Un uomo da marciapiede: differenze tra le versioni

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{{Film
|titoloitalianotitolo = Un uomo da marciapiede
|immagine = Midnight gip.jpg
|didascalia = Una scena del film
|titolooriginaletitolo originale = Midnight Cowboy
|lingua originale = inglese
|paese= [[Stati Uniti d'America]]
|paese = [[Stati Uniti d'America]]
|titoloalfabetico= Uomo da marciapiede, Un
|annouscitaanno uscita = [[1969]]
|tipo colore = misto
|durata = 113 min
|genere = drammatico
|tipocolore= colore
|regista = [[John Schlesinger]]
|tipoaudio= sonoro
|soggetto = [[James Leo Herlihy]]
|ratio= 1,85:1
|sceneggiatore = [[Waldo Salt]]
|genere= drammatico
|registaproduttore = [[JohnJerome SchlesingerHellman]]
|casa produzione = Jerome Hellman Productions
|soggetto= [[James Leo Herlihy]]
|casa distribuzione italiana = [[United Artists]]
|sceneggiatore= [[Waldo Salt]]
|attori =
|produttore= [[Jerome Hellman]]
*[[Dustin Hoffman]]: Enrico "Rico" Rizzo
|casaproduzione= [[United Artists]]
|attori=
*[[Dustin Hoffman]]: Enrico Salvatore (Rico) "Sozzo" Rizzo
*[[Jon Voight]]: Joe Buck
*[[Sylvia Miles]]: Clara
*[[John McGiver]]: signor O'Daniel
*[[Brenda Vaccaro]]: Shirley
*[[Sylvia Miles]]: Cass
*[[John McGiver]]: Mr. O'Daniel
*[[Barnard Hughes]]: Towny
*[[Ruth White (attrice)|Ruth White]]: Sally Buck
*[[Jennifer Salt]]: Annie
*[[BobGilman BalabanRankin]]: GiovaneWoodsy studenteNiles
*[[Georgann Johnson]]: signora ricca
|doppiatoriitaliani=
*[[Jonathan Kramer]]: Jackie
*[[Ferruccio Amendola]]: Enrico Salvatore (Rico) "Sozzo" Rizzo
*[[Anthony Holland]]: predicatore televisivo
*[[Bob Balaban]]: studente
|doppiatori italiani =
*[[Ferruccio Amendola]]: Enrico "Rico" Rizzo
*[[Massimo Turci]]: Joe Buck
*[[Anna Miserocchi]]: Clara
*[[Rita Savagnone]]: Shirley
*[[Vittorio Stagni]]: studente
|fotografo = [[Adam Holender]]
*[[Guido Celano]]: fruttivendolo
|fotografomontatore = [[AdamHugh A. HolenderRobertson]]
|effetti speciali = [[Joshua White]]
|nomefonico= [[Jack Fitzstephens]], [[Vincent Connelly]]
|musicista = [[John Barry (compositore)|John Barry]]
|montatore= [[Hugh A. Robertson]]
|scenografo = [[John Robert Lloyd]], [[Philip Smith (scenografo)|Philip Smith]]
|effettispeciali=
|costumista = [[Ann Roth]]
|musicista=[[John Barry (compositore)|John Barry]]
|truccatore = [[Irving Buchman]]
|scenografo=
|costumista= [[Ann Roth]]
|truccatore=[[Irving Buchman]]
|premi=
}}
'''''Un uomo da marciapiede''''' (''Midnight Cowboy'') è un [[film]] del [[1969]] diretto da [[John Schlesinger]], basato sull'omonimo romanzo del [[1965]] di [[James Leo Herlihy]]: è interpretato da [[Dustin Hoffman]] e dall'esordiente [[Jon Voight]] nel ruolo dei protagonisti.
 
'''''Un uomo da marciapiede''''' (''Midnight Cowboy'') è un [[film]] del [[1969]] diretto da [[John Schlesinger]] e interpretato da [[Dustin Hoffman]] e [[Jon Voight]], basato sull'omonimo romanzo del [[1965]] di [[James Leo Herlihy]].
Nel [[1994]] il film, già vincitore di tre premi Oscar nel 1969, è stato scelto per la conservazione nel [[National Film Registry]] della [[Biblioteca del Congresso]] degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]].<ref>{{cita web|url=http://www.loc.gov/film/registry_titles.php?sort=inducted|titolo=National Film Registry|editore=[[National Film Preservation Board]]|accesso=5 gennaio 2012|lingua=en}}</ref>
 
Considerato un classico della storia del cinema e un [[Archetipo (filologia)|archetipo]] della "[[Nuova Hollywood]]",<ref name="criterion">{{Cita web|url=https://www.criterion.com/current/posts/5705-midnight-cowboy-on-the-fringe|titolo=Midnight Cowboy: on the Fringe|editore=www.criterion.com|accesso=13 settembre 2021}}</ref><ref name="filmsite">{{Cita web|url=https://www.filmsite.org/midn.html|titolo=Midnight Cowboy (1969)|editore=www.filmsite.org|accesso=13 settembre 2021}}</ref><ref name="vanity">{{Cita web|url=https://www.vanityfair.com/hollywood/2010/04/midnight-revolution-200503|titolo=Midnight Revolution|editore=www.vanityfair.com|accesso=13 settembre 2021}}</ref> alla sua uscita fu identificato dal ''[[New York Times]]'' come esempio di un'imminente ondata di film con tematiche per adulti che «avrebbe potuto rimuovere tutti i vecchi tabù riguardanti l'argomento e il suo trattamento».<ref name="afi">{{Cita web|url=https://catalog.afi.com/Catalog/MovieDetails/23889|titolo=Midnight Cowboy (1969) - History|editore=www.afi.com|accesso=13 settembre 2021}}</ref>
 
La cruda e realistica rappresentazione della prostituzione e dell'omosessualità in effetti fecero scalpore all'epoca e il film fu inizialmente distribuito con la classificazione "X" (vietato ai minori di 17 anni).<ref name="britannica">{{Cita web|url=https://www.britannica.com/topic/Midnight-Cowboy|titolo=Midnight Cowboy, film by Schlesinger [1969]|editore=www.britannica.com|accesso=13 settembre 2021}}</ref> Ciò nonostante ricevette recensioni positive e ottimi incassi, oltre a lanciare la carriera di Dustin Hoffman come uno dei principali "[[Antieroe|antieroi]]" del cinema americano,<ref name=Lenburg.54>{{Cita|Lenburg (2001)|p. 54}}.</ref> e si aggiudicò tre [[Premio Oscar|premi Oscar]] e cinque [[British Academy Film Awards|BAFTA Awards]]. Ad oggi è l'unico film [[Motion Picture Association of America#Sistema di classificazione|"X"-''rated'']] ad aver ricevuto l'[[Oscar al miglior film]].<ref name=Ditmore.307>{{Cita|Ditmore (2006)|p. 307}}.</ref>
 
Nel 1994 è stato scelto per la conservazione nel [[National Film Registry]] della [[Biblioteca del Congresso]] degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], in quanto giudicato "di rilevante significato estetico, culturale e storico",<ref name="locgov">{{Cita web|url=https://www.loc.gov/programs/national-film-preservation-board/film-registry/complete-national-film-registry-listing/|titolo=Complete National Film Registry Listing|editore=www.loc.gov|accesso=13 settembre 2021}}</ref> e nel 2001 è stato introdotto nella ''Hall of Fame'' della Online Film & Television Association.<ref name="imdb.awards">{{Cita web|url=https://www.imdb.com/title/tt0064665/awards|titolo=Un uomo da marciapiede - Awards|editore=www.imdb.com|accesso=13 settembre 2021}}</ref>
 
