa_scomparsa_b595d536-9ea3-11dd-b7ca-00144f02aabc.shtml La scomparsa di Vittorio Foa]</ref> Ha detto di lui l'ex presidente del consiglio [[Massimo D'Alema]]: «''un uomo che nel corso della sua vita, pur essendo ormai un pezzo della storia d'Italia, ha tuttavia continuato a essere un innovatore che ha guardato con simpatia allo sforzo di rinnovamento politico e culturale della sinistra fino all'ultimo. Ci ha incoraggiato ad avere coraggio''». E il [[Presidente della Repubblica Italiana]] [[Giorgio Napolitano]]: «''è stato senza alcun dubbio una delle figure di maggiore integrità e spessore intellettuale e morale della politica e del sindacalismo italiano del Novecento''».
Nel 1977 il [[PdUP per il comunismo]] perse la corrente ex-PSIUP-MPL (assieme alle cosiddette ''Federazioni unitarie'' e all'area sindacale di Giovannini) che prese parte alla costituente partitica di DP, mentre il partito rimase in mano alla componente de ''Il Manifesto''.
 
In seguito, Foa si allontanò nuovamente dalla vita politica: il suo ultimo intervento ufficiale fu alla commissione del Congresso di DP ([[gennaio]] [[1980]]). Promise di ''non parlare né scrivere più di politica per almeno quattro anni'', e preferì dedicarsi all'insegnamento accettando la cattedra di Storia contemporanea alle [[Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia|Università di Modena]] e di [[università di Torino|Torino]].
 
Il [[15 giugno]] [[1987]] fu eletto [[senatore]] come indipendente nelle liste del PCI, pur non essendo mai stato comunista. Ha scritto infatti Foa: «Non credo di avere mai accettato il marxismo come un canone di interpretazione globale della realtà. (...) Io non sono mai stato comunista e nessuno mi ha mai chiesto di diventarlo, forse anche per il mio impermeabile individualismo piccolo-borghese che ha resistito anche a decenni di lavoro sindacale. La mia coabitazione coi comunisti è stata tutta sul versante, che ritengo dominante, della costruzione democratica»<ref>Vittorio Foa, ''Il Cavallo e la Torre. Riflessioni su una vita'', Einaudi, Torino 1991. Si veda anche [http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=5980837 Foa: «No, Fassino nessuna apertura alla linea di Bush»]</ref>.
 
[[File:Ginzburg Foa Bobbio.jpg|thumb|right|Foa (al centro) fra [[Natalia Ginzburg]] e [[Norberto Bobbio]]]]
Sostenne la trasformazione del PCI in [[Partito Democratico della Sinistra]] (PDS). Favorevole alla partecipazione italiana nella [[Guerra del Golfo]], nel [[1992]] abbandonò la politica attiva per dedicarsi alla scrittura di alcuni libri, in gran parte autobiografici: nel [[2003]] uscì "''Un dialogo''", edito dalla [[Feltrinelli]] e scritto a quattro mani con [[Carlo Ginzburg]].
 
In una intervista del 2006 dichiarò:
{{quote|Sarebbe ora di finirla con questa [[damnatio memoriae]] per cui la storia del Novecento ruota intorno ai comunisti, agli ex comunisti e ai comunisti o filocomunisti pentiti. C'è una grande storia che è stata rimossa: quella degli antitotalitari democratici e liberali – anticomunisti e antifascisti – che non hanno avuto bisogno di rivelazioni tardive, di omissioni generalizzate e di compiacenti assoluzioni|Vittorio Foa, Intervista al ''[[Il Messaggero]]'' del [[13 agosto]] [[2006]]}}
Partecipò alla fondazione del [[Partito Democratico]] nel [[2007]]. Morì a Formia il 20 ottobre 2008<ref>[http://www.corriere.it/cronache/08_ottobre_20/vittorio_foa_scomparsa_b595d536-9ea3-11dd-b7ca-00144f02aabc.shtml La scomparsa di Vittorio Foa]</ref>. Ha detto di lui l'ex presidente del consiglio [[Massimo D'Alema]]: «''un uomo che nel corso della sua vita, pur essendo ormai un pezzo della storia d'Italia, ha tuttavia continuato ad essere un innovatore che ha guardato con simpatia allo sforzo di rinnovamento politico e culturale della sinistra fino all'ultimo. Ci ha incoraggiato ad avere coraggio.''» E il [[Presidente della Repubblica Italiana]] [[Giorgio Napolitano]]: «''è stato senza alcun dubbio una delle figure di maggiore integrità e spessore intellettuale e morale della politica e del sindacalismo italiano del Novecento.''»
 
