Cevo: differenze tra le versioni

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{{Avvisounicode}}
{{nota disambigua|l'omonima frazione di [[Civo]]|[[Cevo (Civo)]]}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Cevo
|Panorama =Cevo1 Panorama di Cevo (Foto Luca Giarelli).jpg
|Didascalia =
|Bandiera = Cevo-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Cevo-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Lombardia
|Divisione amm grado 2 = Brescia
|Amministratore locale =Silvio MarcelloSimone CitroniBresadola<!--nome, cognome SENZA titoli-->
|Partito = [[lista civica]] Insieme“Sogno sicomune puòCevo”
|Data elezione =08/06/2009 <!--DATA DI ELEZIONE, usare il formato GG/MM/AAAA10-6->2024
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Latitudine gradi=46
|Sottodivisioni = [[Andrista]], [[Fresine]], [[Isola (Cevo)|Isola]]
|Latitudine minuti=4
|Divisioni confinanti = [[Berzo Demo]], [[Cedegolo]], [[Ceto (Italia)|Ceto]], [[Cimbergo]], [[Saviore dell'Adamello]], [[Sonico (Italia)|Sonico]], [[Valdaone]] (TN)
|Latitudine secondi=56
|Zona sismica = 3
|Latitudine NS=N
|Gradi giorno = 3739
|Longitudine gradi=10
|Nome abitanti = cevesi
|Longitudine minuti=22
|Patrono = [[san Vigilio]]
|Longitudine secondi=10
|Festivo = 26 giugno
|Longitudine EW=E
|PIL =
|Altitudine=1100
|PIL procapite =
|Superficie=35
|Mappa = Map of comune of Cevo (province of Brescia, region Lombardy, Italy).svg
|Note superficie=
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Cevo nella provincia di Brescia
|Abitanti=921
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2012gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 30 novembre 2012.
|Aggiornamento abitanti=30-11-2012
|Sottodivisioni=[[Andrista]], [[Fresine]], [[Isola (Cevo)|Isola]]
|Divisioni confinanti=[[Berzo Demo]], [[Cedegolo]], [[Ceto (Italia)|Ceto]], [[Cimbergo]], [[Daone]] (TN), [[Saviore dell'Adamello]], [[Sonico]]
|Codice postale=25040
|Prefisso=[[0364]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=017051
|Codice catastale=C591
|Targa=BS
|Zona sismica=4
|Gradi giorno=3793
|Diffusività=
|Nome abitanti=cevesi
|Patrono=[[san Vigilio]]
|Festivo=[[26 giugno]]
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Cevo (province of Brescia, region Lombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Cevo nella provincia di Brescia
|Sito=http://www.comune.cevo.bs.it/
}}
'''Cevo''' (<!--[[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|['baːri]}}, -->''Séf'' in [[dialetto camuno]]<ref name="ref_A">{{citaCita libro | cognome= Ertani| nome= Lino | titolo= Dizionario del dialetto camuno e di toponomastica| editore= Tipografia M. Quetti| città= Artogne | anno= [[1980]]| pagine=161}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 921{{Popolazione|ITA}} abitanti<ref>[http://demo.istat.it/bilmens2011gen/index.html Datoname="template Istatdivisione alamministrativa-abitanti" 30/06/2011].</ref> della [[provincia di Brescia]] in [[Lombardia]].
 
{{dx|[[File:mappaMap cevoof comune of Cevo in Val Camonica (LG).jpg|thumbminiatura|Il territorio di Cevo in [[ValleVal Camonica]]]]}}
 
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Il Comunecomune di Cevo sorge in [[Valsaviore]], valle laterale della [[Valcamonica]], in cima al dosso dell'Androla, all'interno del [[Parco regionale dell'Adamello]].
 
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia della Valle Camonica}}
Il [[5 febbraio]] [[1350]] il [[vescovo di Brescia]] [[Bernardo Tricardo]] investe [[iure feudi]] dei diritti di decima nei territori di Cevo il Comunecomune ([[vicinia]]) e gli uomini di Cevo.<ref name="celli19">{{cita libro|cognome=Celli |nome=Roberto |titolo= Repertorio di fonti medievali per la storia della Val Camonica|anno= [[1984]]|editore=Tipolitografia Queriniana |città= [[Brescia]]|idisbn=ISBN 88-343-0333-4 |pagine=106}}</ref>
 
Alla [[pace di Breno]] del [[31 dicembre]] [[1397]] i rappresentanti della comunità di Cevo, Antonio Cucco e il notaio Torello di Domenico, si schierarono sulla sponda [[ghibellina]].<ref>{{citaCita libro
|cognome=Brunelli
|nome=Gregorio
|curatore=Oliviero Franzoni
|titolo= Curiosi trattenimenti contenenti ragguagli sacri e profani dei popoli camuni
|annooriginale=1698
|anno= [[1998]]
|editore=Tipografia Camuna
|città=[[Breno (Italia)|Breno]]
|pagine=pg. 183
}}</ref>
 
