Nelson Mandela: differenze tra le versioni
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<noinclude>{{Protetta}}</noinclude>
{{nota disambigua||Mandela (disambigua)|Mandela}}
{{nota disambigua|l'album di Youssou N'Dour|Nelson Mandela (album)}}
{{Carica pubblica
| nome
| immagine
| didascalia = Nelson Mandela il 4 ottobre 1994
| carica = [[Presidenti del Sudafrica|Presidente del Sudafrica]]
| mandatoinizio = 27 aprile 1994
| mandatofine = 14 giugno 1999
| predecessore
| successore
| vicepresidente = [[Thabo Mbeki]] <br> [[Frederik Willem de Klerk]]
| carica2 = [[Movimento dei paesi non allineati|Segretario generale del movimento dei paesi non allineati]]
| mandatoinizio2 = 3 settembre 1998
| mandatofine2 = 14 giugno 1999
| predecessore2 = [[Andrés Pastrana Arango]]
| successore2 = [[Thabo Mbeki]]
| carica3 = [[Congresso Nazionale Africano#Presidenti|Presidente del Congresso Nazionale Africano]]
| mandatoinizio3 = 7 luglio 1991
| mandatofine3 = 20 dicembre 1997
| predecessore3 = [[Oliver Tambo]]
| successore3 = [[Thabo Mbeki]]
| vice3 = [[Walter Sisulu]] <br> [[Thabo Mbeki]]
| partito = [[Congresso Nazionale Africano]]<br><small>(1942-2013)</small><br> [[Partito Comunista Sudafricano]]<br><small>(1958-1962)</small>
| alma mater = [[Università di Fort Hare]]<br />[[Università di Londra]]<br />[[Università del Sudafrica]]<br />[[Università del Witwatersrand]]
| professione = Attivista, politico, filantropo e avvocato
| firma = Nelson Mandela Signature.svg
}}
{{Citazione|Non c'è nessuna strada facile per la libertà!|N. Mandela, ''[[Lungo cammino verso la libertà]]''}}
{{Bio
|Nome = Nelson Rolihlahla
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|GiornoMeseNascita = 18 luglio
|AnnoNascita = 1918
|NoteNascita = <ref>
|LuogoMorte = Johannesburg
|GiornoMeseMorte = 5 dicembre
|AnnoMorte = 2013
|NoteMorte = <ref name="mg.co.za">{{Cita news|url=http://mg.co.za/article/2013-12-05-nelson-mandela-dies|titolo=Nelson Mandela dies|editore=[[Mail & Guardian]]|lingua=en|data=5 dicembre 2013|accesso=5 dicembre 2013|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131206065112/http://mg.co.za/article/2013-12-05-nelson-mandela-dies|dataarchivio=6 dicembre 2013|urlmorto=no}}</ref>
|Epoca= 1900
|Epoca2= 2000
|Attività = politico
|Attività2 = attivista
|Nazionalità = Sudafricano
|PostNazionalità = , [[Presidenti del Sudafrica|presidente del Sudafrica]] dal 1994 al 1999
|Didascalia2 = {{Premio|Nobel|pace|1993}}
}}
Antagonista, con il predecessore [[Frederik de Klerk]], dell{{'}}''[[apartheid]]'' e insieme a questi insignito del [[premio Nobel per la pace]] nel 1993,<ref>{{Cita web |url= https://www.nobelprize.org/nobel_prizes/peace/laureates/index.html |titolo = All Nobel Peace Prizes |editore = Nobelprize.org |lingua = en |accesso = 2 aprile 2018 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180310202004/https://www.nobelprize.org/nobel_prizes/peace/laureates/index.html |dataarchivio = 10 marzo 2018 |urlmorto = no }}</ref> Mandela fu il primo presidente sudafricano non [[Afrikaner|bianco]] a ricoprire tale carica; attivista per i diritti civili e avvocato, aveva scontato 27 anni di carcere per la sua lotta al segregazionismo razziale.
[[Rivoluzionario]] e successivamente uomo di un governo di riconciliazione e pacificazione, fu a lungo uno dei leader del movimento anti-apartheid ed ebbe un ruolo determinante nella caduta di tale regime, pur passando in carcere gran parte degli anni dell'attivismo anti-segregazionista. Uomo simbolo dell'uguaglianza e dell'[[antirazzismo]], premio Nobel, [[Premio Lenin per la pace]] e [[Premio Sakharov per la libertà di pensiero]], ha saputo dosare differenti approcci politici e pragmatici alla lotta di liberazione del suo popolo, dalle iniziali teorie di [[Satyagraha|opposizione non violenta]] di [[Gandhi]], che tenterà anche in seguito di anteporre alla [[lotta armata]].
Di ideologia [[Ubuntu (filosofia)|Ubuntu]], [[internazionalismo|internazionalista]] ma nel disegno del [[nazionalismo africano]]<ref>{{cita libro|autore=[[Anthony Sampson]]|titolo=Mandela: The Authorised Biography|editore=HarperCollins|città=Londra|anno=2011|isbn=978-0-00-743797-9|pagine=37, 584|lingua=en}}</ref> e [[Socialismo democratico|socialista democratica]],<ref>{{cita libro|autore=[[David James Smith]]|titolo=Young Mandela|url=https://archive.org/details/youngmandela0000smit|editore=Weidenfeld & Nicolson|città=Londra|anno=2010|isbn=978-0-297-85524-8|pagina=231|lingua=en}}</ref> la sua ispirazione politica venne influenzata dal [[marxismo]].<ref>Mandela, Nelson (1994). Long Walk to Freedom Volume I: 1918–1962. Little, Brown and Company. p. 176 ISBN 978-0-7540-8723-6</ref><ref>Sampson, Anthony (2011) [1999]. Mandela: The Authorised Biography. London: HarperCollins. pp. 63–64 ISBN 978-0-00-743797-9</ref><ref>Smith, David James (2010). Young Mandela. London: Weidenfeld & Nicolson. p. 78ISBN 978-0-297-85524-8</ref> Dal 1942 aderì all'[[Congresso Nazionale Africano|African National Congress]]. Si ispirò in parte alla [[rivoluzione cubana]] nella fondazione del movimento armato [[Umkhonto we Sizwe]]; infatti tra la fine degli anni 50 e i primi anni '60, all'epoca dell'arresto che lo condurrà ad una prigionia di 27 anni fu anche membro del Comitato Centrale del [[Partito Comunista Sudafricano]].<ref>[http://www.anc.org.za/nelson/show.php?id=10658 The Mandela family, to AFRICAN NATIONAL CONGRESS] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131211025722/http://www.anc.org.za/nelson/show.php?id=10658 |data=11 dicembre 2013 }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.bdlive.co.za/national/politics/2013/12/06/sacp-confirms-nelson-mandela-was-a-member |titolo=Business Day 6 dicembre 2013 |accesso=29 maggio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160306232040/http://www.bdlive.co.za/national/politics/2013/12/06/sacp-confirms-nelson-mandela-was-a-member |dataarchivio=6 marzo 2016 |urlmorto=sì }}</ref> Negli anni successivi, portò l'ANC nell'[[Internazionale Socialista]].<ref>{{Cita web |url=http://www.socialistinternational.org/viewArticle.cfm?ArticleID=2276 |titolo=Socialist International honours the life and legacy of Nelson Mandela |accesso=25 settembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150926044745/http://www.socialistinternational.org/viewArticle.cfm?ArticleID=2276 |dataarchivio=26 settembre 2015 |urlmorto=no }}</ref> Protagonista insieme al presidente de Klerk delle trattative che portarono all'abolizione dell'apartheid all'inizio degli anni novanta, venne eletto presidente nel 1994, nelle prime elezioni multietniche della storia sudafricana, rimanendo in carica fino al 1999. Il suo partito, l'[[African National Congress]] (ANC), è rimasto da allora ininterrottamente al governo del Paese.