== Opere ==
==Bibliografia essenziale==
*''I partiti e la nuova realtà italiana. La politica del C.L.N.'', come Carlo Inverni, s.l., Partito d'Azione, (1944).
*''Il piano economico della CGIL per il risanamento dell'economia nazionale'', Milano, Camera del lavoro, (1949).
*''La CGIL di fronte alle trasformazioni tecnologiche nell'industria italiana'', con [[Bruno Trentin]], Milano, Feltrinelli, 1960.
*'' Per una nuova politica economica. Conferenza tenuta dall'on. Vittorio Foa, Vice segretario della CGIL a nome dei socialisti torinesi. Torino, 26 maggio 1953'' (1953)
*''Lotte operaie nello sviluppo capitalistico'', Milano, Istituto Rodolfo Morandi, 1961.
*''Per un governo che serva l'Italia. Intervento al dibattito sulla presentazione dell'8. Gabinetto De Gasperi alla Camera dei Deputati. 22 luglio 1953'' (1953)
*''Il vecchio e il nuovo nel socialismo italiano'', Roma, SETI, 1962.
*''Il petrolio e l'industrializzazione della Sicilia. Il Partito socialista italiano e la rinascita della Sicilia'' (1955)
*''Le strutture economiche e la politica economica del regime fascista'', in ''Fascismo e antifascismo. Lezioni e testimonianze'', I, ''1918-1936'', Milano, Feltrinelli, 1962.
*''Una nuova politica dello zolfo siciliano'' (1958)
*''Contributi per una sinistra sindacale'', con altri, Padova, Marsilio, 1972.
*''Il finanziamento della sicurezza sociale nel quadro di una politica economica di sviluppo'' (1959)
*''I temi della nuova opposizione'', con altri, Roma, La nuova sinistra ed. Savelli, 1973.
*''L'azione salariale e lo sviluppo economico'' (1960)
*''Sindacati e lotte operaie, 1943-1973'', Torino, Loescher, 1975.
*''La CGIL di fronte alle trasformazioni tecnologiche nell'industria italiana'' (1960)
*''La sinistra di fronte alla crisi'', in ''Uscire dalla crisi dal capitalismo in crisi. Atti del convegno di Ariccia 8-9 febbraio 1975'', Roma, Savelli, 1975.
*''Lotte operaie e prospettive del socialismo in Italia'' (1960)
*''La struttura del salario. Lezioni tenute nel maggio-giugno 1975 al corso delle 150 ore per il recupero della scuola dell'obbligo a Modena'', Roma, Alfani, 1976.
*''Il vecchio e il nuovo nel socialismo italiano'' (1962)
*''Movimento operaio e cultura alternativa'', con altri, Milano, Mazzotta, 1977.
*''Lotte sindacali e strategia politica'' (1966)
*''Sindacato e fabbriche nella svolta del '55'', con [[Piero Boni]] e [[Emilio Pugno]], Roma, Editrice Sindacale Italiana, 1977.
*''Carlo Levi "uomo politico"'' (1967)
*''Per una storia del movimento operaio'', Torino, Einaudi, 1980.
*''Lotte operaie nello sviluppo capitalistico'' 1970)
*''Riprendere tempo. Un dialogo con postilla'', con [[Pietro Marcenaro]], Torino, Einaudi, 1982. ISBN 88-06-05425-2.
*''La ricostruzione capitalistica nel secondo dopoguerra'' 1975)
*''La cultura della CGIL. Scritti e interventi 1950-1970'', Torino, Einaudi, 1984. ISBN 88-06-05705-7.
*''La struttura del salario'' (1975)
*''La cultura del sindacato e le sue alternative. Corso integrativo di economia del lavoro'', Napoli, Centro stampa Opera universitaria, 1985.
*''Per una storia del movimento operaio'' (1980)
*''La Gerusalemme rimandata. Domande di oggi agli inglesi del primo Novecento'', Torino, Rosenberg e Sellier, 1985. ISBN 88-7011-214-4.
*''Sindacati e lotte operaie. 1943-1973'' (1980)
*''Lettere da vicino. Per una possibile reinvenzione della sinistra'', a cura di e con [[Laura Balbo]], Torino, Einaudi, 1986. ISBN 88-06-59790-6.
*''I problemi di fondo del sindacato italiano in cento anni di storia'' (1983)
*''La questione socialista. Per una possibile reinvenzione della sinistra'', a cura di e con [[Antonio Giolitti]], Torino, Einaudi, 1987. ISBN 88-06-59419-2.
*''La cultura della CGIL: scritti e interventi 1950-1970'' (1984)
*''Il difficile cammino del lavoro. Un dialogo con Vittorio Foa e Vittorio Rieser'', Roma, Ediesse, 1990. ISBN 88-230-0035-1.
*''La cultura del sindacato e le sue alternative. Corso integrativo di economia del lavoro'' (1985)
*''Il Cavallo e la Torre. Riflessioni su una vita'', Torino, Einaudi, 1991. ISBN 88-06-12595-8.
*''La Gerusalemme rimandata. Domande di oggi agli inglesi del primo Novecento'' ([[1985]])
*''Il futuro in mezzo a noi. Conversazione con Fiorella Farinelli, Vittorio Foa'', Roma, Ediesse, 1994. ISBN 88-230-0136-6.
*''Noi sì che eravamo uomini d'azione'' (1989)
*''Il registro. Carcere politico di Civitavecchia, 1941-1943'', a cura di e con [[Aldo Natoli]] e [[Carlo Ginzburg]], Roma, Editori Riuniti, 1994. ISBN 88-359-3842-2.
