Reality: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua||Reality Show (disambigua)|Reality show}}
Il '''reality show''', la '''reality TV''' o semplicemente il '''reality''', è un [[Genere cinematografico|genere televisivo]] basato su una piccola rappresentazione della "[[realtà]]", ovvero situazioni di vita reale, con all'interno circostanze di [[Sceneggiatura|sceneggiate]]. Si differenzia dai classici [[documentario|documentari]] poiché mira a trasformare la realtà, o presunta tale, in una forma di [[intrattenimento]] leggero, senza uno scopo prettamente [[Educazione|educativo]], incentrandosi spesso in storie di vita privata, vicende drammatiche e conflitti personali.<ref name="Murray">{{cita libro|curatore=S. Murray e L. Ouellette |titolo=Reality TV. Remaking television culture|pp=5, 48-50|anno=2009|editore=New York University Press}}</ref>
Tra gli elementi ricorrenti spiccano i "confessionali", in cui i partecipanti confessano i loro pensieri al pubblico (senza essere sentiti dagli altri partecipanti), le eliminazioni progressive dei concorrenti e l'eventuale relativa temporanea "immunità", il televoto e un panel di opinionisti o giudici. I protagonisti possono essere sia persone sconosciute al grande pubblico che [[celebrità]].
Il reality è un genere rappresentato sin dalla nascita della televisione, le cui origini si possono ricondurre al filone dei documentari più improntati a raccontare la "verità" emerso già negli [[anni venti]] e rappresentato da registi come [[Dziga Vertov]].<ref>{{cita libro|titolo=Documentary Film: Contexts and Criticism|autore=Carl Rollyson|anno=2006|pagina=27}}</ref><ref>{{cita libro|titolo=Reality Television, Affect and Intimacy: Reality Matters|url=https://archive.org/details/realitytelevisio0000kavk|autore=Misha Kavka|anno=2008|pagina=79}}</ref> Un primo esempio di reality radiotelevisivo è ''[[Queen for a Day]]'', debuttato alla radio [[Stati Uniti|statunitense]] nel [[1945]] e trasmesso in TV a partire dal decennio seguente; il format di questa sorta di game show vedeva donne intervistate sulle loro vicende personali drammatiche, con la presenza di un [[applausometro]] per valutare l'impatto emotivo sul pubblico: maggiore l'impatto maggiore la quantità di premi offerti agli sponsor che si aggiudicavano.<ref>{{cita libro|titolo=Makeover TV: Selfhood, Citizenship, and Celebrity
|autore=Brenda R. Weber|anno=2009|pagina=20}}</ref> Nel [[1948]] esordivano invece, sempre negli Stati Uniti, ''[[Candid Camera (programma televisivo statunitense)|Candid Camera]]'', basato su scherzi filmati da telecamere nascoste, e tra i primi talent show ''[[Ted Mack's Original Amateur Hour]]'' ed ''[[Arthur Godfrey's Talent Scouts]]''. Negli [[anni cinquanta]] ''Confession'' intervistava dei detenuti, mentre ''Nightwatch'' raccontava alla radio le vicende quotidiane di una stazione di polizia [[california]]na.
Nel [[Gran Bretagna|Regno Unito]] nel [[1964]] nasceva ''[[Seven Up!]]'', un documentario che intervistava vari bambini di sette anni sulla loro vita quotidiana; a sette anni di distanza una nuova trasmissione tornava a intervistare gli stessi bambini, continuando in egual modo la cosiddetta ''[[Up Series]]'' ogni sette anni anche nei decenni successivi, arrivando a raccontare tutta la loro vita fino alla vecchiaia. Nel [[1965]] la [[ABC (Stati Uniti d'America)|ABC]] iniziò a trasmettere ''[[The American Sportsman]]'', in cui le celebrità erano protagoniste di vari momenti più o meno attinenti al mondo dello sport senza seguire un copione, mentre dal [[1963]] la [[NBC]] trasmetteva uno dei primi docu-reality, ''[[Wild Kingdom]]'', che vedeva [[Marlin Perkins]] documentare la varietà della vita animale visitando varie zone del pianeta. Secondo un articolo di ''[[Radio Times]]'' uno dei maggiori precursori dei reality moderni è il film sperimentale ''[[Chelsea Girls (film)|Chelsea Girls]]'' del [[1966]], diretto da [[Andy Warhol]] e [[Paul Morrissey]], incentrato sulle vite di giovani donne [[New York|newyorkesi]]. Negli [[anni settanta]] spicca invece il documentario della [[PBS (azienda)|PBS]] ''[[An American Family]]'', che mira a raccontare gli effetti del divorzio su una tipica famiglia americana.