Mandela è il cognome assunto dal nonno paterno. Il nome "''Rolihlahla''"<ref>Viviana Mazza, ''Il bambino Nelson Mandela, Mondadori, Milano 2014''</ref> (letteralmente "colui che provoca guai") gli fu attribuito alla nascita; "[[Nelson (nome)|Nelson]]" gli fu invece assegnato alle scuole elementari.<ref>{{Cita web |url=http://africanhistory.about.com/od/mandelanelson/a/bio_mandela.htm |titolo=Biography: Nelson Rolihlahla Mandela<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=10 luglio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140710194548/http://africanhistory.about.com/od/mandelanelson/a/bio_mandela.htm |dataarchivio=10 luglio 2014 |urlmorto=sì }}</ref> Il nomignolo '''Madiba''' era il suo nome all'interno della [[tribù]] di appartenenza, dell'etnia [[Xhosa]].<ref>{{Cita web |url=http://www.nelsonmandela.org/content/page/names |titolo=Scheda del Nelson Mandela Centre of Memory |accesso=31 luglio 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130729211844/http://www.nelsonmandela.org/content/page/names |dataarchivio=29 luglio 2013 |urlmorto=sì }}</ref> La casa in cui Mandela abitò a [[Soweto]] è oggi sede del [[Mandela Family Museum]], dedicato alla vita di Mandela.
== Biografia ==
===
[[File:Young Mandela.jpg|left|thumb|Nelson Mandela a 19 anni]]
Nacque il 18 luglio 1918 nel villaggio di Mvezo a Mthatha, allora parte della [[Provincia del Capo]] in [[Sudafrica]]. Il padre, Gadla (Henry Mphakanyiswa Mandela), era un capo locale e consigliere del monarca; fu nominato alla carica nel 1915, dopo che il suo predecessore fu accusato di corruzione da un magistrato bianco al governo. Poiché Mandela era il figlio del re da una moglie del clan Ixhiba, i discendenti del suo ramo cadetto della famiglia reale erano morganatici, non ammissibili per ereditare il trono ma riconosciuti come consiglieri reali ereditari. Nel 1940, all'età di ventidue anni, insieme al cugino Justice fu messo di fronte all'obbligo di doversi sposare con una ragazza scelta dal capo della tribù Thembu Dalindyebo. Questa imposizione di [[matrimonio combinato]] era una condizione che né Mandela né il cugino volevano tollerare. Così decise di scappare insieme al cugino, in direzione della città di [[Johannesburg]].<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.ilgazzettino.it/esteri/nelson_mandela_morto_johannesburg-226776.html|titolo=Nelson Mandela: biografia, pensiero e la lotta all'Apartheid {{!}} ilgazzettino.it|sito=www.ilgazzettino.it|lingua=it|accesso=2023-05-14}}</ref>
Iniziò gli studi di legge alla ''University College of Fort Hare.'' Mandela fu coinvolto nell'opposizione al minoritario regime sudafricano, che negava i diritti politici, sociali e civili alla maggioranza nera sudafricana, che gli costò l'espulsione dall'istituzione accademica. Unitosi all'[[African National Congress]] nel 1942, due anni dopo fondò l'associazione giovanile ''Youth League'', insieme a [[Walter Sisulu]] e [[Oliver Tambo]]. Continuò gli studi presso la ''University of South Africa'' e riuscì a laurearsi presso Fort Hare nel 1943.
Mandela marciò nell'agosto 1943 a sostegno di un riuscito boicottaggio degli autobus per invertire l'aumento delle tariffe.
Nel 1944 si sposò con [[Evelyn Mase]], dalla quale divorziò nel 1958.<ref name=":0" />
Sempre nel 1944 entrò nel Comitato centrale della lega giovanile dell'ANC.
=== Le idee e l'attivismo politico ===
Dopo la vittoria elettorale del 1948 da parte del [[National Party (Sudafrica)|Partito Nazionale]], autore di una politica pro-apartheid di [[segregazione razziale]], prese il posto di Zuma nell'esecutivo nazionale dell'ANC nel marzo 1950, e quello stesso anno fu eletto presidente nazionale della Lega giovanile dell'ANC.
Mandela si distinse nella campagna di resistenza del 1952, organizzata dall'ANC, ed ebbe un ruolo importante nell'assemblea popolare del 1955, la cui adozione della ''[[Carta della Libertà]]'' stabilì il fondamentale programma della causa anti-[[apartheid]]. Durante questo periodo Mandela e il suo compagno [[avvocato]] Oliver Tambo fondarono l'ufficio legale ''Mandela e Tambo'' fornendo assistenza gratuita o a basso costo a molti neri che sarebbero rimasti altrimenti senza rappresentanza legale.<ref name=":0" />
===
[[File:Mandela burn pass 1960.jpg|thumb|Mandela nell'atto di bruciare il suo ''pass book'', un documento richiesto ai neri dalle leggi razziali (1960)]]
Fu arrestato assieme ad altre 150 persone il 5 dicembre 1956 con l'accusa di tradimento. Seguì un aggressivo processo, durato dal 1956 al 1961, al termine del quale tutti gli imputati furono assolti. Nel marzo del 1960, dopo gli avvenimenti del [[massacro di Sharpeville]] e la successiva interdizione dell'ANC e di altri gruppi anti-apartheid, Mandela e altri militanti appoggiarono la lotta armata.<ref name=":0" /><ref name=":1">{{Cita web|url=https://www.lifegate.it/nelson-mandela-biografia|titolo=La storia di Nelson Mandela, a oltre un secolo dalla nascita|sito=LifeGate|data=2018-07-15|lingua=it-IT|accesso=2020-08-16}}</ref> Nel 1958 aveva sposato in seconde nozze [[Winnie Madikizela-Mandela|Winnie Madikizela]], da cui poi si separò nel 1992.