*''Il difficile cammino del lavoro'' (1990)
*''Le virtù della Repubblica. Conversazione a Formia'', con [[Paul Ginsborg]], Milano, Il Saggiatore, 1994. ISBN 88-428-0209-3.
*''Il Cavallo e la Torre. Riflessioni su una vita'' ([[1991]])
*''Del disordine e della libertà. Padre e figlio tra incertezze e speranze'', Roma, Donzelli, 1995. ISBN 88-7989-137-5.
*''Le virtù della Repubblica'' ([[1994]])
*''Il sogno di una destra normale. Dialogo con Reset di Furio Colombo e Vittorio Foa'', Milano, Reset, 1995. ISBN 88-7989-080-8.
*''Del disordine e della libertà'' ([[1995]])
*''[[Questo Novecento]]'', Torino, Einaudi, 1996. ISBN 88-06-14090-6, [[Premio Viareggio]] speciale.<ref>{{Cita web|url = http://www.premioletterarioviareggiorepaci.it/premi/vincitori/1-Premio%20Letterario%20Viareggio-R%C3%A8paci|titolo = Premio letterario Viareggio-Rèpaci|sito = premioletterarioviareggiorepaci.it|accesso = 9 agosto 2019|dataarchivio = 27 gennaio 2019|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20190127124805/http://www.premioletterarioviareggiorepaci.it/premi/vincitori/1-Premio%20Letterario%20Viareggio-R%C3%A8paci|urlmorto = sì}}</ref>
*''Il sogno di una Destra normale'' (1995, con [[Furio Colombo]])
*''Lettere della giovinezza. Dal carcere, 1935-1943'', a cura di [[Federica Montevecchi]], Torino, Einaudi, 1998. ISBN 88-06-14840-0.
*''Questo Novecento'' ([[1996]])
*''LeLavori letterein dellacorso giovinezza. Dal carcere, 1935-1943-1946'', a cura di [[Federica Montevecchi ([[1998]]), Torino, Einaudi, 1999. ISBN 88-06-13690-9.
*''Il tempo del sapere. Domande e risposte sul lavoro che cambia'', Torino, Einaudi, 2000. ISBN 88-06-15598-9.
*''Sulla libertà positiva'' (1998)
*''Lavori in corso 1943-1946Passaggi'', a cura di [[Federica Montevecchi ([[1999]]), Torino, Einaudi, 2000. ISBN 88-06-15637-3.
*''Il ritorno dell'individuo. Cosa cambia nel lavoro e nella politica'', con [[Massimo Crosti]], Roma, Lavoro, 2000. ISBN 88-7910-931-6.
*''L'Europa'' (1999)
*''In carcere con Ernesto Rossi'', in [[Ernesto Rossi]], ''Nove anni sono molti. Lettere dal carcere 1930-39'', Torino, Bollati Boringhieri, 2001. ISBN 88-339-1333-3.
*''Io, Giulio e la nostra sinistra'' (1999)
*''Sulle montagne'', Aosta, Le Château, 2002. ISBN 88-87214-50-6.
*''Il tempo del sapere'' ([[2000]])
*''Artifici e natura. Natura e artifici. Dialogando con Vittorio Foa'', con [[Gaudenzio Nazario]], Aosta, Le Château, 2002. ISBN 88-87214-51-4.
*''La cultura della CGIL. Scritti e interventi 1950-1970'' (2000)
*''Il silenzio dei comunisti'', con [[Miriam Mafai]] e [[Alfredo Reichlin]], a cura di [[Federica Montevecchi]], Torino, Einaudi, 2002. ISBN 88-06-16353-1.
*''Il ritorno dell'individuo. Cosa cambia nel lavoro e nella politica'' (2000)
*''Un dialogo'', con [[Carlo Ginzburg]], Milano, Feltrinelli, 2003. ISBN 88-07-17089-2.
*''Passaggi'' (2000)
*''Sulla curiosità'', con [[Federica Montevecchi]], Torino, Einaudi, 2003. ISBN 88-06-16666-2.
*''Artifici e natura natura e artifici'' (2002)
*''Il linguaggio del tempo. Conversazione con Vittorio Foa. Con filmati di repertorio inediti e la Costituzione della Repubblica italiana'', con DVD, Roma, Casini, 2004. ISBN 88-89221-33-X.
*'''Sulle montagne'' (Le Château, 2002)
*''Un percorso del novecento'', Torino, Aragno, 2004. ISBN 88-8419-211-0.
*''Il silenzio dei comunisti'' ([[2002]])
*''Cent'anni dopo. Il sindacato dopo il sindacato'', con [[Guglielmo Epifani]], Torino, Einaudi, 2006. ISBN 88-06-18011-8.
*''Un dialogo'' ([[2003]], con Carlo Ginzburg)
*''Una destra normale e altri sogni'', Venezia, Marsilio, 2008. ISBN 978-88-317-9407-7.
*''La memoria è lunga'' ([[2003]], con Federica Montevecchi)
*''Le parole della politica'', con [[Federica Montevecchi]], Torino, Einaudi, 2008. ISBN 978-88-06-19255-6.
*''Il linguaggio del tempo'' ([[2004]])
*''Le autonomie e il lavoro. Le lezioni di Camerino su antifascismo e sindacato'', Roma, Ediesse, 2009. ISBN 978-88-230-1379-7.
*''Le parole della politica '' (2008) con Federica Montevecchi
*''Scelte di vita. Conversazioni con Giovanni De Luna, Carlo Ginzburg, Pietro Marcenaro, Claudio Pavone, Vittorio Rieser'', Torino, Einaudi, 2010. ISBN 978-88-06-20410-5.
*''Scritti politici. Tra giellismo e azionismo (1932-1947)'', a cura di Chiara Colombini e Andrea Ricciardi (2010)
*''Scritti politici. Tra giellismo e azionismo (1932-1947)'', Torino, Bollati Boringhieri, 2010. ISBN 978-88-339-2153-2.
*''L'Italia del 1947'' (inedito), con DVD, Viterbo, Stampa alternativa, 2010. ISBN 978-88-6222-140-5.
 
