Gallicano (Italia): differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua|il comune laziale|Gallicano nel Lazio|nocat=1}}
{{F|centri abitati della Toscana|gennaio 2014}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Gallicano
|Panorama =
|Didascalia =
|Bandiera = Gallicano-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Gallicano-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Toscana
|Divisione amm grado 2 = Lucca
|Amministratore locale =
|Partito = [[
|Data elezione =
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Sottodivisioni = Bolognana, Campia, Campo, Cardoso, Chieva, Colle Aginaia, Fiattone, [[La Barca (Italia)|La Barca]], [[Perpoli]], Ponte di Campia, [[Trassilico]], Turritecava, [[Verni (Gallicano)|Verni]]
|Divisioni confinanti = [[Barga]], [[Borgo a Mozzano]], [[Castelnuovo di Garfagnana]], [[Coreglia Antelminelli]], [[Fabbriche di Vergemoli]], [[Fosciandora]], [[Molazzana]]
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 2183
|Nome abitanti = gallicanesi
|Patrono = san Jacopo
|Festivo = 25 luglio
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Gallicano (province of Lucca, region Tuscany, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Gallicano all'interno della provincia di Lucca
}}
'''Gallicano''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di
== Geografia fisica ==
Gallicano sorge su una valle che domina il fiume [[Serchio]] a {{M|185|ul=m slm}} di altitudine.
Il territorio del comune, ubicato nella parte più meridionale della [[Garfagnana]], risulta compreso tra 132 e {{formatnum:1184}} metri sul livello del mare, per un'escursione altimetrica complessiva pari a {{formatnum:1052}} metri.
Il paese dista 37,7 chilometri da [[Lucca]], capoluogo dell'omonima provincia a cui il comune appartiene.
== Origini del nome ==
Come per l'[[Gallicano nel Lazio|omonima località laziale]], ''Gallicano'' è un toponomo di origine prediale, che risale al nome personale latino ''Gallicanus''<ref>{{cita libro|titolo=Dizionario di toponomastica |editore=UTET|città=Torino|anno=1990|p=346|isbn=88-02-07228-0}}</ref>, con varie attestazioni nel Medioevo<ref>{{cita libro|autore1=August Friedrich Pauly|wkautore1=August Friedrich Pauly|autore2=Georg Wissowa|wkautore2=Georg Wissowa|autore3=Wilhelm Kroll|wkautore3=Wilhelm Kroll|titolo=[[Pauly-Wissowa|Realencyclopädie der Classischen Altertumswissenschaft]]|lingua=de|città=Stuttgart|anno=1893-1978|volume=XIII|p=668}}</ref>.
== Storia ==
Si hanno notizie dell'esistenza di Gallicano a partire dall'anno [[771]], come risulta da una pergamena conservata nell'archivio vescovile di [[Lucca]], nel quale si parla dell'acquisto di una casa da parte di Peredeo, un vescovo lucchese.
Il nome del paese si dice che provenga dal nome del legionario Cornelio Gallicano, al quale questa terra era stata donata dai romani come ricompensa delle sue imprese. Dopodiché ci sono notizie sconnesse e approssimative, fino al X secolo, in cui Gallicano passò sotto ai [[Nobili di Corvaia|Corvaia]], una famiglia nobile di [[Lucca]].
Seguirono alterne vicende fino al 1347, quando Gallicano diventò capoluogo di [[Vicariato|vicaria]]. Nel 1370 gli abitanti di Gallicano, istigati da Rolando Antelminelli, fuoriuscito da Lucca, si ribellarono ai lucchesi.
Ma, dopo circa un anno, le truppe della Repubblica inviate in [[Garfagnana]], sotto il comando di Giovanni Degli Obizi ripresero possesso del Castello, costringendo Gallicano e tutta la Vicaria a giurare nuovamente fedeltà alla [[Repubblica Lucchese]]. Da quel momento in poi cominciò una rivalità tra Lucca e i [[duchi di Modena]], gli [[Estensi]], per ottenere il possesso di Gallicano. A motivare questa disputa c'erano motivi commerciali: l'importanza delle coltivazioni e tessiture della canapa, e l'industria della pesca, praticata lungo il "Turrite". Le dispute dei due stati vennero interrotte solo dall'intervento del Papa Nicolò V, che decise di riassegnare la Vicaria di Gallicano alla Repubblica Lucchese.
