Disc jockey: differenze tra le versioni

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{{Nota disambigua|altri significati|[[DJDj (disambigua)]],|titolo2=Dee [[DeejayJay (disambigua)]] o [[Dee Jay|titolo3=Deejay (disambigua)]]|redirect=DJ|redirect2=Dee Jay|redirect3=Deejay}}
{{C|Da verificare l'attendibilità delle informazioni, sembra un'immensa ricerca originale|musicisti|aprile 2015}}
{{F|musica|dicembre 2007}}
{{F|musicisti|novembre 2014|Carenza di fonti terze}}
{{P|Enfatica in diversi punti, da rivedere.|musica|ottobre 2009}}
[[File:JeffMillsALEX NILSON.jpg|thumb|[[Jeffupright|Un Mills]],DJ mentre si esibisce conusando treun CDJ,[[Long tre giradischiplaying|vinile]] e unaun drum[[Mixer machine Roland TR-909(consolle)|mixer]]]]
Il '''disc jockey'''<ref>"Disc jockey" è un termine mutuato dallaIn [[lingua inglese]] che tradotto, letteralmente significa "fantino del disco".</ref> (sinonimi:scritto "diskanche jockey",<ref>"Disk jockey" è un termine mutuato dalla [[lingua inglese]] che tradotto letteralmente significa "fantino del disco".</ref> "disc-jockey", "'''DJ"''',<ref>"DJ" è l'[[acronimo]] di "''dj'd'''isc, '''jD.J.'''ockey", e "'''dDeeJay'''isk oppure '''jDee-Jay'''ockey".</ref> "dj",<ref>"DJ" inteso come acronimo di "disc jockey" e "disk jockey" ("DJ" non è solo l'acronimo di "disc jockey" e "disk jockey", si veda la voce [[DJ]]) è molto diffuso nel linguaggio comune e come tutti gli acronimi molto diffusi nel linguaggio comune viene anche scritto tutto minuscolo.</ref> "deejay")<ref>"Deejay" è un termine mutuato dalla [[lingua inglese]] che nasce dallDall'unione deidella nomi inglesipronuncia delle due lettere chedella formano l'acronimosigla "DJ" e la sigla "D.J.": "deeDee" (nomeper inglese dellala lettera "[[D]]") e, "jayGei" (nomeper inglese dellala lettera "[[J]]").</ref>) è una [[Professione|figura professionale]] del mondo della [[musica]] e della discografia in generale.
 
== La figura del DJStoria ==
Dopo la fine della [[seconda guerra mondiale]], vennero introdotte macchine amplificate elettricamente che sostituivano con il tempo i grammofoni che amplificavano la lettura di un solco inciso su di un disco in [[gommalacca]], semplicemente con l'ausilio di una campana tromboidale che trasmetteva le vibrazioni di un diaframma a contatto con la puntina. Questa trasformazione condusse a uno sviluppo della diffusione sonora, e grazie agli amplificatori, il suono poteva distribuirsi attraverso casse acustiche a funzione elettro-magnetica in grado di aumentare la potenza di distribuzione e potevano coprire, acusticamente parlando, ambienti più ampi. Le feste che ricorrevano sempre più numerose, grazie a questa tecnologia, senza necessariamente una band, soprattutto negli Stati Uniti, avevano la funzione di socializzazione tra individui. Tuttavia divenne indispensabile la presenza di una persona atta alla selezione musicale, in quanto la durata dei dischi era comunque limitata, e se si voleva mantenere una sequenza temporale riducendo le interruzioni, era quindi importante la presenza di qualcuno che sostituisse i supporti, cioè il disc jockey. Secondo altri, la nascita del DJ coincide con i primi esperimenti [[Radio (mass media)|radiofonici]], nel momento in cui i pionieri delle trasmissioni via radio collegavano [[giradischi]] a [[Trasmettitore|trasmettitori]]. Naturalmente era necessaria una persona addetta a selezionare tali dischi, cioè il DJ, con l'uscita allo scoperto della discoteca e l'esportazione in America negli anni sessanta, dove verrà coniato appunto il termine DJ (''disc jockey'', ossia colui che per lavoro armeggia con il disco).
Il disc jockey, o più comunemente DJ, è un intrattenitore che si occupa di mixare musica trasmessa in un ambiente, selezionando (a seconda del suo stile, delle occasioni e dei gusti del pubblico) [[brano musicale|brani musicali]] di vario [[genere musicale|genere]] attraverso la tecnica del [[mixaggio]] (in inglese ''mix'', miscelazione) in modo da unire in [[sequenza musicale|sequenza]] più tracce provenienti da supporti musicali come il [[disco in vinile]], il [[CD]] quindi files audio (come ad esempio quelli in formato [[mp3]]), in modo da ottenere un unico flusso musicale che risulti piacevole all'ascoltatore.
 