Il [[17 settembre]] [[1423]] il [[vescovo di Brescia]] [[Francesco Marerio]] investe [[iure feudi]] dei diritti di decima nei territori di [[Monno]], Cevo, [[Andrista]], [[Grumello]], [[Saviore]], [[Cemmo]], [[Ono San Pietro|Ono]], [[Sonico (Italia)|Sonico]], [[Astrio]], [[Malegno]], [[Cortenedolo]], [[Vione]], [[Incudine (Italia)|Incudine]] e [[Berzo Demo]] a Bertolino [[della Torre]] di [[Cemmo]] .<ref name="celli19">{{cita libro|cognome=Celli |nome=Roberto |titolo= Repertorio di fonti medievali per la storia della Val Camonica|anno= [[1984]]|editore=Tipolitografia Queriniana |città= [[Brescia]]|idisbn=ISBN 88-343-0333-4 |pagine=206}}</ref>
,
Gregorio Brunelli dice che nel [[XVII secolo]] gli abitanti di Cevo erano talmente poveri da emigrare d'inverno presso [[Soncino]] o nel [[Cremona|Cremonese]]<ref>{{cita libro | cognome= Ricardi| nome= Marcello |coautori=Giacomo Pedersoli | titolo= Grande guida storica di Valcamonica Sebino Val di Scalve| editore= Toroselle| città= [[Cividate Camuno]] | anno= [[1992]]|pagine=309}}</ref>
 
IlGregorio [[22Brunelli aprile]]dice che nel [[1644XVII secolo]] Ilgli paeseabitanti di Cevo fuerano quasitalmente completamentepoveri incendiatoda peremigrare lad'inverno cadutapresso di[[Soncino]] uno fulminenel [[Cremona|Cremonese]].<ref>{{citaCita libro | cognome= Ricardi| nome= Marcello |coautori=Giacomo Pedersoli | titolo= Grande guida storica di Valcamonica Sebino Val di Scalve| editore= Toroselle| città= [[Cividate Camuno]] | anno= [[1992]]|pagine=310309}}</ref>
 
Il 22 aprile 1644 Il paese di Cevo fu quasi completamente incendiato per la caduta di un fulmine.<ref>{{Cita libro | cognome= Ricardi| nome= Marcello |coautori=Giacomo Pedersoli | titolo= Grande guida storica di Valcamonica Sebino Val di Scalve| editore= Toroselle| città= Cividate Camuno | anno= 1992|pagine=310}}</ref>
Nel [[1927]] il comune di Cevo venne unito a quello di [[Saviore]] formando il comune di [[Valsaviore (comune)|Valsaviore]]; i due centri si separarono nuovamente nel [[1954]].
 
Nel 1927 il comune di Cevo venne unito a quello di [[Saviore]] formando il [[Valsaviore (comune)|comune di Valsaviore]]; i due centri si separarono nuovamente nel 1954.
Dopo l'armistizio dell'[[8 settembre]] [[1943]], il nord Italia venne aggregato alla [[repubblica di Salò]].
 
Dopo l'[[armistizio di Cassibile]] dell'8 settembre 1943, il Nord Italia venne aggregato alla [[Repubblica di Salò]].
Ai giovani delle classi 1923-1925 vennero chiamati alla leva obbligatoria, ma nessuno si presentò.
Molti si nascondevano nelle [[Gruppo dell'Adamello|montagne dell'Adamello]], nei fienili ad alta quota. Altri aderivano ai gruppi [[partigiani]] dell'alta valle.
Sopra Cevo Antonino Parisi (''Nino''), Bartolomeo Cesare Bazzana (''il Maestro'') e altri ribelli cominciano ad organizzare la 54º Garibaldi, che inizia ad operare attivamente dal gennaio [[1944]].
 
I giovani delle classi 1923-1925 vennero chiamati alla leva obbligatoria, ma nessuno si presentò. Molti si nascondevano nelle [[Gruppo dell'Adamello|montagne dell'Adamello]], nei fienili ad alta quota. Altri aderivano ai gruppi [[partigiani]] dell'alta valle. Sopra Cevo Antonino Parisi (''Nino''), Bartolomeo Cesare Bazzana (''il Maestro'') e altri ribelli cominciano a organizzare la 54ª Brigata Garibaldi, che inizia a operare attivamente dal gennaio 1944.
A primavera iniziano i primi rastrellamenti al fine di leva da parte della banda fascista ''Marta'', formata da militi della [[Guardia Nazionale Repubblicana]] di [[Milano]]. {{Citazione necessaria|Le azioni di questo reparto oltrepassano il compito di repressione antipartigiana sconfinando in realtà nel saccheggio ai danni delle popolazioni, ruberie ai contadini e uccisioni. Il 19 maggio consolida la prassi del terrore sterminando la famiglia Monella (Giovanni, sua moglie Maria Scolari e la figlia Maddalena) e assassinando lo scalpellino Francesco Belotti.}}
 
