Comunità di Capodarco: differenze tra le versioni

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[[File:Don Franco.jpg|thumb|Don Franco Monterubbianesi, fondatore della Comunità di Capodarco nel 1966.]]
La '''Comunità di Capodarco''' è un'associazione senza fini di lucro impegnata nell’accoglienza di persone in condizione di grave disagio. È organizzata in una comunità generale e in comunità locali, composte da soci e dotate di propri organi direttivi. È stata fondata nel [[Natale]] del [[1966]] da don [[Franco Monterubbianesi]]<ref>{{cita libro|url=http://books.google.it/books?id=jaqWPQAACAAJ&dq=Comunit%C3%A0+di+Capodarco&hl=it&sa=X&ei=civAUbO8D4ek4ATv4oEI&ved=0CEEQ6AEwAg|titolo=Nella comunità di Capodarco di Fermo.|editore=Armando Editore|anno=2012|autore=Catia Giaconi|accesso=6 giugno 2013}}</ref> che, insieme ad un gruppo di tredici persone disabili, decise di tentare un progetto di vita in comune in una vecchia villa abbandonata a [[Capodarco di Fermo]] nelle [[Marche]]<ref>{{cita libro|url=http://books.google.it/books?id=rMKWSUs7fSAC&pg=PA207&dq=Comunit%C3%A0+di+Capodarco++Capodarco+di+Fermo+1966&hl=it&sa=X&ei=3MigUZSaO-PR7Aalk4HwBg&redir_esc=y#v=onepage&q=Comunit%C3%A0%20di%20Capodarco%20%20Capodarco%20di%20Fermo%201966&f=false|titolo=L' altra crescita|editore=Franco Angeli|autore=Salvatore Sasso, Matilde Panier Bagat|anno=1995|accesso=25 maggio 2013}}</ref>. Il gruppo crebbe molto rapidamente grazie all'apporto di molti volontari e di altre persone con disabilità che sposarono il progetto: dai 13 iniziali si passò ai cento membri del [[1970]].
[[File:Comunita_Capodarco.svg|thumb|Logo della Comunità di Capodarco.]]
 
La '''Comunità di Capodarco''' è un'associazione senza fini di lucro impegnata nell’accoglienzanell'accoglienza di persone in condizione di grave disagio. È organizzata in una comunità generale e in comunità locali, composte da soci e dotate di propri organi direttivi. È stata fondata nel [[Natale]] del [[1966]] da don [[Franco Monterubbianesi]]<ref>{{cita libro|url=http://books.google.it/books?id=jaqWPQAACAAJ&dq=Comunit%C3%A0+di+Capodarco&hl=it&sa=X&ei=civAUbO8D4ek4ATv4oEI&ved=0CEEQ6AEwAg|titolo=Nella comunità di Capodarco di Fermo.|editore=Armando Editore|anno=2012|autore=Catia Giaconi|accesso=6 giugno 2013}}</ref> che, insieme adcon un gruppo di tredici persone disabili, decise di tentare un progetto di vita in comune in una vecchia villa abbandonata a [[Contrada Capodarco|Capodarco]] di [[Fermo (Italia)|Fermo]] nelle [[Marche]]<ref>{{cita libro|url=http://books.google.it/books?id=rMKWSUs7fSAC&pg=PA207&dq=Comunit%C3%A0+di+Capodarco++Capodarco+di+Fermo+1966&hl=it&sa=X&ei=3MigUZSaO-PR7Aalk4HwBg&redir_esc=y#v=onepage&q=Comunit%C3%A0%20di%20Capodarco%20%20Capodarco%20di%20Fermo%201966&f=false|titolo=L' altra crescita|editore=Franco Angeli|autore=Salvatore Sasso, Matilde Panier Bagat|anno=1995|accesso=25 maggio 2013}}</ref>. Il gruppo crebbe molto rapidamente grazie all'apporto di molti volontari e di altre persone con disabilità che sposarono il progetto: dai 13tredici iniziali si passò ai cento membri del [[1970]].
Gradualmente alcuni gruppi si staccarono dal nucleo centrale per "esportare" l'esperienza di Capodarco anche in altre parti d'Italia: nacquero le Comunità di Sestu, Fabriano, Gubbio, Udine, Lamezia Terme, Roma.
 
