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[[Image:De_Parijse_kade_in_Rouen.jpg|thumb|right|300px|Il Quay de Paris a Rouen in un dipinto del 1839. La [[Cattedrale di Notre-Dame (Rouen)|Cattedrale di Rouen]], dove d'Agincourt lavorò per 52 anni, è visibile sullo sfondo.]]
<nowiki>
{{Tradotto da|(lingua)|(pagina)}}
 
{{Bio
|Nome = François
|Cognome = d'Agincourt
|PostCognome = {{IPA|//}}
|PostCognome = [[alfabeto fonetico internazionale|/frɑ̃'swa daʒɛ̃'kuˑʁ/]] (anche '''d'Agincour''', '''Dagincourt''', '''Dagincour''')
|Sesso = M
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|AnnoNascita = 1684
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|GiornoMeseMorte = 30 aprile
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|Attività2 = organista
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|Didascalia =
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</nowiki>
 
Il '''trio per organo''' è un tipo di pezzo in cui vengono usati più tipi di timbri sonori, cioè due manuali (le tastiere) e [[pedaliera|pedale]]. In questo modo si ha la possibilità di mettere particolarmente in rilievo una voce, solitamente il solista. Questa tecnica è quindi applicabile o prestabilita nell'accompagnamento dei [[corali]], nella letteratura coralistica o anche nell'improvvisazione su [[cantus firmus]]<ref>Su questo vedi Kelletat, ''Improvisationslehre für Orgel'', 1976, pp. 14–27.</ref>.
D'Agincourt trascorse la maggior parte della sua vita a [[Rouen]], sua città natale, dove lavorò come organista presso la [[Cattedrale di Notre-Dame (Rouen)|cattedrale]] e altre tre piccole chiese. Molto in vista durante la sua vita, fu uno degli organisti della [[Chapelle royale]]. L'unico libro per clavicembalo di sua composizione che ci è giunto contiene pezzi ispirati a [[François Couperin]]; esiste inoltre una una quarantina di pezzi per organo trasmessi attraverso copie manoscritte.
 
==Biografia==
D'Agincourt nacque a Rouen, dove ricevette anche la prima educazione musicale. Si trasferì quindi presto a [[Parigi]], dove probabilmente studiò con [[Nicolas Lebègue]]. Fra il 1701 e il 1706 lavorò come organista nella chiesa di Sainte-Madeleine-en-la-Cité a Parigi, e nel 1706 fece ritorno a Rouen dove divenne organista della cattedrale, succedendo a [[Jacques Boyvin]]. Mantenne il posto fino alla morte avvenuta 52 anni dopo. In seguito ottenne incarichi anche presso la chiesa di Saint Herbland e la Chiesa abbaziale di Saint-Ouen (mantenne anche questi impieghi fino alla morte) e ancora presso la chiesa di Saint Jean, sempre a Rouen. Nel 1714 era sufficentemente consciuto e stimato da diventare uno dei quattro organisti della [[Chapelle royale]] (fu preferito al più giovane [[Louis-Claude Daquin]], che riceverà poi in seguito a sua volta la nomina). [[Jacques Duphly]] studiò con lui fra il 1730 e il 1731, ma le sue opere che ci sono giunte non mostrano un'influenza significativa dello stile del maestro.
 
D'Agincourt pubblicò una sola raccolta di suoi pezzi, il ''Premier livre de clavecin'' (Parigi, 1733). Contiene 43 pezzi per clavicembalo, di chiara influenza di [[François Couperin]]. I pezzi sono infatti organizzati in ''ordre'', con un sapiente uso di abbellimenti e molti sono pezzi di carattere: scene di genere, ritratti (a volte doppi ritratti), ecc. La musica per organo di d'Agincourt, sopravvissuta attraverso copie manoscritte, comprende 46 pezzi liturgici. Sono più progressivi rispetto a quelli di Couperin, con un frequente uso di [[stile galante]]. I pezzi sono organizzati, secondo l'uso francese, per toni, ma l'autore, per ragioni sconosciute, omette del tutto il terzo tono. Le suite nel primi tre toni (cioè il primo, il secondo e il quarto) sono meno sviluppate rispetto alle altre. Oltre ai pezzi per tastiera, sono note tre arie per solo e basso continuo, pubblicate nell'antologia ''Recueil d'airs sérieux et à boire'' nel 1713 e nel 1716.
 
Un ritratto di Barthélemy-Jean-Claude Pupil è spesso erroneamente considerato un ritratto di d'Agincourt.
 
==Opere==
Le sue opere comprendono:
* una raccolta di ''Pièces de clavecin'' pubblicata a Parigi nel [[1733]], che testimonia la sua ammirazione per [[François Couperin|Couperin]] (morto quello stesso anno): come quest'ultimo, chiama ''ordre'' le quattro [[suite (musica)|suite]] e privilegia i ritratti e i pezzi di carattere in luogo delle tradizionali danze; tuttavia, il suo stile è meno melanconico, più esteriore.
* un libro di 46 pezzi per [[organo]] (ordinati per "toni" in 6 suite), rimasto manoscritto, copiato da padre [[Alexandre Guy Pingré]] e conservato nella Bibliothèque de Sainte-Geneviève.
* due libri di arie con basso continuo.
 