Negli anni settanta, giunse ''[[La febbre del sabato sera]]'' e la ''[[disco music]]''. Insieme alla discoteca, il DJ acquisì sempre più prestigio.
L'attività svolta dal Disc Jockey al fine di creare mix di suoni in maniera limpida è definita con il termine inglese ''DJing'', attività che richiede conoscenze teorico-pratiche di carattere musicale ed [[elettronica|elettronico]].
 
Successivamente arrivarono i tempi del ''Loft''. Nacquero le prime ''star'', tra le quali spicca [[David Mancuso]],<ref>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2016/11/15/news/david_mancuso-152058257/|titolo=Dave Mancuso}}</ref> ispiratore di un'intera generazione di frequentatori del suo ''Loft'', lanciando grandi DJ come [[Larry Levan]], Kenny Carpenter, [[Frankie Knuckles]], [[Nicky Siano]], [[François Kevorkian]].
Anche un DJ, come un cantante, si esibisce per il pubblico. Un DJ, se diventato particolarmente famoso, può decidere di incidere un vero e proprio disco contenente i suoi live musicali, i suoi mixaggi ed eventualmente le sue produzioni (in questo caso, il DJ viene chiamato anche ''[[Producer (musica)|producer]]''). Oggi {{Citazione necessaria|molti}} DJ sono considerati delle ''star'' del mondo della musica in quanto sono impegnati in ''[[tournée]]'', serate, e altre attività imprenditoriali connesse al mondo della [[discografia]] (apertura di [[etichetta discografica|etichette discografiche]], [[studio di registrazione|studi di registrazione]], [[discoteca|discoteche]] ed [[emittente radiofonica|emittenti radiofoniche]]) tale da creare una vera e propria industria legata alla figura del DJ.
 
Alla fine degli anni settanta, nacque nei ghetti neri del [[Bronx]] e di [[Harlem]] un'altra interpretazione dell'arte del ''DJing'': il ''Turntablism'', ora una delle discipline della cultura [[hip hop]], di cui il capostipite è [[Kool Herc]], seguito da [[Grandmaster Flash]], che perfezionò le tecniche di mixaggio con due piatti proposte da Kool Herc. Una di queste, definita "[[scratch]]" (dall'inglese "graffio") nel tempo si è sviluppata fino a far diventare il [[giradischi]] un vero e proprio strumento musicale: infatti, tramite movimenti sincronizzati, usando una mano sul ''[[cross-fader]]'' (elemento del mixer la cui apertura e chiusura "taglia" il segnale in uscita) e l'altra sul vinile, il turntablist riesce a ripetere velocemente alcune sezioni del disco e a modulare il suono riprodotto in modo da creare note, effetti e grooves.
Nonostante ciò è da segnalare il fenomeno, soprattutto negli ultimi anni, di un notevole incremento del numero di DJ più o meno competenti favorito soprattutto dalle agevolazioni, dai prezzi sul mercato per DJ, dall'avvento del digitale, dalla pirateria discografica, da [[Internet]], e dai più sofisticati lettori [[CDJ (musica)|CDJ]], che facilitano molto il lavoro di DJ rispetto agli anni passati.
Due tra gli esponenti più noti di questa disciplina sono stati DJ Qbert e Mix Master Mike, fondatori della crew Invisibl Skratch Piklz, che negli anni novanta hanno dato al movimento risonanza mondiale.
=== La storia ===
Secondo alcuni la nascita del DJ coincide con i primi esperimenti [[Radio (mass media)|radiofonici]], quando i pionieri delle trasmissioni via radio collegavano dei [[grammofono|grammofoni]] a dei [[Trasmettitore|trasmettitori]]. Naturalmente ci voleva qualcuno addetto a selezionare tali dischi: quel qualcuno diventerà presto il DJ con l'uscita allo scoperto della discoteca e l'esportazione in America negli anni [[1960|sessanta]], dove verrà coniato appunto il termine di DJ (''disc jockey'', letteralmente "fantino dei dischi")Nacque così una nuova forma di arte, il mixaggio, e cioè la sovrapposizione di due dischi a tempo e rispettando melodia e armonia creandone di nuove, il primo mixaggio avvenne in una chiesa sconsacrata frequentata da gay a New York, dove il DJ modificò dei piatti thorens a trazione a cinghia inserendoci il controllo della velocità., i primi due dischi mixati furono un pezzo di [[Manu Dibango]] e un pezzo dei [[Led Zeppelin]].
 
Furono gli americani gli inventori del movimento ''[[house music]]'' che avviò un filone di [[musica elettronica]], prodotta dal DJ stesso.
Negli [[anni 1970|anni settanta]] arrivò la ''Saturday Night Fever'' (Febbre del sabato sera), e la ''[[disco music]]''. Insieme alla discoteca, il DJ acquisì sempre più prestigio, diventando l'artefice della buona riuscita di un evento e della buona fama di un locale.
 
