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{{nihongo|'''''Rebuild of Evangelion'''''|ヱヴァンゲリヲン新劇場版|Evangerion shin gekijōban|lett. "Evangelion nuova versione cinematografica"}} è una [[tetralogia]] cinematografica d'animazione giapponese, tratta dall'[[anime]] ''[[Neon Genesis Evangelion]]'' e prodotta dallo studio [[Khara]].
== Trama ==
== Titoli dei lungometraggi ==
=== Antefatti ===
{|class="wikitable" style="font-size: 99%;"
Il 13 settembre 2000 si verifica in [[Antartide]] un'esplosione di impatto catastrofico che causa la completa fusione della calotta polare e una variazione di inclinazione nell'asse della Terra. I successivi cambiamenti climatici, l'innalzamento del livello del mare e lo scatenarsi di conflitti globali per aggiudicarsi le poche risorse rimanenti, portano alla morte di circa tre miliardi di persone, la metà della popolazione mondiale. Ufficialmente le cause del disastro sono imputate all'impatto di un [[meteorite]], e l'esplosione viene designata con il nome di "Second Impact" (lett. "secondo impatto"). Il vero motivo del disastro, tuttavia, è da ricercarsi in un fallimentare esperimento eseguito da un gruppo di spedizione scientifico su un essere umanoide, indicato come il primo "Angelo": [[Angeli (Neon Genesis Evangelion)#Adam|Adam]], ritrovato poco tempo prima proprio in Antartide. Dietro a questa spedizione, guidata dal dottor Katsuragi, e al relativo esperimento si cela la misteriosa organizzazione Seele e il suo "Progetto per il perfezionamento dell'Uomo": uno scenario basato sui Rotoli del Mar Morto che consiste nel far compiere al genere umano un salto evolutivo verso un unico essere di natura divina.
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! Titolo internazionale
Per realizzare questo piano, la Seele fonda l'organizzazione segreta Gehirn, il cui compito è quello di ricercare e sviluppare contromisure adeguate contro l'attacco degli [[Angeli (Neon Genesis Evangelion)|Angeli]] ancora previsti dallo scenario. Sotto la guida di [[Gendō Ikari]] e sulla base del lavoro sviluppato da [[Yui Ikari]], la moglie di Gendo, il Gehirn progetta gli "[[Macchina da combattimento umanoide multifunzione Evangelion|Evangelion]]", enormi umanoidi artificiali clonati da Adam o dal secondo Angelo [[Angeli (Neon Genesis Evangelion)#Lilith|Lilith]] che possono essere pilotati da una persona ed usati per contrastare gli Angeli. Nel 2004 durante un test, Yui Ikari si dissolve, senza lasciare traccia, nella capsula-pilota di un prototipo di Evangelion. L'anno successivo, la ricercatrice Kyōko Sōryū Zeppelin perde parte della sua anima in un esperimento simile e si impicca poco tempo dopo.
! Titolo giapponese
 
! Traduzione italiana
Nel 2010 si conclude la costruzione del Magi, un sistema di tre [[supercomputer]] a serivizio dell'organizzazione. [[Naoko Akagi]], la costruttrice dei Magi, si sente sfruttata e tradita da Gendo Ikari, con il quale ha una relazione. In preda all'ira strangola la pupilla dell'uomo, [[Rei Ayanami]], che è in realtà un clone di componenti di Yui e dell'Angelo Lilith, e successivamente commette suicidio. In seguito Gehirn, che ha portato a conclusione i suoi compiti di ricerca e di sviluppo, viene sciolta e ripristinata, per i piani della Seele, sotto il nome di Nerv come [[organo esecutivo]]. La sede della nuova organizzazione è costruita in una camera sotterranea gigante sulla riva del Lago Ashi nei pressi di [[Hakone]] e sulla sua superficie viene fondata la città di Neo Tokyo-3. Rei viene sostituita da un nuovo clone.
! Data di distribuzione
 
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=== Intreccio principale ===
| ''[[Evangelion: 1.0 You Are (Not) Alone]]''
Nel 2015 la Terra si è ormai stabilizzata nel suo nuovo assetto climatico e la vita ha ripreso un corso che si potrebbe definire normale. Intanto la Nerv ha portato i suoi esperimenti ad uno stato molto avanzato, producendo tre Evangelion. [[Shinji Ikari]], dopo aver trascorso oltre 10 anni senza vedere suo padre Gendo, si reca a Neo Tokyo-3 per incontrarlo, essendo stato scelto per pilotare l'Unità 01. Suo malgrado combatte gli Angeli e salva la città dalla distruzione. Conosce Rei, Asuka, Toji e molti altri ragazzi e, gradualmente, apre il suo cuore a nuove amicizie e nuovi interessi<ref>{{cita|Camp, Davis|pagg. 245-246}}</ref>.
| {{Nihongo|ヱヴァンゲリヲン新劇場版:序|''Evangelion Shin gekijōban: jo''}}
 
| Evangelion nuova versione cinematografica: prologo
La venuta degli Angeli, prevista da Seele, preannuncia il Third Impact. Apparentemente lo scopo della Nerv è di difendere la Terra dagli attacchi nemici, ma in realtà proprio nel "Terminal Dogma" (il cuore del quartier generale) è imprigionata Lilith, l'essere che ha generato l'umanità. Sebbene non si sappia il vero motivo che spinga gli Angeli ad attaccare Nerv, la loro direzione comune sembra quella di entrare in contatto con Lilith. Sembrerebbe che gli Angeli cerchino il contatto con Adam (si fa credere a molti che nel Terminal Dogma ci sia Adam e non Lilith) per generare il Third Impact ed elevare l'umanità intera allo stato divino tramite la fusione di tutte le loro anime.
| 1º settembre 2007
 
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La conoscenza che ha portato alla creazione degli Eva permette all'umanità di poter fronteggiare gli Angeli, ma è la stessa Seele ad inviare alla Nerv [[Kaworu Nagisa]]: il diciassettesimo Angelo creato come ricettacolo per l'anima di Adam, colui che, infiltrato alla Nerv come pilota sostituto di Asuka, dovrebbe avere un contatto col prigioniero del Terminal Dogma e provocare il Third Impact. Kaworu instaura un profondo legame con Shinji, il quale per la prima volta nella vita si sente apprezzato per ciò che è. Ma la sua felicità dura poco: lo scontro finale per il destino dell'umanità, vede scontrarsi proprio loro due: un angelo e un ragazzo, profondamente legati.
| ''[[Evangelion: 2.0 You Can (Not) Advance]]''
== Design e stile ==
| {{Nihongo|ヱヴァンゲリヲン新劇場版:破|''Evangelion Shin gekijōban: ha''}}
[[File:Eva eye catch.jpg|thumb|right|Tipico titolo di ''Neon Genesis Evangelion'', con la scritta bianca evidenziata su uno sfondo nero.]]
| Evangelion nuova versione cinematografica: intermezzo
 
| 27 giugno 2009
{{citazione|Evangelion è come un puzzle, si sa. Qualsiasi persona può vederlo e darne una propria risposta. In altre parole, stiamo offrendo agli spettatori di pensare da soli, in modo che ogni persona può immaginare il proprio mondo.|Hideaki Anno<ref>cfr. «Newtype» in Protoculture Addicts, op. cit, n. 43, pgg 20-21</ref>}}
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| ''[[Evangelion: 3.0 You Can (Not) Redo]]''
=== Desin ===
| {{Nihongo|ヱヴァンゲリヲン新劇場版:Q|''Evangelion Shin gekijōban: kyu''}}
Poco dopo la realizzazione di "Nadia - Il mistero della pietra azzurra", Anno pronunciò l'intenzione di realizzare uno show a tratti simile a Yamato e Gundam, che considerava «dotati di un'anima, che emettono un grido al di fuori dello schermo con una certa vibrazione»<ref name=Animage1991>{{cita pubblicazione|autore=Animage Magazine|titolo=Kazuhiko Shimamoto (Gyakyoo Nine) and Hideaki Anno(Nadia)|rivista=Animage|sede=Tokyo|editore=[[Tokuma Shoten]]|data=Settembre [[1991]]|lingua=giapponese}}</ref>. Tale intenzione fu scaturita dall'insoddisfazione che Anno provò dopo aver rivisto ''Nadia'', giudicato da lui stesso «troppo infantile»<ref name=Animage1991/>. Esteriormente, la serie è fortemente influenzata da anime di genere mecha degli [[anni 70]]<ref name=Napier2002p424/>, genere di cui Hideaki Anno era un grande fan, ed in particolar modo delle seire Gundam ed Ideon<ref name=Animage1991/>.
| Evangelion nuova versione cinematografica: epilogo
 
| 17 novembre 2012<ref>{{cita web|url=https://www.animenewsnetwork.com/news/2012-07-01/evangelion/3.0-you-can-not-redo-film-trailer-posted|titolo=Evangelion: 3.0 You Can (Not) Redo Film's Trailer Posted|editore=[[Anime News Network]]|data=1º luglio 2012|accesso=9 settembre 2013|lingua=en}}</ref>
A differenza di film come [[Akira]] o [[Ghost in the Shell]], prodotti in quel periodo, ''Neon Genesis Evangelion'' non fa particolare utilizzo di immagini dettagliate, utilizzate per dare maggiori informazioni, ma sequenze veloci. Tuttavia, in talune scene dell'anime si fa utilizzo anche di immagini complesse e dettagliate, mostrando immagini fisse per un lasso di tempo prolungato, oppure movimenti lenti diretti in una sola direzione<ref>{{cita pubblicazione|autore=Woznicki, Krystian|data=[[1997]]|titolo=Towards a cartography of Japanese anime: Hideaki Anno's "Evangelion"|rivista=Blimp Film Magazine|numero=36|pagine=18-26|lingua=inglese}}</ref>.
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| ''[[Evangelion: 3.0+1.0 Thrice Upon a Time]]''
Il progetto iniziale di ''Evangelion'' era originariamente differente anche dal punto di vista grafico: il desin di molti angeli era parecchio differente, e vi erano piccole differenze nel character design (ad esempio, Kensuke Aida non aveva gli occhiali), e non vi era un mecha design definitivo (in particolar modo, l'Eva 01 era pensato in molte versioni differenti,come di colore bianco e non viola)<ref name=NetypeCollection>{{cita pubblicazione|autore=Gainax|data=[[1997]]|titolo=Neon Genesis
| {{Nihongo|シン・エヴァンゲリオン劇場版:𝄂|''Shin Evangelion gekijōban''}}
Evangelion Newtype 100% Collection|pagine=1-178|editore=Kadokawa Shoten|id=ISBN 4-04-852700-2|lingua=giapponese}}</ref>.
| Nuovo Evangelion versione cinematografica:𝄂
 
| 8 marzo 2021<ref>{{Cita web|url=https://www.animeclick.it/news/89379-evangelion-30-10-la-nuova-data-e-l8-marzo|titolo=Evangelion 3.0 + 1.0: la nuova data è l'8 marzo|editore=[[AnimeClick.it]]|data=26 febbraio 2021|accesso=28 febbraio 2021}}</ref>
=== Film ===
|}
 
Per Death & Rebirth, uscito a marzo 1997, nonostante esso sia costituito nella prima parte di scene riprese dall'anime, si ritenne opportuno ridisegnare la maggior parte delle scene che costituiscono "Death. Tsurumaki - regista dell'episodio "Air" di The End of Evangelion -, descrive quel periodo comeodo particolarmente stressante ed impegnativo per lei e per l'intero cast di produzione, incluso lo stesso Anno, ma sia quest'ultimo che Tsumaki dichiararono di essersi impegnati piu` che potevano, dando il massimo oltre le loro stesse forze.
 
Nonostante nella serie originale si facesse largo uso di computer grafica, i produtyori non furono mai pienamente soddisfatti della veste grafica ed il risultato ottenuto su quest'ultima fu giudicato dagli stessi troppo "piatgo e bidimensionale", non riuscendo mai a dare un effetto di tridimensionalita`. A fronte di cio`, per la produzione grafica di The End of Evangelion, si cerco` di ottenere dalla computer grafica una maggiore resa, facendo un largo uso di grafica 3D nelle scene dell'episodio 26 nelle scene in cui appare Rei/Lilith.
 
