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{{NN|gruppi etnici|marzo 2021|Voce priva di note. al momento è impossibile capire cosa sia provvisto di fonte o meno.}}
{{Popolo
|nome = Basters
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|immagine = BasterCouncil1872.jpg
|didascalia = Il primo concilio dei Rehoboth Basters ([[1872]]). Da sinistra a destra: [[Paul Diergaardt]], [[Jacobus Mouton]], [[Hermanus van Wijk]] e [[Christoffel van Wijk]].
|popolazione = fra 20mila20.000 e 40mila40.000
|lingua = [[Lingua afrikaans|Afrikaans]], [[Lingua inglese|Inglese]]
|religione = [[Protestantesimo]]
|correlati = [[ColouredsColoured]], [[Khoikhoi]], [[Namaqua]], [[Griqua (popolo)|Griqua]], [[Afrikaner]]
|distribuzione1 = {{NAM}}
|popolazione1 = -
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|popolazione2 = -
}}
I '''basters''' sono un gruppo etnico, diffuso principalmente in [[Namibia]], che ebbe origine dalle unioni tra i coloni [[boeri]] e vari popoli africani. Dal punto di vista culturale, i basters sono affini ad altri due gruppi di origine mista dell'Africa del sud: i [[coloured]] e i [[Griqua (popolo)|griqua]].
 
Il loro nome deriva dal termine [[lingua olandese|olandese]] per "bastardo": benché a volte sia considerato peggiorativodispregiativo, esso viene utilizzato con grande orgoglio dai basters medesimi.
 
== Storia ==
[[File:RehobothflagFlag of Rehoboth-Basterland.svg|200px|thumb|right|Bandiera dei Rehobot Basters.]]
Il gruppo dei basters si sviluppò nelle terre della [[Colonia del Capo]] a seguito dei contatti tra i coloni boeri e le popolazioni indigene (soprattutto donne di etnia [[nama]]). Col passare del tempo, l'espansione degli insediamenti bianchi spinse i basters a stanziarsi sempre più a nord, alla ricerca di terre coltivabili. Nel [[1868]], in particolare, i basters decisero di attraversare il fiume [[Orange (fiume)|fiume Orange]] alla volta della Namibia centrale.
 
Nella nuova terra essi fondarono la "Libera Repubblica di [[Rehoboth (Namibia)|Rehoboth]]", le cui istituzioni principali erano costituite da un capitano (''kaptein''), direttamente eletto dal popolo, e da un piccolo parlamento (''Volkraad''), formato da tre rappresentanti, anch'essi ad elezione diretta.
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== Bibliografia ==
* Riccardo Orizio, ''Tribù bianche perdute. Viaggio tra i dimenticati'', Laterza, Roma-Bari, 2000, pp. 189-230 , ISBN 88-420-6171-9
 
== Collegamenti esterni ==
*{{Collegamenti esterni}}
*[https://web.archive.org/web/20100227042832/http://www.rehobothbasters.org/ Rehoboth Basters] Informazioni sulla storia della comunità dei Basters in Namibia
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Africa del Sud|antropologia}}
 
[[Categoria:Gruppi etnici in Namibia]]
[[Categoria:Organizzazione delle nazioni e dei popoli non rappresentati]]