Nel 1998 è risultato 36º nella [[AFI's 100 Years... 100 Movies|lista dei 100 migliori film statunitensi di sempre]] dell'[[American Film Institute]], mentre nell'edizione aggiornata del 2007 è sceso al 43º posto.<ref name="afi100">{{Cita web|url=https://www.afi.com/afis-100-years-100-movies/|titolo=AFI's 100 Years...100 Movies|editore=www.afi.com|accesso=13 settembre 2021}}</ref><ref name="afi100.up">{{Cita web|url=https://www.afi.com/afis-100-years-100-movies-10th-anniversary-edition/|titolo=AFI'S 100 Years...100 Movies — 10th Anniversary Edition|editore=www.afi.com|accesso=13 settembre 2021}}</ref> Inoltre, nel 2004 l'AFI ha inserito il tema principale del film ''[[Everybody's Talkin' (Harry Nilsson)|Everybody's Talkin']]'' (cantato da [[Harry Nilsson]]) al 22º posto tra le [[AFI's 100 Years... 100 Songs|100 migliori canzoni]] del cinema americano e nel 2005 la battuta pronunciata da Dustin Hoffman «''I'm walking here! I'm walking here!''» è risultata 27ª tra le [[AFI's 100 Years... 100 Movie Quotes|100 migliori citazioni cinematografiche]].<ref name="A">Nell'originale la battuta di [[Dustin Hoffman]] è «''I'm walking here! I'm walking here!''» Nella versione italiana è diventata «''Sto passando! Sto passando!''»</ref><ref name="afi100.song">{{Cita web|url=https://www.afi.com/afis-100-years-100-songs/|titolo=AFI's 100 Years...100 Songs|editore=www.afi.com|accesso=13 settembre 2021}}</ref><ref name="afi100.quote">{{Cita web|url=https://www.afi.com/afis-100-years-100-movie-quotes/|titolo=AFI's 100 Years...100 Quotes|editore=www.afi.com|accesso=13 settembre 2021}}</ref>
 
==Trama==
Il giovane [[Texas|texano]] Joe Buck, stancoStanco della sua noiosavita ed insoddisfacente vitamonotona e del suo lavoro di lavapiatti in(e unaper tavolasfuggire calda,dal decidetriste dipassato partireche perlo [[Newtormenta), York]].il Nellagiovane Grande Mela,texano Joe, nelleBuck vestidecide di unpartire [[cowboy]]per daNew [[rodeo]],York dove spera di guadagnarsi da vivere facendo il [[gigolò]] in(egli quanto,è per sua stessa ammissione, l'unica cosaconvinto che glila riescegrande benemela èsia farebrulicante l'amoredi donne unbelle ragazzonee alto,ricche biondo,insoddisfatte ea concausa undell'impotenza certoo fascino,dell'omosessualità moltodei bravo amaschi lettonewyorkesi). I primi tempi asono Newprivi Yorkdi si rivelanorisultati, invece,fare piuttostolo fallimentarispaccone :vestito ilda fare lo spacconecowboy lo rende ridicolo e l'incapacità di approcciarsi alle clienti non gli procura "ingaggi". LaL'unica primaoccasione voltain checui variesce aad letto conavvicinare una donna, ignara del suo lavoro di "stallone di professione",cliente si rivela un disastro: infatti quando le va a chiederechiede il compenso, la donna scoppia in lacrime e alla fine, paradossalmente, è un imbarazzato Joe a darle dei soldi (per quietarla e farle passare la crisi), imbarazzato eil stupitotaxi.
 
Un giorno Joe incontra in un [[bar (pubblico esercizio)|bar]] Enrico Salvatore Rizzo, detto "SozzoRico" (anche se lui preferisce il soprannome non dispregiativo "Rico")Rizzo, un [[italoamericano|italo-americano]] zoppo, figlio di un lustrascarpe, che tira avanti, alquanto malamente, con piccole truffe e raggirifurtarelli e che tutti chiamano spregiativamente "Sozzo".<ref>"Ratso" Rizzonella versione originale.</ref> peròL'uomo si presenta a Joe comein unmodo suoamichevole possibilee amico:per dietro pagamento di 20venti dollari, gli organizza un incontro con un tale,uomo che a suo dire è in grado di aiutarlo nella sua attività, dima prostituzione.che Comesi scopriràrivela a sue spese il presunto "intermediario" altro non è chesolo un "maniacofanatico [[religione|religioso]]". Da quel momento le cose per Joe vanno sempre peggio: senza soldi, è costretto a lasciare la sua camera, e(insieme ialle proprietarivaligie dellacome stessapegno) gli prendono i bagagli fino a che non potrà pagare. Davanti al giovane [[Texas|texano]] si pone anche la terribile prospettiva di tornare a fare il lavapiatti: disperato, Joee cerca di prostituirsi anche con gli uomini, ma il suo l'unico cliente che riesce a rimediare è un giovane studente senza soldi.squattrinato e disperato.
 
Quasi per caso Joe ritrova EnricoRizzo all'interno di una tavola calda, sue cui si getta con rabbia nel tentativotenta di riavere i suoi soldi:. Rizzo però è al verde, ma nonostante ciò si offre di aiutare il ragazzo,aiutarlo ospitandolo nella sua "casa", ovvero unonello scalcinato appartamento in un palazzo pericolante destinato alla demolizione. Inizia così un periodo in cui iI due uomini cercano di tirare avanti dandosiaiutandosi vicendevolmentea una manovicenda: Joe aiutaaccompagna Rico nellenei suesuoi "attività" (piccoli furti e raggiri...), mentre lquest'italoamericanoultimo cerca di aiutare,fare senzada successo,manager ilal texano (senza successo) nel suo lavoro di stalloneprostituto. NonostanteLa isituazione tentativiper dientrambi "sopravvivenzacontinua urbana"a deipeggiorare: due le cose peròJoe non vannoriesce bene,a iltrovare cibo è sempre menoclienti, l'appartamento non offre protezioniriparo al freddo invernale, Joe non riesce a trovare clienti, mentree Rizzo vede aggravarsi le sue già precarie condizioni di salute. Nonostante tutto tra i due si instaura una forte amicizia, che aiuta Joe a dimenticare i brutti ricordi del passato e adrafforza Enricoin laRizzo sua vital'illusione di malfermopotersi etrasferire malato,in sognandoFlorida une giornosuperare dii andaresuoi inproblemi [[Florida]]di salute.
 
Un giorno, dopo aver incontrato una bizzarra coppia incontra Rizzo e Joe in una tavola calda, e invita il secondo ad un party: i due uomini si ritrovano cosìpartecipano ad una festa in un clima surreale [[Andye Warhol|warholesco]],grottesco party dove Joe incontraconosce Shirley, che accetta, su proposta di Enrico, di pagare 20 dollaripagarlo per passare la notte con il giovane stallone texanolui. Dopo le prime difficoltà a letto, Joe, punzecchiato dalla donna sulla sua presunta [[omosessualità]], si riprende e i due passano una notte di sesso fantasticosfrenato, tanto che al mattino Shirleyla donna combina per alcuni giorni dopo un incontro tra Joe ede una sua amica. Quando però, raggianteRaggiante e ottimista sul futuro, Joe torna nell'appartamento, dove trova RicoRizzo febbricitante e non in gradoincapace di camminare. Rizzo si rifiuta di ricevere assistenza, ma insistedeciso percomunque a realizzare il suo sogno, di andare a [[Miami]]:. In sconvoltocerca Joe esce dall'appartamento, con l'intento di racimolare idei soldi necessari per la [[corriera]]., Alla ricerca di un cliente,Joe viene invitato in [[albergo]] da un certo Towny, che però, all'ultimo minuto, si pente di quellociò che sta per fare e lo manda via:. Joe però ha bisogno didel denaro, e, datolo chesottrae lall'uomo, moltodopo scosso,averlo nonpicchiato gli dà che alcuni spiccioli e un medaglione di [[San Cristoforo]] ([[patrono]] dei viaggiatori), si prende il denaro con la forza, picchiando e mettendo la cornetta del [[telefono]] nella bocca dell'uomo (non è chiaro se lo uccida, e anche in seguito, su domanda esplicita di Rizzo, Joe afferma di non volerne parlare)selvaggiamente.
 
ConDopo iaver soldicomprato Joe compra duei biglietti per lail [[Florida]]viaggio Joe e, caricato Rico sulla corriera,Rizzo partono insieme:. nonostanteNonostante le condizioni critiche di Ricoquest'ultimo, Joe cerca di fare di tutto per rendere migliore la loro situazione. Dopo che il compagno si è urinato addosso, Joe scende addurante una sosta escende compraa comprare dei vestiti nuovi per l'amico e per se stessoentrambi, (abbandonando così la sua identità da [[cowboy]]):. tornatoRisalito sulla corriera, cominciariprende a parlare del futuro all'amico, mache pocoperò dopogiace siormai accorgeprivo che Rico èdi mortovita.
 