==Onorificenze==
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|collegamento_onorificenza = Ordine al merito della Repubblica Italiana
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|luogo=[[Roma]], [[21 dicembre]] [[1998]]<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=12021 Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.]</ref>
}}
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==
* Anna Foa, ''La famiglia F.'', Laterza, 2018.
* ''Vittorio Foa'' a cura di Luigi Falossi e Paolo Giovannini, Milano: Il sole 24 ore, 2013.
* ''Vittorio Foa e le trasformazioni della società italiana'', a cura di Amos Andreoni e Enrico Pugliese, Roma: Ediesse, 2011
* ''Vittorio Foa uomo plurale: un grande intellettuale protagonista del Novecento'', a cura di Luigi Falossi e Paolo Giovannini, Roma: Ediesse, 2011
* {{Cita libro | autore = Franco Fucci | titolo = Le polizie di Mussolini, la repressione dell'antifascismo nel Ventennio | editore = Mursia | anno = 1985 | città = Milano}}
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
*{{Collegamenti esterni}}
*[http://documentazione.altervista.org/foa.htm Ricordo di una sconfitta. Vittorio Foa sul 18 aprile del '48]
*{{cita web|http://documentazione.altervista.org/foa.htm|Ricordo di una sconfitta. Vittorio Foa sul 18 aprile del '48}}
*[http://anpi.it/b60/ Scheda ''Vittorio Foa'' dal sito ufficiale dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia]
*[https://www.radioradicale.it/scheda/555154/giornata-di-studio-in-onore-di-vittorio-foa ''Giornata di studio in onore di Vittorio Foa''], Organizzatori: [[Archivio Centrale dello Stato]] e [[Senato della Repubblica]], Roma, 22 ottobre 2018.
*[http://www.treccani.it/enciclopedia/vittorio-foa/ Voce ''Fòa, Vittorio'' dall'Enciclopedia Treccani online]
 
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