Monarcomachi: differenze tra le versioni
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I '''monarcomachi''' (dal [[Lingua greca antica|greco]] ''μόναρχος'', monarca e ''μάχομαι'', combattere) furono quegli scrittori politici che tra la seconda metà del [[
{{quote|Ma benché in tali disposizioni [Publicola] si fosse dimostrato popolare e moderato legislatore, per i reati particolarmente gravi stabilì pene esagerate. Promulgò una legge per cui si poteva uccidere senza processo [senza il ricorso alla ''[[provocatio ad populum]]''] chiunque aspirasse alla tirannide: il suo uccisore non rispondeva dell'omicidio se era in grado di fornire prove del reato dell'ucciso. Poiché essendo impossibile che chi tenta tali cose possa farlo di nascosto, e altrettanto impossibile che chi non si nasconde diventi così formidabile da non poter più essere chiamato in giudizio, [Publicola] concesse in questo caso a chi ne avesse l'autorità di anticipare contro il reo quella sentenza che la natura stessa del reato rendeva ineseguibile più tardi.|[[Plutarco]], [[Vite parallele]], [[Solone]] e [[Publio Valerio Publicola|Publicola]], XII, 1-2<ref>{{cita web|url=http://books.google.it/books?id=8esKAQAAIAAJ&pg=PA225&dq=plutarco+publicola&hl=it&sa=X&ei=J-G8T4S8DYbj4QTwm8lz&ved=0CEgQ6AEwAw#v=onepage&q=plutarco%20publicola&f=false|titolo=Le vite parallele di Plutarco, Volume 1|accesso=23 maggio 2012}}</ref>}}▼
▲I '''monarcomachi''' (dal [[Lingua greca antica|greco]] ''μόναρχος'', monarca e ''μάχομαι'', combattere) furono quegli scrittori politici che tra la seconda metà del [[XVIII secolo|XVI]] e i primi decenni del [[XVII secolo]] si opposero alla trasformazione dell'impianto [[monarchia|monarchico]] in senso [[Assolutismo monarchico|assolutistico]] e sostennero il diritto del popolo alla ribellione (fino alla messa a morte del monarca) contro quei [[Sovrano|sovrani]] che angariavano la vita spirituale dei [[Cittadinanza (diritto)|sudditi]], conculcando i diritti religiosi dei liberi fedeli.
==Utilizzo del termine==
Il termine "''monarcomaco''" fu introdotto dal [[giurista]] [[Scozia|scozzese]] [[William Barclay]] nel trattato ''De regno et regali potestate'' ([[1600]]). L'attività dei monarcomachi si esplicò durante l'epoca delle [[guerre di religione francesi]] nella seconda metà del XVI secolo.
La [[Pamphlet|libellistica]] monarcomaca si pone anche all'origine delle teorizzazioni sul [[contratto sociale|contrattualismo]], la [[Principio di sovranità popolare|sovranità popolare]] e il [[giusnaturalismo]]
== I precedenti antichi ==
Già nell'[[Antichità classica|antichità]] l'idea dell'uccisione del tiranno era presente nel mondo romano in [[età repubblicana]]. [[Plutarco]] cita dei provvedimenti adottati da [[Publio Valerio Publicola|Publicola]] per contrastare l'ascesa della [[monarchia]], teorizzando la giustezza del [[regicidio]]:
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Quest'idea sarà recuperata nel medioevo e troverà una prima teorizzazione in [[Giovanni di Salisbury]]. Egli nel ''[[Policraticus]]''<ref>il Policraticus fu scritto prima della morte di [[Tommaso Becket|Becket]] e l'intento non fu quello di vendicarlo, bensì di ammonire lui ed il sovrano ([[Enrico II d'Inghilterra|Enrico II]]) dai rischi della loro condotta.</ref> ([[1159]]) sostiene, seppur in maniera ambigua e non senza ripensamenti, la legittimità della ribellione contro gli abusi del monarca:
{{citazione|Inoltre, l'uccisione di un tiranno non è solo un atto lecito, bensì auspicabile e giusto. Chi si impossessa (illegittimamente) della spada, è degno di perire per questa.|[[Giovanni di Salisbury]], ''Policraticus''|Porro tyrannum occidere non modo licitum est sed aequum et iustum. Qui gladium accipit, gladio dignus est interire.|lingua=la}}
== Le teorie monarcomache ==
Le teorie furono accolte tanto in seno al [[protestantesimo]] (sostenute da personalità come [[George Buchanan (umanista)|George Buchanan]] e [[
I monarcomachi ritenevano che ogni regime politico dovesse fondarsi sul consenso del popolo, quandanche il potere del sovrano (prerogativa popolare trasferita pro tempore al sovrano) dipendesse dal volere di [[Dio]]<ref>Simonutti, Luisa, ''Contro la servitù delle coscienze. Assolutisti e monarcomachi di fronte alla tolleranza nella Francia d'Ancien régime'', Scienza e politica. N. 21, 1999, Bologna : CLUEB, 1999.</ref>. Il patto intervenuto in origine fra re e popolo sanciva la subalternità del monarca alla legge (e non poteva essere ammessa la subordinazione della legge al monarca).
Le ''[[Vindiciae contra tyrannos]]'' del 1579 affermavano l'esistenza di un doppio patto, tra re e popolo e Dio e l'altro tra popolo e re. In particolare il secondo patto può giustificare il ricorso al tirannicidio. Se un re non attende agli impegni di giustizia contratti col popolo è ritenuta necessaria la sollevazione del popolo e la deposizione del despota da parte dei "guardiani dei patti" (l'istituto monarchico si riduceva, come in Hotman, a incarico
Del 1590 è invece uno scritto riconducibile agli ambienti della [[Lega cattolica (Francia)|lega cattolica
== Episodi famosi di tirannicidio ==
[[File:Death-of-Henry4.jpg|thumb|
Famoso sostenitore delle teorie monarcomache in campo cattolico fu il monaco [[Jacques Clément]] il quale il 1º agosto [[1589]], a [[Saint-Cloud]] assassinò [[Enrico III di Francia]] per vendicare l'uccisione del capo della fazione cattolica [[Enrico di Guisa]],
Lo stesso Enrico IV, il 14 maggio [[1610]], dopo diversi tentativi di assassinio subiti negli anni, venne ucciso a colpi di pugnale da [[François Ravaillac]], un fanatico cattolico [[converso]] [[Foglianti|fogliante]],
Altro famoso caso di "tirannicidio" fu quello di [[Guglielmo I d'Orange]].
== Note ==
<references/>
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* {{cita libro|Koenigsberger| H.G., Mosse G.L., Bowler G.Q.| L'Europa del Cinquecento | [[2004]] | [[RCS MediaGroup|RCS]] | [[Milano]]}}
* {{cita libro|Rosa| Mario, Verga Marcello| Storia dell'età moderna | [[2011]] | [[Arnoldo Mondadori Editore]] | [[Milano]]}}
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== Voci correlate ==
* [[Contratto sociale]]
* [[Principio di sovranità popolare]]
* [[Guerre di religione francesi]]
* [[Tirannicidio]]
* [[Giusnaturalismo]]
== Collegamenti esterni ==
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{{Controllo di autorità}}
{{Portale|politica|filosofia|storia}}
[[Categoria:Filosofia del diritto]]
[[Categoria:Filosofia politica]]
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