==Produzione==
==Aspetti controversi==
Nell'agosto del 1965, subito dopo la sua pubblicazione, il romanzo di [[James Leo Herlihy]] fu proposto a diversi studi cinematografici per un possibile adattamento. Tutte le principali ''[[Maggiori studi di produzione cinematografica|majors]]'' rifiutarono la proposta, inclusa la [[United Artists]] secondo cui l'azione andava "costantemente in discesa".<ref name=Lenburg.48>{{Cita|Lenburg (2001)|p. 48}}.</ref> Solo nell'ottobre del 1966 il presidente dello studio David V. Picker decise di acquistare i diritti del romanzo e di finanziare il film con un budget di circa 1 milione di dollari,<ref name="afi"/> affidando la regia al britannico [[John Schlesinger]].<ref name="Lenburg.48"/> Schlesinger conosceva il libro e lui stesso aveva già proposto il progetto di un film al produttore Joe Janni, con il quale collaborava dal 1962. Quest'ultimo però era rimasto tutt'altro che impressionato e aveva risposto al regista: «Sei pazzo? Questa è roba da froci, distruggerà la tua carriera». Ma Schlesinger non si era dato per vinto e aveva passato il romanzo al produttore [[Jerome Hellman]] dicendogli: «Ho letto un libro che è davvero insolito... vorrei che tu lo leggessi e mi dicessi cosa ne pensi». Hellman lo fece e lo trovò affascinante, ma anche molto difficile da realizzare, accettando però la proposta.<ref name="vanity"/>
 
Per scrivere l'adattamento fu inizialmente assunto il drammaturgo [[Jack Gelber]] ma le sue prime bozze vennero scartate. Il produttore e ''[[talent scout]]'' George Litto propose quindi di rivolgersi allo sceneggiatore [[Waldo Salt]],<ref name="vanity"/> che non lavorava a un film di rilievo da quando all'inizio degli anni cinquanta era stato inserito nella [[lista nera di Hollywood]].<ref name="newyorker">{{Cita web|url=https://www.newyorker.com/magazine/2021/04/12/the-making-of-midnight-cowboy-and-the-remaking-of-hollywood|titolo=The Making of "Midnight Cowboy", and the Remaking of Hollywood|editore=www.newyorker.com|accesso=13 settembre 2021}}</ref> Salt scrisse le prime cinquanta pagine prima di collaborare con Schlesinger sul resto. Secondo quanto riportato in seguito sul ''[[Los Angeles Times]]'', la [[sceneggiatura]] finale incorporò «un metodo intensivo di racconto e di scrittura dei dialoghi» che prevedeva esercizi di improvvisazione tra i co-protagonisti.<ref name="afi"/>
{{F|film drammatici|giugno 2010}}
Per il [[1969]], anno in cui la pellicola fu distribuita, molte scene di [[Rapporto sessuale|sesso]] e nudità del film risultarono scioccanti, per quanto non vi fossero nudi integrali, e le scene di sesso e stupro (quello di Anne e di Joe) non mostrassero nulla di scandoloso. Di fatto però la [[MPAA]] decise di porre un [[MPAA#Divieti|X-rating]] (l'attuale NC-17) al [[film]], valutazione che alcuni anni dopo sarebbe diventata distintiva dei soli prodotti dell'[[Pornografia|industria pornografica]]. "Un uomo da marciapiede" divenne così l'unico film di X-rating a aggiudicarsi un [[premio Oscar]].
Da rilevare comunque che nel [[1970]] la [[United Artists]], la casa di produzione, ottenne il declassamento a [[MPAA#Divieti|R-rating]] (''Restricted'') della pellicola, che fece aumentare il numero di [[cinema]] che lo proiettavano.
 
Mentre il film era in fase di sviluppo John Schlesinger terminò la realizzazione di ''[[Via dalla pazza folla (film 1967)|Via dalla pazza folla]]'', film distribuito dalla [[MGM]] che uscì nell'ottobre 1967 rivelandosi un insuccesso al [[botteghino]]. «Il flop mi rese un po' nervoso», ha ricordato in seguito il regista, «ci si aspetta che uno ottenga sempre grandi successi in America. Francamente, temo che quel terribile vecchio adagio secondo il quale il tuo valore corrisponde a quello del tuo ultimo film fosse davvero l'atteggiamento corrente. Credevo poco alle cose che la gente diceva e inoltre sapevo anche che ''Un uomo da marciapiede'' era un progetto dannatamente buono».<ref name="Lenburg.48"/> Ma la United Artists cominciò a diventare diffidente nei confronti del progetto anche perché, sebbene Picker fosse entusiasta della sceneggiatura, era chiaro che non poteva essere girata solo con 1 milione di dollari.<ref name="vanity"/> Si tennero diversi incontri tra i dirigenti dello studio, preoccupati di non riuscire a recuperare l'investimento, per determinare se eliminarlo o meno dalla loro lista.<ref name=Lenburg.49>{{Cita|Lenburg (2001)|p. 49}}.</ref> Tuttavia il progetto venne portato avanti, l'offerta finale della United Artists fu di 2,3 milioni di dollari e a Schlesinger fu concesso il controllo artistico completo e un periodo di [[post-produzione]] di sei mesi.<ref name="vanity"/><ref name="afi"/><ref name=Lenburg.50>{{Cita|Lenburg (2001)|p. 50}}.</ref>
Per l'epoca risultarono quantomeno inusuali per un film i temi dell'[[omosessualità]] esplicitamente trattati, compresa la scena al [[cinema]] in cui Joe si prostituisce con il giovane studente.
 
''Un uomo da marciapiede'' rappresentò la prima produzione hollywoodiana di Schlesinger e segnò il debutto di [[Adam Holender]] come [[direttore della fotografia]]. Quest'ultimo fu suggerito al regista da [[Roman Polański]], amico d'infanzia di Holender che come lui aveva frequentato l'Accademia cinematografica di [[Łódź]].<ref name="vanity"/>
==Edizione italiana==
 
===Doppiaggio===
===Cast===
Il doppiaggio italiano venne diretto da [[Giulio Panicali]], che all'inizio {{cn|sceglie le voci di [[Massimo Turci]] e [[Cesare Barbetti]]}} (per doppiare rispettivamente Voight e Hoffman). Il film passa a [[Mario Maldesi]], il quale conferma [[Turci]] su Voight, ma sostituisce Barbetti con [[Ferruccio Amendola]] (che inizia così a doppiare Hoffman).
[[Dustin Hoffman]] fu scelto per la parte di Rizzo su suggerimento di Jack Gelber, che un giorno consigliò a Jerome Hellman di andare a vedere uno spettacolo [[Off-Broadway]]: «Si intitola ''Eh?'' e penso che dovremmo andare a vederlo perché c'è un giovane attore che potrebbe essere un Ratso fantastico». Hellman pensò che Hoffman sarebbe stato perfetto per la parte, gli inviò la sceneggiatura e l'attore accettò subito.<ref name="vanity"/> [[John Schlesinger|Schlesinger]] non era entusiasta di Hoffman, la cui performance ne ''[[Il laureato]]'' di [[Mike Nichols]] era stata così convincente e così lontana da Rizzo da fargli ritenere che non sarebbe stato in grado di interpretare un ruolo così diverso.<ref name="vanity"/> Hoffman invitò perciò il regista a incontrarlo in un locale di [[Times Square]]: «Gli chiesi di incontrarci lì per potermi vestire come il personaggio, con un impermeabile sporco... Mi ero tirato indietro i capelli o qualcosa del genere... John mi guardò, si guardò intorno e disse: "Ti ho visto solo nel contesto de ''Il laureato'' ma te la caverai abbastanza bene"».<ref name="vanity"/>
 
La presenza di Hoffman nel film venne annunciato da ''[[Variety (periodico)|Variety]]'' il 21 febbraio 1968 e, proprio grazie alla candidatura all'[[Oscar al miglior attore|Oscar]] ottenuta per ''Il laureato'', ricevette uno stipendio di 150.000 dollari.<ref name="vanity"/><ref name="afi"/> Lo stesso Mike Nichols cercò di dissuaderlo dall'accettare un ruolo secondario che temeva avrebbe compromesso la sua carriera «Mi chiamò e mi disse "Sei pazzo?"», ha raccontato in seguito al critico e giornalista [[Peter Travers]], «"Ti ho fatto diventare una star. Questo è un brutto personaggio"». Ma l'attore temeva che secondo il pubblico stesse interpretando sé stesso ne ''Il laureato'' e voleva fortemente la parte di Rizzo per mostrare le sue potenzialità, per cui non seguì il consiglio ed accettò il ruolo: «Stavo cercando di rimanere un attore caratterista e questo era il mio desiderio».<ref name="floss">{{Cita web|url=https://www.mentalfloss.com/article/74222/15-uncensored-facts-about-midnight-cowboy|titolo=15 Uncensored Facts About Midnight Cowboy|editore=www.mentalfloss.com|accesso=13 settembre 2021}}</ref>
 
