Pietro Germi: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Pietro
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|GiornoMeseMorte = 5 dicembre
|AnnoMorte = 1974
|Epoca = 1900
|Attività = regista
|Attività2 = sceneggiatore
|Attività3 = attore
|AttivitàAltre = e [[produttore cinematografico]] e [[produttore televisivo|televisivo]]<ref name="treccani">{{Cita web |autore=Alessandra Cimmino |url=https://www.treccani.it/enciclopedia/pietro-germi_(Enciclopedia-del-Cinema)/ |titolo=GERMI, Pietro |pubblicazione=Enciclopedia del cinema |editore=[[Istituto dell'Enciclopedia Italiana]] |anno=2003 |accesso=31 marzo 2024}}</ref>
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Pietro Germi.jpg
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}}
Dopo essersi dedicato prevalentemente a pellicole di stampo drammatico e dalla forte critica sociale e politica,{{#tag:ref|I suoi primi film sono "caratterizzati dall'intransigenza morale, l'idealismo civile, l'intervento sociale che saldavano il cinema con l'orientamento politico e l'etica dominante più di quanto riuscisse a fare in media il neorealismo puro."<ref>{{Cita|Mario Sesti, 1997|p. 55}}.</ref>|group="N"}} nella fase della piena maturità cominciò ad interessarsi alla [[Film commedia|commedia]], realizzando film che, pur conservando una certa attenzione per le tematiche dei suoi lavori precedenti, assumevano spiccati toni satirici e cinicamente umoristici, che lo hanno portato ad essere considerato uno dei più importanti esponenti della [[commedia all'italiana]]: il termine stesso fu ispirato da un suo film, ''[[Divorzio all'italiana]],''<ref>{{Cita|Gianfranco Cercone, 2004}}.</ref> che fu una delle pellicole più importanti di tale filone artistico e gli valse il ''Prix de la meilleure comédie'' alla [[Festival di Cannes 1962|15ª edizione del Festival di Cannes]]<ref>{{cita web |url=http://www.festival-cannes.fr/en/archives/1962/allAward.html |titolo=Awards 1962 : All Awards |sito=[[Festival di Cannes|Festival de Cannes]] |accesso=11 giugno 2011 |lingua=en |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131225122805/http://www.festival-cannes.fr/en/archives/1962/allAward.html}}</ref> e il [[Premio Oscar]] per la [[Oscar alla miglior sceneggiatura originale|miglior sceneggiatura originale]] nel 1963.<ref name="treccani" />
==Biografia==
===
===Gli esordi===
Seguirono il poliziesco d'ispirazione americana ''[[Gioventù perduta (film 1948)|Gioventù perduta]]'' (1948) e ''[[In nome della legge]]'' (1949), con [[Massimo Girotti]], prodotto da [[Luigi Rovere]], vincitore di tre nastri d'argento e campione d'incassi. Uno dei primi film italiani sulla [[mafia]], per il quale Germi ricevette un [[Nastro d'argento]] speciale, che lo consacrò come autore. Con il dramma neorealista ''[[Il cammino della speranza]]'' (1950), sempre prodotto da Rovere, Germi raggiunse per la prima volta un livello internazionale. Il film venne presentato in concorso a [[Festival di Cannes 1951|Cannes]] e vinse l'Orso d'argento al [[Festival internazionale del cinema di Berlino|Festival di Berlino]]. Il noir realistico ''[[La città si difende]]'' (1951) venne premiato come miglior film italiano al [[Mostra internazionale d'arte cinematografica|Festival di Venezia]].
Con i suoi film successivi Germi non convinse la critica, ma mantenne un rapporto privilegiato con il pubblico. Nel 1952 diresse ''[[La presidentessa (film 1952)|La presidentessa]]'', adattamento per il cinema dell'omonima commedia teatrale di [[Maurice Hennequin]] e [[Pierre Veber]], un titolo eccentrico nella sua filmografia, e il "western sudista" ''[[Il brigante di Tacca del Lupo]]'', con [[Amedeo Nazzari]], tratto dal romanzo omonimo di [[Riccardo Bacchelli]]. Nel 1953 con ''[[Gelosia (film 1953)|Gelosia]]'' portò nuovamente sul grande schermo il romanzo di [[Luigi Capuana]] ''[[Il marchese di Roccaverdina]]'', dopo la [[Gelosia (film 1942)|versione]] di appena dieci anni prima diretta da [[Ferdinando Maria Poggioli]], e partecipò al film a episodi ''[[Amori di mezzo secolo]]'' con il segmento ''Guerra 1915-1918''.