== Descrizione ==
Successivamente arrivarono i tempi del ''[[Loft (discoteca)|Loft]]'' e la discoteca divenne luogo di amore per la musica dove la gente entrava per lasciarsi trasportare dalle atmosfere create dal DJ. Il
[[File:DaftAlive.jpeg|thumb|upright=1.4|I [[Daft Punk]] in concerto durante l'''[[Alive 2007]]'']]
Nacquero le prime ''star'' {{Citazione necessaria|di cui il primo fu di sicuro [[Dave Mancuso]]}}, ispiratore di un'intera generazione di frequentatori del suo ''Loft'', lanciando grandi DJ come [[Larry Levan]], [[Kenny Carpenter]], [[Frankie Knuckles]], [[Nicky Siano]], [[François Kevorkian]] in Italia per comprendere quanto fossero importanti i DJ , basta pensare che [[Vasco Rossi]] si finanziò i primi concerti con i soldi guadagnati a fare il DJ , per il resto d'Italia in quel periodo pionieristico si misero il luce diventando (e qualcuno lo è ancora) dei veri e propri idoli DJ come Riccardo Cioni, Steve Martin, Daniele Baldelli, Mozart, Claudio Cecchetto ,Zuccotti sergio; questi personaggi sono sicuramente i primi del nostro paese, (per tutti i citati si colloca l'inizio attività intorno al 1974)se qualcun altro ha iniziato (con successo) prima, sarà inserito nella lista se in grado di dimostrarlo.
Il disc jockey è di solito un professionista dell'intrattenimento il cui compito è di selezionare, molto spesso in una discoteca o in un club, a seconda dei gusti del pubblico, delle occasioni, ma anche del suo stile personale, [[brano musicale|brani musicali]] di vario [[genere musicale|genere]], attraverso un impianto di amplificazione, del quale l'ambiente stesso è munito, e al quale è collegata la ''consolle'' (o ''disco-consolle''). Attraverso questa consolle, con la tecnica del [[mixaggio]] (in inglese ''mixing''), è possibile unire in sequenza più tracce provenienti da diversi supporti sonori, come il [[disco in vinile]] o il [[compact disc]], in modo da ottenere un unico flusso musicale che risulti piacevole all'ascoltatore.
 
L'attività svolta dal disc jockey, al fine di creare mix di suoni in maniera limpida, è definita con il termine inglese ''DJing'', attività che richiede conoscenze teorico-pratiche di carattere musicale ed [[elettronica|elettronico]]. Un DJ può decidere di incidere un disco contenente i suoi live musicali, i suoi mixaggi ed eventualmente le sue produzioni (in questo caso, il DJ viene chiamato anche ''[[DJ producer|producer]]''). Soprattutto negli ultimi anni si è verificato un notevole aumento dei DJ, più o meno competenti, favorito da diversi fattori, quali i prezzi sul mercato per DJ, l'avvento del digitale, la pirateria discografica e i più sofisticati lettori [[CDJ (musica)|CDJ]], che facilitano molto, rispetto agli anni passati il loro lavoro.
Alla fine degli anni '70 nasceva nei ghetti neri del [[Bronx]] e di [[Harlem]] un'altra interpretazione dell'arte del ''DJing'': il ''[[turntablism]]'', ora una delle discipline della cultura [[hiphop]], di cui capostipite è [[Kool Herc]], seguito da [[Grandmaster Flash]] che perfezionò le tecniche di mixaggio con due piatti proposte da Kool Herc; questa complessa arte si svilupperà (soprattutto nella cultura [[hiphop]]) fino a far diventare il [[giradischi]] un vero e proprio [[strumento musicale]], capace di produrre dei suoni con il movimento manuale ripetuto del disco sul ''platter'', il cosiddetto "graffio" della [[puntina (giradischi)|puntina]] o ''scratch''. Con abili movimenti sul ''[[cross-fader]]'' con una mano, e sul disco con l'altra mano i DJ che praticano ''turntabilism'' riescono in questo modo a creare [[nota (musica)|note]], nuovi [[Ritmo|ritmi]] e [[suono|suoni]].
 
== Gli strumenti ==
Furono gli americani gli inventori del movimento ''[[house music]]'' che "dette il la" a tutto un immenso filone di [[musica elettronica]], prodotta dal DJ stesso.
=== La consolle ===
La ''console'' o ''consolle'' o regia audio, lo strumento musicale del dj, può essere costituita da un numero variabile di dispositivi ([[CDJ (musica)|CDJ]], [[giradischi]], [[Mixer (consolle)|mixer]], [[drum machines]], [[sintetizzatori]], [[Sequencer Audio/MIDI|sequencers]]...)
 
=== I CDJ ===
Bisogna dire che Kool Herc e Grandmaster Flash hanno dato moltissimo a quello che ora è il modo di proporre i dischi da parte dei DJ nei più svariati generi musicali, come il suonare con due giradischi, l'arte di mixare insieme due canzoni e l'invenzione dei ''[[Loop (musica)|loop]]''.
{{vedi anche|CDJ (musica)}}
[[File:Pioneer_DJ_equipment_-_angled_left_-_Expomusic_2014.jpg|thumb|Una consolle standard con due CDJ e un mixer al centro]]
Questo termine deriva dagli acronimi [[CD]] e [[DJ]]. Si tratta di lettori professionali da Dj che consentono molte altre funzioni oltre a quelle dei lettori CD.
 