Tra la fine degli anni '50 e i primi '60 fu anche membro del Partito comunista sudafricano. Ispirato dalle azioni del [[Movimento del 26 luglio|Movimento 26 luglio]] di [[Fidel Castro]] durante la [[Rivoluzione cubana|Rivoluzione Cubana]], nel [[1961]] Mandela, Sisulu e Slovo fondarono ''[[Umkhonto we Sizwe]]'' ("Lancia della Nazione", abbreviato MK). Diventato presidente del gruppo, sebbene inizialmente dichiarato ufficialmente separato dall'ANC per non contaminare la reputazione di quest'ultimo, MK è stato successivamente ampiamente riconosciuto come braccio armato del partito.
Nel 1962 viene arrestato una seconda volta per aver organizzato manifestazioni di protesta e per essere uscito dal paese senza l'autorizzazione delle autorità, e verrà condannato a 5 anni di carcere.<ref name=":1" />
Durante la sua prigionia, la polizia arrestò importanti capi dell'[[Congresso Nazionale Africano|ANC
Mentre era in prigione, Mandela riuscì a spedire un manifesto all'ANC, pubblicato il 15 giugno 1980. Il testo recitava:<ref>{{cita web |url=http://www.anc.org.za/ancdocs/history/mandela/64-90/anvil.html |titolo=Copia archiviata |accesso=13 giugno 1976 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/19971017203354/http://www.anc.org.za/ancdocs/history/mandela/64-90/anvil.html |dataarchivio=17 ottobre 1997 }}</ref>
{{
Nell'aprile 1982, Mandela fu trasferito alla [[prigione di Pollsmoor]] a Tokai, Città del Capo, insieme ai dirigenti dell'ANC Walter Sisulu, Andrew Mlangeni, Ahmed Kathrada e Raymond Mhlaba; probabilmente isolati per rimuovere la loro influenza sui giovani attivisti a Robben Island. Rifiutando un'offerta di libertà condizionata in cambio di una rinuncia alla lotta armata (febbraio 1985),<ref>{{Cita web |url=https://books.google.it/books?id=Sx17CQAAQBAJ&pg=PT22&lpg=PT22&dq=Rifiuta+un%27offerta+di+libert%C3%A0+condizionata+in+cambio+di+una+rinuncia+alla+lotta+armata+febbraio+1985&source=bl&ots=GiCzaN9VZH&sig=Z2IEEhPtaZRxcxp4ffW96ZbbERk&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj25YjjnarcAhWNZFAKHXWOAqAQ6AEILjAB#v=onepage&q=Rifiuta%20un'offerta%20di%20libert%C3%A0%20condizionata%20in%20cambio%20di%20una%20rinuncia%20alla%20lotta%20armata%20febbraio%201985&f=false |titolo=Fabrizio Altea, ''Il nuovo Sudafrica. L'eredità di Nelson Mandela'' |accesso=19 luglio 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180719083946/https://books.google.it/books?id=Sx17CQAAQBAJ&pg=PT22&lpg=PT22&dq=Rifiuta+un%27offerta+di+libert%C3%A0+condizionata+in+cambio+di+una+rinuncia+alla+lotta+armata+febbraio+1985&source=bl&ots=GiCzaN9VZH&sig=Z2IEEhPtaZRxcxp4ffW96ZbbERk&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj25YjjnarcAhWNZFAKHXWOAqAQ6AEILjAB#v=onepage&q=Rifiuta%20un'offerta%20di%20libert%C3%A0%20condizionata%20in%20cambio%20di%20una%20rinuncia%20alla%20lotta%20armata%20febbraio%201985&f=false |dataarchivio=19 luglio 2018 |urlmorto=sì }}</ref> Mandela rimase in prigione fino al febbraio del 1990. Le crescenti proteste dell'ANC e le pressioni della comunità internazionale portarono al suo rilascio l'11 febbraio 1990, su ordine del Presidente sudafricano [[Frederik Willem de Klerk|F. W. de Klerk]], e alla fine dell'illegalità per l'ANC. Aveva 71 anni.<ref name=":0" /><ref name=":1" />
Mandela e de Klerk ottennero il [[Premio Nobel per la pace]] nel 1993. Mandela era già stato in precedenza premiato col [[Premio Sakharov per la libertà di pensiero]] nel 1988 e con il [[Premio Lenin per la pace]] nel 1990.
Durante i suoi 27 anni di detenzione, Mandela lesse molti testi, poemi, [[poesie]] [[liriche]], libri in lingua [[afrikaner]] ([[Lingua olandese|olandese]]) e [[Lingua inglese|inglese]], lingua che nel corso della detenzione imparò a perfezione conoscendo grammatica e parlato del gergo comune. In particolare, come spiegò il presidente dopo l'elezione come capo-guida della [[Repubblica del Sudafrica]], una poesia in inglese del poeta Britannico [[William Ernest Henley]], del 1875, dal nome ''[[Invictus (poesia)|Invictus]]'', dal latino "invitto", o "invincibile" della raccolta ''Vita e Morte (Echi)'', pubblicata per la prima volta nel 1888 all'interno del libro ''Book of Verses''. Questa poesia per Mandela è stata il principale stimolo del suo continuare la vita in prigione nell'arco di 27 lunghi anni.
=== La presidenza dell'African National Congress e del Sudafrica ===
{{Vedi anche|Elezioni generali in Sudafrica del 1994}}
Mandela fu liberato l'11 febbraio del 1990, giorno in cui tenne un memorabile discorso dal [[Municipio di Città del Capo]].<ref>[http://www.sahistory.org.za/dated-event/nelson-mandela-freed ''Nelson Mandela is freed'', Sunday, 11 February 1990] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20180207175046/http://www.sahistory.org.za/dated-event/nelson-mandela-freed |data=7 febbraio 2018 }}.</ref> Nonostante la dura oppressione e la lunga detenzione, rinunciò a una strategia violenta e vendicativa in favore di un processo di riconciliazione e pacificazione.