===Il successo===
[[File:FerroviereGermi1956WP.jpg|thumb
Nel 1961 spiazzò pubblico e critica dando alla sua carriera una svolta imprevedibile: cominciò infatti a girare commedie pungenti, satiriche e grottesche. Il capolavoro ''[[Divorzio all'italiana]]'' (1961), in cui tratteggiò l'indimenticabile ''barone Cefalù'', interpretato da [[Marcello Mastroianni]] e irretito dall'adolescente [[Stefania Sandrelli]], aprì questa nuova fortunata stagione della sua carriera; il film, scritto con [[Ennio De Concini]] e [[Alfredo Giannetti]] e incentrato sul [[delitto d'onore]], ottenne una candidatura al premio [[Oscar al miglior regista]], un'altra a [[Marcello Mastroianni|Mastroianni]] come [[Oscar al miglior attore|miglior attore]] e ottenne quello per il [[Oscar alla miglior sceneggiatura originale|miglior soggetto e sceneggiatura originale]], oltre ad altri prestigiosi riconoscimenti. Dal titolo del film prese il nome un certo tipo di [[commedia]] prodotta in Italia in quel periodo, nota come [[commedia all'italiana]].
=== Gli ultimi film ===
Nel 1968 Germi girò l'elogio della vita agreste ''[[Serafino (film)|Serafino]]'', con [[Adriano Celentano]] in una delle sue migliori interpretazioni nel ruolo del pastore abruzzese,<ref>{{Cita|Paolo Mereghetti e Alberto Pezzotta, 2007|p. 2653}}.</ref> che ottenne uno strepitoso successo di pubblico. Nel 1970 fu la volta di ''[[Le castagne sono buone]]'' con [[Gianni Morandi]], che per molti è considerato il film meno riuscito del regista.
Dopo ''[[Alfredo Alfredo]]'' (1972) con [[Dustin Hoffman]] e [[Stefania Sandrelli]], con un ritorno alla commedia grottesca, poco apprezzato dalla critica,<ref>{{Cita|Paolo Mereghetti e Alberto Pezzotta, 2007|p. 82}}.</ref> iniziò a lavorare al progetto del film ''[[Amici miei]]'', che dovette cedere all'amico [[Mario Monicelli]] in quanto ormai fisicamente impossibilitato al lavoro per un aggravarsi della [[cirrosi epatica]] di cui soffriva da tempo.<ref>{{Cita|Alessandra Cimmino, 2000}}.</ref>
Germi morì a [[Roma]] il 5 dicembre 1974, poco meno di due mesi dopo il suo sessantesimo compleanno; le sue spoglie riposano accanto a quelle della prima moglie Anna nel piccolo cimitero di [[Castel di Guido]], nelle vicinanze della Capitale.
''Amici miei'', uscito nelle sale nel 1975, è a lui dedicato: nei titoli di testa è riportato significativamente "Un film di Pietro Germi" e solo "Regia di Mario Monicelli".
== Vita privata ==
Nel 1941 sposò a Genova Anna Bancio (1918-1965) e nel 1947 nacque a Genova la figlia Marialinda. In seconde nozze sposò Olga D'Ajello (1916-1982), che gli darà i figli Francesco (1953), Francesca (1955) e Armellina (1963).