Per il ruolo di Joe Buck si proposero fra gli altri [[Robert Redford]] e [[Warren Beatty]],<ref name="newyorker"/> ma alla fine furono presi in considerazione quattro attori: [[Jon Voight]], [[Van Heflin]], [[Michael Sarrazin]] e [[Harrison Ford]].<ref name="afi"/><ref name=Duke.19>{{Cita|Duke (2008)|p. 19}}.</ref> Voight, che era apparso in alcune serie televisive e aveva di recente vinto un [[Theatre World Award]] per la sua interpretazione in ''That Summer, That Fall'',<ref name="Lenburg.49"/> conosceva i film di Schlesinger ed era determinato ad ottenere la parte, ma i produttori scelsero inizialmente Michael Sarrazin.<ref name="vanity"/><ref name="floss"/> Il 29 giugno 1969 il ''[[Los Angeles Times]]'' riportò che la parte era stata offerta a Sarrazin, ma la [[Universal Pictures]], con la quale all'epoca era sotto contratto, chiese il triplo della cifra inizialmente concordata.<ref name="vanity"/> La rinegoziazione spinse Schlesinger e [[Jerome Hellman]] a riconsiderare il provino di Jon Voight.<ref name="afi"/> «Guardarono di nuovo i nostri provini», ha dichiarato Voight in seguito, «a quanto pare [[Marion Dougherty]], che era la direttrice del [[Audizione|casting]], era nella stanza e disse: "Beh, non c'è dubbio su chi sia il migliore"... Poi Dustin fu chiamato per dare un'occhiata e disse: "Quando guardo la mia scena con Michael Sarrazin guardo me stesso, quando guardo la mia scena con Jon Voight, guardo Jon". Penso che tra i commenti questo sia stato quello che ha ribaltato l'equilibrio e poi [[John Schlesinger|John]] si fece avanti, quindi sono stato molto fortunato».<ref name="floss"/>
 
Nella scena del party compaiono il cantautore statunitense [[Paul Jabara]], futuro vincitore di un [[Oscar alla migliore canzone|Oscar]] per il brano ''Last Dance'' (dal film del 1978 ''[[Grazie a Dio è venerdì]]''), e diversi esponenti della ''[[The Factory|Factory]]'' di [[Andy Warhol]], tra cui [[Viva (attrice)|Viva]], Ultra Violet, International Velvet, Taylor Mead e [[Paul Morrissey]]. John Schlesinger ricordò in seguito che quando scelse Viva, il 3 giugno 1968, l'attrice chiamò Warhol per annunciargli la notizia e durante la telefonata udì per caso il colpo di pistola dell'attivista [[Valerie Solanas]] che ferì gravemente l'artista.<ref name="afi"/>
 
Non accreditato compare anche il caratterista [[M. Emmet Walsh]] (un passeggero sull'autobus).
 
===Riprese===
Le riprese iniziarono il 6 maggio 1968 e terminarono a metà settembre.<ref name="afi"/> Dopo quattro settimane a [[New York]], in cui furono girati anche gli interni nei Filmways Studios di [[Harlem]], il 29 luglio la produzione si trasferì a [[Miami Beach]] per filmare le sequenze finali in cui Rizzo muore sull'autobus lungo Collins Avenue, dopodiché il cast e la troupe si recarono nella città di [[Big Spring (Texas)|Big Spring]] e nella vicina [[Stanton (Texas)|Stanton]] in [[Texas]], dove furono girate le sequenze iniziali del film e i [[Analessi|flashback]] fino alla fine di agosto, per poi completare le riprese di nuovo a New York.<ref name="afi"/>
 
Tra le varie ___location di New York furono utilizzate il [[Lincoln Tunnel]], il Calvary Cemetery nel [[Queens]] (dove Rizzo fa visita alla tomba del padre) e l'Hotel Claridge di [[Times Square]] (l'albergo in cui alloggia Joe), mentre per l'appartamento di Rizzo fu utilizzato un edificio al 64-66 di Suffolk Street a [[Manhattan]].<ref name="___location">{{Cita web|url=http://movie-locations.com/movies/m/Midnight-Cowboy.php|titolo=Midnight Cowboy | 1969|editore=www.movie-locations.com|accesso=13 settembre 2021}}</ref>
 
La scena in cui Joe e Rizzo tentano di attraversare la strada e vengono quasi investiti da un taxi venne filmata tra la West 58th Street e la [[Sesta Strada]] con la cinepresa nascosta in un furgone dalla parte opposta della strada.<ref name="floss"/><ref name="___location"/> «Fu una scena difficile dal punto di vista logistico perché quelli erano veri pedoni», ha ricordato in seguito [[Dustin Hoffman]], «c'era vero traffico e [[John Schlesinger|Schlesinger]] voleva fare una singola ripresa... Voleva che camminassimo per mezzo isolato ma le prime volte il semaforo diventava rosso. Schlesinger si stava innervosendo molto. Si precipitò fuori dal furgone, dicendo: "Ehi, devi continuare a camminare". "Non possiamo, amico. C'è un fottuto traffico". "Beh, devi cronometrarlo". Abbiamo capito come cronometrare correttamente la camminata ma poi siamo stati quasi investiti da un taxi... Immagino che il cervello funzioni così velocemente che in una frazione di secondo ho pensato "Non uscire dal personaggio"... Così ho detto "Sto camminando qui! Sto camminando qui!" intendendo "Stiamo girando una scena qui, questa è la prima volta che viene bene e tu ce l'hai incasinata!" Schlesinger iniziò a ridere, batté le mani e disse: "Dobbiamo avere questa, dobbiamo avere questa».<ref name="A"/><ref name="floss"/>
 
Hoffman inserì dei sassi nella scarpa destra per rendere credibile la zoppia del suo personaggio. «Perché i sassi?», disse in un'intervista per ''[[Vanity Fair (rivista statunitense)|Vanity Fair]]'', «Non è che stai recitando a [[Broadway]] da sei mesi in un ruolo a cui sei così abituato, così che zoppicare diventa una seconda natura. I sassi ti fanno zoppicare e non devi pensarci».<ref name="floss"/>
 
==Colonna sonora==
La [[colonna sonora]] del film fu pubblicata nel 1969 dalla [[United Artists Records]].<ref name="discogs">{{Cita web|url=https://www.discogs.com/it/Various-Midnight-Cowboy-Original-Motion-Picture-Score/release/1097409|titolo=Various – Midnight Cowboy (Original Motion Picture Score)|editore=www.discogs.com|accesso=13 settembre 2021}}</ref> Oltre a composizioni di [[John Barry (compositore)|John Barry]], che si aggiudicò un [[Grammy Award]] per il miglior tema strumentale (che include l'[[Armonica a bocca|armonica]] di [[Toots Thielemans]]), comprende brani di Leslie Miller (''He Quit Me'', scritta da [[Warren Zevon]]), della band americana The Groop, degli [[Elephant's Memory]] (noti soprattutto come band di supporto di [[John Lennon]] e [[Yōko Ono]] nel 1972-1973) e la canzone ''[[Everybody's Talkin' (Harry Nilsson)|Everybody's Talkin']]'', scritta nel 1966 da [[Fred Neil]] ed eseguita da [[Harry Nilsson]].
[[John Barry (compositore)|John Barry]], supervisore per la colonna sonora, ricevette il [[Grammy per il miglior tema strumentale]], mentre il brano ''[[Everybody's Talkin]]' '' (che compare varie volte durante il film), scritto da [[Fred Neil]], fece vincere a [[Harry Nilsson]] un [[Grammy]] nella categoria [[miglior performance vocale maschile]].
 
In origine il tema principale del film avrebbe dovuto essere ''[[Lay, Lady, Lay]]'' di [[Bob Dylan]], ma a causa di un eccessivo ritardo nella composizione l'idea venne accantonata e fu deciso di includere un brano del cantautore newyorkese.<ref name="archive.1">{{Cita web|url=https://archive.org/details/keystoraindefini0000trag/page/364/mode/2up?q=midnight+cowboy|titolo=Keys to the Rain: the Definitive Bob Dylan Encyclopedia. by Trager, Oliver.|editore=www.archive.org|accesso=13 settembre 2021}}</ref> Nilsson propose la sua ''I Guess the Lord Must Be in New York City'', composta appositamente per il film, ma fu lo stesso [[John Schlesinger]] a preferire ''Everybody's Talkin''', che il 10 novembre 1969 raggiunse la 6ª posizione nella [[Billboard Hot 100]] e nel 1970 fruttò al cantautore un [[Grammy Award alla miglior interpretazione vocale maschile|Grammy per la miglior interpretazione pop vocale maschile]].<ref name="archive.2">{{Cita web|url=https://archive.org/details/edgeofmidnightli00mann/page/331/mode/2up|titolo=Edge of Midnight: the life of John Schlesinger. by Mann, William J.|editore=www.archive.org|accesso=13 settembre 2021}}</ref><ref name="billboard">{{Cita web|url=https://www.billboard.com/charts/hot-100/1969-10-11|titolo=The Hot 100 - Week of October 11, 1969|editore=www.billboard.com|accesso=13 settembre 2021}}</ref>
Schlesinger scelse ''Everybody's Talkin' '' tra una rosa di altri possibili brani, tra cui ''[[I Guess the Lord Must Be in New York City]]'' (sempre di Nilsson), ''[[Cowboy]]'' di [[Randy Newman]],e ''[[Lay Lady Lay]]'' di [[Bob Dylan]]. Anche la canzone ''[[He Quit Me]]'', di [[Warren Zevon]] (che, con il titolo di ''She Quit Me'', fu inclusa nell'album di esordio del cantante, ''[[Wanted Dead or Alive (Warren Zevon)|Wanted Dead or Alive]]'') compare nella pellicola.
 
