Piazza Piave: differenze tra le versioni

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{{Opera urbana
{{Coord|43.766771|N|11.265317|E|type:landmark|display=title}}
| nome = Piazza Piave
{{via San Giuseppe}}
| nomiPrecedenti = Piazza di San Noferi, piazza della Cittadella, piazza della Chiozza, piazza della Zecca Vecchia, piazza la Piave
{|align=right
| altriNomi =
|[[File:Torre della Zecca Vecchia 02.JPG|thumb|250px|Piazza Piave]]
| immagine = Villa la vedetta, vista 06 torre della zecca, sinagoga.JPG
|-
| didascalia = Veduta della piazza con la torre della Zecca
|[[File:Firenze, piazza piave.JPG|thumb|250px|Piazza Piave]]
| siglaStato = ITA
|}
| circoscrizione = [[Quartiere 1 di Firenze|quartiere 1]]
| distretto =
| quartiere = San Simone
| cap = 50122
| tipo = piazza urbana
| lunghezza =
| superficie =
| pavimentazione = asfalto
| intitolazione = [[Piave#Il_Piave_nella_grande_guerra|Piave]]
| costruzione =
| demolizione =
| inizio =
| fine =
| intersezioni = [[Lungarno della Zecca Vecchia]], [[Lungarno Pecori Giraldi]], [[viale della Giovine Italia]], [[via dei Malcontenti]], [[via Tripoli]]
| interesse = [[Torre della Zecca]]
| trasporti =
| linkMappa =
| nomeMappa =
| didascaliaMappa =
| latDecimale =
| longDecimale =
| coordinate regione =
| zoom mappa =
|}}
 
'''Piazza Piave''' si trova a [[Firenze]] lungo i [[viali di Circonvallazione (Firenze)|viali di Circonvallazione]], ed è l'estremità est del centro storico a nord dell'[[Arno]].
 
==Storia==
[[File:Pianta del buonsignori, dettaglio 201 sepolture de giudei (piazza piave).jpg|thumb|left|Le sepolture dei giudei nella [[pianta del Bonsignori]]]]
La piazza si presenta oggi come la confluenza di cinque arterie trafficate, covergenti vero la [[torre della Zecca Vecchia]] al centro: il [[Lungarno della Zecca Vecchia]], il [[Lungarno Pecori Giraldi]], il [[Viale Giovine Italia]], [[via dei Malcontenti]] e [[via Tripoli]]. Dentro le mura, alla forca tra via Tripoli e via dei Malcontenti, si estendeva uno slargo, che nella [[carta del Buonsignori]] (1565), è definito come a uso cimiteriale per la comunità ebraica, come le "Sepolture dei Giudei".
 
La piazza si presenta oggi come la confluenza di cinque arterie trafficate, covergenticonvergenti veroverso la [[torre della Zecca Vecchia]] al centro: il [[Lungarno della Zecca Vecchia]], il [[Lungarno Pecori Giraldi]], il [[Vialeviale della Giovine Italia]], [[via dei Malcontenti]] e [[via Tripoli]]. Dentro le mura, alla forca tra via Tripoli e via dei Malcontenti, si estendeva uno slargo, che nella [[carta del Buonsignori]] (1565), è definito come a uso cimiteriale per la comunità ebraica, come le "Sepolture dei Giudei".
Fuori dalle mura la zona era invece in antico tristemente nota come luogo delle esecuzioni capitali, per cui veniva detta anche "piazza delle Forche". I condannati procedevano solitamente dalle prigioni del [[Bargello]] o da [[carcere delle Stinche]] lungo varie strade, tra cui la [[via dei Malcontenti]] che proprio a loro deve in nome, fino allo slargo fuori dalle mura, dove avveniva l'esecuzione solitamente per [[impiccagione]]. A ricordo di ciò la porta nella cinta muraria che qui si apriva era detta "Porta della Giustizia" (o "Porta San Francesco", dal non lontano [[Ex convento di San Francesco de' Macci|convento di San Francesco de' Macci]]). Per la cura dei condannati, il conforto nelle ultime ore e la sepoltura fuori dalle mura, esisteva la Compagnia dei Battuti neri, che proprio in questo slargo ebbe la [[Chiesa di Santa Maria della Croce al Tempio|prima chiesa]], poi distrutta. Le esecuzioni avvenivano su un palco chiamato "paretaio del Nemi", dove, oltre alle forche, si trovava un tabernacolo che era l'ultimo conforto per i condannati.
 