==Germi e i meridionali==
{{P|Possibile RO con scarse fonti|biografie|aprile 2024}}
[[File:Sedotta1964-cast.png|thumb|[[Aldo Puglisi]], [[Saro Urzì]], [[Stefania Sandrelli]] e [[Lando Buzzanca]] (sullo sfondo, Salvatore Fazio e [[Umberto Spadaro]]) in ''[[Sedotta e abbandonata]]'' (1964)]]
Pietro Germi era un uomo del Nord ma il suo carattere umorale e passionale, nascosto sotto l'apparente scorza di scontrosità e intransigenza, lo faceva essere vicino alla gente meridionale di cui conosceva e criticava talora severamente il modo di concepire la vita, i pregiudizi e gli errori, ma di cui anche apprezzava le qualità innate. Un rapporto di amore-odio il suo per il Sud e i meridionali<ref>{{Cita|Enrico Giacovelli, 1991|p. 48}}.</ref> che si ritrova in tanti suoi film: nel personaggio del mafioso rispettabile nella sua coerenza e adesione ad una sua legge che si contrappone alla Legge di uno Stato lontano e indifferente, come nel film ''[[In nome della legge]]'' (1949)<ref>{{Cita|Paolo Mereghetti e Alberto Pezzotta, 2007}}.</ref> e nel malinteso senso [[sicilia]]no dell'onore di ''[[Divorzio all'italiana]]'' e di ''[[Sedotta e abbandonata]]'', film questi ultimi degli anni sessanta dove prevale ormai in Germi, che sta perdendo la fiducia in un rinnovamento culturale meridionale, la critica corrosiva verso una società che vede incapace di scuotersi e di abbandonare le sue convinzioni secolari.
Con ''Sedotta e abbandonata'' (1964) Germi torna per la quinta ed ultima volta a girare in [[Sicilia]], una regione legata al regista genovese da una particolare empatia.
Ma anche il Nord non è risparmiato dalla critica corrosiva di Germi. Il 1966 è l'anno del limpido ''[[Signore & signori]]'' con [[Virna Lisi]] e [[Gastone Moschin]], satira sull'ipocrisia borghese di una cittadina del [[Veneto]] e girato a [[Treviso]]. Il film vinse la [[Palma d'oro]] al [[Festival di Cannes]], [[ex aequo]] con ''[[Un uomo, una donna]]'' di [[Claude Lelouch]]. Diresse la coppia [[Ugo Tognazzi]] e [[Stefania Sandrelli]] in ''[[L'immorale]]'' (1967), gradevole film ispirato, forse, alle vicende personali di [[Vittorio De Sica]].
==La critica del PCI==
{{P|Possibile RO con scarse fonti|biografie|aprile 2024}}
Germi, antifascista convinto<ref>{{Cita web |autore=Lorenzo Catania |url=https://www.avantionline.it/germi-antifascista-che-non-piace-allestablishment-culturale/ |titolo= Germi, antifascista che non piace all’establishment culturale |pubblicazione=[[Avanti!]] |editore=Nuova Editrice Avanti S.r.l. |data=16 maggio 2016 |accesso=12 aprile 2024}}</ref> simpatizzante del [[Partito Socialista Democratico Italiano]], non ebbe mai buoni rapporti con la critica cinematografica legata al [[Partito Comunista Italiano|PCI]], che lo giudicava negativamente più per le sue posizioni politiche che per il contenuto dei suoi film.<ref>{{Cita|Carlo Carotti, 2008}}.</ref> In particolare Germi, con le sue pellicole, aveva messo fortemente in discussione l'idea che i comunisti italiani s'erano costruiti sulla figura dell'operaio. A causa di ciò, per moltissimo tempo, almeno fino alla fine degli anni ottanta, fu messo praticamente da parte dall'[[Intelligencija|intellighenzia]] del [[Partito Comunista Italiano]], che non poteva accettare un fatto che Germi aveva intuito: la trasformazione sociale della classe operaia in [[Italia]].
In merito al film ''[[Il ferroviere (film 1956)|Il ferroviere]]'', per esempio, la colpa del regista sarebbe stata, secondo [[Guido Aristarco]], direttore di ''[[Cinema Nuovo]]'', quella di aver dato al protagonista della pellicola, il ferroviere Marcocci (interpretato dallo stesso Germi), una configurazione politica che «''appartiene a un [[populismo]] storicamente sorpassato''» con idee risalenti «''all'epoca del [[socialismo|movimento socialista]] esordiente [...] con i [[Filippo Turati|turatiani]] del primo [[Prima guerra mondiale|dopoguerra]]...''». Insomma il "vero" operaio non può essere un ''[[crumiro]]'' come il ferroviere di Germi. Critiche, queste, che venivano però confutate dal successo che la pellicola incontrò presso il pubblico popolare in [[Italia]] e nella stessa [[Unione Sovietica]], a [[Mosca (Russia)|Mosca]] ed a [[San Pietroburgo|Leningrado]], durante “La settimana del film italiano".