Gradualmente alcuni gruppi si staccarono dal nucleo centrale per "esportare" l'esperienza di Capodarco anche in altre parti d'Italia: nacquero le Comunità di Sestu, [[Fabriano]], [[Gubbio]], [[Udine]], [[Lamezia Terme]], [[Teverola]], Roma.
Oggi la Comunità di Capodarco è presente, in Italia, in 14 città e 11 regioni, di essa fanno parte centinaia di persone tra comunitari, ragazzi impegnati nel servizio civile, operatori sociali e volontari.
Nel [[1992]] è nata la CICa (Comunità internazionale di Capodarco), un'organizzazione non governativa di solidarietà<ref>{{cita libro|url=http://books.google.it/books?id=l0Q2AQAAIAAJ&q=%22comunit%C3%A0+di+capodarco%22+CICa&dq=%22comunit%C3%A0+di+capodarco%22+CICa&hl=it&sa=X&ei=Cs2gUfKGI-vA7AaUlIDYDw&ved=0CDgQ6AEwAQ|titolo=Kosovo tutto ok|accesso=25 maggio 2013|editore=Il Margine|anno=2010|autore=Astrid Mazzola}}</ref>, che si propone di dare risposte ai problemi dei poveri e degli emarginati dei paesi meno sviluppati con progetti in [[Albania]], [[Kosovo]], [[Romania]], [[Brasile]], [[Ecuador]], [[Guatemala]], [[Camerun]] e [[Guinea Bissau]].
 
Oggi la Comunità di Capodarco è presente, in Italia, in 14 città e 11 regioni, di essa fanno parte centinaia di persone tra comunitari, ragazzi impegnati nel servizio civile, operatori sociali e volontari.
Dal [[1994]] la Comunità di Capodarco è presieduta da don [[Vinicio Albanesi]], che è a capo di un consiglio composto dai presidenti delle comunità locali<ref>{{cita libro|url=http://books.google.it/books?id=2IV7NUNXf0wC&pg=PT140&dq=%22comunit%C3%A0+di+capodarco%22+Vinicio+Albanesi&hl=it&sa=X&ei=fs2gUe7WMoqN7Qb9zYCoAw&ved=0CDwQ6AEwAg|titolo=L'Unto del Signore|autore=Ferruccio Pinotti,Udo Gümpel|accesso=25 maggio 2013|anno=2010|editore=Bur}}</ref>.
 
Nel [[1992]] è nata la CICa (Comunità internazionale di Capodarco), un'organizzazione non governativa di solidarietà<ref>{{cita libro|url=http://books.google.it/books?id=l0Q2AQAAIAAJ&q=%22comunit%C3%A0+di+capodarco%22+CICa&dq=%22comunit%C3%A0+di+capodarco%22+CICa&hl=it&sa=X&ei=Cs2gUfKGI-vA7AaUlIDYDw&ved=0CDgQ6AEwAQ|titolo=Kosovo tutto ok|accesso=25 maggio 2013|editore=Il Margine|anno=2010|autore=Astrid Mazzola}}</ref>, che si propone di dare risposte ai problemi dei poveri e degli emarginati dei paesi meno sviluppati con progetti in [[Albania]], [[Kosovo]], [[Romania]], [[Brasile]], [[Ecuador]], [[Guatemala]], [[Camerun]] e [[Guinea -Bissau]].
 
Dal [[1994]] la Comunità di Capodarco è presieduta da don [[Vinicio Albanesi]], che è a capo di un consiglio composto dai presidenti delle comunità locali<ref>{{cita libro|url=http://books.google.it/books?id=2IV7NUNXf0wC&pg=PT140&dq=%22comunit%C3%A0+di+capodarco%22+Vinicio+Albanesi&hl=it&sa=X&ei=fs2gUe7WMoqN7Qb9zYCoAw&ved=0CDwQ6AEwAg|titolo=L'Unto del Signore|autore=Ferruccio Pinotti,Udo Gümpel|accesso=25 maggio 2013|anno=2010|editore=Bur}}</ref>.
 