La Vicaria di Gallicano segue le vicende storiche della Repubblica di Lucca fino al 1847 quando è aggregata alla Garfagnana estense in esecuzione delle clausole del [[Trattato internazionale|Trattato]] di Vienna e dell'anticipata reversione del Ducato [[Borbone di Parma|Borbonico]].
Il [[risorgimento italiano]] vede Gallicano annesso alla Monarchia di Savoia e, con tutta la [[Garfagnana]], aggregato alla [[provincia di Massa]] (1859).
Solo nel 1923 ottiene la riunione alla [[provincia di Lucca]] tornando così nel suo alveo geografico, storico e culturale<ref>[[s:R.D. 9 novembre 1923, n. 2490 - Aggregazione del circondario di Castelnuovo di Garfagnana alla provincia di Lucca|Regio Decreto 9 novembre 1923, n. 2490]]</ref>.
Gallicano è sulla [[Via del Volto Santo]].
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
=====
{{vedi anche|Chiesa di San Jacopo (Gallicano)}}
[[File:Chiesa di San Jacopo - Gallicano.jpg|thumb|La chiesa di San Jacopo]]
La Pieve di [[Giacomo il Maggiore|San Jacopo]], venne edificata fra le mura del castello intorno al XV secolo per sostituire la vecchia Pieve, fondata prima del "mille" e intitolata ai Santi Cassiano e [[Giovanni Battista]]. Uno dei primi documenti che attestano l'esistenza della chiesa di San Jacopo, riguarda il presbitero Leopardo, che nel 1285, insieme ad altri due presbiteri, si appellarono al vescovo in veste di procuratori del clero e delle chiese della [[Garfagnana]], per una tassa impostagli dalla Repubblica di Lucca. Durante la guerra fra Lucca e gli eredi di Castruccio, che coinvolse il castello di Gallicano, la chiesa risultò violata e alla cacciata dei ribelli dovette essere riconsacrata nuovamente. Nel 1390 il vescovo di [[Lucca]] Giovanni III, la elevò al ruolo di Pieve.
=====
Una prima chiesa, secondo la tradizione fondata da san Frediano, documentata almeno dall'845, era intitolata a san Cassiano e sorgeva in località Guerri. Nel XIV secolo la pieve fu trasferita nel borgo ma fu ridotta ad un più piccolo oratorio realizzato utilizzando una parte del materiale edile recuperato dall'abbattimento della vecchia Pieve. Di questo periodo rimangono due monofore strombate all'esterno<ref>Marco Frati, ''Scrigni di pietra. Edifici religiosi nella valle del Serchio tra XI e XIV secolo'', in ''Arte nella Valle del Serchio. Tesori in Garfagnana e Mediavalle dall'Alto Medioevo al Novecento'', Lucca, 2018, pag. 27.</ref>. La chiesa di [[San Giovanni Battista]] venne riedificata nel 1486 per volere di [[Domenico Bertini]], segretario apostolico di [[papa Niccolò V]], il cui motto «UT VIVAM VERA VITA» si legge nell'epigrafe sulla facciata della chiesa<ref>Claudio Casini, ''La scultura dalla seconda metà del Quattrocento al Settecento'', in ''Arte nella Valle del Serchio. Tesori in Garfagnana e Mediavalle dall'Alto Medioevo al Novecento'', Lucca, 2018, pag. 161.</ref>. La chiesa conserva un ''Crocifisso'' del tipo 'doloroso' attribuibile al [[Maestro del crocifisso di Camaiore]], un seguace di [[Giovanni Pisano]] in cui è, rispetto al maestro, la mancanza di un'organica concezione del corpo e un'espressività meno accesa<ref>Stefano Martinelli, ''La scultura dal Duecento alla metà del Quattrocento'', in ''Arte nella Valle del Serchio. Tesori in Garfagnana e Mediavalle dall'Alto Medioevo al Novecento'', Lucca, 2018, pag. 115.</ref>.