A primavera iniziano i primi rastrellamenti al fine di leva da parte della banda fascista ''Marta'', formata da militi della [[Guardia Nazionale Repubblicana]] di [[Milano]]. Le azioni di questo reparto oltrepassano il compito di repressione antipartigiana sconfinando in realtà nel saccheggio ai danni delle popolazioni, ruberie ai contadini e uccisioni. Il 19 maggio avviene lo sterminio della famiglia Monella (Giovanni, sua moglie Maria Scolari e la figlia Maddalena) e l'assassinio dello scalpellino Francesco Belotti<ref name="incendio di cevo 3 luglio 1944">[https://www.cislbrescia.it/wp-content/uploads/2013/07/L%E2%80%99INCENDIO-DI-CEVO-IL-3-LUGLIO-1944.pdf CISL Brescia - L'INCENDIO DI CEVO IL 3 LUGLIO 1944]</ref>.
{{Citazione necessaria|Durante il mese di [[giugno]] viene catturato Pozuolo Giuseppe Pezzati, comandante repubblichino di [[Cedegolo|Isola]]; pochi giorni dopo viene attaccata dai partigiani una pattuglia tedesca presso Isola, con il ferimento di un sottufficiale.}}
 
{{Senza fonte|Durante il mese di giugno viene catturato Pozuolo Giuseppe Pezzati, comandante repubblichino di [[Cedegolo|Isola]]; pochi giorni dopo viene attaccata dai partigiani una pattuglia tedesca presso Isola, con il ferimento di un sottufficiale.}}
{{Citazione necessaria|Il [[1º luglio]] i garibaldini attaccano la centrale di Isola: lo scontro dura mezz'ora. Due fascisti vengono uccisi e due feriti: il comandante fu fucilato. Tra i partigiani vi furono un morto e due feriti.}}
 
Il 1º luglio i garibaldini attaccano la centrale di Isola: lo scontro durò mezz'ora. Due fascisti vennero uccisi e due feriti: il comandante fu fucilato. Tra i partigiani vi furono un morto, Luigi Monella, e due feriti<ref name="Museo della Resistenza di Valsaviore - Cevo - BS - Lombardia">[https://memoranea.it/luoghi/lombardia-bs-cevo-museo-resistenza-valsaviore - Museo della Resistenza di Valsaviore]</ref>. Approfittando dei funerali di Monella, i fascisti decisero di assaltare Cevo per punire la popolazione locale sodale con la Resistenza<ref>[http://www.straginazifasciste.it/?page_id=38&id_strage=1532 Atlante delle Stragi Naziste e Fasciste in Italia - CEVO, 03.07.1944]</ref>.
{{Citazione necessaria|In seguito a questi fatti venne stabilito l'assalto dei fascisti del paese.}}
 
{{CitazioneCosì, necessaria|Ilil [[3 luglio]] [[1944]], vieneun bruciatomigliaio ildi paeserepubblichini dicircondò Cevo percon rappresagliauna contromanovra ia tenaglia riuscendo ad aver ragione della ventina di [[partigiani]] che si erano spinti in paese per partecipare alle onoranze funebri del compagno morto due giorni prima<ref name="incendio di cevo 3 luglio 1944" />. 151Fattisi scudo con alcune donne di Cevo, i fascisti misero a ferro e fuoco il borgo lanciando bottiglie incendiarie sui tetti delle case<ref vengononame="incendio totalmentedi cevo 3 luglio 1944" />. Complessivamente furono distrutte 151 case, altre 48 rovinate e 12 saccheggiate; furono uccise 6sei persone: Cesare Monella, Francesco Biondi, Giacomo Monella, Giovanni Scolari, Rodella Domenico Rodella, Giacomina Biondi<ref Giacominaname="incendio di cevo 3 luglio 1944" /><ref name="Museo della Resistenza di Valsaviore - Cevo - BS - Lombardia" />. Su una popolazione di circa {{formatnum:1200}} abitanti rimasero ben 800 senza tetto.}}
 
I tedeschi si arrenderanno, infine, il [[18 aprile]] [[1945]] a [[Berzo Demo|Forno d'Allione]].
 
Nel [[secondo dopoguerra]], la realtà sociale del paese e la ridotta economia interna si scontrano con l'affermazione della [[società dei consumi]] e delle correlate politiche economiche nazionali. Questo sistema socio-economicosocioeconomico durò quasi fino alla fine del sec. XX secolo ma negli ultimi decenni avvenne una crescente marginalizzazione nei confronti di una sempre più numerosa popolazione che fa propri i modelli di vita funzionali all'economia di mercato. Portatori di questo sistema sono gli impiegati nell'apparato statale, i piccoli imprenditori, gli occupati nell'industria idro-elettrica e nelle fabbriche della Valcamonica e gli emigrati con le loro "rimesse".
 
Agli inizi del XXI secolo l'attività agricola, in diverse forme, permane, fornendo una nuova possibilità per evitare lo spopolamento e il completo abbandono della campagna.
 
===Feudatari localiSimboli ===
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 30 maggio 1956.<ref>{{cita web|titolo= Cevo, decreto 1956-05-30 DPR, concessione di stemma e gonfalone |url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?1423 |sito= Archivio Centrale dello Stato |accesso= 14 ottobre 2022 }}</ref>
Famiglie che hanno ottenuto l'[[vescovo di Brescia|infeudazione vescovile]] dell'abitato:
{{citazione|Partito: nel 1° di azzurro, alla [[Fontana (araldica)|fontana]] di argento, zampillante dello stesso e fondata su una collina di verde; nel 2° di rosso, al [[Bove (araldica)|bue]] d'argento, pezzato di nero,
fermo su un terreno erboso. Ornamenti esteriori da Comune.}}
Il gonfalone è un drappo partito di azzurro e di rosso.
 
