Cacciata del Duca d'Atene: differenze tra le versioni
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{{Opera d'arte
|immagine=
|grandezza immagine=300px
|titolo=Cacciata del Duca di Atene
|artista=[[Andrea Orcagna|Orcagna]]
|data = [[
|opera = dipinto
|tecnica=[[affresco]] staccato
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}}
La '''''Cacciata del
==Storia==
Il
Con la dismissione e la distruzione parziale del carcere, dopo il [[1833]], l'affresco fu inglobato in un nuovo tabernacolo e solo nel [[1964]] l'avvocato Castellani, proprietario e impresario del teatro, lo fece staccare e restaurare prima di donarlo al comune di Firenze (in quanto vi era rappresentata una delle più antiche vedute di [[palazzo Vecchio]]), che lo musealizzò nelle raccolte cittadine. Si L'attribuzione all'Orcagna ha subito varie oscillazioni e in passato era ritenuta opera di bottega o della cerchia, mentre oggi è riferita per lo più alla mano giovane del maestro.
==Descrizione==
Di forma circolare di circa tre metri di diametro, in origine presentava all'intorno i segni dello [[Zodiaco]], dei quali oggi resta solo il segno del [[Leone (astrologia)|Leone]], alternati da figure femminili e alcune iscrizioni poste a commentare la scena dipinta. Nella scena principale è rappresentato al centro [[Palazzo Vecchio]], nell'assetto
Sulla sinistra si vede una figura femminile con l'[[aureola]] (variamente interpretata, probabilmente [[Anna (madre di Maria)|sant'Anna]]) seduta su un trono coperto da un drappo sorretto da due [[angelo|angeli]]. Essa porge, in segno di restituzione, i tre [[gonfalone|gonfaloni]] di Firenze, del Popolo e del Comune ad un gruppo di cavalieri, inginocchiati per riceverli: si tratta di una rappresentazione simbolica della restituzione del potere alle milizie fiorentine. Questi cavalieri hanno la [[
Sulla destra dell'affresco si vede il [[Ducato di Atene|Duca d'Atene
==Altre interpretazioni==
Inizialmente si credeva che rappresentasse ''Santa Reparata in atto di benedire le insegne delle Milizie della Repubblica fiorentina''; poi nel [[1906]] [[Robert Davidsohn]] vi riconobbe l'episodio della fuga da Firenze da parte del [[Gualtieri VI di Brienne|Duca d'Atene]], cacciato il
Una nuova lettura darebbe un'altra interpretazione, quella della distruzione dell'[[Ordine del Tempio]] voluta nel [[1307]] dal re francese [[Filippo IV di Francia|Filippo ''il Bello'']]<ref>''...l'affresco delle Stinche non rappresenta la Cacciata de Duca d'Atene, non rappresenta Sant'Anna e le truppe popolari fiorentine, non rappresenta un atteggiamento rivoluzionario della città, perché è animato da tutt'altro ideale di quello che lo fece accogliere nella Salotta di Palazzo Vecchio... E poi, perché un affresco per celebrare la riacquistata libertà cittadina sarebbe stato dipinto nel buio delle carceri delle Stinche invece che su una parete di una sala del Palagio del Popolo?'' (Lensi Orlandi, ''Il Bafometto a Firenze'', vedi bibliografia)</ref>: quindi la donna con l'aureola sarebbe la ''Nostra Signora'', protettrice dei Templari, e la persona che fugge avrebbe in mano una immagine del [[Bafometto]]<ref>Nell'affresco il Baphomet ha testa umana calva e barbuta, voltata verso chi guarda, corpo d'[[aquila]] ed è visibile una zampa di [[leone]].</ref>.
Un'altra
Nell'affresco lo scudo riporta, anche se difficilmente visibile, lo stemma del duca d'Atene (d'azzurro al leone rampante d'oro a due code e seminato di biglietti d'oro); dunque è da ritenersi che l'interpretazione originale sia corretta.
==Note==
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==Bibliografia==
*Giulio Lensi Orlandi, ''Storia – Il Bafometto a Firenze'', in ''Almanacco Italiano 1976'', Firenze, Giunti Marzocco, 1975.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
==Collegamenti esterni==
*
{{Portale|pittura}}
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[[Categoria:Dipinti a Palazzo Vecchio]]
[[Categoria:Dipinti dell'Orcagna]]
[[Categoria:Dipinti su sant'Anna]]
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