Pieve di Arcisate: differenze tra le versioni
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|immagine = Campanile basilica.JPG
|didascalia = Campanile della basilica di San Vittore
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|suddiviso in = 12 [[comuni italiani|comuni]]
|formaAmministrativa = [[Pieve]]
|titoloGovernatori = [[Podestà (medioevo)|Podestà]]
|elencoGovernatori = lista sconosciuta
|organiDeliberativi = [[Consiglio comunale|Consiglio generale]]
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|dipendente da = [[Arcidiocesi di Milano]]
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|evento finale = [[Sinodo]] Colombo
}}
La '''
Il patrono era [[Vittore il Moro|
== Storia ==
Le prime iscrizioni di attività cristiana sul territorio di Arcisate risalgono addirittura al V secolo, ove è rilevata la presenza di due presbiteri, Severino e Gaudenzio, che sembrano essere stati officianti nel primo nucleo cristiano arcisatese.<ref>
La costruzione della chiesa capopieve iniziò probabilmente nell'XI secolo sotto la direzione del primo prevosto plebano conosciuto, Adamo. Sempre in epoca medioevale si ricorda il caso della parrocchia di Ganna, sottoposta formalmente all'autorità della pieve di Arcisate, ma ''de facto'' considerata come separata dalla pieve stessa sulla base di un privilegio emanato dall'arcivescovo [[Arnolfo III]] datato al 2 novembre [[1095]], anche se tale privilegio sembrava ormai decaduto nel XIII secolo quando [[Goffredo da Bussero]] nel suo "Notitiae Sanctorum Mediolani" comprendeva ancora la chiesa di Ganna tra le dipendenze della pieve di San Vittore di Arcisate.
Altro caso singolare era la parrocchia di Clivio ove si trovava un Arciprete con quattro canonici che, seppur in formato ridotto, conducevano una piccola pieve definita da alcuni cronisti appunto "Pieve di Clivio" che aveva giurisdizione semiautonoma su tre cappellanie, che divennero tre parrocchie in epoche successive. Col [[Rinascimento]] la pieve assunse anche una funzione amministrativa civile come ripartizione locale della [[Provincia del Ducato di Milano]]; essa era tenuta a contribuire al mantenimento della strada di [[Bollate]], come era chiamata nel medioevo l’attuale [[Strada statale 233 Varesina|strada varesina]] e antica [[via Mediolanum-Bilitio]], che lambiva il territorio a occidente.<ref>{{Cita web|url=https://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/11000021/?view=toponimi&hid=0|titolo=Comune di Arcisate, sec. XIV - 1757 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali|sito=www.lombardiabeniculturali.it|accesso=2025-07-10}}</ref>
La pieve di Clivio nella pieve di Arcisate crebbe ulteriormente a partire dal 26 luglio [[1455]] con la visita dell'arcivescovo [[Gabriele Sforza]] il quale registrò che la piccola pieve di Clivio contava sei cappellanie e sembrava ormai destinata ad ascendere alle alte sfere di capopieve se non che Arcisate venne nominata anche sede vicariale ed ottenne, nel [[1606]] con [[Federico Borromeo]], l'aggiunta di nuove parrocchie come [[Bisuschio]], [[Besano]] e [[Porto Ceresio]]. Dal punto di vista civile, la pieve amministrativa fu oggetto di un esperimento riformatore di stampo [[illuminismo|illuminista]] da parte dell'[[Imperatore Giuseppe II]], che nel [[1786]] la
Nel [[1860]] nacque poi la parrocchia di [[Brenno Useria]], nel [[1896]] quella di [[Pogliana (Bisuschio)|Pogliana]] e nel [[1900]] quella di
== Territorio ==
Nella seconda metà del [[XVIII secolo]],<ref>Il periodo corrisponde alla traslazione della parrocchia di Cuasso al Piano dalla vecchia [[Chiesa di San Giacomo (Cuasso al Monte)|chiesa di San Giacomo]] a quella nuova di Sant’Antonio; al contempo Induno spostò la sua parrocchia della vecchia [[Cappella di San Pietro in Silvis|chiesa di San Pietro al Bosco]] a quella di San Giovanni.</ref> il territorio della pieve era così suddiviso:
