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[[File:Siciliano rhythms.PNG|thumb|350px|right|Ritmo di siciliana<ref>Scruton, Roger (1997). ''The Aesthetics of Music'', p.25ex2.6. Oxford: Clarendon Press. ISBN 0-19-816638-9.</ref>]]
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Il '''trio per organo''' è un tipo di pezzo in cui vengono usati più tipi di timbri sonori, cioè due manuali (le tastiere) e [[pedaliera|pedale]]. In questo modo si ha la possibilità di mettere particolarmente in rilievo una voce, solitamente il solista. Questa tecnica è quindi applicabile o prestabilita nell'accompagnamento dei [[corali]], nella letteratura coralistica o anche nell'improvvisazione su [[cantus firmus]]<ref>Su questo vedi Kelletat, ''Improvisationslehre für Orgel'', 1976, pp. 14–27.</ref>.
La '''siciliana''' o '''siciliano''' (a volte in francese '''''sicilienne''''') è una forma musicale spesso inclusa all'interno di composizioni più grandi a partire dal [[musica barocca|periodo barocco]]. È una danza in in 6/8 o in 12/8 caratterizzata da ritmi cadenzati che la fanno assomigliare a una lenta [[giga (forma musicale)|giga]], solitamente in [[Scala minore|modo minore]]. Era utilizzata nelle arie delle opere barocche e spesso inserita come movimento in lavori strumentali. La siciliana evoca un'atmosfera [[Pastorale (arte)|pastorale]] ed è caratterizzata da [[Punto di valore|ritmi puntati]].
 
==Concetto di ''trio per organo''==
==Storia==
L'espressione "trio" è in un certo senso fuorviante e indefinita, perché indica l'effettivo utilizzo di tre parti dell'organo. Sebbene tre reali parti dell'organo siano utilizzate, di massima il pedale (se non è voce solista) e la parte d'accompagnamento di entrambe le tastiere hanno un'importanza sonora subordinata e sono di regola registrati in modo simile e con discrezione<ref>Klotz, ''Über die Orgelkunst'', 1986, pag. 50 e segg., riporta antichi esempi di trio o forme di trio del XV secolo.</ref>. La base di questo conto è il fatto che anche un pezzo a un manuale e pedale è una "forma di duo". Un pezzo che prescrive due manuali e pedale è perciò una "forma di trio".
Raymond Monelle trova insoddisfacenti i tentativi dei musicologi di rintracciare le origini di questa danza in Sicilia, ritenendo invece che abbia avuto origine dal [[madrigale]] in tempo ternario con ritmi puntati<ref>Raymond Monelle, ''The Musical Topic: Hunt, military, Pastoral'', (Indiana University Press), 2006, "The Pastoral Signifier", p. 215 e segg.</ref>.
 
Non bisogna però pensare che "forma in trio" significhi automaticamente tre voci. Soltanto la voce solista e il basso suonato al pedale sono di regola monodici, mentre sulla "tastiera d'accompagnamento" si suona a più voci: se ad esempio la voce solista è il soprano, in un corale a quattro voci sulla tastiera di accompagnamento si suoneranno di conseguenza il contralto e il tenore. Poiché quindi viene indicato l'utilizzo simultaneo di tre corpi d'organo, e non per forza una condotta a tre voci, solo l'espressione "in trio" è del tutto corretta, mentre il diffuso sinonimo "trio" suggerisce erroneamente l'utilizzo di sole tre voci. Tuttavia, la presenza della voce solista non implica per forza la forma in trio. Un'altra inesattezza si verifica allora quando la melodia solista, che può in teoria trovarsi in ogni voce, è al basso: in questo caso, le voci di accompagnamento no devono per forza trovarsi su due manuali diversi (un esempio di questo tipo di divisione delle voci è ''Vom Himmel hoch'' di [[Johann Pachelbel]]: le due voci superiori possono e dovrebbero essere suonate su due manuali, ma non è strettamente necessario che lo siano).
===Barocco===
La siciliana nelle opere di [[Alessandro Scarlatti]] è un chiaro indicatore di contesti pastorali, sebbene solo due delle sue arie lente in 12/8 siano effettivamente intitolate "aria siciliana" sulla partitura<ref>Monelle a p. 217 afferma che Scarlatti lasciò [[Palermo]] all'età di dodici anni e trascorse la sua carriera lavorando a Roma e a Napoli</ref>. Monelle osserva che i testi delle arie in forma di siciliana sono spesso lamentosi e melanconici. Dal 1703, la siciliana è descritta nei dizionari musicali. Altri esempi di siciliane barocche si ritrovano in [[Johann Sebastian Bach]] (ad esempio il secondo tempo del [[Concerti per clavicembalo di Johann Sebastian Bach#Concerto in mi maggiore BWV 1053|concerto per clavicembalo in mi maggiore BWV 1053]]). Un altro esempio ben noto di siciliana è l'ultimo movimento del Concerto di Natale op.6 n. 8 di [[Arcangelo Corelli]].
 
==Note==
<references/>
 
 
 
==Collegamenti esterni==
* {{IMSLP|id=Agincour, François d'}}