==Campi di attività==
La Comunità di Capodarco organizza servizi per la riabilitazione e l'inserimento sociale e lavorativo dei portatori di handicap. Nel corso del tempo la sua sfera di azione si è allargata dai bisogni dei disabili fisici e psichici a quelli dei giovani, dei minori, dei tossicodipendenti, degli immigrati, dei malati psichiatrici. <br />
La Comunità ha inoltre sempre posto molta attenzione anche a come le notizie sociali sono diffuse<ref>{{cita libro|url=http://books.google.it/books?id=F7bAaphwBbIC&pg=PA129&dq=Comunit%C3%A0+di+Capodarco+riabilitazione&hl=it&sa=X&ei=dcqgUajMCrDA7Aawr4HABA&ved=0CDgQ6AEwAQ#v=onepage&q=Comunit%C3%A0%20di%20Capodarco%20riabilitazione&f=false|titolo=Costruire cittadinanza|autore=M. Ambrosini|accesso=25 maggio 2013|editore=Il Saggiatore|anno=2009|ISBN = ISBN 884281619188-428-1619-1}}</ref> Per questo organizza dal 1994 un seminario di formazione annuale destinato ai giornalisti<ref>{{cita libro|url=http://books.google.it/books?id=A2-KTJWw9KUC&pg=PA97&dq=Comunit%C3%A0+di+Capodarco+1994+seminario&hl=it&sa=X&ei=G8ugUZrZOY_T7AaUxYCIDg&ved=0CDsQ6AEwAQ#v=onepage&q=Comunit%C3%A0%20di%20Capodarco%201994%20seminario&f=false|titolo=Come comunicare il sociale.|accesso=25 maggio 2013|autore=Francesco Pira, Vania Pistolozzi|anno=2005|editore=Franco Angeli}}</ref>, chiamato [[Redattore sociale]], con l'obiettivo di aiutare la professione a trattare le notizie che riguardano la popolazione vulnerabile al di fuori degli stereotipi della cronaca nera e dell'occasionalità.
 
In più, con lo stesso nome di [[Redattore sociale]], è editrice dal [[2001]] di un'agenzia giornalistica quotidiana on line specializzata sulle notizie che riguardano il sociale<ref>{{cita libro|url=http://books.google.it/books?id=DxMbAQAAIAAJ&q=Comunit%C3%A0+di+Capodarco+Redattore+Sociale+2001&dq=Comunit%C3%A0+di+Capodarco+Redattore+Sociale+2001&hl=it&sa=X&ei=-MugUeyILazy7Aan-4GoDw&ved=0CDMQ6AEwAA|titolo=Il giornalismo sociale|editore=Carocci|anno=2007|autore=Mauro Sarti|accesso=25 maggio 2013}}</ref>.
 
Dal 2005 la Comunità di Capodarco bandisce inoltre il [[Premio L'Anello Debole]]<ref>{{cita libro|url=http://books.google.it/books?id=R9oJ8Y1Oz2sC&pg=PA7&dq=Comunit%C3%A0+di+Capodarco+Premio+L%27Anello+Debole&hl=it&sa=X&ei=mcmgUZibD-iw7AbJ8YHwDQ&redir_esc=y|titolo=Translesbismo|accesso=25 maggio 2013|editore=Lulu.com|anno=2009|autore=Mirella Izzo}}</ref>, un riconoscimento che viene assegnato ai migliori esempi di trasmissioni radiofoniche, televisive, opere cinematografiche brevi che abbiano narrato fatti e vicende della popolazione italiana e straniera definibile “fragile”, perché “periferica” o “marginalizzata”. Dal 2010 la premiazione de “L’Anello“L'Anello Debole” è inserita all’internoall'interno di un festival di più giorni, il “Capodarco Corto Film Festival” che si tiene nel mese di novembre a [[Fermo (Italia)|Fermo]]<ref>{{cita news|url=http://www.infooggi.it/articolo/lanello-debole-un-premio-contro-lesclusione/18936/|titolo=L'Anello Debole, un premio contro l'esclusione|accesso=25 maggio 2013|editore=infooggi.it|data=15 ottobre 2011|autore=Serena Casu|dataarchivio=4 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304122715/http://www.infooggi.it/articolo/lanello-debole-un-premio-contro-lesclusione/18936/|urlmorto=sì}}</ref>.
 