=== Onorificenze ===
{| {{prettytable|width=40%}}
Cevo è tra le [[città decorate al valor militare per la guerra di liberazione]], insignita il 15 dicembre 1992 della medaglia di bronzo al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante la [[seconda guerra mondiale]]<ref>{{Cita web|url=http://www.istitutonastroazzurro.it/comunedicevo.html|titolo=Cevo}}</ref>:{{Onorificenze
|- bgcolor="#EFEFEF"
|immagine = Valor militare bronze medal BAR.svg
| align="center" | '''Famiglia'''
|nome_onorificenza = Medaglia di bronzo al valor militare
| align="center" width=20%| '''Stemma'''
|collegamento_onorificenza = valor militare
| align="center" | '''Periodo'''
|motivazione = Sin dall'8 settembre 1943 la popolazione di Cevo non esitò a prendere le armi contro l'invasore. In 18 mesi di aspri combattimenti, malgrado le distruzioni e le rappresaglie subite, le formazioni partigiane diedero un notevole contributo di sangue e di valore, sia nella difesa del proprio territorio, sia nella liberazione della Val Camonica fino al salvataggio delle centrali idroelettriche dell'Adamello. Cevo, settembre 1943 - aprile 1945.
|-
|data = 15 dicembre 1992
|align="center" | [[Vicinia]] di Cevo
}}
|
| align="center" | [[1350]] - ?
|-
|align="center" | [[Della Torre]]
|
| align="center" | [[1423]] - ?
|}
 
===Onorificenze===
Cevo è tra le [[Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione]], insignito della [[Medaglia di Bronzo al Valor Militare]] per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la [[seconda guerra mondiale]]. La motivazione è visionabile [http://www.istitutonastroazzurro.it/comunedicevo.html qui].
 
==Monumenti e luoghi d'interesse==
[[File:Municipio - Cevo (Foto Luca Giarelli).jpg|thumb|right|Municipio]]
[[File:Chiesa S Vigilio - Cevo (Foto Luca Giarelli).jpg|thumb|right|Chiesa di San Vigilio]]
[[File:Cevo (BS) Italia - Chiesa di San Sisto.jpg|thumb|right|Via San Sisto]]
[[File:Chiesa di San Sisto (Cevo) - Vista dall'antica mulattiera.jpg|thumb|right|Cimitero di San Sisto visto dalla vecchia mulattiera.]]
[[File:Ca dél Tròs.jpg|thumb|right|Ca dél Tròs]]
===Architetture religiose===
Nel territorio comunale di Cevo si possono trovare numerose architetture religiose<ref name="terra">{{cita libro|cognome=Fontana |nome=Eugenio |titolo= Terra di Valle Camonica |anno=[[1984]] |editore= Industrie Grafiche Bresciane|città= [[Brescia]]|pagine=116}}</ref>:
*[[Chiesa di San Sisto (Cevo)|Chiesa di San Sisto]]: In stile Romanico bresciano fu edificata nel sec. XII e ampliata del secolo XVI; è circondata dal piccolo cimitero.
*Le Edicole (''Santèle''): disseminate sul territorio, la loro presenza rassicura l’anima dei viandanti
*Parrocchiale di San Vigilio, del secolo XVI
*Chiesa di Sant'Antonio Abate
*Cappella della Madonna dell'Andròla, bell'esempio di tempietto rinascimentale. La prima costruzione risale al secolo XVII e restaurata nel secolo XIX su progetto di Giovanni Andrea Boldini. È costituita da un pronao a tre archi su pilastri in stile tuscanico e dalla cella templare nella quale è stata realizzata la Cappella dedicata alla Madonna, affrescata dal pittore Brighenti di Clusone nel 1875.
*Santuario dedicato a Maria Ausiliatrice: consacrato il 2 settembre 1962, ubicato nell’edificio della Colonia dei [[Società Salesiana di San Giovanni Bosco|Salesiani]] inaugurata il 26 agosto 1962.
*La Croce del Papa: fu eretta nel 2005 sul dal Dòs dell'Andròla dove è visibile da gran parte della media valle. Fu creata su disegno dell’artista [[Enrico Job]] in occasione della visita a Brescia di Papa Giovanni Paolo II nel centenario della nascita di Papa Paolo IV nel settembre del 1998.<ref name="inter">{{cita pubblicazione |cognome= Zallot|nome=Virtus|anno=[[2008]] |titolo= Appunti per una storia della cristianizzazione di Valle Camonica|rivista= InterValli|numero=2|pagine= 30|url=http://www.vallecamonicacultura.it/intervalli.php |accesso= 11-10-2008}}</ref>
 