[[File:Pietro Germi - L'uomo di paglia (1958).png|miniatura|sinistra|Pietro Germi ne ''[[L'uomo di paglia]]'' (1958)]]
Le stesse critiche, se non più aspre, ritornarono poi in occasione della prima de ''[[L'uomo di paglia]]'', dove il protagonista, sempre un operaio interpretato dallo stesso regista, viveva addirittura un classico dramma borghese che non poteva appartenergli. Scriveva [[Umberto Barbaro]]: «''Cari amici, a me questi operai di Germi che si comportano senza intelligenza e senza volontà, senza [[Coscienza di classe#Interpretazione marxista|coscienza di classe]] e senza solidarietà umana - metodici e abitudinari come piccoli borghesi - la cui socialità si esaurisce in partite di caccia domenicali o davanti ai tavoli delle osterie - che non hanno né brio né slanci, sempre musoni e disappetenti, persino nelle cose dell'amore - che ora fanno i crumiri e ora inguaiano qualche brava ragazza, spingendola al [[suicidio]] - e poi piangono lacrime di coccodrillo, con le mogli e dentro chiese e sagrestie - questi operai di celluloide, che, se fossero di carne e ossa, voterebbero per i [[Partito Socialista Democratico Italiano|socialdemocratici]] e ne approverebbero le alleanze, fino all'[[estrema destra]], non solo sembrano caricature calunniose ma mi urtano maledettamente i nervi''».
Altri intellettuali di sinistra, pur non condividendo questi giudizi ideologici sull'opera cinematografica di Germi, ne criticarono però la sua stessa qualità artistica. Come [[Glauco Viazzi]], il quale, pur sostenendo che muovere quelle particolari obiezioni al film di Germi equivalesse al voler ignorare del tutto la realtà sociale, non riconoscendo che «''operai siffatti esistono nella realtà e in gran numero, e non solo tra quelli che poi votano [[Democrazia Cristiana|dicì]] o [[Partito Socialista Democratico Italiano|socialdemocratico]], ma anche tra quelli che danno il voto ai partiti di classe''», sostenne altresì che ''L'uomo di paglia'', valutato artisticamente, non meritasse altro che «''un cauto e moderato elogio''».<ref>{{cita|Carlo Carotti, 1992|p. 22}}.</ref>
Altri ancora poi, come [[Antonello Trombadori]], direttore de ''Il Contemporaneo'', assieme al suo vicedirettore [[Carlo Salinari]] e allo storico - organico all'area culturale del [[Partito Comunista Italiano|PCI]] - [[Paolo Spriano]], scrivevano nel 1956 una lettera, destinata a rimanere privata (venne infatti resa pubblica soltanto nel 1990), all'allora segretario generale del PCI [[Palmiro Togliatti]], nella quale gli chiedevano d'incontrarsi con Germi per non allontanare un uomo e i "mille come lui" così importante per il [[Antifascismo|movimento antifascista]]: «''Veniamo proprio in questi giorni dall'aver visto un film italiano assai bello e commovente, certamente popolare: "Il ferroviere", di Pietro Germi. È un'opera di un [[Socialdemocrazia|socialdemocratico]] militante, eppure è un film pervaso da ogni parte di sincero spirito [[Socialismo|socialista]]''».<ref>{{Cita web |autore=Carlo Carotti |url=http://vulgo.net/index.php?option=com_content&task=category§ionid=9&id=82 |titolo=Pietro Germi il socialdemocratico |sito=Vulgo |data=20 marzo 2007 |accesso=1º ottobre 2007 |urlmorto=sì |dataarchivio=8 agosto 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170808073403/http://vulgo.net/index.php?option=com_content&task=category§ionid=9&id=82 }}</ref>
== Filmografia ==
[[File:Maledettoimbroglio-Germi.jpg|thumb|Pietro Germi con [[Claudia Cardinale]] in ''[[Un maledetto imbroglio]]'' (1959)]]
[[File:Mastroianni divorzio italiana.jpg|thumb|[[Marcello Mastroianni]] in ''[[Divorzio all'italiana]]'' (1961)]]
=== Regista ===
* ''[[Il testimone (film 1946)|Il testimone]]'' (1946)
* ''[[Gioventù perduta (film 1948)|Gioventù perduta]]'' (1948)
* ''[[In nome della legge]]'' (1949)
* ''[[Il cammino della speranza]]'' (1950)
* ''[[La città si difende]]'' (1951)
* ''[[Il brigante di Tacca del Lupo]]'' (1952)
* ''[[La presidentessa (film 1952)|La presidentessa]]'' (1952)
* ''[[Gelosia (film 1953)|Gelosia]]'' (1953)
