Bernardo Segni: differenze tra le versioni

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{{F|biografie|luglio 2013}}
{{Bio
|Nome = Bernardo
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|Sesso = M
|LuogoNascita = Firenze
|GiornoMeseNascita = 21 febbraio
|AnnoNascita = 1504
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte = 13 aprile
|AnnoMorte = 1558
|Attività = storico
|Epoca = 1500
|Attività = storico
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Portret van Bernardo Segni, RP-P-1909-6119.jpg
}}
Facente parte di una conosciuta famiglia repubblicana sviluppò inizialmente l'attività di mercante ed a causa di ristrettezze economiche, fu costretto a servire [[Cosimo I de' Medici]], sviluppando per suo conto diversi incarichi diplomatici.
 
== Biografia ==
Tradusse l'''Etica'', la ''Retorica'' e la ''Politica'' di [[Aristotele]] e negli anni antecedenti la morte ([[1553]]-58) scrisse le ''[[Storie fiorentine]]'' dove gli interessi narrativi e letterari prevalgono su quelli politico-storiografici. Fu il curatore della [[Giuntina di rime antiche]], una raccolta di liriche edita nel 1527 da Filippo Giunta.
[[File:Pale degli accademici della crusca, netto (bernardo segni), xix secolo, rastrello che netta grano.jpg|thumb|Pala di Bernardo Segni (Netto) all'[[Accademia della Crusca]]]]
Bernardo Segni nacque a Firenze il 21 febbraio 1504 da un'antica famiglia della città.
 
Frequentò gli studi letterari e giuridici a [[Università degli Studi di Padova|Padova]], poi ritornò a Firenze per dedicarsi al commercio. Ma la scarsa fortuna che vi ebbe lo indusse, fin dal 1535, a entrare al servizio dei [[Medici]]. [[Cosimo I de' Medici|Cosimo I]], nel 1541, lo inviò come [[ambasciatore]] presso l'imperatore [[Ferdinando I d'Asburgo|Ferdinando]], e da allora in poi Segni ebbe numerose cariche pubbliche; fu, tra l'altro, commissario a [[Cortona]], capitano a [[Volterra]], [[Podestà (medioevo)|podestà]] di [[Anghiari]], membro del [[Consiglio dei Dugento]], degli Otto di pratica, dei Sei di mercanzia, dei conservatori delle Leggi. Morì a Firenze il 13 aprile del 1558 e fu sepolto in [[Basilica di Santo Spirito|Santo Spirito]].
 
Il gusto letterario e la preparazione [[Filologia|filologica]] si rivelano nelle numerose versioni; infatti Segni tradusse l{{'}}''[[Edipo re]]'' di [[Sofocle]], e parecchie opere di [[Aristotele]], tra cui la ''[[Poetica (Aristotele)|Poetica]]'', la ''[[Politica (Aristotele)|Politica]]'' (Firenze 1549), e l{{'}}''[[Etica Nicomachea]]'' (1550). Si tratta del primo tentativo sistematico di rendere le opere dello Stagirita accessibili ad un più vasto pubblico, sprovvisto di adeguata conoscenza delle lettere greche e latine.<ref>{{cita|Matteo Rolandi (1996)|p. 553}}.</ref> Ma Segni fu soprattutto uno [[Storiografia|storico]], e tale attività è rappresentata dalle due opere principali: le ''Istorie fiorentine'' (1527-1555), in 15 libri, che vennero pubblicate solo nel 1723 e ristampate nel 1830; e la ''Vita di Niccolò Capponi'', scritta probabilmente nel 1547 ma edita solo nel 1723, a Firenze, insieme con le ''Istorie''.
 
Segni si trovò spettatore della fase finale della rivoluzione fiorentina e poi della definitiva restaurazione medicea. Ma fu ben lontano dal partecipare agli avvenimenti, o anche solo dal sentirli, con l'animo di un [[Niccolò Machiavelli|Machiavelli]]. In lui l'educazione letteraria prevaleva sulle passioni politiche; e queste si smorzarono sempre più con gli anni (il che pure risulta da un confronto tra la ''Vita'' e le parti posteriori delle ''Istorie''), lasciando il posto a una calma, riposata e compiaciuta attività di scrittore.
 
La mancata adesione ai contrasti cittadini e la scarsa simpatia per ogni lotta politica in genere gli tolsero il senso vivo della storia, così che le sue narrazioni, pur rivelando qua e là i segni dell'influsso del Machiavelli, acquistano un carattere prevalentemente letterario. Non è un mero ritorno alla storiografia del primo [[umanesimo]], perché a volte il giudizio realistico affiora tra le disquisizioni retoriche. Ma si sente che l'influenza di Machiavelli è rimasta alla superficie, e che l'interesse vivo e profondo per il fatto storico-politico è venuto meno.
 