Negli [[anni ottanta]], esempi del genere sono rappresentati da ''[[Real People]]'', ''[[That's Incredible]]'', ''[[That's My Line]]'', ''[[Thrill of a Lifetime]]'', ''[[Oceanquest]]'' e ''[[Cops (programma televisivo)|COPS]]'', mentre nel 1991 ''[[Nummer 28]]'' nei [[Paesi Bassi]] introdusse per la prima volta il concept che vede un insieme di individui che non si conoscono condividere, filmati dalle telecamere, lo stesso ambiente per un certo periodo di tempo; il programma introdusse anche l'utilizzo del "confessionale". A tale format, copiato già a partire dall'anno seguente da [[MTV]] (con ''[[The Real World]]'') nel [[1997]] il programma svedese ''[[Expedition Robinson]]'' aggiunse il fattore competitivo tra i partecipanti e la loro progressiva esclusione dal programma fino all'incoronazione di un vincitore. A partire dagli anni 2000, il genere conseguì poi una crescente popolarità grazie al successo di format come [[Grande Fratello (programma televisivo)|''Grande Fratello'']], ''[[L'isola dei famosi]]'' e, nel sottogenere dei ''[[talent show]]'', ''[[Pop Idol]]'', ''[[Star Academy]]'', ''[[The X Factor]]'', ''[[Got Talent]]'', ''[[MasterChef (franchise)|MasterChef]]''.
== Sottogeneri ==
Il genere abbraccia una vasta varietà di programmi e non esiste una precisa sotto-classificazione.<ref name="Beck">{{cita pubblicazione|autore=Daniel Beck, Lea C. Hellmueller e Nina Aeschbacher|anno=2012|volume=31|numero=2|titolo=Factual Entertainment and Reality TV|rivista=Communication Research Trends|editore=University of Fribourg-Freiburg|pp=8-19|url=http://cscc.scu.edu/trends/v31/CRTrends_v31_n2_June2012.pdf|lingua=en|accesso=19 giugno 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171116111649/http://cscc.scu.edu/trends/v31/CRTrends_v31_n2_June2012.pdf|dataarchivio=16 novembre 2017|urlmorto=sì}}</ref> Una delle più semplici differenzia i programmi che documentano la vita reale dei protagonisti senza particolari artefatti dai programmi che inseriscono degli individui in contesti nuovi predeterminati, appositamente organizzati. Nel 2014, seguendo questa distinzione, il [[premio Emmy]] al miglior ''reality'' è stato diviso in due categorie per distinguere i "''reality'' non strutturati" dai "''reality'' strutturati", mentre una categoria a parte per quelli basati su una competizione come i ''talent show'' era già prevista dal 2003.<ref>{{cita web|url=https://deadline.com/2014/02/its-official-tv-academy-splits-best-miniseries-tv-movie-category-686953/|titolo=EMMYS: TV Academy Splits Best Miniseries & TV Movie, Reality Program & Voice-Over Categories, Expands Combined Longform Fields To 6 Nominees, Sets Scenario For 7 Best Drama & Comedy Series Nominees|pubblicazione=Deadline|data=20 febbraio 2014|accesso=19 giugno 2017|lingua=en}}</ref> Una divisione simile era stata già proposta nel 2003 dagli studiosi Elisabeth Klaus e Stephanie Lücke, che differenziavano i programmi basati su una semplice "narrazione" degli eventi (chiamati anche ''docu-soap'') da quelli basati sulle "performance" di persone poste in ambienti a loro nuovi (definiti anche ''reality soap'').<ref name="Beck"/><ref>{{cita web|url=http://www.m-und-k.nomos.de/fileadmin/muk/doc/MuK_03_02.pdf|editore=Hans-Bredow-Institute|autore=Elisabeth Klaus e Stephanie Lücke|titolo=Medien & Kommunikationswissenschaft|data=2003|lingua=de}}</ref>
Le ''docu-soap'' includono programmi informativi come i ''[[docu-reality]]'', ma anche ''real life comedy'' come ''[[Jackass]]'', i ''courtroom show'' come ''[[Judge Judy]]'', i programmi di auto-aiuto e programmi che hanno una componente sceneggiata ma presentano esperti e consigli "reali". Affini a queste categorie sono anche i programmi a sfondo sentimentale come i ''[[dating show]]'' e i programmi di "rinnovamento" (''makeover'').<ref name="Lünenborg">{{cita libro|autore=M. Lünenborg, D. Martens, T. Köhler e C. Töpper|anno=2011|titolo=Skandalisierung im Fernsehen. Strategien, Erscheinungsformen und Rezeption von Reality TV Formaten|pp=21-28}}</ref>
Secondo alcuni osservatori il punto forte che attrae i telespettatori verso questo tipo di programmi ''factual'' è l'opportunità offerta dal programma d'intrattenimento di acquisire informazioni su determinati argomenti d'interesse o comunque ritenute utili.<ref>{{cita libro|curatore=K. E. Rosengren, L. A. Wenner e P. Palmgreen|titolo=Media gratifications research: Current perspectives|anno=1985|pp=11-37}}</ref>