Divenuto libero cittadino e Presidente dell'ANC, Nelson Mandela concorse contro [[Frederik de Klerk|De Klerk]] per la nuova carica di presidente del Sudafrica e il 27 aprile 1994 vinse le prime elezioni democratiche, diventando il primo capo di stato nero. De Klerk fu nominato vicepresidente. Come presidente (maggio 1994–giugno 1999), Mandela presiedette la transizione dal vecchio regime basato sull'apartheid alla democrazia, guadagnandosi il rispetto mondiale per il suo sostegno alla riconciliazione nazionale e internazionale. Tale transizione fu portata avanti tramite l'istituzione, da parte dello stesso Mandela, di un tribunale speciale, la cosiddetta [[Commissione per la Verità e la Riconciliazione (Sudafrica)|Commissione per la Verità e la Riconciliazione]] (Truth and Reconciliation Commission, TRC). Un ruolo particolare svolse Mandela nell'ispirare e consigliare i rappresentanti dello [[Sinn Féin]] irlandese, impegnati nelle trattative di pace con il governo britannico.<ref>P. Taviani, ''Furor bellicus'', FrancoAngeli, 2012, p. 28, n. 57.</ref>
Alcuni esponenti radicali furono delusi dalle mancate conquiste sociali durante il periodo del suo governo, nonché dall'incapacità del governo di dare risposte efficaci al dilagare dell'[[HIV|HIV/AIDS]] nel Paese. Questo nonostante l'ideazione, nel 1995, dell'ambizioso National AIDS Plan, secondo il quale tutti i ministeri erano chiamati a sviluppare programmi in base al proprio ambito di competenza e dove, per la prima volta, veniva stabilito che le persone affette da HIV/AIDS non dovevano patire alcuna forma di [[discriminazione]]. La mancanza di coordinamento, la decentralizzazione del potere e la frammentazione del sistema sanitario ereditato dall'[[apartheid]] resero però vano lo sforzo del governo Mandela e, nel 1996, il fallimento del Plan venne sancito anche dalle statistiche: il numero delle infezioni era addirittura raddoppiato, passando dal 7,6% al 14,2%.<ref>{{cita web|url=http://www.michaelvittori.it/storia/aids-sudafrica/presidenza-mandela/|titolo=La risposta del governo Mandela al problema Aids - Il fallimento del Plan|autore=Michael Vittori|accesso=20 agosto 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140821070015/http://www.michaelvittori.it/storia/aids-sudafrica/presidenza-mandela/|dataarchivio=21 agosto 2014|urlmorto=no}}</ref>
Mandela stesso ammise, dopo il suo congedo, che forse aveva commesso qualche errore nel calcolare il possibile pericolo derivante dal diffondersi dell'[[AIDS]].
Anche la decisione di impegnare le truppe sudafricane per opporsi al [[golpe]] del 1998 in [[Lesotho]] fu una scelta controversa.
Il 18 luglio 1998, giorno del suo ottantesimo compleanno, si sposò (per la terza volta) con [[Graça Machel]].
=== Il ritiro dalla vita politica ===
[[File:ClintonMandela.jpg|thumb|[[Bill Clinton]] e Nelson Mandela il 4 luglio 1993]]
[[File:Mandela museum soweto.jpg|thumb|Il [[Mandela Family Museum]] a [[Soweto]]]]
Dopo aver abbandonato la carica di presidente nel 1999, Nelson Mandela ha proseguito il suo impegno e la sua azione di sostegno alle organizzazioni per i diritti sociali, civili e umani. Ha ricevuto numerose onorificenze, incluso l'[[Venerabile Ordine di San Giovanni|Order of St. John]] dalla [[Elisabetta II del Regno Unito|Regina Elisabetta II]] e la [[Medaglia presidenziale della libertà|Presidential Medal of Freedom]] da [[George W. Bush]].
Mandela è una delle due persone di origini non [[india]]ne (l'altra è [[Madre Teresa]]) ad aver ottenuto il ''[[Bharat Ratna]]'', il più alto riconoscimento civile indiano (nel 1990). A testimonianza della sua fama va ricordata la visita del 1998 in [[Canada]], durante la quale allo [[Skydome]] di [[Toronto]] parlò in una conferenza a 45.000 studenti che lo salutarono con intensi applausi. Nel 2001 ha ricevuto l'[[Ordine del Canada]], primo straniero a ricevere la cittadinanza onoraria canadese.
Nel giugno 2004, all'età di ottantacinque anni, Mandela ha annunciato di volersi ritirare dalla vita politica e di voler passare il maggior tempo possibile con la sua famiglia, finché le condizioni di salute glielo avessero concesso. Ha comunque fatto un'eccezione nel luglio 2004 confermando il suo duraturo impegno nella lotta contro l'Aids recandosi a [[Bangkok]] per parlare alla XV conferenza internazionale sull'AIDS. Il 23 luglio 2004, con una cerimonia tenutasi a [[Orlando, Soweto]], la città di [[Johannesburg]] gli ha conferito la più alta onorificenza cittadina, il "Freedom of the City", paragonabile alla consegna delle chiavi della città.
Il 27 giugno 2008 a [[Londra]], in [[Hyde Park]], si è svolto un grande concerto per ricordare i suoi novant'anni, il suo impegno nella lotta contro il razzismo e il suo contributo alla lotta contro l'AIDS. A sorpresa Nelson Mandela ha voluto essere presente al concerto, accolto da una straordinaria ovazione di circa 500 000 persone. Ai lati del palco campeggiava il numero 46664, il numero che era scritto sulla sua giubba durante la permanenza in carcere. Mandela ha pronunciato un breve discorso in cui ha ribadito le ragioni del suo impegno civile e politico, dopo aver ringraziato per la straordinaria manifestazione di affetto e di rispetto nei suoi confronti.
Il 18 luglio 2009, giorno del suo novantunesimo compleanno, i grandi dello spettacolo, della politica e della cultura mondiale (tra cui [[Carla Bruni]] col marito [[Nicolas Sarkozy]], [[Stevie Wonder]], [[Aretha Franklin]], [[Gloria Gaynor]], [[Zucchero Fornaciari]], ecc.) gli hanno riservato al [[Radio City Music Hall]] di New York (USA) un tributo chiamato "Mandela Day". Durante i [[Campionato mondiale di calcio 2010|mondiali di calcio in Sudafrica]] del 2010, da lui fortemente voluti,<ref>{{Cita web
|url = http://www.repubblica.it/speciali/mondiali/sudafrica2010/2010/07/12/news/bilancio_blatter-5536825
|titolo = Blatter boccia le finaliste: Gioco troppo duro
|accesso = 12 luglio 2010
|editore = repubblica.it
|data = 12 luglio 2010
|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100714153428/http://www.repubblica.it/speciali/mondiali/sudafrica2010/2010/07/12/news/bilancio_blatter-5536825/
|dataarchivio = 14 luglio 2010
|urlmorto = no
}}</ref> non ha potuto presiedere alla cerimonia di apertura a causa di un grave lutto in famiglia: la nipote tredicenne, infatti, ha perso la vita in un incidente automobilistico proprio alla vigilia della manifestazione;<ref>{{Cita web
|url = http://it.euronews.net/2010/06/11/lutto-per-mandela-muore-la-nipote-tredicenne/
|titolo = Lutto per Mandela, muore la nipote tredicenne
|accesso = 12 luglio 2010
|editore = euronews.it
|data = 11 giugno 2010
|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100615041048/http://it.euronews.net/2010/06/11/lutto-per-mandela-muore-la-nipote-tredicenne/
|dataarchivio = 15 giugno 2010
|urlmorto = no
}}</ref> tuttavia ha presenziato, a sorpresa, alla cerimonia di chiusura, poco prima che le due squadre finaliste scendessero in campo.
