Michail Petrovič Kirponos: differenze tra le versioni

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{{F|militari sovietici|giugno 2013}}
{{S|militari sovietici}}{{sposta|Michail Petrovič Kirponos}}
{{militare
|Nome =
|Immagine = Kirponos.jpg
|Didascalia =
|Soprannome =
|Data_di_nascita = 12 gennaio 1892
|Nato_a = [[Nižyn]]
|Data_di_morte = 20 settembre 1941
|Morto_a = [[Lochvycja]]
|Cause_della_morte = scheggia di [[Shrapnel]]
|Luogo_di_sepoltura =
|Etnia =
|Religione =
|Nazione_servita = {{Bandiera|RUS}} [[Impero russo]]<br />{{RUS 1918-1937}}<br />{{SUN 1923-1955}}
|Forza_armata = [[File:Flag of Russian Empire for private use (1914–1917).svg|21px]] [[Russkaja imperatorskaja armija|Esercito imperiale russo]]<br />(1915-1917)<br />{{simbolo|Red Army flag (Fictitious).svg|21}} [[Armata Rossa]]<br />(1917-1941)
|Arma =
|Corpo =
|Specialità =
|Unità =
|Reparto =
|Anni_di_servizio = 1915 - 1941
|Grado = [[Colonnello generale]]
|Ferite =
|Comandanti =
|Guerre = [[Prima guerra mondiale]]<br />[[Guerra civile russa]]<br />[[Guerra d'inverno]]<br />[[Seconda guerra mondiale]]
|Campagne = [[Operazione Barbarossa]]
|Battaglie = [[Battaglia di Kiev (1941)|Battaglia di Kiev]]
|Comandante_di = Fronte sud-occidentale <br> Distretto militare di Leningrado <br> Distretto militare di Kiev <br> [[69ª Divisione fucilieri motorizzata delle guardie "Krasnoselo"|70ª Divisione fucilieri]]
|Decorazioni = [[Eroe dell'Unione Sovietica]]
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|Note =
|Ref = "fonti nel corpo del testo"
}}
{{Bio
|Nome = Michail Petrovič
|Cognome = Kirponos
|PreData = Михаи́л Петро́вич Кирпоно́с
|Sesso = M
|LuogoNascita = Nižyn
|GiornoMeseNascita = 12 gennaio
|AnnoNascita = 1892
|LuogoMorte = Lochvycja
|GiornoMeseMorte = 20 settembre
|AnnoMorte = 1941
|Epoca = 1900
|Attività = generale
|Nazionalità = sovietico
|PostNazionalità = {{sp}}della [[seconda guerra mondiale ]]
|Immagine =
}}
 
==Biografia==
Capo del "Distretto militare speciale sud-Occidentale" e il 22 giugno all'inizio dell'[[Operazione Barbarossa]] possedeva quasi 3800 carri armati di vario tipo per la [[Battaglia di Dubno]], ma morì nella battaglia di Kiev nei combattimenti nella sacca.
Fu direttore dal [[1937]] della scuola di fanteria di [[Kazan']] e nel [[1939]] fu messo a capo della [[138ª Brigata fucilieri motorizzata delle guardie "Krasnoselo"|70ª Divisione fucilieri]] durante la [[Guerra d'inverno|guerra contro la Finlandia]], mettendosi in mostra e meritando la stima del [[Semën Konstjantynovyč Tymošenko|maresciallo Tymošenko]].
 
Nel febbraio [[1941]] sostituì il maresciallo [[Georgij Konstantinovič Žukov|Žukov]], promosso capo di Stato Maggiore Generale sovietico, al comando del distretto militare di [[Kiev]], ("Distretto militare speciale sud-Occidentale") e il 22 giugno, all'inizio dell'[[Operazione Barbarossa]], dovette sostenere l'urto dell'invasione tedesca con i numerosi bombardamenti della [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]], che colpirono fin da subito le installazioni militari nella zona di [[Kiev]].
 
Nei giorni successivi Kirponos ricevette dal Commissario del Popolo per la Difesa un messaggio in base al quale gli veniva ordinato di organizzare una controffensiva verso [[Lublino]]. Con quasi 3800 carri armati di vario tipo la [[Battaglia di Brody-Dubno|controffensiva]] scattò il 23 giugno, impegnando duramente ma inutilmente per ben una settimana l'armata corazzata del [[Paul Ludwig Ewald von Kleist|generale von Kleist]].
 
Nel settembre [[1941]] Kirponos fu uno dei protagonisti dell'[[Battaglia di Kiev (1941)|accerchiamento di Kiev]], una delle più disastrose sconfitte sovietiche della [[seconda guerra mondiale]]. All'alba del 20 settembre il quartier generale del gruppo di armate venne sorpreso e circondato dai tedeschi ad una quindicina di chilometri da [[Lochvycja]]. Insieme a Kirponos rimasero così tagliati fuori molti altri generali sovietici, tra i quali [[Mikhail Alekseevich Burmistenko|Burmistenko]], [[Tupilov]], [[Aleksej Danilov|Danilov]], [[D. M. Dobykin]], [[Fëdor Alekseevič Astachov|Astachov]]<!--Астахов, Фёдор Алексеевич-->, [[Patapov]] e [[Pisarevskij]]. I tedeschi attaccarono violentemente il gruppo e Kirponos fu tra i primi ad essere ferito: entro sera il generale moriva colpito da una scheggia di [[shrapnel]], seguendo così la tragica sorte del suo gruppo di armate sud-occidentali.
 
Fu insignito del titolo di ''[[Eroe dell'Unione Sovietica]]''.
 
==Bibliografia==
* {{Cita libro |autore = B. Palmiro Boschesi |titolo = Il chi è della Seconda Guerra Mondiale |città = Milano |editore = Mondadori Editore |anno = 1975 |volume = 1 |pagina = 305 |sbn = TO00604602}}
 
== Altri progetti ==
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{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|seconda guerra mondiale}}
 
[[Categoria:Eroi dell'Unione Sovietica]]