===== Chiesa di Santa Maria =====
{{vedi anche|Chiesa di Santa Maria (Gallicano)}}
La scarsa documentazione al riguardo, non permette di conoscere le origini e gran parte della storia della chiesa di Santa Maria. L'attuale fabbrica ad una navata, è il frutto di una ristrutturazione avvenuta nel 1763, ma analizzando la struttura, soprattutto dal lato posto a levante, appare evidente l'utilizzo, di tre diversi tipi di materiale da costruzione. A ridosso dell'abside, per un piccolo tratto, sono ben visibili le classiche pietre (marmi), utilizzate nelle fabbriche medievali, che possono indicare la presenza di un primitivo oratorio, dalle modeste dimensioni, al quale venne poi aggiunta una piccola torretta per sostenere la campana, realizzata, quest'ultima con pietre delle stesse dimensioni più o meno, ma di diverso materiale, come ad indicare una successiva epoca. Tipologia di pietra, riproposta anche nella facciata, ma non nel tratto compreso fra la stessa e la parte più antica, dove vengono utilizzate, pietre di piccole dimensioni, che danno l'impressione di una successiva riparazione.
=====
La chiesa di [[Sant'Andrea]] fu edificata intorno al XII secolo al di fuori del castello e della seconda cinta muraria, lungo la via diretta nell'impervia valle della Torrite di Gallicano, importante via di comunicazione, in grado di collegare il fondovalle con i borghi di Verni e Trassilico, gli antichi castelli medievali, prima amici e poi nemici della Gallicano lucchese. Della fase più antica rimane il fianco destro in cui è una monofora con archivolto conico<ref>Marco Frati, ''Scrigni di pietra. Edifici religiosi nella valle del Serchio tra XI e XIV secolo'', in ''Arte nella Valle del Serchio. Tesori in Garfagnana e Mediavalle dall'Alto Medioevo al Novecento'', Lucca, 2018, pag. 27.</ref>, mentre il resto della fabbrica risale al Trecento.
La chiesa di [[Santa Lucia]] venne fondata in epoca imprecisata (probabilmente tra XI e XII secolo) lungo il percorso dell'antica via Clodia Nova, a poca distanza dall'ingresso del castello e dell'ubicazione della primitiva Pieve dei SS.Giovanni e Cassiano. Al tempo del Marchesato di Matilde di Canossa, questa piccola chiesa, aveva annesso anche un monastero sottoposto all'[[Abbazia di Frassinoro]], privilegio che l'Imperatore [[Federico Barbarossa]], nel 1164, riconfermerà a Willelmo allora abate di Frassinoro. L'attuale fabbrica ad una navata, venne realizzata probabilmente intorno al XII secolo, ma a causa di un terremoto nel 1721 fu necessario ristrutturarla.
=====
La cappella, situata all'inizio di via Cavour è di fattura molto antica visto che le prime notizie storiche risalgono al 1528.
Nel 1911, come si rileva da una targa alla base dell'opera, fu posto sull'altare un tondo in marmo all'interno del quale fu collocatu bassorilievo in bronzo dello scultore gallicanese Guido Cheli.
Le fontane ai lati con relative pile marmoree sono simili a quelle della "fonte pubblica di via Cavour" e furono qui collocate probabilmente nella prima metà dell'Ottocento. In un primo tempo venivano alimentate da una sorgente naturale poi sostituita dall'acquedotto comunale.
Una curiosa tradizione vuole che chi beve l'acqua di S. Rocco è destinato a tornare a Gallicano.
===== Chiese delle frazioni =====
* [[Chiesa di San Genesio (Gallicano)|Chiesa di San Genesio]] a Cardoso, edificio sacro realizzato nel medioevo.