=== Gli ultimi anni e la morte ===
Il 28 marzo 2013 viene ricoverato in un ospedale di [[Pretoria]] per una grave infezione polmonare, connessa ad una tubercolosi subita durante il periodo di prigionia; viene dimesso dopo pochi giorni, il 6 aprile 2013.<ref>{{cita web
|autore= Redazione online
|url= http://www.corriere.it/esteri/13_aprile_06/mandela-dimesso-ospedale_fb71511e-9eb9-11e2-8717-9b3e51409b57.shtml
|titolo= Mandela dimesso dall'ospedale
|accesso=
|editore= [[Corriere della Sera]]
|data=
|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20130409034659/http://www.corriere.it/esteri/13_aprile_06/mandela-dimesso-ospedale_fb71511e-9eb9-11e2-8717-9b3e51409b57.shtml
|dataarchivio= 9 aprile 2013
|urlmorto= no
}}</ref> Due mesi dopo, l'8 giugno 2013, viene nuovamente ricoverato in condizioni preoccupanti ma stabili.<ref>{{cita web|url= http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/articoli/1099172/nelson-mandela-nuovamente-ricoverato.shtml|titolo= Nelson mandela nuovamente ricoverato|editore= Tgcom24|data= 8 giugno 2013|accesso= 8 giugno 2013|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20130611212550/http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/articoli/1099172/nelson-mandela-nuovamente-ricoverato.shtml|dataarchivio= 11 giugno 2013|urlmorto= sì}}</ref>
Nella notte del 24 giugno 2013 le condizioni di Mandela si aggravano notevolmente, sempre in relazione alla grave infezione polmonare connessa alla vecchia tubercolosi. La mattina del 27 giugno, la famiglia viene convocata d'urgenza all'ospedale di Pretoria. La figlia maggiore, Makaziwe, ha parlato alla radio pubblica SABC, dichiarando: "Non voglio mentire. Mio padre è in uno stato molto critico. Può accadere da un momento all'altro - ha annunciato la primogenita di Madiba -. Papà è ancora tra noi, risponde al contatto. Dio sa quando sarà il momento. Aspettiamo con lui, con papà, che è ancora con noi, aprendo gli occhi e reagendo quando viene toccato"<ref>{{cita web|url= http://www.repubblica.it/esteri/2013/06/27/news/mandela_familiari_convocati_di_urgenza-61946011/?ref=HRER1-1|titolo= Mandela, familiari convocati d'urgenza.Figlia: "Può accadere da un momento all'altro"|editore= [[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|data= 27 giugno 2013|accesso= 27 giugno 2013|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20130630124443/http://www.repubblica.it/esteri/2013/06/27/news/mandela_familiari_convocati_di_urgenza-61946011/?ref=HRER1-1|dataarchivio= 30 giugno 2013|urlmorto= no}}</ref>. Il 4 luglio 2013 viene dichiarato in stato vegetativo permanente, ma la notizia viene successivamente smentita.<ref>[http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=179491 Mandela è in stato vegetativo permanente] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130706205100/http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=179491 |data=6 luglio 2013 }} Rainews24</ref> Nelson Mandela è morto il 5 dicembre 2013 nella sua casa a Johannesburg all'età di 95 anni; a dare per primo l'annuncio è stato il [[Presidenti del Sudafrica|Presidente del Sudafrica]], [[Jacob Zuma]], in diretta televisiva.<ref name="mg.co.za" /> Cinque giorni dopo, a [[Johannesburg]], si è tenuta una commemorazione pubblica alla quale hanno partecipato i maggiori leader mondiali insieme a migliaia di sudafricani. Alla sepoltura ha assistito solo un gruppo ristretto di 450 persone composto dai familiari, alcuni amici, capi ed ex capi di Stato, alti esponenti dell'African National Congress (il partito al governo di cui fu capo Mandela) e dell'Unione Africana, sacerdoti e 15 leader tribali.
Mandela è stato sepolto nella tomba di famiglia presso il cimitero della cittadina di [[Qunu]], dove ha passato l'infanzia. Il suo feretro è stato avvolto dalla bandiera sudafricana. Al suo funerale scoppiò uno scandalo a causa di un falso interprete della [[lingua dei segni sudafricana]],<ref>{{Cita web |url=https://www.washingtonpost.com/news/worldviews/wp/2013/12/11/is-south-africas-fake-sign-language-interpreter-a-legacy-of-apartheid/ |titolo=The Washington Post |accesso=4 ottobre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305091447/https://www.washingtonpost.com/news/worldviews/wp/2013/12/11/is-south-africas-fake-sign-language-interpreter-a-legacy-of-apartheid/ |dataarchivio=5 marzo 2016 |urlmorto=no }}</ref> che in realtà soffriva di una patologia simile alla [[schizofrenia]],<ref>{{Cita web |url=https://edition.cnn.com/2013/12/11/world/africa/mandela-memorial-fake-intepreter/ |titolo=CNN - Edition |accesso=3 maggio 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191111141940/https://edition.cnn.com/2013/12/11/world/africa/mandela-memorial-fake-intepreter/ |dataarchivio=11 novembre 2019 |urlmorto=no }}</ref> il quale ad un'intervista affermò di parlare con gli angeli.<ref>{{Cita web |url=https://www.nbcnews.com/news/other/fake-interpreter-mandela-event-admitted-psychiatric-hospital-report-f2D11774446 |titolo=NBC News |accesso=3 maggio 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170910085223/https://www.nbcnews.com/news/other/fake-interpreter-mandela-event-admitted-psychiatric-hospital-report-f2D11774446 |dataarchivio=10 settembre 2017 |urlmorto=no }}</ref> Ci fu una causa tra l'associazione dei sordi (SADC) ed il sindacato degli interpreti della SASL contro di lui<ref>{{Cita web |url=https://www.theguardian.com/commentisfree/2013/dec/16/fake-mandela-memorial-interpreter-schizophrenia-signing |titolo=The Guardian |accesso=3 maggio 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190421214348/https://www.theguardian.com/commentisfree/2013/dec/16/fake-mandela-memorial-interpreter-schizophrenia-signing |dataarchivio=21 aprile 2019 |urlmorto=no }}</ref>.
== Vita privata ==
Mandela si è sposato tre volte ed ha avuto sei figli. La prima moglie è stata [[Evelyn Ntoko Mase]] dalla quale ha divorziato nel
=== Convinzioni religiose ===
Mandela fu per tutta la vita un convinto [[cristianesimo|cristiano]], di confessione [[metodisti|metodista]]. Sua madre, dopo la conversione al [[cristianesimo]], fece battezzare il piccolo Madiba nella [[Chiesa metodista]], e soprattutto lo iscrisse nelle scuole di questa chiesa: fu proprio la prima maestra a decidere che il nome Rolihlahla era troppo complicato e a ribattezzare il ragazzo con il nome, molto inglese, di Nelson. L'ingresso nella chiesa e nelle scuole metodiste sarebbe stato decisivo per tutta la vita di Mandela.