*Da segnalate anche il cimitero di San Sisto, caratteristico cimitero di montagna, collocato all'esterno del paese sulla mulattiera per [[Cedegolo]]. Il cimitero è dviso su due piani ricavati dai terrazzamenti dei campi e dei prati, senza deturparne il regolare disegno, e ci si conserva l'originale chiesetta romanica dedicata al papa San Sisto. {{Citazione necessaria|Il maestro [[Bartolomeo Cesare Bazzana]], in una sua lettera ai familiari, così scriveva:
:''"Come già vi dissi sarò sicuramente a casa il 31 c.m.'' (Ottobre 1963) - ''in tempo cioè per salutare anche per voi i nostri cari Morti partecipando alle consuete cerimonie annualmente Loro dedicate"''<ref>Vedere il File "Lettera di Bartolomeo Cesare Bazzana.pdf": Burtulì è Bartolomeo in dialetto di Cevo</ref>.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
====Dòs dell'Andròla (Dosso dell'Androla)====
[[File:Chiesa S Vigilio - Cevo (Foto Luca Giarelli).jpg|miniatura|destra|Chiesa di San Vigilio]]
{{F|storia|novembre 2011}}
[[File:Cevo (BS) Italia - Chiesa di San Sisto.jpg|miniatura|destra|Via San Sisto]]
La passeggiata all’''Andròla'' tra i verdi prati eccezionalmente in piano, tra i cespugli di biancospino e i fiori spontanei, il canto dei grilli; nella direzione di orizzonti interminabili e con la presenza della prospiciente e frastagliata Concarena; quando, dopo le ultime case della Via Androla, la strada diventa un sentiero tra l’erba, superati i campi e gli orti domestici, appariva sulla sommità del piccolo colle, gettante sull’imbocco della Valsaviore, il “tempietto rinascimentale dell’''Andròla'' con il pronao e la Cappella dedicata alla Madonna, allora in quel luogo si avvertiva un senso di serenità e leggerezza dovuti anche al suono provocato dal gioco dei folletti refoli di vento, fra i pilastri del tempietto.
[[File:Chiesa di San Sisto (Cevo) - Vista dall'antica mulattiera.jpg|miniatura|destra|Cimitero di San Sisto visto dalla vecchia mulattiera]]
[[File:Ca dél Tròs.jpg|miniatura|destra|Ca dél Tròs]]
=== Architetture religiose ===
Nel territorio comunale di Cevo si possono trovare numerose architetture religiose<ref name="terra">{{cita libro|cognome=Fontana |nome=Eugenio |titolo= Terra di Valle Camonica |anno=1984 |editore= Industrie Grafiche Bresciane|città= Brescia|pagine=116}}</ref>:
* [[Chiesa di San Sisto (Cevo)|Chiesa di San Sisto]]: in stile Romanico bresciano fu edificata nel XII secolo e ampliata nel XVI secolo; è circondata dal piccolo cimitero.
* Le Edicole (''[[Santella|Santèle]]''): disseminate sul territorio, la loro presenza rassicura l'anima dei viandanti.
* [[Chiesa di San Vigilio (Cevo)|Parrocchiale di San Vigilio]], del XVI secolo.
* Chiesa di Sant'Antonio Abate.
* Cappella della Madonna dell'Andròla, bell'esempio di tempietto rinascimentale. La prima costruzione risale al XVII secolo e restaurata nel XIX secolo su progetto di Giovanni Andrea Boldini. È costituita da un pronao a tre archi su pilastri in stile tuscanico e dalla cella templare nella quale è stata realizzata la cappella dedicata alla Madonna, affrescata dal pittore Brighenti di Clusone nel 1875.
* Santuario dedicato a Maria Ausiliatrice: consacrato il 2 settembre 1962, ubicato nell'edificio della Colonia dei [[Società Salesiana di San Giovanni Bosco|Salesiani]] inaugurata il 26 agosto 1962.
* La Croce del Papa: fu eretta nel 2005 sul Dòs dell'Andròla dove è visibile da gran parte della media valle. Fu creata su disegno dell'artista [[Enrico Job]] in occasione della visita a Brescia di papa Giovanni Paolo II nel centenario della nascita di papa Paolo IV nel settembre del 1998.<ref name="inter">{{cita pubblicazione|cognome=Zallot|nome=Virtus|anno=2008|titolo=Appunti per una storia della cristianizzazione di Valle Camonica|rivista=InterValli|numero=2|p=30|url=http://www.vallecamonicacultura.it/intervalli.php|accesso=11 ottobre 2008|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081208222356/http://www.vallecamonicacultura.it/intervalli.php|dataarchivio=8 dicembre 2008}}</ref> Il 24 aprile 2014, il braccio in legno lamellare che sosteneva la croce si spezzò e l'enorme statua schiacciò un ragazzo di vent'anni, uccidendolo sul colpo.<ref>{{cita web|url=http://brescia.corriere.it/notizie/cronaca/14_aprile_24/cevo-croce-dedicata-wojtyla-si-spezza-uccide-ragazzo-e83d888e-cbb2-11e3-b768-8b37958dddda.shtml| titolo=Cevo, la croce dedicata a Wojtyla si spezza e uccide un ventenne| accesso=24 aprile 2014}}</ref>
* Da segnalare anche il cimitero di San Sisto, caratteristico cimitero di montagna, collocato all'esterno del paese sulla mulattiera per [[Cedegolo]]. Il cimitero è diviso su due piani ricavati dai terrazzamenti dei campi e dei prati, senza deturparne il regolare disegno, e vi si conserva l'originale chiesetta romanica dedicata al papa San Sisto. {{Senza fonte}} Il maestro [[Bartolomeo Cesare Bazzana]], in una sua lettera ai familiari, così scriveva:
:''"Come già vi dissi sarò sicuramente a casa il 31 c.m.'' (ottobre 1963) - ''in tempo cioè per salutare anche per voi i nostri cari Morti partecipando alle consuete cerimonie annualmente Loro dedicate"''<ref>Vedere il File "Lettera di Bartolomeo Cesare Bazzana.pdf": Burtulì è Bartolomeo in dialetto di Cevo.</ref>.
 