* [[Trassilico|Chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Trassilico]]
=== Architetture civili ===
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{{D|castello di Gallicano}}
Il castello di Gallicano, venne edificato probabilmente con i primi insediamenti feudali, anche se non è da escludere una prima fortificazione romana, vista la presenza della [[via Clodia Nova]]. Comunque l'incursione lucchese del 1170, conferma l'esistenza di un primo “Castrum” che dopo la prima distruzione verrà ricostruito e nuovamente danneggiato nel 1370. A questo punto il castello inizierà un percorso di rafforzamento che grazie, ad una serie di ampliamenti di notevoli entità, lo trasformerà in una fortezza. Dopo la distruzione del 1370 che comportò l'abbattimento del mastio, i lucchesi iniziarono a ricostruirlo e a rafforzarne le difese; infatti nella Bolla d'Oro di [[Carlo V]] (1376) troviamo citato il “Castrum Gallicani”. Il castello sorgeva intorno alla chiesa, e a questa rapida ricostruzione seguì un ulteriore intervento ai primi del Quattrocento durante la Signoria di Paolo Guinigi. Non si conosce con certezza il periodo della sua trasformazione in fortezza, ma in alcune mappe tardo medievali, il castello appare circondato, da una seconda cinta muraria semi quadrangolare, difesa da ben 11 torri. Comunque nel 1485 la popolazione di Gallicano ottenne l'autorizzazione ad abbattere la Pieve, collocata fuori dal castello, per poter costruire un nuovo mastio (un torrione) all'interno del castello, dentro il quale verrà anche edificata la nuova chiesa. Le tracce di questa ultima edificazione, ancora oggi sono ben visibili intorno alla [[Pieve di San Jacopo]], mentre della seconda cinta muraria (di quasi 1500 metri di lunghezza) restano solamente piccole tracce, difficilmente individuabili, inglobate oramai nelle abitazioni costruite dopo il ‘700. Al tempo delle guerre con gli estensi, la Repubblica di Lucca punì con pene severe (era previsto anche il carcere a vita), per chiunque avesse aperto un varco di qualsiasi dimensione nelle mura del castello.
===== Il Palazzo Comunale =====
Il palazzo, situato nelle vie del centro storico, ospita sotto il proprio loggiato un tondo di ceramica raffigurante la ''Madonna col Bambino''.
In epoca medievale, era sede del corpo di guardia.
===== Il Monumento ai Caduti =====
Opera dello scultore lucchese Francesco Petroni, il monumento fu solennemente inaugurato il 15 ottobre 1926, in un piccolo giardino tra via IV Novembre e la piazza della posta. Eretto in memoria dei Caduti della prima guerra mondiale, è ospitato all'interno di un piccolo recinto monumentale.
Si tratta di una colonna sovrastata da una statua rappresentante la Patria. La statua di Italia, in marmo bianco, sostiene nella mano destra spada e scudo con stemma, e sorregge, nella mano sinistra, una sfera sormontata da una piccola vittoria alata bronzea.
La colonna poggia su un basamento sul quale, su ogni lato, compare il motivo ricorrente delle due spade con
Sul fronte del basamento compaiono due putti ai lati di un elmetto che sormonta
Il monumento ha un contenuto fortemente simbolico e patriottico:
Emblematico è anche il richiamo al gallo dello stemma cittadino.
===== La Fonte pubblica di via Cavour =====
situata all'interno dell'omonima via, era l'antica locazione del tondo di ceramica robbiana ora al palazzo comunale.
Al posto dell'originale che doveva essere spostato per evitare ulteriori danneggiamenti dovuti alle intemperie è stata posta una copia.
== Istruzione ==
L'istruzione è garantita dall'Istituto Comprensivo di Gallicano che comprende i diversi plessi di: Gallicano, Molazzana e Fabbriche di Vallico. Quello di Gallicano comprende: scuola d'infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di I grado e accoglie alunni provenienti dalle frazioni e anche dai comuni vicini di [[Molazzana]] e [[Fabbriche di Vergemoli]].
Ad oggi, le scuole sono raccolte in quella che è stata chiamata la "cittadella scolastica" costruita a partire dal 2007 e importante per il fatto di essere un edificio moderno, tecnologico e sicuro.