Le principali sono:
Infine, negli anni novanta i DJ ormai popolari, divennero gli idoli dei ''clubbers'' i quali presero a muoversi da una città all'altra o da un paese all'altro per seguire i loro DJ preferiti.
 
* '''Jog wheel:''' si tratta di quella che forse è la parte più evidente di tutto il CDJ. Questo comando di forma circolare permette di muovere avanti e indietro il brano molto lentamente, con una precisione estrema. È utile anche per altre funzioni, ad esempio permette di fare quello che fa il Pitch Control, ma con molta più precisione, oppure di applicare gli effetti, se presenti sul CDJ stesso.
== La console ==
* '''Pitch Control''': permette di velocizzare o rallentare un brano. Serve per i beatmix (vedi il paragrafo "mixaggio"). Si può effettuare anche tramite il jog su certi CDJ. Tuttavia il jog permette solo una variazione temporanea del beat del brano, solitamente per correggere eventuali imperfezioni durante il passaggio da una canzone all'altra.
[[File:DaftAlive.jpeg|thumb|300px|right|I [[Daft Punk]] in concerto durante l' ''[[Alive 2007]]'']]
* '''Cue''': i punti di taglio sono dei punti particolari situati all'interno di un brano, che permettono al dj di trovare il pezzo che gli serve immediatamente: si tende a metterne uno ad esempio prima di un ritornello o di una strofa, o di un ponte. Sono fondamentali per il lavoro del dj.
Il ''mix'' o miscelazione consiste nel miscelare brani in sequenza e senza brusche variazioni di tempo al fine di creare un flusso sonoro continuo, a favore del pubblico sulla pista da ballo.
* '''Key Control''': permette di modificare la tonalità del brano.
* '''Loop:''' permette di impostare dei loop, ovvero delle parti di una lunghezza variabile che si ripetono di continuo, anche all'infinito volendo.
* '''Effetti:''' gli effetti applicabili tramite i CDJ sono molteplici. Di norma i dj preferiscono applicarli tramite speciali programmi per computer, come [[Virtual DJ]] o [[Traktor]]. Solitamente gli effetti sono presenti sui mixer o aggiunti in un secondo momento con delle effettiere.
 
=== I giradischi ===
Per poter effettuare il mixaggio un DJ ha essenzialmente bisogno di una strumentazione professionale adatta che prende il nome di ''console'' o regia audio. La console per DJ è principalmente composta da due giradischi con controllo di velocità del brano (detto ''pitch control''), un ''[[Mixer (consolle)|mixer]]'' audio a due o più canali, una [[Auricolari|cuffia in funzione di preascolto del disco successivo]] ed eventualmente un [[microfono]] per fare [[animazione]]. Ovviamente la console va poi connessa ad un impianto di due o più [[Diffusore acustico|diffusori]] stereo (o più comunemente ''[[cassa acustica|casse acustiche]]'') le quali necessitano di un [[amplificatore acustico|amplificatore]] audio (oggi sono disponibili sul mercato anche casse acustiche preamplificate ossia con amplificatore interno). Per poter ascoltare la musica in uscita, e quindi controllare il mixaggio, il DJ si serve di un [[diffusore acustico]] detto ''[[studio monitor]]'' o in ogni caso della cuffia stereo. Alcuni DJ preferiscono la "Cassa spia", una cassa posta nell'immediata destra o sinistra, al fine di seguire al meglio le fasi del mixaggio.
{{vedi anche|giradischi}}
[[File:Technics_SL-1200MK2-2.jpg|thumb|Il Technics SL-1200 fu uno dei giradischi più usato per il turntablism dagli anni settanta]]
Lavorare con i [[giradischi]] è ovviamente più impegnativo che lavorare usando strumenti digitali come CDJ o i [[computer]]. Questo perché uno strumento analogico non permette di godere di tutti quei vantaggi offerti negli ultimi anni dalla tecnologia, come la [[onda sonora|visualizzazione grafica dell'onda]] che viene effettuata mediante il computer con programmi tipo [[Virtual DJ]], [[Traktor]] o [[Mixxx]].
 
Esistono diversi tipi di giradischi in commercio. L'aspetto principale che caratterizza quelli utilizzati dai DJ è il tipo di trazione utilizzata per dare movimento al piatto rotante:
Nonostante i DJ più tradizionali prediligano l'uso dei giradischi, con l'evoluzione digitale si è avuta negli ultimi anni la diffusione dei CDJ ([[acronimo]] di cd-dj), lettori per DJ che supportano i compact disc, che oggi permettono persino la riproduzione ed il mix di files mp3. In alcuni modelli i CDJ integrano funzioni talvolta utili e liberatorie per la [[creatività]] come l'emulazione dello scratch, processamenti [[Digital Signal Processor|DSP]] del segnale come l'''echo'', il ''flanger'', il ''delay'', il ''filter'', il ''loop'' che permette di riprodurre all'infinito un determinato spezzone di traccia detto [[campionatore|campione]] o un certo numero di attacchi di brano detti ''CUE points''. I CUE points permettono al DJ di saltare istantaneamente a punti determinati del brano in esecuzione.
 