Fuori dalle mura la zona era invece in antico tristemente nota come luogo delle esecuzioni capitali, per cui veniva detta anche "piazza delle Forche". I condannati procedevano solitamente dalle prigioni del [[Museo nazionale del Bargello|Bargello]] o da [[carcere delle Stinche]] lungo varie strade, tra cui la [[via dei Malcontenti]] che proprio a loro deve in nome, fino allo slargo fuori dalle mura, dove avveniva l'esecuzione solitamente per [[impiccagione]]. A ricordo di ciò la porta nella cinta muraria che qui si apriva era detta "Porta della Giustizia" (o "Porta San Francesco", dal non lontano [[Ex convento di San Francesco de' Macci|convento di San Francesco de' Macci]]). Per la cura dei condannati, il conforto nelle ultime ore e la sepoltura fuori dalle mura, esisteva la [[Compagnia deidi Santa Maria della Croce al Tempio]] di cui i Battuti neri,Neri facevano parte e che proprio in questo slargo ebbeebbero laad [[Chiesaerigere diuna Santachiesa Mariachiamata della Croce[[chiesetta al Tempio|prima chiesa]], poi distrutta.interrata Leper esecuzionifortificare avvenivanole sumura. unIn palcoquesta chiamatochiesetta "paretaiosi delsvolgeva Nemi",l'ultimo dove,conforto oltreper allei forche,condannati. siLe trovavaesecuzioni unavvenivano tabernacolosu cheun erapalco l'ultimochiamato conforto"paretaio perdel i condannatiNemi".
Domina la piazza la [[torre della Zecca Vecchia]], costruita nel [[1317]] e un tempo facente parte del sistema delle [[mura di Firenze|mura]] e sede della [[zecca (moneta)|zecca]] del [[fiorino]]. Nel [[1477]] la porta fu murata, e il passaggio dei giustiziandi avviò allora a passare dalla [[Porta alla Croce]].
 
Domina la piazza la [[torre della Zecca Vecchia]], costruita nel [[1317]] e un tempo facente parte del sistema delle [[mura di Firenze|mura]] e sede della [[zecca (moneta)|zecca]] del [[fiorino]]. Nel [[14771531]] la porta fu murata, e il passaggio dei giustiziandi avviò allora a passare dalla [[Porta alla Croce]].
L'aspetto della piazza mutò considerevolmente già all'epoca del [[duca Alessandro de' Medici]], quando per fortificare questa parte della città in modo da scongiurare il ripetersi di pericoli come durante l'[[assedio di Firenze|assedio]] del [[1529]]-[[1530]], fece costruire un bastione il cui terrapieno inglobò la porta, la chiesetta e altri edifici della zona.
 
L'aspetto della piazza mutò considerevolmente già all'epoca del [[duca Alessandro de' Medici]], quando per fortificare questa parte della città in modo da scongiurare il ripetersi di pericoli come durante l'[[assedio di Firenze|assedio]] del [[1529]]-[[1530]], fece costruire un bastione, chiamato baluardo di Mongibello, il cui terrapieno inglobò la porta, la [[Chiesetta al Tempio (Firenze)|chiesetta]] e altri 40 edifici della zona.
Nuovamente la zona fu stravolta dopo il [[1865]] per la creazione dei viali su progetto di [[Giuseppe Poggi]]. In realtà le idee dell'architetto vennero qui applicate solo parzialmente, poiché non venne mai creato il grande [[Parterre (giardinaggio)|parterre]] verde, con bagni pubblici e stabilimenti sportivi e ricreativi, ospitati in un edificio posto dal lato del lungarno a fare da quinta scenografica al grande spazio a giardino. Esisteva già dopotutto una stabilimento fluviale chiamato il Bagno dei Mattoni rossi, nei pressi della torre. L'accantonamento del progetto fu dovuto alla decisione del Comune di disporre diversamente degli ampli spazi, facendo erigere quella che oggi è la [[Caserma Baldissera]]. Purtroppo, durante i lavori non ci si curò delle tracce antiche che riaffiorarono dal bastione mediceo sbancato: [[Guido Carocci]] ricordò come venne ritrovata la porta, le mura della fortezza, i fossati e anche la cappella, sulla cui facciata riaffiorarono gli affreschi di [[Spinello Aretino]] sepolti da secoli. Ma tuutto venne demolito per fare spazio alla grande strada e ai nuovi edifici della società borghese.
 
Nuovamente la zona fu stravolta dopo il [[1865]] per la creazione dei viali su progetto di [[Giuseppe Poggi]]. In realtà le idee dell'architetto vennero qui applicate solo parzialmente, poiché non venne mai creato il grande [[Parterre (giardinaggio)|parterre]] verde, con bagni pubblici e stabilimenti sportivi e ricreativi, ospitati in un edificio posto dal lato del lungarno a fare da quinta scenografica al grande spazio a giardino. Esisteva già dopotutto unauno stabilimento fluviale chiamato il Bagno dei Mattoni rossi, nei pressi della torre. L'accantonamento del progetto fu dovuto alla decisione del Comune di disporre diversamente degli ampliampi spazi, facendo erigere quella che oggi è la [[Caserma Baldissera]]. Purtroppo, durante i lavori non ci si curò delle tracce antiche che riaffiorarono dal bastione mediceo sbancato: [[Guido Carocci]] ricordò come vennevennero ritrovataritrovati la porta, le mura della fortezza, i fossati e anche la cappella[[Chiesetta al Tempio (Firenze)|chiesetta al Tempio]], sulla cui facciata riaffiorarono gli affreschi di [[Spinello Aretino]] sepolti da secoli. Ma tuuttotutto venne demolito per fare spazio alla grande strada e ai nuovi edifici della società borghese.
Nel [[1919]] la piazza, detta della Zecca Vecchia, fu rinominata in onore della [[battaglia del Piave]] dal regio commissario [[Vittorio Serra Caracciolo]].
 
