Esposizione universale dei prodotti dell'agricoltura, dell'industria e delle belle arti di Parigi (1855): differenze tra le versioni

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{{Expo
L''''Esposizione Universale del 1855''' è stata una mostra internazionale tenutasi nella città di [[Parigi]], nel [[Campo di Marte (Parigi)|Campo di Marte]], la seconda [[esposizione universale]] dopo [[Expo 1851|quella di Londra]].
|Anno = 1855
Si aprì al pubblico il 15 maggio del [[1855]] e fu chiusa il 15 novembre dello stesso anno. La denominazione ufficiale era ''Exposition Universelle des produits de l'Agriculture, de l'Industrie et des Beaux-Arts'', ovvero: "Esposizione Universale di prodotti dell'Agricoltura, dell'Industria e delle Belle Arti".
|Nome = Exposition universelle des produits de l’agriculture, de l’industrie et des beaux-arts de Paris 1855
[[File:Palais de l'Industrie (Exposition universelle de 1855).jpg|320px|thumb|right|Esposizione universale del 1855 - Palazzo dell'Industria]]
|Tipologia = universale
|Città = Parigi
|Stato = FRA
|Logo = Elevé par ordre de S.M. l'empreur Napoléon III Palais de l'Industrie Exposition Universelle Paris - 1855. Paris Musées 20230616164518.jpg
|Tema = Agricoltura, industria e belle arti
|Data inizio = 15 maggio
|Data fine = 15 novembre
|Paesi partecipanti =
|Regioni partecipanti =
|Organizzazioni partecipanti =
|Aziende partecipanti =
|Visitatori = 5
|Area = 15.2
|Precedente = [[Grande esposizione delle opere dell'industria di tutte le Nazioni di Londra|Grande esposizione di Londra (1851)]]
|Città precedente = Londra
|Stato precedente = GBR
|Successiva = [[Grande esposizione di Londra|Grande esposizione di Londra (1862)]]
|Città successiva = Londra
|Stato successivo = GBR
}}
L{{'}}'''Esposizione universale dei prodotti dell'agricoltura, dell'industria e delle belle arti''' del 1855, detta anche semplicemente '''Esposizione universale di Parigi del 1855''' (ufficialmente ''Exposition universelle des produits de l'agriculture, de l'industrie et des beaux-arts'') è stata una mostra internazionale tenutasi nella città di [[Parigi]], la seconda [[esposizione universale]] dopo [[Grande esposizione delle opere dell'industria di tutte le Nazioni di Londra|quella di Londra]]. Si aprì al pubblico il 15 maggio del [[1855]] e fu chiusa il 15 novembre dello stesso anno.
[[File:Plan du palais des beaux-arts 1855.jpg|320pxupright=1.5|thumb|right|Pianta del palazzo delle Belle Arti]]
 
== Storia ==
La mostra è stata uno degli eventi più importanti organizzati durante l'impero di [[Napoleone III di Francia|Napoleone III]]. Essendo stata inaugurata solo dopo quattro anni dall'[[Esposizione universale di Londra (1851)|Esposizione universale di Londra]] del [[1851]], i francesi cercarono di rivaleggiare con il [[Palazzo di Cristallo]] della fiera londinese<ref>Introduzione al ''Rapporto sull'Esposizione universale'', indirizzato all'imperatore Napoleone III dal principe Napoleone</ref> costruendo anch'essi il proprio palazzo avveniristico: il ''Palais de l'Industrie''.
[[File:Palais des beaux-arts 1855.jpg|320px|thumb|right|Esposizione universale del 1855 - Palazzo delle Belle Arti]]
 
Per la mostra, Napoleone III richiese un sistema che ordinasse e selezionasse i migliori vini di [[Bordeaux]] che sarebbero poi stati proposti ai visitatori provenienti da tutto il mondo. I rappresentanti del settore vitivinicolo furono classificati in base alla reputazione del castello da cui provenivano e dal prezzo di vendita sul mercato. L'evento ha portato alla [[classificazione ufficiale dei vini di Bordeaux del 1855]].
 
L'unico edificio della mostra rimasto ancor oggi è il Teatroteatro ''du Rond-Point'' agli ''[[Avenue des Champs-Élysées|Champs-Élysées]]'', progettato dall'architetto [[Gabriel Davioud]].
 