# '''A [[cinghia]]: '''è tra le prime tecnologie applicate. Si basa sulla trasmissione della rotazione tra un [[motore elettrico]] e il piatto rotante, mediante l'uso di una cinghia (in genere costruita in [[caucciù]]). Sono i preferiti dagli appassionati di musica e per l'ascolto normale e sono poco adatti al [[mixaggio]], sebbene i primi giradischi adattati al mixing utilizzassero questa tecnologia.
Il digitale offre inoltre la capacità di mantenere inalterata la [[tonalità (musica)|tonalità]] del brano, indipendentemente dalla velocità di esecuzione grazie alla tecnologia ''master tempo'' (o anche spesso ''pitch key'') supportata da alcuni lettori CDJ. Esistono infatti programmi come [[Virtual DJ]] che appunto emulano l'attrezzatura del DJ su un computer, con possibilità di registrare i pezzi ecc.
# '''A trazione diretta''': sono preferiti dai DJ in quanto patiscono meno il bloccaggio del piatto rotante (turntable) non essendoci strisciamento della cinghia e conseguente riscaldamento e usura. Inoltre la trazione diretta consente un maggior rendimento meccanico, ossia trasferire al piatto una maggior quantità della potenza meccanica prodotta dal motore. Di conseguenza l'accelerazione è più elevata che nella trasmissione a cinghia in quanto questa assorbe una parte della forza di trazione e introduce sia ritardo che [[jitter]].
Nel 1978 la [[Technics]] sviluppò un giradischi professionale per DJ ([[Technics SL-1200|Technics SL-1210]]) che acquisì in breve tempo un ampio successo per le sue caratteristiche tecniche che ne hanno fatto uno strumento insostituibile. La principale caratteristica era proprio la trazione: si sviluppò una tecnologia detta a ''trazione indiretta'' o ''al quarzo''. L'idea rivoluzionaria che ha condotto al successo questi giradischi era la quasi totale assenza di manutenzione del piatto rotante, in quanto, non essendoci alcun elemento di trazione a contatto<ref>A esclusione fatta solo per il piolino centrale.</ref> non vi era usura. Un altro fattore che ha portato al successo dei giradischi della technics è stata l'introduzione del braccio curvo<ref>Definito braccio a S per la sua forma.</ref> e la sua particolare costruzione, che permetteva di eliminare un fastidioso effetto di risonanza generatosi quando il giradischi si trovava in prossimità di un altoparlante.<ref>L'effetto è simile al rimbombo che si verifica quando un microfono si avvicina a un [[subwoofer]].</ref> I giradischi Technics, serie SL-12xx, non sono mai stati rimpiazzati da altri prodotti di mercato. Benché oggi si sia passati a strumenti digitali, i Technics sono ancora largamente usati.
 
== Il mixaggioL'attività ==
=== Il mixaggio ===
La tecnica del [[mixaggio]] si basa fondamentalmente sull'allineamento dei battiti per minuto (bpm) fra due [[Brano musicale|brani]] diversi. Per eseguire questa operazione, il DJ aumenta o diminuisce in [[Auricolari|cuffia]] la [[velocità]] del disco in fase di preascolto. Il primo DJ che utilizzò questa tecnica fu [[Francis Grasso]], DJ americano degli anni '70. In precedenza, i DJ erano dei ''selector'' più che dei veri e propri disc jockey, non era necessario avere una tecnica e la loro bravura era dovuta esclusivamente alla selezione musicale e al controllo degli [[equalizzatore|equalizzatori]], e, per i più fantasiosi come [[David Mancuso]], unita al controllo delle [[luce|luci]] e dell'[[aria condizionata]].
 
Per riuscire a mettere "a tempo" due brani quando la differenza di bpm è notevole, il DJ ricorre al ''[[bending]],'' ovvero all'azione di aumentare e diminuire la velocità del brano spingendo o opponendo resistenza alla rotazione del disco (processo similare nei CDJ). In fase di miscelazione inoltre, grazie al ''mixer'', è possibile livellare i [[Volume (acustica)|volumi]] e le [[frequenza|frequenze]] per [[armonia|armonizzare]] acusticamente il mix e dare un ulteriore tocco di creatività.
La tecnica del mixaggio si basa fondamentalmente sull'allineamento dei battiti per minuto (bpm) fra due brani diversi. Al fine di eseguire questa operazione, il DJ aumenta o diminuisce la [[velocità]] del disco in preascolto in cuffia. Il primo DJ che utilizzò questa tecnica fu [[Francis Grasso]], DJ americano degli anni '70. In precedenza, i DJ erano dei ''selector'' più che dei veri e propri disc jockey, non vi era tecnica e la loro bravura era individuata nella selezione musicale unita al controllo degli [[equalizzatore|equalizzatori]], e, per i più fantasiosi come [[David Mancuso]], unita al controllo delle [[luce|luci]] e dell'[[aria condizionata]].
 