Nelle ''Istorie fiorentine'' Segni tratta anche delle vicende europee, ma dichiara di esservi spinto dalla necessità di dare notizie di coloro "che sopra noi hanno potestà e imperio" (libro I). Anche la biografia di Niccolò Capponi è molto esteriore; noi però non la possediamo nella stesura originale, ma nel testo rimaneggiato da Luigi Capponi, nipote di Niccolò.
 
Animate da un fervido patriottismo e da uno spirito moderatamente repubblicano, le opere storiche di Segni toccarono il culmine della fama in epoca [[risorgimentale]], tanto che per [[Ugo Foscolo]] la ''Istoria'' del Segni è «la migliore, dopo quella del Machiavelli» e «avanza in naturalezza e sobrietà il [[Francesco Guicciardini|Guicciardini]].»<ref>''Discorso storico sul testo del Decamerone di Messer Giovanni Boccaccio'' [1825], in ''Opere edite e postume di Ugo Foscolo'', 3° vol., ''Prose letterarie'', 1923, p. 23.</ref>
 
== Opere ==
* {{Cita libro|editore=[[Lorenzo Torrentino]]|titolo=Rettorica et Poetica d'Aristotile tradotte di greco in lingua vulgare fiorentina|città=Firenze|anno=1549|url=https://books.google.it/books?id=VmRWAAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl}}
* ''Trattato dei governi d'Aristotile tradotto di greco in lingua vulgare fiorentina'', Firenze, Lorenzo Torrentino, 1549.
* {{Cita libro|editore=Bartholomeo detto l'Imperador|titolo=Trattato dei governi d'Aristotile tradotto di greco in lingua vulgare fiorentina|città=Venezia|anno=1551|edizione=2|url=https://books.google.it/books?id=0U9fAAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl}}
* {{Cita libro|editore=[[Lorenzo Torrentino]]|titolo=L'Ethica d'Aristotile tradotta in lingua volgare fiorentina et comentata per Bernardo Segni|città=Firenze|anno=1550|url=https://books.google.it/books?id=kAFQAAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl}}
* {{Cita libro|editore=appresso Giorgio Marescotti|titolo=Il trattato sopra i libri dell'anima d'Aristotile|città=Firenze|anno=1583|url=https://books.google.it/books?id=KISFphqLxogC&printsec=frontcover&hl}}
* {{Cita libro|editore=[[Lorenzo Torrentino]]|titolo=L'Edipo principe, tragedia di Sofocle, già volgarizzata da Bernardo Segni e data ora in luce per le fauste nozze del Sig. Gino Capponi colla Signora Giulia Riccardi|città=Firenze|anno=1811|url=https://books.google.it/books?id=Vw4tydnUjdwC&printsec=frontcover&hl}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* [[Michele Lupo Gentile]], ''Studî sulla storiografia fiorentina alla corte di Cosimo I'', in ''Annali della R. Scuola normale superiore di Pisa'', XIX (1905).
* {{cita pubblicazione|autore=[[Roberto Ridolfi]]|titolo=Novità sulle “Istorie” del Segni|pubblicazione=Belfagor|volume=XV|anno=1960|pp=663-676|jstor=26112234}}
* {{cita pubblicazione|autore=Roberto Ridolfi|titolo=Bernardo Segni e il suo volgarizzamento della «Retorica»|pubblicazione=Belfagor|volume=XVII|anno=1962|pp=511-526|jstor=26115120}}
* {{cita pubblicazione|autore=Matteo Rolandi|titolo=«Facultas civilis». Etica e Politica nel commento di Bernardo Segni all'Etica Nicomachea|pubblicazione=[[Rivista di filosofia neo-scolastica]]|volume=88|numero=4|anno=1996|pp=553-594|jstor=43062626|cid=Matteo Rolandi (1996)}}
* {{cita pubblicazione|autore=David A. Lines|titolo=Rethinking Renaissance Aristotelianism: Bernardo Segni’s Ethica, the Florentine Academy, and the Vernacular in Sixteenth-Century Italy|url=https://archive.org/details/sim_renaissance-quarterly_fall-2013_66_3/page/824|volume=66|numero=3|pubblicazione=Renaissance Quarterly|pp=824-865|anno=2013|lingua=en|doi=10.1086/673584}}
* {{cita pubblicazione|autore=David A. Lines|titolo=Segni, Bernardo|pubblicazione=Encyclopedia of Renaissance philosophy|curatore=Marco Sgarbi|città=New York|anno=2015|lingua=en}}
 
==Voci correlate==
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==Altri progetti==
{{Interprogetto}}
{{ip|s=Autore:Bernardo Segni}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Treccani|bernardo-segni_(Enciclopedia-machiavelliana)|Segni, Bernardo|autore=Alessandro Capata}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|storia|letteratura|rinascimento}}
 
[[Categoria:Traduttori dal greco all'italiano]]