===Tracce===
== Riconoscimenti ==
# [[Harry Nilsson]] – ''[[Everybody's Talkin' (Harry Nilsson)|Everybody's Talkin']]'' (2:30) <small>(composta da [[Fred Neil]])</small>
{{MultiCol}}
# [[John Barry (compositore)|John Barry]] – ''Joe Buck Rides Again'' (3:46)
* [[Premi Oscar 1970|1970]] - '''[[Premio Oscar]]'''
# The Groop – ''A Famous Myth'' (3:22) <small>(composta da Jeffrey M. Comanor)</small>
** ''[[Oscar al miglior film|Miglior film]]'' a [[Jerome Hellman]]
# John Barry – ''Fun City'' (3:52)
** ''[[Oscar al miglior regista|Migliore regia]]'' a [[John Schlesinger]]
# Leslie Miller – ''He Quit Me'' (2:46) <small>(composta da [[Warren Zevon]])</small>
** ''[[Oscar alla migliore sceneggiatura non originale|Migliore sceneggiatura non originale]]'' a [[Waldo Salt]]
# [[Elephant's Memory]] – ''Jungle Gym at the Zoo'' (2:15) <small>(composta da Richard Sussman, Rick Frank e Stan Bronstein)</small>
** ''Nomination'' ''[[Oscar al miglior attore|Miglior attore protagonista]]'' a [[Jon Voight]]
# John Barry – ''Midnight Cowboy'' (2:34)
** ''Nomination'' ''[[Oscar al miglior attore|Miglior attore protagonista]]'' a [[Dustin Hoffman]]
# Elephant's Memory – ''Old Man Willow'' (7:03) <small>(composta da R. Sussman, Michal Shapiro, Myron Yules e S. Bronstein)</small>
** ''Nomination'' ''[[Oscar alla migliore attrice non protagonista|Miglior attrice non protagonista]]'' a [[Sylvia Miles]]
# John Barry – ''Florida Fantasy'' (2:08)
** ''Nomination'' ''[[Oscar al miglior montaggio|Miglior montaggio]]'' a [[Hugh A. Robertson]]
# The Groop – ''Tears and Joys'' (2:29) <small>(composta da J. M. Comanor)</small>
* [[Golden Globe 1970|1970]] - '''[[Golden Globe]]'''
# John Barry – ''Science Fiction'' (1:57)
** ''[[Golden Globe per il miglior attore debuttante|Miglior attore debuttante]]'' a [[Jon Voight]]
# Harry Nilsson – ''Everybody's Talkin''' (1:54) <small>(composta da F. Neil)</small>
** ''Nomination'' ''[[Golden Globe per il miglior film drammatico|Miglior film drammatico]]''
** ''Nomination'' ''[[Golden Globe per il miglior regista|Migliore regia]]'' a [[John Schlesinger]]
** ''Nomination'' ''[[Golden Globe per il miglior attore in un film drammatico|Miglior attore in un film drammatico]]'' a [[Jon Voight]]
** ''Nomination'' ''[[Golden Globe per il miglior attore in un film drammatico|Miglior attore in un film drammatico]]'' a [[Dustin Hoffman]]
** ''Nomination'' ''[[Golden Globe per la migliore attrice non protagonista|Miglior attrice non protagonista]]'' a [[Brenda Vaccaro]]
** ''Nomination'' ''[[Golden Globe per la migliore sceneggiatura|Migliore sceneggiatura]]'' a [[Waldo Salt]]
* 1969 - '''[[Festival di Berlino]]'''
** ''OCIC Award'' a John Schlesinger
** ''Nomination'' ''[[Orso d'Oro]]'' a [[John Schlesinger]]
* 1970 - '''[[British Academy Film Awards|Premio BAFTA]]'''
** ''[[BAFTA al miglior film|Miglior film]]''
** ''[[BAFTA al miglior regista|Migliore regia]]'' a [[John Schlesinger]]
** ''[[BAFTA alla migliore sceneggiatura|Migliore sceneggiatura]]'' a [[Waldo Salt]]
** ''[[BAFTA al miglior attore protagonista|Miglior attore protagonista]]'' a [[Dustin Hoffman]]
** ''[[BAFTA al miglior attore debuttante|Miglior attore debuttante]]'' a [[Jon Voight]]
** ''[[BAFTA al miglior montaggio|Miglior montaggio]]'' a [[Hugh A. Robertson]]
* [[National Board of Review Awards 1970|1970]] - '''[[National Board of Review Awards|National Board of Review Award]]'''
** ''[[National Board Review Top Ten Films|Migliori dieci film]]''
{{ColBreak}}
* [[Kansas City Film Critics Circle Awards 1970|1970]] - '''[[Kansas City Film Critics Circle Awards|Kansas City Film Critics Circle Award]]'''
** ''[[Kansas City Film Critics Circle Award per il miglior film|Miglior film]]''
** ''[[Kansas City Film Critics Circle Award per il miglior regista|Migliore regia]]'' a [[John Schlesinger]]
* [[1969]] - '''[[New York Film Critics Circle Awards]]'''
** ''[[New York Film Critics Circle Award al miglior attore protagonista|Miglior attore protagonista]]'' a [[Jon Voight]]
** ''Nomination'' ''[[New York Film Critics Circle Award al miglior attore protagonista|Miglior attore protagonista]]'' a [[Dustin Hoffman]]
* [[David di Donatello 1970|1970]] - '''[[David di Donatello (premio)|David di Donatello]]'''
** ''[[David di Donatello per il miglior regista straniero|Migliore regista straniero]]'' a [[John Schlesinger]]
** ''[[David di Donatello per il miglior attore straniero|Miglior attore straniero]]'' [[Dustin Hoffman]]
* [[1970]] - '''[[Nastro d'argento]]'''
** ''[[Nastro d'argento al regista del miglior film straniero|Migliore regia]]'' a John Schlesinger
* 1970 - '''[[Bodil Awards]]'''
** ''Miglior film non europeo'' a John Schlesinger
* 1970 - '''[[Directors Guild of America]]'''
** ''[[Directors Guild of America|Migliore regia]]'' a John Schlesinger e [[Burtt Harris]] (''Assistente Regista'')
* 1970 - '''[[Grammy Award]]'''
** ''Miglior tema strumentale'' a [[John Barry (compositore)|John Barry]]
* 1970 - '''[[Laurel Awards|Laurel Award]]'''
** ''Miglior film''
** ''Miglior performance maschile'' a Dustin Hoffman
** ''Miglior attore debuttante'' a Jon Voight
** ''Nomination'' ''Miglior attrice non protagonista'' a Brenda Vaccaro
* 1970 - '''[[National Society of Film Critics Awards|National Society of Film Critics Award]]'''
** ''Miglior attore protagonista'' a Jon Voight
** ''Nomination'' ''Miglior attore protagonista'' a Dustin Hoffman
* 1970 - '''[[Writers Guild of America]]'''
** ''[[Writers Guild of America|Migliore sceneggiatura]]'' a Waldo Salt
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==Distribuzione==
La pellicola nel [[1994]] fu scelta per la preservazione nel [[National Film Registry]] della [[Biblioteca del Congresso]] degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]].
Terminata la [[post-produzione]], Schlesinger non fu affatto convinto del risultato e anche all'interno dell'ufficio commerciale della [[United Artists]] cominciò a crescere il pessimismo.<ref name="vanity"/> Come ha ricordato Jerome Hellman, «le ultime parole di [[John Schlesinger|John]] prima che andassimo a mostrarlo alla [[United Artists]] per la prima volta furono: "Onestamente, dimmi la verità, pensi davvero che qualcuno sano di mente pagherà soldi per vedere questa fottuta spazzatura?" Eravamo spaventati a morte. Alla UA erano così incazzati con noi che non volevano nemmeno parlarci».<ref name="vanity"/> Secondo il presidente dello studio David V. Picker, quando il film finì con Rizzo morto sull'autobus, «ci fu un silenzio di tomba. Mio zio Arnold, che era seduto dietro di me, si sporse in avanti e disse: "È un capolavoro". La stanza esplose. Tutti piangevano. È stata una delle proiezioni più straordinarie a cui sia mai stato».<ref name="vanity"/>
 