== Palazzo delle Belle Arti ==
L'esposizione del 1855 è stata la prima mostra a comprendere un padiglione dedicato alle [[Belle arti]]; con la partecipazione di circa ventotto paesi, i dipinti in mostra erano circa cinquemila.
[[File:Plan du palais des beaux-arts 1855.jpg|320px|thumb|right|Pianta del palazzo delle Belle Arti]]
L'esposizione del 1855 è stata la prima mostra a comprendere un padiglione dedicato alle [[Belle arti]]; con la partecipazione di circa ventotto paesi i dipinti in mostra erano circa cinquemila.
Tra gli artisti selezionati a presentare le loro opere ci furono: [[Eugène Delacroix]] (35 dipinti), [[Dominique Ingres]] (40 dipinti), [[Camille Corot]] (6 dipinti), [[Jean-François Millet]] (un dipinto), [[Charles-François Daubigny]], [[Johan Barthold Jongkind]]. Riscossero successo i pittori italiani [[Francesco Podesti]] e [[Gerolamo Induno]] e lo scultore [[Lorenzo Bartolini]]<ref>Vedi Università degli Studi di Trieste, XXI ciclo di dottorato, Storia dell'arte contemporanea
''Scultori italiani alle Esposizioni Universali di Parigi (1855-1889): aspettative, successi e delusioni''</ref>.
 
Tra gli artisti selezionati a presentare le loro opere, molti sono ancora considerati i massimi esponenti del periodo, che parteciparono con dipinti e sculture ancor cioggi furononotissimi: [[Eugène Delacroix]] (35 dipinti), [[Jean-Auguste-Dominique Ingres|Dominique Ingres]] (40 dipinti), [[Jean-Baptiste Camille Corot|Camille Corot]] (6 dipinti), [[Jean-François Millet]] (un dipinto), [[Charles-François Daubigny]], [[Johan Barthold Jongkind]]. RiscosseroTra gli italiani riscossero successo i pittori italiani [[Francesco Podesti]] (premiato con medaglia d’oro<ref name=santaniello/>) e [[Gerolamo Induno]] e lo scultore [[Lorenzo Bartolini]]<ref>Vedi Università degli Studi di Trieste, XXI ciclo di dottorato, Storia dell'arte contemporanea ''Scultori italiani alle Esposizioni Universali di Parigi (1855-1889): aspettative, successi e delusioni''.</ref>.
Gli artisti italiani non potevano esporre in un padiglione unico ad essi riservato, in quanto l'Unità della loro nazione non era stata ancora raggiunta; nella pianta riportata a fianco, i luoghi dove esposero gli italiani, sono identificati dai nomi degli stati pre-unitari: ''Toscane'' (Granducato di Toscana), ''Rome'' (Stato della Chiesa), ''Sardaigne'' (Regno di Sardegna) e addirittura ''Autriche'', ovvero Impero austro-ungarico, per le regioni italiane appartenenti a quello stato.
 
[[Gustave Courbet]], vedendosi rifiutare una serie di opere, decide di esporre in un Pavillon du Réalisme poco distante dal padiglione dedicato alle belle arti e segna in tal modo la nascita di un sistema artistico alternativo che si svilupperà con il [[Salon des Refusés]] (1863) e poi si affermerà con le mostre del [[Impressionismo|movimento impressionista]] (prima esposizione nel 1874).
==Dati==
Secondo i rapporti ufficiali i visitatori della mostra furono 5.162.330; più di quattro milioni di persone visitarono il padiglione industriale e circa 900.000 la sezione di [[Belle arti]]. L'esposizione si estendeva su una superficie di 16 ettari, e vide la partecipazione di 34 paesi.
 
Gli artisti italiani non potevano esporreesposero in un padiglione unico adessendo essila riservato,penisola initaliana quantoancora l'Unitàdivisa dellain loro nazione non era stata ancoraStati raggiuntaseparati; nella pianta riportata a fianco, i luoghi dove esposero gli italiani, sono quindi identificati dai nomi degli statiStati pre-unitari: ''Toscane'' ([[Granducato di Toscana]]), ''Rome'' ([[Stato Pontificio|Stato della Chiesa]]), ''Sardaigne'' ([[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno edi addiritturaSardegna]]) e ''Autriche'', ovvero [[Impero austro-ungarico]], per le regioni italiane appartenenti a quello stato.
==Voci correlate==
*;Opere [[d'arte presenti all'Esposizione universale]] di Parigi
* [[Elenco delle Esposizioni riconosciute dal BIE]]
* [[Elenco delle esposizioni universali]]
 