La "cittadella scolastica" è composta da numerose aule che ospitano gli alunni delle diverse scuole, laboratori, uffici, auditorium e grazie ad un sistema costituito da 24 isolatori con un diametro di 550
La sicurezza
== Attività ==
=== Sport ===
* Nel comune di Gallicano vi è una società dilettantistica di calcio affiliata alla [[FIGC]]:
[[U.S. Gallicano]] (militante nel Campionato di
* Una società di pallavolo affiliata alla [[Federazione Italiana Pallavolo]]:
[[Pallavolo Garfagnana]] (militante nel Campionato Regionale Serie D Femminile Toscana Gir. A
* Inoltre tra le attività paesane con maggior tradizione vi è il '''Gruppo Sbandieratori e Musici di Gallicano''', un'associazione che vanta un'attività di oltre trentacinque anni e che ha conseguito nella sua storia ben 7 titoli di Miglior gruppo d'Italia nella [[Lega italiana sbandieratori]].
* Vi sono infine gli '''impianti sportivi''', molto frequentati dai giovani nel periodo estivo, che possiedono: un campo di calcio a 5, 2 campi da tennis, una pista di pattinaggio e la piscina comunale (in funzione sia nel periodo estivo che in quello invernale grazie alla copertura scorrevole).
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* In ambito musicale degna di merito è sicuramente la '''Corale Polifonica di Gallicano'''.
Costituitasi nel 1983 con gli obiettivi di suscitare interesse per la musica sacra e proporsi come punto di riferimento culturale soprattutto per i giovani del territorio, la Corale Polifonica di Gallicano è composta da circa 30 cantori. Frequentemente è invitata a rassegne e a tenere concerti anche in sede di studio sulla musica sacra corale, riscuotendo sempre entusiastici consensi per la raffinata vocalità, per
=== Gastronomia ===
* La '''focaccia leva''' è un prodotto esclusivo del paese di Gallicano, neppure nelle frazioni del comune è conosciuta. In ogni famiglia gallicanese un tempo veniva cucinata almeno una volta a settimana, oggi meno. Ad oggi non sono state ritrovate testimonianze bibliografiche per un riferimento temporale, ma a memoria
* La '''minestrella''' è un piatto di origine contadina fatto con le erbe di campo (ne vengono utilizzate fino a 30 diversi tipi). Una ricetta segreta che si tramanda gelosamente di famiglia in famiglia è nato in periodo di grande miseria e consiste nel raccogliere erbe selvatiche e cucinarle. Una "zuppa" primaverile che offre un aroma ineguagliabile, viene servita accompagnata dai "mignecci".
* I '''mignecci di formentone''' sono focaccine di formentone (granturco) appunto con spessore di circa {{M|2|–|3|u=mm}} e diametro di circa {{M|20|u=cm}}. Il colore è il giallo oro con screziature più scure dovute alla cottura nei testi di ferro. L'impasto è ottenuto unendo farina di granturco otto file, acqua e sale. Accompagnano la "minestrella" di Gallicano come uno dei componenti di base. Possono essere degustati da soli, ma in tal caso nell'impasto vengono aggiunti cicciori di maiale o fette sottili di salsiccia.
=== Altro ===
* La '''Pro Loco''', nasce nei primi anni '70 con l'intento di sviluppare il territorio. Le prime iniziative prese dalla Pro Loco furono l'organizzazione del Palio di San Jacopo, il "Galletto Canterino", la "Sagra delle Focacce Leve" ed il gemellaggio con [[Fiavé]] (TN). Si occupa tuttora dell'organizzazione del Palio di San Jacopo.
* La '''Misericordia''', nasce nel 1869. Fu fondata per prestare primo soccorso con i mezzi che avevano allora a disposizione. Con il passare degli anni questa Associazione è andata sempre più ampliandosi. Ad oggi garantisce grazie alla disponibilità dei volontari un servizio di 24 ore su 24 e un parco macchine dotato di 7 mezzi di soccorso.