==I principi==
Il progetto iniziale della Comunità di Capodarco fu molto innovativo per l'epoca<ref name= fabi >Gianfranco Fabi, 1977</ref><ref name= fanucci>Angelo Maria Fanucci, 1998</ref><ref name= damilano>Marco Damilano, 2001</ref>. Partiva dalla constatazione dello stato di totale abbandono delle persone con disabilità che erano costrette a passare la maggior parte della loro vita in istituto senza alcuna possibilità di riscatto e di realizzazione. Da qui nacque il desiderio di tentare la creazione di una comunità dove i disabili divenissero protagonisti della loro vita. Il processo doveva passare attraverso la formazione di una coscienza dei propri diritti e doveri ed era retto da una serie di principi di fondo: <br />
* il rifiuto dell'atteggiamento pietistico nei confronti di chi è in difficoltà e il superamento di ogni assistenzialismo;
* lo stile della condivisione, del coinvolgimento profondo con la storia dell'altro, del pagare di persona;
* la territorialità dell'intervento per evitare di chiudersi nella propria struttura ede aprirsi alle realtà circostanti;
* la quotidianità come spazio in cui tutti hanno la possibilità di crescere e di emanciparsi attraverso il lavoro, momenti di vita comune, attività di servizio sociali.
 
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==Bibliografia==
*Marisa Galli, ''Il lato umano'', 1968, Comunità Edizioni
*Gianfranco Fabi, ''Il mondo è una barriera'', 1977, Jaca Book, pp. 87-100&nbsp;87–100
*Goffredo Fofi, Gad Lerner, Michele Serra, ''Maledetti giornalisti'', 1997, Edizioni e/o
*Angelo Maria Fanucci, ''La logica dell'utopia'', 1998, Cittadella Editrice
*Marco Damilano, ''La comunità di Capodarco'', 2001, Comunità di Capodarco Edizioni
*Pina Lalli (a cura di), ''Imparziali ma non indifferenti. Il giornalismo di Redattore Sociale'', 2002, Homeless Book, collana Best Practices
*Marisa Galli, ''La lunga sfida. Manuale per superare l’emarginazionel'emarginazione'', 2005, Edizioni Sensibili alle foglie
*Vinicio Albanesi, ''Fare comunità. La comunità di Capodarco'', 2007, Redattore Sociale Edizioni
*Marisa Galli, ''Una storia unica'', 2007, Redattore Sociale Edizioni
*Michele Rizzi, Sogno di consumare un altro paio di scarpe
 
==Collegamenti esterni==
* {{cita web|http://www.comunitadicapodarcofermo.it|Sito ufficiale della comunità di Capodarco di Fermo}}
*[http://www.comunitadicapodarco.it Sito dell’associazione]
* {{cita web|http://www.comunitadicapodarco.it|Sito ufficiale della Comunità di Capodarco Nazionale}}
*[ {{cita web|http://www.redattoresociale.it |Agenzia Giornalistica Redattore Sociale]}}
*[ {{cita web|http://www.premioanellodebole.it |Premio “L’Anello Debole” – Radio, Tv, cinema contro l’esclusione sociale]}}
*[http://www.comunitadicapodarco.it/allegati/intervistadonfranco.pdf Don Franco Monterubbianesi racconta la nascita della Comunità di Capodarco]
* {{cita web | 1 = http://www.comunitadicapodarco.it/allegati/intervistadonfranco.pdf | 2 = Don Franco Monterubbianesi racconta la nascita della Comunità di Capodarco | accesso = 10 giugno 2011 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110919021334/http://www.comunitadicapodarco.it/allegati/intervistadonfranco.pdf | dataarchivio = 19 settembre 2011 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|https://capodarcoinmovimento.blogspot.it/|Blog del Movimento di Capodarco}}
 
{{Portale|medicina|cattolicesimo|medicina}}
 
[[Categoria: Organizzazioni caritatevoli]]
{{Portale|medicina|cattolicesimo}}