Strada spagnola: differenze tra le versioni
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La '''Strada spagnola'''<ref>Alegre Peyrón, p. 195</ref><ref>Sella, p. 7</ref><ref name="ref_A">Annoni, p. 26</ref> (anche menzionata come ''Strada di Fiandra''<ref>Società e storia, n. 135-138, p. 279</ref> e ''Corridoio di Fiandra''<ref name="ref_A" />), fu un percorso via terra utilizzato dal [[Sovrani di Spagna|re di Spagna]] [[Filippo II di Spagna|Filippo II]] per trasferire truppe e rifornimenti durante la [[guerra degli ottant'anni]]. L'ostilità del [[Regno di Francia]] e dell'[[Regno d'Inghilterra|Inghilterra]] rendeva infatti impossibile il passaggio attraverso il [[La Manica|canale della Manica]] fino ai [[Repubblica delle Sette Province Unite|Paesi Bassi spagnoli]].
Il [[Mediterraneo]] invece era dominato dalle marine dei reami soggetti alla Spagna e su di esso si affacciavano due delle principali basi navali e militari spagnole, cioè [[Barcellona]] e [[Napoli]]. Da là si imbarcavano i contingenti destinati alle [[Fiandre]] e alla [[Renania]], che, dal 1602, sbarcavano nel [[Marchesato di Finale]] in [[Liguria]]. Poi, per terra, marciavano attraverso il [[Ducato di Milano]], traversavano le [[Alpi]] e proseguivano secondo diversi itinerari. Uno era quello dal [[Colle del Moncenisio]] attraverso la [[Savoia (regione storica)|Savoia]], nella [[Franca Contea]] e in [[Lorena (regione francese)|Lorena]], per arrivare fino a [[Bruxelles]] passando per territori della [[Borgogna]] sotto la sovranità o l'influenza spagnola, come il [[Lussemburgo]], le [[Fiandre]] e il [[Principato vescovile di Liegi]].<ref>Parker 2004</ref><ref>Paoletti 2001</ref> L'altro percorso, denominato ''corridoio della Valtellina''<ref>Donati, p. 73</ref>, da [[Milano]] proseguiva per [[Como]] e la [[Valtellina]] e il suo itinerario dalla Liguria era [[Finale Ligure|Finale]], [[Milano]], [[Lago di Como]], [[Valtellina]], sponda superiore del [[Lago di Costanza]], corso superiore del [[Reno]], [[Renania]], [[Alsazia]], [[Strasburgo]], Olanda (o, se andavano nella [[Germania]] centrale od orientale, [[Lago di Costanza]], dove c'è lo spartiacque [[Reno]] - [[Danubio]], corso superiore dell'[[Inn]], [[Vienna]], [[Boemia]] e Germania centro-orientale).
Tale percorso era necessario perché i territori degli Asburgo di Spagna non confinavano con quelli degli Asburgo d'Austria, per via della separazione fra il [[Trentino]] e la [[Lombardia]] data dal territorio della [[Repubblica di Venezia]] e a causa della non certa disponibilità del terminale fluviale di [[Mantova]]. Insomma, il Cammino di Fiandra era l'unica strada veramente sicura.
Tutto il tratto in [[Italia]] venne migliorato e protetto da fortificazioni, la più nota delle quali era il [[Forte di Fuentes]], fatte erigere da don [[Pedro Enríquez de Acevedo]], conte di Fuentes, governatore spagnolo di [[Milano]].
Il cammino venne utilizzato per la prima volta nel [[1567]] dal [[Fernando Álvarez de Toledo|duca
==Spedizioni==
{|table border="1" cellpadding="3" style="border-collapse:collapse;border:1px solid white;background-color:#800000; text-align:center;"
| colspan="8"
|- style="background:#e0e0ff;"
| style="width:4em;text-align:center;"|Anno
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|-style="background:#f0f0aa;"
|1593
|Messico
|3,000
|02/11
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==Bibliografia==
* [[Cecil John Cadoux]], ''Philip of Spain and the Netherlands'' (United States of America: Archon Books, 1969)
* William Gaunt, ''Flemish Cities:
* Geoffrey Parker, ''The Army of Flanders and the Spanish Road 1567-1659: The Logistics of Spanish Victory and Defeat in the Low Countries' Wars''. Second Ed.(Cambridge: Cambridge University Press, 2004, ISBN 978-0-521-54392-7).▼
*
* Fernando Martínez Laínez, ''Una pica en Flandes. La epopeya del Camino Español''. Madrid: EDAF. 2007 ISBN 978-84-414-1947-6.
* Herman Van der Wee, ''The Low Countries in the Early Modern World'', (Great Britain: Ashgate Publishing Limited, 1993)▼
* Ciro Paoletti, ''Gli Italiani in armi'', Roma, Ufficio Storico Stato Maggiore Esercito, 2001, ISBN 978-88-87940-11-4.
* Ciro Paoletti, ''A military history of Italy'' (Westport CN: Greenwood Praeger, 2007)
▲* William Gaunt, Flemish Cities: ''Their History and Art'' (Great Britain: William Gaunt and Paul Elek Productions Limited, 1969)
* Ciro Paoletti, ''L'Italia e il Cammino di Fiandra'', presentato al Congresso internazionale "Le armi del sovrano – eserciti e flotte da Lepanto alla Rivoluzione Francese, 1571 - 1789", Roma, Archivio di Stato, 6 marzo 2001.
▲* [[Geoffrey Parker]], ''The Army of Flanders and the Spanish Road 1567-1659: The Logistics of Spanish Victory and Defeat in the Low Countries' Wars''.
* [[Herbert H. Rowen]] (a cura di), ''The Low Countries in Early Modern Times'' (New York: Harper and Row, Publishers, Inc., 1972)
▲* [[Herman Van der Wee]], ''The Low Countries in the Early Modern World''
* Domenico Sella, ''Lo stato di Milano in età spagnola'', UTET Università, 1987
* Domenico Sella, Carlo Capra, ''Il ducato di Milano: dal 1535 al 1796'', UTET, 1984
* Ada Annoni, ''La Lombardia spagnola: civiltà di Lombardia'', Electa, 1984
* José María Alegre Peyrón, ''La Espada y la Pluma: Il mondo militare nella Lombardia spagnola Cinquecentesca'', M. Baroni, 2000
* Claudio Donati (a cura di), ''Alle frontiere della Lombardia : politica, guerra e religione nell'età moderna'', Franco Angeli, 2006
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[[Categoria:Strade
[[Categoria:Guerra
[[Categoria:Storia moderna]]
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