== Eventi ==
=== Palio di San Jacopo ===
[[File:Carro borgo 2013.jpg|thumb|Uno dei tanti carri realizzati negli anni (Borgo Antico 2013)]]
Il Palio di San Jacopo si svolge ogni due anni il 25 luglio (giorno di San Jacopo, patrono di Gallicano) e il sabato precedente; nel 2016 è arrivato alla XXXV edizione. È una manifestazione paesana (molto conosciuta però anche fuori provincia) in cui si sfidano i tre rioni in cui il paese è diviso: Borgo Antico, Bufali e Monticello. Ogni anno la Pro Loco del paese (ente organizzatore) assegna un tema e i vari rioni devono costruire una storia, poi completata da carri allegorici e da una coreografia, inerente all'argomento assegnato. Non c'è una data precisa per l'inizio dei lavori, anche se solitamente vengono impiegati diversi mesi per completare le opere. Per due sere, i carri vengono fatti uscire dai capannoni e vengono portati in giro per il paese a sfilare, seguiti dai vari partecipanti. Alla fine della serata del 25 luglio sei giudici (tre per serata) decretano il rione vincitore in base a tre criteri di valutazione: inerenza al tema, bellezza dei carri e bellezza della sfilata. Il rione vincitore riceve il "cencio", uno stendardo che simboleggia la vittoria.
La manifestazione è molto sentita dagli abitanti del paese, e durante tutto il periodo di lavorazione e di sfilata i tre rioni si sfottono reciprocamente come tradizione, troviamo inoltre molte attività inerenti, a partire dal palio sportivo dove, sempre i tre rioni, si sfidano in gare sportive: marcia podistica (dove chi porta più persone vince), torneo di calcetto e staffetta, chi totalizza il maggior numero di punti totali vince un assegno di mille euro.
Altre sono le tradizioni, come le scritte sul viadotto la sera prima delle staffette, ogni rione ha una parte del percorso dove scrive per terra frasi per incitare i corridori oppure anche del semplice sfottò verso i rioni rivali. Il rione che ha vinto più volte è il rione Borgo Antico con 15 vittorie (di cui due vinti come Strettoia e due sportivi), a seguire il rione Bufali con 9 vittorie (di cui uno palio sportivo) e il rione Monticello con 9 vittorie (di cui uno palio sportivo).
=== Fiaccolata natalizia ===
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La Fiaccolata Natalizia di Gallicano, è uno tra gli appuntamenti più famosi della Garfagnana, ogni anno migliaia di persone, provenienti da tutta la [[Toscana]], percorrono il tracciato illuminato dalle loro fiaccole, offrendo uno spettacolo fra i più suggestivi della valle.
La Fiaccolata, nacque nel lontano 1979 da una iniziativa benefica, intrapresa dagli alunni di una classe delle scuole elementari, con lo scopo di raccogliere dei fondi, da devolvere per Natale, ai più bisognosi.
Da allora la manifestazione, è cresciuta di anno in anno e con i fondi raccolti, sono state portate a termine iniziative benefiche di rilievo, fra le quali ricordiamo,
Oggi insieme alla Fiaccolata, vengono intraprese diverse iniziative e manifestazioni benefiche, che si svolgono
=== Pane e le Rose ===
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== Amministrazione ==
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Pietro Moriconi|Inizio=13 giugno 1985|Fine=26 maggio 1990|<ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Giovanni Ardelio Pellegrinotti|Inizio=26 maggio 1990|Fine=24 aprile 1995|Partito=[[Partito Democratico della Sinistra]], [[Partito Comunista Italiano]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Giovanni Ardelio Pellegrinotti|Inizio=24 aprile 1995|Fine=14 giugno 1999|Partito=[[Partito Democratico della Sinistra]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Giovanni Ardelio Pellegrinotti|Inizio=14 giugno 1999|Fine=14 giugno 2004|Partito=[[Democratici di Sinistra]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Maria Stella Adami In Bertoncini|Inizio=14 giugno 2004|Fine=8 giugno 2009|Partito=[[lista civica estrazione PD]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Maria Stella Adami|Inizio=8 giugno 2009|Fine=26 maggio 2014|Partito=[[lista civica estrazione PD]]|note=vice sindaco Egidio Nardini}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=David Saisi|Inizio=26 maggio 2014|Fine=27 maggio 2019|Partito=[[lista civica]] Gallicano c'è|note=vice sindaco Dino Ponziani}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=David Saisi|Inizio=26 maggio 2019|Fine=27 maggio 2024|Partito=[[lista civica]] Gallicano c'è|note=vice sindaco Dino Ponziani}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=David Saisi|Inizio=10 giugno 2024|Fine=9 giugno 2029|Partito=[[lista civica]] Gallicano c'è|note=vice sindaco Dino Ponziani}}
{{ComuniAmminPrecFine|nome=David Saisi|inizio=27 maggio 2019|fine=''in carica''|partito=lista civica Gallicano c'è|note=Sindaco|vice sindaco=Dino Ponziani}}
== Geografia ==
* [[Classificazione sismica]]: zona 2 (sismicità medio-alta), Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003
* [[Classificazione climatica]]: zona D, {{M|2053
* [[Diffusività atmosferica]]: bassa, Ibimet CNR 2002
== Infrastrutture e trasporti ==
È inoltre presente [[Stazione di Barga-Gallicano|una fermata ferroviaria]] comune con [[Barga]], servita dalle corse di [[Trenitalia]] che percorrono la [[ferrovia Lucca-Aulla]] nell'ambito del contratto di servizio con la [[Regione Toscana]].