Nella produzione del film, si occupo` degli storyboards originali Masayuki, soprannkminato dagli altri membri dello staff ddi produzione come "Visual Water Artist", clolui che si occupava di rendere il piu` possibile realistica la fluidita` dell'acqua, considerato dai produttori il compito piu` difficoltoso dell'intero processo di produzione delle animazioni.
 
Durante la produzione, si effettuarono alcune riprese reali per descrivere "l'universo interiore del protagonista Shinji", e per cio` fu designat oun team denominato "Special Produ tion Stuff", il cui lavoro fu direttamente visionato da Hideaki Anno, che supervisiono` anche gli effetti speciali del film (adoperati anche nelle scene di riprese reali) assieme a Shinji Higuchi. Lo staff designato per gli effetti speciali cu offerto dalla Omnibus Japan.
 
== Personaggi ==
{{vedi anche|Personaggi di Neon Genesis Evangelion}}
{{quote|È strano che ''Evangelion'' abbia avuto un tale successo – tutti i personaggi sono così malati!|[[Hideaki Anno]]<ref name=Wong/>|lingua=en|lingua2=it|It's strange that 'Evangelion' has become such a hit - all the characters are so sick!}}
I personaggi di Evangelion sono continuamente in lotta con i loro rapporti interpersonali, i loro demoni interni, ed i traumatici eventi del loro passato, che creano un complesso insieme di relazioni<ref name=Napier2002p425>{{cita|Napier 2002|pag. 425}}</ref><ref name=EvaStyle/>. Anno ha descritto il protagonista [[Shinji Ikari]] come un ragazzo che fugge dal contatto con le altre persone e che si è convinto di essere una persona completamente inutile, a tal punto che non potrebbe essere capace di suicidarsi<ref name=Annomanga1>{{cita libro|autore=Hideaki Anno|titolo=Neon Genesis Evangelion 1|editore=[[Kadokawa Shoten]]|data=17 luglio 1995|capitolo=What were we trying to make here?|url_capitolo=http://www.evamonkey.com/writings_anno01.php|lingua=inglese|id=ISBN 978-4047131156}}</ref>. Lo stesso Anno, ha dichiarato che ha scelto l'età di 14 anni per il personaggio principale poiché è «l'età in cui la libertà di spirito inizia a manifestarsi»<ref name=NewtypeAnno>{{cita pubblicazione|autore=Shinichiro Inoue|data=giugno 1996|titolo="Interview with Hideaki Anno"|rivista=[[Newtype (rivista)|Newtype]]|editore=[[Kadokawa Shoten]]|pagine=162-177|lingua=giapponese}}</ref>.
[[File:Uniform Asuka.JPG|left|thumb|Riproduzione dell'[[uniforme scolastica]] indossata da [[Rei Ayanami|Rei]] e [[Asuka Soryu Langley|Asuka]].]]
 
Il regista ha inoltre descritto Shinji e [[Misato Katsuragi]] come estremamente timorosi di essere feriti, e poco adatti – mancando di un atteggiamento positivo – ad essere definiti eroi di una storia<ref name =Annomanga1/>. Rispetto all’eroe stereotipato, Shinji è caratterizzato dalla mancanza di energia ed emozione e dalla profonda chiusura verso gli altri più che da ogni sorta di eroismo e coraggio<ref>{{cita|Napier 2002|pag. 424-425}}</ref><ref name=Tsuribe>{{cita web|url= http://www001.upp.so-net.ne.jp/tsuribe/anime/critique/evait.html|autore=Manabu Tsuribe (traduzione italiana di Daniele Chetta e Viviana Esse)|titolo= La prigione della coscienza: un saggio su Evangelion|editore=Landolt-C: Recommended Music and Anime|data=febbraio 1999|accesso=2 agosto 2013}}</ref><ref name= Stray>{{cita web|url= http://www.evaotaku.com/html/dr2-children.html|autore= |titolo=Stray Children|editore=Death & Rebirth Theatrical Pamphlet: Special Edition|data=|accesso=2 agosto 2013|lingua=en}}</ref>.
Simili difficoltà nel relazionarsi con gli altri attanagliano anche [[Rei Ayanami]]<ref name=Napier2002p425/><ref name=Napier2002p426>{{cita|Napier 2002|pag. 426}}</ref>. e [[Asuka Sōryū Langley]]<ref>{{cita libro|autore=Yoshiyuki Sadamoto|titolo=Neon Genesis Evangelion 2|editore=[[Kadokawa Shoten]]|data=12 marzo 1996|capitolo=Intervista a Yūko Miyamura, doppiatrice di Asuka|id=ISBN 978-4047131323}}</ref><ref name=Napier2002p425/><ref name=Fujiep8384>{{cita|Fujie, Foster|pagg. 83-84}}</ref>, le altre due protagoniste<ref name= Stray/>.
 
Secondo Anno, con ''Evangelion'' si è cercato di riunire differenti punti di vista in un unico solo, creando personaggi che potessero rappresentare differenti cose e significati a differenti spettatori, in modo da rendere impossibile per chiunque la formulazione di una singola teoria sul significato dell’opera<ref name=EyesofAnno/>. Per alcuni spettatori e fans, i personaggi sono rappresentazioni psicologiche<ref name=EvaStyle/>, per altri religiose<ref name=Drazen/><ref>{{cita|Ortega}}</ref>, storiche, o perfino sé stessi<ref name=Lee>cfr. Amanda Winn Lee, Taliesin Jaffe e Jason Lee. Commentario audio all’edizione in lingua inglese di ''Evangelion: Death & Rebirth'' e ''The End of Evangelion''. DVD, Manga Entertainment. 2005.</ref>. Sembra che il principale obiettivo fosse quello di presentare personaggi che riflettessero la profonda depressione che Anno provò prima della produzione di ''Evangelion'' e la successiva guarigione;<ref name=Annomanga1/><ref name=EyesofAnno/><ref name=Wong/> giacché tutti i personaggi riflettono in parte la personalità del regista<ref>Kosukegawa, Yoichi (8 maggio [[1997]]). "Cartoon 'Eva' captures sense of void among Japanese youth". Japan Economic Newswire. «Nel numero di settembre [[1996]] di Quick Japan information magazine, Hideaki Anno, il direttore di Evangelion, descrive Eva come un 'personal film', ove i personaggi riflettono una parte del proprio carattere.»</ref>. L’assistente alla regia Kazuya Tsurumaki ha detto della serie:
{{citazione|Ma quando tutto è stato detto e fatto, i commenti di Hideaki Anno su 'Evangelion' + 'Evangelion' sono che c'è un messaggio rivolto agli appassionati di anime, incluso se stesso e, ovviamente, anche me. In altre parole, per i non appassionati è inutile guardarlo. Se una persona che è già in grado di vivere e comunicare normalmente lo guarda, non imparerà niente.|Kazuya Tsurumaki<ref name= comunicazione>{{cita web|url=http://www.evaotaku.com/html/rcb-tsurumaki.html|titolo=Una storia di comunicazione: intervista a Kazuya Tsurumaki|editore=Red Cross Book Theatrical Pamphlet|accesso=2 maggio 2008|lingua=en}}</ref>|lingua=en|lingua2=it|But when all is said and done, Hideaki Anno's comments on "Evangelion" + "Evangelion" are that it is a message aimed at anime fans including himself, and of course, me too. In other words, it's useless for non-anime fans to watch it. If a person who can already live and communicate normally watches it, they won't learn anything.}}
Anche il [[character design]] di [[Yoshiyuki Sadamoto]] ha contribuito alla popolarità di ''Evangelion''<ref name=Fujiep7>{{cita|Fujie, Foster|pag. 7}}</ref>, il quale ha dichiarato che «attraverso l'aspetto esteriore dei personaggi, si può leggere anche la personalità»<ref>{{cita|Lamarre|pagg. 204-205}}</ref>. Le attraenti rappresentazioni delle tre protagoniste (Asuka, Rei e Misato) hanno portato a notevoli incassi sul fronte del merchandise<ref>{{cita|Fujie, Foster|pag. 126}}</ref><ref>{{cita|Fujie, Foster|pag. 98}}</ref> (specie per ciò che riguarda il merchandise dedicato a Rei Ayanami ed alle relative action figure emesse sul mercato giapponese<ref>{{cita|Macias, Machiyama|pag. 48}}</ref>, tanto popolare da essere stata definita dai media come «la premium girl»<ref>{{cita|Fujie, Foster|pag. 39}}</ref>) e sono state immortalate nella comunità [[dōjinshi]]<ref name=Hiroki>{{cita web|url= http://www.nettime.org/Lists-Archives/nettime-l-9802/msg00101.html|autore= Krystian Woznicki |titolo= Intervista ad Azuma Hiroki|data=20 febbraio 1998|accesso=3 maggio 2008|lingua=en}}</ref> e [[cosplay]]<ref>{{cita|Macias, Machiyama|pag. 111}}</ref>. Lo stile grafico del character design delle protagoniste e dei copri femminili in genere è lo stesso di serie precedenti come "Gundam" e "[[Macross (serie)|Macross]]", e successivamente ripreso anche da [[Mamoru Oshii]] per Motoko Kusanagi, protagonista deii film "[[Ghost in the Shell (film)|Ghost in the Shell]]" e "[[Ghost in the Shell - L'attacco dei cyborg]]"<ref>{{cita|Tze Hu|pag. 98}}</ref>.
 
== Produzione ==
=== Genesi del progetto ===
{{quote|''Evangelion'' è la mia vita ed ho messo tutto quello so in quest'opera. Questa è tutta la mia vita. La mia vita stessa.|Hideaki Anno<ref name=EyesofAnno/>|lingua=en|lingua2=it|Evangelion is my life and I have put everything I know into this work. This is my entire life. My life itself.}}
{| class="toccolours" style="float: left; margin-left: 1em; margin-right: 2em; font-size: 85%; background:#white; color:black; width:30em; max-width: 30%;" cellspacing="5"
 
| style="text-align: left;" |L'opera innanzitutto visiva nota come ''Evangelion'' è stata realizzata assecondando desideri diversi. Il desiderio di voler fissare su pellicola i propri puri sentimenti. Il desiderio di trasmettere a più persone possibili il fascino originario, le diversità d'espressione, le emozioni primitive dell'immagine concretizzata in animazione. Il desiderio di ricollegare l'animazione giapponese, in rovina, alle sue origini. Il desiderio di abbattere il dilagare della chisura d'animo. Il desiderio di continuare ad avere uno spirito forte, che si muove nel mondo reale. [...] Sento che ''Eva'' ormai è vecchio. Ma negli ultimi dodici anni non ci sono stati anime più nuovi di ''Eva''.
=== La genesi dell'opera ===
Nel marzo [[1992]] lo studio GAINAX era caduto in una grave crisi finanziaria, quando, per il progetto ''Blue Uru'', che era stato pensato come sequel del film ''[[Le ali di Honneamise]]'', non si riuscirono a trovare abbastanza sponsor<ref>{{cita|Takeda|pagg. 155-158}}</ref>. Quando il progetto venne ripreso nel luglio dello stesso anno<ref>{{cita|Takeda|pagg. 15-16}}</ref>, molti dipendenti avevano già lasciato lo studio, poiché la direzione cominciò a tagliare le spese il più possibile, inclusi gli stipendi<ref>{{cita|Takeda|pagg. 160-162}}</ref>. Afflitto da un [[disturbo depressivo]] fin dalla fine di ''[[Nadia - Il mistero della pietra azzurra]]'' e aggravato dalla situazione corrente della GAINAX, [[Hideaki Anno]] riacquistò vitalità quando un suo conoscente, un certo Otsuki della [[King Records (Giappone)|King Records]], gli propose una collaborazione<ref>{{cita|Takeda|pag. 165}}</ref>. E così, riprendendo il tema di fondo di ''Blue Uru'', il concetto di "non fuggire via", sviluppò la nuova serie<ref>{{cita|Takeda|pagg. 165-166}}</ref><ref name=Annomanga1/>.
 