Esistono diverse tecniche di mixaggio: si possono utilizzare diverse combinazioni per fondere più brani insieme, come [[Frequenza di taglio|tagliare le frequenze]] di una ed entrare con la seconda solo con le frequenze corrispondenti, sovrapporre in maniera continua o "a tempo" solo alcuni ''[[riff]]'' durante l'applicazione di un [[effetto musicale|effetto]] esterno o più semplicemente sfumare il volume con l'uso del ''[[cross-fader]]'' presente sul mixer. Il crossfader è un cursore orizzontale, posto solitamente sulla parte inferiore del mixer, che permette di passare un segnale audio da un canale all'altro in uscita sul ''master'' (l'audio in ascolto). Il [[cross-fader]] in alcuni mixer implementa alcune funzioni per agire sul segnale come la "curva di taglio" delle [[Frequenza acustica|frequenze]], che, a seconda delle proprie esigenze può essere più dura e netta, ad esempio per effettuare uno ''scratch'' efficace, o più morbida, permettendo di sfumare da un canale all'altro in maniera graduale.
Per riuscire a mettere "a tempo" due brani quando la differenza di bpm si fa sentire (un piccolo scarto è difficilmente evitabile), il DJ ricorre al ''[[bending]]'' ovvero all'azione di aumentare e diminuire la velocità del brano spingendo o opponendo resistenza alla rotazione del disco (processo similare nei CDJ) per ottenere una variazione estemporanea del bpm.
In fase di miscelazione inoltre, grazie al ''mixer'', è possibile livellare i [[Intensità (musica)|volumi]] e le [[frequenza|frequenze]] per [[armonia|armonizzare]] acusticamente il mix e dare un ulteriore tocco di creatività.
 
Praticamente il mixing si basa su una semplice regola che consiste nel collegare due brani in [[Battuta (musica)|battuta]]. La battuta è determinata dal conteggio di 32 [[Battiti per minuto|battiti]] del brano. Nell'ambito della [[disco music]] i 32 battiti sono generalmente scanditi da 32 colpi di cassa e corrispondono a 32 quarti, ovvero 8 battute se il tempo è quattro quarti. La regola è comunque applicabile anche in altri ambiti, persino nella musica classica. Ogni 32 battiti si determina un giro. La regola vuole che i dischi vadano appaiati ogni 32 battiti. In alternativa è possibile dire che un disco va inserito sul giro. Il giro, dunque è definito come l'insieme di 32 battiti. Tuttavia tale regola non è fortemente stringente: esistono brani in cui i compositori adottano la "licenza poetica" di aggiungere un giro con più battiti, che sono sempre multipli di 4.
Esistono diverse tecniche di mixaggio: si possono utilizzare diverse combinazioni per fondere più brani insieme, come [[Frequenza di taglio|tagliare le frequenze]] di una ed entrare con la seconda solo con le frequenze corrispondenti, sovrapporre in maniera continua o "a tempo" solo alcuni ''riff'' durante l'applicazione di un [[effetto musciale|effetto]] esterno o più semplicemente sfumare il volume con l'uso del ''cross-fader'' presente sul mixer. Il crossfader è un cursore orizzontale, posto solitamente sulla parte inferiore del mixer, che permette di passare un segnale audio da un canale all'altro in uscita sul ''master'' (l'audio in ascolto). Il fader in alcuni mixer implementa alcune funzioni per agire sul segnale come la "curva di taglio" delle frequenze, che a seconda delle proprie esigenze può essere più dura e netta (ad esempio per effettuare uno ''scratch'' efficace), o più fluida (permettendo di sfumare da un canale all'altro in maniera graduale).
 
I mixer, a seconda del livello di professionalità richieste, offrono molte funzioni come le unità multieffetti [[Digital Signal Processor|DSP]], i [[campionatori]], i filtri o le uscite di tipo [[Musical Instrument Digital Interface|MIDI]] che permettonoconsentono l'autosincronizzazione con alcune apparecchiature [[Musical Instrument Digital Interface|MIDI]] hardware e software come [[drum machines|drum machine]], [[campionatori]] o [[sequencer]]s. I più sofisticati, o meglio, quelli di ultima generazione sono dotati di porte USB.
 
=== Turntablism ===
Il ''[[turntablism]]'' viene collegato immediatamente all'attività di un DJ di tipo [[hip hop]]: grazie a questa disciplina il DJ riesce a "suonare il disco", cioè ad usare un [[giradischi]] e un [[disco in vinile]] come veri e propri [[strumento musicale|strumenti musicali]]; gli effetti sonori prodotti vengono definiti in gergo ''scratches''.
 