==== Dòs dell'Andròla (Dosso dell'Androla) ====
Solo in questo luogo poteva "manifestarsi" la Madonna, forse anche per esorcizzare antiche leggende secondo le quali qui le streghe custodivano il “serpente dell’anello d’oro” la leggenda a cui si collega la maschera del ''Basilisc'' che fino a poco tempo fa, a gennaio, percorreva di notte le strade del paese.
Fino agli anni ottanta il dosso dell'Androla vantava la presenza di una sciovia che consentiva la pratica invernale dello sci.
Leggende forse causate dalla frequente caduta dei fulmini, fenomeno provocato dalla presenza nel colle di antiche miniere di rame, dette “ramice e di “misteriose” incisioni rupestri nella parete a strapiombo detta il ''Còran dè la Panéra'' o forse anche dalle forme “inconsuete” della Cappella. Un “sentiero etrusco-celtico” che parte da Monte e giunge a Fabrezza (Saviore) consente di visitare le ramine, le incisioni rupestri, e altri siti archeologici quali i dolmen a ''Mulinél''<ref>Silvano Danesi, ''Il sentiero etrusco celtico a cura degli amici del sent| anno= [[1992]]|pagine=310}}</rato dal Parco dell’Adamello, Comune di Cevo e dalla Pro Loco di Valsaviore</ref>.
 
=== Architetture civili ===
* Municipio
* Monumento ai Caduti di tutte le Guerre
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* Monumento commemorativo a Musna dove il 19 maggio 1944 i fascisti uccisero Francesco Belotti e i coniugi Giovanni Monella, e Maria Scolari, con la figlia Maddalena Monella
* Opere di salvaguardia e di arredo urbano del torrente Igna
* Proseguendo per la strada che dal cimitero assume la denominazione di Via San Sisto, si raggiunge il nucleo abitativo col toponimo di Ca dél TrósTròs, preceduto da una fontana abbeveratoio. La località ha mantenuto le caratteristiche architettoniche e urbanistiche originali.
 
=== Aree naturali ===
==== Parco regionale dell'Adamello ====
{{vedi anche|Parco regionale dell'Adamello}}
Il territorio del comune di Cevo si trova totalmente all'interno del Parco regionale dell'Adamello, istituito il 1º dicembre 2003. Lo scopo primario del Parco è la conservazione dell'ambiente e del paesaggio, e, conseguentemente, incrementare la sensibilità e la partecipazione degli abitanti e dei visitatori al raggiungimento di detto scopo.
 
==== Sistema agro-pastorale tradizionale ====
{{F|storiacentri abitati della Lombardia|novembre 2011}}
Il vissuto e la cultura della comunità "tradizionale" affondaaffondano le radici in secoli lontani; lo dimostrano i metodi e gli attrezzi da lavoro ancora utilizzati nel secondo dopoguerra. L’organizzazioneL'organizzazione, i valori e l’immaginariol'immaginario della popolazione erano connotati da aspetti di autonomia sia nei confronti di quelli espressi dagli apparati laici succedutisi nel tempo sia di quelli religiosi: il collante sociale era dato da un’organizzazioneun'organizzazione “comunitaria"comunitaria - consociativa”consociativa", probabilmente in parte tramandata dalle “vicinie”"vicinie", riformata, dopo l’Unitàl'Unità d’Italiad'Italia, dalle istituzioni nazionali (sistema democratico partecipativo, scuola, istituzioni di categoria, ecc.). Il suo fluire si può suddividere in tre periodi di seguito descritti in modo schematico e per titoli di argomenti.
Il suo fluire si può suddividere in tre periodi di seguito descritti in modo schematico e per titoli di argomenti.
 
''Periodo invernale'':
:La vita si svolgeva in paese; le mucche e gli animali da lavoro erano riparati nelle stalle vicino alle abitazioni o nei fienili poco lontani; si utilizzava il fieno stoccato nei ''tablat'' generalmente sopra le stalle; gli altri prodotti usati per l’alimentazionel'alimentazione sia umana chesia animale (patate, granoturco, frumento, ecc.), conservati per tempo, erano prodotti negli appezzamenti di terreno vicino al paese; si macellava il maiale; si caseavaproduceva nel caseificio comune; i greggi transumavano in pianura.
 