[[File:Studio GAINAX.jpg|left|220px|thumb|Sede della Gainax a [[Tokio]].]]
In interviste rilasciate nella prima fase di realizzazione del progetto, Anno ha dichiarato che la sua opera doveva servire ad aumentare il numero degli ''[[otaku]]'', coinvolgendo un pubblico tradizionalmente non interessato al mondo degli anime<ref name=Mainichi>{{cita web|url=http://www.accessmylibrary.com/article-1G1-145511765/evangelion-special-phenomenon-legacy.html|titolo=Evangelion Special: Phenomenon to Legacy|autore=Kei Watanabe, Daichi Nakagawa, Tsunehiro Uno|editore=Mainichi Times|data=8 maggio 2006|accesso=23 luglio 2013|lingua=en}}</ref>. L'autore era infatti molto sensibile al problema dell'isolamento e solitudine che esisteva tra gli ''otaku'' e sperava di superarlo abbattendo le barriere e creando nuovamente un dialogo tra i fan, e tra loro stessi e il resto della popolazione<ref name=Hiroki>{{cita pubblicazione|autore=Krystian Woznicki|data=19 febbraio 1998|titolo=Towards a cartography of Japanese anime - Anno Hideaki's Evangelion Interview with Azuma Hiroki|rivista=BLIMP Filmmagazine|url=http://amsterdam.nettime.org/Lists-Archives/nettime-l-9802/msg00101.html|accesso=15 giugno 2013|lingua=inglese}}</ref>.
 
Il tema centrale dell'opera venne sviluppato attorno alla battaglia tra gli esseri umani e gli dèi. Inizialmente venne proposta una protagonista femminile, come nelle altre produzioni precedenti dello studio ''[[Punta al Top! GunBuster]]'' o ''Nadia - Il mistero della pietra azzurra''. L'aspetto dell'eroina sarebbe stato simile a quello di Asuka, ma l'idea fu scartata per evitare di ripetere i concetti apparsi nelle serie precedenti e perché si valutò che un protagonista maschile sarebbe stato più adatto a vestire i panni di pilota di una macchina da combattimento<ref name="Sadamoto" />. L'idea che le madri decedute dei piloti continuassero a vivere all'interno degli Evangelion, sviluppando il rapporto di sincronizzazione tra il pilota e la macchina, venne a [[Yoshiyuki Sadamoto]] dopo aver visto un documentario sul [[nervo]] A-10<ref name=Sadamoto>{{cita libro|titolo=Der Mond: The Art of Yoshiyuki Sadamoto (deluxe edition)|editore=[[Kadokawa Shoten]]|anno=1999|capitolo=Interview with Sadamoto Yoshiyuki|url_capitolo=http://eva.onegeek.org/pipermail/evangelion/2006-November/003855.html|id=ISBN 4-04-853031-3|lingua=inglese}}</ref>.
 
Per il titolo venne presa in considerazione la proposta di Anno di chiamare l'opera ''Alcion'' (''Arushion''), ma l'idea venne presto scartata perché non conteneva alcuna [[consonante sonora]] e si temeva che non suonasse abbastanza accattivante, preferendo ''Evangelion'' che ricordava la fortunata serie ''[[Densetsu kyojin Ideon]]''<ref name=Sadamoto/>. Anche il formato finale dell'opera non era esattamente definito, e tra le poposte al vaglio c'erano quelle di creare un film, una serie TV o un [[OAV]]. Infine si scelse la serie TV perché nonostante con gli OVA si potesse ottenere una qualità migliore, la televisione rimaneva il mezzo di comunicazione più diffuso, soprattutto nella provincia giapponese<ref name="Sadamoto" />.
 
=== La realizzazione ===
Hideaki Anno si occupò di quasi tutti gli aspetti di produzione, lavorando come regista, co-produttore, e intervenendo direttamente nel [[character design]] e nella composizione della colonna sonora. Al suo fianco lavorarono Yoshiyuki Sadamoto come character designer, Hiroshi Kato come direttore artistico, Kazuya Tsurumaki come assistente alla regia, Akio Satsugawa alla sceneggiatura, Ikuto Yamashita per il design dei [[mecha]] e Noriko Kobayashi e Yutaka Sugiyama in qualità di produttori. Parte delle animazioni venne realizzata dallo studio [[Production I.G]] e, nell'episodio 11, dallo [[Studio Ghibli]]. La produzione venne affidata a [[TV Tokyo]] e [[Tatsunoko]].
 
Poco dopo la realizzazione di "Nadia - Il mistero della pietra azzurra", Anno pronunciò l'intenzione di realizzare uno show a tratti simile a Yamato e Gundam, che considerava «dotati di un'anima», e capaci di «emettere un grido al di fuori dello schermo con una certa vibrazione»<ref name=Animage1991>{{cita pubblicazione|autore=Animage Magazine|titolo=Kazuhiko Shimamoto (Gyakyoo Nine) and Hideaki Anno(Nadia)|rivista=Animage|sede=Tokyo|editore=[[Tokuma Shoten]]|data=Settembre [[1991]]|lingua=giapponese}}</ref>. Tale intenzione fu scaturita dall'insoddisfazione che Anno provò dopo aver rivisto ''Nadia'', giudicato da lui stesso «troppo infantile»<ref name=Animage1991/>. La trama della futura serie era stata inizialmente prevista in maniera diversa. Il primo episodio avrebbe presentato la battaglia tra un Angelo e Rei, e Shinji avrebbe fatto la sua apparizione solo dopo la sconfitta di quest'ultima<ref name="newtypecollection">{{cita libro|titolo=Neon Genesis Evangelion Newtype 100% Collection|editore=[[Kadokawa Shoten]]|anno=1997|capitolo=The Original Plots of Evangelion|url_capitolo=http://eva.onegeek.org/pipermail/oldeva/1998-April/013136.html|id=ISBN 4-04-852700-2|lingua=inglese}}</ref>. La maggior parte degli episodi successivi, tuttavia, segue molto da vicino il concetto originale, distaccandosi nuovamente solo a partire dall'episodio 13. Nella prima versione della serie, il finale sarebbe consistito nell'attacco di un Angelo dalla luna, l'ONU avrebbe abbandonato il Progetto per il Perfezionamento dell'Uomo e solo Ritsuko e Gendo sarebbero rimasti a sostegno del piano. Una battaglia finale in un antico rudere chiamato "Aluka" avrebbe portato all'annullamento definitivo del progetto e alla distruzione della NERV<ref name="newtypecollection"/>.
 
La sceneggiatura completa è tuttavia stata scritta solo durante la produzione della serie e a programmazione già avviata, mentre venivano trasmessi gli episodi che erano già stati realizzati. Così l'evoluzione della storia è stata influenzata anche dalle reazioni dei fan e dai ripensamenti di Anno, così come dalla mancanza di tempo subentrata verso la fine della serie<ref name=EyesofAnno/>. Inoltre ci furono dei cambiamento alla trama in seguito all'[[attentato alla metropolitana di Tokyo]] del 20 marzo 1995 compiuto dalla setta religiosa [[Aum Shinrikyo]], dal momento che fino a quel punto la sceneggiatura era troppo simile agli eventi reali. Temendo una censura e non volendo privare la serie del suo carattere di [[fiction|finzione]] e del suo potenziale interpretativo, Anno modificò la storia in modo da rendere meno evidenti i parallelismi con la realtà. Ai critici che hanno letto in questa somiglianza originale una simpatia di Anno nei confronti di Aum Shinrikyo, il regista ha risposto affermando che la sua opera si pone piuttosto come critica alla setta, i cui adepti, in maniera simile agli otaku, hanno formato un gruppo troppo chiuso ed autoreferenziale fino a perdere "ogni contatto con la realità"<ref name=Hiroki/>.
 
A partire dall'episodio 16, con la rappresentazione della la lotta mentale ed emozionale di Shinji intrappolato all'interno dell'Angelo [[Angeli (Neon Genesis Evangelion)#Leliel|Leliel]], il concetto della serie cambiò radicalmente in direzione introspettiva<ref name=Tsurumaki>{{cita|GAINAX|[http://www.evaotaku.com/html/rcb-tsurumaki.html A story of communication - The Kazuya Tsurumaki Interview]}}</ref>. A detta dello stesso Anno questo cambio di direzione è stato deciso sul momento con la serie già in corso, sulla base delle reazioni dei fan alla serie fino a quel momento. Sempre fedele al suo proposito iniziale di parlare agli ''otaku'' per convincerli ad aprirsi al mondo e comunicare, quando il regista vide che l'anime era stato accolto positivamente ma in modo "autistico" dagli appassionati di anime, si decise a imprimere una svolta netta all'opera<ref name=Azuma/>. Quella che fino a quel punto poteva essere considerata una buona storia fantascientifica e che aveva fatto identificare i fan con i personaggi e sperare in una conclusione lieta, uscì fuori dai tipici schemi di genere lasciando perplessi gli appassionati che non avevano capito il messaggio dell'opera<ref name=Azuma/>. Questo cambiamento è coinciso inoltre con l'interessamento di Anno per la psicologia e le malattie mentali. Affascinato dall'argomento volle rappresentare ciò che accade nella mente umana e creare qualcosa di nuovo, sviluppando ulteriormente l'animazione ed esplorando nuovi linguaggi artistici<ref name=EyesofAnno/>.
 
L'aiuto regista Kazuya Tsurumaki (che sarà regista dei successivi film conclusivi<ref>{{cita|Camp, Davis|pag. 112}}</ref>) descrive il suo stato d'animo durante la produzione della seconda parte come "sentimento di tensione", fisicamente era molto stanco ma in grado di utilizzare le sue abilità psichiche al massimo potenziale. A questo si aggiungono le scarsità finanziarie e di tempo che hanno reso difficile il lavoro.
{{quote|Non mi importava. La programmazione era un disastro totale e il numero delle celle [di produzione] crollò, così ci furono delle parti dove purtroppo la qualità diminuì. [...] Attorno a quel periodo la produzione stava sbriciolandosi completamente e c'erano diverse opinioni a riguardo: "Se non possiamo fare un lavoro soddisfacente che senso ha continuare?" Tuttavia io non la vedevo allo stesso modo. La mia opinione era: "Perché non mostriamo loro l'intero processo incluso il nostro tracollo?"|Kazuya Tsurumaki<ref name=Tsurumaki/>}}
L'affiatamento della squadra crebbe notevolmente nella seconda parte della realizzazione dell'anime, mentre la sceneggiatura si allontanava sempre più dal progetto originale e il tempo e il budget cominciavano a scarseggiare.
 
=== Gli ultimi due episodi e i film di ''Evangelion'' ===
Gli ultimi due episodi non seguirono la sceneggiatura originale, anche se alcune scene della venticinquesima puntata erano già state completate e mostrate nell'anteprima. Invece, entrambi gli episodi furono ripensati e realizzati nel poco tempo rimanente<ref>{{cita|GAINAX|[http://www.evaotaku.com/html/rcb-production.html Production]}}</ref><ref name=NewtypeAnno/>. Entrambe le puntate portano agli estremi la tendenza all'introspezione psicologica dei protagonisti<ref name=Napier2002p425/>, che già si era vista nella seconda parte della serie. Per cui l'azione è limitata al minimo, mentre si nota un costante utilizzo di bozzetti, di animazioni delle vecchie puntate e di scene fisse con solo dialogo<ref name=Campp19>{{cita|Camp, Davis|pag. 19}}</ref>. I fan che avevano sperato in una conclusione più tradizionale e carica di azione, rimasero delusi<ref name=Campp19/>. Molte furono le lettere inviate ad Anno, contenenti ritorsioni e minacce di morte. Addirittura la carta stampata si interessò del caso, con il ''Mainichi Shimbun'' che scrisse: «Quando l'episodio 25 andò in onda la prima volta, quasi tutti gli spettatori si sentirono traditi... Quando il critico Eiji Otsuka inviò una lettera allo ''[[Yomiuri Shimbun]]'' lamentandosi del finale della serie ''Evangelion'', il dibattito fu nazionale<ref name=Mainichi/>».
 