Con il tempo si è sviluppata una vera e propria "Bibbia" sulle tecniche di effetti (''tricks'' o ''routines''). Sono innumerevoli le manipolazioni possibili del disco per creare effetti sonori: dai più comuni ''[[scratch]]'' con le sue infinite varianti, ai ''backspin'',<ref>Utilizzare la mano per suonare il disco al contrario.</ref> passando per i ''beat juggling''.<ref>Chiamata anche ''drumming''; tecnica in cui si compongono al volo le batterie.
Il ''turntablism'' viene collegato immediatamente all'attività di un DJ di tipo [[hip hop]]: grazie a questa disciplina il DJ riesce a ''suonare il disco'', cioè ad utilizzare un giradischi e un disco in vinile come [[strumento musicale|strumenti musicali]]; gli effetti sonori prodotti vengono definiti in gergo ''scratches''.
 
Una vera e propria "Bibbia" sulle tecniche di effetti ("''tricks''" o "''[[routines]]''") si è sviluppata nel tempo. Sono innumerevoli le manipolazioni possibili del disco per creare effetti sonori: dai più comuni ''scratch'' (con le sue infinite varianti) ai ''backspin'' (far suonare al contrario il disco con la mano), passando per i ''beat juggling'' (o ''drumming'' - tecnica in cui si compongono al volo le batterie).</ref> Per queste tecniche il DJ utilizzausa prevalentemente una coppia di giradischi, inperché quantosono più pratici per il controllo manuale della rotazione del disco. anche seComunque oggi con lei tecniche digitaliCDJ è possibile creare questi effetti con itecniche CDJ chedigitali: in alcuni modelli supportanoci sono tasti che riproducono in automatico tali effetti. Gli effetti inoltre si possono produrreessere prodotti in digitale con uno strumento detto [[''effettiera]]'', che oggi è possibile trovaretrovarla anche nei più sofisticati mixer per DJ.
 
Per eseguire gli effetti con i dischi vinile sono richiesti giradischi molto più solidi e affidabili di quelli necessari ad un DJ "classico" DJ che suona in sequenza dei brani: infatti l'[[Usura (metallurgia)|usura]] e lo [[Tensione interna|stress]] a cui è sottoposto un vinile, infatti, possono portare alla vera e propria distruzione dello stesso e della puntina. Molte case produttrici di strumenti di questo tipo (<ref>[[Vestax]], [[Stanton Magnetics]], [[Shure]], [[Ortofon]], [[Technics]], ed altre)eccetera.</ref> si sono specializzate nella realizzazione di strumenti adatti al turntablism, fornendo testine resistenti ai movimenti più estremi, panni''slipmat''<ref>{{Cita web|url=http://dizionario-internazionale.com/definitions/?italian_word=slipmat|titolo=Definizione di slipmat}}</ref> che riducono la [[frizione]]l'attrito tra disco e piatto (''[[slip mat]]''), nonché ''mixer'' con ''crossfader'' dedicati allo ''scratch''.
 
Con l'avvento delle nuove tecnologie iniziano a comparire i primi DJ che praticano il turntablism con il [[Personal computer|PC]], attraverso [[software]] interattivi che riproducono le funzioni delle console da DJ,. nonostanteIcona talestorica metododel abbiaturntablism creatoè moltissimeil giradischi [[critica|criticheTechnics SL-1200]], train iuso cultoridagli delanni settanta e, dal 2010 non più in genereproduzione.
 
Icona storica del turntablism è il giradischi [[Technics SL-1200]], in uso dagli anni '70 non più in produzione dal 2010, che ha fatto la storia di questa arte musicale.
 
=== Selezione ===
La ''selezione'' è la proposta musicale dei brani scelti dal DJ.
 
Il DJ mixa dischi simili per ritmo, tempo, genere o di un dato periodo musicale; altre volte invece il DJ può decidere di mescolare nello stesso [[DJ set]] musica dalle più diverse caratteristiche o estrazioni cercando di rendere il passaggio il più armonico possibile. I DJ più bravi sanno mantenere due brani in esecuzione contemporanea per svariati minuti.
Ciò che distingue i DJ (e che in alcuni casi ne fa la fortuna) è la loro capacità di creare un'[[atmosfera (arte)|atmosfera]] con la scelta dei dischi più opportuna a seconda della serata e del pubblico.
 