''Periodo delle stagioni intermedie'':
:La vita si svolgeva ancora in paese; gli animali venivano riparati nelle stalle dei fienili lontani dall’abitatodall'abitato, ma facilmente raggiungibili, in località dove era possibile produrre il fieno; sila caseavacaseificazione avveniva nelle costruzioni rurali (nei ''baitel'').
* Alcuni toponimi dei luoghi sono: '''''Ragù''''', '''''Tö''''', '''''Canet''''', '''''Ėcia'''''
 
''Periodo della stagione estiva'':
:Le famiglie generalmente si dividevano: il marito e i figli più piccoli vivevano nell'alpeggio e la moglie rimaneva in paese con i figli più grandi per la fienagione (in alpeggio l'alloggio era il ''tablat''); sila caseavacaseificazione avveniva nel ''baitel''; si tosavano le pecore; si eseguiva la fienagione, avveniva l’emigrazionel'emigrazione stagionale.
* Località degli alpeggi: '''''Barzabàl''''', '''''Dosnùr''''', '''''Musna''''', '''''Ghisèla''''' (un’altitudineun'altitudine da 13001&nbsp;300 a 16001&nbsp;600&nbsp;m [[s.l.m.]])
* Le mucche venivano portate nelle '''''malghe Curt e Paret''''' (da 18001&nbsp;800 a 20002&nbsp;000&nbsp;m [[s.l.m.]])
 
Le donne nella società tradizionale avevano un ruolo paritario con gli uomini, sicuramente non subalterno, sia in famiglia che anzi poteva avere connotati matriarcali, sia nella collettività, svolgendo un compito primario nella normale attività lavorativa e, a causa dell’emigrazionedell'emigrazione stagionale, quando sostituiva interamente il maschio nella conduzione della famiglia o quando era essa stessa a emigrare (in questo caso era l’uomol'uomo che si occupava di tutte le attività della famiglia).
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Cevo}}
=== Tradizioni e folclore ===
 
Gli [[scütüm]] sono nei dialetti camuni dei [[soprannomi]] o nomiglioli, a volte personali, altre indicanti tratti caratteristici di una comunità. Quello che contraddistingue gli abitanti di Cevo è ''Barolc''.<ref name="ref_A" />
===Tradizioni e folclore===
Gli [[scütüm]] sono nei [[dialetti camuni]] dei [[soprannomi]] o nomiglioli, a volte personali, altre indicanti tratti caratteristici di una comunità. Quello che contraddistingue gli abitanti di Cevo è ''Barolc''.<ref>{{cita libro | cognome= Ertani| nome= Lino | titolo= Dizionario del dialetto camuno e di toponomastica| editore= Tipografia M. Quetti| città= [[Artogne]] | anno= [[1980]]| pagine=161}}</ref>
 
== Cultura ==
=== Persone legate a CevoIstruzione ===
==== Musei ====
* [[Bartolomeo Cesare Bazzana]] (Cevo, 5 gennaio 1900 - Cevo, 22 Febbraio 1964), intellettuale e partigiano;
* Museo della Resistenza Di Valsaviore
* [[Pietro Giorgio Zendrini]] (Valsaviore, 6 ottobre 1953), architetto e professore alla LABA (Libera Accademia di Belle Arti).<ref>{{cita libro | cognome= Azzoni| nome= Giorgio | titolo= Pietro Giorgio Zendrini - Opere e progetti 1975-2000| editore= La Cittadina| città= [[Gianico - BS]] | anno= [[2000]]| pagine=132}}</ref><ref>{{cita libro | cognome= Ferri| nome= Fabrizio | curatore= Pietro Giorgio Zendrini | titolo= S'vöt che l'gie argot - Si vede che c'è qualcosa| editore= La Cittadina| città= [[Gianico - BS]] | anno= [[2009]]| pagine=56}}</ref>
 
==Amministrazione==
 
== Amministrazione ==
[[File:Municipio - Cevo (Foto Luca Giarelli).jpg|miniatura|destra|Il municipio]]
 
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|26 luglio [[1985]]|14 giugno [[1999]]|Lodovico Dante Scolari|[[Partito Comunista Italiano|PCI]] poi<br> [[lista civica]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec|14 giugno [[1999]]|8 giugno [[2009]]|Mauro Giovanni Bazzana|[[lista civica]]|[[Sindaco]]|}}
|[[1945]]
{{ComuniAmminPrec|8 giugno [[2009]]|10 giugno [[2024]]|Silvio Marcello Citroni|[[lista civica]]|[[Sindaco]]|<ref>{{cita web|url=http://www.pal.voli.bs.it/elezioni/risultati_comune.asp?Id_Ente=24|titolo=Voli - Speciale elezioni 2009|accesso=12 giugno 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090617235439/http://www.pal.voli.bs.it/elezioni/risultati_comune.asp?Id_Ente=24|dataarchivio=17 giugno 2009|urlmorto=sì}}</ref>}}
|?
{{ComuniAmminPrec|10 giugno [[2024]]|''In carica''|Simone Bresadola|[[lista civica]]|[[Sindaco]]|}}
|Vigilio Casalini
|
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| [[14 giugno]] [[2004]]
|[[8 giugno]] [[2009]]
|Mauro Giovanni Bazzana
|[[Lista civica]]
|[[Sindaco]]
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}}
{{ComuniAmminPrec
|[[8 giugno]] [[2009]]
| in carica
|Silvio Marcello Citroni
|[[Lista civica]] "Insieme si può"
|[[Sindaco]]
|<ref>
{{cita web|url=http://www.pal.voli.bs.it/elezioni/risultati_comune.asp?Id_Ente=24|titolo=Voli - Speciale elezioni 2009|accesso=12-06-2009}}
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}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
===Unione di comuni===
Cevo fa parte dell'''Unione Comuni della Valsaviore'', assieme ai comuni di [[Cedegolo]], [[Berzo Demo]], [[Saviore dell'Adamello]] e, dal [[2003]], [[Sellero]].
 