{| class="wikitable" style="width:90%;"
| bgcolor="#D0E7FF" align="center" width="
| bgcolor="#D0E7FF" align="center" width="30%"| '''Pieve ecclesiastica'''
|-
| align="left" | [[Arcisate|Comune di Arcisate]]<br />[[Brenno Useria|Comune di Brenno]] || align="left" | [[Chiesa di San Vittore (Arcisate)|Parrocchia prepositurale di San Vittore]]<br><br>
|-
| align="left" | [[Besano|Comune di Besano]] || align="left" | Parrocchia di San Martino
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| align="left" | [[Bisuschio|Comune di Bisuschio]] || align="left" | Parrocchia di San Giorgio martire
|-
| align="left" | [[Cantello|Comune di Cazzone con Ligurno]] || align="left" | Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo in [[Cantello|Cazzone]]<br />Parrocchia di San Giorgio martire in [[Ligurno]]
|-
| align="left" | [[Clivio|Comune di Clivio]] || align="left" | Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo
|-
| align="left" | [[Cuasso al Monte|Comune di Cuasso al Monte e al Piano]] || align="left" | [[Chiesa di Sant'Ambrogio (Cuasso al Monte)|Parrocchia
|-
| align="left" | [[Induno Olona|Comune di Induno con Frascarolo]] || align="left" | [[Chiesa di San Giovanni Battista (Induno Olona)|Parrocchia di San Giovanni Battista]]
|-
| align="left" | [[Porto Ceresio|Comune di Porto]] || align="left" | [[Chiesa di Sant'Ambrogio (Porto Ceresio)|Parrocchia di Sant'Ambrogio]]
|-
| align="left" | [[Saltrio|Comune di Saltrio]] || align="left" | '''--'''<ref>In questo caso c'era radicale discrasia fra pieve civile ed ecclesiastica, dato che il comune corrispondeva alla Parrocchia di Santi Gervaso e Protaso, compresa ecclesiasticamente nella [[Pieve di Riva|pieve di San Vitale di Riva]] appartenente alla [[diocesi di Como]].</ref>
|-
| align="left" | [[Viggiù|Comune di Viggiù]] || align="left" | [[Chiesa di Santo Stefano (Viggiù)|Parrocchia di Santo Stefano]]
|-
| align="left" | [[Valganna|Comune di Valganna]] || align="left" | --<ref>In questo caso c'era discrasia fra pieve civile ed ecclesiastica, dato che il comune corrispondeva alla Parrocchia di San Gemolo martire, compresa ecclesiasticamente nella [[Pieve di Varese|pieve di San Vittore martire di Varese]].</ref>
|-
| align="left" | --<ref>In questo caso c'era discrasia fra pieve civile ed ecclesiastica, dato che la parrocchia corrispondeva al Comune di [[Brusimpiano]], compreso civilmente nella [[Pieve di Val Travaglia]].</ref> || align="left" | Parrocchia di Santa Maria Nascente
|}
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<references/>
== Bibliografia ==
*
*Diocesi di Milano. Sinodo 46°, Milano, 1972, Pubblicazione curata dall'ufficio stampa della Curia arcivescovile di Milano.
*G. Vigotti, ''La diocesi di Milano alla fine del secolo XIII. Chiese cittadine e forensi nel “Liber Sanctorum” di Goffredo da Bussero'', Roma, 1974.
*''Istituzione dei nuovi vicariati urbani e foranei'', 11 marzo 1971, Giovanni Colombo, arcivescovo di Milano, Rivista Diocesana Milanese, 1971.
*
== Voci correlate ==
* [[Arcisate]]
* [[Pievi milanesi]]
== Collegamenti esterni ==
[http://www.beweb.chiesacattolica.it/percorsi/percorso/101/Il+Battistero+nella+storia%3A+dal+rito+al+luogo/battisteri/55/Arcisate Battistero di san Giovanni Battista (Arcisate)], su BeWeB - Beni ecclesiastici in web
{{Pievi milanesi}}
{{Pieve di Arcisate}}
{{Portale|cattolicesimo|Lombardia}}
[[Categoria:Arcisate]]
[[Categoria:Pievi milanesi|Arcisate]]
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