Le ''reality soap'' invece si presentano come docu-soap drammatizzate, in cui i partecipanti si trovano in set artificiali e in condizioni fuori dall'ordinario.<ref name="Lünenborg"/> In molti casi sono competitivi e la rivalità tra i partecipanti costituisce l'elemento principale del programma, facendo emergere tensioni tra i protagonisti e facendo quindi da perno per lo sviluppo della storia; in questi casi si crea un misto di narrazione documentaristica, talk show e game show.<ref>{{cita libro|autore=E. Tincknell e P. Raghuram|anno=2002|titolo=Big Brother: Reconfiguring the "active" audience of cultural studies?|editore=European Journal of Cultural Studies|pagina=205}}</ref> Uno degli esempi più rappresentativi è ''[[Big Brother (serie)|Big Brother]]'', ma rientrano in tale genere anche gli ''swap documentary'' (documentari di scambi), basati su "esperimenti di ''lifestyle''" che vedono i protagonisti scambiare temporaneamente il loro stile o ambiente di vita quotidiano per uno diverso (come ''[[Wife Swap]]'' o ''[[The Simple Life (programma televisivo)|The Simple Life]]'').<ref>{{cita libro|autore=A. Hill, L. Weibull e A. Nilsson|anno=2007|titolo= Public and popular: British and Swedish audience trends in factual and reality television. |editore=Cultural Trends|pagina=24}}</ref> Quando presentano caratteristiche assimilabili al genere dei ''[[game show]]'' sono definiti anche ''[[gamedoc]]''.<ref name="Murray"/><ref name="Beck"/>
In questo caso il punto forte dei reality è costituito dal divertimento derivato dal mix di situazioni artificiose e spontanee, o dal seguire personaggi simpatici o in cui è facile immedesimarsi, non tanto dall'assistere a situazioni "reali", fattore in realtà trascurato dalla maggior parte degli spettatori.<ref>{{cita pubblicazione|autore=R. L. Rose e S. L. Wood|anno=2005|titolo=Paradox and the consumption of authenticity through reality television|rivista=Journal of Consumer Research|numero=32|pagina=286}}</ref> Secondo un sondaggio del 2005 condotto per l'[[Associated Press]] e ''[[TV Guide]]'', il 25% degli intervistati riteneva i reality interamente finti, mentre secondo il 57% erano solo in parte veri, ma per il 70% non era un fattore importante.<ref name="Beck"/>
Gli elementi di ''docu-soap'' e ''reality soap'' si ritrovano entrambi nei ''[[casting show]]'', che li combinano con le caratteristiche dei talent show e della [[commedia]].<ref name="Lünenborg"/> Questi programmi non si limitano infatti a mostrare le esibizioni dei partecipanti, ma anche i loro comportamenti e le loro reazioni emotive fuori dal palcoscenico. Spesso questi programmi mostrano anche la fase di selezione dei protagonisti. Uno dei primi ''casting show'' moderni è stato il neozelandese ''[[Popstars (programma televisivo)|Popstars]]'', esordito nel 1999.<ref name="Beck"/>
Possono essere inclusi nella reality TV anche i programmi organizzati a scopo benefico.<ref name="Murray"/> Esistono anche i reality parodia (''spoof shows'') che si presentano come finti nuovi programmi (un esempio è l'olandese ''Big Donor Show'' del 2007, che fece scandalo mettendo in palio il rene di una donna prossima alla morte prima di rivelare che il format fosse completamente finto) o come parodie di reality esistenti (come lo svizzero ''Génération 01'', modellato sul formato del ''Grande fratello'').<ref name="Beck"/>
Quando i personaggi sono prevalentemente persone famose si parla anche di ''celebrity show'', contrapponibili quindi ai ''people show'', reality in cui i protagonisti sono "persone ordinarie" in contesti generalmente altrettanto comuni,<ref>{{cita libro|autore=Aldo Grasso|titolo=Storia della televisione italiana|pagina=833|anno=2000}}</ref> mentre ulteriori sottodivisioni possono riguardare il [[Genere letterario|genere "narrativo]]" proposto dal programma (sentimentale, ''crime'', comico, informativo, ecc.)
Occorre infine notare come, oltre a non esistere una classificazione unica o in grado di rappresentare l'intera varietà del reality, molti format possono presentare contemporaneamente caratteristiche di più sottogeneri, che non hanno confini precisi.<ref name="Nabi">{{cita pubblicazione|autore=R. L. Nabi|anno=2007|titolo=Determining dimensions of reality: A concept mapping of the reality TV landscape|rivista=Journal of Broadcasting & Electronic Media|numero=51|pp=373-374}}</ref>
== Note ==
<references/>
== Voci correlate ==
* [[Docu-reality]]
* [[Talent show]]
* [[Format televisivo]]
* [[Programma televisivo]]
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|preposizione=sui}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|televisione}}
[[Categoria:Reality
[[Categoria:Generi televisivi]]
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