L'[[unione di comuni]] ha sede a [[Cedegolo]] ed è stata creata il [[20 agosto]] [[1999]]. Ha una superficie di circa 225&nbsp;km².<ref>{{cita web|url=http://pers.mininterno.it/unioni_comuni/scheda.php?id=125| titolo=Ministero dell'Interno - Unione Comuni della Valsaviore| accesso=26 luglio 2008}}</ref>
 
=== Gemellaggi ===
* {{gemellaggio|Italia|Trezzo sull'Adda}}
 
=== Altre immaginiinformazioni amministrative ===
Cevo fa parte dell{{'}}''Unione Comuni della Valsaviore'', assieme ai comuni di [[Cedegolo]], [[Berzo Demo]], [[Saviore dell'Adamello]] e, dal 2003, [[Sellero]].
 
L'[[unione di comuni]] ha sede a [[Cedegolo]] ed è stata creata il 20 agosto 1999. Ha una superficie di circa 225&nbsp;km².<ref>{{cita web| url=http://pers.mininterno.it/unioni_comuni/scheda.php?id=125| titolo=Ministero dell'Interno - Unione Comuni della Valsaviore| accesso=26 luglio 2008| urlmorto=sì| urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090617213803/http://pers.mininterno.it/unioni_comuni/scheda.php?id=125| dataarchivio=17 giugno 2009}}</ref>
 
== Altre immagini ==
<gallery>
File:Croce del Papa (1998-2014) - Dosso androladell'Androla - Cevo (Foto Luca cevoGiarelli).jpg|<div align="center">Dosso deldell'Androla, croce di [[Giovanni Paolo II]]</div>
File:Cevo - Monumento ai Caduti.jpg|<div align="center">Monumento a iai Caduti di tutte le guerre (progetto di Abramo Ferramonti)</div>
File:Cascata - Cevo ponte(Foto Luca Giarelli).jpg|<div align="center">Ponte in centro al paese</div>
File:Chiesa di Sant'Antonio - Cevo chiesa(Foto Luca Giarelli).jpg|<div align="center">Chiesa di sant'Antonio</div>
File:Cevo - Piazza della memoria.jpg|<div align="center">Piazza della memoria (Architettoarchitetto PirtroPietro Giorgio Zendrini) </div>
File:Cevo panorama.jpg|<div align="center">Cevo panorama dalle vasche</div>
File:Cevo - Abitazione privata.jpg|<div align="center">Abitazione - 1983 (Architettoarchitetto Pietro Giorgio Zendrini)</div>
File:Cevo - Biblioteca comunale.jpg|<div align="center">Biblioteca comunale - 1998 (Architettoarchitetto PirtroPietro Giorgio Zendrini)</div>
</gallery>
 
== Note ==
{{<references|2}}/>
 
== Bibliografia ==
* Franco Bontempi, ''Storia della Valsaviore'', Tipografia Camuna, [[Breno (Italia)|Breno]], 2005
* Mimmo Franzinelli, ''La "baraonda" - Socialismo, fascismo e resistenza in Valsaviore'', Grafo edizioni, Brescia, 1995
* AA. VV, ''Cevo di Valsaviore - Appunti di storia locale'', Tipografia Valgrigna, Esine, 1975
* Mimmo Franzinelli, "Il museo della Resistenza di Valsaviore" (2013)
 
== Voci correlate ==
* [[Parco regionale dell'Adamello]]
* [[Valle di Saviore]]
* [[Comunità Montana di Valle Camonica]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Cevo|n=Categoria:Cevo}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*[http://www.intercam.it/tomo/album/paese/cevo.htm Fotografie storiche - Intercam]
*[ {{cita web|http://www.lombardiabeniculturaliintercam.it/luoghitomo/schedealbum/1209paese/?a=20341 cevo.htm|Fotografie storiche - Lombardia Beni Culturali]Intercam}}
* {{cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/luoghi/schede/1209/?a=20341|titolo=Fotografie storiche - Lombardia Beni Culturali|accesso=3 novembre 2008|dataarchivio=27 gennaio 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230127015405/https://www.lombardiabeniculturali.it/luoghi/schede/1209/?a=20341|urlmorto=sì}}
*[http://www.istitutonastroazzurro.it/ Sito dell'Istituto Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare]
* {{cita web|http://www.istitutonastroazzurro.it/|Sito dell'Istituto Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare}}
*[http://www.francorino.interfree.it/Index.htm Sito francorino.interfree - Valsaviore ]
* {{cita web |1=http://www.francorino.interfree.it/Index.htm |2=Sito francorino.interfree - Valsaviore |accesso=12 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111107133032/http://francorino.interfree.it/index.htm |dataarchivio=7 novembre 2011 |urlmorto=sì }}
 
{{ProvinciaComuni della provincia di Brescia}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Val Camonica}}
{{Portale|Lombardia|Val Camonica}}
 
[[Categoria:Cevo| ]]
 
[[Categoria:Comuni della Val Camonica]]