Cacciata del Duca d'Atene: differenze tra le versioni

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{{Opera d'arte
|immagine=Andrea Orcagna -, The Expulsion of the Duke of Athens, 1343, Plz. -Vecchio, WGA16663Florence.jpg
|grandezza immagine=300px
|titolo=Cacciata del Duca di Atene
|artista=[[Andrea Orcagna|Orcagna]]
|data = [[13231343]]-[[1349]]
|opera = dipinto
|tecnica=[[affresco]] staccato
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}}
 
La '''''Cacciata del Duca diduca d'Atene''''' è un [[affresco]] conservato nella ''Salotta'' di [[Palazzo Vecchio]] a [[Firenze]]; l'affresco, proveniente da un muro delle antiche [[Carcere delle Stinche|carceri delle Stinche]], è stato dubitativamente attribuito all'[[Andrea Orcagna|Orcagna]] e fu dipinto tra il [[13231343]] e il [[1349]].
 
==Storia==
Il [[26 luglio]] [[1343]], giorno di [[Anna (madre di Maria)|sant'Anna]], i fiorentini cacciarono dalla città il dispotico [[Duca d'Atene]] [[Gualtieri VI di Brienne]]. Nell'occasione fu assaltato iil [[carcere delle Stinche]], quello dei detenuti politici, e liberati tutti gli oppositori al regime che il duca aveva fatto incarcerare. Per ricordare l'evento fu commissionato all'[[Orcagna]] un affresco celebrativo degli eventi.

Con la dismissione e la distruzione parziale del carcere, dopo il [[1833]], l'affresco fu inglobato in un nuovo tabernacolo e solo nel [[1964]] l'avvocato Castellani, proprietario e impresario del teatro, lo fece staccare e restaurare prima di donarlo al comune di Firenze (in quanto vi era rappresentata una delle più antiche vedute di [[palazzo Vecchio]]), che lo musealizzò nelle raccolte cittadine. Si trattotrattò, col senno di poi, di un fatto provvigiosoprovvidenziale che salvò il dipinto dalle acque dell'[[alluvione di Firenze|alluvione del 1966]].
 
L'attribuzione all'Orcagna ha subito varie oscillazioni e in passato era ritenuta opera di bottega o della cerchia, mentre oggi è riferita per lo più alla mano giovane del maestro.
 
==Descrizione==
Di forma circolare di circa tre metri di diametro, in origine presentava all'intorno i segni dello [[Zodiaco]], dei quali oggi resta solo il segno del [[Leone (astrologia)|Leone]], alternati da figure femminili e alcune iscrizioni poste a commentare la scena dipinta. Nella scena principale è rappresentato al centro [[Palazzo Vecchio]], nell'assetto ricontrabileriscontrabile tra il [[1323]], anno della costruzione dell'"Aringhiera", e il [[1349]], quando furono demolite le antiporte.
 
Sulla sinistra si vede una figura femminile con l'[[aureola]] (variamente interpretata, probabilmente [[Anna (madre di Maria)|sant'Anna]]) seduta su un trono coperto da un drappo sorretto da due [[angelo|angeli]]. Essa porge, in segno di restituzione, i tre [[gonfalone|gonfaloni]] di Firenze, del Popolo e del Comune ad un gruppo di cavalieri, inginocchiati per riceverli: si tratta di una rappresentazione simbolica della restituzione del potere alle milizie fiorentine. Questi cavalieri hanno la [[spada (arma)|spada]] nella mano destra e guardano con intensità la loro protettrice. Sul fianco destro delle loro [[cotta di maglia|cotte]] d'armi si vede la lettera T, che li identifica come i [[Cavalieri del Tau]]<ref>Quest'ultima ipotesi è suffragata anche da una recente pubblicazione di Vittorio L. Perrera.</ref> A terra si vedono una spada spezzata, una [[Bilancia (strumento)|bilancia]] spezzata, un [[libro]] chiuso e uno [[scudo (difesa)|scudo]] deformato.
 
Sulla destra dell'affresco si vede il [[Ducato di Atene|Duca d'Atene che]], con un abito guarnito d'[[ermellino]], che si allontana scacciato da un angelo, portandosi via uno strano oggetto dalle forme [[Antropomorfismo|antropomorfe]]. L'angelo porta sul braccio sinistro una colonna e, nella mano destra, un [[frustino]] a tre corde.
 
==Altre interpretazioni==
Inizialmente si credeva che rappresentasse ''Santa Reparata in atto di benedire le insegne delle Milizie della Repubblica fiorentina''; poi nel [[1906]] [[Robert Davidsohn]] vi riconobbe l'episodio della fuga da Firenze da parte del [[Gualtieri VI di Brienne|Duca d'Atene]], cacciato il [[26 luglio]] [[1343]], giorno di [[Anna (madre di Maria)|Sant'Anna]], come fu descritta dal [[Giovanni Villani|Villani]], quindi vedendoci il ''«Duca d'Atene che fugge avvinghiato da un serpente con la testa umana, simbolo della frode politica''».
 
Una nuova lettura darebbe un'altra interpretazione, quella della distruzione dell'[[Ordine del Tempio]] voluta nel [[1307]] dal re francese [[Filippo IV di Francia|Filippo ''il Bello'']]<ref>''...l'affresco delle Stinche non rappresenta la Cacciata de Duca d'Atene, non rappresenta Sant'Anna e le truppe popolari fiorentine, non rappresenta un atteggiamento rivoluzionario della città, perché è animato da tutt'altro ideale di quello che lo fece accogliere nella Salotta di Palazzo Vecchio... E poi, perché un affresco per celebrare la riacquistata libertà cittadina sarebbe stato dipinto nel buio delle carceri delle Stinche invece che su una parete di una sala del Palagio del Popolo?'' (Lensi Orlandi, ''Il Bafometto a Firenze'', vedi bibliografia)</ref>: quindi la donna con l'aureola sarebbe la ''Nostra Signora'', protettrice dei Templari, e la persona che fugge avrebbe in mano una immagine del [[Bafometto]]<ref>Nell'affresco il Baphomet ha testa umana calva e barbuta, voltata verso chi guarda, corpo d'[[aquila]] ed è visibile una zampa di [[leone]].</ref>.
 
Un'altra fdantasiosafantasiosa ipotesi vedrebbe nell'oggetto portato via, questa volta ammettendo si tratti del Duca d'Atene, la [[Sacra Sindone]], che sarebbe transitata dunque a Firenze, proveniente da Atene dove l'avrebbero recuperata i Brienne<ref>[{{cita web|url=http://www.bluedragon.it/non_fantasy/misteri/la_sacra_sindone.htm |titolo=La sacra sindone]}}</ref>.
 
Nell'affresco lo scudo riporta, anche se difficilmente visibile, lo stemma del duca d'Atene (d'azzurro al leone rampante d'oro a due code e seminato di biglietti d'oro); dunque è da ritenersi che l'interpretazione originale sia corretta.
 
==Note==
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==Bibliografia==
*Giulio Lensi Orlandi, ''Storia – Il Bafometto a Firenze'', in ''Almanacco Italiano 1976'', Firenze, Giunti Marzocco, 1975.
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
 
==Collegamenti esterni==
*[{{cita web|url=http://www.polomuseale.firenze.it/catalogo/scheda.asp?nctn=00293137&value=1 |titolo=La scheda ufficiale di catalogo]}}
 
{{Portale|pittura}}
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[[Categoria:Dipinti a Palazzo Vecchio]]
[[Categoria:Dipinti dell'Orcagna]]
[[Categoria:Dipinti su sant'Anna]]