Ragazzo dotato, Mandela venne poi avviato alle scuole medie e superiori, sempre all'interno della Chiesa metodista. Mandela scrisse: «Vedevo che nella pratica tutte le conquiste degli africani sembravano realizzarsi attraverso il lavoro missionario della chiesa. [...] L'ambiente educativo delle scuole
missionarie — egli scrive — era molto più aperto di quanto non lo fossero le scuole governative».<ref>{{cita libro|autore=Nelson Mandela|titolo=Lungo cammino verso la libertà: autobiografia|città=Milano|editore=Feltrinelli|anno=1996|pp=28.51}}.</ref> Le scuole metodiste erano allora rette da rigidi missionari anglosassoni, ma Nelson notò che essi avevano comunque il coraggio di dare la parola a intellettuali anti[[imperialismo|imperialisti]], e che [[pastore (religione)|pastori]] e professori neri avevano il coraggio di resistere ai dirigenti bianchi.
Metodista era la sua terza moglie, [[Graça Machel]], vedova del presidente del [[Mozambico]]: il rito evangelico di benedizione del matrimonio venne officiato dall'amico [[Desmond Tutu]], vescovo anglicano, in presenza di amici induisti e musulmani.
== Edizioni italiane degli scritti e dei discorsi di Nelson Mandela ==
* ''La lotta è la mia vita'', Bologna, Comitato unitario per l'amicizia, la cooperazione e la solidarietà con i popoli, 1982; 1985.
* ''La non facile strada della libertà'', Roma, EL, 1986. ISBN 88-7910-180-3.
* ''Tre discorsi'', Viterbo, Ed. del Centro di ricerca per la pace, 1991.
* ''[[Lungo cammino verso la libertà]]. Autobiografia'', Milano, Feltrinelli, 1995. ISBN 88-07-17000-0.
* ''La violenza e la legge'', Roma, Manifestolibri, 1995. ISBN 88-7285-087-8.
* ''Contro ogni razzismo. Discorsi in Africa, Europa e Nordamerica'', Milano, A. Mondadori, 1996. ISBN 88-04-41480-4.
* ''Mai più schiavi! Sudafrica e Cuba nel mondo d'oggi'', con [[Fidel Castro]], Milano, A. Mondadori, 1996. ISBN 88-04-41828-1.
* ''Le mie fiabe africane'', Roma, Donzelli, 2004. ISBN 88-7989-892-2.
* ''[[Io, Nelson Mandela]]'', Milano, Sperling & Kupfer, 2022. ISBN 978-88-200-4959-1.
* ''Un mondo senza apartheid'', Roma, L'espresso, 2011.
* ''Un nero nei tribunali dei bianchi'', Roma, Castelvecchi, 2013. ISBN 978-88-6826-061-3.
* ''Parole per il mondo'', Milano, Sperling & Kupfer, 2013. ISBN 978-88-200-5224-9.
* ''Un ideale per cui sono pronto a morire'', Milano, Garzanti, 2014. ISBN 978-88-11-68749-8
* {{senza fonte|''Un nuovo inizio'', Londra, Feltrinelli, 2020. ISBN 978-88-11-68749-2}}
== Onorificenze ==
Riga 118 ⟶ 187:
|collegamento_onorificenza=Ordine della Buona Speranza
|motivazione=
}}
{{Onorificenze
|immagine = Order of Mapungubwe (RSA) - ribbon bar.gif
|nome_onorificenza = Ordine di Mapungubwe in Platino
|collegamento_onorificenza = Ordine di Mapungubwe
|motivazione = Per il contributo straordinario e ineguagliabile alla lotta di liberazione, alla riconciliazione nazionale e alla costruzione della nazione della Repubblica del Sudafrica e per un incrollabile impegno per la pace e la giustizia nel mondo.
|luogo = 10 dicembre 2002<ref>{{Cita web |lingua=en |url=http://www.thepresidency.gov.za/pebble.asp?relid=7648 |titolo=Nelson Rolihlahla Mandela – The Order of Mapungubwe in Platinum |sito=thepresidency.gov.za |accesso=11 novembre 2014 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141111144138/http://www.thepresidency.gov.za/pebble.asp?relid=7648 |dataarchivio=11 novembre 2014 }}</ref>
}}
=== Onorificenze straniere ===
{{Onorificenze
|immagine =
|nome_onorificenza =
|collegamento_onorificenza =
|motivazione = Per il loro lavoro per la risoluzione pacifica del regime di [[apartheid]], e per aver gettato le basi per un nuovo [[Sudafrica]] democratico
|luogo =
}}
{{Onorificenze
|immagine =
|nome_onorificenza =
|collegamento_onorificenza = Ordine di Agostinho Neto
|motivazione =
|data = 1990<ref>{{cita web|titolo=Thousands Greet Mandela's Arrival In Angola|url=http://www.apnewsarchive.com/1990/Thousands-Greet-Mandela-s-Arrival-In-Angola/id-462e3e0417769ea4bb79f10a456c8bec|editore=Associated Press|data=10 maggio 1990|accesso=13 marzo 2014|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140314031807/http://www.apnewsarchive.com/1990/Thousands-Greet-Mandela-s-Arrival-In-Angola/id-462e3e0417769ea4bb79f10a456c8bec|dataarchivio=14 marzo 2014|urlmorto=no}}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = AUS Order of Australia (civil) BAR.svg
|nome_onorificenza = Compagno Onorario dell'Ordine dell'Australia (Australia)
|collegamento_onorificenza = Ordine dell'Australia
|motivazione = Per il servizio alle relazioni australiano-sudafricane e per la sua leadership eccezionale nel portare la democrazia multirazziale in Sudafrica.