<gallery widths="150" heights="150">
==Note==
File:La partenza dei coscritti nel 1866 - Gerolamo Induno.jpg|[[Gerolamo Induno]], ''La partenza dei coscritti''<ref>Sito [https://www.museoborgogna.it/ www.museoborgogna.it], ''[https://www.museoborgogna.it/opere/gerolamo-induno/ La Partenza dei coscritti]''</ref>
<references/>
File:Podesti-Giuramento anconetani.jpg|[[Francesco Podesti]], ''[[Giuramento degli Anconetani]]'', premiato con medaglia d’oro<ref name=santaniello>Francesco Santaniello, ''[http://156.54.191.164/enciclopedia/francesco-podesti_%28Dizionario-Biografico%29/ Francesco Podesti]'', [https://www.treccani.it/ Treccani - Dizionario Enciclopedico degli Italiani]</ref>
File:La Liberté guidant le peuple - Eugène Delacroix - Musée du Louvre Peintures RF 129 - après restauration 2024.jpg|[[Eugène Delacroix]], ''[[La Libertà che guida il popolo|28 luglio. La Libertà che guida il popolo]]''<ref>Hélène Toussaint, ''La Liberté guidant le peuple, les dossiers du Département du Louvre no 26'', RMN, 1982 (p. 38).</ref>
File:Ingres coronation charles vii.jpg|[[Dominique Ingres]], ''[[Giovanna d'Arco all'incoronazione di Carlo VII]]<ref>Maurice Agulhon, Annette Becker, Evelyne Cohen, ''La République en représentations: autour de l’œuvre de Maurice Agulhon'', ''Histoire de la France aux xixe et xxe siècles'', Paris, Publications de la Sorbonne, 2006, 431 p. (p. 261) ISBN 978-2-85944-546-1.</ref>''
File:Jean-Auguste-Dominique Ingres - La Baigneuse Valpinçon.jpg|[[Dominique Ingres]], ''[[La bagnante di Valpinçon]]<ref>Sito [https://artandthecities.com/ artandthecities.com/], [https://artandthecities.com/2020/04/20/la-bagnante-di-valpincon-di-ingres/ La bagnante di Valpinçon]</ref>
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== Dati ==
[[File:Palais de l'Industrie (Exposition universelle de 1855).jpg|320pxupright=1.5|thumb|right|Esposizione universale del 1855 - Palazzo dell'Industria]]
[[File:Palais des beaux-arts 1855.jpg|320pxupright=1.5|thumb|right|Esposizione universale del 1855 - Palazzo delle Belle Arti]]
 
Secondo i rapporti ufficiali i visitatori della mostra furono 5.162.330; più di quattro milioni di persone visitarono il padiglione industriale e circa 900.000 la sezione di [[Belle arti]]. L'esposizione si estendeva su una superficie di 16 ettari, e vide la partecipazione di 34 paesi.
 
Nell'esposizione propriamente dedicata alle industrie, la nazione con il maggior numero di espositori fu, per ovvie circostanze ambientali, la [[Secondo Impero francese|Francia]], con 10003 espositori, seguita da [[Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda|Gran Bretagna]] con 1589 espositori, [[Regno di Prussia|Prussia]] (1319), [[Impero austriaco|Impero Austriaco]] (1298) e [[Belgio]] (687). Distanti vi furono gli stati preunitari italiani, con [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]] (204 espositori), [[Granducato di Toscana]] (197 espositori) e lo [[Stato Pontificio]] (72 espositori): non comparivano invece in questa sezione il [[Ducato di Parma e Piacenza|ducato di Parma]], il [[Ducato di Modena e Reggio|ducato di Modena]] ed il [[Regno delle Due Sicilie]]<ref>{{cita|Rapporto sull'Esposizione|p. 436}}.</ref>.
 
Nell'esposizione dedicata alle belle arti i principali espositori furono anche in questo caso le principali nazioni industriali: Francia (1072 espositori), Gran Bretagna (297), Belgio (142), Prussia (111) ed Impero Austriaco (108). Gli espositori tra le nazioni italiane furono il Regno di Sardegna (17 espositori), Stato Pontificio (16), Granducato di Toscana (10) ed infine in regno delle Due Sicilie (4 espositori)<ref>{{cita|Rapporto sull'Esposizione|p. 466}}.</ref>.
 
== Note ==
<references />
 
==Bibliografia==
* {{cita libro|titolo= Rapport sur l'Exposition universelle de 1855|autore= AA.VV.| anno=1857|editore=Imprimerie imperiale| città=Parigi|cid= Rapporto sull'Esposizione}}
 
== Voci correlate ==
* [[Esposizione universale]]
* [[Esposizioni universali di Parigi]]
* [[Elenco delle Esposizioni riconosciute dal BIE]]
* [[Lista delle esposizioni internazionali|Elenco delle esposizioni universali]]
* [[Luigi Montabone]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto}}
{{interprogetto|commons=Category:1855 Paris Universal Exposition}}
 
==Collegamenti esterni==
* {{cita web|http://www.bie-paris.org/site/fr/1855-paris|Sito web del BIE|lingua=en, fr}}
 
{{ExpoCittà}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Parigi}}
 
[[Categoria:Esposizioni universali]]