I dirigenti temettero comunque che non sarebbero riusciti a recuperare il loro investimento, a meno che per il film non fosse stata pianificata una massiccia campagna promozionale altamente concentrata. Soprattutto per attirare i giovani spettatori lo studio decise perciò di intraprendere una vasta copertura mediatica, con spot televisivi e radiofonici, interviste a [[Dustin Hoffman]] e [[Jon Voight]] e annunci a tutta pagina su giornali e riviste.<ref name=Lenburg.51>{{Cita|Lenburg (2001)|p. 51}}.</ref>
==Collegamenti con altre opere==
La frase che più viene associata al film è sicuramente quella pronunciata da Enrico "Sozzo" Rizzo: "Sto camminando qui! Sto camminando qui!" (''I'm walking here! I'm walking here!''), quando rischia di essere investito da un'auto mentre attraversa la strada. Molto si è discusso sul fatto che la frase fosse stata o meno improvvisata, sta di fatto che divenne molto famosa, tanto che fu inserita al 27º posto tra le "[[AFI's 100 Years... 100 Movie Quotes]]" (lista delle cento migliori citazioni cinematografiche di sempre tratte da [[film]] [[statunitensi]]).
 
Il film fu distribuito dalla [[United Artists]] a partire dal 25 maggio 1969, con la ''[[Anteprima|première]]'' tenutasi al [[Eugene O'Neill Theatre|Coronet Theatre]] di [[New York]], anche se l'argomento controverso portò lo studio a considerare la possibilità di distribuirlo attraverso la [[Ilya Lopert|Lopert Pictures]], sussidiaria già utilizzata nel 1964 per ''[[Baciami, stupido]]'' di [[Billy Wilder]].<ref name="afi"/>
Tra le tante opere che riprendono la frase ricordiamo:
*''[[Forrest Gump]]'': quando il protagonista ([[Tom Hanks]]) spinge la sedia a rotelle del Tenente Dan in mezzo al [[traffico]] di [[Manhattan]].
*''[[Ritorno al futuro - Parte II]]'': quando Marty McFly Jr. esce da un bar e viene quasi investito da un'auto.
*''[[Apocalypto]]'': quando alcuni taglialegna fanno cadere un albero rischiando di schiacciare il guerriero Zero Wolf.
*''[[Hercules (film 1997)|Hercules]]'': quando, mentre si trova a [[Tebe (Grecia)|Tebe]] con l'allievo [[Ercole|Hercules]], [[Filottete]] rischia di essere investito da una [[biga]].
*''[[Grand Theft Auto IV]]'': quando Vlad Glebov attraversando la strada rischia di essere invesito da un taxi di Liberty City (la New York fittizia del gioco)
*''[[Futurama]]'': nella puntata "Zapp attore" della 2ª serie, Zap Brannigan, viene degradato e si riduce alla vita di strada con Kif. Lo si vede, vestito da cow boy, camminare per le strade di New York e in sottofondo si sente "Everybody's Talkin".
 
In seguito [[Dustin Hoffman]] raccontò a [[Larry King]] che durante a un'anteprima «la gente se ne andava a frotte... Dopo venti minuti [[Jon Voight]] aveva una scena di sesso gay con un giovane interpretato da [[Bob Balaban]] e la gente a quel punto si alzava e usciva dal cinema. Pensammo di avere dei grossi problemi quando sapemmo che avremmo ottenuto una classificazione "X" e pensammo che questo potesse porre fine alla carriera di tutti».<ref name="floss"/>
Una citazione di ''Un uomo da marciapiede'' vi è anche in ''[[Borat - Studio culturale sull'America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan]]'': mentre il [[giornalista]] [[kazakistan|kazako]] si aggira per le strade di [[New York]], si sente in sottofondo la canzone ''Everybody's Talkin' ''.
 
===Data di uscita===
{{Colonne}}
* 25 maggio [[1969]] negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e in [[Canada]] (''Midnight Cowboy'')
* 16 giugno in [[Brasile]] (''Perdidos na Noite'')
* 18 luglio in [[Germania Ovest]] (''Asphalt-Cowboy'')
* 25 settembre nel [[Regno Unito]] (''Midnight Cowboy'')
* 26 settembre in [[Austria]] (''Asphalt-Cowboy'')
* 8 ottobre in [[Svezia]] (''Midnight Cowboy'')
* 9 ottobre in [[Giappone]] (''Mayonaka no kâbôi'')
* 15 ottobre in [[Francia]] (''Macadam Cowboy'')
* 21 ottobre in [[Italia]] (''Un uomo da marciapiede'')
* 7 novembre in [[Finlandia]] (''Keskiyön cowboy'') e in [[Grecia]] (''O cow boy tou mesonyktiou'')
* 20 novembre nei [[Paesi Bassi]] (''Midnight Cowboy'')
{{Colonne spezza}}
* 18 dicembre a [[Hong Kong]] (''午夜牛郎'')
* 19 dicembre in [[Danimarca]] (''Midnight Cowboy'')
* 26 dicembre in [[Norvegia]] (''Asfaltcowboy'')
* 9 gennaio [[1970]] in [[Belgio]] (''Macadam cowboy'')
* 29 gennaio in [[Argentina]] (''Perdidos en la noche'')
* 23 aprile in [[Messico]] (''Vaquero de medianoche'')
* 27 luglio in [[Uruguay]] (''Perdidos en la noche'')
* 26 marzo [[1971]] in [[Irlanda]] (''Midnight Cowboy'')
* 1º settembre [[1973]] in [[Polonia]] (''Nocny kowboj'')
* 6 marzo [[1975]] in [[Ungheria]] (''Éjféli cowboy'')
* 19 settembre in [[Spagna]] (''Cowboy de medianoche'')
{{Colonne fine}}
 
===Divieti===
Inizialmente la [[Motion Picture Association of America|MPAA]] propose alla United Artists di eliminare alcune sequenze e distribuire il film con una classificazione "R" (visione consentita ai minori di 16 anni con un accompagnatore adulto), ma lo studio decise per una classificazione "X", ovvero il divieto ai minori di 16 anni, anche se ciò avrebbe precluso la vendita ai network televisivi e limitato il mercato del film.<ref name="vanity"/><ref name="afi"/><ref name="newyorker"/> Ciò nonostante, secondo quanto riportato il 25 giugno 1969 dalla rivista ''[[Variety (periodico)|Variety]]'', ''Un uomo da marciapiede'' fu uno dei pochi film con questo divieto a non essere condannati dal National Catholic Office for Motion Pictures, che lo ritenne «moralmente ineccepibile per gli adulti» e lo definì «forte e sorprendente, a volte magistrale» e «una celebrazione della dignità dell'uomo».<ref name="afi"/>
 
Il film divenne una pietra miliare nella crescente discussione sulla necessità di salvaguardare i film d'autore nell'ambito delle pellicole vietate ai minori di 16 anni, soprattutto alla luce del recente divieto di pubblicizzarli da parte dei quotidiani di città come [[San Diego]], [[Reno (Nevada)|Reno]], [[Phoenix]], [[Indianapolis]] e [[Oklahoma City]].<ref name="afi"/> Il critico cinematografico Charles Champlin lo descrisse come un'opera d'arte e giudicò il fatto che potesse essere influenzato negativamente da tale divieto come «perfettamente simbolico della situazione sgradevole e insoddisfacente creata da questo proibizionismo pubblicitario».<ref name="afi"/> Di avviso completamente diverso, il senatore del [[Texas]] [[Ralph Hall]] citò il film come uno di quelli che avevano ispirato la sua recente proposta di tassare di 50 centesimi i biglietti dei "film indecenti", ovvero quelli con classificazione "X". Sperando che la tassa, se approvata, potesse portare ad un cinema più conservatore, Hall dichiarò: «Gli spettatori con cui ho parlato sono disgustati quanto noi dal fatto che questi film rappresentino ciò che il pubblico vuole vedere».<ref name="afi"/>
 