|luogo = 9 giugno 1999<ref>{{en}}[https://honours.pmc.gov.au/honours/awards/882120 Sito web del Dipartimento del Primo Ministro e del Governo: dettaglio decorato.] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20190129181514/https://honours.pmc.gov.au/honours/awards/882120 |data=29 gennaio 2019 }}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=BUL Order Stara planina ribbon.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere di I Classe dell'Ordine dei Monti Balcani (Bulgaria)
|collegamento_onorificenza=Ordine della Stara Planina
|motivazione=
|data=7 luglio 2009
}}
{{Onorificenze
|immagine=National Order of the Republic (Burundi) - ribbon bar.png
|nome_onorificenza=Gran Cordone dell'Ordine Nazionale della Repubblica (Burundi)
|collegamento_onorificenza=Ordine Nazionale della Repubblica (Burundi)
|motivazione=
|data=2012
}}
{{Onorificenze
|immagine = CAN Order of Canada
|nome_onorificenza = Compagno Onorario dell'Ordine del Canada (Canada)
|collegamento_onorificenza = Ordine del Canada
|motivazione = È un simbolo universale del trionfo sull'oppressione che ha ispirato le persone in tutto il mondo a lavorare per porre fine pacificamente all'intolleranza e all'ingiustizia. Figura torreggiante nella transizione dall'apartheid alla democrazia in Sudafrica, che è emerso come uno dei più grandi e umanitari statisti di questo secolo, riconosciuto in tutto il mondo per la sua dignità, la forza morale, e l'integrità. La sua lotta, lunga tutta la vita, per la libertà, la giustizia
|luogo = nominato il 3 settembre
}}
{{Onorificenze
|immagine=
|nome_onorificenza=Collare d'Oro dell'Ordine olimpico (CIO)
|collegamento_onorificenza=Ordine olimpico
|motivazione=
|data=1994
}}
{{Onorificenze
Riga 162 ⟶ 251:
|collegamento_onorificenza=Ordine di José Martí
|motivazione=
|data=26 luglio 1991
}}
{{Onorificenze
|immagine=
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine dell'Elefante (Danimarca)
|collegamento_onorificenza=Ordine dell'Elefante
|motivazione=
|
}}
{{Onorificenze
Riga 176 ⟶ 265:
|collegamento_onorificenza=Ordine del Nilo
|motivazione=
|
}}
{{Onorificenze
|immagine=ETH Order of the Star of Ethiopia - Member BAR.png
|nome_onorificenza=Ordine della Stella d'Onore dell'Etiopia Socialista (Etiopia)
|collegamento_onorificenza=Ordine della Stella d'Onore dell'Etiopia Socialista
|motivazione=
|data=8 luglio 1990
}}
{{Onorificenze
|immagine = FIN Order of the White Rose Grand Cross BAR.png
|nome_onorificenza = Commendatore di Gran Croce con Collare dell'Ordine della Rosa bianca (Finlandia)
|collegamento_onorificenza = Ordine della Rosa Bianca
|motivazione =
|data = 1997
}}
{{Onorificenze
Riga 183 ⟶ 286:
|collegamento_onorificenza=Ordine della Giamaica
|motivazione=
}}
{{Onorificenze
Riga 190 ⟶ 292:
|collegamento_onorificenza=Bharat Ratna
|motivazione=
|
}}
{{Onorificenze
|immagine = Islamic Republic Ribbon Bar (1st Class).svg
|nome_onorificenza = Gran Cordone dell'Ordine della Repubblica Islamica dell'Iran (Iran)
|collegamento_onorificenza = Ordine della Repubblica Islamica
|motivazione =
|data = 31 gennaio 2001
}}
{{Onorificenze
|immagine = Most Courteous Order of Lesotho (1987).gif
|nome_onorificenza = Gran Commendatore del Cortesissimo Ordine del Lesotho (Lesotho)
|collegamento_onorificenza = Cortesissimo ordine del Lesotho
|motivazione =
|luogo = 12 luglio 1995<ref>{{Cita web |url=http://db.nelsonmandela.org/tributes_new/pub_view.asp?pg=results&opt=guided1&strGenre=National%20Honours |titolo=Tributes search options |sito=nelsonmandela.org |editore=The Nelson Mandela Foundation |accesso=15 aprile 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161001160158/http://db.nelsonmandela.org/tributes_new/pub_view.asp?pg=results&opt=guided1&strGenre=National%20Honours |dataarchivio=1º ottobre 2016 |urlmorto=sì }}</ref>
}}
{{Onorificenze
Riga 197 ⟶ 313:
|collegamento_onorificenza=Ordine del Leone d'Oro di Nassau
|motivazione=
|
}}
{{Onorificenze
|immagine=
|nome_onorificenza=Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Nazionale del Mali (Mali)
|collegamento_onorificenza=Ordine Nazionale del Mali
|motivazione=
|data=29 febbraio 1996
}}
{{Onorificenze
|immagine = MEX Order of the Aztec Eagle 2Class BAR.png
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dell'Aquila Azteca (Messico)
|collegamento_onorificenza = Ordine dell'Aquila Azteca
|motivazione =
|luogo =
}}
{{Onorificenze
Riga 218 ⟶ 334:
|collegamento_onorificenza=Ordine Reale Norvegese di Sant'Olav
|motivazione=
|
}}
{{Onorificenze
Riga 225 ⟶ 341:
|collegamento_onorificenza=Ordine del Leone d'Oro di Nassau
|motivazione=
|
}}
{{Onorificenze
|immagine =
|nome_onorificenza = Cavaliere di I Classe dell'Ordine del Pakistan (Pakistan)
|collegamento_onorificenza = Ordine del Pakistan
|motivazione =
|luogo = 3 ottobre
}}
{{Onorificenze
|immagine=POL Order Uśmiechu BAR.
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine del Sorriso (Polonia)
|collegamento_onorificenza=Ordine del Sorriso
|motivazione=
|luogo=26 ottobre 2007
}}
{{Onorificenze
|immagine=PRT Order of Prince Henry - Grand
|nome_onorificenza=Gran Collare dell'Ordine dell'Infante Dom Henrique (Portogallo)
|collegamento_onorificenza=Ordine dell'Infante Dom Henrique
|motivazione=
|
}}
{{Onorificenze
|immagine=Order of
|nome_onorificenza=Membro Onorario dell'Ordine al Merito (Regno Unito)
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito del Regno Unito
|motivazione=
|
}}
{{Onorificenze
|immagine=Order of St John (UK) ribbon -vector.
|nome_onorificenza=Balivo di Gran Croce del Venerabile Ordine di San Giovanni (Regno Unito)
|collegamento_onorificenza=Venerabile Ordine di San Giovanni
|motivazione=
|
}}
{{Onorificenze
|immagine=GDR Star of Friendship of Nations - Grand Star (formal ribbon) BAR.png
|nome_onorificenza=Grande Stella dell'Ordine della Stella dell'Amicizia tra i Popoli (Repubblica Democratica Tedesca)
|collegamento_onorificenza=Ordine della Stella dell'Amicizia tra i Popoli
|motivazione=
|
}}
{{Onorificenze
Riga 281 ⟶ 390:
|collegamento_onorificenza=Ordine dell'Amicizia
|motivazione=
|
}}
{{Onorificenze
|immagine = Prince of Asturias Foundation Emblem.svg
|nome_onorificenza = Premio Principe delle Asturie per la cooperazione internazionale (Spagna)
|collegamento_onorificenza = Premio
|motivazione =