Nel [[1919]] la piazza, detta della Zecca Vecchia, fu rinominata in onore della [[Battaglia di Vittorio Veneto|battaglia del Piave]] dal regio commissario [[Vittorio Serra Caracciolo]].
 
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Pianta del buonsignori, dettaglio 024 baluardo di mongibello.jpg|Il baluardo di Mongibello
|[[File:Torre della Zecca Vecchia 02.JPG|thumb|250px|PiazzaTorre della Zecca Vecchia Piave]]
|[[File:Firenze, piazza piave.JPG|thumb|250px|Piazza Piave]]
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==Edifici==
Gli edifici con voce propria hanno le note bibliografiche nella voce specifica.
 
{| border="2" align="center" cellpadding="4" cellspacing="0" style="margin: 1em 1em 1em 0; border: 1px #aaa solid; border-collapse: collapse; font-size: 95%;"
|- bgcolor="#eeffee"
! Immagine !! N° !! Nome !! Descrizione<ref>Gli edifici con voce propria hanno le note bibliografiche nella voce specifica.</ref>
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| [[File:9765 - Firenze - L'Arno - Foto Giovanni Dall'Orto, 28-Oct-2007.jpg|150px]] || 1 || [[Torretorre della Zecca Vecchia]] || La torre fu eretta a protezione del mai eseguito ponte Reale (progettato negli anni precedenti alla disastrosa [[Alluvione di Firenze del 4 novembre 1333|alluvione del [[1333]] e così intitolato in onore di [[Roberto d'Angiò]]) e a difesa della parte della cerchia di mura che insisteva in questo tratto, a costituirne il termine sull'Arno. Nel 1532, scapitozzata, fu incorporata su progetto di [[Antonio da Sangallo il Giovane]], a fungere da bastione, nella fortezza Vecchia o baluardo di Mongibello, a sua volta collegata a gore, mulini e ad altri edifici che formavano in questa zona un tipico agglomerato. Proprio per la presenza di opifici con magli azionati ad acqua, la fabbrica ospitò per un certo periodo l'officina della Zecca fiorentina, da cui la denominazione corrente. Nel corso dei lavori di ingrandimento della città di Firenze progettati da [[Giuseppe Poggi]] (sono documentati per questa zona espropri condotti sulla base di perizie redatte da [[Felice Francolini]] nel 1868) fu isolata e posta a traguardo dei viali di circonvallazione. Negli anni cinquanta del Novecento alcuni ambienti furono occupati da un circolo ricreativo.
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|[[File:Piazza piave, villino vegni 01.JPG|150px]] || 1a || Villino Vegni || Il villino in angolo col [[lungarno della Zecca Vecchia]], come risulta dal prospetto pubblicato su "Ricordi di Architettura", è opera realizzata dall'architetto [[Narciso Frosali]] su committenza della famiglia Vegni, attorno al [[1870]]. Rispetto al gusto imperante nel periodo, si distingue per i modesti aggetti plastici, di modo che i vari elementi recuperati dal repertorio decorativo rinascimentale (nelle sue varianti classiche) appaiono al pari di un delicato disegno di superficie. Anche le attuali tinteggiature, per quanto non rispecchino le cromie originali, ci sembrano in sintonia con tale spirito. Restaurato e ben curato, il villino, con le sue pertinenze, è attualmente sede di un residence.<ref name=B>"Ricordi di Architettura. Raccolta di ricordi d'arte antica e moderna e di misurazione di monumenti", I, 1878, fasc. VI, tav. II; Cresti-Zangheri, 1978, p. 104; Paolini 2008, pp. 156-157, n. 237; Paolini 2009, p. 320, n. 452. [http://www.palazzospinelli.org/architetture/bibliografia.asp Nel dettaglio]</ref>
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==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{ip|commons=Category:Piazza Piave (Florence)}}
 
==Collegamenti esterni==
*Claudio Paolini&#44;, [http://www.palazzospinelli.org/architetture/risultati-via.asp?denominazione=&ubicazione=piave&button=&proprieta=&architetti_ingegneri=&pittori_scultori=&uomini_illustri=&note_storiche= schede nel Repertorio delle architetture civili di Firenze di Palazzo Spinelli] (testi concessi in [[GFDL]]).
 
{{via San Giuseppe}}
{{Portale|Firenze}}