Ján Kollár: differenze tra le versioni

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|Cognome = Kollár
|Sesso = M
|Immagine = Kollar jan.jpg
|LuogoNascita = Mošovce
|GiornoMeseNascita = 29 luglio
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|GiornoMeseMorte = 24 gennaio
|AnnoMorte = 1852
|Epoca = 16001800
|Attività = scrittore
|Attività2 = archeologo
|Attività3 = scienziato
|AttivitàAltre = , [[politico]]
|Epoca = 1600
|Nazionalità = slovacco
|Immagine = Kollar jan.jpg
}}
Fu il principale ideologo del [[panslavismo]].
 
== Biografia ==
Studiò al liceo [[luteranesimoChiesa evangelica slovacca|luterano]] di Presburgo, oggi [[Bratislava]]. Successivamente fu studente di [[teologia]] all'[[Università di Jena]] in [[Germania]] e prese parte alla festa della Wartburg il 18 ottobre [[1817]], in cui il professor [[Lorenz Oken|Oken]] rivolse un discorso [[pangermanesimo|pangermanista]]. Da questa dottrina Ján Kollár prenderà le mosse per sviluppare una concezione panslavistica, enunciata nel [[1836]] nell'opera ''O literní vzájemnosti mezi rozličnými kmeny a nářečími slovanského národu'' (Sulla reciprocità letteraria dei diversi ceppi e dialetti della nazione slava) in questi termini:
 
{{quotecitazione|Che sei tu? Ceco. E tu? Serbo. E tu? Russo. E tu? Io polacco. Fratelli, cancellate queste parole. Da oggi scrivete: io sono slavo}}<ref>Renée Perreal e Joseph A. Mikuš, ''La Slovaquie: une nation au cœur de l'Europe'', Lausanne 1992, p. 84</ref>
 
A [[Weimar]] incontrò [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]], che si interessò alle canzoni popolari slovacche e gli chiese di procurargliene.<ref>Renée Perreal e Joseph A. Mikuš, ''La Slovaquie: une nation au cœur de l'Europe'', Lausanne 1992, p. 105</ref>
 
Divenne pastore luterano a [[Budapest]], e dal [[1849]] fu professore di antichità slave all'[[Università di Vienna]] e più volte consigliere del governo [[Impero Austroaustro-ungarico|austriaco]] per questioni circa gli [[slovacchi]]. Aderì al movimento nazionale slovacco nella sua prima fase.
 
Elaborò il concetto di reciprocità fra i popoli [[slavi]]. Considerò quattro lingue internazionali: il [[lingua russa|russo]], il [[lingua polacca|polacco]], il [[lingua ceca|ceco]]-[[lingua slovacca|slovacco]] e il [[lingua serbocroata|serbo-croato]]. Riguardo allo slovacco, considerò come tale le parlate della [[Slovacchia centrale]]: [[Comitato di Turóc|Turiec]], [[Liptov (regione storica)|Liptov]], [[Regione di Orava|Orava]], [[Comitato di Trencsén|Trenčín]], [[Comitato di Nitra|Nitra]] e [[Comitato di Zólyom|Zvolen]], tuttavia caldeggiò l'uso del ceco per ragioni politiche.<ref>Renée Perreal e Joseph A. Mikuš, ''La Slovaquie: une nation au cœur de l'Europe'', Lausanne 1992, pp. 83-84</ref>
 
Un museo a lui dedicato (aperto nel [[1974]]) a Mošovce è ospitato in quello che era il suo [[granaio]], l'unica parte della casa costruita in muratura (il resto della sua casa natale era in legno e fu distrutto in un incendio il 16 agosto [[1863]]).
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È divisa in 5 capitoli e una prefazione.
 
Prefazione<br />
L'autore esprime il suo timore che gli Slovacchi possano sparire dall'Europa come altri popoli slavi del passato. Chiede agli Slovacchi di cercare aiuto dai russi.
 
1. Sála <br />
Questa parte contiene sonetti d'amore. Glorifica la sua amata e la rende un idolo delle donne slovacche. La ragazza è Mína, la figlia della dea Sláva.
 
2. Labe, Rén, Vltava<br />
In questo capitolo l'autore ci conduce verso i luoghi abitati nel passato dai popoli slavi. È deluso perché queste regioni appartengono ora a paesi stranieri.
 
3. Dunaj<br />
L'autore arriva in Slovacchia. Deve constatare la povertà della regione. È molto deluso e brama di morire.
 
4. Léthé
 
5. Acheron<br />
Mína, la figlia della dea Sláva (l'amata dell'autore), si trasforma in una fata e conduce l'autore nel paradiso e nelnell'inferno degli Slovacchi.
 
Oltre a opere di poesia scrisse anche trattati teorici.
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Pubblicò anche una raccolta in due volumi di canzoni popolari sotto il titolo ''Narodnie zpievanky'' (1834-1835), che è la prima raccolta di poesia popolare slovacca.
 
== Galleria fotografica d'immagini==
 
<gallery>
File:SochaMošovce, Ján Kollár.jpg|Statua di Ján Kollár a Mošovce
File:Kollárov_dom.jpg|Casa natale di Ján Kollár a Mošovce
File:Kollar.jpg|Motto
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== Bibliografia ==
* {{fr}} Renée Perreal e Joseph A. Mikuš, ''La Slovaquie: une nation au cœur de l'Europe'', Lausanne 1992, pp. 83-85&nbsp;83–85, 105-109
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|commons=Category:Ján Kollár}}
 
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{sk}}cita [httpweb|https://zlatyfond.sme.sk/autor/68/Jan-Kollar/ |Biografia e testi delle opere di Ján Kollár]|lingua=sk}}
 
[[Categoria:Poeti slovacchi]]
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{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|letteratura|Slovacchia}}
 
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[[Categoria:Professori dell'Università di Vienna]]