All'inizio degli anni settanta ''Un uomo da marciapiede'' fu in parte responsabile della decisione della MPAA di ampliare la categoria "R", aumentando il limite di età da 16 a 17 anni, e di consentire l'inclusione di film di maggiore qualità nella categoria, assegnando la classificazione "X" esclusivamente sulla base della natura discutibile di singoli elementi piuttosto che di considerazioni complessive.<ref name="archive.3">{{Cita web|url=https://archive.org/details/unitedartistscom00bali/page/292/mode/2up|titolo=United Artists: the company that changed the film industry. by Balio, Tino|editore=www.archive.org|accesso=13 settembre 2021}}</ref> Nel 1971, la United Artists sottopose perciò ''Un uomo da marciapiede'' alla MPAA per una nuova valutazione e fu redistribuito con la classificazione "R" senza tagli.<ref name="afi"/><ref name="newyorker"/>
 
===Edizione italiana===
====Doppiaggio====
Il [[doppiaggio]] fu eseguito dalla [[Cooperativa Doppiatori Cinematografici|CDC]] sotto la direzione di [[Mario Maldesi]], subentrato a [[Giulio Panicali]] (direttore del doppiaggio per i film UA, il quale espresse il proprio disprezzo nei confronti di un film che affrontava il tema dell'omosessualità).<ref name="antoniogenna">{{Cita web|url=https://www.antoniogenna.net/doppiaggio/film/unuomodamarciapiede.htm|titolo="Un uomo da marciapiede"|editore=www.antoniogenna.net|accesso=13 settembre 2021}}</ref> [[Dustin Hoffman]], che nella versione originale interpreta un [[Italoamericani|italoamericano]] che parla con un accento [[Lingua yiddish|yiddish]],<ref name="variety">{{Cita web|url=https://variety.com/1969/film/reviews/midnight-cowboy-review-1200421996/|titolo=Midnight Cowboy, by Robert J. Landry|editore=www.variety.com|accesso=13 settembre 2021}}</ref> venne doppiato con un forte accento napoletano da [[Ferruccio Amendola]], che da questo momento, tranne poche eccezioni, sarebbe stato la voce italiana dell'attore fino al 1998.
 
===Edizioni home video===
Nel febbraio 2006 la [[MGM]] ha distribuito un'edizione in 2 [[DVD]] contenente alcuni extra, tra cui il commento audio del produttore [[Jerome Hellman]], i documentari ''After Midnight: Reflecing on the Classic 35 Years Later'' e ''Controversy and Acclaim'' e la [[featurette]] ''Celebrating Schlesinger''.<ref name="allmovie">{{Cita web|url=https://www.allmovie.com/movie/midnight-cowboy-v32558/releases|titolo=Midnight Cowboy (1969) - Releases|editore=www.allmovie.com|accesso=13 settembre 2021}}</ref>
 
==Accoglienza==
===Incassi===
Il film fu un successo al ''[[Botteghino|box office]]'', stabilendo il record di 15.226 dollari nei primi due giorni di proiezione al [[Eugene O'Neill Theatre|Coronet Theatre]].<ref name="Lenburg.51"/> Grazie al passaparola, oltre che al richiamo dovuto al fatto di essere un film "vietato ai minori",<ref name=Lenburg.52>{{Cita|Lenburg (2001)|p. 52}}.</ref> ad agosto gli incassi superarono il milione di dollari e con quasi 45 milioni complessivi si rivelò il terzo maggior successo dell'anno negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], dopo ''[[Butch Cassidy (film)|Butch Cassidy]]'' e ''[[Un Maggiolino tutto matto]]''.<ref name="vanity"/><ref name="Lenburg.51"/><ref name="mojo">{{Cita web|url=https://www.boxofficemojo.com/title/tt0064665/?ref_=bo_se_r_1|titolo=Midnight Cowboy (1969)|editore=www.boxofficemojo.com|accesso=13 settembre 2021}}</ref><ref name="numbers.1">{{Cita web|url=https://www.the-numbers.com/movie/Midnight-Cowboy#tab=summary|titolo=Midnight Cowboy (1969)|editore=www.the-numbers.com|accesso=13 settembre 2021}}</ref><ref name="numbers.2">{{Cita web|url=https://www.the-numbers.com/market/1969/top-grossing-movies|titolo=Top Grossing Movies of 1969|editore=www.the-numbers.com|accesso=13 settembre 2021}}</ref>
 
===Critica===
Il sito ''[[Rotten Tomatoes]]'' riporta l'87% di recensioni professionali con giudizio positivo e il seguente consenso critico: «Lo sguardo coraggioso e inesorabilmente desolato di [[John Schlesinger]] sul ventre squallido della vita urbana americana è chiaramente inquietante, ma le prove di [[Dustin Hoffman]] e [[Jon Voight]] rendono difficile distogliere lo sguardo.».<ref name="rottentomatoes">{{Cita web|url=https://www.rottentomatoes.com/m/midnight_cowboy|titolo=Midnight Cowboy|editore=www.rottentomatoes.com|accesso=13 settembre 2021}}</ref> Il sito ''[[Metacritic]]'' assegna al film un punteggio di 79 su 100 basato su 16 recensioni, indicando un giudizio "generalmente favorevole".<ref name="metacritic">{{Cita web|url=https://www.metacritic.com/movie/midnight-cowboy|titolo=Midnight Cowboy (1969)|editore=www.metacritic.com|accesso=13 settembre 2021}}</ref>
 
Dopo l'uscita nelle sale i giudizi sul film furono in gran parte positivi e uno di questi fu espresso proprio da [[James Leo Herlihy]]. «Per la maggior parte l'ho assolutamente adorato», dichiarò l'autore del romanzo, «John Schlesinger è stato meraviglioso e [[Waldo Salt]] è stato fantastico. Dustin Hoffman è stato perfetto come Ratso». In una conferenza stampa tenutasi a [[Hollywood]] dichiarò anche di non aver mai immaginato che «qualcuno avrebbe osato fare un film tratto da ''Midnight Cowboy''» e di provare lo stesso sentimento di incredulità che lo studio aveva espresso all'inizio del progetto.<ref name="afi"/><ref name=Lenburg.55-56>{{Cita|Lenburg (2001)|pp. 55-56}}.</ref>
 
Il critico John Mahoney scrisse su ''[[The Hollywood Reporter]]'' che «Dustin Hoffman e Jon Voight guidano un cast ampio ed eccezionale in un film che sarà uno dei più discussi e redditizi dell'anno», mentre Gene Shalit sulla rivista ''[[Look (periodico)|Look]]'' definì il film «un capolavoro maleodorante... un esame intenso di una società malata».<ref name=Lenburg.55>{{Cita|Lenburg (2001)|p. 55}}.</ref> Sul ''[[The New York Times|New York Times]]'' il critico Rex Reed lo definì «un film duro, cupo e difficile da accettare, forse il peggior atto d'accusa della città di [[New York]] mai catturato su pellicola»,<ref name="archive.nyt">{{Cita web|url=https://archive.nytimes.com/www.nytimes.com/packages/html/movies/bestpictures/cowboy-ar2.html?scp=16&sq=jon%2520voight&st=cse|titolo=A "Cowboy" Walks on the Wild Side. By Rex Reed|editore=www.archive.nytimes.com|accesso=13 settembre 2021}}</ref> mentre Vincent Canby scrisse che il film «sembra spesso sfruttare il suo materiale per effetti sensazionali o comici, ma alla fine è un'esperienza commovente che cattura la qualità di un tempo e di un luogo».<ref name="archive.nyt2">{{Cita web|url=https://archive.nytimes.com/www.nytimes.com/packages/html/movies/bestpictures/cowboy-re.html|titolo=Dustin Hoffman and Jon Voigt Are Starred. By Vincent Canby|editore=www.archive.nytimes.com|accesso=13 settembre 2021}}</ref> Secondo la rivista ''[[Variety (periodico)|Variety]]'' presentava «un tema di grande attualità, un attore popolare proveniente dalla più grande commedia cinematografica dell'anno scorso, una miscellanea di attori competenti, una buona dose di umorismo sia allusivo che marcato. Se le donne obiettano, e alcune lo faranno, che concede scarsa cortesia al loro sesso, la storia difficilmente presenta i maschi come ammirevoli. In effetti in questo film lo scenario è incantevole e solo la razza umana è vile».<ref name="variety"/>
 