* ''Guerra 1915-18'', episodio del film collettivo ''[[Amori di mezzo secolo]]'', co-diretto con [[Glauco Pellegrini]], [[Mario Chiari]], [[Roberto Rossellini]] e [[Antonio Pietrangeli]] (1954)
* ''[[Il ferroviere (film 1956)|Il ferroviere]]'' (1956)
* ''[[L'uomo di paglia]]'' (1958)
* ''[[Un maledetto imbroglio]]'' (1959)
* ''[[Divorzio all'italiana]]'' (1961)
* ''[[Sedotta e abbandonata]]'' (1964)
* ''[[Signore & signori]]'' (1966)
* ''[[L'immorale]]'' (1967)
* ''[[Serafino (film)|Serafino]]'' (1968)
* ''[[Le castagne sono buone]]'' (1970)
* ''[[Alfredo Alfredo]]'' (1972)
=== Attore ===
* ''[[La corona di ferro]]'', regia di [[Alessandro Blasetti]] (1941)
* ''[[Montecassino (film)|Montecassino]]'', regia di [[Arturo Gemmiti]] (1946)
* ''[[Fuga in Francia]]'', regia di [[Mario Soldati]] (1948)
* ''[[Il ferroviere (film 1956)|Il ferroviere]]'', regia di Pietro Germi (1956)
* ''[[L'uomo di paglia]]'', regia di Pietro Germi (1958)
* ''[[Un maledetto imbroglio]]'', regia di Pietro Germi (1959)
* ''[[Il rossetto]]'', regia di [[Damiano Damiani]] (1960)
* ''[[Jovanka e le altre]]'' (''5 Branded Women''), regia di [[Martin Ritt]] (1960)
* ''[[La viaccia]]'', regia di [[Mauro Bolognini]] (1961)
* ''[[Il sicario (film)|Il sicario]]'', regia di Damiano Damiani (1961)
===
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[I giovedì della signora Giulia (miniserie televisiva)|I giovedì della signora Giulia]]'' - serie TV (1970)
=== Sceneggiatore ===
* ''[[Retroscena (film 1939)|Retroscena]]'', regia di [[Alessandro Blasetti]] (1939)
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[Gelosia (film 1953)|Gelosia]]'', regia di Pietro Germi (
* ''
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[Amici miei]]'', regia di [[Mario Monicelli]] (1975)
* {{Cita libro |autore=Pietro Germi |titolo=Ritratto di un regista all'antica |città= |editore=Pratiche |anno=1989 |isbn=978-88-73801-10-8 |cid=Pietro Germi, 1989}}
* {{Cita libro |autore=Pietro Germi |titolo=The Latin Loner |curatore=Mario Sesti |città=Milano |editore=Olivares |anno=1999 |isbn= |cid=Pietro Germi, 1999}}
* {{Cita libro |autore=Pietro Germi |titolo=Sedotta e abbandonata. Sceneggiatura originale dell'omonimo film di Pietro Germi |collana=Circolo del Cinema |curatore=A. Cattini |città=Mantova |editore=Comune di Mantova |anno=2000 |isbn=978-88-87123-13-5 |cid=Pietro Germi, 2000}}
* {{Cita libro |autore=Pietro Germi |curatore=Roberto Lasagna |titolo=Un maledetto imbroglio |città=Roma |editore=Profondo Rosso |anno=2024 |isbn=9791280618580}}
== Riconoscimenti (parziale) ==
* [[Premio Oscar|Premi Oscar]]
** [[Premi Oscar 1963|1963]] - [[Oscar alla miglior sceneggiatura originale|migliore sceneggiatura originale]] per ''[[Divorzio all'italiana]]''
** 1963 - Candidatura alla [[Oscar al miglior regista|migliore regia]] per ''Divorzio all'italiana''
* [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]]
** [[David di Donatello 1964|1964]] - [[David di Donatello per il miglior regista|Miglior regista]] per ''[[Sedotta e abbandonata]]''
** [[David di Donatello 1966|1966]] - Miglior regista per ''Signore & signori''
** 1966 - [[David di Donatello per il miglior produttore|Miglior produttore]] per ''Signore & signori''
* [[Festival cinematografico internazionale di Mosca]]
** 1969 - Gran Premio per ''[[Serafino (film)|Serafino]]''<ref>{{Cita web |url=http://www.moscowfilmfestival.ru/miff34/eng/archives/?year=1969 |titolo=1969 :: Moscow International Film Festival |sito=Moscow International Film Festival |lingua=en |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130116194825/http://www.moscowfilmfestival.ru/miff34/eng/archives/?year=1969}}</ref>
* [[Festival internazionale del cinema di Berlino|Festival di Berlino]]
** 1951 - [[Orso d'argento, gran premio della giuria|Gran premio della giuria]] per il miglior film drammatico per ''[[Il cammino della speranza]]''
* [[Festival di Cannes]]
** [[Festival di Cannes 1962|1962]] - Miglior commedia per ''Divorzio all'italiana''
** [[Festival di Cannes 1966|1966]] - [[Palma d'oro|Gran Prix per il miglior film]] per ''[[Signore & signori]], [[ex aequo]] con [[Un uomo, una donna]].''