|luogo = 15 maggio 1992<ref>{{Cita web |url=http://www.fpa.es/es/premios-princesa-de-asturias/premiados/1992-frederick-w-de-klerk-y-nelson-mandela.html?texto=acta |titolo=Acta del Jurado |accesso=7 novembre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171107221808/http://www.fpa.es/es/premios-princesa-de-asturias/premiados/1992-frederick-w-de-klerk-y-nelson-mandela.html?texto=acta |dataarchivio=7 novembre 2017 |urlmorto=no }}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = Order of Isabella the Catholic - Sash of Collar.svg
|nome_onorificenza = Collare dell'Ordine di Isabella la Cattolica (Spagna)
|collegamento_onorificenza = Ordine di Isabella la Cattolica
|motivazione =
|luogo = 12 febbraio 1999<ref>{{Cita web |url=https://www.boe.es/boe/dias/1999/02/13/pdfs/A06541-06541.pdf |titolo=Bollettino Ufficiale di Stato |accesso=31 ottobre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305005918/https://www.boe.es/boe/dias/1999/02/13/pdfs/A06541-06541.pdf |dataarchivio=5 marzo 2016 |urlmorto=no }}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=Decoration without ribbon - it.svg
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro del Congresso (Stati Uniti)
|collegamento_onorificenza=Medaglia d'oro del Congresso
|motivazione=
|data=29 luglio 1998
}}
{{Onorificenze
|immagine=
|nome_onorificenza=
|collegamento_onorificenza=
|motivazione=
|data=9 maggio 2002
}}
{{Onorificenze
Riga 302 ⟶ 425:
|collegamento_onorificenza=Ordine dei Serafini
|motivazione=
|
}}
{{Onorificenze
|immagine =
|nome_onorificenza =
|collegamento_onorificenza = Ordine della Repubblica (Tunisia)
|motivazione =
|data = 1994
}}{{Onorificenze
|immagine=Ukraine-republic007.png
|nome_onorificenza=Ordine di Jaroslav il Saggio di I Classe (Ucraina)
|collegamento_onorificenza=Ordine di Jaroslav il Saggio
|motivazione=
|
}}
{{Onorificenze
|immagine = Leninpeace_b.jpg
|nome_onorificenza = Premio Lenin per la Pace (URSS)
|collegamento_onorificenza = Premio Lenin per la pace
|motivazione =
|luogo = [[Mosca (Russia)|Mosca]], 1990
}}
{{Onorificenze
|immagine=Order of the Torch of Kilimanjaro (Tanzania) - ribbon bar.gif
|nome_onorificenza=Ordine della Torcia del Kilimangiaro (Seconda Classe)
|collegamento_onorificenza=Ordine della Torcia del Kilimangiaro
|motivazione=
|data=1990
}}
* 1988 - [[Premio Sakharov per la libertà di pensiero]]
== Omaggi ==
* Il [[gruppo musicale]] dei [[The Specials]], nel
*
* Ha ricevuto nel 1987, durante la sua seconda edizione, il premio [[Colombe d'Oro per la Pace]] dell'Archivio Disarmo di Roma.<ref>{{Cita web |url=http://www.archiviodisarmo.it/index.php/it/2013-05-08-17-19-31/21-comunicati-stampa/361-premio-archivio-disarmo-colombe-d-oro-per-la-pace-2016-xxxii-edizione |titolo=Copia archiviata |accesso=18 gennaio 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180118181546/http://www.archiviodisarmo.it/index.php/it/2013-05-08-17-19-31/21-comunicati-stampa/361-premio-archivio-disarmo-colombe-d-oro-per-la-pace-2016-xxxii-edizione |dataarchivio=18 gennaio 2018 |urlmorto=no }}</ref>
* [[Ruud Gullit]], allora [[calciatore]] del {{Calcio Milan|N}}, ha dedicato a Nelson Mandela il premio "[[Pallone d'oro]]" assegnatogli da [[France Football]] nel 1987.
* Il gruppo musicale [[Africa Unite]] gli ha dedicato una canzone intitolata ''[[Mandel'afreeque]]'' contenuta nel loro album d'esordio ''[[Llaka-Mjekrari]]'' del 1988
* Il gruppo musicale [[Simple Minds]] gli ha dedicato una canzone intitolata ''[[Mandela Day]]'' nel loro album del 1989 ''[[Street Fighting Years]]''.
* Sempre nel 1989 il cantante [[Luca Barbarossa]] gli ha dedicato una canzone intitolata ''Mandela'', contenuta nell'album ''[[Al di là del muro]]''.
* Il 3 novembre
* A [[Kingston]], [[capitale (città)|capitale]] della [[Giamaica]], è stato dedicato un [[giardino|parco]] in suo onore.
* Dal
* Il
* Il gruppo musicale [[U2]] nel 2013 ha dedicato a Mandela il singolo ''[[Ordinary Love]]'', presente nella colonna sonora del film biografico ''[[Mandela - La lunga strada verso la libertà]]'' (''Long Walk to Freedom'').
* Il 19 febbraio 2004 l'[[Università degli studi del Molise]] conferì a Mandela la laurea honoris causa in Scienze della formazione primaria, ma le precarie condizioni di salute del leader sudafricano non consentirono di realizzare una cerimonia.
* Il [[rapper]] [[Rakim]] nel dicembre del 2013, dopo pochi giorni dalla morte di Mandela, lo ha omaggiato con il brano inedito "Madiba".
* Il [[The Game (rapper)|rapper The Game]] si è tatuato il volto (di profilo) di Mandela sul dorso destro.
* Il 6 marzo 2014 in occasione della seconda [[Giornata europea dei Giusti]] gli è stato dedicato un albero nel [[Giardino dei Giusti di tutto il mondo]] di [[Milano]].<ref>Gariwo, ''[https://it.gariwo.net/multimedia/produzioni-gariwo/intervista-a-sello-hatang-11906.html Intervista a Sello Hatang, CEO Nelson Mandela Foundation] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20171212031519/https://it.gariwo.net/multimedia/produzioni-gariwo/intervista-a-sello-hatang-11906.html |data=12 dicembre 2017 }}''</ref>
* Nel 2018 i [[Coldplay]], sotto il nome “Los Unidades”, in occasione di un evento benefico per la pace tenutosi in [[Sudafrica]], pubblicano un album per lo specifico evento, all’interno del quale è presente una canzone arrangiata con l’ausilio della voce campionata dello stesso Mandela.
== Film ==
* Nel 2007 il regista [[Bille August]] ha diretto ''[[Il colore della libertà - Goodbye Bafana]]'' (titolo originale ''Goodbye Bafana''), film che racconta del rapporto tra Nelson Mandela e il secondino che ne seguì le vicende per lunghi anni.
* Nel 2009 [[Clint Eastwood]] ha diretto il film ''[[Invictus - L'invincibile]]'' con [[Morgan Freeman]] nei panni di Nelson Mandela nei primi anni della sua presidenza.
* Sempre nel 2009 il personaggio di Mandela appare nel film sulla [[apartheid]] ''[[Endgame (film 2009)|Endgame]]'', diretto da [[Pete Travis]], dove l'attore [[Clarke Peters]] veste i panni di Mandela.
*''[[Winnie Mandela (film)|Winnie Mandela]]'' (2011)
*''[[Mandela - La lunga strada verso la libertà]]'' (2013)
*''Atto di difesa – Nelson Mandela e il processo Rivonia'' (2017)
== Note ==
<references
== Bibliografia ==
*
* {{Cita libro | autore = Paolo Taviani | titolo = Furor bellicus | editore = Franco Angeli | anno = 2012 | ISBN = 978-88-568-3386-7}}
* {{Cita libro | autore = Gianluca Grassi | titolo = Nelson Mandela, il perdono è un'arma potente | editore = Armando Curcio Editore | anno = 2021 | ISBN = 978-88-686-8540-9}}
==Voci correlate==
* [[Congresso Nazionale Africano]]
* [[Presidenti del Sudafrica]]
* [[Ubuntu (filosofia)]]
* [[Prigioniero politico]]
*[[Falso ricordo|Effetto Mandela]]
== Altri progetti ==
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