Anno si è dichiarato in più occasioni soddisfatto degli episodi finali della serie:
{{quote|Non ho nessun problema con essi. Se c'è un problema è solo vostro. Peccato.|Hideaki Anno<ref>{{cita pubblicazione||data=1996|titolo=Anno's Roundtable Discussion|rivista=''Animerica''|volume=4|numero=9|editore=[[Viz Media]]|lingua=inglese}}</ref>|lingua=en|lingua2=it|I have no problem with them. If there's a problem, it's all with you guys. Too bad.}}
e ha affermato che avrebbe voluto realizzarli così anche se non ci fossero state tutte le difficoltà economiche e di tempo che ne hanno sacrificato la realizzazione<ref name=NewtypeAnno/>. Secondo Toshio Okada — fondatore della GAINAX e amico personale di Anno — il vero problema subentrato nel finale è stata invece la mancanza di una buona idea su come concludere la serie<ref>{{cita web|url=http://www.j-pop.com/anime/archive/feature/04_gal_999/otaking10.html|titolo=Return of the Otaking|accesso=23 luglio 2013|editore=J-pop.com|lingua=en|anno=1996|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20000126012803/http://www.j-pop.com/anime/archive/feature/04_gal_999/otaking10.html}}</ref>.
 
Pur rimanendo convinto che il finale della serie, raccontato in animazione astratta interamente nella testa dei personaggi, fosse sufficiente come conclusione<ref>{{cita web|url=http://www.animenewsnetwork.com/feature/2002-06-11|titolo=
Understanding Evangelion|autore=Mike Crandol|editore=[[Anime News Network]]|data=11 giugno 2002|accesso=23 luglio 2013|lingua=en}}</ref>, Anno decise di ritornare sulla serie con un lungometraggio che avrebbe trattato gli avvenimenti degli ultimi due episodi dell'anime<ref name=Campp19/><ref name="film">{{cita|GAINAX|[http://www.evaotaku.com/html/rcb-commentary.html Commentary]}}</ref>. Tuttavia i tempi della realizzazione si allungarono enormemente, aggiungendo che si lavorò anche ad una nuova versione degli episodi 21, 22, 23, 24 con scene del film e che sarebbero diventate il director's cut. Così a marzo 1997 venne pubblicato ''[[Neon Genesis Evangelion: Death & Rebirth]]'' con il riassunto degli avvenimenti della serie, alcune nuove sequenze e l'inizio della nuova conclusione e il resto venne raccontato in ''[[Neon Genesis Evangelion: The End of Evangelion]]''<ref name="film"/>.
 
== Riferimenti culturali ==
[[File:Hideaki Anno.jpg|thumb|right|180px|Foto del regista [[Hideaki Anno]], creatore di ''Evangelion''.]]
''Evangelion'' contiene numerosi riferimenti culturali alla [[biologia]], alla [[tattica militare]], alla [[storia delle religioni]]<ref name=Term/><ref name=TheTimes>{{cita web|url=http://www.timeslive.co.za/sundaytimes/article183723.ece|titolo=DStv Pick of the week - Neon Genesis Evangelion : Monday, 15:45, Animax|autore=Matthew Vice|editore=[[The Times]]|accesso=16 luglio 2013|lingua=en|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20100505191413/http://www.timeslive.co.za/sundaytimes/article183723.ece}}</ref>, alla [[filosofia]]<ref name=Religione>{{cita pubblicazione|data=febbraio 1995|rivista=Animerica|titolo=Gainax Returns to Anime with Shinseiki Evangelion|volume=3|numero=2|editore=[[Viz Media]]|lingua=giapponese}}</ref> ed alla [[psicologia]]<ref name=Napier2002p434>{{cita|Napier 2002|pag. 434}}</ref><ref name=Fujiep147>{{cita|Fujie, Foster|pag. 147}}</ref><ref name=Fujiep150>{{cita|Fujie, Foster|pag. 150}}</ref>, oltre a numerosi riferimenti ed omaggi a serie [[anime]] precedenti, ed in particolar modo di genere mecha<ref name=TzeHup149>{{cita|Tze Hu|pag. 149}}</ref> (ad esempio, la trama di base è ripresa a grandi linee da opere precedenti come ''[[Space Runaway Ideon]]''<ref>{{cita|Animerica|pag. 9}}</ref>, ''[[Space Battleship Yamato]]''<ref name=Napier2002p424/> e ''[[Mobile Suit Gundam]]''<ref>{{cita libro|autore=[[Takashi Murakami]]|titolo=Little Boy: The Arts Of Japan's Exploding Subculture|editore=Yale University Press|anno=2005|pagine=pagg. 9-10, 40, 52-53, 70, 88|id=ISBN 978-0300102857|lingua=inglese}}</ref>), una tendenza che ha ispirato il soprannome della serie, l'"anime remixato"<ref name=Fujiep9>{{cita|Fujie, Foster|pag. 9}}</ref>.
 
Sadamoto ha dichiarato che il titolo ''Evangelion'' è ispirato dalla fonetica dei titoli ''Ideon'' e ''[[Devilman]]''<ref name=SadaMond>{{cita libro|data=30 settembre 1999|titolo=Der Mond: The Art of Yoshiyuki Sadamoto - Deluxe Edition|capitolo="Interview with Sadamoto Yoshiyuki"|editore=[[Kadokawa Shoten]]|id=ISBN 4-04-853031-3|lingua=inglese}}</ref>. In particolar modo Devilman per Anno, come [[Ultraman]] e [[Mazinga Z]], è stato una fonte primaria per la trama complessiva della serie<ref name=Fujiep7/><ref name=Fujiep9/>: l'intero concetto di Eva, prodotti da Adam, il trasferimento delle anime umane e le sfumature fortemente religiose della serie potrebbero esser considerati dei prestiti da alcune scene di Devilman<ref>{{cita|Fujie, Foster|pag. 76}}</ref>. Questa tendenza di Anno è stata anche criticata pesantemente, accusandolo di «totale [[plagio (diritto d'autore)|plagio]]»<ref name=Fujiep75>{{cita|Fujie, Foster|pag. 75}}</ref>.
 
Tuttavia, Anno si è difeso negando la possibilità di una totale originalità all'interno del settore dell'animazione:
{{quote|Non c'è più spazio per l'assoluta originalità nel campo degli anime, per via del fatto che la nostra generazione è stata portata su da anime prodotti in massa. Tutte le storie e tecniche inevitabilmente portano con sé un senso di ''déjà vu''. L'unica via di espressione lasciata aperta a noi è quella di produrre un "effetto collage" che ha come base una campionatura di opere esistenti.|Hideaki Anno<ref name=Fujiep75/>|lingua=en|lingua2=it|There is no longer room for absolute originality in the field of anime, especially given that our generation was brought up on mass-produced anime. All stories and techniques inevitably bring with them a sense of ''déjà vu''. The only avenue of expression left open to us is to produce a collage-like effect based on a sampling of existing works.}}
 
{{quote|Le persone che producono anime e le persone che li guardano vogliono sempre le stesse cose. I creatori hanno fatto la stessa storia per circa 10 anni, gli spettatori sembrano essere soddisfatti e non c'è alcun senso di urgenza. Non c'è futuro in questo.|Hideaki Anno<ref name=Wong/>|lingua=en|lingua2=it|The people who make anime and the people who watch it always want the same things. The creators have been making the same story for about 10 years; the viewers seem to be satisfied and there's no sense of urgency. There's no future in that.}}
 
Indipendentemente da ciò, Anno sembra aver sperato di rinnovare il settore degli anime<ref name=EyesofAnno/>. Questo desiderio è stato anche il motivo che ha spinto Anno nel creare [[Rebuild of Evangelion]]:
 
{{quote|Tante motivazioni diverse ci hanno spinto a creare i nuovi film di ''Evangelion''... Il desiderio di combattere la continua tendenza di stagnazione degli anime.<br />Il desiderio di sostenere la forza del cuore che esiste al mondo.<br />Molte volte ci siamo chiesti "È un titolo che ha più di 10 anni, perché proprio ora?" "Eva è troppo vecchio", abbiamo sentito.<br />Tuttavia, nel corso di 12 anni, non c'è stato alcun anime più recente di Eva|Hideaki Anno<ref>{{cita web|url=http://www.animenewsnetwork.com/news/2007-02-20/hideaki-anno-releases-statement-about-new-evangelion-movies|titolo=Hideaki Anno Releases Statement About New Evangelion Movies|editore=[[Anime News Network]]|data=20 febbraio 2007|accesso=5 luglio 2013|lingua=en}}</ref>|lingua=en|lingua2=it|Many different desires are motivating us to create the new "Evangelion" film… The desire to fight the continuing trend of stagnation in anime.<br />
The desire to support the strength of heart that exists in the world…<br />
Many times we wondered, "It's a title that's more than 10 years old. Why now?"<br />
"Eva is too old", we felt.<br />
However, over the past 12 years, there has been no anime newer than Eva.}}
 
L'interpretazione delle simbologie e dei concetti presenti nella serie varia a seconda di individuo ad individuo e, come sottolinea la critica statunitense Susan J. Napier, «''Evangelion'' è un testo con molteplici livelli di lettura»<ref name=Napier2002p429>{{cita|Napier 2002|pag. 429}}</ref>, e non è perfettamente chiaro quanto sia intenzionale o significativo, né che essi fossero stati elementi di decoro o meno<ref name=Lamarrep165/>. Anno stesso ha dichiarato che «potrebbe essere divertente, se qualcuno cerca risposta durante il tempo libero»<ref name= Annomanga1/>. Un certo numero di queste simbologie sono state rese note da alcuni commentari dei DVD inglesi dei film della serie<ref name=Lee/>.
 
Altre allusioni sono da ritrovare nei libri di [[Ryū Murakami]]<ref>{{cita|Lamarre|pagg. 153-154}}</ref>, nei film [[2001: odissea nello spazio]] di [[Stanley Kubrick]]<ref>{{cita|Kelts|pag. 184}}</ref><ref name=Evactors>{{cita web|url=http://www.fansview.com/080798h.htm|titolo=Otakon Highlights - Evangelion Voice Actors - Aug. 7, 1998|editore=FansView, www.fansview.com|lingua=en|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20080617215942/www.fansview.com/080798h.htm}}</ref>, [[Il prigioniero (serie televisiva)|Il prigioniero]], [[Thunderbirds]], [[Ultraseven]], [[Divina invasione]] di [[Philip K. Dick]], [[Andromeda (Crichton)|Andromeda]] e [[The Hitcher - La lunga strada della paura]]<ref name=Stanford>{{cita web|url=http://www.stanford.edu/~fenn/eva/eva1.html|titolo=Speaking Once as They Return: Gainax's Neon Genesis Evangelion|editore=AMPlus 1.2|autore=Carl G. Horn|accesso=26 giugno 2013|lingua=en|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20120329122552/http://www.stanford.edu/~fenn/eva/eva1.html}}</ref>. A quanto detto da Sadamoto, le figure di Gendo e Fuyutsuki sono basate sui due personaggi Ed Straker e Alec Freeman della serie [[UFO (serie televisiva)|UFO]]<ref name=SadaMond/>.
 
La serie, ed in particolare il "Progetto per il perfezionamento dell'uomo" (il quale può trovare riscontro con la filosofia di [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel]]<ref name=Tsuribe/>), presentano forti influenze con il romanzo di [[Arthur C. Clarke]], ''[[Le guide del tramonto]]'', influenza che Anno stesso ha riconosciuto<ref name=Stanford/>, e con le serie di [[fantascienza]] del Dr. Paul Linebarger, meglio noto con lo [[pseudonimo]] di [[Cordwainer Smith]]<ref name=Stanford/>.
 
