Teodoro Bronzini: differenze tra le versioni
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{{Carica pubblica
| nome = Teodoro Bronzini
| carica = Sindaco di [[Mar del Plata]]
| mandato = 1920-1921
| carica2 = Sindaco di Mar del Plata
| mandato2 = 1924-1925
| carica3 = Sindaco di Mar del Plata
| mandato3 = 1928-1929
| carica4 = Deputato provinciale
| mandato4 = 1929
| carica5 = Deputato provinciale
| mandato5 = 1933
| carica6 = Deputato provinciale
| mandatoinizio6 = 1948
| mandatofine6 = 1955
| carica7 = sindaco di Mar del Plata
| mandato7 = 1958 -1964
| carica8 = Senatore provinciale
| mandato8 = 1963-1966
}}
{{Bio
|Nome = Teodoro
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|GiornoMeseMorte = 20 agosto
|AnnoMorte = 1981
|Attività = politico▼
|Epoca = 1900
▲|Attività = politico
|Attività2 = giornalista
|Nazionalità = argentino
}}
Fu membro del [[Partito Socialista (Argentina)|partito socialista]] e uno dei più importanti [[sindaci]] nella storia di [[Mar del Plata]], dove lavorò e
È unanimemente riconosciuto per la sua onesta ed efficiente gestione delle finanze pubbliche.
== Vita e carriera ==
Nacque il 10 ottobre 1888, nel quartiere di [[La Boca]], [[Buenos Aires]]. I suoi genitori erano immigrati italiani di [[Porto Recanati]] (a quel tempo frazione di [[Recanati]]),
Era figlio di Juan Bronzini, comandante di peschereccio in Italia, che in Argentina lavorò nel settore della pesca,
Sua madre si chiamava Luisa Giorgetti. All'età di 8 anni lavorava già in uno stabilimento balneare sulla celebre spiaggia ''Bristol''; in seguito lavorò come
Dal 1937 intraprese l'attività [[assicurazione|assicurativa]]
== Affiliazione al Partito socialista ==
Bronzini entra nel partito socialista nel mese di aprile 1915 e il 7 dicembre fonda il settimanale ''El Trabajo'', diventandone il primo direttore. Dal 1920 fino alla sua chiusura nel 1974, fu il principale giornale [[socialista]] in [[Provincia di Buenos Aires]].
Bronzini e altri editorialisti svilupparono una lotta permanente a favore dei principi socialisti di [[giustizia sociale]] e di [[democrazia]], con grandi aperture verso le libertà pubbliche, favorendo una gestione adeguata e onesta degli interessi pubblici sotto l'egida dello Stato e la lotta senza quartiere alle pretese del governo centrale sull'autonomia comunale.
Nel 1917 aderì per la prima volta al Consiglio deliberativo in rappresentanza del Partito Socialista e fu rieletto anche per il 1918-19. Il successo elettorale del novembre 1919 consacrò sindaco il socialista Bronzini, risultato rivoluzionario in una città come Mar del Plata, che era rifugio estivo dell'alta classe argentina e dei suoi simpatizzanti locali.
Mar del Plata fu la prima città del Sudamerica ad avere un sindaco socialista. <br />
[[
Questo primo periodo (1920-21) fu interrotto per pochi mesi da un intervento del tutto arbitrario del governo provinciale, che dopo una sentenza giudiziaria dovette ridargli la carica. <br />
Bronzini ritornò in carica per
Un'importante prova della popolarità e del consenso dell'amministrazione socialista della città durante gli anni venti sono le due vittorie elettorali consecutive, allorché il partito
Bronzini è stato anche nominato commissario provinciale per il periodo 1921-1922, 1925-1928 e 1930 fino al colpo di
È possibile sostenere che questa doppia carica, provinciale e locale, era destinata a offrire l'immunità legislativa a tutela della autonomia comunale.
=== La Massoneria ===
Nello stesso tempo, fu presidente della [[loggia massonica]] ''Logia Masonica 7 de Junio de 1891''<ref>[http://www.7-de-junio.com.ar/ ''Logia 7 de Junio de 1891 Nº 110''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120906055754/http://www.7-de-junio.com.ar/ |data=6 settembre 2012 }}, consultato il 19 settembre 2009 {{es}}</ref>, che esiste ancora a Mar del Plata.<br />
Dal 1939 ha fortemente lottato per la [[laicità]] nella società, in conformità con "le tradizioni liberali dell'Argentina"<ref>[
La loggia ha pubblicato un tributo a Bronzini poco dopo la sua morte.<ref>'' La Capitale'' giornale, 21 agosto, 1981 {{es}}</ref>
== L'epoca della "frode patriottica" ==
Mentre il governo militare del generale [[José Félix Uriburu]] fingeva di ripristinare la democrazia chiamando alle elezioni nel 1931, il voto popolare venne di fatto scavalcato in diverse province da [[brogli elettorali]], specialmente a Buenos Aires, dove la truffa raggiunse livelli scandalosi. <br />
A Mar del Plata, durante la prima elezione comunale degli anni trenta, e nonostante le frodi evidenti, i socialisti ebbero la rappresentanza in seno al Consiglio Deliberativo, integrato tra gli altri da Bronzini, che si batté
In quegli anni fece notizia il suo sostegno alla cooperativa per l'energia elettrica e la denuncia del contratto con la scandalosa ''Compania Argentina de Electricidad'' (CADE), mentre a Buenos Aires ebbe luogo la questione della famosa ''Chade''. <br />
Durante quel periodo, conosciuto in Argentina come la ''[[
Finalmente Bronzini ottenne una rappresentanza nel consiglio provinciale per il periodo 1933-1936, dove si batté
== Peronismo e oltre ==
Il regime conservatore cadde come conseguenza del golpe militare del 1943, seguito da un governo militare e poi dalla presidenza di [[Juan Domingo Perón|Perón]].
Bronzini venne restituito alla legislatura per i periodi 1948-51 e 1952-55 fino al colpo di
Questa legislatura lo vide come forte sostenitore della libertà di parola e della responsabilità finanziaria nella spesa pubblica. <br />
Nel 1957 fu eletto rappresentante per la convenzione di [[Santa Fe (Argentina)|Santa Fe]], che riformò la Costituzione nazionale,
Nel 1958 ci furono nuove elezioni
Dopo il rinnovo dei poteri costituzionali nel mese di ottobre 1963, Bronzini venne eletto senatore provinciale, rimanendo in carica fino al colpo di
Morì il 20 agosto 1981, a Mar del Plata.
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{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie}}
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[[Categoria:Italo-argentini]]
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