Felice Ippolito: differenze tra le versioni
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{{Carica pubblica
|nome = Felice Ippolito
|immagine = 1657543657161 NP0119 Felice IPPOLITO 002 MOBILE.jpg
|didascalia =
|carica = [[Europarlamentare]]
|mandatoinizio = 1979
|mandatofine = 1989
|legislatura = [[Europarlamentari dell'Italia della I legislatura|I]], [[Europarlamentari dell'Italia della II legislatura|II]]
|gruppo parlamentare = [[Gruppo Comunista|Comunista]] <small>(Fino al 19.06.1987)</small><br/>[[Gruppo Liberale, Democratico e Riformatore|Liberale]] <small>(Dal 19.06.1987)</small>
|mandatoinizio2 = 1952
|mandatofine2 = 1964
|partito = [[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]] (1956-1963)<br/>[[Sinistra Indipendente]] (1979-1987)<br/>[[Partito Repubblicano Italiano]] (dal 1989)
|titolo di studio = laurea in ingegneria civile
|alma mater = [[Università Federico II di Napoli]]
|professione = docente
}}▼
{{Bio
|Nome = Felice
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|GiornoMeseMorte = 24 aprile
|AnnoMorte = 1997
|Epoca = 1900▼
|Attività = geologo
▲|Epoca = 1900
|Nazionalità = italiano▼
|PostNazionalità = , importante promotore dello sviluppo dell'industria nucleare negli [[anni 1960|anni sessanta]]▼
|Attività2 = ingegnere
▲|Nazionalità = italiano
▲|PostNazionalità = , importante promotore dello sviluppo dell'[[Energia nucleare in Italia|industria nucleare italiana]] negli
}}
== Biografia ==
[[File:Felice Ippolito in his house.jpg|thumb|left|Felice Ippolito nel 1963]]
Nel [[1952]] era segretario generale del Comitato nazionale per le ricerche nucleari, divenuto poi [[Comitato nazionale per l'energia nucleare]] (C.N.E.N.) nel [[1960]]. Il Comitato da lui amministrato non aveva personalità giuridica e non era per questo in grado di gestire risorse economiche. Nonostante questo, Ippolito negli anni Sessanta fu in grado di attuare diversi progetti di sviluppo del settore nucleare, tra cui la [[centrale nucleare di Latina]], la [[centrale nucleare del Garigliano]] e la [[Centrale nucleare Enrico Fermi]] a [[Trino]]. L'[[Italia]] è in quel periodo il terzo paese al mondo per produzione di energia dal nucleare<ref>{{Cita web|url = https://www.corriere.it/scienze/08_maggio_22/nucleare_scheda_eb2f57bc-2801-11dd-b97e-00144f02aabc.shtml|titolo = La storia del nucleare in Italia|accesso=3 novembre 2020|editore = Corriere della Sera}}</ref> e disponeva di competenze e ''[[know-how]]'' molto avanzate. Ippolito mira a rendere la nazione indipendente dal punto di vista energetico.<ref>''Di fatto con la morte di Mattei e la sconfessione dell'operato di Ippolito venivano meno due personalità che avevano operato in senso innovativo per l'indipendenza energetica del paese'', G. Pirzio, ''Energia e politica. Analisi delle politiche pubbliche nel settore elettronucleare'', Napoli 1990, citato in
▲Nel [[1952]] è Segretario generale del Comitato Nazionale per le Ricerche Nucleari, divenuto poi [[Comitato Nazionale per l'Energia Nucleare]] (C.N.E.N.)nel [[1960]].
{{Treccani|felice-ippolito_(Dizionario-Biografico)}}</ref>
I suoi detrattori tuttavia mossero pesanti critiche sulla sua gestione del C.N.E.N., anche al di là della questione delle irregolarità amministrative: innanzitutto riguardo alla sua ascesa alla direzione del Comitato; quindi riguardo alla sua gestione definita personalistica, con l'instaurazione di un apparato burocratico elefantiaco volto alla deresponsabilizzazione e del suo approccio al problema della politica nucleare nazionale, considerato irrazionale. La conseguenza sarebbe stata - a detta di tali critici - la deriva e quindi il naufragio della [[Energia nucleare in Italia|politica nucleare in Italia]], con un grosso costo per il bilancio nazionale e l'asservimento scientifico e tecnologico agli Stati Uniti e ad altre nazioni europee, considerati più cauti nelle progettazioni e più oculati nell'utilizzo dei fondi statali<ref>{{cita libro|Mario |Silvestri | Il costo della menzogna. Italia nucleare 1945-1968 |1968| Einaudi| Torino|sbn=LO10003608 }}</ref>.