==Tematiche==
''Evangelion'' eredita sia da anime precedenti come [[Astro Boy]] tematiche caratterizzate da analisi del rapporto tra uomo e macchina (ed in generale con la tecnologia)<ref>{{cita|Brenner|pag. 160}}</ref>, che da [[Godzilla]] il tema della devastazione socio-economica causata dalla [[bomba atomica]] sul Giappone, affrontato in chiave prettamente apocalittica<ref>{{cita|Brenner|pag. 145}}</ref>, tema generalmente presente in molti prodotti fantascientifici provenienti dal Giappone, riscontrabile dunque anche in Evangelion<ref>{{cita|Brenner|pag. 159}}</ref>, in cui sono presenti toni drammatici in un contesto post-apocalittico affrontati precedentemente anche da altre opere<ref>{{cita|Kelts|pag. 220}}</ref>. D'altro canto, attraverso il tema apocalittico e post-apocalittico, Evangelion, come altri anime, riflette le problematiche sociali del tempo, dandone una certa verosimiglianza con la realtà<ref>{{cita|Kelts|pag. 40}}</ref>, pur rimanendo su un piano [[fatalismo|fatalistico]], in una visione in cui sia la natura che la tecnologia è ormai devastata<ref>{{cita|Gravett|pag. 101}}</ref>. Al tempo stesso la serie, come altre prodotte dal regista Anno, prende una netta posizione critica verso la situazione socio-economica del Giappone e riflettendo quello che è il pensiero delle giovani generazioni del suo tempo<ref name=TzeHup149/>
 
Evangelion è caratterizzato da uno schema narrativo simile ad altri anime mecha precedenti come [[Mobile Suit Gundam]], dedicando spazio sia all'azione che al [[fanservice]], ma affronta il tema del rapporto tra il pilota e la macchina in maniera diversa da essi, analizzando anche l'animo dei piloti, ed in particolar modo del protagonista Shinji<ref>{{cita|Brenner|pag. 162}}</ref>.
=== Psicologia ===
{| class="toccolours" style="float: right; margin-left: 1em; margin-right: 2em; font-size: 85%; background:#white; color:black; width:30em; max-width: 30%;" cellspacing="5"
| style="text-align: left;" |
Ho scritto su di me. Un mio amico mi prestò un libro sulle malattie psicologiche umane, e questo mi diede una scossa, come se avessi finalmente trovato quello che dovevo dire.
|-
| style="text-align: right;" | Hideaki Anno <ref name=EyesofAnno/"Booklet">{{Cita pubblicazione |titolo=Evangelion 1.01 Booklet |editore=Dynit}}</ref>
|}
Molti sono i temi a sfondo [[psicologia|psicologico]] che compaiono nella serie<ref name=EvaStyle/>, che si fanno sempre più accentuati con il passare degli episodi<ref name=Ortegap222>{{cita|Ortega|pag. 222}}</ref>, culminati poi nei due episodi finali, incentrati completamente su di essi, con un cambio registico totale rispetto ai precedenti<ref name=Napier2002p426/>. ''Evangelion'' è stato descritto come «un'espressione personale delle lotte interiori di Hideaki Anno»<ref name=Stanford/>, che quattro anni prima della realizzazione di ''Evangelion'', soffriva di una grave [[disturbo depressivo|depressione]]<ref name =Annomanga1/>, che ha influenzato particolarmente i contenuti della serie sotto questo ambito<ref>{{cita|Lamarre|pag. 180}}</ref>.
 
Lo sfondo psicologico è evidente sin dai primi episodi della serie,e come suggerisce il critico Mari Kotani, i paesaggi e gli scenari di Neo-Tokyo 3 sembrano spesso «carichi di importazioni psicologiche»<ref name=Napier2002p428>{{cita|Napier 2002|pag. 428}}</ref>, come la prima discesa di Shinji e Misato nella sede della Nerv nel primo episodio, che assume il significato di discesa nelle profondità della [[coscienza (psicologia)|coscienza]], «da cui i protagonisti emergono in un labirinto disorientante di lunghi corridoi vuoti e bizzarri macchinari»<ref name=Napier2002p428/>.
 
Molti dei personaggi hanno avuto esperienze traumatiche per via dei loro genitori<ref name=Napier2002p425/>: l'[[introversione]] di [[Shinji Ikari|Shinji]] è dovuta alla morte della madre in tenera età ed all'abbandono subito dal padre<ref name=Napier2002p426/>, ed allo stesso modo, [[Asuka Soryu Langley|Asuka]] è stata oggetto della follia della madre, e dopo il suo [[suicidio]] tramite [[impiccagione]], ha trovato nel solo pilotare l'Eva 02 un motivo di [[orgoglio]]<ref name=Fujiep8384/> - il che la accomuna con Shinji, che ammette di non «riuscire a vivere senza pilotare l'Eva»-<ref name=Napier2002p426/>, mentre [[Misato Katsuragi]] ha vissuto un'infanzia in lontananza dal padre, che l'ha salvata dal Second Impact sacrificando la sua stessa vita<ref>{{cita|Fujie, Foster|pag. 68}}</ref>, soffrendo di [[afasia]] per i successivi due anni<ref>{{cita|Fujie, Foster|pag. 11}}</ref><ref>{{cita|Fujie, Foster|pagg. 85-86}}</ref>. Ritsuko invece, vedendo sua madre Naoko avere una relazione con Gendo, dopo la successiva morte della madre, ha provato odio ed allo stesso tempo attrazione verso di lui<ref name=Napier2002p426/>.
 
Nella serie vengono citati da Ritsuko l'Homeostasis e la Transistasis<ref>{{cita pubblicazione|autore=McHugh, James|data=2003|titolo=Animation beyond the Boundaries|url=http://www.questia.com/library/1G1-227887766/it-s-worth-living-in-the-world|rivista=''Human Architecture: Journal of the Sociology of Self-Knowledge''|editore=Okcir Press, Ahead Publishing House|volume=2|numero=1|lingua=inglese|accesso=1 Agosto 2013}}</ref>, il disturbo [[Borderline]]<ref name=Morikap122>{{cita|Morikawa|pagg. 122-126}}</ref>, e sono particolarmente presenti collegamenti con i concetti Freudiani di [[libido]] e [[destrudo]]<ref name=EvaStyle/><ref>{{cita|Fujie, Foster|pag. 175}}</ref> (rispettivamente la pulsione di vita e di morte, derivanti dall'[[Eros]] ed il [[Thanatos]]), particolarmente evidenti per il film ''The End of Evangelion'', come illustrato dalle relative colonne sonore ''Thanatos—If I can't be yours'' e ''Come Sweet Death''<ref name=Fujiep150/>. Negli ultimi due episodi, Rei, che fino ad allora aveva mostrato emozioni pressoché minime, negli ultimi due episodi rivela di avere un inclinazione al Thanatos, affermando di volere «morire e tornare al nulla», contrariamente ad Asuka che nell'episodio 25 esprime la volontà di «non voler morire»<ref name=Napier2002p426/>. "''Thanatos''" è per l'appunto il nome di un [[colonna sonora|OST]] della serie<ref>[[Shiro Sagisu]], ''Neon genesis Evangelion - Original Soundtrack 2'' (febbraio 1996), tr. 17.</ref>, ed il destrudo è rilevabile anche dai monitor della Nerv<ref name=Morikawap122/>.
 
Spezzoni di episodi, i relativi titoli, e nomi di soundtrack derivano da temi trattati da [[Sigmund Freud]], di cui Anno ne ha fortemente subito l'influenza<ref name=Fujiep147/><ref name=Fujiep150/>, assieme allo [[psichiatra]] e [[filosofo]] [[Francia|francese]] [[Jacques Lacan]], influenza evidente soprattutto per il film di ''The End of Evangelion''<ref name=Napier2002p434/>.
 
=== Religione ===
[[File:Kircher Tree of Life.png|thumb|right|250px|L'[[Albero della vita (cabala)|Albero della vita]] con le 10 [[Sephirot]].]]
Oltre alla psicologia, un tema largamente trattato nella serie è quello prettamente religioso<ref name=EvaStyle/><ref name=Religione/>, specialmente cabalistico<ref name=TheTimes/>; molte sono le allusioni all'[[esoterismo]] ebraico-cristiano che hanno un ruolo centrale nel contesto della serie<ref name=Lamarrep165/><ref name=Ortegap217/>. A detta di Tsurumaki Kazuya, tali contenuti avrebbero come scopo principale di rendere la serie maggiormente «interessante ed esotica»<ref name=Kazuya>{{cita web|url=http://www.tomodachi.de/html/archiv/funime/f27_kurz_1.html|titolo=Intervista ad Tsurumaki Kazuya (Studio Gainax)|editore=Anime no Tomodachi|lingua=de}}</ref>. Tuttavia, a causa della maggior importanza attribuita all'azione nella serie, i riferimenti religiosi passano in secondo piano<ref name=Drazen/>.
 
Una prima di queste allusioni è, per esempio, il fatto che la Seele sia in possesso dei "rotoli del Mar Morto", concettualmente basati sui [[manoscritti del Mar Morto|manoscritti di Qumran]]<ref name=Glossary/>, che si riveleranno un elemento di grande rilevanza<ref name=Campp249>{{cita|Camp, Davis|pag. 249}}</ref>. Di altrettanta rilevanza per la storia è la "Lancia di Longinius", che ricorda la [[lancia (arma)|lancia]] che fu usata dall'[[longino|omonimo legionario romano]] per trafiggere il corpo di [[Cristo]] sulla croce secondo l'[[Antico Testamento]]<ref name=Campp249/><ref name=Glossary/>. Tuttavia, sembra collegata anche alla lancia del padre dei [[kami]] [[scintoismo|scintoista]] [[Izanagi]]<ref name=Drazen/>.
 
Secondo alcune interpretazioni i personaggi di Shinji, Asuka e Rei potrebbero essere rincondotti alle figure scintoiste di [[Susanoo]], [[Ama-no-Uzume]] e [[Amaterasu]]<ref name=Drazen/>, ed addirittura alle figure di Adamo, Eva e Lilith: [[Shinji Ikari|Shinji]] ha un ruolo centrale e dunque rappresenta Adamo, [[Asuka Sōryū Langley|Asuka]] ha un carattere ribelle ed indipendente come Lilith, e Rei invece è sottomessa e "artificiale", proprio come Eva<ref name=Drazen/>. I super computer ideati da Naoko Akagi, sono denominati "Magi", rispettivamente Melchior, Balthasar e Caspar, i [[magi (Bibbia)|tre portatori di doni]] dall'Oriente venuti ad adorare Gesù bambino<ref name=Campp249/><ref>{{cita|Fujie, Foster|pag. 60}}</ref>.
 
All'interno della serie vengono attinti anche elementi di altre religioni<ref name=Term/>: un esempio è l'Istituto "[[Marduk]]", che deve la sua denominazione alla principale divinità [[babilonese]]<ref>Ciò viene affermato nell'introduzione di ciascun volume della collana edita dalla [[Planet Manga]] "Evangelion Collection".</ref><ref name=Term/>. Talvolta, è ricorrente l'uso di terminologia propria del [[buddhismo]]<ref name=Napier2002p427>{{cita|Napier 2002|pag. 427}}</ref>.
 
La Cabala appare due volte nella sigla d'apertura<ref name=Ortegap220>{{cita|Ortega|pag. 220}}</ref>, è disegnata sul soffitto dell'ufficio di Gendo<ref name=cap9>Manga di ''Neon Genesis Evangelion'', [[Capitoli di Neon Genesis Evangelion#vol3|volume 3]], capitolo 9: "Le sofferenze di un fanatico"</ref>, ed appare sia nel film ''The End Of Evangelion'', sia nella rispettiva controparte cartacea<ref name=cap87>Manga di ''Neon Genesis Evangelion'', [[Capitoli di Neon Genesis Evangelion#vol13|volume 13]], capitolo 87: "Rigetto"</ref><ref name=cap88>Manga di ''Neon Genesis Evangelion'', [[Capitoli di Neon Genesis Evangelion#vol13|volume 13]], capitolo 88: "Luna Nera"</ref>.
 