* [[12ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia|Festival di Venezia]]
** 1951: Premio della Presidenza del Consiglio dei Ministri al Miglior Film Italiano per ''[[La città si difende]]''
*[[Nastro d'argento]]
**[[Nastri d'argento 1946|1946]] - Miglior soggetto per ''[[Il testimone (film 1946)|Il testimone]]''
**[[Nastri d'argento 1949|1949]] - Nastro d'argento speciale per ''[[In nome della legge]]''
**[[Nastri d'argento 1957|1957]] - [[Nastro d'argento al miglior regista|Migliore regia]] per ''[[Il ferroviere (film 1956)|Il ferroviere]]''
**[[Nastri d'argento 1957|1957]] - Candidatura al [[Nastro d'argento al migliore attore protagonista|migliore attore]] per [[Il ferroviere (film 1956)|''Il ferroviere'']]
**[[Nastri d'argento 1957|1957]] - Candidatura alla miglior sceneggiatura per [[Il ferroviere (film 1956)|''Il ferroviere'']]
**[[Nastri d'argento 1959|1959]] - Miglior regia per ''[[L'uomo di paglia]]''
**[[Nastri d'argento 1959|1959]] - Candidatura al miglior attore per ''[[L'uomo di paglia]]''
**[[Nastri d'argento 1960|1960]] - Candidatura alla regia per ''[[Un maledetto imbroglio]]''
**[[Nastri d'argento 1960|1960]] - [[Nastro d'argento alla migliore sceneggiatura|Miglior sceneggiatura]] per ''[[Un maledetto imbroglio]]''
**[[Nastri d'argento 1962|1962]] - Candidatura alla regia per ''[[Divorzio all'italiana]]''
**[[Nastri d'argento 1962|1962]] - Miglior soggetto originale per ''Divorzio all'italiana''
**[[Nastri d'argento 1962|1962]] - Miglior sceneggiatura per ''Divorzio all'italiana''
**[[Nastri d'argento 1965|1965]] - Candidatura alla regia per ''[[Sedotta e abbandonata]]''
**[[Nastri d'argento 1965|1965]] - Candidatura al miglior soggetto originale per ''Sedotta e abbandonata''
**[[Nastri d'argento 1965|1965]] - Miglior sceneggiatura per ''Sedotta e abbandonata''
**[[Nastri d'argento 1967|1967]] - Candidatura al miglior soggetto per ''Signore & signori''
**[[Nastri d'argento 1967|1967]] - Miglior sceneggiatura per ''Signore & signori''
**[[Nastri d'argento 1976|1976]] - Miglior soggetto originale e miglior sceneggiatura per ''[[Amici miei]]''
== Discografia ==
=== Singoli ===
* 1968 - ''[[La ballata del pastore/Musiche originali tratte dal film Serafino]]'' <small>(split con [[Carlo Rustichelli]])</small>
==Note==
;Annotazioni
<references group="N" />
;Fonti
<references/>
==Bibliografia==
=== Libri ===
* {{Cita libro |autore=Lorenzo Catania |titolo=Sicilia terra di elezione. Viaggio nel cinema siciliano di Pietro Germi |città=Viagrande |editore=Algra Editore |anno=2015 |isbn= |cid=Lorenzo Catania, 2015}}
* {{DBI|cid=Alessandra Cimmino, 2000}}
* {{Cita libro |autore=Carlo Carotti |titolo=Alla ricerca del Paradiso. L'operaio nel cinema italiano, 1945-1990 |città= |editore=Graphos |anno=1992 |id=iKBZAAAAMAAJ |isbn=no |cid=Carlo Carotti, 1992}}
