Marie Colvin: differenze tra le versioni

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{{O|giornalisti|novembre 2012}}
{{Bio
|Nome = Marie Catherine
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|LuogoNascita = Oyster Bay
|LuogoNascitaLink = Oyster Bay (New York)
|GiornoMeseNascita = 12 gennaio
|AnnoNascita = 1956
|LuogoMorte = Homs
|GiornoMeseMorte = 22 febbraio
|AnnoMorte = 2012
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = giornalista
|Nazionalità = statunitense
|PostNazionalità =
|Immagine =
}}
 
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==Carriera==
[[File:Bayeux - Mémorial des Reporters 5.JPG|thumb|Il nome di Marie Colvin sul monumento ai reporter di guerra di [[Bayeux (Francia)|Bayeux]]]]
Colvin cominciò la sua carriera a [[New York]], come ''reporter'' per [[United Press International]] (UPI), dopo essersi laureata a [[Università Yale|Yale]], per poi diventare capo del bureau di Parigi dell'UPI nel [[1984]], e trasferirsi al ''Sunday Times'' nel [[1985]]. Dal 1986 fu la corrispondente del giornale in [[Medio Oriente]], e dal 1995 la corrispondente per gli Affari Esteri. Nel 1986 fu la prima giornalista a intervistare [[Muʿammar Gheddafi]] dopo l'inizio dei bombardamenti degli [[Stati Uniti]] in [[Libia]].
 
Pratica della zona del Medio Oriente, inviata in [[Cecenia]], [[Kosovo]], [[Sierra Leone]], [[Zimbabwe]], [[Sri Lanka]] e [[Timor Est]]. Nel [[1999]], a [[Timor Est]], le fu attribuito il merito di aver salvato le vite di 1500 donne e bambini da una zona presidiata da forze armate sostenute dall'[[Indonesia]]. Rimase con un [[INTERFET|contingente militare delle Nazioni Unite]], testimoniò il tutto su giornali e televisioni<ref>{{Cita news |titolo='Foreign journalists killed' in Homs shelling |url=https://www.theguardian.com/media/2012/feb/22/marie-colvin |lingua = en |giornale=[[The Guardian]] |data=22 febbraio 2012 |accesso=22 febbraio 2012}}</ref>. Sono stati evacuati dopo alcuni giorni. Ha vinto il premio ''International Women's Media Foundation'' per il coraggio dimostrato nella copertura dei conflitti in Kosovo e Cecenia<ref>{{Cita news |titolo=Marie Colvin killed in Syria: life and times of distinguished war correspondent |url=https://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/middleeast/syria/9098180/Marie-Colvin-killed-in-Syria-life-and-times-of-distinguished-war-correspondent.html |lingua = en |giornale=[[The Telegraph]] |data=22 febbraio 2012 |accesso=22 febbraio 2012}}</ref>. Ha scritto e prodotto diversi documentari, tra cui ''Arafat: Behind the Myth'' per la [[BBC]] e ''Bearing Witness''.
Dal 1986 fu la corrispondente del giornale in [[Medio Oriente]], e dal 1995 la corrispondente per gli Affari Esteri. Nel 1986 fu la prima giornalista a intervistare [[Mu'ammar Gheddafi]] dopo l'inizio dei bombardamenti degli [[Stati Uniti]] in [[Libia]].
 
La Colvin perse la vista nell'occhio sinistro durante un servizio sulla guerra civile dello [[Sri Lanka]]. Fu colpita da un'esplosione da una granata dell'esercito dello Sri Lanka il 16 aprile 2001, mentre si spostava da un'area controllata dalle Tigri Tamil a un'area controllata dal Governo. Da allora indossò una benda sull'occhio<ref>{{Cita news |titolo=Peter Popham: Prabhakaran talked of peace. But the man I met was doomed to die in action |url=https://www.independent.co.uk/voices/commentators/peter-popham-prabhakaran-talked-of-peace-but-the-man-i-met-was-doomed-to-die-in-action-1687198.html |lingua = en |giornale=[[The Independent]] |data=19 maggio 2009}}</ref>, inoltre iniziò a soffrire di disordine da stress post-traumatico.
Marie Colvin è morta il [[22 febbraio]] [[2012]] all'età di 56 anni insieme al fotografo [[Francia|francese]] [[Rémi Ochlik]], uccisi mentre lasciavano una sede media non ufficiale durante il [[Bombardamenti di Homs nel 2012|bombardamento di Homs]].<ref>{{Cita news |titolo='Foreign journalists killed' in Homs shelling |url=http://www.aljazeera.com/news/middleeast/2012/02/201222291445322238.html |newspaper=[[Al Jazeera]] |data=22 febbraio 2012 |accesso=22 febbraio 2012}}</ref><ref>{{Cita news |titolo=Veteran war reporter Marie Colvin killed in Syria |url=http://www.channel4.com/news/veteran-war-reporter-marie-colvin-killed-in-syria |editore=[[Channel 4]] |data=22 febbraio 2012 |accesso=22 febbraio 2012}}</ref>
 
Fu anche testimone durante la guerra in Sri Lanka, riportando i crimini di guerra contro i tamil commessi durante questo periodo<ref>{{Cita news |titolo=Slain Tamil chiefs were promised safety |url=https://www.theaustralian.com.au/archive/news/slain-tamil-chiefs-were-promised-safety/news-story/8792a9f831535a47588c76d389057078 |lingua = en |giornale=[[The Australian]] |data=25 maggio 2009}}</ref>. Diversi giorni dopo il suo ferimento, il governo dello Sri Lanka permise l'ingresso ai giornalisti stranieri nelle zone tenute dai ribelli. Ariya Rubasinghe ha dichiarato: "I giornalisti possono andare, non glielo impediamo, ma devono essere pienamente consapevoli e accettare il rischio per le proprie vite"<ref>{{Cita news |titolo=Sri Lanka To Allow Press into Areas |url=https://apnews.com/746d7b80f2b668bab76964e40e03fa42 |lingua = en |giornale=AP News |data=23 aprile 2001}}</ref>.
 