===Pièces de Clavecin (1733)===
* '''Premier ordre en ré mineur'''
** Allemande La Sincopée
** Allemande La Couronne
** Courante
** Sarabande La Magnifique
** Le Pattelin, rondeau
** Gigue La Bléville
** La Sensible, rondeau
** Les Dances Provençales
** La Caressante
** La Sautillante
** Menuet
** Double du menuet précédent
** Autre menuet
* '''Second ordre en fa majeur'''
** La Pigou
** Le Colin Mailliard, rondeau
** La Pressante Angélique
** Le Précieux, rondeau
** Les deux Cousines
** Menuet
** Chaconne La Sonning
* '''Troisième ordre en ré majeur'''
** L'Ingénieuse
** La Villerey ou les deux Sœurs
** L'Agréable, rondeau
** La Fauvette
** La Misterieuse
** Le Val Joyeux, vaudeville
** Le Moulin à vent
** La Minerve, rondeau
** L'Etourdie, rondeau
** Le presque rien, rondeau
** La Courtisane, gavotte
* '''Quatrième ordre en mi mineur'''
** Allemande La Couperin
** Les Violettes fleuries, rondeau
** La Tendre Lisette, rondeau
** L'Empressée
** La Janneton, rondeau
** La Princesse de Conti, rondeau
** L'Harmonieuse, rondeau
** Les Tourtelles, rondeau
** La Badine, rondeau
** La D'houdemare
** La Moderne
** Menuet
 
==Ascolto di un'opera==
'''Suite du 2e ton''', sull'organo Parisot di Notre-Dame de Guibray, Falaise (Calvados).
*[http://www.guibray.org/gui/Sons/dagincourpleinjeu.mp3 ''Plein jeu'']
*[http://www.guibray.org/gui/Sons/dagincournasard.mp3 ''Récit de nasard'']
*[http://www.guibray.org/gui/Sons/dagincourduo.mp3 ''Duo'']
*[http://www.guibray.org/gui/Sons/dagincourflutes.mp3 ''Concert de flûtes'']
*[http://www.guibray.org/gui/Sons/dagincourtrio.mp3 ''Trio'']
*[http://www.guibray.org/gui/Sons/dagincourgrandjeu.mp3 ''Grand jeu'']
 
==Concetto di ''trio per organo''==
==Discografia==
L'espressione "trio" è in un certo senso fuorviante e indefinita, perché indica l'effettivo utilizzo di tre parti dell'organo. Sebbene tre reali parti dell'organo siano utilizzate, di massima il pedale (se non è voce solista) e la parte d'accompagnamento di entrambe le tastiere hanno un'importanza sonora subordinata e sono di regola registrati in modo simile e con discrezione<ref>Klotz, ''Über die Orgelkunst'', 1986, pag. 50 e segg., riporta antichi esempi di trio o forme di trio del XV secolo.</ref>. La base di questo conto è il fatto che anche un pezzo a un manuale e pedale è una "forma di duo". Un pezzo che prescrive due manuali e pedale è perciò una "forma di trio".
* [[Hervé Niquet]] e altri, ''François d’Agincour: Pièces d’Orgue''. Glossa 921701, 2000
* Hervé Niquet e altri, ''François d’Agincour: Pièces de clavecin''. Glossa 921702, 2001
* Rebecca Pechefsky, ''D’Agincour: Complete Works for Harpsichord'', Vol. 1. Quill Classics QC1002, 2003
* Rebecca Pechefsky, ''D’Agincour: Complete Works for Harpsichord'', Vol. 2. Quill Classics QC1004, 2005
* Jean-Patrice Brosse, ''Pièces d'Orgue'' in ''Messe de l'Assomption''. Verany
 
Non bisogna però pensare che "forma in trio" significhi automaticamente tre voci. Soltanto la voce solista e il basso suonato al pedale sono di regola monodici, mentre sulla "tastiera d'accompagnamento" si suona a più voci: se ad esempio la voce solista è il soprano, in un corale a quattro voci sulla tastiera di accompagnamento si suoneranno di conseguenza il contralto e il tenore. Poiché quindi viene indicato l'utilizzo simultaneo di tre corpi d'organo, e non per forza una condotta a tre voci, solo l'espressione "in trio" è del tutto corretta, mentre il diffuso sinonimo "trio" suggerisce erroneamente l'utilizzo di sole tre voci. Tuttavia, la presenza della voce solista non implica per forza la forma in trio. Un'altra inesattezza si verifica allora quando la melodia solista, che può in teoria trovarsi in ogni voce, è al basso: in questo caso, le voci di accompagnamento no devono per forza trovarsi su due manuali diversi (un esempio di questo tipo di divisione delle voci è ''Vom Himmel hoch'' di [[Johann Pachelbel]]: le due voci superiori possono e dovrebbero essere suonate su due manuali, ma non è strettamente necessario che lo siano).
==Bibliogafia==
François Sabatier, ''François Dagincourt'', [[Grove Dictionary of Music and Musicians]], ed. L. Macy, [http://www.oxfordmusiconline.com/public/;jsessionid=1871F0D0EACE387AF1739C134CAD17ED grovemusic.com] (richiesta iscrizione)
 
==Voci correlateNote==
<references/>
*[[Scuola clavicembalistica francese]]
*[[Scuola organistica francese]]
==Collegamenti esterni==
* {{IMSLP|id=Agincour, François d'}}