Più severo fu il giudizio di [[Roger Ebert]], secondo il quale John Schlesinger non aveva avuto il coraggio «di raccontare la sua storia e disegnare i suoi personaggi con la semplicità che avrebbero richiesto. Ha preso queste magnifiche interpretazioni, e la sua attenta percezione della società americana, e le ha lasciate cadere in un esercizio di cinema alla moda sgradevolmente elegante, guidato dagli espedienti, imbellettato e volgare... Ciò che è insopportabile è un film che avrebbe potuto essere grandioso, che avrebbe potuto toccarci e che non ne ha avuto il coraggio». «Tutte queste critiche», continuava Ebert nella sua recensione, «esulano del tutto dalle esibizioni di Dustin Hoffman e Jon Voight. È un tributo a loro... che Ratso e Joe Buck emergano in modo così indimenticabile. Ma il film in sé non regge».<ref name="ebert">{{Cita web|url=https://www.rogerebert.com/reviews/midnight-cowboy-1969|titolo=Midnight Cowboy|editore=www.rogerebert.com|accesso=13 settembre 2021}}</ref>
 
Nel 1994 John Schlesinger dichiarò che secondo lui «non sarebbe possibile realizzare ''Un uomo da marciapiede'' oggi... Recentemente sono stato a cena con un dirigente di una ''[[Maggiori studi di produzione cinematografica|major]]'' e gli ho detto: "Se ti portassi una storia su questo lavapiatti del Texas che va a New York vestito come un cowboy per realizzare la sua fantasia di farsi mantenere da donne ricche, non ci riesce, è disperato, incontra un tisico storpio che più tardi si piscia nei pantaloni e muore su un autobus, vorresti..." e mi ha risposto: "Ti mostrerei la porta"».<ref name="vanity"/>
 
==Riconoscimenti==
{{Colonne}}
*'''[[Premi Oscar 1970|1970]]''' – '''[[Premio Oscar]]'''
:[[Oscar al miglior film|Miglior film]] a [[Jerome Hellman]]
:[[Oscar al miglior regista|Miglior regista]] a [[John Schlesinger]]
:[[Oscar alla miglior sceneggiatura non originale|Miglior sceneggiatura non originale]] a [[Waldo Salt]]
:''Candidatura per il [[Oscar al miglior attore|miglior attore protagonista]]'' a [[Dustin Hoffman]]
:''Candidatura per il miglior attore protagonista'' a [[Jon Voight]]
:''Candidatura per la [[Oscar alla miglior attrice non protagonista|miglior attrice non protagonista]]'' a [[Sylvia Miles]]
:''Candidatura per il [[Oscar al miglior montaggio|miglior montaggio]]'' a [[Hugh A. Robertson]]
*'''[[Golden Globe 1970|1970]]''' – '''[[Golden Globe]]'''
:[[Golden Globe per il miglior attore debuttante|Miglior attore debuttante]] a Jon Voight
:''Candidatura per il [[Golden Globe per il miglior film drammatico|miglior film drammatico]]''
:''Candidatura per il [[Golden Globe per il miglior regista|miglior regista]]'' a John Schlesinger
:''Candidatura per il [[Golden Globe per il miglior attore in un film drammatico|miglior attore in un film drammatico]]'' a Dustin Hoffman
:''Candidatura per il miglior attore in un film drammatico'' a Jon Voight
:''Candidatura per la [[Golden Globe per la migliore attrice non protagonista|migliore attrice non protagonista]]'' a [[Brenda Vaccaro]]
:''Candidatura per la [[Golden Globe per la migliore sceneggiatura|migliore sceneggiatura]]'' a Waldo Salt
*'''[[Premi BAFTA 1970|1970]]''' – '''[[British Academy Film Awards]]'''
:[[BAFTA al miglior film|Miglior film]]
:[[BAFTA al miglior regista|Miglior regista]] a John Schlesinger
:[[BAFTA al miglior attore protagonista|Miglior attore protagonista]] a Dustin Hoffman
:Migliore attore a Jon Voight
:[[BAFTA alla migliore sceneggiatura|Migliore sceneggiatura]] a Waldo Salt
:[[BAFTA al miglior montaggio|Miglior montaggio]] a Hugh A. Robertson
:''Candidatura per il Premio UN''
*'''[[Festival di Berlino 1969|1969]]''' – '''[[Festival internazionale del cinema di Berlino]]'''
:Premio OCIC a John Schlesinger
:''Candidatura all'[[Orso d'oro]]'' a John Schlesinger
*'''[[National Board of Review Awards 1969|1969]]''' – '''[[National Board of Review|National Board of Review Awards]]'''
:[[National Board Review Top Ten Films|Top Ten Films]]
{{Colonne spezza}}
*'''[[David di Donatello 1970|1970]]''' – '''[[David di Donatello (premio)|David di Donatello]]'''
:[[David di Donatello per il miglior regista straniero|Miglior regista straniero]] a John Schlesinger
:[[David di Donatello per il miglior attore straniero|Miglior attore straniero]] a Dustin Hoffman<ref>Ex aequo con [[Peter O'Toole]] per ''[[Goodbye Mr. Chips]]''.</ref>
*'''[[22ª edizione dei Directors Guild of America Award|1970]]''' – '''[[Directors Guild of America Award]]'''
:Miglior regista cinematografico a John Schlesinger
*'''1970''' – '''[[Writers Guild of America Award]]'''
:Migliore sceneggiatura adattata a Waldo Salt
*'''[[Grammy Awards 1970|1970]]''' – '''[[Grammy Award]]'''
:Miglior tema strumentale a [[John Barry]]
*'''1970''' – '''[[Laurel Awards]]'''
:Golden Laurel
:Migliore interpretazione drammatica maschile a Dustin Hoffman
:Miglior volto nuovo a Jon Voight
:''Candidatura per la miglior attrice non protagonista'' a Brenda Vaccaro
*'''1970''' – '''[[Premio Bodil]]'''
:Miglior film non europeo a John Schlesinger
*'''[[New York Film Critics Circle Awards 1969|1969]]''' – '''[[New York Film Critics Circle Awards]]'''
:[[New York Film Critics Circle Award al miglior attore protagonista|Miglior attore protagonista]] a Jon Voight
:''Candidatura per il miglior attore protagonista'' a Dustin Hoffman
*'''[[National Society of Film Critics Awards 1970|1970]]''' – '''[[National Society of Film Critics|National Society of Film Critics Awards]]'''
:[[National Society of Film Critics Award per il miglior attore|Miglior attore]] a Jon Voight
*'''[[Nastri d'argento 1970|1970]]''' – '''[[Nastro d'argento]]'''
:[[Nastro d'argento al regista del miglior film straniero|Regista del miglior film straniero]] a John Schlesinger
*'''1970''' – '''Kansas City Film Critics Circle Awards'''
:Miglior film
:Miglior regista a John Schlesinger
{{Colonne fine}}
 
==Altri media==
Un adattamento teatrale del soggetto di [[James Leo Herlihy]], diretto da Christopher M. Walsh e interpretato tra gli altri da Zach Livingston (Joe Buck) e Adam Marcantoni (Rizzo), è andato in scena al Lifeline Theatre di [[Chicago]] dal 19 febbraio al 10 aprile 2016.<ref name="lifeline">{{Cita web|url=http://lifelinetheatre.com/performances/15-16/midnight-cowboy|titolo=Midnight Cowboy|editore=www.lifelinetheatre.com|accesso=13 settembre 2021}}</ref>
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
* {{cita libro|titolo=Encyclopedia of Prostitution and Sex Work, Volume 1|autore=Melissa Hope Ditmore|anno=2006|editore=Greenwood Publishing Group|ISBN=9780313329685|url=https://books.google.it/books?id=SKBvqXL0jTQC&newbks=1&newbks_redir=0&dq=Melissa+Hope+Encyclopedia+of+Prostitution+and+Sex+Work&hl=it&source=gbs_navlinks_s|lingua=en}}
* {{cita libro|titolo=Harrison Ford: The Films|autore=Brad Duke|anno=2008|editore=McFarland & Company|ISBN=9780786440481|url=https://books.google.it/books?id=McqLdkUnTVgC&hl=it&source=gbs_navlinks_s|lingua=en}}
* {{cita libro|titolo=Dustin Hoffman: Hollywood's Antihero|autore=Jeff Lenburg|anno=2001|editore=iUniverse|ISBN=9780595182701|url=https://books.google.it/books?id=kUhOCLKECyQC&newbks=1&newbks_redir=0&dq=dustin+hoffman&hl=it&source=gbs_navlinks_s|lingua=en}}
 
==Voci correlate==
*[[Nuova Hollywood]]
 
==Altri progetti==
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==Collegamenti esterni==
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* {{dopp|film|unuomodamarciapiede}}
 
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