Nel [[2011]], riportò le notizie sulla [[primavera araba]] in [[Tunisia]], [[Egitto]] e [[Libia]], ed intervistò Gheddafi con altri due giornalisti che poteva nominare. Scelse [[Christiane Amanpour]], della [[ABC (Stati Uniti d'America)|ABC]], e Jeremy Bowen, della [[BBC]].
 
Marie Colvin sottolineò l'importanza di accendere la luce sulla "umanità in condizioni estreme, spinte verso l'insopportabile", affermando: "il mio lavoro è testimoniare. Non sono mai stata interessata a sapere quali modelli di aerei avesse appena bombardato un villaggio o se l'artiglieria che aprì il fuoco su di esso fu 120mm o 155mm".
 
Nel febbraio del [[2012]], ignorò i tentativi del [[Siria|governo siriano]] di non autorizzare i giornalisti a riportare le informazioni sulla [[Guerra civile siriana|guerra civile]], Marie Colvin riuscì lo stesso ad entrare in Siria, sostando nel distretto occidentale Baba Amr della città di [[Homs]]. Da questa città, la sera del 21 febbraio, per l'ultima volta fece i suoi ultimi interventi in programmi televisivi della BBC, [[Channel 4]], [[CNN]] e ITN News attraverso un [[telefonia satellitare|telefono satellitare]]. Descrisse con dure parole i bombardamenti e gli attacchi da cecchino contro gli edifici civili e le persone per le strade di Homs da parte del governo siriano. Parlando con [[Anderson Cooper]], Colvin descrisse il bombardamento di Homs come il peggior conflitto che avesse mai vissuto.
 
Marie Colvin è morta il [[22 febbraio]] 2012 in [[2012Siria]], all'età di 56 anni, insiemecon lei almorì fotografoanche il fotoreporter [[Francia|francese]] [[Rémi Ochlik]], uccisi mentre lasciavano una sede media non -ufficiale durante il l'[[BombardamentiOffensiva di Homs nel 2012|bombardamentooffensiva di Homs]].<ref>{{Cita news |titolo='Foreign journalists killed' in Homs shelling |url=httphttps://www.aljazeera.com/news/middleeast/2012/02/201222291445322238.html |newspaperlingua = en |giornale=[[Al Jazeera]] |data=22 febbraio 2012 |accesso=22 febbraio 2012}}</ref><ref>{{Cita news |titolo=Veteran war reporter Marie Colvin killed in Syria |lingua = en |url=http://www.channel4.com/news/veteran-war-reporter-marie-colvin-killed-in-syria |editore=[[Channel 4]] |data=22 febbraio 2012 |accesso=22 febbraio 2012}}</ref>
 
L'autopsia condotta a [[Damasco]] dal governo siriano ha concluso che Marie Colvin è stata uccisa da una "improvvisa esplosione di un dispositivo pieno di chiodi". Il governo afferma che il dispositivo esplosivo è stato piantato dai terroristi. Questo resoconto è stato respinto dal fotografo Paul Conroy, che era con Colvin e Ochlik e sopravvisse all'attacco. Conroy ha ricordato che Colvin e Ochlik stavano facendo le valigie quando il fuoco dell'artiglieria siriana ha colpito il loro mediacentre. Il giornalista Jean-Pierre Perrin e altre fonti hanno riferito che l'edificio era stato preso di mira dall'esercito siriano, identificato mediante segnali telefonici via satellite. La loro squadra aveva pianificato una strategia di uscita poche ore prima.
 
==Film biografico==
''[[A Private War]]'' distribuito nel [[2018]] e diretto da Matthew Heineman, è un film basato sulla vita di Marie Colvin, interpretata dall'attrice [[Rosamund Pike]].
 
==Riconoscimenti==
*2000 – Journalist of the Year, Foreign Press Association
*2000 – Courage in Journalism, International Women's Media Foundation
*2001 – Foreign Reporter of the Year, British Press Awards
*2009 – Foreign Reporter of the Year, British Press Awards
*2012 – [[Anna Stepanovna Politkovskaja#Anna Politkovskaya Award|Anna Politkovskaya Award]], Reach All Women in War (RAW in WAR)<ref>{{cita web |url=http://www.rawinwar.org/content/view/186/2/ |titolo=Marie Colvin (the United States): Winner of the 2012 Anna Politkovskaya Award |lingua=en |sito=Reach All Women in War |accesso=19 luglio 2016 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160818161549/http://www.rawinwar.org/content/view/186/2/ |dataarchivio=18 agosto 2016 }}</ref>
*2012 – Foreign Reporter of the Year, British Press Awards
 
== Vita privata ==
Colvin ha sposato due volte il giornalista Patrick Bishop; entrambi i matrimoni si sono conclusi con il divorzio. Ha anche sposato un giornalista boliviano, Juan Carlos Gumucio, corrispondente del quotidiano spagnolo ''El País'' a Beirut durante la guerra civile libanese, che si tolse la vita nel febbraio 2002 in [[Bolivia]], a seguito di depressione e alcolismo.
 
Colvin viveva ad [[Hammersmith]], a ovest di [[Londra]].
 
==Note==
<references />
{{Reflist|30em}}
 
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==Altri progetti==
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==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità|VIAF=26825169|LCCN=no/2006/99407}}
{{Portale|biografie|editoria}}
 
[[Categoria:Inviati e corrispondenti di guerra]]
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