Nel dicembre [[1955]]
==
Nell'agosto del [[1963]] indiscrezioni giornalistiche
L'Italia
[[File:Felice Ippolito 1984.jpg|thumb|Felice Ippolito nel 1984 circa]]
Dopo avere trascorso due anni di prigione,
Ippolito
▲==Dopo la Grazia==
▲Dopo avere trascorso due anni di prigione, riceve la [[Grazia (diritto)|grazia]] dallo stesso [[Saragat]], nel frattempo divenuto Presidente della Repubblica, mentre i programmi nucleari vengono sensibilmente ridimensionati da ENEL, una volta terminata la nazionalizzazione elettrica nel [[1963]]. Dopo questa avventura egli si dedica alla promozione della cultura scientifica e tecnologica contro le manipolazioni demagogiche di poteri politici ed economici. Nel [[1968]] fonda e dirige la rivista [[Le Scienze]], versione italiana di ''Scientific American''. Con il PCI, diventa membro del [[parlamento europeo]] tra il [[1979]] e il [[1989]]. È stato anche membro della [[Commissione Grandi Rischi della Protezione Civile]] e del Consiglio Superiore delle Miniere.
Originale e creativa fu anche la sua esperienza di epistemologo e filosofo della scienza. Di ispirazione storicistica (ritenne la geologia una scienza eminentemente storicistica), fu fra i primi a confrontare il pensiero di [[Benedetto Croce]] con l'epistemologia moderna e le riflessioni di [[Werner Karl Heisenberg]].{{Senza fonte}}▼
▲Ippolito è stato Vice Presidente della Commissione Scientifica Nazionale per l'[[Antartide]], ed a lui è dedicato il [[Museo Nazionale dell'Antartide "Felice Ippolito"]] con sedi a [[Genova]], [[Siena]] e [[Trieste]].
▲Originale e creativa fu anche la sua esperienza di epistemologo e filosofo della scienza. Di ispirazione storicistica (ritenne la geologia una scienza eminentemente storicistica), fu fra i primi a confrontare il pensiero di [[Benedetto Croce]] con l'epistemologia moderna e le riflessioni di [[Werner Heisenberg]].
A suo nome sono assegnati ogni anno due riconoscimenti:
* il
* il
==
*''Sulle considerazioni geologiche di imposta di talune dighe di sbarramento nell'Italia meridionale'' (1953)
*''Contributo alla conoscenza del giacimento del M. [[
*''Uranium Formation in Late Alpine Paleozoic'' (1958)
*''Lezioni di Geologia dell'Uranio'' (1960)
*''L'Italia e l'energia nucleare'' (1960)
*''Fabbisogno energetico ed energia nucleare'' (1961)
*''Energia, ricerca scientifica e piano di sviluppo'' (1962)
*''Saggi e studi di geologia'' (1962)
*''La politica del CNEN'', (1965)
*''La natura e la storia'',(1968)
*''Geologia Tecnica (1975)''
*''Intervista sulla ricerca scientifica'' (1977)
*''Università. Crisi senza fine'' (1978)
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*''Un progetto incompiuto. La ricerca comune europea 1958-88'' (1989)
*''Energia, ieri oggi e domani'' (1989)
== Note ==
<references />
==Bibliografia==
*Giovanni Paoloni, ''Ippolito e il nucleare italiano'', [[Le Scienze]] 440, aprile 2005.
*Giuseppe Giordano, ''Felice Ippolito scienziato crociano'', in AA. VV., "Filosofia e storiografia. Studi in onore di Giovanni Papuli", III. 1. "
*Marco Pivato, ''Il miracolo scippato. Quattro occasioni sprecate della scienza italiana negli anni sessanta'', [[Donzelli
*Barbara Curli, ''Il progetto nucleare italiano (1952-1964). Conversazione con Felice Ippolito'',
*Igor Londero, ''Felice Ippolito intellettuale e Grand Commis. La ricerca nucleare in Italia dal dopoguerra al primo centrosinistra'', [https://www.openstarts.units.it/dspace/bitstream/10077/8618/1/Londero%20phd%20-%20F.Ippolito%2c%20intellettuale%20e%20Grand%20Commis.pdf tesi di dottorato], 2013
*{{Cita testo|articolo=Intervista - Felice Ippolito|url=https://archive.org/stream/Futura05#page/n25/mode/1up|formato=jpg|rivista=Futura|numero=5|data=gennaio 1984|pp=26-29|editore=Alberto Peruzzo Editore|OCLC=955444636}}
==Voci correlate==
*[[Le Scienze]]
*[[Museo
*[[Energia nucleare in Italia]]
==Altri progetti==
{{interprogetto
==Collegamenti esterni==
*{{Collegamenti esterni}}
*
*{{cita web|http://www.mna.it|Museo Nazionale dell'Antartide Felice Ippolito}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|ingegneria|geologia}}▼
▲}}
▲{{Portale|biografie|ingegneria}}
[[Categoria:Divulgatori scientifici italiani|Ippolito, Felice]]
[[Categoria:Politici del Partito Comunista Italiano|Ippolito, Felice]]
[[Categoria:Europarlamentari
[[Categoria:Europarlamentari
[[Categoria:Italiani destinatari di provvedimenti di grazia]]
[[Categoria:Insigniti dell'Ordine della Minerva]]
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