Come si rivela poi nella serie, gli Angeli discendono da Adam, la cui figura si basa sul primo uomo biblico [[Adamo]]<ref name=Glossary/>, mentre gli uomini da Lilith, l'omonima prima moglie di Adamo secondo la Zohar<ref name=Glossary/>: l'ultimo angelo infatti, Kaworu, chiama gli uomini ''Lilim'', definiti poi da Misato come il 18° angelo<ref name=Ortegap219/>. Altre interpretazioni vogliono che Adam e Lilith rappresentino «l'ultima essenza di vita sfuggita all'ingegno umano, ma parte della natura umana»<ref name=Ortegap222/>.
 
Quanto agli angeli, essi possiedono nomi e caratteristiche riconducibili alle loro controparti della religione ebraico-cristiana<ref name=Fujiep27/><ref name=Ortegap220/> e ,talvolta, [[islam]]ica<ref name=Term/>. Come viene rivelato poi da Fuyutsuki in ''The end of Evangelion'', gli Angeli e gli uomini si distinguono anche nel possedere corispettivamente l'uno, il [[fiore della vita#Frutto della Vita|frutto della vita]] e, gli uomini il frutto della conoscenza<ref>{{cita|Fujie, Foster|pag. 103}}</ref>, e solo l'Eva 01 li assumerà entrambi, sbranando il 14° Angelo, [[Angelo (Neon Genesis Evangelion)#Zeruel|Zeruel]] nel 19° episodio<ref name=Fruit>{{cita|Fujie, Foster|pag. 136}}</ref>, assumendo il potere di entrambi e divenendo così un entità paragonabile a tutti gli effetti a quella di un [[Dio]] assoluto<ref name=Fruit/>.
 
=== Colonna sonora ===
{{vedi anche|Colonne sonore di Neon Genesis Evangelion}}
La colonna sonora originale, raccolta in tre album usciti fra il [[1995]] ed il [[1996]], è stata composta da [[Shiro Sagisu]] e prodotta dal regista della serie [[Hideaki Anno]], che si è occupato anche della scelta dei titoli dei brani. Oltre alle composizioni originali sono presenti anche alcuni celebri pezzi di [[musica classica]], di cui Anno è appassionato ascoltatore<ref name=Kazuya/>, come la [[Suite n. 1 per violoncello solo (Bach)|Suite per violoncello solo n.1 in Sol Maggiore]] di [[Johann Sebastian Bach]]<ref name=ep15>Anime di ''Neon Genesis Evangelion'', [[Episodi di Neon Genesis Evangelion#ep15|episodio 15]]: "Bugie e silenzi"</ref>, il ''Coro dell'Halleluja'' e il ''Coro dell'Amen'' tratti dal [[Messiah]] di [[Georg Friedrich Händel]]<ref name=Campp249/> e l<nowiki>'</nowiki>''[[Inno europeo|Inno alla gioia]]'' tratto dalla [[Sinfonia n. 9 (Beethoven)|Nona Sinfonia]] di [[Ludwig van Beethoven]]<ref name=Napier2002p428/>.
 
La sigla di apertura è {{nihongo|''[[Zankoku na tenshi no these]]''|残酷な天使のテーゼ|Zankoku na tenshi no teeze|lett. "La tesi dell'angelo crudele"}} di [[Yoko Takahashi]], mentre quella di chiusura è il successo pop del [[1954]] ''[[Fly Me to the Moon]]'' (lett. "Fammi volare fino alla Luna"), scritto originariamente da [[Bart Howard]] e cantato nella serie in 14 diverse versioni da Claire, [[Yoko Takahashi]], [[Megumi Hayashibara]], [[Kotono Mitsuishi]] e Yoko Miyamura<ref name=Campp249/>, le doppiatrici femminili dell'anime.
 
== Manga ==
{{vedi anche|Capitoli di Neon Genesis Evangelion}}
Il manga di ''Neon Genesis Evangelion'', scritto e disegnato da [[Yoshiyuki Sadamoto]] già [[character designer]] della serie animata, ha iniziato la sua serializzazione in Giappone nel numero di febbraio 1995 (uscito nel dicembre del 1994) della rivista ''[[Shonen Ace]]'' edita da [[Kadokawa Shoten]], con la pubblicazione del primo ''stage'', o capitolo<ref name=Takedap16/>. L'adattamento manga era stato pianificato per aumentare l'interesse sulla serie televisiva che avrebbe debuttato un anno dopo<ref name=Fujiep160/>. Pubblicato con periodicità irregolare, il manga è serializzato, a partire dal 78º capitolo (uscito a giugno 2009 in un nuovo magazine ''[[seinen]]'' della Kadokawa, ''Young Ace''<ref>{{cita web|url=http://www.animenewsnetwork.com/news/2009-03-21/kadokawa-to-launch-young-ace-magazine-with-eva-in-july|titolo=Kadokawa to Launch Young Ace Magazine with Eva in July|editore=[[Anime News Network]]|data=23 marzo 2009|accesso=26 giugno 2013|lingua=en}}</ref>. L'opera si è conclusa dopo 96 capitoli con la pubblicazione del ''final stage'' nel giugno [[2013]]. I singoli capitoli sono raccolti in formato [[tankōbon]] e il 2 novembre [[2012]]<ref>{{cita web|url=http://www.kadokawa.co.jp/comic/bk_detail.php?pcd=201204000303|titolo=Scheda del tredicesimo volume giapponese di ''Evangelion''|editore=[[Kadokawa Shoten]]|accesso=16 giugno 2013|lingua=ja}}</ref> è stato pubblicato il tredicesimo e penultimo volume. Negli Stati Uniti invece, il manga è disponibile per conto della Viz Comics, e l'anime per l'[[A.D. Vision]],<ref>{{cita|Poitras|pag. 110}}</ref>
 
Sadamoto ha apportato diverse modifiche alla sceneggiatura nella sua opera, rispetto alla versione animata. La più evidente è l'omissione degli scontri con alcuni [[Angelo (Neon Genesis Evangelion)|Angeli]], che ne riduce il numero da 17 a 12; ma anche nella riproposizione delle vicende già narrate si trovano delle divergenze, mediamente più ampie e più frequenti con il susseguirsi degli episodi. Anche la caratterizzazione psicologica dei personaggi ha subito una diversa interpretazione, con modifiche in alcuni casi lievi, in altri molto importanti. Specialmente [[Rei Ayanami|Rei]] e [[Kaworu Nagisa|Kaworu]], pur mantenendo le loro peculiarità, sono presentati ed agiscono in modo estremamente diverso rispetto alla loro controparte animata. Allo stesso modo, lo [[Shinji Ikari|Shinji]] del fumetto viene dipinto come più aggressivo e meno introverso della sua parte animata, cosa particolarmente evidenziata nei suoi rapporti con [[Asuka Soryu Langley|Asuka]] (a sua volta caratterizzata da un'aggressività leggermente inferiore) e con il padre, cui cerca di sferrare un pugno a seguito della battaglia contro Bardiel, che, a differenza della versione animata<ref name=Original2/>, si è conclusa con la morte di [[Personaggi di Neon Genesis Evangelion#Tōji Suzuhara|Tōji Suzuhara]]<ref>Manga di ''Neon Genesis Evangelion'', [[Capitoli di Neon Genesis Evangelion#vol6|volume 6]], capitolo 40: "Un crepuscolo nero"</ref>.
 
L'edizione italiana del manga, intitolata semplicemente ''Evangelion'', è curata dalla [[Planet Manga]], divisione della [[Panini Comics]]. Ha visto finora la pubblicazione di 26 albi di dimensioni pari alla metà dell'originale giapponese. I primi volumi sono stati pubblicati in edizione autonoma, mentre dal numero 18 la pubblicazione è seguita sulla collana ''Manga Top''<ref>{{cita web|url=http://www.paninicomics.it/web/guest/collane_dettaglio?id=1092|titolo=Le nostre collane - Evangelion|editore=[[Panini Comics]]|data=30 settembre 2009|accesso=16 giugno 2013}}</ref>. A questa prima edizione, è seguita una seconda, che conserva la grandezza originale dei volumi, intitolata ''Evangelion Collection''.
 
==Eredità culturale==
Elogiato particolarmente dalla critica più postuma all'uscita<ref>{{cita|Poitras|pag. 110}}</ref>, ''Evangelion'' è ritenuto da essa come «importante punto di riferimento e riflessione per l'[[animazione]]», sebbene ciò non sia universalmente condiviso<ref>{{cita libro|autore=Lawrence Eng (Martha-Christine Menzel, Susanne Neubronner, Jessica Niebel, Hans-Peter Reichmann, Dr. Stephan von der Schulenburg, Dinah Zank)|data=2008|titolo=«The Fans who became Kings - Gainax and Otaku Culture» in Ga-Netchū! Das Manga Anime Syndrom |pagine=170-171|id=ISBN 978-3-88799-080-0|pubblicazione=[[Henschel]]|lingua=tedesco}}</ref>. Secondo [[Hiroki Azuma]], l'arrivo di ''Neon Genesis Evangelion'' nel [[1995]] «ha provocato una spaccatura nel settore dell'animazione, e la serie è rimasta imbattuta per i successivi 10 anni».<ref>{{cita web|url=http://www.animenewsnetwork.com/convention/2005/substantive-images|titolo=Interview with Hiroki Azuma|editore=''Animenewsnetwork'', www.animenewsnetwork.com}}</ref>. L'anime ha contribuito nel far crescere l'interesse per gli anime del pubblico adulto<ref name=Lawrence/><ref>{{cita pubblicazione||data=1998|titolo=Interview with [[Yoshiyuki Sadamoto]]|rivista=''Animerica''|volume=6|numero=8|editore=[[Viz Media]]|pagine=344-345|lingua=inglese}}</ref>, incrementando in generale l'industria anime<ref>{{cita libro|autore=Jonathan Clements, Helen McCarthy|data=2006|titolo="The Anime Encyclopedia: A Guide to Japanese Animation Since 1917", Revised and Expanded Edition|id=ISBN 978-1-933330-10-5|pubblicazione=Stone Bridge Press|lingua=inglese}}</ref>. ''Evangelion'', che divenne un [[cult|fenomeno culturale]] in breve tempo<ref name=EvaStyle/><ref>{{cita|Takeda|pag. 166}}</ref><ref name=TheTimes/>, influenzò notevolmente il campo dell'animazione e fu fonte di ispirazione per molti prodotti in questo ambito successivi<ref name=EvaStyle/><ref>{{cita pubblicazione|autore=Miyadai Shinji, Shion Kono e Thomas Lamarre|data=2011|titolo=Transformation of Semantics in the History of Japanese Subcultures |rivista=''Mechademia''|editore=University of Minnesota Press|volume=6|pagine=230-258|lingua=inglese}}</ref>.
 
Neon Genesis Evangelion attrasse un pubblico adulto generalmente lontano dalle serie anime, ma ciò senza critiche rivolte a scene sessualmente implicite ricorrenti nella serie definite poco adatte ad un pubblico infantile, ed in genere rivolte a contenuti controversi di certuni episodi<ref name=Poitrasp27/>. Al pubblico adulto, fu rivolta un ampia gamma di merchandising della serie<ref name=Poitrasp27>{{cita|Poitras|pag. 27}}</ref>, da cui ricavò notevolmente la [[Bandai]] per le action figure relative alla serie<ref>{{cita|Poitras|pag. 92}}</ref>
 
Generalmente, le serie precedenti erano caratterizzate da toni maturi e realistici rivolti ad un pubblico prettamente otaku, come il film di Mamoru Oshii "Ghost in the Shell" e "Akira" di Katsuhiro Otomo, ma sarà solo da Evangelion in avanti che l'animazione tratterà di temi più maturi<ref>{{cita|Macias, Machiyama|pag. 10}}</ref>, e questa con il tempo avrà sempre maggiore attenzione da parte del pubblico ed addirittura dal governo giapponese<ref>{{cita|Kelts|pag. 112}}</ref>. Evangelion darà inizio ad una fruttuosa epoca in cui seguirono altri anime con i medesimi canoni già elaborati da Evangelion nei cosiddetti 5 anni di "periodo d'oro" degli anime, tra cui [[Cowboy Bebop]], [[Rurouni Kenshin]], [[Initial D]], [[Master Keaton]] e [[Serial Experiments Lain]]<ref>{{cita|Camp, Davis|pag. 16}}</ref>, quest'ultima caratterizzata dalla presenza di personaggi con forti analogie con altri propri di Evangelion<ref>{{cita|Camp, Davis|pag. 338}}</ref>.
 