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Gallicano (LU)}}
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Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
==
=== Suddivisioni amministrative ===
==== Frazioni ====
'''Campo''', sorge in un'exclave del comune vicino alla frazione di Perpoli. La parrocchiale è dedicata a San Giuliano, intorno alla quale sorgono le abitazioni immerse nel verde.
'''Cardoso''', provenendo da Lucca lungo la provinciale della Valle del Serchio il primo paese della Garfagnana. Di grande interesse sono la torre campanaria risalente al XIII secolo e la suggestiva [[Chiesa di San Genesio (Gallicano)|chiesa intitolata a San Genesio]], del 1220. Di fronte alla chiesa sovrasta imponente il monte Penna, dove si trova la famosa grotta sotterranea "Buca di Castelvenere". Il paese è inoltre ricco di fontane; merita ricordare quella presso la chiesa, ("Eremo di San Doroteo") sorgente che si dice "scaturita improvvisamente per dissetare il Santo", e che gode di una certa fama per "miracolose guarigioni".
'''Verni''', vedi [[Verni (Gallicano)|Verni]]
'''Bolognana''', è situata lungo la vecchia via Ludovica a poca distanza dal fiume Serchio. Nel centro del paese sorge il monumento ai caduti di guerra, con bassorilievo in marmo, la cui costruzione risale al 1923. La chiesa parrocchiale è dedicata a santa Margherita e si trova nella parte bassa del paese.
'''Fiattone''', sorge su un promontorio a {{M|400|u=m slm}} di altitudine vicino alla frazione di La Barca. Circondato da selve di castagni e terrazzamenti una volta coltivati ad olivi, il paese è composto da poche abitazioni. Fu circondato da una vecchia cerchia di mura munita di due porte, di cui oggi rimangono poche tracce a causa dei bombardamenti dell'ultima guerra. Ancora superbo svetta comunque l'alto campanile della chiesa di [[San Pietro]].
'''Campia''', è situata lungo la vecchia via Ludovica accanto all'omonimo ponte (distrutto e ricostruito fedelmente a seguito della Seconda Guerra Mondiale). Piccolo borgo, è da ricordare per la caratteristica osteria dove il poeta [[Giovanni Pascoli]] era solito intrattenersi con gli amici.
'''[[Perpoli]]''', sorge a {{M|570
'''La Barca''', vedi [[La Barca (Italia)|La Barca]].
'''Trassilico''', vedi [[Trassilico]].
==Galleria
<gallery>
Immagine:Gallicano,
Immagine:Gallicano,
Immagine:
</gallery>
== Note ==
<references/>
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|https://www.comunedigallicano.org/|Sito ufficiale}}
* {{collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.icgallicano.eu|Sito ufficiale dell'istituto comprensivo di Gallicano}}
* {{cita web|http://www.paliodisanjacopo.it|Sito ufficiale del Palio di San Jacopo}}
* {{cita web | 1 = http://www.paesedicardoso.it | 2 = Sito ufficiale del paese di Cardoso | accesso = 1º giugno 2019 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170919213507/http://paesedicardoso.it/ | dataarchivio = 19 settembre 2017 | urlmorto = sì }}
{{Comuni della provincia di Lucca}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Toscana}}
|