== Nel mondo ==
Sulle qualità che devono essere peculiari per un bravo DJ esistono due scuole di pensiero differenti: la prima pensa che il DJ non sia un [[juke box]] che mette in sequenza i brani più in voga del momento, ma uno che sa scegliere il brano giusto che intenda i gusti del pubblico danzante al fine di intrattenerlo, cercando di proporre musica innovativa ed alternativa, lontana dal [[mainstream]]. Dall'altro lato, altri professionisti pensano che l'obiettivo intrattenitivo dell'attività del DJ possa essere raggiunto soltanto proponendo al pubblico una selezione di brani classici e ''orecchiabili'', il che ha fatto nascere generi come la musica "[[dance-commerciale]]" o il "divertentismo" ([[balli di gruppo]] o comunque brani il cui contenuto musicale è essenzialmente legato alla loro allegria o testi umoristici).
{{L|musica|marzo 2025}}
 
===Italia===
Ad ogni modo, molto spesso il DJ si affida a dei brani di successo definiti comunemente ''[[riempipista]]''.
I primi ''disc jockey'' italiani vengono considerati i conduttori de ''[[Il Discobolo]]'', il primo programma radiofonico che proponesse l'ascolto di musica registrata su dischi,<ref name=Napoletano>[https://www.radiospeaker.it/blog/storia-radio-zivelli-discobolo-dj-647.html Sofia Napoletano, ''Vittorio Zivelli con il Discobolo apre l'era dei Dj'' su Radiospeaker]</ref> anziché dal vivo.
 
[[Renzo Arbore]] e [[Gianni Boncompagni]], conduttori a metà degli anni sessanta di ''[[Bandiera gialla (programma radiofonico)|Bandiera gialla]]'' e ''[[Per voi giovani]]'', si comportavano come moderni ''disc jockey'', ma il loro inquadramento contrattuale era ancora quello di "maestro programmatore di musica leggera".<ref>[http://www.repubblica.it/spettacoli/people/2017/04/18/news/arbore_insieme_abbiamo_violato_tutte_le_regole_-163266521/ Silvia Fumarola, ''Arbore:insieme abbiamo violato tutte le regole'' sul sito de ''La Repubblica'']</ref>
Il DJ mixa dischi che siano simili per ritmo, tempo, genere o di un dato periodo musicale; altre volte invece il DJ può decidere di mescolare nello stesso [[DJ set]] musica dalle più diverse caratteristiche o estrazioni cercando di rendere il passaggio il più armonico possibile. I DJ più bravi sanno mantenere due brani in esecuzione per svariati minuti.
 
L'espressione ''disc jockey'' è entrata in Italia negli anni settanta con la diffusione delle [[discoteca|discoteche]] e delle [[radio libere]]. Il più celebre esponente di questa generazione di DJ è stato probabilmente [[Claudio Cecchetto]].
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* De Giovanni Max, ''Disco selector. Professione DJ, la storia'', Tipografia Moderna (Ravenna), 2008.
* De Luca Fabio, ''Mamma, mamma, voglio fare il dj'', Arcana, 2003.
* Coccoluto Claudio, Pacoda Pierfrancesco, ''Io, DJ. Musica, moda, stili di vita. Perché il mondo è diventato una gigantesca pista da ballo?'', Einaudi, 2007.
* Veneziano Luca, "Gran Galà DJ" Incontro Editore, 1988.
* Teomelìa D.J. (Amante Filippo) il mixaggio nelle radio.
* Corrado Rizza, Marco Trani, "I love the nightlife"' Wax Production (Roma), 2010.
* Corrado Rizza, Anni Vinilici - Io e Marco Trani 2 Dj Vololibero, 2016.
;Filmografia
* [[Berlin Calling]] — fiction tedesca sul compositore e DJ Ickarus (Paul Kalkbrenner) che esagera con le droghe
* [[It's All Gone Pete Tong]] — fiction britannico-canadese, parla del Dj che è diventato completamente sordo, ma è riuscito a tornare alla sua professione
* [[Kvadrat]] — documentario che esplora le realtà della professione del [[techno]] DJ sull'esempio del DJ russo Andrey Pushkarev
* [[Bravetown]]- fiction americana che parla di un DJ che suonava in discoteca e assumeva droga così è stato spostato in un'altra città per seguire una terapia e nello stesso periodo suona per la squadra di ballo della scuola
* Vinilici - regia di Fulvio Iannucci , documentario, 2018
 
== Voci correlate ==
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* [[DJ produttore]]
* [[DJ set]]
* [[Deejay Planner]]
* [[Generi musicali]]
* [[Giradischi]]
* [[Mixer (consoleconsolle)|Mixer]]
* [[Musica]]
* [[virtual DJ]]
* [[Mixxx]]
 
== Bibliografia ==
 
* De Giovanni Max, ''Disco selector. Professione DJ, la storia'', Tipografia Moderna (Ravenna), 2008
* De Luca Fabio, ''Mamma, mamma, voglio fare il dj'', Arcana, 2003
* Coccoluto Claudio, Pacoda Pierfrancesco, ''Io, DJ. Musica, moda, stili di vita. Perché il mondo è diventato una gigantesca pista da ballo?'', Einaudi, 2007
* Veneziano Luca, "Gran Galà DJ" Incontro Editore, 1988.
* Teomelìa D.J. (Amante Filippo) il mixaggio nelle radio.
* Corrado Rizza, Marco Trani, "I love the nightlife"' Wax Production (Roma), 2010
* Zuccotti sergio dj affermato anni 80 puro e solo vinile nato a soncino (cr) CAPOGRUPPO A.I.D-LOMBARDIA
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