Evangelion rivoluzionò il genere mecha mutandone i canoni, e successivamente altri anime di questo genere mutarono la loro struttura, emulandolo<ref name=Clementsp522>{{cita|Clements, McCarthy|pag. 522}}</ref>: un esempio è l'anime RahXephon, che presenta numerose analogie con Evangelion<ref name=Clementsp522/><ref>{{cita|Cavallaro|pag. 185}}</ref>, da cui ne ha subito fortemente l'influenza<ref>{{cita|Cavallaro|pag. 127}}</ref>. Molti produttori di anime imitarono i titoli "Ultra Seven" (spin-off di Ultraman) e Evangelion per le loro opere<ref>{{cita|Clements, McCarthy|pag. 184}}</ref>
 
====Videogiochi====
Diversi [[Videogioco|videogiochi]] sono stati tratti dalla serie<ref>{{cita|Poitras|pagg. 95-96}}</ref>. Nessuno di questi è stato tradotto in [[Lingua italiana|italiano]] né è uscito in [[Italia]].
 
==Info da rivedere==
 
 
[[Hideaki Anno]], regista della serie anime ''[[Neon Genesis Evangelion]]'', dopo aver finito di lavorare per la pellicola [[Cutie Honey (film)|''Cutie Honey'']] (2004) iniziò a pensare a un altro progetto ''[[live action]]'' con più o meno lo stesso personale di ''1.0''<ref>{{Cita |Khara |貞本 義行 interview: 新しい『エヴァ』として成立する予感}}.</ref>. Alla fine però non si riuscì a stendere una sceneggiatura per il lungometraggio<ref>{{Cita |Khara |大月 俊倫 interview: 誰も見たことのない映像を目ざして}}.</ref>, e il regista decise di virare ritornando sull'animazione. Egli aveva in mente di mettere di nuovo mano sul ''franchise'' di ''Neon Genesis Evangelion'' già nel 2001, in contemporanea con l'uscita del cofanetto DVD della sua serie ''[[Nadia - Il mistero della pietra azzurra]]''<ref name="Anno2">{{Cita |Khara |秀明 庵野 interview: 自分でやるしかない、覚悟の出発}}.</ref>. Attorno all'ottobre del 2005 decise definitamente di occuparsi di ''Evangelion'', e iniziò a lavorare al progetto usando [[Microsoft Word]] il 10 novembre; ''Evangelion'' infatti era un'opera che egli poteva portare avanti a suo piacimento, senza preoccuparsi di chiedere i diritti o altre circostanze per lui fastidiose<ref name=Anno1/>. Una delle opere che lo ispirarono a iniziare la tetralogia fu il ''franchise'' di ''[[Gundam]]'', creato anni prima da [[Yoshiyuki Tomino]] e ancora in corso tramite diverse incarnazioni, fra serie televisive, videogiochi e fumetti. Egli si diede infatti il proposito di ''Gundamizzare'' il ''franchise'' di ''Eva''; inizialmente aveva in mente un titolo sulla scia di ''G Evangelion'', con il proposito di creare un'opera capace di ribaltare completamente il concetto stesso di ''Evangelion'', similmente a quanto fatto da ''[[G Gundam]]'' per il ''franchise'' di Tomino<ref name="Anno1">{{Cita |Khara |秀明 庵野 interview: エヴァを業界を支えるコンテンツの柱のひとつにしたかった}}.</ref>. Egli credeva che l'animazione fosse in una fase di stallo e notò come negli ultimi tempi ci fosse stato un fenomeno di allontanamento degli appassionati di anime tra i ragazzi delle medie e delle superiori, percependo la necessità di promuovere opere rivolte a loro e alzare il livello generale delle produzioni animate<ref name=Booklet/>. Nel caso dell'animazione per bambini vide una vasta gamma di contenuti disponibili, come i lungometraggi di [[Hayao Miyazaki]] e dello [[Studio Ghibli]], ma per le fasce anagraficamente superiori vide soltanto ''Gundam''; il ''franchise'' di Tomino raggiunse infatti la popolarità oltre i confini ''[[otaku]]'', cioè gli appassionati di animazione, dunque Anno si diede l'obiettivo di fare qualcosa di simile<ref name=Anno1/><ref name=Anniversario/>.
, e sarebbe voluto almeno un anno dalla prima ideazione, affinch
Già nel progetto iniziale, appariva un angelo dalle sembianze completamente umanoidi, concettualmente simile a Kaworu, che però non sarebbe stato l'ultimo angelo ed avrebbe dovuto attaccare nel ventiduesimo episodio<ref name=Original3>{{cita libro|autore=|titolo=Evangelion Original III (#19- #26)|editore=|data=|pagine=|id=ISBN 4-8291-7323-8 C0076 P980E|lingua=giapponese}}</ref><ref name=NetypeCollection/>.
 
Per la produzione dei lungometraggi Anno non si affidò alla [[Gainax]], lo studio che produsse la serie dieci anni prima. Egli infatti volle dare vita a qualcosa di nuovo e che sentì di non poter fare alla Gainax, pensando che nello stesso studio si sarebbe dovuto attenere, a suo dire, alla «stessa cornice» e gli stessi binari<ref name=Anno2/>. Lui stesso disse che era sua intenzione in tal modo rispettare lo spirito dell'originale, «per non essere schiavi del passato, per non essere viziati dal presente, per puntare a un futuro di progressi»<ref>{{Cita |Entry File |pp. 2-3}}.</ref>. Il regista contattò così Toshimichi Ōtsuki, produttore della serie classica, e dopo una iniziale titubanza questi accettò la proposta, cercando di realizzare e attuare gli ideali e i pensieri del regista<ref>{{Cita web |url=http://mainichi.jp/enta/mantan/archive/news/2007/08/26/20070826org00m200002000c.html |titolo=特集:ヱヴァ、新生 新劇場版、庵野は何を目指すのか? |lingua=ja |accesso=7 agosto 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090707092937/http://mainichi.jp/enta/mantan/archive/news/2007/08/26/20070826org00m200002000c.html }}</ref><ref>{{Cita |Khara |大月 俊倫 interview: 製作委員会方式へのカウンター}}.</ref>. Quest'ultimo propose l'affare a diverse società; secondo lui però non c'erano molti studi propensi a lavorare su ''Evangelion'', perché trattato con nervosismo all'interno dell'industria. Ōtsuki faticò molto e alla fine si trovò un certo numero di studi candidabili, ma per varie ragioni nessuno di loro alla fine si unì<ref name=Anno2/>. Per la pellicola del 1997 ''Neon Genesis Evangelion: The End of Evangelion'' diverse società si unirono al progetto, visto il successo della serie; in questo caso però Anno decise di detenere tutti i diritti<ref>{{Cita |Khara |大月 俊倫 interview: 『新劇場版』の出発点となった会話}}.</ref>. Secondo lui infatti gli sforzi del personale della serie classica non furono ricompensati adeguatamente, e la creazione di una nuova società avrebbe consentito di distribuire più equamente i profitti rispetto al passato<ref>{{Cita |Khara |大月 俊倫 interview: 高品質の作品づくりと利益配分の両立}}.</ref>. A favorire il progetto ci fu inoltre l'uscita di ''Eva'' nel mercato dei ''[[pachinko]]'', delle macchinette per il gioco d'azzardo particolarmente popolari in Giappone, uscita che fece poi salire le vendite di DVD della serie<ref>{{Cita |Khara |大月 俊倫 interview: 怒濤のような二年間のドラマ}}.</ref>. Alla fine Munenori Ogasawara gli propose di fondare uno studio tutto loro, e Anno accettò. All'inizio Anno trovò un posto per lui carino ed economico lungo la [[linea rapida Chūō]], dicendo di volerlo usare come sede; nacque così il Khara Office. In seguito la scala del progetto diventò sempre più grande<ref name=Anno3/>. Affittò un ufficio a Nishi-Shinjuku nel febbraio 2006, provvedendo per scrivanie e librerie; dei suoi amici, come [[Tsutomu Takahashi]] e Ikki Todoroki, lo aiutarono con la registrazione della società e la contabilità, diventando così Khara Inc<ref name=Anno2/><ref name="Anniversario">{{Cita web |url=https://fullfrontal.moe/khara-10/ |titolo=Translation – 10 Years of Khara, interview with Hideaki Anno Part 1 |lingua=en |accesso=7 agosto 2021}}</ref>. La Khara fu ufficialmente fondata nel 2006, anche se Anno diede le dimissioni alla Gainax soltanto nell'ottobre dell'anno seguente<ref>{{Cita web |url=https://www.gwern.net/docs/eva/2011-studiokhara-hideakiannopersonalbiography.html |titolo=Personal Biography |lingua=en |accesso=7 agosto 2021}}</ref>. Alla fine il personale della nuova azienda, a parte quello principale, accolse personale completamente nuovo rispetto a quello della serie di dieci anni prima<ref name=Tsurumaki5/>.
<ref name=niOriginal1>{{cita libro|autore=|titolo=Evangelion Original I (#1 - #9)|editore=|data=|pagine=|id=ISBN 4-8291-7321-1 C0076 P980E|lingua=giapponese}}</ref>
 
=== Produzione ===
[[File:Godzilla Resurgence World Premiere Red Carpet- Anno Hideaki (28526529431).jpg|thumb|upright=1.2|Hideaki Anno, regista e sceneggiatore di ''Neon Genesis Evangelion'' e del ''Rebuild'']]
 
Anno rivide la serie originale per l'occasione, visto che erano passati dodici anni dalla prima trasmissione. Toshimichi Ōtsuki, produttore dell'anime, notò come durante la seconda metà della serie il personale fosse completamente spossato; durante lo sviluppo del ''Rebuild'' però ritrovò gli stessi membri di nuovo entusiasti e cresciuti, ritenendo che tale evolutione si sarebbe poi riflettuta nell'opera. Il produttore aggiunse come il successo della serie classica avesse generato quella che lui definì «molta confusione e incomprensione» all'interno dell'industria dell'animazione giapponese, che sarebbero poi confluite nella creazione di diverse opere «spazzatura», prodotti [[moe]] destinati a otaku sulla trentina e trasmessi in fascia notturna, come ''[[La malinconia di Haruhi Suzumiya]]''<ref>{{cita pubblicazione|lingua=ja|titolo=アニメがつまらなくなったのは、「新世紀エヴァンゲリオン」のせいである|pubblicazione=Cyzo|editore=Cyzo Inc.|data=novembre 2006|url=https://web.archive.org/web/20090124221741/http://homepage3.nifty.com/mana/new-eva-siryou1.html|accesso=20 settembre 2021}}</ref>. Criticando tale incomprensioni, egli dichiarò: «Questa mentalità è persistita per dieci anni, ma adesso siamo nella posizione di dimostrare la sua scorrettezza. Siamo determinati a chiudere la porta dell'era post-''Eva'' per sempre»<ref>{{cita pubblicazione|titolo=Anno's new baby|p=30|pubblicazione=Newtype USA|lingua=en|data=dicembre 2006}}</ref>. Per Ōtsuki, inoltre, visto che la storia del ''Rebuild'' ha luogo «nello stesso periodo di tempo» della serie classica, ma con una trama differente, la saga non sarebbe stato un rifacimento di questa, ma «una produzione completamente inedita»<ref name=NTOtsuki/>.
<ref name=Original2>{{cita libro|autore=|titolo=Evangelion Original II (#10- #18)|editore=|data=|pagine=|id=ISBN 4-8291-7322-X C0076|lingua=giapponese}}</ref>
 