* {{Cita libro |autore=Carlo Carotti |titolo=Effetto cinema. Repertorio storico critico dei metafilm italiani dalle origini al 2000 |collana=Saggi |edizione=1 |città=Book Time |anno=2008 |isbn=978-88-62181-26-6 |cid=Carlo Carotti, 2008}}
* {{Cita libro |autore=Carlo Carotti |titolo=Le donne, la famiglia il lavoro nel cinema di Pietro Germi |città=Milano |editore=Lampi Di Stampa|anno=2011 |isbn= |cid=Carlo Carotti, 2011}}
* {{Cita libro |autore=Gianfranco Cercone |titolo=Enciclopedia del cinema |città= |editore=[[Istituto dell'Enciclopedia Italiana]] |anno=2004 |isbn= |cid=Gianranco Cercone, 2004}}
* {{Google books |autore=Enrico Giacovelli |titolo=Pietro Germi |collana=Il Castoro Cinema |numero=147 |città= |editore=La Nuova Italia |anno=1991 |id=XSodAQAAIAAJ |isbn= |cid=Enrico Giacovelli, 1991}}
* {{Cita libro |autore=Franco La Magna |titolo=Lo schermo trema. Letteratura siciliana e cinema |città=Reggio Calabria |editore=Città del Sole Edizioni|anno=2010 |isbn=978-88-7351-353-7 |cid=Franco La Magna, 2010}}
* {{Cita libro |curatore=Luca Malavasi |curatore2= Emiliano Morreale |titolo=Il cinema di Pietro Germi |città= |collana=Edizioni di Bianco e Nero |editore=Edizioni Sabinae |anno=2016 |isbn= |cid=Luca Malavasi, 2016}}
* {{Cita libro |autore=[[Paolo Mereghetti]] |autore2=Alberto Pezzotta |titolo=Il Mereghetti. Dizionario dei film 2008 |città=Milano |editore=Baldini Castoldi Dalai |anno=2007 |isbn=978-88-6073-186-9 |cid=Paolo Mereghetti e Alberto Pezzotta, 2007}}
* {{Google books |autore=Raimondo Moncada |titolo=Pietro Germi. Gli anni felici in Sicilia |città=Agrigento |editore=VGS Libri |anno=2025 |id=9v4U0QEACAAJ |isbn=979-12-81981-02-7}}
* {{Cita libro |autore=Mario Sesti |titolo=Tutto il cinema di Pietro Germi |città= |editore=Dalai Editore |anno=1997 |isbn= |cid=Mario Sesti, 1997}}
* {{Cita libro |curatore=Mario Sesti |titolo=Signore e signori. Pietro Germi |città=Prato |editore=Gli Ori |anno=2004 |isbn= |cid=Mario Sesti, 2004}}
* {{Cita libro |autore=Alessandro Tedeschi Turvo |titolo=La poesia dell'individuo. Il cinema di Pietro Germi |città=Verona |editore=CR Editore |anno=2005 |cid=Alessandro Tedeschi Turvo, 2005}}
=== Articoli ===
* {{Cita pubblicazione |autore=Lorenzo Catania |titolo=Quel "Divorzio" nato in Sicilia |pubblicazione=[[La Sicilia]] |editore=[[Domenico Sanfilippo Editore]] |data=11 dicembre 2020 |p=20 |cid=Lorenzo Catania, 2020}}
* {{Cita pubblicazione |autore=Lorenzo Catania |titolo=Nella pellicola... i Germi della poesia |pubblicazione=[[La Sicilia]] |editore=[[Domenico Sanfilippo Editore]] |data=31 agosto 2021 |p=16 |cid=Lorenzo Catania, 2021}}
* {{Cita pubblicazione |autore=Lorenzo Catania |titolo=Germi in Sicilia era un musicista |pubblicazione=[[La Sicilia]] |editore=[[Domenico Sanfilippo Editore]] |data=18 gennaio 2024 |p=XX |cid=Lorenzo Catania, 2024}}
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