Lo scopo del personale fu quello di offrire anche agli spettatori che non avevano mai visto la serie originale di godere dei lungometraggi del ''Rebuild''. Per lo scopo vennero eliminati molti dettagli di ''Evangelion'' ritenuti controversi; sempre secondo Ōtsuki: «Riempire le opere di paroloni e concetti difficili per creare confusione fra gli spettatori era una buona tecnica dodici anni fa, ma adesso non è più così»<ref name=NTOtsuki>{{cita pubblicazione|titolo=A better kind of anime|pubblicazione=Newtype USA|lingua=en|data=dicembre 2006}}</ref>. I cambiamenti trovarono un riflesso anche nel personale; Anno, la situazione generale e l'atmosfera era per il produttore allegra e solare. Il regista si diede due obbiettivi principali; il primo fu quello di fare un buon prodotto e renderlo un successo, e l'altro è condividere i profitti con gli amici e gli altri membri del personale, condivdendo con lui l'impegno e la sofferenza della produzione. Tale spirito collaborativo si rifletterebbe per Ōtsuki nelle immagini del primo capitolo, citando il fatto che l'Eva di Ayanami protegga e venga in aiuto di Shinji come «la genesi e il risultato della Khara»<ref>{{Cita |Khara |大月 俊倫 interview: 高品質の作品づくりと利益配分の両立}}.</ref>.
<ref name=Newtype100%>{{cita libro|autore=[[Newtype (rivista)|Newtype]]|titolo=Neon Genesis Evangelion Newtype 100% Collection|editore=[[Kadokawa Shoten]]|data=[[1997]]|pagine=1-178|id=ISBN 4-04-852700-2|lingua=giapponese}}</ref>
 
La produzione del primo capitolo diventò mano a mano più frenetica<ref>{{Cita |Khara 2010 |鶴巻 和哉 interview: 序』の公開直後に大きいな転換点へ}}.</ref>, subendo crisi<ref>{{Cita |Khara 2010 |庵野 秀明 interview: 改稿に改稿を重ね、難航したシナリオ}}.</ref> e cambiamenti fino all'ultimo minuto; essa si svolse inoltre in contemporanea con quella del secondo lungometraggio<ref name=AnnoHa/>. Tsurumaki controllò che tutto si svolgesse regolarmente; la politica di Anno infatti fu quella di armonizzare il più possibile le parti nuove con quelle vecchie<ref name=Haraguchi3/>. Il lavoro per ''1.0'' venne descritto dal suo stesso personale come una performance dal vivo, flessibile e nel peggiore dei casi disorganizzata; la produzione infatti fece molte cose sul momento, e non di rado fu costretta a rifare alcuni dettagli per improvvisi cambi di programma<ref name="Matsubara3">{{Cita |Khara |松原 秀典 interview: あきらめるつもりがない現場の面白さ}}.</ref>. Secondo Tsurumaki, inoltre, al minimo errore si rischiava di arrivare fuori tempo; ogni dipartimento lavorò in modo indipendente, dunque soltanto all'ultimo momento si seppe con certezza se si era sulla strada giusta oppure no<ref name="Tsurumaki8">{{Cita |Khara |鶴巻 和哉 interview: 作画とCGの新たなバランスを求めて}}.</ref>. Intervistato in proposito, dichiarò di considerare il processo «troppo caotico»; tutti i membri lavorarono partendo dal presupposto di non aver potuto raggiungere lo scopo con la serie originale, ma l'esatta natura di questo obiettivo per lui non era ancora chiara a nessuno del personale: «Visto che ci stiamo prendendo la briga di fare dei nuovi lungometraggi, dovremmo portare avanti la storia come minimo dov'era arrivata in passato, ma finora è stata una lotta in salita. Ho la sensazione che questo sarà un progetto molto instabile, in molti sensi»<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|pubblicazione=Newtype USA|data=marzo 2007|p=50|titolo=Recapturing the look and feel}}</ref>. Stando ad Haraguchi infatti si dovette creare una situazione in cui qualunque cosa si potesse aggiustare e modificare durante il processo, viste le continue riflessioni e le opinioni dei vari membri del personale<ref name="Haraguchi4">{{Cita |Khara |原口 浩 interview: アバウトでも大丈夫な ベテランの進め方}}.</ref>. Ōtsuki invece espresse particolare ottimismo; a differenza della serie classica, finita con un finale metatestuale e un lungometraggio apocalittico e «assurdo», il produttore dichiarò di voler creare un'opera d'intrattenimento, vicino all'idea che si era prefissata originariamente: «Io avrei voluto sempre fare così, e il regista finalmente si è deciso»<ref>{{cita web|lingua=ja|accesso=20 settembre 2021|url=https://www.asahi.com/culture/movie/TKY200609130251.html|titolo=謎解けるか「真の完結編」エヴァンゲリオン再映画化|data=13 settembre 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061128031001/https://www.asahi.com/culture/movie/TKY200609130251.html}}</ref>.
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia= Sviluppo ===
===In italianoConclusione ===
* {{cita libro|autore=[[Gualtiero Cannarsi]]|titolo=Neon Genesis Evangelion Encyclopedia|volume=Volumi 0:1 - 0:6|anno=1997-1999|editore=Dynamic Italia|id={{noISBN}}}}
* {{cita libro|autore=Arianna Mognato|titolo=Super Robot Anime – Eroi e robot da Mazinga Z a Evangelion|anno=1999|editore=[[Yamato Video]]|id={{noISBN}}}}
* {{cita libro|autore=Andrea Fontana, Davide Tarò|titolo=Anime. Storia dell'animazione giapponese 1984-2007|anno=2007|editore=Il Foglio Letterario|id=ISBN 978-8876061608}}
* {{cita libro|autore=Alessandra Poggio, Cristian Giorgi|titolo=Neon Genesis Evangelion Enciclopedia|anno=2008|editore=[[Dynit]]|id={{noISBN}}}}
===In altre lingue===
* {{cita libro|curatore=[[GAINAX]]|titolo=E-Mono: Neon Genesis Evangelion: All Goods Catalog|editore=[[Newtype (rivista)|Newtype Magazine]]|anno=1997|id=ISBN 4-04-852868-8|lingua=giapponese}}
* {{cita libro|autore=Kaichiro Morikawa|titolo=The Evangelion Style|editore=Daisanshokan|anno=1997|pagine=146|id=ISBN 4-8074-9718-9|lingua=giapponese|cid=Morikawa}}
* {{cita libro|titolo=Anime Interviews: The First Five Years of Animerica, Anime & Manga Monthly (1992–97)|autore=Trish Ledoux |editore=[[Viz Media]], Cadence Books |data=1997|id=ISBN 978-1-56931-220-9|lingua=inglese|cid=Animerica}}
* {{cita libro|titolo=The End of Evangelion theatrical pamphlet|editore=[[GAINAX]]|anno=1997|url=http://www.evaotaku.com/html/rcb.html|id={{no ISBN}}|lingua=inglese|cid=GAINAX}}
* {{cita libro|autore=Kio Seiji, Ikuto Yamashita|titolo=Sore Wo Nasumono: Neon Genesis Evangelion Concept Design Works|editore=[[Kadokawa Shoten]]|anno=1998|id=ISBN 4-04-852908-0|lingua=giapponese}}
* {{cita libro|autore=Susan J. Napier|titolo=Anime from Akira to Princess Mononoke: Experiencing Contemporary Japanese Animation|anno=2001|editore=Palgrave Macmillan|id=ISBN 978-0312238636|lingua=inglese|cid=Napier 2001}}
* {{cita libro|autore=Gilles Poitras|titolo=Anime Essentials: Every Thing a Fan Needs to Know|anno=2001|editore=Stone Bridge Press|id=ISBN 978-1880656532|lingua=inglese|cid=Poitras}}
* {{cita libro|autore=Yasuhiro Takeda|titolo=The Notenki Memoirs - Studio Gainax and the Man who created Evangelion|anno=2002|editore=[[A.D. Vision|ADV Manga]]|id=ISBN 978-1413902341|lingua=inglese|cid=Takeda}}
* {{cita pubblicazione|autore=Susan J. Napier|data=novembre 2002|titolo=When the Machines Stop: Fantasy, Reality, and Terminal Identity in "Neon Genesis Evangelion" and "Serial Experiments Lain"|rivista=Science Fiction Studies|editore=SF-TH Inc.|volume=29|numero=nº 3|pagine=418-435|url=http://www.jstor.org/discover/10.2307/4241108?uid=3738296&uid=2129&uid=2134&uid=2&uid=70&uid=4&sid=21102454087057|lingua=inglese|accesso=26 giugno 2013|abstract=si|cid=Napier 2002}}
* {{cita libro|autore=Patrick Macias,Tomohiro Machiyama|titolo=Cruising the Anime City: An Otaku Guide to Neo Tokyo |editore=Stone Bridge Press|anno=2004|id=ISBN 1-880656-88-4|lingua=giapponese|cid=Macias, Machiyama}}
* {{cita libro|autore=Kazuhisa Fujie, Martin Foster|titolo=Neon Genesis Evangelion: The Unofficial Guide|anno=2004|editore=DH Publishing Inc.|id=ISBN 978-0974596143|lingua=inglese|cid=Fujie, Foster}}
* {{cita libro|autore=Paul Gravett|titolo=Manga: 60 Years of Japanese Comics|anno=2004|editore=Laurence King Publishing|id=ISBN 978-1856693912|lingua=inglese|cid=Gravett}}
* {{cita libro|autore=Jonathan Clements, Helen McCarthy|titolo=The Anime Encyclopedia: A Guide to Japanese Animation Since 1917|anno=2006|editore=Stone Bridge Press|id=ISBN 1-933330-10-4|lingua=inglese|cid=Clements, McCarthy}}
* {{cita libro|autore=Roland Kelts|titolo=Japanamerica: How Japanese Pop Culture Has Invaded the U.S.|anno=2006|editore=Palgrave Macmillan|pagine=256|id=ISBN 9780230602038|lingua=inglese|cid=Kelts}}
* {{cita libro|autore=Brian Camp, Julie Davis|titolo=Anime Classics Zettai!: 100 Must-See Japanese Animation Masterpieces|anno=2007|editore=Stone Bridge Press|id=ISBN 978-1-933330-22-8|lingua=inglese|cid=Camp, Davis}}
* {{cita libro|autore=Robin E. Brenner|titolo=Understanding manga and anime|anno=2007|editore=Libraries Unlimited|id=ISBN 978-1-59158-332-5|lingua=inglese|cid=Brenner}}
* {{cita libro|autore=Thomas Lamarre|titolo=The Anime Machine: A Media Theory of Animation|anno=2009|editore=University of Minnesota Press|pagine=385|id=ISBN 978-0816651559|lingua=inglese|cid=Lamarre}}
* {{cita libro|autore=Dani Cavallaro|titolo=Anime and Memory: Aesthetic, Cultural and Thematic-Perspectives|anno=2009|editore=McFarland|id=ISBN 978-0786453474|lingua=inglese|cid=Cavallaro}}
* {{cita libro|autore=Tze-Yue G. Hu|titolo=Frames of Anime: Culture and Image-Building|data=febbraio 2010|pagine=228|editore=Hong Kong University Press|id=ISBN 978-9622090972|lingua=inglese|cid=Tze Hu}}
* {{cita pubblicazione|autore=Mariana Ortega|data=novembre 2010|titolo=My Father, He Killed Me; My Mother, She Ate Me: Self, Desire, Engendering, and the Mother in Neon Genesis Evangelion|rivista=Mechademia|editore=Frenchy Lunning|volume=2|pagine=216-232|url=http://muse.jhu.edu/journals/mec/summary/v002/2.ortega.html|lingua=inglese|abstract=si|cid=Ortega}}